UMTS
Consultazione pubblica per lintroduzione in
Italia
del sistema di comunicazioni mobili di 3ª generazione
- Scopo della consultazione pubblica
Lo scopo della consultazione pubblica è quello di:
- informare i possibili attori del mercato delle telecomunicazioni e delle tecnologie
dellinformazione in merito alle potenzialità del nuovo sistema di comunicazioni
mobili di 3ª generazione, chiamato in Europa UMTS,
alle frequenze disponibili, allo stato dellarte della standardizzazione nonché alla
attuale situazione regolamentare, internazionale, comunitaria ed italiana;
- porre ai possibili soggetti interessati alcune problematiche regolamentari e/o
procedurali al fine di procedere ad una corretta introduzione progressiva in Italia dei
sistemi di comunicazioni mobili di 3ª generazione;
- raccogliere le opinioni ed i suggerimenti degli operatori, dei costruttori e degli
utenti sul ruolo che potranno avere i sistemi di comunicazioni mobili di 3ª generazione nel mercato italiano delle comunicazioni.
- Sviluppo dei sistemi mobili in Italia
Nel 1985 è stato istituito in Italia, con il
D.M. 3 agosto 1985, il servizio radiomobile terrestre pubblico veicolare (450 MHz) che ha
fatto seguito ad un precedente sistema radiomobile operante a 160 MHz.
Nel 1990 è stato introdotto in Italia il sistema di
comunicazioni mobili di prima generazione E-TACS Extended Total Access
Communication System (900 MHz) che ha contribuito allavvio della telefonia mobile di
tipo analogico.
Nel 1992 è stato avviato in Italia, dapprima con la fase
di sperimentazione seguita poi dalla fase commerciale iniziata nel 1995, lattuale
sistema di comunicazioni mobili di seconda generazione GSM- Global System Mobile (900 MHz)
che ha contribuito ed ancora contribuisce alla inattesa espansione della telefonia mobile
di tipo digitale che ha portato, in pochi anni, lItalia al primo posto tra i Paesi
europei con i suoi 22 milioni di terminali mobili alla fine del 1998 e con una
penetrazione vicina al 50%. Con il GSM possono aggiungersi alla telefonia mobile digitale
anche servizi dati come il fax e la posta elettronica.
Nel 1998 è stato introdotto in Italia il sistema di
comunicazioni mobili GSM 1800 che offre le stesse prestazioni del sistema GSM 900 pur
operando su una diversa banda di frequenze.
Nel 2002 verranno avviati in Italia e nella maggior parte
degli altri Paesi dellUnione europea, sistemi di comunicazioni mobili di 3ª generazione (lo standard europeo è chiamato UMTS
Universal Mobile Telecommunications System) in grado di fornire dati a velocità molto
superiori a quelle dei sistemi attuali, di fornire servizi, oltre a quelli convenzionali
di voce e fax, anche multimediali ad alta risoluzione, quali quelli di ufficio mobile, di
banca virtuale, di pagamento automatico, di commercio elettronico, di videoconferenza, di
intrattenimento, di accesso ad Internet e di trasmissione di musica di alta fedeltà. I
nuovi terminali dutente della 3ª generazione
consentiranno laccesso a diverse reti del servizio mobile di Terra e via satellite.
- Stato della standardizzazione
dei
sistemi di comunicazioni mobili di 3ª generazione
3.1 IMT 2000 Contesto mondiale
In ambito internazionale operano sul tema gli organismi UIT e 3GPP
3.1.1 UIT (Unione Internazionale delle Telecomunicazioni)
Il nuovo sistema di comunicazioni mobili di 3ª
generazione degli anni 2000 è stato introdotto nel corso della WARC World
Administrative Radio Conference - del 1992 svoltasi nellambito dellUIT. In
tale occasione fu definito il servizio FPLMTS (Future Public Land Mobile
Telecommunications System), per il quale furono individuate le frequenze da utilizzare e
si avviarono gli studi volti a definire specifiche caratteristiche per consentire
l'impiego di prestazioni del sistema indipendentemente dalla zona geografica in cui un
terminale del servizio sta operando in un dato momento. La WARC-92 identificò un totale
di 230 MHz da destinare al servizio FPLMTS che prevedeva una componente terrestre ed una
componente satellitare. In particolare sono state identificate le seguenti frequenze:
- 1885 1900 MHz per la componente satellitare
- 1900 1980 MHz "terrestre
- 1980 2010 MHz "satellitare
- 2010 2025 MHz"terrestre
- 2110 2170 MHz"terrestre
- 2170 2200 MHz"satellitare
Complessivamente sono stati riservati 155 MHz alla componente terrestre e 75 MHz
alla componente satellitare.
