"Quell'ulivo ha più di duemila anni
", mi
diceva, Carmine, un amico: è nata così l'idea di
"TRAGDÌA". Guardando quel tronco immenso
e contorto sono stato colpito dall'immagine di questo potente
custode della Storia, testimone di tutti i grandi fatti che hanno
definito la nostra civiltà così come oggi ci appare.
È annichilente pensare che questi monumenti viventi abbiamo
attraversato il tempo antico, assistito al crollo del pantheon
greco e romano, alla nascita e alla morte di Gesù di Nazareth,
abbiano visto le imprese di Carlo Magno e Federico II, forse ascoltato
le parole di Dante e di Shakespeare, e via così fino ad
attraversare il 1492 e il 1789 per giungere ai tentativi, spesso
goffi, dell'uomo contemporaneo di porsi quelle domande le cui
risposte sono probabilmente contenute in quell'antico tronco che
le mantiene vive per chi le sappia ascoltare. Il mio lavoro diventava
un racconto di viaggio che, anziché compiersi nello spazio,
si compiva nel tempo.
Precedenti esperienze teatrali sul tema del viaggio ci avevano
permesso di definire una importante metodologia che consente agli
attori di spostarsi dal piano del "senso" a quello del
"significato e di legare quindi le loro azioni al concetto
di drammaturgia, o narrazione. Questo è stato possibile
grazie al lavoro sulle "intenzioni", ma così
facendo e "malgrado noi" eravamo andati molto più
in là arrivando a definire in modo pratico, dopo tanti
vani tentativi teorici falliti, di definire il concetto di "codice"
inteso come forma portatrice di significati. Quelli che usiamo
sono i materiali che definiscono la nostra cultura di gruppo,
sono forme talmente radicate in noi da trascendere qualsiasi implicazione
o suggestione legata alla provenienza (e quindi alla fatica creativa);
questi materiali teatrali esistono per loro stessi, con forza
e nello stesso tempo con dolcezza (senza volersi imporre), sono
le tessere di quello strano mosaico che si chiama Teatrocontinuo.
Dopo l'incontro con la pianta di ulivo di oltre 2000 anni di età
la drammaturgia era diventata facile, corrispondeva a raccontare
la storia del mondo occidentale, con tutte le sue provenienze
(della cultura ebraica e delle grandi civiltà del Vicino
Oriente anteriori al 1200 a.C.) che dalla cacciata dall'Eden passa
al 1200 a.C. con la caduta di Troia, e da qui in Grecia durante
il V-IV secolo a.C. e a Roma tra splendore e decadenza dal III
Sec. a.C. al I-IIII Sec. d.C., e poi, dopo la nascita e la morte
di Cristo, si attraversano le poetiche del medioevo codificate
nel 1300 da Dante, per arrivare al 1492, data della scoperta dell'America,
fino ad attraversare il Rinascimento con i temi Shakespeariani,
per approdare alla Rivoluzione Francese del 1789 e finalmente
ai Tempi Moderni.
Questa successione di eventi non è casuale né dal
punto di vista generale o storico, in quanto corrisponde ai momenti
cruciali nei quali la civiltà occidentale ha attuato quelle
importanti scelte che hanno fatto in modo che oggi sia così
com'è, né da un punto di vista interno al nostro
Gruppo in quanto fra le tante produzioni degli ultimi 5-6 anni
(Sacro e Profano, Viaggio all'Inferno, La Biblioteca del Tempo,
Antigone, Troiane, Prometeo e Sulle Orme di Hera) disponevamo
di materiali teatrali che, grazie alla scoperta del concetto di
"codice" potevano adeguatamente mostrare tutte queste
tappe. Potevo raccontare la "storia" che un ulivo di
oltre 2000 anni mi aveva suggerito, facendo cultura della nostra
produzione artistica.
1) Prima c'erano solo gli alberi (nel giardino dell'Eden)
2) La perdita dell'immortalità (la cacciata dal Paradiso Terrestre)
3) Al tempo di Crono (gli dèi non si curano degli uomini)
4) Gli dèi sono cattivi (le azioni degli dèi sugli uomini)
5) La guerra di Troia (la civiltà si sposta nel bacino del Mediterraneo)
6) Splendore della Grecia (della filosofia e della tragedia)
7) Grandezza e Decadenza di Roma (le ragioni della salita e della caduta)
8) Nascita e Morte di Gesù (il nuovo pensiero che cancellerà quello antico)
9) Il pensiero Medievale (la lunga notte che ci porterà alla trascendenza)
10) Dante e la Commedia (la codificazione delle poetiche medievali)
11) Verso Nuovi Orizzonti (1492, la scoperta dell'America)
12) La Rivoluzione Francese (verso i tempi moderni)
13) I Tempi Moderni (le problematiche dell'oggi)
Materiale Letterario: da La Bibbia, Euripide, Parmenide, Platone,
Eutropio, Dante,C.Colombo, Francois Furet e Denis Richet
In Scena:
TEATROCONTINUO: Luciana Roma, Giorgio Dalceggio, Erica Taffara,
Laura Santini, Gianni Bozza.
ULYSSES-S.d.T.: Elena Colucci, Viviana Piccolo, Alberto Cappellato,
Pierluigi Garbo, Filippo Villa.
Drammaturgia e Regia di Nin Scolari
Esigenze Tecniche
Luci: Sono necessari una potenza di circa 15 - 20 KW per illuminare
il percorso e i diversi spazi occupati dagli attori.
Durata: 2 ore e 15 minuti circa