RIFUGIO PRADALAGO
sabato 8 luglio 2000
<testo e foto di Enrico Sain>



"La vita è imprevedibile...Anche il tempo è imprevedibile...!" Così il grande Mogol ha introdotto una meravigliosa festa alla musica verso le 2 di quel per me ormai memorabile Sabato 8 Luglio, proprio mentre un pubblico di nuovi giovani e di giovani un po' più maturi stava assaggiando le prime gocce di pioggia di un nuvolone che molti hanno sperato fosse passeggero... Così dopo le prime esibizioni all'aperto del gruppo "Il Mio Canto Libero" (uno dei sei gruppi della scuola di Mogol...) tra l'altro in una piccola vallata a dir poco splendida vicina al rifugio Pradalago, Mogol presenta un "bravo cantautore di queste parti,..." (e se lo dice lui...)"...Daniele Groff..." E così, dopo una breve sistematina al microfono, due paroline sulla canzone ("questa è la ..... che mi ha portato un po' per la prima volta nelle case dei ragazzi...") la chitarra inizia a suonare DAISY...proprio mentre la pioggia si fa sempre più fitta e Daniele che a un certo punto improvvisa cantando..."...Daisy mille persone, qua sembra che venga giù un'acquazzone..."(mitico!)foto1 Così...tra il grosso scroscio sia di applausi che di pioggia, Mogol interrompe tutto e rinvia il concerto dentro il rifugio (che si trova a 2 minuti di corsa...). Dopo una mezzoretta il concerto continua in una stanza del rifugio (dove saremmo stati in un centinaio...), anche se, a differenza di prima, mancano tutti gli amplificatori e gli strumenti (a parte un piccolo tamburo e una chitarra)...E dopo tutti i successi di Mogol-Battisti tra i quali La Canzone Del Sole, Una Donna Per Amico, Emozioni...(cantate sempre da tre bravissimi ragazzi della scuola di Mogol) rieccoci Daniele (che nel frattempo si era nascosto a cantare in mezzo al pubblico...) e la sua chitarra che iniziano a suonare ADESSO (giuro che ho visto, oltre ai ragazzi e alle ragazze, anche più di un paio di signore sui 40 50 anni che cantavano assieme a Daniele il ritornello della sua ballata più bella...qua è l'idolo locale ma quel giorno così tanto affetto non me lo sarei mai apettato!) E poi chiusura in bellezza con EVERYDAY(...battuta dal ritmo di tutte le nostre mani)(...e intanto erano già le 4 e mezza...) e con Acqua Azzurra Acqua Chiara cantata da tutti quanti a squarciagola per finire con un mare di ragazzine che si buttano su Daniele a chiedere l'autografo (io per fortuna ero già riuscito a parlargli prima...ma questa è un'altra storia!).foto2 Così si diffonde la voce che l'ultima cabinovia per tornare giù in paese parte alle 5 e la giornata finisce qua, tra le gocce di pioggia che ancora non hanno smesso di cadere...(squallido finale letterario) Era la prima volta che vedevo Daniele dal vivo e mi sono reso conto soprattutto chiaccherandoci, che non è quel mito irraggiungibile o quell'immagine sulla copertina del Variatio...La modestia e la semplicità di Daniele sono completamente disarmanti; se non avessi saputo chi era, l'avrei confuso per uno di noi, un ragazzo simpatico e spontaneo che si emoziona come noi e che canta con noi... Questa è una cosa che si può apprezzare solo vedendolo e parlandoci...Forse la miglior qualità di Daniele...(dopo la sua fantasia e la sua voce...!)


chiudi la finestra