Per lEuropa la banda riservata al servizio è stata fissata a partire da 1900 MHz in
quanto le frequenze comprese tra 1885 1900 MHz erano già state attribuite al
servizio DECT.
Lattribuzione delle bande di frequenza a livello europeo è stata fissata nel 1997
con la decisione ERC/DEC (97) 07 che richiedeva la liberazione entro il 1/1/2002 di almeno
due blocchi di 40 MHz come banda minima ritenuta necessaria per lavvio del servizio.
Successivamente, nel corso della WRC - 97 (nuova denominazione in World Radio Conference)
è stata modificata la denominazione del servizio da FPLMTS a IMT-2000 (International
Mobile Telecommunications) ed è stato introdotto il concetto di "famiglia
IMT-2000". Con tale concetto si è inteso designare non uno standard rigido ed unico
a livello mondiale cui tutte le apparecchiature dovessero uniformarsi ma, piuttosto, più
standards che devono conformarsi agli elementi comuni definiti in ambito ITU-R
(International Telecommunications Union Radio).
Conseguenza di ciò, dovendo perseguire lobiettivo di consentire ai terminali
lacceso alla rete indipendentemente dalla sua dislocazione sul territorio a livello
mondiale, è necessario che i terminali siano multistandard.
3.1.2 3GPP (33rd Generation Partnership Project)
Si tratta di un progetto comune scaturito a livello mondiale dalla
collaborazione dei seguenti organismi di standardizzazione:
- ARIB (Association Radio Industries and Business, Giappone)
- ETSI (European Telecommunications Standards Institute, Europa)
- Committee T1 (Standards Committee T1 Telecommunications, USA)
- TTA (Telecommunications Technology Association, Corea del Sud)
- TTC (Telecommunications Technology Committee, Giappone).
Lo scopo di questo progetto è quello di provvedere alla standardizzazione del sistema
radiomobile di 3ª generazione attraverso la redazione
di specifiche e di rapporti tecnici. Il nuovo sistema che si andrà a standardizzare
dovrà risultare dallevoluzione architetturale della rete GSM e considerare una
tecnologia radio in grado di supportare linterfaccia UTRA - Universal Terrestrial
Radio Access - sia per le bande di frequenza simmetriche in modalità FDD (Frequency
Division Duplex) sia le bande di frequenza asimmetriche in modalità TDD (Time Division
Duplex). I lavori necessari per lo sviluppo del progetto sono stati ripartiti su quattro
gruppi di lavoro con le seguenti aree di interesse:
- aspetti generali relativi al sistema ed ai servizi;
- rete fissa;
- rete di accesso radio;
- terminali.
3.2 UMTS Contesto europeo
LUMTS è la proposta europea della famiglia di sistemi di comunicazioni mobili di
3ª generazione il cui studio è attualmente condotto
dallETSI in ambito 3GPP, per gli aspetti riguardanti le specifiche tecniche, e in
ambito CEPT ERC (European Radiocommunications Committee) per gli aspetti regolamentari.
3.2.1 ETSI (European Telecommunications Standard Institute)
Nel gennaio 1998 lETSI ha elaborato una decisione in merito allinterfaccia
aerea terrestre- UTRA- Alla base di tale decisione è:
- lutilizzo del sistema W-CDMA (Wideband Code Division Multiple Access) per le bande
di frequenza simmetriche, con modalità FDD, più adatta alla trasmissione di segnali di
tipo simmetrico quali la trasmissione del segnale fonico;
- lutilizzo del sistema TD/CDMA (Time Division / Code Division Multiple Access) per
le bande di frequenza asimmetriche con modalità TDD, più adatta alla trasmissione di
segnali di tipo asimmetrico quale la trasmissione dati.
