Dalla CAROVANA al CARAVANSERRAGLIO
(produzione 1997)

                Mino Baccarin (foto: Teatrocontinuo)  

MATERIALE LETTERARIO:
Città Invisibili di Italo Cavino e Milione di Marco Polo

IN SCENA:
Luciana Roma, Giorgio Dalceggio, Iudit Gabriel, Erica Taffara,
Laura Santini, Gianni Bozza, Mino Baccarin.

DRAMMATURGIA E REGIA: Nin Scolari

SUGGESTIONI DELLO SPETTACOLO

Contiene i temi del Viaggio (Carovana) e del Racconto (Caravanserraglio), come metafora degli interventi teatrali in spazi aperti che sono i Centri Storici Monumentali di piccoli paesi o le piazze di città più grandi. Il Viaggio di una Carovana che si sposta di città in città, di villaggio in villaggio che attraversa il deserto, il mare o la foresta e alla sera, quando sta per calare il buio della notte, forma il Caravanserraglio, come per imprigionare, rivivendo attorno al fuoco, le avventure della giornata, nei racconti che di volta in volta vengono arricchiti da particolari spesso fantastici e leggendari.
Viaggio anche come incontro con lo sconosciuto;
Viaggio come ricerca ampia ma nello stesso tempo precisa;
Viaggio negli immaginativi che un buon libro può suscitare.
Viaggio che, come insegna Ulisse, per quanto faticoso, prelude sempre al 'nostos', al ritorno.

In questo Viaggio è stato inserito un grande viaggiatore: Marco Polo che rompendo i tranquilli argini del linguaggio e della parola, provano a comunicare l'essenziale, e ogni frase, ogni segno del narratore tocca il cuore dell'ascoltatore che si trasforma e diventa a tratti lui stesso padrone-visitatore di paesi e città. Città che diventano "Città invisibili", raccontate con il corpo, vissute dai cuori pulsanti degli spettatori, gravide dei sogni, delle paure e dei desideri di ognuno; come in un rituale iniziatico, in un viaggio di conoscenza.