L'universo è finito od infinito? Uno dei primo a rispondere che è infinito fu Nicola da Cusa che constata l'impossibilità logica di porre dei limiti all'universo.
G.Bruno (De L'infinito Universo e Mondi) sviluppa
più sistematicamente il concetto di mondo infinito. 'Il mondo è infinito e
nessun corpo è al centro' (La Cena delle Ceneri, 1584). 'Vi è un solo spazio
universale, una sola vasta immensità che possiamo liberamente chiamare il
vuoto'. Non ci sono ragioni per cui non possano esistere altri mondi come il
nostro.
Dio non poteva che fare un mondo infinito.
Un universo immutabile è un universo morto. Un universo vivo deve potersi
muovere e cambiare.
Non i sensi portano all'infinito, ma la ragione (principio di 'ragione
sufficiente')
L'idea di mondo chiuso è falsa e assurda.
Distinzione tra mondo 'tutto infinito' (è infinito ma le sue parti sono
finite) e Dio che è 'totalmente infinito' (è infinito anche nelle sue parti -
i suoi attributi sono infiniti).
(Credenza: i pianeti per essere visibili devono essere lucidati a specchio. Galileo invece mostrerà che è vero proprio il contrario,che la superficie deve essere rugosa).
Keplero non accettava che l'universo potesse essere infinito. Ciò sia per ragioni religiose (l'universo come rappresentazione della Trinità) sia per ragioni logiche. Se l'universo fosse infinito dovrebbe essere uniforme, mentre invece non lo è. Vi è sempre un buco rispetto alle stelle fisse che è rappresentato dal sistema solare. Per Keplero le stelle erano tutte alla stessa distanza dalla terra. Ritiene infine che sia inconcepibile per l'uomo immaginare l'infinito. Se ci fossero stelle infinitamente lontane o sarebbero infinitamente grandi per poter essere viste o sarebbero invisibili. Nel qual caso la questione è metafisica.
La non accettazione del concetto di infinito come sequenza verso numeri sempre più grandi è di Aristotile. Platone invece accettava il concetto di infinito. Keplero è aristotelico.
Se il mondo è infinito deve avere una struttura uniforme. Infatti per Keplero il mondo deve avere una struttura geometrica.Se fosse infinito non potremmo immaginare se non una disposizione uniforme, altrimenti occorrerebbero infinite forme geometriche. Se fosse infinito, le stelle sarebbero su icosaedri a varia distanza. Quindi vedremmo dodici stelle grosse vicine a noi, poi altre dodici su ogni punta di esse ma più lontane e così via. Molto meno stelle di quelle che vediamo. Solo per un mondo finito si può accettare una varietà finite di forme. Quindi il sistema solare è unico.
Non è neanche accettabile l'idea che le stelle siano finite ma immerse in uno spazio infinito. Il vuoto senza corpo è il niente, non può esistere (Aristotile).
Quindi Keplero è un innovatore ma contemporaneamente è tradizionalista.