MATERIALE LETTERARIO tratto da Euripide,
tradotto ed elaborato da Teatrocontinuo
IN SCENA TEATROCONTINUO: Luciana
Roma, Giorgio Dalceggio, Erica Taffara, Laura Santini, Gianni
Bozza, Elena Colucci.
MUSICHE originali di Valerio Perla
INSTALLAZIONI SCENICHE: Andrea
Colaianni
DRAMMATURGIA e REGIA: Nin
Scolari
1 - Il Coro racconta la caduta-distruzione
di Troia.
2 - Ecuba lamenta la sua sorte sventurata.
3 - Ecuba e il coro si interrogano sul futuro che attende le
donne troiane.
4 - Il Coro si augura di finire in una terra bella e ospitale.
5 - Taltibio annuncia ad Ecuba la deportazione e lesito
del sorteggio.
6 - Cassandra danza il suo fatale destino "vedendo"
gli errori contenuti nelle parole di Taltibio.
7 - Ecuba ricorda il suo passato di regina.
8 - Andromaca ed Ecuba lamentano il triste destino di Astianatte.
9 - Uccisione di Astianatte.
10 - Elena si difende con la complicità di Menelao e viene
accusata brutalmente da Ecuba
11 - Cassandra consola la madre affermando che la loro è
la sorte migliore.
12 - Ecuba compie il rito funebre.
13 - Ultimo incendio di Troia e morte di Ecuba
14 - La deportazione
Per molto tempo la mia ricerca dattrice si è ispirata allarchetipo della Grande Madre e delle donne che lamentano la perdita. Solo ora ho incontrato la mitica Ecuba. Per lei ho scelto di indagare una donna che non ha più fiato per piangere, perché ha già salutato tutti i suoi morti. Per sempre. Una donna che è già al di là della sofferenza e guarda intorno senza vedere. Gira demente tra le rovine della sua città e le ossa scheletriche dei suoi amori. La sua autorevolezza non è spenta. A tratti ha istanti di lucidità, ma non sa più e soprattutto, non vuole più sapere. Le sue richieste non sono per avere delle spiegazioni, ché ormai sono la conseguenza della rovina già accaduta, ma delle necessità per altri. Ho voluto proteggere questa vecchia donna. L' ho fatta agire e parlare senza che gli avvenimenti la tocchino e senza più lacrime da versare. Lei è ormai al di là delle passioni umane e si perde nei suoi ricordi, chissà, ancora felici. Alla fine ho voluto proteggere la sua vita proteggendo la sua scelta ultima: il suicidio sul rogo.
Luciana
E unopera contro la guerra della quale mostra le orrende conseguenze? Non si poteva capire prima che questa guerra non si doveva fare? In questa tragedia, tutta al femminile, si poteva ignorare la tracotanza e la brutalità dei comandanti greci tenendoli fuori dalla scena, come fa Euripide? Si poteva privare il coro delle donne troiane delle loro caratteristiche personali caricandole solo del ruolo di lamentatrici di una triste sorte? O non cè sotto una informazione celata, quasi un "segreto"? Nessuna di queste donne sconfitte ha mai un accenno o una invocazione alla vendetta, neanche Cassandra nelle sue preveggenze, ma nessuna ha mai neanche una sola parola in favore del perdono. E come se dicessero: la vendetta è insensata, ma nessuno dovrà mai perdonare. E Elena? Di Elena è meglio non parlare e senza perdonarla stendere un velo pietoso su tutta la sua storia.
Nin