Fine degli esami di 
Fabio

29 giugno 1999
Caro zio Lucio, 

ti sto scrivendo da casa di Mariavittoria, ed oltre a me, ti stanno scrivendo Alessia, Elena , Davide, Simone e Nicola. E' la prima volta dopo la scuola che ti scrivo ed ho un po' di cose da dirti. 
Gli esami sono finiti ed io, come tutti gli altri miei compagni, sono stato "licenziato" per passare in prima Media. 
Io ho preso otto ottimi su otto in pagella. 
Come vedi e leggi ti sto scrivendo ancora anche dopo la scuola, e continuerò a scriverti fin che potrò. 
Purtroppo, un mese e mezzo fa, mio padre ha avuto un'emoraggia intracranica, ed è stato portato all'ospedale , "Molinette". 
E' stato operato e adesso è in un altro ospedale nel reparto di riabilitazione. Forse domani tornerà a casa per un giorno,per stare un po'con me e con mia sorella e ritrovare il clima di casa. Non riesce però a muovere il braccio destro, ma pían piano recupererà.
Non mi viene più in mente cosa dire, e ti saluto.
Con affetto e simpatia 

Fabio
P.S. Ricordati di scrivermi.
Torino, 2 luglio 1999
Caro zio Lucio, 
lunedì andrò in colonia, a Estate Ragazzi dove potrrò divertirmi, e dove non dovrò fare i compiti. 
Purtroppo quest'estate non potrò andare al mare, per la storia di mio papà, che ti ho scritto nella lettera precedente, che spero ti sia arrivata. 
In una lettera ti ho scritto che non ho internet e infatti non ti sto scrivendo dal mio cornputer ma bensì, da un'altro.

Come vanno le vacanze? Da me vanno più che bene, anche se devo ammettere che ho un po' nostalgia della scuola. 

A fine scuola la mia squadra di basket ha iniziato il Trofeo Topolino, ed insieme a me è arrivata nona. Bel risultato se penso che c'erano, più di trenta squadre! 

Ti è piaciuto io spettacolo dei novecento? Secondo te, ho recitato bene le mie parti? Ti sei stancato a vedere lo spettacolo? 
Che libro stai leggendo a casa? Io sto rileggendo " L'aquilone sull'armadio". Parla di una bambina che racconta le sue esperienze vissute durante la seconda Guerra Mondiale, la Resistenza , e il dopoguerra. 

In attesa di una risposta, ti saluto: con affetto e simpatia, 

il tuo caro nipote Fabio Petrossi