Dense nubi si accumulavano nel 406 sulle contrade settentrionali dell'impero occidentale: sul finire dello stesso anno, infatti, cospicui contingenti barbari avevano ripreso a migrare, sospinti dagli Unni, stanziatisi ora in Pannonia.
Si trattava dei vandali (gli asdingi - che cinque anni prima avevano stipulato un foedus con Stilicone - furono i primi a muoversi, seguiti dai silingi), a cui si aggregarono i suebi e gli alani (questi ultimi sfuggiti alla dominazione unna).
I franchi, foederati dei romani, riuscirono in un primo momento a fermare i vandali (morte in battaglia del re vandalo Godigiselo), ma nulla poterono contro i sopraggiungenti alani di Respendial (31 dicembre 406). (Gli alani di Groar si misero invece al servizio dell'impero, opponendosi ai loro connazionali).
Dalla breccia aperta (nei pressi di Magonza) passarono tutti, ovunque mettendo a ferro e fuoco. Furono distrutte Magonza, Worms, Reims, Tournai, Arras, Amiens. I barbari attraversarono la Gallia Lugdunense e raggiunsero l'Aquitania. Cadde Bordeaux, ma non Tolosa.
Dal medesimo squarcio sul limes penetrarono in seguito, quasi risucchiati, alamanni e burgundi, e avrebbero ben presto operato di martello nella zona del medio Reno e del Palatinato.
I Franchi ripiegarono a sud-ovest, riuscendo a guadagnare la regione di Treviri, ove stanziarono, su entrambe le sponde del Reno.