CREATIVITA' e LIBERTA'  |||||| RAMKIENKIEN
 
 Segue la citazione testuale da un film girato nel 1949 in america in un contesto sociale di forte fermento dopo la vittoria delle guerra assieme  agli alleati ma  di inizio di contrapposizione tra i due blocchi.  
  
A CURA DI ALBERTO ROGER ROSSI 
CHI CREA?    

 L'uomo che pensa deve pensare ed agire da se; come puo' lavorare se è sottoposto a costrizioni di ogni genere;  è impossibile subordinarlo a bisogni  opinioni o desideri di altri, nessun ha il diritto di sacrificarlo.  

Chi crea si basa sul proprio giudizio,  
il parassita segue l'opinione degli altri,  

chi crea pensa, il parassita copia;  
chi crea produce, il parassita ruba;  
chi crea tende alla conquista della natura;  
Il parassita alla conquista degli uomini.  

A chi crea va data indipendenza,  
egli non comanda e non serve nessuno,  
tra lui e gli altri c'è un libero scambio, una libera scelta,  
il parassita cerca  solo il potere e cerca di livellare gli uomini in una azione comune, una comune schiavitù ,  
e pretende che l'uomo debba essere uno strumento ad uso degli altri e debba pensare come pensano gli altri, agire come gli altri, e debba annullarsi nella servitù !  
Guardate la storia, ogni conquista, ogni bene che noi possediamo, deriva dall'opera indipendente di una mente indipendente;  
ogni barbarie o decadenza , nasce dal tentativo di fare degli uomini degli automi senz'anima, senza cervello, senza diritti personali, volontà speranza dignità; è un antico conflitto; oggi ha un altro nome: la coscienza individuale.  

Il nostro paese si fondo' sui principi dell'individualismo, ossia dei diritti inalienabili dell'uomo. Era un paese dove l'uomo era libero di cercare la sua felicità, di guadagnare e produrre, non angustiato dalla rinuncia, di prosperare, non di languire.  
Libero di possedere un bene inestimabile: la coscienza del proprio valore. Questo è cio' che i collettivisti vi chiedono di distruggere come già altrove è stato distrutto. Io sono architetto, se fossi scrittore sarebbe piu' facile comprendere  questo principio.  
Chi oserebbe pensare ad un editore che deformasse la trama di un romanzo? ad un direttore di giornale che  modifica un articolo pensato da uno scrittore?  
nessuno ha il diritto di usurpare un solo minuto della vita degli altri, e nessuno ha il diritto di sfruttare le energie degli altri, chiunque esso sia!  
Al di fuori di questi principi vi è solo la negazione del diritto dell'uomo di vivere secondo il proprio genio.  

Frammento dal film" la fonte meravigliosa" 1949  



Questo frammento datato 1949 ( siamo nel dopoguerra ) enuncia alcuni principi ed alcuni pensieri che non possono essere fraintesi e non ci sono dubbi sulla chiarezza del messaggio; " il linguaggio proprio dell'architettura si è evoluto e non dipende dal linguaggio del passato, non dipende da codici, da futurismi e da razionalismi; dipende semplicemente dalla capacità individuale di ciascun architetto di creare da solo o in équipe un fatto privo di datazione ma ricco di tempo, perché la storia "si scrive" e non "si crea." Oggi si parla di équipe perché è necessaria; ma rischia di diventare una moda imitativa  dove il singolo architetto ne viene condizionato;  è vero che  il team è  vincente ma è anche vero che non possiamo creare delle università parallele;  a questo punto mi verrebbe  un dubbio...quindi ritengo di poter dire nei limiti della mia ricerca che l'architetto non puo' essere considerato come 10 anni fa e fra 20 anni non potrà' essere considerato come oggi; la professione si evolve.   
 Essendo un film, l'autore, ha spinto  all'estremo le affermazioni del protagonista  inserito in un contesto di corruzione sociale e culturale   
 
 

IL TESTIMONE. 
Guglielmo di Sens 
 

Una chiesa antica ricostruita? 

