Bloggo minore
Dizionario di parole possibili
vedi Bloggo
a cura di R. Valente



àcaco
(àcacus vermicellis) tubero vermicelliforme degli Schifozoi. Vive nelle tribuste Concoliniane del sud-est, e si nutre di foglie d'astrilo (aster concolinianus).
acàllola (acauda drin drin), detto uccello sveglia. Passeriforme cilindrico del diam. di 10-12 cm., vive esclusivamente sugli alberi delle zone urbane ad alta densità abitativa. Il suo fragoroso verso dà la sveglia agli altri uccelli, che in coro iniziano a cinguettare furiosamente, schioccare, fischiare, potipotare, rombolare, brumbrumare e sim.
Accabalopzi divinità isberìta. Leggermente maligna, gli Isberici la ritenevano responsabile degli incidenti domestici di media gravità
adère (p.r. addi; p.p. adito) simpatizzare per un'organizzazione politica, movimento, lega e sim., purchè antipatico, al solo scopo di far incazzare amici e conoscenti.
Adisa (ab. 21.314) capitale del Tungsteno, regione nord-meridionale della Tesprozia. Raffinerie, fabbriche, negozi e (inspiegabilmente) turismo
agnelticismo corrente politico-filosofica medioevale il cui fondatore, Orgasmo da Gnelt, resosi conto che le condizioni di vita dell'Alto medioevo erano mediocri, propose ai suoi numerosi seguaci di trasferirsi nel Basso medioevo, quandove si stesse meno peggio.
albùlico detto di colui che, se svegliato prima dell'ora a lui congeniale, non è in grado di connettere, parlare e sim.
alcàre stampigliare su fogli, cartoni e sim. numeri in successione con appositi timbri.
Aliria stato dell'Africa sud-occid.-centr.; 3.150.000 kmq, 81 ab.; confina con la Nonceria, lo Zombia, il Molise ed il Congo svizzero. Si affaccia a volte sull'Atlantico a SE, e a volte sul Pacifico a NO. Principali risorse: la penuria, che esporta in tutta la regione sotto forma di balle; il troccolato, stecche di miglio fermentato, lasciato macerare in saliva di cammello, seccato e compresso a mano; il turismo (14 presenze nel 1949). Forma di governo: democrazia dittatoriale. Ogni due giorni viene eletto il capo del governo, Glub Al Binou, che obbliga gli abitanti ad essere democratici in tutte le occasioni. Recentemente sono state varate nuove leggi in materia di democrazia filotramviaria: tra tutti i passeggeri saliti sul mezzo pubblico, viene eletto il conducente ed il bigliettaio, che restano in carica fino all'altro capolinea, dove avverranno nuove elezioni etc.
alla vedi nella.
ananungo (ippus pseudoippus) scibolo ippomorfo della famiglia degli Ananungidi di cui è l'unico rappresentante. Erbivoro, si riproduce facilmente in cattività ed è molto mansueto. I nomadi Cocse del Bhuftistan ne curano l'allevamento per ricavarne pellicce, latte, carni, etc.
aneuploma rigonfiamento temporaneo delle gonadi dovuto generalmente a fattori tediosi, come lunghe riunioni, film della Cavani e sim. Può degenerare nel morbo di Keppalle, o nella scoglionosi multipla.
anocifobo detto di colui che, all'ora dell'aperitivo, teme di restare senza nocciole, arachidi, e sim.
anodioso 1. ricco di anodi. 2. detto di cosa o persona graziosamente simile ad un anodo.
anummide abitante della Anummidia, antica regione molto secca del Pelonelnaso, 15.300 gomiti a sud di Isernia.
apione particella subnucleare ingenua scoperta solo nel 1995 nel metasincrotone di Bargeggi. Quando un a. vede un quark arrossisce e tende a nascondersi, da cui la difficoltà della sua scoperta. Fondamentale in meccanica quantistica, l'a. permette di rispondere all'interrogativo che i fisici si ponevano fin dai tempi di Bohr: "adesso che conosciamo i quanti, come la mettiamo coi quali?".
apinofema (ling.) figura retorica che consiste nell'attribuire la responsabilità di guasti, incidenti e sim. a persone di nome Pino.
apopropochìa (dal gr.apoproche' = dico il peggio così se va male sembra meglio) serie di brevi discorsi propiziatori che gli studenti universitari medioevali recitavano aspettando che fosse il loro turno per essere esaminati. In gran parte andati perduti; i frammenti ritrovati sono stati raccolti da G.Biblione nel secolo scorso e pubblicati in volume.
apròma gribòma delle vie biliari secondarie che colpisce spec.agli incroci senza semaforo.
argintàno el. chim. (Kz, n. at. 412) adoperato in passato per leghe pseudometalliche di scarsa importanza (ad es. il quinquinio, due parti di a. e tre di pecorino), a volte impiegato nella carpenteria delle palafitte del Paleopolico per piccoli bulloni a sezione pentagonale, quasi del tutto inutili. Abbondante fino a qualche anno fa, soprattutto nelle miniere della Kamboscia (14 g. nel 1939), attualmente viene ritenuto estinto.
Arinci com. (Firenze); 1708 ab., 204 m. slm. Ha dato i natali a Lorenzo d'Arinci (1955 - ), padre di famiglia toscano, impiegato tessile, coniugato con Beatrice Petracchi, madre di famiglia toscana, maestra elementare. Il loro unico figlio, Leonardo di sette anni, frequenta la 2a elementare con discreto profitto.
arire (v.irr.: pres.arìco, arìci, arìsce, ariciamo, arìte, arìscono. pass.rem.: arissi, aricesti, arisse, aricemmo, ariceste, arissero. p.p.: aricetto). Ridere convulsamente con brevi e frequenti inspirazioni ma senza espirazioni.
Arné, Josè Louis (Orlèans, 1712 - Bordeaux 1801) contemporaneo di Mozart.
Arotinto Salvatore (S.M. Leuca 1929 - ), uomo di spettacolo, curatore di effetti speciali e trovarobe, ha lavorato fino al 1962 negli studi di Cinecittà. Grande allievo di G. B. Accattini, diede un essenziale contributo al cinema neo-realista degli anni '50 sistemando arredi di seconda mano negli interni; fu sua inoltre l'idea innovativa di usare automobili vere negli esterni di Ladri di biciclette. Convinto sostenitore del realismo cinematografico, si oppose strenuamente all'uso di trucchi nelle scene più difficili de La ciociara: riuscì così ad impedire l'uso di suole speciali nelle scene dove Sofia Loren camminava a piedi nudi. I suoi rapporti con l'industria cinematografica italiana si incrinarono in occasione de Il sorpasso quando non riuscì a convincere Dino Risi ad utilizzare un camion usato nella drammatica scena finale. Amareggiato e deluso, si trasferì ad Hollywood dove continuò a perfezionare la sua arte. Chiamato nel 1968 per l'Odissea di Kubrick, si rifiutò di arredare in studio le scene sulla Luna, sostenendo che sarebbe bastato aspettare un anno per poterle girare dal vero. Tornato in Italia lavorò con Bertolucci e fu suo il compito di comprare il burro per Brando nella celebre scena de L'ultimo tango. "La produzione voleva che, per risparmiare, comprassi margarina, visto quello che era costato Brando, ma riuscii ad imporre il mio punto di vista", dichiarò A. sulle colonne di Ultima Visione (Febbraio 1975).
