FEEDBACK

Ecco dunque la prima "puntata" di questa nuova rubrica. Resto in attesa di ulteriori opinioni e confronti...

 


... Essendo nuovo dell'ambiente - ho sfogliato Intruder per la prima volta lo scorso dicembre, trovandolo così completo, spiritoso e informativo da lasciarmi a bocca aperta - non posso che esprimere un parere abbastanza vago: The Intruder mi piace già così com'è, ma se si potesse aspirare a meglio (non so come ci riuscirai) non lo impedirebbero 6.000 lire...

Stefano Siviero Ballini (Mestre - VE)

 


... Sono d'accordo sul contributo da versare per quanto meno pareggiare il conto economico delle spese: altrettanto sacrosanto lo spunto di Luca "pungolatore" Pierantoni, è bello oltre che costruttivo, cercare di fare tutto il possibile per attivare anche gli altri Intruderiani (credo che tu sia d'accordo sulla differenza che passa fra le migliaia di persone presenti al concerto del nostro e il contenuto manipolo dei lettori della fanzine). Probabilmente ciò ti suonerà alquanto banale o addirittura il remake di qualche iniziativa da te già intrapresa, tuttavia penso che si potrebbe iniziare a stuzzicare gli altri Intruderiani con un piccolo sondaggio sulla canzone migliore, sul miglior testo, chiedere opinioni sul sound etnico, sull'impegno e così via... Magari invitando tutti a a indicare preventivamente le 5 domande più interessanti da proporre.
Scusa se questa mia appare fin troppo impertinente come primo impatto, tuttavia come ti ho già detto sono una matricola a tutti gli effetti: ho scoperto consapevolmente PG solamente da due anni (sono stato folgorato da Don't Give Up) e se da una parte ho la nostalgica sensazione di essermi perso qualcosa (la presa diretta!!!), d'altro canto mi consolo con il piacere di scoprire giorno dopo giorno gli autentici capolavori di PG, attenuando così i danni della spero breve prossima astinenza...

Salvo Alberio (Mascalucia - CT)

 


... Per quanto riguarda il prezzo di The Intruder spero solo tu abbia pietà degli studenti, per il resto va bene se fai pagare il volume. L'unico consiglio che mi sento di darti è: perché non scegli per ogni uscita di Intruder un lettore a caso che spieghi che cosa pensa e prova di PG?...

Paolo Ferrarini (Collecchio - PR)

 


Dopo aver divorato d'un fiato la fanzine e poi averla riletta con mente più fredda, posso solamente dirti che hai raggiunto livelli altissimi di gradimento da parte mia e di contenuti da parte della rivista (ogni nome, sia fanzine o rivista, mi suona un po' strano e stretto per una "cosa" come Intruder); nonostante possa non essere d'accordo su qualche tua recensione (quasi nessuna, sinceramente), sono sicuramente del tuo parere che il video sia un mezzo fiasco per essere un'opera di Peter.
Per quanto riguarda lo pseudo-referendum che avevi indetto sul numero 9, posso solo dirti che ogni modifica o cambiamento sarà sicuramente apprezzabile. Trovo che anche la nostra umilis-sima partecipazione con lettere, scritti, compravendite o recen-sioni - soprattutto di Peter, ma anche della sua etichetta e perché no, di altri lavori discografici (forse sto esagerando!) - possa anche funzionare e arricchire la rivista. Una cosa che mi ha sempre incuriosito è sapere quali gusti musicali può avere un vero fan di Peter, poiché nei recenti concerti che ho visto e parlando con molte persone sono rimasto un po' deluso dal livello mediocre dei gusti della gente: non che io abbia la presunzione di essere un "Santone", però penso che per apprezzare alla grande Peter una buona cultura musicale non può far male, quindi un piccolo referendum sui gusti musicali, letterari, ecc. dei lettori potrebbe costituire un interessante diversivo.
Finalmente ti sei deciso a ristampare gli arretrati di Intruder, e anche le foto saranno sicuramente apprezzate, ora però potresti fare di più: dopo aver visto i bellissimi video che hai mostrato al Party... (ma forse è chiedere troppo!)...

Massimo Toscani (Villadossola - NO)

 


... Sei sicuro che sia una mossa oculata quella di allargare il bacino di utenza proprio all'inizio di un periodo di preannunciata "stasi e astinenza gabrielliana"? Non sarebbe forse opportuno, almeno inizialmente, consolidare le nuove presenze degli ultimi mesi? Non fraintendermi: sono d'accordo sul fatto che Intruder debba avere un prezzo, ed è palese anche il fatto che tu non voglia farci dei soldi, ma mi lascia perplesso l'introduzione della copertina a colori proprio in questo momento.
Ancora per quel che riguarda il sostentamento di Intruder, se il party di aprile è stato un successo anche dal punto di vista eco-nomico si potrebbe ripeterlo in qualche città del centro, come Firenze o Roma, anche per favorire chi, come me, non è potuto venire a Milano...

