Sul Kossovo   

 Domande di ragazzi di una quinta elementare sulla guerra del Kosovo ad un vecchio signore incontrato sull’autobus con cui sono in corrispondenza. (15 aprile 1999)

 E le risposte del vecchio signore. (2 maggio 1999)

Veronica
Parlando della guerra di oggi e sentendo notizie ai telegiornali, mi viene da piangere, ho paura che scoppi la terza guerra mondiale e a mio papà lo debbano mandare in guerra. Ogni sera prima di addormentarmi, faccio una piccola preghiera perché non succeda la guerra.
Che cosa ne pensi tu? Hai paura?

La guerra ti fa piangere. Hai ragione. Gli uomini a volte sono dei pazzi. Ma non credo che ci sarà una terza guerra mondiale. La pazzia finirà. Spero presto.

Davide
Come sai in questi giorni c’è la guerra in Serbia e nel Kosovo. Io non ne ho capito e non ne sto capendo molto, però mi fa impressione tutta quella gente profuga del Kosovo. Non ne avevo mai vista tanta. Quella gente quando era ancora nel suo paese avrà provato quelle brutte sensazioni che hai provato tu durante la guerra mondiale. Tu l’hai vissuta (seconda guerra mondiale) mi  sto sbagliando o forse no?

Durante la seconda guerra mondiale ho avuto un’esperienza anch’io di dover abbandonare tutto, caricare poche cose su un carrettino e nascondersi nelle montagne. Ma poca cosa rispetto alla tragedia dei kosovari. In ogni caso faceva impressione vedere la lunga fila di uomini, donne bambini, pieni di fagotti, a piedi. E sopra la testa c’era pure il rumore di aerei che passavano per andare a sganciare bombe da qualche parte. 
Io ho vissuto quello sfollamento forzato come un’avventura. Sono sicuro che anche la fantasia dei bambini, quando ne saranno usciti farà ricordare la tragedia come un’avventura. Brutta, ma avventura. In fondo è quello che fa - e che lo fa salvare - il bimbo ebreo deportato nel lager nel film La vita è bella. Hai visto il film? Credo che il messaggio forte del film sia che l’esistenza non sarebbe sopportabile se non ci fosse ogni tanto un po' di riso, un po' di fantasia che addolcisca la tragedia. 

Anita,
La guerra del Kosovo a me non piace per niente, perché non porta a nulla di buono. Durante la Pasqua i miei sentivano sempre il telegiornale ed ho sentito che Milosevic sta ammazzando tanti uomini innocenti kosovari. Io con Internet proverò a comunicare con quelli di Belgrado. Poi ti farò sapere. Come reagiresti se fossi kosovaro? Hai già provato a comunicare con qualcuno di Belgrado?

La guerra del Kosovo è una tragedia. E come tutte le cose complicate degli uomini la verità e la ragione sta un po' da una parte ed un po' dall’altra. In ogni caso fa rabbia vedere la faccia di Milosevic che parla come se lui fosse un agnellino. 
Su Internet ho guardato il sito del governo jugoslavo ed ho visto la loro Costituzione. E’ bellissima. Tutti sono liberi cittadini qualunque sia la loro etnia, in uno stato che vuole solo il loro bene. E malgrado ciò trattano dei cittadini loro, solo perché sono di un’etnia diversa, come fossero dei ladri. 
Eppure Milosevic sa che perderà, ma per ripicca non gli importa niente di far distruggere tutto il suo paese. 
Tutti desiderano la pace. Ma come fare? Io sono molto più vecchio e saggio di te (almeno per l’età) eppure su questo problema ne so come te, non ho idee migliori delle tue.

Francesco
Cosa ne pensi della guerra del Kosovo? Io all’inizio pensavo che potesse scoppiare la 3a guerra mondiale, ma poi la maestra Maria Vittoria ci ha spiegato che non poteva succedere perché la Russia non è più forte come prima.

 La mia vita da ragazzo forse era più dura di quella dei ragazzi d’oggi, almeno qui da noi. Ma io ero felice. Come lo erano i miei compagni. Come penso lo siano i ragazzi d’oggi. Hai provato a guardare il volto di qualcuno dei ragazzi del Kossovo? Certamente loro non hanno nessun motivo per essere felici. Eppure ogni tanto vedi un sorriso sul loro viso. Come mai? Perché da ragazzi, anche il peggiore dei mondi ci sembra pieno di avventure. Meno male che è così. … La fantasia aiuta i bambini a trasformare il mondo. E per fortuna è così. Così possono crescere con fiducia e speranza, malgrado tutto. 
Questo non vuol dire viva la guerra, perché in guerra ci sono più avventure. Tutt’altro. Lo dicevo per dire che i bambini sanno sorridere sempre.  Quella di essere bambini è la più bella età, lo sapevi?
Per il Kossovo, anch’io penso che non ci sarà la terza guerra mondiale. 
E non solo perché la Russia non è più potente. Perché spero che il mondo non sia pieno solo di pazzi.