Arrankine, Sergeij Tistropich (San Pietroburgo 1908 - Leningrado 1942), coreografo e ballerino sovietico. Formatosi al Sovietskaij Tänz Kollege di Leningrado, sotto la guida di Balankine e del grande Arlekine. Su richiesta di Stalin nel 1937 mise in scena il balletto: Portare a termine il Piano Quinquennale in quattro anni! Avanti a tutta velocità per raggiungere la meta!. I commenti sulla Pravda furono entusiastici ed A. fu incoraggiato a continuare sulla strada dell'edificazione del Socialismo. Nel 1939 A. conobbe Elmira Shakhtakhtinskaya, esperta di grafica del Ministero della Comunicazione, della quale si innamorò perdutamente. A. restò in profonda crisi finchè non riuscì a pronunciarne correttamente il nome: per lei scrisse lo spettacolo multimediale I nostri sforzi e le nostre aspirazioni appartengono alla Madrepatria ed al Partito: 1.840 kolkosiane recitano a turno Il Capitale in lingua originale, mentre 320 operai dei cantieri navali Lenin di Novosibirsk mimano le tabelle del Terzo Piano Quinquennale e 418 ballerini, rappresentanti delle 23 Repubbliche dell'Unione, danzano la loro fedeltà alla bandiera dell'URSS, su musiche di Skostakapòch. Intanto su uno schermo di m. 210´180 vengono proiettate, per la prima volta a colori, le immagini delle realizzazioni del Socialismo Sovietico, filmate da Tatiana Germanovna Livanova, allieva del grande Alexander Alexandrovich Arhostàn, il regista della commedia rosa Contadino! Finchè il rosso fucile sarà tra le tue mani nessuno oserà privarti della tua libertà! Fu un trionfo e si tennero 2.104 repliche consecutive all'arena spettacoli della Mostra Permanente delle Realizzazioni del Socialismo Sovietico di Mosca. A. fu insignito da Stalin della medaglia d'oro Lenin, della targa d'argento Rasumichin e dell'incudine di bronzo Operosi Sabati Socialisti; fu eletto Gran Pioniere del Quinquennio e fu nominato Direttore Generale del ESKPP, il Ministero della Danza di Stato. Fu ucciso alla fine della Grande Guerra Patriottica dilaniato da una granita di fabbricazione statunitense, nel settore ovest di Berlino.
Artisusha nome di tre monarchi tesprozzesi della dinastia achemonide. A. I Longimano figlio e successore di Susha I, combattè Egizi e Calabresi, stipulando con questi ultimi la cosiddetta pace di Montesticchio (479 d.C.), a causa della quale la Tesprozia si annettè (annesse? annettì?) la provincia di Cacanzaro, l'isola di Biglia ed alcuni condomini di Scorreggio Càlabra. Grave fu il disappunto dei tesproziani, scoppiarono tumulti e furono proclamati scioperi ovunque: gli insegnanti di scuola media superiore, in segno di protesta, incrociarono le braccia per otto mesi, ma nesuno si accorse della differenza; gli abitanti di Telehdàn (cap. della Tesprozia) per paralizzare il traffico, si astennero per due settimane dal parcheggiare in doppia fila. Il monarca fu però inflessibile ed ordinò alle sue truppe di soffocare la rivolta nel vermouth. A. II Mnemone, figlio e successore di Antonio II, sconfisse a Cuneo (481) il fratello Ciro il Giovane, ribellatoglisi con il poco efficace appoggio di mercenari spartani; stipulò con Caserta la cosiddetta Pace di Frattamaggiore (483), dove si convenne che le due parti, che fino ad allora si erano ignorate, continuassero ad ignorarsi come minimo per altri 1.500 anni. A. III Oco, figlio e successore di A. II, dissipò tutte le fortune paterne a causa della sua passione per il lotto. Fu inoltre stolto e scellerato: aveva sei mogli, che lo tradivano regolarmente con le squadre di football del Paese. Fu giustiziato da una congiura di sottoufficiali, che instaurarono il cosiddetto Regime dei Tenenti (501 - 502).
arzundere (p.r. arzunsi, p.p. arzunto) curiosare morbosamente nei bagni altrui esaminando oggetti dei quali si ignora l'uso e dei quali si immaginano gli impieghi più perversi.
ascherpeusa (gramm.) Figura retorica che indica una proposizione in cui il verbo della principale regge il compl.ogg. della seconda e della terza subordinata, ma non della prima.
Aschiari (Forlì) Ab. 1014; m.23 slm. Cattedrale XX sec.
asirambo componimento poetico di due versi in rima baciata dove si omette l'ultima parola perchè lasciata alla fantasia dell'interlocutore. Es.:'Gentil fu la Marchesa col ragazzo /poichè gran voglia avea di...'.
assinzi antica popolazione camitica orientale dell'Assinzia. Dopo le grandi piogge culminate nel Diluvio Universale, nel IV millennio a.C., verso le otto e trenta del mattino, Noè uscì dall'arca con i suoi figli Sem, Cam e Jafet e con le mogli dei suoi figliuoli (Genesi 8:18). Cam a cena vide il padre ubriaco nudo e corse a dirlo ai fratelli. Quando a seguito di questo tragico episodio Noè maledisse Cam, questi uscì dalla tenda e fondò l'impero assinzio. Erano circa le dieci di sera. Cam disegnò una cartina del suo impero, chiamò i fratelli e disse che l'invasione da parte di uno loro del suo territorio, l'Assinzia, sarebbe stata equivalente a una dichiarazione di guerra. I fratelli si guardarono stupiti chiedendosi dove Cam avrebbe trovato i soldati, dal momento che le popolazioni erano state alquanto sterminate. Cam diede ordine ai suoi figli Cush, Mistraim, Put e Canaan di trovarsi dei nomi più decenti e di fare le valige perchè l'indomani sarebbero partiti verso l'Oriente. La mattina dopo, quando Cam era in cammino verso Oriente, l'impero assinzio cominciò a decadere.
Aston Tzabo (1877-1945) metà fisico ungherese. Inventò lo sfigomanometro, che gli valse mezzo premio Nobel nel 1912.
astra (aster aster) graminacea delle Budnosperme coltivata fin dal glagolitico. Alta fino a 24 mm. produce chicchi che una volta tostati e triturati vengono usati per produrre infusi apotropaici.
astrone (aster polifemus) graminacea delle Budnosperme. Simile all'astra ma di dimensioni fino a dieci volte maggiori.
asuscare azione di chi chiede con insistenza che gli si passi una persona al telefono. Es.: è un'ora che asuschi così: col mobiliere ci devo spiegarci io le cose, che tu non capisci nienti.
atostro liquido secreto dalle ghiandole babbarie durante la gravidanza e dopo il parto. Ricco di anticorpi, vinosio e caffeina.
atuchisòre (dal gr.: atuchison = tu sei colui che chiede se io ci sono). Persona addetta a fare l'appello.
azìro pezzetto di filo del bucato che, dopo che le due estremità sono state adeguatamente legate, resta penzolante all'esterno dei loro sostegni.
barza detta anche barzina. Danza molto in voga alla fine del XVIII secolo molto simile al ticchitò (v.) e al sanzuppone (v.).
bediulchebare (solo al p.p.bediulchebato). Azione di chi essendo in vacanza, dopo essersi reso conto delle pessime condizioni igienico-sanitarie della camera che sta per affittare, consigliatosi col compagno di viaggio, vista la situazione economica, accetta ugualmente di pernottare in quel lurido posto perchè costa veramente poco.