Mauro Bortolozzi (Civitavecchia - RM)

 


Ti ringrazio per il numero 9, che come al solito ho fotocopiato e distribuito ai miei amici gabrielliani. Le modifiche che intendi apportare ci trovano pienamente d'accordo. Ci va benissimo la reimpostazione grafica con copertina a colori e soprattutto ci va bene che Intruder abbia un prezzo. Anzi lo troviamo pienamen-te giustificato anche nel caso tutto rimanga tale e quale! Ci pare che le 5/6.000 lire di cui parli siano il minimo per un lavoro del genere. Quindi, da parte nostra, nessun problema. Anzi.
Personalmente mi va benissimo anche che la rivista sia aperta ai nostri interventi, mi pare una cosa stimolante: non è sempre facile sentire il parere di veri gabrielliani, per cui è piacevole e interessante poterne leggere e poter comunicare con loro.
Per quanto riguarda gli abbonamenti, sono anch'io del parere che sia meglio continuare col metodo attuale, ossia richiedendo un numero alla volta. Lo trovo un buon termometro per valutare la motivazione che spinge ad avvicinarsi a un giornale del genere, cosa che ritengo molto importante. Comunque, se il sistema dell'abbona-mento dovesse aiutarti nell'organizzare il lavoro, anche dal punto di vista economico, non credo che cascherebbe il mondo. Saprai naturalmente scegliere per il meglio.
Passando ad altro devo dire che un po' tutti condividiamo il tuo parere sul video e sul cd "live". Siamo contenti per esserci riconosciuti un paio in prima fila a Modena, ma il clima del concerto è effettivamente abbastanza distante, sia nelle immagini che, soprattutto, nelle registrazioni sonore. Molto meglio ascoltare i bootleg che abbiamo trovato, di qualità certamente peggiore ma capaci di comunicare sensazioni autentiche!...

Giorgio Roncada & Co. (Limana - BL)

 


... Ho letto attentamente l'ultimo Intruder ricevuto. Premesso che Peter è sempre Peter, concordo su diverse cose. Anch'io sono rimasto un po' deluso dal video del concerto. Mi aspettavo senz'altro di più. E' chiaro comunque che se l'obiettivo era quello di "fare il film del concerto, decidendo di non analizzarlo minuziosamente come fosse qualcosa di diverso" non ci si poteva aspettare altro. Ma quello descritto può essere l'obiettivo di un servizio giornalistico, non del film del concerto di Peter, un concerto da analizzare minuziosamente perché è sempre qualcosa di diverso. Mi ha molto deluso soprattutto il modo con cui sono state rese le canzoni più "teatrali": Come Talk To Me, Blood Of Eden, Digging In The Dirt, San Jacinto. Con i no-tevoli mezzi a disposizione non si può avere una resa così fredda. L'uscita dalla cabina telefonica, l'avvicinamento a Paula, l'allontanamento in Come Talk To Me - solo per fare qualche esempio - non trova nel video quasi niente di quel pathos e di quella tragicità proprie della canzone e della rappresentazione scelta da Peter. Forse mi sbaglio, ma ritengo che il regista scelto non avesse molte affinità interiori e spirituali con lo stesso Peter, e la resa delle canzoni lo evidenzia. Comunque, penso che questa scelta non sia stata casuale. Forse è stato proprio Peter a voler sottodimensionare la complessità del progetto "Secret World Live", con tutti i suoi simboli, i suoi gesti, creando un video che fosse solo il film del concerto. Peccato...
Per quello che riguarda l'aspetto sonoro, tutti noi sappiamo che si tratta di un prodotto di studio. Preferirei si fosse più espliciti nel dirlo, ma amando Peter, la sua musica, la sua voce, i suoi te-sti, apprezzo il tutto egualmente. Anche per me sono pur sempre canzoni di Peter Gabriel.
Per quello che riguarda il cd-rom e l'interattività, sono in accordo con il tuo pensiero: anzi, per me la vera interattività consiste nel rivolgere una domanda a Peter e nell'ottenere una risposta in tempo reale. Una specie di cd-rom con video-telefono e modem. Per non parlare poi della possibilità di modificare a proprio piacimento la musica, i testi e i video... Ma chiedo troppo. Per ora "XPlora" è più che buono.
Riguardo a Peter, e con questo chiudo, ho due desideri: incon-trarlo di persona, come si incontra un vecchio amico a cui si vuole molto bene, e leggere un suo libro con tutti i testi delle sue canzoni (tradotti in italiano) accompagnati dalle sue annotazio-ni...

