Un'antica fiaba ligure
raccontata con i burattini
Ahi Ahi Ahi con le fatucchiere è meglio non aver
nulla a che fare perchè vi potrebbe accadere di passare
il resto della vostra vita nei panni, pensate un po', di
una tartaruga. Questo è ciò che è successo al nostro
amico Giacinto, un giovane e simpatico pescatore il
quale, se non avesse incontrato Agata un'altrettanto
giovane e simpatica fanciulla, molto probabilmente
sarebbe ancora chino con la casetta sulla schiena.
Infatti Agata ha saputo far buon uso di un anello magico
donatole da Giacinto e, durante la sua assenza, non s'è
fatta incantare da tre presuntuosi ed arroganti
pretendenti che volevano sposarla con assurde
motivazioni.
"Caro il mio anello non mi tradire il ricco mercante
devi punire" e il mercante finisce nella farina fino
al collo.
"Per le magiche virtù del diamante fà che sul
fuoco soffi come un pazzo" e il sultano diventa
rosso paonazzo a forza di soffiare.
"Per le magiche virtù dell'anello fa ch'io viva nel
castello" e il capitano sarà turlupinato da una
strana porta dispettosa.
Neanche le forze dell'ordine rimarranno indenni dalla
magia dell'anello e si dovranno consolare con qualche
barzelleta sui carabinieri. Alla fine la fedeltà di
Agata verrà premiata e Giacinto toglierà per sempre i
panni della tartaruga, ed insieme si sposeranno.
Una bella fiaba ricca di magia e adatta ad un pubblico
di giovanissimi
Di questa fiaba è stato scritto anche un libretto
adatto ai bambini e che si può richiedere insieme allo
spettacolo.
|