Marcella,
Io adesso parlerei della guerra del Kosovo. Io ti dico la mia opinione, ma tu mi dici la tua. I bombardamenti non servono a nulla, Milosevic sta facendo un genocidio per niente.

Sono contento che tutti voi mi parliate del Kosovo. Anche se apparentemente la guerra è lontana e ci tocca solo perché la vediamo alla televisione, è una cosa realmente terribile. E ciascuno di noi si chiede perché è stata cominciata, di chi è la colpa, perché non finisce. Non ho risposte migliori delle tue. Ed hai ragione che non servirà a nessuno, né a Milosevic né ai kosovari. 
Tutti alla fine avranno perso. Ma si poteva stare solo a vedere? 

Stefano
In questi giorni in prima pagina dei giornali e alla televisione si sentono molto le notizie sulla guerra nel Kosovo. Tu magari ne sai di più visto che hai vissuto la II guerra Mondiale. Tu cosa ne pensi di questa guerra? Io spero che questa guerra finisca tra poco. Mia mamma ha dato £ 200.000 alle famiglie kosovare e quando me l’ha detto io sono stato molto felice. 

Sulla guerra del Kosovo, non so dire molto di più di quanto possa fare tu. Posso solo riconoscere come si stia male quando si è costretti a mettere tutta la roba in fretta e furia su un carettino e lasciare la propria casa. L’ho fatto anch’io sia pure per sfollare dal mare in montagna ed è durato solo un paio di mesi. So la paura che entrino in casa dei soldatacci e vogliano portarti via il papà. E come tutti quelli che hanno visto cose del genere, pensavo che non sarebbe più successo. Invece…

Nicola
Noi ci divertiamo, ridiamo, e giochiamo, invece i bambini del Kosovo non hanno tutte le cose che abbiamo noi, loro non si divertono, piangono solo, perché a loro uccidono i genitori e pregano Dio di non venire uccisi anche loro. E pensare che i vestiti che dovrebbero dare a loro vengono buttati nella spazzatura e poi bruciati e quindi ai bambini non arriva nemmeno la roba per vestirsi.

Per il Kosovo… è una gran brutta storia. Tanta gente cerca di capire il perché è iniziata e che cosa si dovrebbe fare per finire nel modo migliore. Sui giornali si leggono interpretazioni e consigli. Qualcuno fa l’analogia con Hitler. Ho visto ieri sera di nuovo alla televisione il film La tregua  derivato dal libro di Primo Levi. In effetti il volto di quei bambini che venivano inviati nelle camere a gas non era diverso da quei volti che vediamo ogni sera all televisione: Spavento, incomprensione, forse persino un qualche timido sorriso. Come potrebbero pensare di andare verso la morte? E quei soldati che li spingono, non sono anche loro dei padri? Lo sai che Himmler, il capo famigerato delle SS che aveva organizzato tutto ciò, amava molto gli animali? Non poteva sopportare che qualcuno li maltrattasse! 
E chi ti dice che Milosevic magari non abbia dei nipotini e sia un bravo nonno? Eppure, può ordinare la deportazione di migliaia di bambini senza battere ciglio, pensando di essere nel giusto. E’ un pazzo? Era un pazzo anche Hitler? Può darsi, ma allora perché non lo hanno messo in manicomio? Tutti pazzi anche quelli che gli stanno vicino e che li aiutano ad eseguire gli ordini? 
E siamo pazzi anche noi, come tu dici, che buttiamo i vestiti nella spazzatura, mentre al mondo tanti soffrono il freddo perché non hanno niente da indossare? Fai bene a porti queste domande. Purtroppo le risposte su perché ci comportiamo così non sono semplici. In parte sono legate alle difficoltà organizzative. Al fatto che ci commuoviamo un istante, ma poi ritorniamo ai nostri giochi, ai compiti, al lavoro. 
Comunque, fare qualcosa , anche poco è un buon segno. Vuol dire che c’è speranza per il futuro.

Elena,
Cosa ne pensi della guerra in Kosovo? Secondo me, con dei bombardamenti non si risolve nulla, anzi la Nato “per sbaglio” ha già colpito una casa abitata da civili, e un treno passeggeri serbo, provocando  nove morti e sedici feriti.