Beltre, Giangiacomo (Sestri Levante, 1791 - Sestri Ponente 1830), poeta ligure, tra i minori dell'800. Figlio del marchese Romuldo di Sprèzzero e di Asdrubala Canticchia, si impose fin dalla fanciullezza per la sua assoluta normalità. Fu allievo del Fosco, dal quale a scuola prendeva sempre sei meno meno nei temi. Nel 1808 scrisse la sua prima lirica, dal significativo titolo Prima lirica, che fu pubblicata a puntate sul Secolo XVIII, il trisettimanale di Sestri. Accolta dapprima tiepidamente da pubblico e critica, fu in seguito completamente dimenticata. In essa B. getta le basi del normalismo cosmico, la sua originale concezione del mondo, secondo la quale la Natura fa il suo corso e siamo tutti nella stessa barca. Numerosi furono i suoi viaggi tra Recco e Camogli, durante i quali raccolse le sue impressioni di viaggio che poi pubblicò col titolo Tra Recco e Camogli, impressioni di viaggio. La qualità delle sue opere non subì sostanziali cambiamenti anche quando scoprì che l'endecasillabo è formato da undici sillabe. La pubblicazione di Opere Minori, la sua opera principale, gli valse un riconoscimento da parte del critico Annibale Sferrazzi che vide nel B. il suo vecchio compagno di ginnasio, due file più indietro. In polemica con il Romanticismo, del quale ignorava l'esistenza, scrisse In polemica con il Romanticismo, un opuscolo dove il B. difende le posizioni dell'ostracismo.
bericca speciale manico asportabile universale di certe pentole da campeggio.
Bertissuala, Oreste (Torino 1975 - ), primo bambino concepito artificialmente nel capoluogo piemontese. La madre, Consolata Esposito infatti, anzichè dare al fidanzato la prova d'amore preferì ricevere dal marito una provetta d'amore. La prima volta non andò bene: mentre il padre, Gennaro Licacchi, stava attraversando il corridoio dell'ospedale che portava nel reparto, scivolò e cadde, frantumando il contenitore, con grave nocumento per la sua discendenza. La seconda volta, mentre stava nell'apposita stanzetta, alzò gli occhi e su una parete lesse questa scritta a spray: "O figlio di Onan, queste cose sono in abominio all'Eterno. Smetti di disperdere così la tua progenie, o soffrirai per l'eternità nella Gheenna: affinchè un solo spermatozoo fecondi l'ovulo, svariati milioni muoiono eroicamente!". Ma il padre, nonostante le minacce riuscì ugualmente a portare a termine l'ingrato compito, centrando con precisione lo stretto contenitore. Oreste condusse una vita normale fino a quando, a cinque anni, uno sconosciuto non lo avvicinò ai giardini pubblici e gli raccontò la verità. Fu uno choc per B., il quale da quel giorno si rifiutò di mangiare qualsiasi tipo di mela. Il peggio cominciò ad accadere a scuola: i compagni lo prendevano in giro chiamandolo: figlio di una provetta; nato da una pugnetta, e sim. Cominciò a sviluppare un interesse morboso per provette, alambicchi e bottiglie, collezionandole ossessivamente. Ormai adolescente, fu sorpreso dal padre che, entrando nella sua camera, lo vide con una damigiana e lo rimbrottò, dicendo "Ma chi ti credi di essere?".
besemba condorlina tostata e salata, usata come stuzzichino con gli aperitivi dei bar sulla costa lucana.
bibatasico acido stereato monopirlonico di bibatase. Enzima sintetico usato industrialmente per la produzione della pellicola tonda bianca che ricopre il sughero incollato all'interno dei tappi per bottiglie.
bìbire solo al p.p.bìbito e spec. al femm. bìbita.
bidùpare (bot.) piante dotate di doppia dupa e quindi in grado di metafibulare anche in condizioni astoniche.
bìloca tapparella veneziana usata in Persia.
bimaso 1. bìmaso. Secondo stomaco delle agnicole tauromorfe dell'ordine dei Cammufati. 2. bimàso. Agglomerato abitativo rurale tipico del Tirolo costituito da due masi affiancati.
bizzàco (agg.) detto di persona non religiosa che commette in chiesa azioni di moderata empietà, come soffiare sulle candele votive accese, spegnendole.
bloggo (inform.) file di parole ottenute casualmente mediante un sofisticato programma in Pascal, ideato da V. Farafeel, nell'estate del 1991. V. anche puffle.
blubno piccolo livido del quale non si conosce o non si ricorda la causa.
bocoba (bocoba bocoba) pianta tropicale delle Bocobiformi il cui frutto, di colore azzurro intenso e sapore agrodolce, viene adoperato anche per le sue proprietà curative (insonnia, stipsi, dolori mestruali, tifo, cefalee, stati depressivi, geloni, calli, malattie dell'età dello sviluppo, etc.).
bodda 1 piccola anfora con tre manici, usata durante il Preistocene nel Sannio, ed attualmente in disuso. 2 Minestra o zuppa. Piatto unico, tipico degli altopiani del Tungsteno a base di acqua, farina di fave e grasso di yak. Viene servita ai commensali attingendo da una grossa caldaia di rame continuamente in ebollizione, che funge anche da impianto di riscaldamento.
bori-cola bevanda gasata analcolica ad azione sedativa.
brabla ultima lettera dell'alfabeto aramaico. Nelle scienze matematiche, in analisi continua, viene usata per indicare la cardinalità superiore ad f, potenza funzionale, ed indica il numero di Terval-Lenteva di un insieme di operatori funzionali che operano su funzioni e funzionano da operazioni.
breglogare azione di chi pur leggendo tra sè muove le labbra in modo più o meno marcato.
butipsi malattia dell'apparato dirigente dovuta a fattori di stress quali l'eccesso di conto in banca, mancanza di penuria, carenze di privazioni e sim. oppure a cause ereditarie, quali ville con piscina, fabbrichette, e sim.
Cambocotiquatua lago (6.709 cmq) dell'Hangurias centromeridionale di forma perfettamente quadrata nelle cui acque vive il gustoso ma scurrile frilompo (v.).
cazzàico periodo geologico, tra il terziario, o cenozoico (n.v.), e il quaternario. La sua durata di sole 0,3 settimane ne rese difficile la scoperta, dovuta al grande geologo ticinese Gerolamo Cazzoni (1823-1891), segue la comparsa dell'uomo e precede quella della donna, che naturalmente arrivò in ritardo all'appuntamento con l'evoluzione.
cebdo (Cb, n.at. 203) elemento chimico transuranico superpesante identificato dal CEBDO (Chemical and Electrical Bazzini Devices Office) nel 1987 (dopo Cernobil) nel latte a lunga conversazione.
cecaecche piombino adoperato nella confezione di salami, prosciutti e sim. e del quale nessuno ha finora individuato lo scopo.
cefalare muovere ripetutamente il dito indice della mano destra, rivolta con il palmo verso l'alto, e con il pollice teso verso l'esterno, con lo scopo di invitare qualcuno ad avvicinarsi. Es: Ho cefalato all'autista del taxi, ma lui denuiva, così ho dovuto avvicinarmi io.
cegno mobile in uso nelle scuole italiane di ogni ordine e grado all'interno del quale vengono riposti, a caso, le prove scritte di numerose generazioni di studenti di tutte le materie di tutte le classi della scuola perchè , nel caso di un ricorso di un allievo, l'ispettore ministeriale possa condurre le ispezioni.
celongia serramento a forma di persiana in uso a Venezia.
