Secondo Descartes lo spazio era pieno di materia, anzi si identificava con la materia. La materia occupa tutto lo spazio e lo spazio è tutta materia. Ma la materia è penetrabile o no? Sembra di no. Quindi, quando un corpo si muove gli altri contigui si spostano. Solo l’anima, lo spirito, è ‘penetrabile’. D’altra parte, non ha dimensione.
Osservazione fatta dal contemporaneo Henry More: ma se l’anima non ha estensione come fa a convivere con il corpo, ed in particolare che senso ha ‘localizzarla’ in una particolare parte del corpo? Non è meglio dire che lo spazio esiste per suo conto con o senza materia dentro? Lo spazio è infinito, penetrabile, incorruttibile, ecc. Tutti attributi di Dio. Quindi lo spazio è Dio. Che cos’è la luce? E’ penetrabile, non ha dimensione, può anche attraversare certi corpi. Ha quasi tutti gli attributi dello spazio.
Qui cominciano le osservazioni mie. Possiamo immaginare che nella stessa
porzione di spazio vi siano corpi diversi? Se si fotografa ad istanti diversi
una stessa regione la vediamo occupata da corpi diversi. Se sovrapponiamo le
foto, è come se i corpi fossero stati penetrati. Quindi, l’aggiunta della
dimensione tempo fa sì che la stessa regione di spazio diventi una
molteplicità di regioni (una ad ogni istante di tempo).
La fisica moderna
ipotizza che in realtà lo spazio sia tutto pieno di particelle. Su questo
spazio già pieno, ci stanno tanti altri corpi ad occuparlo. Quindi la materia
è penetrabile? La fisica ci dice che le particelle che occupano lo spazio sono
in uno stato di energia fondamentale (negativa ?). I corpi che conosciamo sono
invece in uno stato di energia positiva.
Possiamo allora immaginare l’energia
come una quinta dimensione e una molteplicità di spazi diversi per ogni energia
(o anche solo due spazi sovrapponibili uno per le energie negative e l’altro
per le energie positive)?
E lo spirito? Può rappresentare un particolare valore della dimensione
energia (magari valore immaginario)? Avremmo così tre spazi: energia negativa,
energia positiva, energia immaginaria.
Al principio c’era l’universo ad
energia negativa, uniforme con tutte le posizioni dello spazio occupate dalla
materia (è lo spazio-materia di Descartes) e con la dimensione tempo magari
accartocciata (tempo sempre zero).
Poi si è sviluppata l’energia positiva e
con essa la dimensione tempo. Ecco qui lo spazio nostro occupato qua e là da
corpi che si evolve nel tempo.
Infine il tempo si accartoccia di nuovo e l’energia
diventa immaginaria. E’ l’ora della fine del mondo.
Da allora in poi, solo uno spazio pieno di spirito (lo spazio-Dio di Henry More?).
Se dallo spazio di energia negativa esce per fluttuazione lo spazio della materia che conosciamo, non potrebbe per fluttuazione uscire anche dallo spazio di energia immaginaria, lo spirito che si combina con la materia nel nostro mondo?