Il canto del poeta Milarepa

 

Vissuto nel Tibet verso la fine dell’XI secolo, il poeta ha espresso nei suoi versi il senso della tradizione spirituale indiana, particolarmente buddhista. Ecco alcuni versi nei quali invita ad abbandonare qualsiasi forma di vanità per raggiungere il nirvana.

 

"Nella Città dell’Inganno dei Sei Piani del Mondo

Il fattore principale

È il peccato e la tenebra

Prodotti dalle cattive azioni

Qui l’essere segue i dettami

della simpatia e dell’antipatia

E non trova mai tempo per conoscere l’Eguaglianza:

Evita, figliolo, le simpatie e le antipatie.

Se comprendi la Vanità di Tutte le Cose,

La Compassione nascerà nel tuo cuore;

Se non farai alcuna distinzione

Fra te stesso e gli altri,

Sarai adatto a servire gli altri;

E quando nel servire gli altri avrai successo,

Allora Mi incontrerai;

Ed incontrando me,

Raggiungerai la condizione del Buddha".