3.2.2 CEPT (European Conference of Postal and
Telecommunications Administrations)
Laffermazione su scala internazionale dello standard GSM, tipicamente
europeo, ha indotto la CEPT ad avviare tutte le iniziative necessarie
allaffermazione di un analogo standard comune europeo. Per sfruttare, quindi, il
successo del GSM si è arrivati alla convinzione che, almeno nella prima fase di avvio del
sistema europeo UMTS, i terminali debbano operare su diverse bande di frequenza e, quindi,
essere del tipo multibanda. Tra le prime iniziative avviate dalla CEPT vi è stata quella
di approvare una decisione ( la ERC/DEC(97) 07 descritta più avanti nel testo) che
recepisce le decisioni assunte in ambito UIT-R definendo le frequenze da utilizzare per
lUMTS ed i tempi per la piena disponibilità delle stesse.
Già nel 1995 lERO - European Radiocommunication Office- ebbe il mandato dalla
CEPT di raccogliere le informazioni degli operatori di telecomunicazioni e dei produttori
di apparecchiature in merito ai tempi ed ai requisiti necessari per lintroduzione
dellUMTS in Europa.
Il rapporto dellERO ha costituito la base per la predisposizione da parte
dellERC - European Radiocommunications Committee di una serie di Decisioni
che riguardano il segmento terrestre ed il segmento satellitare dellUMTS:
- decisione ERC/DEC (97) 03 del 30 giugno 1997 sullimpiego armonizzato delle
frequenze per i servizi di comunicazioni personali via satellite nelle bande di frequenza
1980-2010 MHz e 2170-2200 MHz;
- decisione ERC DEC (97) 04 del 30 giugno 1997 sulle procedure per facilitare
lintroduzione coordinata in Europa dei servizi di comunicazioni personali via
satellite nelle bande 1980-2010 MHz e 2170-2200 MHz;
- decisione ERC/DEC (97) 05 del 30 giugno 1997 sulla libera circolazione, uso e licenza di
terminali per i servizi di comunicazioni personali via satellite operanti, tra
laltro, anche nelle bande di frequenza 1980-2010 MHz e 2170-2200 MHz;
- decisione ERC/DEC(97) 07, del 30 giugno 1997, sulle bande di frequenza per
lintroduzione dellUMTS, confermando, a grandi linee, le bande di frequenza
già attribuite nel 1992 in ambito WARC al sistema IMT-2000. In particolare, la decisione
riserva:
- alle applicazioni UMTS terrestri le bande di frequenza 1900-1980 MHz, 2010-2025 MHz e
2110-2170 MHz (complessivamente 155 MHz);
- alle applicazioni UMTS via satellite le bande di frequenza 1980-2010 MHz e 2170-2200 MHz
(complessivamente 60 MHz).
Attualmente lERC sta predisponendo una decisione ERC/DEC(99)[HH] che armonizza
ulteriormente le bande di frequenza UMTS operando la ripartizione delle frequenze tra le
due soluzioni individuate in sede ETSI (W-CDMA e TD-CDMA) fissando le bande da destinare
alla trasmissione delle stazioni radio-base e quelle per la trasmissione delle stazioni
mobili e dettando norme per la spaziatura di canale.
In particolare essa prevede che:
- le apparecchiature utilizzate nel sistema UMTS devono essere conformi agli standards
approvati dall'ETSI;
- le Amministrazioni nazionali devono adottare i provvedimenti necessari affinché sia
consentita l'utilizzazione armonizzata dello spettro nelle bande 1900-1980 MHz, 2010-2025
MHz e 2110-2170 MHz;
- le bande di frequenza identificate dalla decisione in corso di approvazione devono
essere assegnate dalle Amministrazioni per l'offerta dei servizi UMTS sulla base della
domanda del mercato.