Domenico Ausilio (Monza - MI)

 


... Il prezzo potresti portarlo anche a 8.000 lire, quanto un cinema di Mercoledì, perché mi piacciono le immagini a colori... Oltre alle foto, perché non vendi anche le traduzioni dei testi delle canzoni dei Genesis con PG e di PG? Ricordo ancora una tua critica negativa sul libro della Arcana così come su "Edito, Inedito e Inatteso". Purtroppo non tutti hanno una grande padronanza dell'inglese...

Carla Caselli (Roma)

 


Per prima cosa complimenti per tutto il lavoro che fai: anche se ci sentiamo poco credo tu sappia quanto lo apprezziamo. La cosa che mi è più rimasta impressa è il discorso del nostro contributo di articoli e/o lettere ecc... E mi sono subito sentita in colpa perché è una vita che non scrivo più qualcosa di serio su Peter, e ho paura che non ne uscirebbe qualcosa di buono. Prometto che proverò a spremermi comunque. (...) Per quanto riguarda invece il contributo in lire per noi non ci sono problemi, anche se ho paura che ci saranno problemi per molti, e non tutti la penseranno come noi o come Giampaolo Mangialardo. Condivido l'idea di Luca Pierantoni, ma come ti ho detto non credo che tutti noi siamo in grado di scrivere cose utili e ben scritte... come invece fai tu. Sono d'accordo se qualcuno partecipa, e sarò felice di leggerlo. Credo che tutti abbiano delle belle esperien-ze da raccontare od opinioni da esporre... ma cavolo, non è facile scriverle! Per il video di Lovetown sono pienamente d'accordo con te... Lo so, è facile dire "si è vero" e basta, ma ti giuro che spesso io e Daniela pensiamo tante cose come le pensi tu, e leggerle poi su Intruder è molto positivo per noi.
Non abbiamo ancora avuto occasione di provare "XPlora", spero la avremo presto, altrimenti spero ci sarà di nuovo l'occasione di un incontro con te, gli altri, "XPlora"... A quanto dici deve essere veramente forte!
Per quanto riguarda il video live del Secret World Tour, le tue conclusioni sono corrette secondo noi, ma la tua opinione non è certo come di un normale fan, e non so quanti capiranno o fa-ranno solo finta di capire. E' come quando qualcuno ci dice: "beate voi a vedere così tanti concerti - ma non sono tutti uguali?". Io credo che tu abbia quell'occhio esperto che vede Peter felice perché magari c'è il sole, o piuttosto incazzato perché si è spenta una luce nel momento sbagliato e tutti urlano lo stesso "che bel concerto, era tutto perfetto"!!!
Non è la perfezione che lo rende eccezionale, ma questo Peter probabilmente non lo capirà mai...

Cristina & Daniela (Chiavari - GE)

 


... Sono in linea di massima d'accordo con la tua recensione del video. Purtroppo. E' vero che rendere l'atmosfera di un concer-to di Peter è difficile, ma certi tagli sono quasi criminali, e soprattutto incomprensibili. Secret World è l'unico brano che mi sia piaciuto completamente e subito, o meglio, l'unico nel quale ho ritrovato qualcosa dell'emozione vissuta dal vivo. Non avrei mai pensato di preferire i bootleg al live ufficiale, e invece è così. Peccato davvero. Mi ha delusa soprattutto Digging, forse perché è il brano dal quale mi aspettavo di più. Bellissima Washing Of The Water, mentre invece, secondo me, la traversata avrebbe potuto rendere di più. Per venire a Intruder, sono sostanzialmente d'accordo con i cambiamenti, a parte la copertina a colori, nel senso che non la trovo particolarmente rilevante. A proposito di foto: bellissime quelle di Sonoria. Io sono alla ri-cerca di foto, e soprattutto video, di quella fantastica serata. Ti risulta che ne esistano?

Rossella Cattaneo (Cavaria - VA)

(NdT: le foto su Intruder erano in realtà del festival di Werchter. Di Sonoria, fino ad ora non mi sembra sia saltato fuori nulla...)