Cesfa, Morena (Bucarest 1942 - ) artista e critica rumena. Affetta fin dalla giovinezza da una forma grave di schizofrenia, dipingeva le sue opere criticandole. Si apprezzava sia come artista che come critica, ma si detestava come pubblico, affermando di non capire le sue opere. Alla sua prima personale (Bussoleno 1964), non fu presente nè come artista, nè come critico, nè tantomeno come pubblico; fu presente invece come gallerista. Rimase entusiasta della sua arte e acquistò tutte le sue opere: 128 autoritratti. Come critico fondò una rivista specializzata: Ars longa, vita brevis. Nel primo numero apparve un'aspra lettera, che come lettrice aveva scritto criticando le pagine di critica, ritenendole poco critiche.
cetta tipo di pantofola in metallo usata dai palombari per stare comodi.
chefluo (agg.) detto di cosa o persona che si trova nel campo visivo, ma che il soggetto non vede realmente perchè rischierebbe continuamente un overflow di informazioni. P. es. allo stadio ci sono migliaia di presenze cheflue, che percepiamo come folla; camminando per strada molti edifici sono cheflui, così come gli alberi di un paesaggio, che percepiamo come bosco e che non vediamo coscientemente come singolo albero.
chega zuppa di funghi cinesi e lasagne di riso, molto speziata. Piatto tipico della Cina nordmeridionale.
cheggo materiale usato nell'edilizia popolare dei paesi in via di sviluppo. Costituito da sabbia e acqua risulta molto costoso per le note carenze idriche di quei luoghi, per cui frequentemente si usa solo la sabbia.
chicre vocabolo francese ormai entrato in uso nell'italiano comune, specialmente in Italia nordoccidentale.
chìlago (chilagus domesticus) rettile arboricolo dei sauri lungo fino a m. 1,60, viene allevato dai contadini della Patatonia per le sue uova di forma lievemente irregolare che, fatte rassodare, vengono usate come fermacarte.
Chisippa filosofo greco del V secolo a.C. Seguace di Termostato di cui non condivideva le ferree regole della sua scuola, spec. gli orari. Chisippa polemizzava col maestro ritenendo inopportuno doversi alzare tutti i giorni alle sei, così ruppe la scuola di Termostato e ne fondò una per suo conto, che chiamò ITIS e dove insegnava ai fanciulli l'arte per metterla poi da parte.
ciaba (agg.) detto di cosa e (per est. fig) persona che potrebbe rendere di più, se chi vi ha a che fare sapesse agire meglio.
ciboglia speciale armatura in materiale plastico in uso nel XX secolo per proteggere i telecomandi.
cinalga stoffa di colore marrone con striature di giallo ginzita e tressettata.
Cirpordeschia (To) ab. 209; m. 3011 slm. Comune della val Bimbona che, vista l'alta quota, non ha alberi sul suo territorio, quindi neanche uccelli, nè insetti. Fondato da marxisti ortodossi, non ha neppure chiese nè campanili. Essendo raggiungibile solo a piedi dopo 8 ore di camminata, non vi sono nè auto nè moto, e mancando i ripetitori, non vi si riceve alcuna stazione TV. Gli abitanti, in gran parte dotati di almeno una laurea, coltivano il riso, raccontandosi a bassa voce storielle gustose e sempre nuove.
codiosolce o pirlite. Minerale (A2Br3Cl4 ), tribromuro argentato di dicloro. Usato polverizzato nelle macchine per la stampa automatica industriale di fotografie, riesce a dare un particolare effetto-sbiadito di discusso valore estetico.
condeico a forma di condo, superficie di dim. frattale variabile tra log p e 2log p.
cratoma o cratoaschinoma. Micropinzoma per lo più insignificante delle formazioni puapuloniche (puapulonòdi); si manifesta con grastulazioni delle micropinzine di una stazione ed evolve metachiappolizzando varie altre stazioni micropinziche come il fastulo e gli organi ricettatori.
crepuare (dal gr.: krepuon = io pago quello che posso) azione di chi al ristorante, al bar, in pizzeria e sim., con gli amici contribuisce al conto con quello che può. Es.: Se crepuassimo tutti quanti non arriveremmo mai a pagare il conto!.
cucanaligici farmaci che riducono o eliminano la percezione negativa di sè , aiutando spec. nel corteggiamento, nei colloqui di lavoro, e sim. Da usare con cautela: sovradosaggi possono indurre nel soggetto effetti collaterali quali spocchia, antipatia, e sim.
dabnorete traliccio di metallo alto in genere m.200-250 costruito nei pressi di aeroporti, eliporti e sim., sormontato da un faro che emette un'intensa luce rossa intermittente, affinchè i velivoli non vi urtino contro.
daselosa materiale da costruzione in uso presso gli abitanti degli altopiani del Tungsteno (m. 7.024 slm) che essendo anche l'unico reperibile caratterizza tutta l'edilizia locale.
dategetica genere di ricerca scientifica che studia la teoria e la prassi per l'ottenimento di finanziamenti pubblici o privati destinati alla sovvenzione della ricerca scientifica.
Delghiggi (PT); ab. 211; m.2 slm. Famosa per aver dato i natali al celebre poeta vernacolare Pamuzio Strimberni (1816-1849?) autore della nota lirica Quei pomeriggi a Delghiggi.
denuire azione di chi, intendendo negare, muove ripetutamente il capo a destra e a sinistra. Contr.: annuire.
dogglo (hannus bribimbacus) uccello dei Clauniformi simile al pichiochio (brimba bribimbacus). Inetto all'atterraggio, con piume corte piliformi, becco a spirale, del peso medio di 600 libbre. Fu scoperto nelle Isole Georgiane alle 10:45 del 2 febbraio 1947. Alle 11:05 dello stesso giorno era già estinto per cause tuttora ignote.
doo imbarcazione tipica dei Muu, popoli del bacino del Rio 'Mbini, in Guinea dell'est. Confezionata legando assieme gusci di noci di cocco, è in grado di resistere alle forti correnti e alle numerose rapide del Rio 'Mbini e affluenti (Rio 'Mburu, Rio 'Ngoro, etc.).
doprite roccia complessa costituita essenzialmente di dopro. Le d. sono usate per la fabbricazione di laterizi di mediocre qualità.