Guerra in Kosovo. Da quando tu hai scritto la lettera ci sono stati altri errori delle bombe intelligenti. Uno proprio oggi con quaranta morti. L’illusione è che si possa fare una guerra senza morti civili. E poi anche i militari sono uomini. 
Ma allora è meglio la pace. Certamente. E se tutti vogliono la pace, anche Milosevic e Clinton, perché si fa la guerra? Tu non sai rispondere e forse non ti preoccupi pensando che non lo sai perché sei piccola. Ma neanche i grandi lo sanno. 
Non resta che sperare che presto finisca. 

Andrea M.
Sulla guerra del Kosovo io sono  un po' demoralizzato perché i telegiornali fanno vedere famiglie distrutte a volte con un solo superstite magari bambino. Io vorrei adottare un bambino kosovaro come i miei genitori. Solo che pensando di aiutarne uno e trascurarne mille mi fa sentire a disagio . Approvi la mia idea?

Anche tu mi parli del Kosovo. Trovo però il tuo pensiero un po' ambiguo. Vorresti adottare un bambino, ma poi sei preoccupato di fare un’ingiustizia per tutti gli altri che non puoi aiutare. Devo confessare che un pensiero del genere è venuto anche a me. Magari solo quando dai mille lire al lavavetro, ed al prossimo semaforo ce n’è un altro che stende la mano. Mica posso dare ogni giorno mille lire a tutti i lavavetri di Torino. Ma poi alla fine un po' di mille lire li dai e poi ad altri non rispondi. 
Fare la carità è una cosa giusta o no? Ci dobbiamo pensare ciascuno di noi o lo Stato? Lo sai che ad un certo punto molta gente si è messa a dire: Ma è lo stato che ci deve pensare. Forse solo come scusa per togliersi un pensiero molesto, che ti fa sentire un po' in colpa se sei ricco e vedi i poveri. Io penso che con tutti i limiti che ci sono nel fare la carità, con il fatto che comunque non serve ad estirpare la povertà, sia meglio farla che non farla. Tra l’altro serve anche a pretendere che lo Stato faccia di più. 
Quindi la tua idea di aiutare un bimbo è una buona idea. E se puoi fare sorridere un volto di bambino, anche se molti altri continueranno a piangere, quel sorriso ti appagherà certo del sacrifico che devi fare per aiutarlo a sorridere. 

Martina,
Io penso che sia giusto che Clinton bombardi le basi militari serbe, perché i militari serbi vanno in Kosovo e danno cinque minuti ai kosovari per andare via se nò li ammazzano, e non mi piace che ai telegiornali li chiamino profughi, perché sono “deportati”
Se fossi un signore kosovaro cosa penseresti in questo momento?

… guerra del Kosovo. Sono un po' imbarazzato a risponderti perché anch’io la penso come te. A vedere tutto quello che stanno facendo ai poveri deportati del Kosovo, viene una rabbia che ti farebbe quasi venire voglia di andare anche tu a menar le mani. Milosevic è cattivo. C’è chi dice che sia un pazzo e come tale ha la sua logica che noi non conosciamo. 
Ma poi, a vedere anche gli orrori dei bombardamenti, a pensare alle povere popolazioni della Serbia che passano la notte nei rifugi, che possono morire sotto le bombe, che si vedono la casa distrutta, si vorrebbe che la guerra finisse, anche a costo di darla vinta a Milosevic. 
Così, uno non sa veramente cosa pensare. La ragione che ci ha spinto a bombardare la Serbia è giusta, ma i risultati non lo sono. Si poteva fare diversamente, si può mettersi a ragionare? Purtroppo non ho risposte. Possiamo solo sperare che la fine sia vicina. Se va avanti ancora un poco, temo che verremo presi dalla disperazione, dal senso di impotenza a fare qualcosa. 

Cristiano
Per te potrebbbe scoppiare la terza guerra mondiale? Per me no, perché la Russia sta chiedendo 4.000.000.000 $ agli USA e quindi non si possono mettere contro di loro. 

Kosovo, Kosovo! Sai che nei “Promessi Sposi” Don Abbondio, mentre passeggia, bofonchia il nome di un filosofo e dice: Carneade, chi era costui? Da allora Carneade è diventato un personaggio. Senza Manzoni, sarebbe rimasto in un angolino di un librone di filosofia che nessuno avrebbe letto. E così per il Kosovo. Chi sapeva dov’era e cos’era il Kosovo?  E adesso tutti lo sanno, purtroppo per il Kosovo. 
Può darsi che alla lunga sia una fortuna per il Kosovo. Se la guerra finirà, se potranno tornare a casa e, seppelliti e pianti i loro morti, tornare a vivere, forse avranno una vita migliore. Non è una consolazione. Dovrebbe essere un impegno. Fare in modo che la tragedia si risolva in un cambiamento del loro destino. Spero che sarà così. 
Lo è stato per noi dopo la seconda guerra mondiale. E forse i 4.000.000.000 $ di cui tu parli come prezzo per non far entrare la Russia in guerra saranno pochi per aiutare il Kosovo. Ma bisognerà trovarli. 

