1 maggio 1999
Cara Daniela,

 Vedo che vieni dal mare, tuo padre siciliano e tua madre sarda. 
Il mare è bello. Ti piacerebbe andare a vivere laggiù quando sarai grande? Tra i me-stieri che puoi pensare di fare, oltre all’attrice, alla cantante ed altro mai, puoi pensare di fare l’organizzatrice di villaggi turistici. Ecco allora che potresti tornare verso il mare.

Se poi farai la scrittrice di gialli – vedo che sei già su quella strada – potrai ambientarli in una delle due isole, od in tutte due. Chissà. Mi pare che ora ci sia uno scrittore siciliano che scrive gialli e che ha molto successo. Sai come si chiama?

Non preoccuparti per l’esame. Sarà facile. Poi, puoi sempre improvvisare un raccon-to giallo per gli esaminatori. Così, per seguire la trama dimenticheranno di farti domande difficili. Anzi perché non ne scrivi uno proprio sull’esame. 
La bambina aveva studiato. Era ben preparata. Aveva tutto ben messo nella sua memoria. Ma poi un bel giorno scopre che gli hanno rubato la memoria. Chi sarà stato? Forse quel suo compagno invidioso della sua bella memoria? O qualche altro?  Deve assolutamente ritrovarla prima dell’esame. Che pista seguire. 
Io mi fermo qui. Sei tu la scrittrice. Ma forse la memoria è nascosta nella mansarda, si proprio quella che quest’estate ti impedirà di andare al mare. Cerca nel vecchio baule…

La tua opinione sulla guerra del Kosovo è anche la mia. Anch’io come tutti voglio che finisca presto. Poi potremmo chiedere come in un giallo chi sia il colpevole. Ma magari è un giallo in cui vi sono molti colpevoli.

Ciao

zio Lucio
PS. Mandami subito appena finito “La bambola assassina”. Anche se temo che dopo averlo letto non riuscirò a dormire per la paura.