Drengubobi piccolo deserto (sup. cmq 124 circa) nei pressi di Sputatz (Liberia Occ.).
duàpnico doppiamente apnico. Fig. alconico, efèstico.
dubo (dubus dubus) insetto monottero della famiglia dei Cogliotteri caratterizzato da ali paliformi e turboronzìo catastrofizzante. Dotato di apparato boccale frullatore proboscidiforme, si posa su fiori di varie specie riducendoli in poltiglia. Le sue rare larve salsicciformi sono ricercate per spiedini e grigliate.
duina 1. strofa di due endecasillabi a rima baciata AA, usata dal sommo Strimberni nella sua poderosa raccolta Lamenti (1845). 2. pappetta a base di acqua tiepida, farina di carrube, rafano, miele, in uso presso le zone rurali della Siberia Or. per la cura dell'emicrania, del verme capillare (trichinella capillaris) e dei calli.
efosibìa (gr. efez ibeon = io vendo l'accendino) psicosi ossessiva di coloro che temono di incontrare continuamente qualcuno che li voglia obbligare a comprare accendini, spugnette, fazzolettini e sim.
egguo (agg.) detto di cose o persone che differiscono di poco.
Egosipulo filosofo greco del VI sec. a.C. della scuola pitagorica. Fu lui a divulgare, per invidia, la scoperta dell'esistenza di grandezze incommensurabili che Pitagora intendeva tenere segreta.
eipsi [contrazione del lat. eium ipsum = proprio lui!.] Esclamazione di sorpresa mista a disappunto propria di chi si rende conto di essere stato visto da una persona che si sarebbe preferito far finta di non aver visto.
elodatetra [dal gr. e'lo da tetron = molte volte quattro] (chim.) prefisso usato in chimica organica per indicare composti aromatici ciclici e stearati di alcaloidi tetravalenti.
entaurpito p.p. di entaurpire, nei significati del verbo.
ereuzeno (Ez. n.at. 42,5) elemento chimico scarso. Fonde a basse temperature (p.f. 25 C), bianco, di consistenza burrosa, viene estratto dalle apposite miniere dove si trova spalmato sulle pareti. Usato in imasghesi per la costruzione di petodi (v.) anoici (che non garbulizzano).
Euna planetoide della fascia stretta degli asteroidi. Dista in media 16 milioni di km dalla terra. Diametro 124 cm.
faddo vite autofilettante usata spec. in odontoiatria per il fissaggio di apparecchi ortodontici, protesi dentarie e sim.
Fèireca creatura mitica delle leggende Hummoniti. Costituita per metà donna e per metà caffettiera, figlia di Timoneo e Radioelettra, vomitava espressi. Fu uccisa dal leggendario Hag, secondo quanto è narrato nel quinto ciclo dell' Hambhalavatsa.
Fengro aflluente di sinistra (21 km) dello 'Nboro 'Nboro, o Fiume del Guaio. Attraversa il Pakkianistan, il Trylon e il Tacuchistan.
fesoma infezione purulenta dell'estremità nasale. Può causare la sciffosi e, in rari casi, il ferchioma nasale, detto più comun. bredenzella.
Ficafize comune (AT). 1.092 ab.; m. 316 slm. Acciaierie, industrie tessili, raffinerie, lavorazione della ceramica, viticoltura, bachi da seta, oleifici, turismo. Cattedrale gotica dell' XI sec.
Fiomme comune (BZ). 300 ab.; m. 845 slm. Principale centro della Val di Fiomme. Lavorazione del mirtillo, produzione artigianale di ceste e di microprocessori.
Flaucco Tito Ponzio. (314-249 a.C.) Commediografo latino di Salsina (Molise). Fra le 1.300 commedie attribuitegli, Flavio Manco Tarrone elencò le 3 sicuramente autentiche: Cistifellea, Stitichus e Truculentus.
frausi figura retorica consistente nel combinare la prima parte di una parola con la seconda di un altra e viceversa, ottenendo due parole nuove parole di senso compiuto. Es. CARtone + aNALE = CARNALE + atone. SCAricato + coTOLETTA = SCATOLETTA + coricato.
frilompo (frilompus vulgaris) cefalopodo della famiglia dei Falliformi, di aspetto molto simile ai genitali umani maschili, molto ricercato per il gusto delicato della sua carne rosea. Vive nelle acque del lago Cambocotiquatua (v.).
Fugarime Iroizo (Edo 25 settembre 1215? - Tokyo 1306?). monaco Zen giapponese, poeta, percussionista, pittore e affrancatore di buste. Noto soprattutto per aver ideato l'Ikea - Bana, l'arte del fare le cose da sè stessi e l'elegante arte dell'avvolgere in fitte spirali un filo di rame sottile come tela di ragno attorno a sobri cilindretti di bachelite.
Seguì le orme di Bodhidarma senza mai incontrarlo; compì un pellegrinaggio al noto monastero di Shiolìn (Asia), dove rimase in contemplazione per 14 anni del luogo dove Bodhidarma rimase in contemplazione per 7 anni di un foro nel muro di fronte al monastero. La leggenda narra che due monaci, impressionati dall'impresa del F. uscirono turbati dal monastero e per solidarietà si tagliarono le unghie. Fu poeta prolifico, ma purtroppo della sua vasta opera (32.048 liriche) ci rimane il seguente frammento nella sola traduzione in cinese:

Come pittore, studiò ed approfondì l'opera del celebre Katsushika Hokusai, suo maestro attorno alla prima metà del terzo quarto del sesto decennio del XIII sec. d. C., e lo superò realizzando le sue 1001 vedute di Kunikazu, che alcuni studiosi dell'opera pittorica del F. ritengono sia il dosso nella seconda traversa a destra dopo il cavalcavia alla periferia NNE di Konodai (v.). Interessante e di difficile analisi la tecnica utilizzata, prob. minestra su carta di riso.
Come musicista fu sperimentalista e conservatore: lavorò al tempo degli Stati Combattenti alla corte dell'Imperatore Kamakura (v.), che gli commissionò Kikucawa Nakagata, (quando lo stormo dei rosei fenicotteri vola basso sulle limpide acque del lago Hiroshige, nei pressi del villaggio di Kobu), opera lirica in nove atti per soli, 4 cori, 315 taiko (v.), 166 tamburi Buri, batteria da cucina, e 2 orchestre Kombu. La sua esecuzione della durata di 382 ore, dal 4 al 19 maggio 1287, scoraggiò i nemici dell'Impero e l'Imperatore Kamakura, rimasto molto soddisfatto di questo lavoro di F., lo nominò Gran Cocomero di Corte.
Morì a seguito di un complotto di Maestri del Tè, che gli fecero ingerire una dose mortale di camomilla.
gaubo (agg.) privo della capacità di distinguere con chiarezza le consonanti D e T, spec. nell'udito.
gegumare azzàre le crotte. Fig. spreg. bolgonare ripetutamente quirlini, crotte e sim..
genghigirfo (frinella communis) detto uccello zanzara. Uccello dei Birilliformi dalle minuscole dimensioni (2,5-2,8 mm) e dal caratteristico ronzìo simile ad una zanzara. Si nutre di insetti, quando vi riesce.