Fabio
Cosa ne pensi della guerra tra la Nato e la Serbia? Io penso che la cosa migliore sia sempre ristabilire la pace. Clinton poteva aspettare ad attaccare e Milosevic non doveva cacciare gli albanesi dal Kosovo

… sono anche capace di non rispondere alle domande difficili.
Mentre a quelle facili facili come quelle sulla guerra del Kosovo, …pure. No so cosa rispondere. 
Ma non so neanche cambiare discorso, facendo finta di niente. Come tu, anche i soldati dispersi nelle pianure gelate della Russia pensavano che la cosa migliore era la pace. Anzi proprio non capivano perché fossero stati mandati laggiù. 
Nel caso del Kosovo almeno una qualche giustificazione ci potrebbe essere. Occorreva far smettere la pulizia etnica, occorreva evitare che dai Balcani sorgesse una nuova guerra mondiale. Chi sapeva invece perché Hitler era andato in Russia? E Napoleone, perché c’era andato? Megalomania?
Le guerre hanno un senso solo dopo, quando sono finite.  E magari il senso è che “non avevano senso”. Ma pare che non si sia ancora imparato a fare a meno delle guerre. 
Mi auguro che la tua generazione sia meglio di quelle passate e della mia.

Simone
Che peccato le famiglie kosovare in guerra in mezzo ai bombardamenti e cadaveri, chissà che dolore! Milosevic dice che Clinton è Hitlker e Clinton dice che Milosevic è Hitler, praticamente si dicono la stessa cosa a vicenda.
Lo sai che se la Russia fosse più potente sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale? Grazie a Dio non è così.

La guerra nel Kosovo, finirà… finirà presto? Solo allora potremo dire chi ha vinto e chi ha perso e chi potrà veramente venire paragonato ad Hitler. In effetti se uno guarda la faccia di Milosevic alla televisione quando afferma che lui mai e poi mai ha ordinato la pulizia etnica, che per lui tutti i cittadini jugoslavi sono uguali indipendentemente dalla etnia, sembra sincero. Rispetto ad Hitler, se non altro, ha una bella faccia tosta. 

Alessia,
Tu che cosa pensi sulla guerra che c’è nei Balcani? Io non ho capito niente, ma una cosa che mi ha molto colpito è il “nuovo” nome che hanno dato a Bill Clinton, cioè al posto di Bill, Adolf ed al posto di Clinton, Hitler, cioè Adolf Hitler. Secondo te, Clinton è arrabbiato per il suo “nuovo” nome, perché, si sa, Hitler era un pazzo e per lui può essere un insulto. Oppure non gli interessa niente?
Sai che io e la mia famiglia, tranne mio papà, abbiamo preparato delle pile di vestiti miei, di mia mamma, di mia nonna e di mia zia, che daremo a mio papà che è della Missione Arcobaleno e che li porterà ai kosovari? Mio papà, fin da quando io ero piccola ha sempre portato medicine e tutto ciò che  può servire agli alluvionati, terremotati e persone che hanno bisogno di aiuto. Tu mandi aiuti alle persone bisognose?

Vedo che hai un papà di cui puoi andare orgogliosa. E’ proprio perché ci sono uomini che aiutano gli altri senza che nessuno glie lo ordini, che c’è ancora speranza che anche se ogni tanto nel mondo appaiono dei pazzi le cose alla fine si aggiustano. 
Tu dici che non hai capito niente della guerra del Kosovo. Se la cosa ti può aiutare, pensa che anch’io non ho capito niente, e neanche persone più addentro alla politica di quanto non lo sia io. 
Chissà se Milosevic quando dà dell’Adolf Hilter a Clinton si guarda allo specchio? E chissà se Clinton pensa ancora che la guerra è stata un’idea se non giusta almeno efficace? 
Se ti può consolare, il mondo ha visto più di una pazzia, ma poi ne è uscito. Ne uscirà anche stavolta. E poi ci sono le persone di buona volontà come tuo padre, che aiutano a alleviare i dolori. 
La guerra è come un terremoto od inondazione. Tuttavia queste sono tragedie spesso inevitabili. La guerra no. 

