Gruppi armati di ostrogoti sfuggivano ripetutamente al controllo degli unni ai quali erano sottomessi, tentando di penetrare il limes danubiano.

Nel 405 le infiltrazioni assunsero le caratteristiche di una vera e propria piena. L'ostrogoto Radagaiso la guidò a ovest del Danubio, risalì i già martirizzati Balcani, fino a penetrare in Italia, ovunque devastando.

A contenere la straripante marea dovette provvedere nuovamente Stilicone, coadiuvato da truppe ausiliarie composte e capitanate dall'unno Ulduin e dal visigoto Saro. Ricorse persino a schiavi liberati. Alla fine il generale romano inflisse una sconfitta decisiva agli avanzanti, nei pressi di Fiesole (26 agosto 406). Radagaiso, catturato, venne messo a morte.