Si prevede ladozione della nuova decisione, attualmente oggetto di pubblica
consultazione, entro il corrente anno.
In ottemperanza ad un mandato che la Commissione europea si appresta ad inviare alla
CEPT, lERC studierà un piano comune per lidentificazione di una banda di
frequenza addizionale in vista della futura crescita dei sistemi terrestri di
comunicazioni mobili e senza fili di 3ª generazione,
da rendere disponibile tra gli anni 2005 e 2010.
3.2.3 UMTS FORUM
L UMTS Forum è stato istituito a Zurigo nel 1996. Ad esso partecipano
costruttori, operatori, le Autorità di regolamentazione dei diversi Paesi e la
Commissione europea, tutti in qualità di Membri sottoscrittori o di Membri associati.
Attualmente presso l UMTS Forum operano quattro gruppi di lavoro con il
compito di analizzare gli aspetti della regolamentazione, delle frequenze, del mercato e
della tecnologia dellinformazione.
Il Forum ha pubblicato una serie di rapporti a partire dal 1997 relativamente alle
questioni regolamentari ed alle problematiche connesse al rilascio delle licenze.
3.2.4 GSM MoU Association
LAssociazione GSM MoU ha lo scopo di promuovere lo sviluppo del
sistema GSM. Di essa fanno parte i fornitori di servizi di comunicazioni mobili e
personali basati sul sistema GSM e le Autorità di regolamentazione. In tale ambito opera
un gruppo di lavoro il cui mandato è quello di armonizzare le attività e di promuovere
linteroperabilità tra i nuovi servizi UMTS, di sviluppare una strategia che
supporti il lavoro degli organismi internazionali di standardizzazione, di esaminare le
problematiche connesse alla transizione dai sistemi di seconda generazione a quelli di
terza generazione.
- Stato della regolamentazione dell'UMTS
4.1 UMTS Il quadro regolamentare comunitario
Le regole comunitarie applicabili ai servizi di comunicazione mobili di
3ª generazione sono fissate dalla
direttiva 96/2/CE, relativa alle comunicazioni mobili e personali, dalla direttiva
97/13/CE, relativa alle autorizzazioni generali ed alle licenze individuali, dalla
decisione 128/1999/CE, relativa allintroduzione coordinata nella Comunità di un
sistema di comunicazioni mobili e senza fili di 3ª generazione (UMTS).
4.1.1 Direttiva 96/2/CE
La direttiva 96/2/CE ha soppresso i diritti speciali ed
esclusivi in materia di servizi di comunicazioni mobili e personali, in particolare
l'articolo 3 prevede che:
- gli Stati membri possono limitare il numero delle licenze da rilasciare per i sistemi di
comunicazioni mobili e personali solo sulla base delle esigenze fondamentali e solo in
relazione alla scarsità di disponibilità di frequenze e quando il principio di
proporzionalità lo giustifichi;
- lattribuzione delle radiofrequenze ai servizi di telecomunicazioni deve essere
basata su criteri obiettivi . Le procedure devono essere trasparenti ed essere pubblicate
in modo adeguato;
- le condizioni di rilascio delle licenze non possono comportare alcuna restrizione
tecnica ingiustificata.
4.1.2 Direttiva 97/13/CE
La direttiva 97/13/CE prevede in particolare che:
- le procedure nazionali utilizzate al fine del rilascio delle licenze individuali
devono essere aperte, trasparenti e non discriminatorie. Tutti i candidati devono essere
sottoposti alle stesse procedure, salvo motivi obiettivi che giustificano un trattamento
differenziato; (articolo 9)
- gli obblighi procedurali relativi alla limitazione del numero delle licenze sono i
seguenti:
- permettere a tutte le parti interessate di esprimere il loro punto di vista su una
eventuale limitazione;
- pubblicare e motivare la decisione di limitare il numero delle licenze;
- riesaminare ad intervalli ragionevoli la limitazione imposta;
- lanciare una consultazione pubblica per il rilascio delle licenze;
- i criteri di selezione devono essere obiettivi, non discriminatori dettagliati,
trasparenti, proporzionati e pubblicati con anticipo adeguato. (articolo 10).