La  bellezza è la proporzione razionale e naturale delle parti di una realtà ed è una costante temporale;  lo sapeva bene chi ricostruì la chiesa di Canterbury nel 1199;  la chiesa brucio' nel 1174. Per la sua ricostruzione furono convocati architetti francesi ed inglesi ( quindi un équipe), ma essi  furono discordi nel dare consigli. Alcuni dissero che avrebbero restaurato le colonne, senza danneggiare la parte superiore dell'edificio; ma  altri riducevano di importanza tale possibilità e andarono contro queste affermazioni. Dissero che era necessario abbattere l'intera chiesa.  Tra tutti si presento' un certo Guglielmo di Sens, uomo estremamente audace, artefice estremamente abile di lavori in legno e pietra. I monaci  lo assunsero per il suo ingegno e per la fama che si era costruito nel tempo; a lui  e solo a lui fu affidata l 'opera da  gli altri la costruirono......  
Dunque siamo  in un periodo che va dal 1174 ed il 1200 in piena epoca di cattedrali; dove i cantieri avrebbero dovuto essere  un misto di maestranze e di abilità tecniche dove non c'era una gerarchia ben precisa e dove gli architetti  non avevano un nome sulle loro opere; tutto questo non è vero perché è solo la scarsità di dati e documenti che ci fa pensare che nel medio evo il nome dell'architetto scompare. Guglielmo di Sens esisteva e fu incaricato responsabile della ricostruzione dell'edificio in questione. Nelle cronache viene  riportato il fatto che egli rimase con i monaci per molti giorni osservando attentamente il muro bruciato, verso l'alto e verso il basso, all'esterno e all'interno. Per diverso tempo non disse che cosa avrebbe fatto per  
evitare di render loro sensazioni di sgomento. Durante questo periodo  si mise di preparare tutto ciò  che occorreva sia da solo che con l'aiuto degli altri;  ecco quindi lo spirito di gruppo  dove è sempre uno che è aiutato dagli altri e viceversa.  
Successivamente, quando i monaci avevano preso maggior fiducia, disse loro che occorreva abbattere le colonne lesionate dal fuoco e cio' che queste sostenevano, se volevano un edificio sicuro.  

Dire che l 'architettura è solo un lavoro d'équipe significa condizionare coloro che si sentono costretti a creare un "mega" gruppo per essere architetti; la vera dimensione dell'architetto è  quella artigianale di bottega, sia che ci s trovi all'inizio dell'attività che alla  fine; archilogis è composta da 3 home studio ed una falegnameria; certo ci sono le engineering di supporto; ma noi non ci presentiamo come empi e saputelli del mondo; siamo una falegnameria di architettura.  
--Senza questa componente dell'inizio individuale non puo'  esistere nessun gruppo che lavora , tanto piu' oggi dove il 90% dei giovani laureati Italiani non crede nel proprio valore e non ha il coraggio di progettare nulla; ed il 90% del talento non arriva al sistema perché non ha capito che non basta saper progettare bene.  
II materiali del futuro sono la pietra ed il  legno,  perché sono i soli materiali che rimarranno nel prossimo futuro cioè fra un milione di anni; materiali non prodotti dall'uomo!; noi oggi viviamo nel presente e creperemo nel presente fra 100 anni perché la vera scala temporale dell'architetto è "geo-biologica". Per quanto riguarda il futuro fittizio (quello  a  scala biologica o "bio-antropica") ci sara' un lavoro di "ri-programmazione" delle foreste di ristrutturazione del paesaggio  
"naturale" allora diremo che l'uomo è della natura e  la natura è dell'uomo in un continuum universale dove l'universo è la natura madre.  

Ripeto ancora il concetto; l'architettura non dipende dal gruppo o dall'individuo ma è relativa alla natura stessa che sceglie  l'uomo adatto a realizzarla; chi si affanna a rubare le idee alla storia e agli altri, un giorno si troverà a camminare in una strada che diventa sempre piu molle fino a trasformarsi in sabbie mobili. L'empio che si appropria delle energia altrui, è colui che infastidisce il prossimo con proposte false il cui scopo è sempre quello di scatenare una reazione in grado  di produrre idee che possono servire al parassita  dell'idolatria. La nostra rivista ed il nostro  laboratorio di architettura esorta gli alleati a combattere questo fenomeno perché è in pericolo la loro e nostra sopravvivenza intellettuale. L'intelligenza collettiva oggi ha un significato piu' ampio grazie alla presenza di internet; io metto a disposizione gratuitamente un testo perché so che da qualche altra porte del pianeta c'è qualcuno che fa lo stesso perché' crede in questa intelligenza collettiva in funzione di una semina mentale piu vasta. Il risultato è la partecipazione dell'intera umanità qualcosa che non si era mai verificato, l'esposizione della vera ricchezza dell'uomo: La Conoscenza