Assicurarsi
un corretto apporto giornaliero di tiamina, riboflavina, carotene e ferro,
è molto importante poiché anche piccoli stati carenziali possono
influenzare negativamente le capacità mentali e mnemoniche, soprattutto
negli anziani. Se ne sono resi conto il Dottor Penland e i suoi
collaboratori dopo aver valutato lo stato nutrizionale e le funzioni
celebrali di 28 soggetti di età superiore ai 60 anni in buone condizioni di
salute. Ecco, in sintesi, le conclusioni cui sono giunti i ricercatori:
·Bassi
livelli di tiamina (vitamina B1) sono legati a un cattivo funzionamento del
cervello. La vitamina B1 abbonda nella carne, nel lievito di birra, nella
farina integrale, nel germe di grano, nella soia, nel riso integrale, nei
fiocchi d’avena e nelle noci e mandorle.
·Le
persone che assumono un giusto quantitativo di riboflavina (vitamina B2)
ottengono
·risultati
più soddisfacenti nei test che misurano le capacità mnemoniche. Le
migliori fonti di vitamina B2 sono: il fegato, il rognone, il cuore il latte
e le mandorle.
·Il
carotene, contenuto nelle verdure a foglia verde, e nella frutta e verdura
di colore arancione, aumenta le facoltà cognitive.
·Gli
anziani con sangue ricco di ferro hanno un tracciato elettroencefalografico
simile a quello di giovani adulti. Per evitare la ruggine degli anni è
quindi bene consumare alimenti come carne, frutti di mare, lievito,
lenticchie secche, albicocche, mandorle, soia,, spinaci e altre verdure a
foglia verde.