Andrea A.
Ora vorrei affrontare con te un grande problema attuale. La guerra nel Kosovo. Tu che opinione ne hai? A chi dai ragione? Conosci qualcuno che parte militare? Io non do ragione a nessuno dei due anche se deploro moltissimo il comportamento di Milosevic nei confronti dei kosovari, perché non mi sembra intelligente uccidere senza pietà dei civili senza una valida ragione. In ogni caso è vero che le guerre non risolvono niente, perché come vedi la Nato continua a bombardare ed ha causato solo morte, distruzione  e la rabbia di Milosevic che come rappresaglia ha torturato e ucciso un sacco di kossovari. Nel mio palazzo c’è un ragazzo che parte come soldato di leva per una missione di pace, la madre è disperata perché sa che il figlio può morire, ma, sotto sotto, è anche felice secondo me perché può anche succedere che grazie a suo figlio venga fatta la pace.

Mi è molto piaciuto quanto hai scritto sulla guerra del Kosovo. Cercare chi ha ragione in una guerra è sempre difficile. Pare che la ragione si possa decidere solo alla fine. Ha ragione, pare, solo chi avrà vinto. Assomiglia un poco alla ragione del più forte. 
Ma anche se uno può essere d’accordo sul fine che la guerra si propone (nel nostro caso evitare la pulizia etnica e/o una crescente instabilità dei Balcani che alla lunga potrebbe portare ad una nuova guerra mondiale), che dire dell’efficacia dei mezzi utilizzati per raggiungere quel fine? E qui i dubbi sull’intervento NATO sono ancora più grandi dei dubbi sul fine. Di efficace come bombe per ora ho solo visto quelle alla grafite, che fanno interrompere la corrente elettrica senza uccidere nessuno e senza distruggere niente. 
Quando mi occupavo di nucleare si parlava di bombe intelligenti a neutroni. In quel caso le bombe uccidevano tutti gli uomini e non facevano alcun danno alle cose. Alla fine in una guerra con le bombe ai neutroni sarebbe rimasto un mondo pieno di case intatte ma tutte vuote. Un deserto. Meglio nessuna bomba. Comunque meglio le bombe alla grafite, se è vero quello che dicono su come funzionano.

Marco,
Secondo me i macedoni ed i serbi sono d’accordo perché i tre soldati americani sono stati catturati dai macedoni e in Macedonia. A me pare che mi piacciono da studiare le guerre vecchie perché hanno tattiche e armi diverse da oggi.
Io no so a chi dare ragione, e tu? A Bill Clinton o a Milosevic?

Che dire sul Kosovo? I macedoni sono d’accordo con i serbi? All’inizio sembrava di sì, ma ora non mi pare che si possa più dire. Pare che il loro capo di governo sia uno dei più equilibrati della ex Jugoslavia. Sicuramente la loro posizione è molto difficile. Sono multietnici, poveri e pieni di profughi. 
Tu non sai se dare ragione  a Milosevic o a Clinton. Molti hanno la tua stessa incertezza. Certo che la guerra è stata un po' presa sotto gamba da Clinton che sperava finisse presto e con pochi danni e vittime. Quindi per Clinton si tratta - più che di sapere se avesse ragione o meno – se ha sbagliato nel prevedere il rapido successo della guerra come uno strumento per far smettere il male provocato da Milosevic. 
Anche se per caso Milosevic alla fine l’avesse vinta lui, mi pare comunque che sia un  personaggio nefasto. Non si può spingere il nazionalismo agli eccessi cui lo spingono certi serbi.
Hai detto che ti piace di più studiare le guerre vecchie perché usavano armi meno terribili. Anche a me. Ma soprattutto le guerre come quelle di Don Chisciotte che andava a combattere contro i mulini a vento che lui credeva fossero dei giganti e che dovesse sconfiggerli per proteggere i deboli. Andava in guerra con una vecchia lancia di legno, su uno scalcinato ronzino e con in testa una bacinella da barbiere. 
Mi piace anche la guerra del Prode  Anselmo:

Passa un giorno, passa l’altro  / Mai non torna il prode Anselmo:
perché egli era molto scaltro  / andò in guerra e mise l’elmo…
Mise l’elmo sulla testa  /  per non farsi troppo mal
e partì la lancia in resta, /  a cavallo di un caval.

Daniela,
La mia opinione sulla guerra del Kosovo è che voglio che finisca al più presto.

La tua opinione sulla guerra del Kosovo è anche la mia. Anch’io come tutti voglio che finisca presto. Poi potremmo chiederci, come in un giallo, chi sia il colpevole. Ma magari è un giallo in cui vi sono molti colpevoli.
 

     Fine  (della corrispondenza)