4.1.3 Decisione n.128/1999/CE
La decisione n.128/1999/CE
del Parlamento europeo e del Consiglio del
14 dicembre 1998, entrata in vigore il 22 gennaio 1999, ha inteso perseguire
lobiettivo di agevolare, nel quadro giuridico comunitario esistente, la rapida
introduzione coordinata di reti e di servizi UMTS. In particolare essa prevede:
- allarticolo 3, comma 1, lobbligo di avviare i servizi UMTS entro l
1/1/2002 e di predisporre una procedura di licenza entro l 1/1/2000;
- allarticolo 3, comma 3, luso armonizzato delle bande di frequenza per
lUMTS sulla base dei mandati conferiti dalla Commissione alla CEPT;
- allarticolo 3, comma 3, la fornitura dei servizi UMTS conformemente alle norme
ETSI, inclusa in particolare uninterfaccia radio comune, aperta e competitiva a
livello internazionale e che gli Stati membri provvedano affinché le licenze consentano
il roaming transnazionale nella Comunità;
- allarticolo 3, comma 4, il coordinamento tra gli Stati membri al fine di
autorizzare tipi di sistemi UMTS compatibili a livello comunitario, allorché sia
necessario limitare il numero di sistemi UMTS autorizzati per incompatibilità accertata
dei potenziali sistemi;
- allarticolo 4, comma 1, l'impegno da parte degli Stati membri a incoraggiare la
negoziazione di accordi transfrontalieri di roaming per garantire una copertura
ininterrotta dei servizi sullintera area comunitaria;
- allarticolo 4, comma 2, la possibilità di prendere misure volte a garantire la
copertura delle aree a bassa densità di popolazione.
4.2 UMTS Il quadro regolamentare
italiano
4.2.1 DPR n. 318/97
Il regolamento per lattuazione di direttive comunitarie nel settore delle
telecomunicazioni, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 19 settembre
1997, n.318, stabilisce:
- allarticolo 2, comma 8, che il numero delle licenze individuali
può essere limitato esclusivamente in relazione ad insufficienti disponibilità dello
spettro di frequenza. Tale limitazione deve rispettare i principi di proporzionalità,
obiettività, non discriminazione e trasparenza;
- allarticolo 6, comma 13, che lAutorità, per rilasciare una licenza
individuale, utilizza procedure aperte, non discriminatorie e trasparenti e, a tal fine,
sottopone tutti i candidati alle stesse procedure, se non esiste una ragione obiettiva per
procedere differentemente;
- allarticolo 20, comma 3, che non possono essere fissate restrizioni
sullabbinamento di tecnologie o sistemi mobili, in particolare per le
apparecchiature multistandard;
- allarticolo 20, comma 4, che i titolari di licenza individuale per lo
svolgimento di servizi pubblici di comunicazioni mobili e personali possono provvedere
direttamente alla installazione delle infrastrutture occorrenti per il funzionamento del
sistema;
- allarticolo 20, comma 5, che i titolari di licenza individuale per lo
svolgimento di servizi pubblici di comunicazioni mobili e personali possono impiegare
anche le infrastrutture fornite da terzi e possono provvedere alluso in comune delle
infrastrutture, di altri impianti e siti, limitatamente alle attività oggetto della
licenza.
4.2.2 Decreto 25 novembre 1997
Il decreto del Ministro delle comunicazioni 25 novembre 1997, relativo alle
disposizioni per il rilascio delle licenze individuali nel settore delle
telecomunicazioni, stabilisce allarticolo 8 alcuni criteri che lAutorità può
adottare in sede di aggiudicazione di una licitazione, quali:
- adeguate credenziali tecniche;
- adeguate credenziali economico-finanziarie che figurino nel business-plan aziendale;
- un business plan aziendale relativo ad almeno un quinquennio;
- qualità ed efficienza del servizio proposto a costi competitivi per lutenza
finale, evidenziato nel "business plan" aziendale;
- un positivo impatto sulloccupazione, sugli investimenti e sul personale,
evidenziato nel "business plan" aziendale.