Ghetme vulcano delle Isole Poco Poco. Attivissimo fino ad una decina di giorni fa si è spento serenamente. Lo ricordano commossi gli isolani dell'arcipelago.
gistresuzza attrezzo a forma di portafoglio usato dagli amministratori di condominio per riporvi la cresta sulle spese del condominio stesso.
glesca tipo di rete a maglie molto larghe usato spec. per balene, capodogli e sim.
gligussesi abitanti di Gligusso (N. Carolina, USA).
Gnacci (Perugia 1220? Napoli-New York 1280?) Asdrubale Lorenzini De' Petracciai, detto il. Pittore toscano del XIII? secolo. Attivo presso Siena, affrescò le pareti di Casa Peccioli Dei Ramai con un colore bianco uniforme. L'innovazione fece molto discutere all'epoca. Criticato dai committenti smise di dipingere e si ritirò in un convento francescano col nome di Fra' Gnacci.
gnugh saluto mattutino in uso presso i pellerossa Tchwakuà, o Piedi Unti, che vuol dire salute a te o fratello, che incontro al mattino prima della calda ciotola di caffè espresso.
gorigà apparecchiatura elettronica usata in medicina nucleare per la misurazione della radioattività. Usata in cobaltoterapia.
guiffe vocabolo francese ormai entrato in uso nell'italiano comune, specialmente in Italia nordorientale.
iapita sommo sacerdote della religione Shimun i cui adepti, gli shimuniti, attendono il ritorno del Grande Coniglio.
ibla simbolo Å. Prima lettera dell'alfabeto Talqualico. Usata in aritmetica quantistica, indica l'operatore di addizione formale di due numeri pseudointeri. Es. 2 Å 2.=. 4
Igessasca comune (TO). 305 ab.; m. 203 slm.
imasghesi branca dell'elettronica applicata. Si occupa principalmente della subconduzione di tipo b a temperatura ambiente. Compì nel 1989 un enorme progresso grazie agli studi del geom. L. Chierobau, inventore del pètodo (v.).
iperulsto molto ulsto, ulsto oltre ogni misura.
irtibrasco (Canis lindus) animale domestico della famiglia dei Canidi. Si distingue dal Canis familiaris perchè non sporca i marciapiedi e perchè non abbaia inutilmente.
iscosi affezione dell'isco principale. Si manifesta con sintomi simili alla scoglionosi multipla, ma in forma più lieve.
iunnito o iunnita. Abitante della Iunnia, antica regione della Macedonia.
LASDA (Lituansk Assotchaszija Statalna Drugorij Attretzaturija) celebre fabbrica di piccoli elettrodomestici della Lituania che esporta in Cecoslovacchia, Lettonia, Estonia,etc.
lentranslanza rapporto tra la velocità con cui si guasta un apparecchiatura (frullatori, tostapane e sim.) ed il prezzo d'acquisto. Il reciproco viene detto indice di fregatura.
lipusto (serchiella celata) pianta erbacea annuale delle Brancellecee che cresce sui litorali lacustri. Raggiunge i 4-6 cm. Molto ricercata in erboristeria per le sue proprietà depurative. Assai difficile il reperimento.
litra strumento musicale a corda in uso anticamente presso gli Ianniti (v.) e attualmente in disuso. Munito di una sola corda produce il suono monocorde simile a dleng dleng.
lupilfrazza macchina utensile simile alla frazza e fino a tre volte più grande. Usata in ferramenta per produrre i fori dei colapasta.
mabbisquare addormentare una o più persone con il racconto delle proprie vacanze. Gozzano.: E infine s'avvide che avea mabbisquato i familiari della sua amata Cunegonda....
mascerza formaggio di latte di cinghiala prodotto con difficoltà non trascurabile nelle campagne della Carlinzia.
mechesinzo pavimentazione stradale ottenuta da una mistura di cascami del legno conglomerati di resine epossidiche, polvere di silicio e residui siderurgici, brevettata nel 1986 dall'ingegnere scozzese J.G. MacSinz
mifluire azione propria delle sostanze alimentari in fase di digestione che intendono tornare donde provenivano.
mingipotta contenitore in terracotta per la preparazione e la consumazione collettiva di pietanze quali: bagna caoda, tatiryaki, e sim.
missetiprene resina chimica artificiale collante usata in per far aderire qualcuno alle proprie opinioni.
MOSOMA sigla del Museum Of Soviet Opposition to Modern Art, Salem (Oregon, USA).
Nasberise comune (BN). Ab.: 2310; m.409 slm. Principale centro della Iunnia: patata, tabacco, zucchine.
Olzau Karl Friedrich. (Lipsia 1781 - Casoria 1859). Compositore e percussionista tedesco. Scrisse 254 sinfonie, 1.021 pezzi di musica da camera (terzetti, quartetti, quintetti,...,ennetti), 41 concerti per triangolo e orch. Nel 1824 pubblicò il suo fondamentale Metodo per triangolo, tradotto in 73 lingue.
ortomanìa [vc. comp. dal gr. orton = "giusto" e mane = "pazzia"]. Impulso ossessivo ed irrefrenabile a rimettere le cose al loro posto. Contr. cleptomanìa.
pacendacero o maiale brufoloso (Pacendacerus aegiptius) mammifero degli Stenodattili, non ruminante, caratteristico dell'Africa orient. (alt. 1.78; kg. 87); ha grossi brufoli sporgenti sulle guance a causa della dieta poco appropriata.
papza (geogr.) tipico terreno semidesertico del Messico sudorientale.
petodo tipo di transistore usato in ismaghesi (v.) per la subconduzione di tipo b a temperatura ambiente. Fu inventato nel 1989 dal geom. L. Chierobau che, inserendo il catodo in un anodo, ottenne, per suborillazione, questo innovativo tipo di valvola catatonica, il petodo.
prinozoidi famiglia di invertebrati con esoscheletro bituminoso. Ai prinozoidi appartengono il guirpo (Total total), il frenoccio (Agip comunis), il bilonzo (Bilonzus texacus), etc.
proppese pratica dell'economia, spec. domestica, consistente nel lasciare a riposo (un anno o due) il proprio conto in banca, per fargli riacquistare spessore.
prubo (agg.) detto di chi ha la barba di tre giorni.
pucapsi zona di contatto tra cellule nervose attraverso la quale si trasmettono i sentimenti spec. la rabbia, il nervosismo e sim.
puffle piccola enciclopedia di parole possibili, determinate mediante un sofisticato algoritmo ideato da V.Farafeel, poste in un file detto bloggo (v.), e da lui significate con raffinate procedure semiologiche. Un puffle può essere costruito solo da insegnanti in possesso di un elaboratore personale e di enormi quantità di tempo libero.
rauggo (agg.) detto di colui che ha l'udito disturbato da ronzii, martellìi e sim.
ribnogino [dal gr. ribnoz genon = tutte le donne, o quasi] (psic.) individuo affetto da una forma di mania, che lo spinge a cercare di accoppiarsi con quasi qualunque donna.
ribonzio elemento chimico molto radioattivo (Rz. n.at. 305). Usato per le STAPS (Super Turbo Atomic Power Stations).
rildreite minerale organico (ipersilicato carbonico di fenilammina). Simile alla pirlite, si riproduce spontaneamente per gemmazione; coltivato nelle apposite miniere-vivaio del Granbaal, ha grande valore economico per il suo uso nella fabbricazione dei microprocessori da riproduzione.
rocoffrire (pp. roccofférto) azione di chi, chiamato a svolgere un lavoro, lo svolge con molta calma perchè tanto viene pagato comunque.
