LICEO CLASSICO SPERIMENTALE STATALE "B. RUSSELL" DI ROMA

Classe 3° Tr B (indirizzo scientifico) Anno Scolastico 1998/99
Disciplina: Fisica e Lab. Insegnante: Prof. Vincenzo Calabrò
e-mail: v.calabro@iol.it URL: http://www.liceorussellroma.it

PROGRAMMA DI FISICA E LABORATORIO

Il Programma di Fisica che si intende svolgere nella classe 3° Triennio B dell’indirizzo scientifico intende esaurire gli argomenti previsti dal curricolo del Liceo in relazione all’Ipotesi di Sperimentazione del Triennio.

Come è noto la fisica del ‘900 ha radicalmente modificato le nostre concezioni sul reale e sulla conoscenza, influenzando profondamente gli altri saperi e collocandosi, nel pensiero del nostro secolo, in una posizione centrale, analoga a quella assunta dal pensiero newtoniano e meccanicista nei secoli XVII e XVIII.

Da questo punto di vista il corso di fisica che si intende svolgere nell’ultimo anno del liceo non si propone di insistere esclusivamente sul paradigma della fisica classica e desidera evitare pertanto di rafforzare la mentalità meccanicista e un ingenuo realismo inadeguati, come si sa, alla comprensione della fisica moderna.

Una parte rilevante del corso è dunque rivolta alla trattazione di argomenti di fisica moderna (essenzialmente Meccanica Quantistica e, se ci sarà tempo anche Teoria della relatività) e gli argomenti di carattere più strettamente applicativo si intendono trattare in maniera molto sintetica.

In questa prospettiva gli argomenti più significativi che si intendono proporre agli allievi sono i seguenti:

  1. il concetto di campo che permette di mettere in evidenza il diverso quadro concettuale a cui fanno riferimento le interazioni di tipo gravitazionale, elettrico e magnetico;
  2. i principi di conservazione che costituiscono uno strumento essenziale per analizzare temi anche al di fuori della meccanica classica;
  3. l’elettromagnetismo classico che tratta in modo esauriente e significativo le equazioni di Maxwell;
  4. la teoria della relatività che giustifica e chiarisce le ragioni della crisi di alcune categorie scientifiche cosiddette assolute (affrontata parzialmente l’anno scolastico precedente);

5. la meccanica quantistica che come la teoria della relatività intende rispondere ad alcune domande che riguardano la natura dualistica della radiazione e della materia e l’indeterminazione associata al concetto di realtà.

Il manuale adoperato (a scorrimento) è:

  • M. FAZIO-M. C. MONTANO, FISICA per i licei scientifici, Vol.3, Milano, A. Mondadori, 1997.

Il corso consiste di lezioni teoriche e di esercitazioni di laboratorio che hanno lo scopo di aiutare gli studenti a interagire con gli strumenti elettrici di misura più semplici e comuni adoperati nello studio dei circuiti elettrici e procedere alla misurazione di alcune grandezze fisiche (R, L e C) caratterizzanti il programma di studio.

1. MASSA GRAVITAZIONALE, CARICA ELETTRICA E RELATIVI CAMPI

a) Analisi parallela dei fenomeni stazionari di tipo gravitazionale ed elettrostatico;

  • Legge gravitazionale di Newton e legge elettrostatica di Coulomb: la deduzione delle due leggi di interazione gravitazionale ed elettrostatica;
  • La costante dielettrica assoluta ε e quella relativa εr;
  • Gli esperimenti con le bilance a torsione unifilari di Cavendish e di Coulomb: misurazione indiretta di G e validità della correlazione con l’inverso del quadrato;
  • Modelli antagonisti di tipo azione a distanza-campo elettrico e fluidi particellari elettrici mono e bi-carica;
  • Il concetto di campo vettoriale di forza e i campi gravitazionali H ed elettrici E. La definizione operativa e formale del campo gravitazionale H ed elettrico E: analogie e differenze;
  • Il ruolo del campo gravitazionale ed elettrico nei fenomeni gravitazionali ed elettrostatici;
  • Considerazioni energetiche associate ai campi: energia cinetica e potenziale gravitazionale ed elettrostatica: l’elettronvolt;
  • La deduzione della formula dell’energia potenziale gravitazionale ed elettrostatica;
  • L’energia potenziale, il potenziale e la relazione notevole campo-potenziale;

b) Conservatività e circuitazione del campo elettrico E;