Lo stesso articolo 8 stabilisce che:
- le credenziali tecniche possono essere valutate sulla base:
- della presenza nel partenariato, di cui fa parte il richiedente, di un operatore con
esperienza di gestione e fornitura di reti e di prestazione di servizi di telefonia vocale
o mobile;
- della presenza nellorganigramma della società richiedente di personale
dirigente con lesperienza nel settore di cui al punto precedente;
- la valutazione dellesperienza può essere basata su:
- limportanza dei mercati e numero dei clienti serviti alla fine
dellesercizio precedente a quello durante il quale è svolta la licitazione;
- lesperienza di offerta dei servizi di telecomunicazioni;
- lattività di ricerca e sviluppo svolte nel campo delle telecomunicazioni;
- la partecipazione al processo di definizione degli standards negli organismi
internazionali preposti a tale scopo;
- il rispetto degli impegni tecnici assunti, valutato sulla base delle realizzazioni
tecniche effettuate;
- i criteri sopra indicati possono essere valutati sulla base:
- del mercato e offerta di servizio;
- della pianificazione di rete;
- degli aspetti economico-finanziari;
- dellentità degli investimenti previsti nel primo quinquennio e loro coerenza;
- in rapporto alle scelte tecnologiche adottate e agli obiettivi fissati nel business
plan;
- della previsione delloccupazione diretta e indotta creata dalla presenza della
nuova licenziataria;
- del programma di formazione del personale.
- IMT 2000 - Problematiche connesse
alla liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni a livello mondiale
Gli impegni presi dalla Commissione europea e dagli Stati membri nel quadro del WTO
(World Trade Organisation) riguardo al rilascio delle licenze per i servizi di
comunicazioni mobili di terza generazione sono inclusi nellaccordo GATS (General
Agreement on Trade in Services) sui servizi di telecomunicazioni di base che è stato
concluso nel febbraio 1997 ed entrato in vigore nel 1998.
In particolare, la CE e gli Stati membri si sono impegnati a garantire
un accesso illimitato al mercato (art.XVI) ed un trattamento nazionale (art.XVII) ai
servizi di comunicazioni mobili sempre conformemente agli accordi GATS.
Il processo di rilascio delle licenze deve tenere conto degli standards internazionali
IMT 2000 in cui ricade anche lUMTS il cui sviluppo è curato dallETSI in
ambito 3GPP.
Gli Stati membri devono essere liberi di rilasciare licenze per servizi fondati su
sistemi raccomandati tra quelli della famiglia di opzioni dellUIT di cui alle norme
IMT 2000.
Tale obbligo è compatibile con il diritto internazionale.
In particolare, gli Stati membri devono prevedere il rilascio, tra le altre licenze
previste, di almeno una licenza per un sistema UMTS. In caso di mancato rilascio di almeno
una licenza UMTS verrebbe violata la Decisione 128/1999.
Gli Stati membri devono applicare le procedure di rilascio delle licenze per i sistemi
della famiglia IMT 2000 sempre rispettando le esigenze del diritto comunitario che impone
che tali procedure siano aperte, non discriminatorie, imparziali, trasparenti.
- Modalità e tempi della consultazione
pubblica
La presente consultazione propone un certo numero di temi di
carattere generale sulle potenzialità dei sistemi di comunicazioni mobili di 3ª generazione nonché un certo numero di questioni legate
direttamente al rilascio delle licenze individuali. Gli operatori interessati potranno
inviare, entro il 20 settembre 1999 (prorogato
fino al 30 settembre) le loro opinioni su tutto ciò che
concerne lintroduzione dei servizi mobili di terza generazione in Italia al:
Ministero delle comunicazioni -
Direzione Generale per la regolamentazione e la qualità dei servizi
Le comunicazioni potranno pervenire via posta, e-mail e fax
- indirizzo:Viale America, 201 00144 ROMA
Per eventuali richieste di informazioni rivolgersi a:
Ing. Giorgio Nalin tel 06.59582883
Dott.ssa Anna Passeggia tel 06.59582868
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