Sagimbro fiume (4,5 km) principale della Val Brimbona. Principali affluenti: Mischio, Brulin, Ferlonello, Rio Disopra a nord; Briglio, Sgarnello, Rio Disotto, Frison a sud.
sbadare azione del non fare attenzione a ciò che si fa, a dove si mettono le mani e sim. Es. Ezio quella sera a casa mia sbadò in modo incredibile e mi ruppe la sveglia che stava rigirandosi tra le mani.
sbigofilìa particolare tipo di perversione consistente nell'accoppiarsi con verdure crude, ortaggi, frutta e sim.
sbutorone nel motore a scoppio, dispositivo che impedisce lo spegnimento delle candele anche se il veicolo è in movimento.
scheusi figura grammaticale che si ha quando in una parola una metà è anagramma dell'altra metà. Es.: antenate.
scretuapolare [dal gr.scre tuapo'lon = dico la prima cosa che mi passa per la mente] azione di chi collegando erroneamente due o più fatti, costruendo analogie errate, dice o scrive cose completamente sbagliate.
siuccare (dial.) piovere, nel dialetto di S. Eframo Inferiore (CZ).
spuppa (elettr.) èptado corbulizzante ad induzione alternata, usato come raddrizzatore spec. per le parti meno rettilinee dei circuiti.
squeppa pezzo di legno di forma variabile che si trova in alcuni mobili in kit e che invariabilmente non si sa dove collocare.
squofa femmina del pacendacero (v.).
strastolco molto stolco, stolco in maniera enorme.
strodere [v. difettoso: manca del p.r. e del p.p.] passare gessi, unghie, lamette e sim. su superficie liscie (spec. lavagne).
suffippo metodo di cottura in uso in alcune zone dello Iunnio e del Sannio consistente nel friggere in strutto stagionato di pacendacero.
Tabniso personaggio delle Metamorfosi di Arcoleio. Si trovava antipatico, ma solo perchè non si conosceva abbastanza. Venne trasformato in zucchino da Pallèche, dea dei Dui.
Tacatich Nenia (1882-1936) Compositrice serba. Figlia di Moreno T. e allieva di Pedro Von Vinavil a Lipsia. Ottenne il suo primo successo nel 1913 con Ninna Nanna Del Topolone, di cui vendette sei milioni di copie nella sola Belgrado. Durante la guerra fu colta da una grave crisi compositiva: la T. rinnegò i suoi lavori precedenti, conobbe A. Schönberg, studiò composizione con lui e divenne la sua amante. Nutriva invece un odio implacabile per Alban Berg perché quando lui le parlò del Wozzeck, le arrivò una sputacchia in un occhio. è del 1921 il suo Eclipse N.4 per 19 flauti, che le valse il premio Torre Annunziata. Nel 1925 avvenne la rottura col Cavaliere Azzurro. La T. attraversa una buia crisi esistenziale, durante la quale vede la luce il suo capolavoro: Refrain 415, per 6 tenori, coro e scatola di biscotti. Il pezzo è chiaramente provocatorio e suscita critiche entusiastiche da parte della stampa d'avanguardia. Refrain 415 consiste nella recitazione dell'elenco telefonico di Imperia, mentre gli artisti masticano 116 savoiardi con intensità crescente. La prima fu un insuccesso, ma la seconda fu un trionfo e da allora è in cartellone tutti gli anni al Teatro Regio di Tirana. Nel 1930 fu costretta ad abbandonare l'Europa per questioni di ascelle. Raggiunta la più tollerante Australia, intraprese una tranquilla e remunerativa carriera di annunciatrice radiofonica. Si spense all'età di 54 anni per un incidente di macchina per cucire.
Tagliatéle scuola pittorica della fine del novecento. La poetica di questo gruppo di artisti (Mofro D. Cuperli, Ganzo Manghe, Biffo Lucatich, e altri), parte dallo spazialismo di Fontana e, in contrasto con la scuola ricucitivista di Pesenkov, arriva a negare l'essenza dell'assenza rivalutando il limite come trabulazione dell'esperienza mimetica.
Talmogyn Elèna (Novosibirsk1881- Capalbio 1934). Miniaturista russa. Nota per le Scene di caccia all'alce dipinte sul bottone di una palandrana dello Zar di tutte le Russie Nicola I (detto 'o malamente). Ritrasse anche la famiglia reale sulla cruna di un'ago, opera andata perduta in un pagliaio nella campagna circostante San Pietroburgo. Dopo una vita di agi passata alla corte di Ivan il Medio, grande figura di mediocre, cadde in disgrazia in seguito a un disguido postale. Imboccò il tunnel della droga, prese la strada senza ritorno dell'alcol e alla terza a sinistra, dopo il semaforo, svoltò nel vicolo della desolazione. Si vendette per pochi rubli, fino alla rivoluzione di Ottobre, quando il vento nuovo del socialismo la indusse ad alzare i prezzi. Nel 1921 conobbe Vladimir Vladimirovic Majakovskij, poeta della rivoluzione socialista. Elèna si innamorò subito di Vladimir Vladimirovic Majakovskij, poeta della rivoluzione socialista, che lei affettuosamente e opportunamente chiamava Vlady. La loro relazione durò due piani quinquennali e fu quasi altrettanto faticosa. L'unione fu feconda. Elèna riprese a dipingere: suo è il bellissimo murale sul secondo mattone da sinistra (quarta fila partendo dal basso) nella Casa del Popolo di Kiev, dove viene sobriamente espresso il concetto che "la ruota del travaglio ha schiacciato e strangolato operai e contadini per secoli affinchè i capitalisti ingrassassero... Poi è giunta la Rivoluzione d'Ottobre..." (Washington Post, Nov. 1921). Fu accusata di formalismo nel 1928 da Stakanorekij per aver usato colori di produzione industriale nel manifesto per una mostra sull'artigianato. Elèna rimase molto amareggiata da questo episodio e meditò il suicidio, anche se non seppe decidere di chi. Vlady non stava molto bene nel corpo e nell'anima in quel periodo: si suicidò nel 1930 e morì lo stesso anno. L'anno successivo Elèna si tolse la vita ingerendo una dose eccessiva di camomilla.
taratura saluto dei karacatechisti bhutanesi all'inizio delle loro riunioni. Chi ride viene espulso a vita da tutte le sette e può solo associarsi alle sei (vedi).
Tecchiati Anna (Torino 1961-) architetto e dattilografa torinese della seconda metà dell'ultimo quarto del novecento. Collaborò in vari studi del capoluogo piemontese. Riuscì a coniugare la massima perfezione formale con la minima voglia di lavorare, ed è da questa sintesi che è nato quello che è forse il suo capolavoro: un progetto per la ristrutturazione di un appartamento di civile (?) abitazione a S.Paolo. Rigore compositivo, fantasia e praticità dei rivestimenti hanno diviso la critica. Le principali riviste del settore (Abitare, Costruire, Svegliatevi!, Demolire Oggi) hanno ignorato il progetto forse troppo all'avanguardia per il XX secolo.
tedangolinadil acido pippolipolidico stearato (a-dimetilbelinelano). Principio attivo di molti farmaci antistrubolizzanti. Il radicale b del pippoprolipene si lega cogli ioni K+ e MeLo- formando una catena politettonica che stribola i tenuobatteri e riduce l'infezione. Unico farmaco efficace nella cura della diffusa scoglionosi a pacche (Morbo di Muortesuonn).
