Le sette vite di Giorgio Lusso

Un amico compie gli anni. Faccio un po' di anagrammi del suo nome e cognome e scrivo la vita dei personaggi corrispondenti. Era il 1996...

Giulio Grosso (Cambiano 1874 - Venaria 1961) pittore italiano. Dopo gli studi all'Accademia Albertina di Torino si affermò con il quadro “Soma d'aji”, aglio e olio su tela, che concilia il virtuosismo accademico con il dato sensoriale-olfattivo. I critici furono unanimi nel considerare quest'opera come un “immane e fetido guazzabuglio di sconcezza pittorica”. Il G. interpretò questa come una valutazione negativa del suo lavoro ed emigrò in Giappone. Fu fondatore nel 1911 della Plop Art insieme a Katzoduro Nakagata la cui principale opera resta la “Triade di Sakyamuni” fusa nel 1912 e conservata al Kondo del Horyuji di Nando.
Giusi Gorsolo (Trecate 1951 - ) regista italiano. Esordì nel 1969 con “Salaam Pompei”, horror esistenzialista che narra la storia di un camorrista nordafricano che cerca di inserirsi nel racket dei cantieri per la ricostruzione della cittadina partenopea, ma viene violentemente osteggiato dalla malavita locale. Suo secondo film, “Non aprite con quella mano”, horror apocalittico del 1973, che racconta delle vicende di un serial killer che uccide i giocatori di scala 40. Nel 1979 girò “L'invasione degli anticorpi”, horror gastronomico. Del 1981 è “A proposito di Giorgio”, horror ambulatoriale. Un uomo viene decerebrato per errore, fa causa all'ospedale, ma perde. “La notte dei morti di sonno” (1983), horror mefitico, tratta di un gruppo di impiegati che lavora tutto il giorno, si ritrova la sera dopo il lavoro e si racconta cos'ha fatto al lavoro. Infine un ultimo capolavoro del 1991, “IL caffè nel deserto”, horror alberghiero, racconta di un uomo che si sveglia una Domenica d'agosto e cerca un bar aperto per prendere un caffè.
Gigio Lo Russo (Potenza 1909 - Matera 1961) calciatore. Militò per 14 anni nel Potenza senza riuscire a mettere a segno neppure un gol. Sua la proposta rivoluzionaria nel 1931 di allargare le porte di due palloni ed alzarle di un pallone.
Giugi Lo Rosso (Torino 1941 - ) stilista torinese. Assistente di Giugiaro, è da sempre stato sostenitore di scelte ardite e non prevedibili nel campo del design industriale. Nel 1969 curò il look della 127 rivedendo i disegni del maestro facendo così in modo che non ci fossero linee curve. “Dio ha creato la retta, tutto il resto è opera di Satana”, soleva dire Giugi. Dovette intervenire Agnelli in persona per convincerlo a rivedere il suo progetto di modificare le ruote per renderle quadrate, coerentemente alla linea della vettura.
Giosio Sorgul (Bucarest 1881 - S.Benedetto del T. 1960) archeologo rumeno. Seguendo le tracce lasciate nel Vangelo (Matteo 27, 3-10) riuscì ad effettuare il ritrovamento dei trenta denari per i quali Giuda vendette Cristo.
Loris Gogusso (Brunico 1923 -) gastrofisico altoatesino. Si occupò di gastrofisica criticando l'atomo di Bohr e proponendo il modello a babà anzichè quello a panettone. Autore del celebre paradosso secondo cui nelle ore di punta del traffico, sebbene vi siano numerosissimi autoveicoli in circolazione, non si troverebbe posto per parcheggiare.
Ugolo Girossi (Sampierdarena 1932 -) tenore italiano. Famoso interprete della versione Rap del Tannhauser di Wagner e dell'opera integrale all'accademia della Crusca.