 


... Sono felice per la tua decisione (anche se non so fino a che punto sei deciso) di dare una nuova veste a The Intruder. Mi trovo pertanto d'accordo sul fatto di istituire un prezzo (era ora!) per la fanzine. Una cosa però preferirei: che non ci siano mai grossi "vuoti" di pubblicazione, anche se sono conscio del fatto che presto andremo incontro ad un luuuuungoooo periodo di magra & astinenza...
Comunque, al fine di avere qualcosa da dire anche in un numero "scarso" di informazioni/news musicali del nostro (del tipo: PG compare come voce sussurrata sul disco di...), posso consigliarti di aggiungere a queste - pur sempre necessarie e vitali lacrime di cristo di notizie - anche articoli di approfondimento di temi che, pur se non strettamente connessi al mondo musicale di PG, fanno parte dell'ancor più vasto universo culturale di Peter.
Personalmente ritengo che ad un Peter Gabriel magazine non farebbero affatto male (anzi!) pezzi in cui si parli di qualche argomento di psicologia, di antropologia, di arte, di cinema, di differenti tradizioni musicali, di poesia/letteratura mondiale (conosco The Box, ma ciò che ho in mente è qualcosa di ben diverso, di molto meno freddo e impersonale)... cioè di quegli argomenti verso i quali (ripeto, personalmente), mi sono sempre sentito attratto, e verso i quali ho rivolto un'attenzione sempre maggiore a mano a mano che mi calavo nel mondo multiculturale di Peter. Già, perché definire PG semplicemente un musicista, in special modo oggi, lo ritengo più che mai limitativo. Perché, come Peter è molto più che un musicista, allo stesso modo noi che lo seguiamo in modo così totale siamo molto di più che semplici fan di un musicista. Sappiamo bene che dietro ogni composizione di Peter, sia a livello musicale che a livello letterario, giace un mondo segreto immerso nelle acque di un oceano cognitivo immenso. Entriamo quindi anche noi in queste acque. Acque ricche di esperienze, acque in continuo movimento. Acque che rendono l'anima tersa e aperta. Aperta a percorrere più strade. Come l'anima di Peter. E chi lo sa, forse è questa l'unica via che può condurci con un po' di anticipo all'incrocio con la strada (stavolta musicale) che il Nostro deciderà di percorrere, senza dover fare riferimento alle solite voci profetiche dei bene informati.
Non dico che bisognerebbe scrivere un trattato ad esempio di etnologia, ma certamente un articolo sulla spiritualità degli indigeni del Nord America che rifletta sulla dialettica mondo occidentale/mondo indiano aiuterebbe senz'altro ad avvicinarsi meglio a una canzone come San Jacinto. Ma questo è solo il primo esempio che mi è venuto in mente, e anche il più palese. Perché, ribadisco, non necessariamente bisogna prendere come punto di partenza per una riflessione una canzone. Anzi si potrebbe tentare di esplorare il terreno dove forse in futuro nascerà una canzone. Ciò che da Peter dobbiamo attingere è principalmente un metodo di approccio alle cose e alla vita racchiusa in esse...

Stefano Fasti (Roma)

 


... Piccolo commento alla recensione fatta da Tommaso al video del concerto, che così suddivido: da un lato hai senza ombra di dubbio ragione quando affermi che questo live non sembra un live per via, soprattutto, del fatto che l'audio è stato ripreso in studio; ma per il resto non mi sembra niente male se si considera il fatto che non tutti hanno avuto la fortuna di seguire Gabriel in tourneé, e provare quindi le emozioni che solo un concerto dal vivo può dare. Credo che comunque Peter sia stato grande nel rendere uno show, che sarebbe potuto risultare borioso e falso, entusiasmante e suggestivo, e ti rivelo che quando vado a rivedere quel video già quando parte Shaking The Tree io mi sento un po' come un quarto suonatore, cioè completamente calata all'interno della splendida atmosfera creata all'interno di quel Palasport... Io purtroppo ho conosciuto la sua musica tardi, e mi sono persa tutto ciò che è accaduto prima di "Us"; e anche se ho cercato di recuperare il "tempo perso", non posso certo dire di essere "cresciuta" assieme a lui. Il tour di "Secret World Live" l'ho perso un po' per motivi di lavoro un po' per altro, e per questo non mi resta che attendere la nuova uscita discografica di PG e ti posso assicurare che se ci sarà anche un tour questa volta non ci sarà nessuno che mi impedirà di vedere Peter dal vivo. E poi confido in te, che Peter lo conosci bene e spero tanto seguirai gli incitamenti che ti sono stati fatti e ai quali non posso far altro che associarmi per migliorare la già bella ed interessante fanzine...

Michela Mellarini (Bolzano)