Va
distinto tra lavoro (travail) / opera (oevre) /
agire (action):
- il lavoro è quello necessario
per vivere,
- l’opera è la costruzione di
oggetti,
- agire è l’operare pubblico
(civile).
Aristotile separa tra necessità / libertà:
- il
lavoro (come quello dello schiavo) viene fatto nella vita privata (priva
della libertà)
- la
libertà è nella polis.
Nei nostri tempi si distingue tra:
- lavoro
produttivo / improduttivo,
- lavoro
non qualificato / qualificato,
- produrre
beni di consumo / oggetti d’uso / opere di pensiero.
Con il lavoro (travail) l’uomo serve
la natura (es. il contadino).
Con l’opera, l’uomo costruisce un suo ambiente
(‘distrugge’ la natura).
Se l’uomo usa le macchine per fare del ‘travail’,
allora le serve. E’ come una natura ingrandita.
L’opera è contraddistinta da un disegno
(non lo è il lavoro).
Idea. Sviluppare un ricettario
per agire sui sistemi complessi.
·
pensare ad una serie di esempi: trasporto / ecologia /
automazione / economia,
·
per ogni esempio, discettare sulla classe del problema.
Es:
automazione per gestione con esclusione dell’incidente / oppure: l’uomo
opera
in condizioni normali e l’automatismo in emergenza?
L’oggetto (l’opera) è un fine. Ma quando
è realizzata, diventa - attraverso l’uso - un mezzo.
Vi è una catena
infinita mezzo-fine-mezzo. Dove finisce?
E’ l’uomo che produce gli oggetti
per se, ‘fine in se’?
Che senso ha il mondo degli oggetti,
‘l’artificio’ umano?
Gli oggetti diventano importanti (hanno un senso?)
perché finiscono per testimoniare l’azione ed il pensiero?
Mentre l’opera ha un disegno e termina con l’oggetto realizzato,
l’agire (praxis) è sopratutto inizio.
Agire, significa
realizzare la propria storia, che termina solo con la vita.
Agire è scrivere la storia. Ha quindi bisogno di interazione con gli
altri, di parlare.
L’azione non è prevedibile. Sarebbe quindi l’azione caratterizzata
dall’incertezza?
Manca il disegno ma c’è la volontà. L’imprenditore che
decide in base all’intuito, fa azione od opera?
Riflessioni: L’equivalente di agire
è fare cose grandi? scrivere la storia?
Allora
vuol dire che si fa azione ogni volta che si affrontano problemi grandi
riferentisi a problemi molto complessi? A sistemi sociali?
Il prototipo
dell’uomo d’azione, sarebbe l’eroe. Perché è difficile avere eroi
oggi?
Ci spaventa l’agire perché il mondo è troppo complesso? Oppure perché
parliamo troppo?
Si sostituisce l’azione (l’agire)
con il fare, quando in politica si introduce l’utopia (un
disegno), come il progetto (l’idea) per un prodotto.
E‘ Platone che per primo fa ciò:
usa il mondo delle idee non solo per i tavoli, ma anche per il governo.
La divisione a tre livelli: faticare - fare - agire può essere vista in un ottica di sistema: l’uomo è un sottosistema che si comporta:
come una particella quando fatica per sopravvivere,
come un sistema isolato quando opera, realizza oggetti secondo un progetto (lo fa isolato dal resto, non ha bisogno di interagire con gli altri uomini (sottosistemi),
come parte di un sistema interattivo quando agisce come politico. Allora partecipa al futuro del sistema, determinandolo assieme agli altri. L'interazione (la parola, lo stare ‘in piazza’) è ora fondamentale.
Come particella, l’uomo è uguale agli altri esseri viventi. Come sistema si distingue perché costruisce oggetti (homo faber). Come sotto-sistema interagente fa cose che gli altri esseri viventi non fanno (cambia il sistema).
L’azione è un processo. Non ha un fine. Mette in moto cambiamento (es. si fa processo conversione energia solare che altrimenti non vi sarebbe stato in terra).
Il dubbio cartesiano deriva dalla scienza moderna. Per gli antichi i sensi potevano tradirci, ma la ragione ci riportava alla verità. Nella scienza moderna non è la ragione che contraddice i nostri sensi, ma lo sono degli strumenti, degli avvenimenti, delle scoperte. Quindi devo dubitare di tutto, perché neanche la ragione mi porta alla verità.
Il fatto che - dopo Descartes - l’uomo possa conoscere solo quello che è da lui fatto, cambia il ruolo della vita activa , che diventa più importante di quella contemplativa. Non si tratta di contemplare il mondo delle idee, ma di agire, di fare.
Etica = intero complesso delle direttive che hanno per oggetto l’agire umano (etica = morale + politica + diritti)
Come costruire una decisione?
La domanda si pone su come costruire una società.
Rawls propone un
criterio di: distribuzione uguale di beni di base / accettazione di
differenze, purché venga massimizzato il minimo (maximini).
Idea: Quando si parla di decisioni (es. applicare delle "user
charges" per l'uso dell'ambiente) che devono essere accettate, si può
usare stesso principio: un beneficio di base comune (es. accesso a
infrastrutture) / una ripartizione delle "user charges" che aumentino
il beneficio comune (solidarietà).