  • Flusso del campo gravitazionale Φs(H) ed elettrico Φs(E) e Teorema di Gauss limitatamente al caso di un sistema gravitazionale ed elettrostatico a simmetria sferica;
  • Campi vettoriali e superfici equipotenziali gravitazionali ed elettrostatici;
  • Circuitazione dei vettori campo gravitazionale C(H) ed elettrico C(E): diverse modalità di definizione della conservatività dei vettori campo gravitazionale ed elettrico in condizioni di stazionarietà;

c) Moti di masse puntiformi e di cariche elettriche nel campo gravitazionale ed elettrico;

  • Moto di un punto materiale e di una carica elettrica puntiforme in un campo gravitazionale ed elettrico: varie modalità, analogie e differenze;
  • L’esperimento di Millikan e la quantizzazione della carica elettrica;
  • I condensatori elettrici: aspetti circuitali ed energetici;
  • Collegamento di condensatori in serie e in parallelo: calcolo della capacità equivalente;
  • Scarica di un condensatore: studio fisico della correlazione esponenziale I=f(t);

2. CORRENTE ELETTRICA E CAMPO MAGNETICO

a) Corrente elettrica stazionaria e intensità di corrente;

  • Analisi fisica di semplici circuiti elettrici in corrente continua: f.e.m., d.d.p., resistenza elettrica dei conduttori, resistenza interna dei generatori e leggi di Ohm;
  • Collegamento di resistenze in serie e in parallelo, principi di Kirchhoff e legge di Joule relativa all'effetto termico della corrente elettrica;
  • Lavoro e potenza elettrica di una corrente continua;

b) Campo magnetico B generato da una corrente elettrica : esperimento di Oersted e nascita dell'Elettromagnetismo Classico;

  • Correnti elettriche in campi magnetici: effetto magnetico della corrente elettrica;
  • Il campo magnetico vettoriale B e la forza magnetoelettrica esercitata su di una corrente elettrica;
  • La forza di Lorentz e il moto di una carica elettrica in un campo magnetico uniforme: considerazioni energetiche sul diverso ruolo giocato dall'azione di un campo elettrico E e di un campo magnetico B su una carica elettrica in moto immersa in essi;
  • L'esperimento di J.J. Thomson e la misura della carica specifica e/m degli elettroni ;
  • Il ruolo di Faraday nella prima fase dello sviluppo delle conoscenze dei fenomeni elettrici e magnetici;
  • Campo magnetico B prodotto da semplici sistemi simmetrici, come fili rettilinei, spire e solenoidi molto lunghi : leggi di Biot e Savart;
  • Permeabilità magnetica assoluta μ e relativa μr;
  • Azioni elettrodinamiche fra correnti elettriche e definizione elettrodinamica dell'ampère;
  • Momento torcente di un campo magnetico su una spira percorsa da corrente elettrica;

c) Solenoidalità e circuitazione del campo magnetico B;

  • Teorema della circuitazione di Ampere;
  • Flusso del campo magnetico Φs(B ) e Teorema di Gauss nel caso magnetico;

d) Il fenomeno dell'induzione elettromagnetica e la legge di Faraday-Neumann-Lenz: analisi quantitativa del fenomeno;

  • Esperienze di Faraday sulle correnti indotte e altri casi di correnti indotte;
  • Induttanza di un circuito e autoinduzione elettromagnetica;
  • Analisi fisica parallela tra campi elettrici, magnetici e gravitazionali: differenze ed analogie tra campo elettrico E, campo magnetico B e campo gravitazionale H : quale/i di essi è conservativo e/o solenoidale, e perchè?

3. EQUAZIONI DI MAXWELL E ONDE ELETTROMAGNETICHE

a) Correnti e campi elettrici rapidamente variabili;

  • La corrente di spostamento e il campo elettromagnetico;
  • Produzione e propagazione delle onde e.m.: analisi fisica e aspetti qualitativi;
  • Le equazioni di Maxwell e il loro ruolo nella descrizione dei fenomeni dell'elettromagnetismo classico;
  • Il ruolo di Maxwell nella fase finale di sistemazione delle conoscenze dell'elettromagnetismo classico;
  • Onde elettromagnetiche e loro proprietà: caratteristiche fisiche delle onde elettromagnetiche;
  • Equazione di un'onda elettromagnetica piana sinusoidale;
  • Hertz e la rivelazione delle onde e.m.;
  • Energia elettromagnetica associata alla propagazione;
  • La luce e lo spettro elettromagnetico: classificazione delle onde e.m.;

