Venti d@lla rete

di AA.VV.

una selezione a cura di Piera Rossotti Pogliano

Graphe.it Edizioni

Narrativa racconti

Pagg. 207

ISBN: 88-89840-10-2

Prezzo: € 9,00

Frutto di un’accurata selezione fra i tanti racconti di esordienti inviati alla Lettura Incrociata de Il Rifugio degli esordienti, questa antologia, presentata appunto congiuntamente a Danae, è una piacevolissima sorpresa.

Infatti, abituato a leggere sia sul web che su altre pubblicazioni analoghe testi per lo più di modestissima levatura, con trame sovente sciatte e banali e con stili alquanto incerti, non avrei mai pensato che mi sarei trovato fra le mani un’opera egregia, oltre che di lettura assai gradevole.

Ammetto che l’approccio è stato titubante, quasi rassegnato a sorbirmi un minestrone di pessima fattura, e invece fin dal primo racconto (Cuore infame di Stefano Belriguardo) non solo mi sono dovuto ricredere, ma ho anche trovato, pagina dopo pagina, quella piacevolezza del leggere che consta nel passare da un genere a un altro, da un modo di scrivere a uno stile diverso.

Penso che, al di là della bravura degli autori, una buona parte del merito vada alla selezionatrice Piera Rossetti Pogliano che ha saputo fare una cernita assai oculata al fine di evitare che fra i 20 racconti ce ne fosse qualcuno di non idonea levatura.

Per quanto ovvio, anche per motivi connessi al gusto individuale, ce ne sono che mi sono piaciuti di più e altri che invece non hanno avuto un analogo gradimento, ma in ogni caso questi ultimi mi sono parsi di buona fattura e degni di far parte dell’insieme.

Personalmente quelli che più mi hanno colpito sono stati:

-         Cuore infame, di Stefano Belriguardo, che ha saputo ambientare una storia di prostituzione con mano leggera e senza eccessi;

-         La camicia, di Daniele Locchi, capace di creare una Venezia surreale;

-         Servizio di manutenzione, di Mauro Mirci, una trama di fantascienza, forse non originale, ma sicuramente ben sviluppata e avvincente;

-         Giovinezza, di Stefano Montanari, improntato a un’ironia deliziosa;

-         Il grande Moloch, di Alessandro Palmieri, un’irresistibile intrusione nel mondo della burocrazia;

-         L’insalata di rinforzo, di Alessandro Testa, un’esilarante indagine poliziesca ambientata a Napoli;

-         Il domatore di cinghiali, di Pierpaolo Zara, a mio avviso il migliore fra i 20, soffuso di un alone di magia e con una tecnica narrativa di rara efficacia.

Gli altri autori, che non ho nominato, non me ne vogliano, perché, come ho detto sopra, le loro opere sono senz’altro meritevoli, al di là di quello può essere il mio gusto personale.

In conclusione, mi sento di consigliare vivamente  la lettura di quest’antologia, 207 pagine di autentico piacere.

 

Renzo Montagnoli, www.arteinsieme.net