Tefronelli Amanda detta Nella. Cantante beat degli anni sessanta. Da solista ottenne riconoscimenti al festival di Castrocaro: (Sei tu che tieni di più a me o viceversa? 1964; Facciamoci solo del bene 1965). Ma il grande successo arrivò quando Nella, insieme con Dalla e Sulla, formò il gruppo Le Preposizioni Articolate. Il loro primo album, Di a da in con su per tra fra :quando eravamo semplici, del 1967, prodotto da Paravia, rimase nella hit parade per 20 minuti, fu un grande successo di critica e di pubblico.
telecinesi capacità di spostare a distanza gli oggetti senza dover chiamare la Gondrand. Avversata dalle ditte di traslochi.
temeggiata forma di spettacolo del teatro contemporaneo. Introdotta dall'Accademia degli Strèvezi per polemizzare con le rigide regole del teatro convenzionale, consiste nel far decidere il copione dagli spettatori stessi i quali poi salgono sul palcoscenico e lo mettono in scena.
Teofrasto di Gattinara filosofo medioevale del XII secolo. Antesignano di Cartesio, il suo motto era: "Coito ergo sum". Opera principale: De Coito Ininterrupto.
teragono poligono con 1012 lati, praticamente una circonferenza. Kopper ne diede, dal 1812 al 1854, la costruzione con righe e compassi.
terbolonzo (terbulus eporediensis). Cercatelopiteco antropomorfo del piemonte meridionale. Vive negli Olivetti e si nutre di olive.
termometro apparecchio usato dagli idraulici del cuneese per misurare la capacità dei termo.
termos vedi thermos.
Tesnagy Imre (1911-1988). Drammaturgo ungherese. Nel 1951 fondò il Laboratorio Teatrale Statale dove venivano riscritti in chiave socialista tutti i lavori teatrali ungheresi, e ridotti o riparati i lavori che non funzionavano più in scena.
Tesprozia antica regione dell'Epiro; attualmente è il nome di un dipartimento della Grecia, i cui abitanti si dicono tesproziani, tesproziesi oppure tespropiunpirla.
Descrizione fisica.
La T. è prevalentemente montagnosa con rilievi fino a 14.000 cm. E' interamente circondata dal mare tranne in un tratto di 12 mm. che la collega a nord alla Grecia. Attrazione turistica è lo Square Brick Lake (112 m2), un lago naturale di forma rettangolare le cui acque pescose attiravano turisti in tutte le stagioni.
Popolazione e ordinamento dello stato.
La popolazione è costituita da una maggioranza di pakistani e da un'altra maggioranza di calabresi. La forma di governo è una democrazia totalitaria. Ogni cittadino, a rotazione, è dittatore del paese per un giorno. Nonostante le ridotte proporzioni della nazione essa è suddivisa in 120 regioni, 860 provincie, 64.021 comuni. Pertanto ogni cittadino è chiamato ad amministrare in un qualche ente.
Economia.
L'economia della T. è in fase di passaggio da un recente passato di malgoverno e corruzione ad un moderno presente di malgoverno e corruzione. Principale risorsa del paese è il modulo, prodotto in 2.405 qualità diverse che esporta in tutti i paesi del quinto mondo. Suoi principali clienti sono: Panzania, M'hadacascà, Zimbelbawe, Abruzzi. Suoi fornitori sono: Inedia, Catar, M'arrocco, Kepall, Teng-fam del Sud, Cicorea del Nord.
Storia.
Gravitante nell'orbita della Magna Grecia, fin dalla fondazione (399 a.C.) i suoi abitanti furono insofferenti verso la Grecia e volevano solo Magnà. Nel paese vi furono per secoli numerose lotte intestinali, ma il grande Attak nel 1411, riuscì ad operare una totale coesione nel paese e siamo certi che esso non si dividerà mai più.
Cultura e arte.
Il livello di cultura dei tesproziani è in assoluto il più alto del mondo. Il suo sistema educativo, infatti, è all'avangurdia da quando, nel 1972 fu introdotta la laurea dell'obbligo. La Tesprozia vanta inoltre innumerevoli tesori artistici ed archeologici che ciascun cittadino custodisce gelosamente e del quale è orgoglioso. Visitare i 22.678 musei della Tesprozia è alquanto impegnativo, anche perchè sono a pagamento, essendo tutti privati (da 100 a 150 kwachas).
Tesquasiztotal dio inca antropomorfizzato. Gli incas compivano sacrifici per tirare su i figli e poi li sacrificavano al dio. Ma roba da matti!
ticso o tixo. Mezzo di trasporto delle isole Gigi, consistente in un carrozzino trainato da un wocso, o woxo.
Torelli Leo Furbino (1973-). Manager torinese della seconda metà del secolo XX. Nato nel ridanciano ospedale Martini...è! si distinse subito dagli altri neonati per il suo acume e per lo spiccato senso degli affari. Riuscì infatti a vendere a rate all'ostetrica Concetta de Bosciati una partita di 12 qt. di dentifricio per cani. All'asilo organizzò un commercio di briciole che raccoglieva dalle panetterie e rivendeva in apposite coppette ai suoi compagni di corso. A dieci anni era riuscito ad accumulare il suo primo miliardo che investì in un megamercato di lumache da corsa. A tredici anni conseguì la laurea ad honorem in economia dall'Università di Matera che lui subito rivendette per cento milioni ad un commercialista di Rovigo. Nel 1988 comprò la Rhodesia dove impiantò un suo stato personale di cui Torelli assunse la guida portando il paese dal 164° al 161° posto nella classifica dell'economia mondiale. Attualmente è in trattative con la Danimarca per l'acquisto della Groenlandia di cui vuole rilanciare il turismo potenziandone gli impianti balneari e sciistici. Si ritiene (Fonte The Ballist) che al momento (1991), Leo Furbino Torelli sia l'uomo più ricco della Galassia.
tunighitausi prestito di un oggetto, spec. per cucinare (sale, zucchero, limone, e sim.), a tempo indeterminato che si chiede ad uno o più vicini di casa.
Ulzanu Dmitri Costantinovich (Minsk 1809 - Campobasso 1871). Chitarrista e compositore rumeno di origine russa. Scrisse 3.972 pezzi per il suo strumento, molti dei quali andati purtroppo perduti. Famoso il suo Introduzione, rondò e fuga del 1843 della durata di 214', che costituisce senza dubbio il pezzo più lungo mai scritto per chitarra solista.
viceposgate funzionario addetto a sostituire il posgate alla Posga quando questi è assente.
Terpandro di Antissa (sec.VII a.C.) cantautore greco. Noto per i suoi famosi assoli di cetra in onore di Apollo.
vulozzesi abitanti di Vulozzo (Wyoming, USA).
Zeutoalbuisi nome dei pochi seguaci di Zeutoalbo, eretico del XI sec. che predicava il ritorno della chiesa alle sue origini clandestine sotterranee ed al martirio.