4. LA NASCITA DELLA MECCANICA QUANTISTICA

  • Le ragioni della nascita della meccanica quantistica.;
  • La teoria classica della radiazione del corpo nero;
  • Leggi di Kirchhoff, di Stefan-Boltzmann, di Wien, di Rayleigh e Jeans e la catastrofe dell’ultravioletto;
  • Legge di Plank per lo spettro del corpo nero, l’ipotesi dei quanti e gli aspetti corpuscolari della radiazione;
  • Il fallimento della legge classica dell’emissione, il prezzo del successo nella spiegazione dello spettro del corpo nero e la rinuncia alle leggi dell’elettromagnetismo classico;
  • Il problema dell’interpretazione dell’effetto fotoelettrico;
  • L’interpretazione dell’effetto fotoelettrico secondo Einstein: l’ipotesi dei fotoni;
  • Plank, Einstein e il rifiuto dell’ipotesi dei quanti di luce;
  • L’effetto Compton;
  • Il modello planetario dell’atomo: l’atomo di Rutherford;
  • Un atomo stabile: il modello quantistico di Bohr;
  • Spettri di emissione degli atomi: la formula di Rydberg dedotta dai dati sperimentali;
  • Righe spettrali, numeri quantici e struttura elettronica degli atomi complessi;
  • La quantizzazione dei livelli energetici dell’atomo e alcuni limiti del modello di Bohr;
  • L’esperimento di Frank ed Hertz relativo alla prova dei livelli energetici atomici;
  • Gli aspetti ondulatori della materia. Le onde di De Broglie associati alla materia;
  • Il dualismo ondulatorio-corpuscolare;
  • Le onde materiali e l’onda associata di De Broglie;
  • Introduzione di una lunghezza d’onda per le particelle;
  • Verifica sperimentale delle proprietà ondulatorie della materia: l’esperimento di Davisson e Germer;
  • La meccanica ondulatoria di Schrodinger;
  • L’interpretazione probabilistica della M.O.;
  • La funzione d’onda y , il suo significato e la sua interpretazione statistica basata sul concetto di probabilità;
  • L’effetto tunnel;
  • Il principio di indeterminazione di Heisemberg;
  • Ruolo della costante di Plank nei fenomeni microscopici;
  • Il principio di complementarità;
  • Inadeguatezza della logica deterministica nella spiegazione dei fenomeni microscopici;
  • Superamento della logica deterministica e del principio di causalità e loro sostituzione con le categorie fondamentali del pensiero fisico contemporaneo legate al concetto di probabilità.

5. ALCUNE RIFLESSIONI STORICHE ED EPISTEMOLOGICHE

  • La Scienza : oggetto, campo di indagine e i suoi caratteri. Il problema del metodo : il metodo sperimentale e il linguaggio della matematica. La logica induttiva e l'elaborazione delle teorie; il ruolo dell'osservazione e dell'esperimento nella fase pionieristica della metodologia galileiana;
  • Le scienze teoriche e quelle empiriche : criterio di demarcazione e peculiarità dell'indagine delle scienze sperimentali. Leggi empiriche e teoriche. Il rapporto modello-teoria. Il ricorso ai modelli nella fisica : lo sviluppo logico del metodo della ricerca scientifica: dalla teoria, al modello, all'ipotesi, al successivo controllo empirico delle asserzioni ipotetiche e alla legge del fenomeno;
  • La transitorietà e la fondamentale rivedibilità delle teorie scientifiche; I requisiti generali e particolari dei due modelli fondamentali affrontati durante il corso : il modello di campo gravitazionale ed elettromagnetico come modelli vincenti rispetto ai modelli di azione a distanza dell’interazione gravitazionale ed elettrostatica. Le trasformazioni dei paradigmi della fisica classica come rivoluzioni scientifiche.

6. LABORATORIO DI FISICA

  • Conferma empirica della validità della 1ª e 2ª legge di Ohm (*);
  • Controllo sperimentale della regola del collegamento in serie e in parallelo di più resistori;
  • Misurazione indiretta e strumentale della resistenza elettrica di un resistore mediante i metodi volt-amperometrico, del ponte di Wheatstone e del ponte a filo;
  • Conferma empirica della legge di Joule relativo all'effetto termico della corrente elettrica mediante il calorimetro di Regnault;
  • Rilevamento sperimentale delle linee di forza di un campo magnetico mediante l'esperimento di Oersted e conferma empirica delle interazioni elettrodinamiche di Ampere;
  • Controllo sperimentale del fenomeno dell'induzione e.m. di Faraday;
  • Misurazione indiretta della induttanza e della capacità di un condensatore in corrente alternata.

(*) Gli esperimenti evidenziati in verde sono stati già effettuati alla data del 1 Dicembre 1998.


Roma, 8 Ottobre 1997

L'insegnante di Fisica e Lab.

Prof. Vincenzo Calabrò

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