CASA FAMIGLIA DELLA CARITÁ

1. IDENTITA' 2. FINALITA' 3. LA STRUTTURA 4. DIREZIONE E CONDUZIONE
a) La "casa famiglia della carità" é opera della comunità cristiana di Albinea e nasce con l'intento di essere, per quanto possibile "famiglia" per le persone emarginate e bisognose di Albinea e altrove. 

b) E' espressione della paternità sacerdotale del parroco e della sollecitudine fraterna delle famiglie e dei giovani per i prediletti del Signore. E' prolungamento dell'Eucarestia, sorgente di carità e leuogo in cui serve si serve il Signore nelle sue membra più sofferenti.

La casa famiglia della carità si prefisse: 

a) di essere un piccolo segno, concreto e visibile, del precetto della carità, in modo che tutta la comunità sia stimolata a viverla. 

b) accogliere, assistere, aiutare materialemnte e spiritualmente, con amore cristiano e spirito evangelico, persone bisognose, indipendentemente dall'età, dal sesso, dalla nazionalità, dalla religione. 
La casa vuole essere per gli ospiti una famiglia. In quanto tale anche l'aiuto e l'assistenza non sono elargiti in termini di "prestazioni" bensi di condivisione effettiva di noi stessi e dei doni che il signore ci ha dato.

La struttura comprenderà: 

a) Un centro di prima accoglienza. 
Un paio di stanze, cucina, sala da apranzo e bagno per l'accoglienza temporanea (pochi mesi) di persone senzatetto che si trovano in particolari situazioni. Questi locali dovranno rivestire carattere di assoluta essenzialità per una accoglienza provvisoria. 
Troverà sapzio visino al centro di accoglienza la comunità obiettori che usufruirà dellastessa cucina e sala da pranzo, e sarà composta di due stanze e un bagno. 

b) Il diurno per handicap 
Il centro diurno per handicappati sarà realizzato tenendo presenti i parametri fissati dalle leggi regionali in materia, in particolare il centro che potrà accogliere 5/8 persone sarà dotato di: sale per attività varie (musicoterapia, atelier) sala da pranzo, cucina, soggiorno, servizi. 

c) La comunità residenziale 
La casa avrà un appartamento dove risiederà la famiglia o le persone consacrate o laiche che gestiranno la casa famiglia; annesso alcune stanze per ospitare in modo stabile 6/8 persone. 

d) La Cappella 
Luogo di preghiera per tutti coloro che vivono in casa o che passano per la casa. E' il cuore di ogni azione e continuamente richiama al senso più profondo del servizio. 

a) Direzione 
La direzione della casa è affidata al parroco protempore che esercita la sua paternità spirituale anche con il servizio religioso. Il parroco, sentito il C.P.P. nomina un responsabile e un consiglio a cui è affidata la conduzione della casa. 

b) Conduzione 
Il servizio e l'animazione della casa sono affidati a tutti i membri della comunità che vorranno offrire una presenza gratuita di amore, ascolto e aiuto concreto in ogni necessità. Non è esclusa anche la presenza di un numero limitatissimo di persone cui corrispondere una retribuzione fissa, per dare continuità organizzativa e affettiva agli ospiti di casa. 

In ogni caso lo spirito che dovrà animare tutte le persone sarà quello dell'amore di Cristo e del servizio reciproco.


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