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Vittorio Grondona-Bologna

Indice delle news

 

 

ANNO 2002

Interventi pubblicati sul Blog del giornalista Claudio Sabelli Fioretti

Per i riferimenti e altri particolari consultare il sito di Claudio Sabelli Fioretti

IL "LIBRUCCIO" SUL BLOG

 

 

GENNAIO 2002

 

1.      29/1/2002

L’UOMO NASCE VIOLENTO
da Vittorio Grondona

Ho avuto le stesse Sue emozioni. Secondo me l’uomo nasce violento. L’insegnamento e l’educazione riescono a renderlo “umano”, qualche volta….

La notte ha portato serenità e voglia di sorridere. Vi propongo questo “madrigale” di Cirzio Malaparte che m,i ha segnalato un lobbista (chi?, non ricordo più). (csf)

Madrigale
Se il cuore è forte e il sangue è rosso e cupo,
anche in Italia l’uomo all’uomo è lupo.
Oggi che il sangue è giallo e il cuore inerme,
anche in Italia l’uomo è all’uomo verme.

 

2.      13/1/2002

LA POLITICA E’ COMUNQUE TABU?
da Vittorio Grondona

Che fine fanno alcune e-mail politiche?... Posso capire che alcuni argomenti proposti, soprattutto da me, possano sembrare idioti.... Però... Ecco, per esempio, gradirei conoscere il parere degli ospiti del sito sul nuovo Codice della Strada, che come noto andrà in vigore al 1° gennaio 2003. In particolare vorrei capire se solamente io lo vedo come una grossissima fregatura, che nasconde notevoli interessi economici e politici a danno degli sprovveduti automobilisti e anche delle loro famiglie. Sarei comunque contento di riconoscere che la mia considerazione si fosse alla fine dimostrata errata...

Caro Vittorio, la realtà è che sei un grafomane e che quindi io seleziono un po’ le tue mail che sono sempre molto interessanti ma mi arrivano a raffica. Bisogna dare spazio un po’ a tutti (csf)

 

3.      12/1/2002

ENNESIMA RISPOSTA A NATALINO
da Vittorio Grondona

Io non ho mai parlato di superiorità della sinistra sulla destra e tanto meno di ritenere la sinistra una “razza” eletta. Evidentemente, non essendo giornalista o politico, non sono capace di esprimermi in un italiano comprensibile da tutti. Ma, a questo punto, devo per forza ritornare sulla mia opinione, augurandomi nel contempo di riuscire questa volta a spiegarmi meglio. In sostanza vorrei ribadire al signor Natalino Russo e a chiunque altro non avesse ben interpretato il mio carente italiano, che io non “gradisco” il ritorno del regime fascista, quello cioè che con la forza ed il terrore ha imposto per venti anni in Italia la sua prepotente superiorità, soffocando nel dolore e nel sangue i poveracci come me. Tutto il resto è pura fantasia.

Facciamo così: dichiaro chiusa d’imperio la diatriba che mi sembra ormai arrotolarsi su se stessa. Il pensiero di Vittorio Grondona mi pare chiarissimo. A volte Natalino tende ad interprerare le parole degli altri un po’ liberamente, diciamo con una certa esuberanza. Passiamo ad altro una volta assodato il fatto che il fascismo non piace a nessuno, nemmeno a Natalino, credo. (csf)

 

RIFERIMENTO 13/1/2002

MANIFESTO LIBERO
da Natalino Russo, Seminara

Scuse a Grondona,e rispetto e considerazione sinceri e profondi per quanto subito dal Fascismo. Una curiosità xché, tra chi scriveva lettere al Duce, sul Resto del Carlino, osanna alle leggi razziali e chi fa lavorare Donata Scalfari (ed altre migliaia di rossi) figlia del suo peggior nemico, cioè Berlusca, lei considera fascista solo quest’ultimo e Fini (nato nel 52)? -Negare che Borrelli è pregiudizialmente contro Berlusconi è come negare che Fede sia il massimo del ridicolo. -E’ che tutti vendiamo animo e cervello non ricercando la Verità,ma obbedendo all’appartenza. -Vero CSF,ero antemarcia, però mi sono fermato anni fa. Voi invece su Fascismo ed antifascismo ci “marciate”e marcite ancora.

Ode a due amiche:

FALENE E FOLENE
”Altro che la Martina o la Luana
scelgo Anna Laura e Luciana
più che per Matilde o per Alena
J love you o simpatiche Folena”

 

4.      10/1/2002

FASCISTI? NON GRAZIE
da Vittorio Grondona

Purtroppo non riesco a rassegnarmi di rivedere i fascisti al governo. In proposito invito tutti a leggere l’articolo di Giorgio Bocca “Gli sdoganati del Cavaliere” su “la Repubblica” di oggi (10/1/2002). Sono convinto che chiunque abbia avuto a che fare con gli orrori di quel regime sia della mia stessa idea. Finiamola per piacere di far finta che non sia successo nulla... E soprattutto finiamola di credere ai pentimenti fasulli di Fiuggi... Quella gente sta cercando solo il potere: e questo il furbissimo Cavaliere, che si autodefinisce “l’uomo giusto al posto giusto” l’ha capito benissimo e agisce di conseguenza.

 

5.      10/1/2002

ANCORA SULL’UMORISMO FASCISTA
da Vittorio Grondona

Temo di non essermi spiegato. Ho voluto semplicemente significare che l’umorismo non può essere apprezzato quando manca la libertà. Ci sono delle persone che si “divertono” semplicemente facendo soffrire gli altri. E’ questo l’umorismo fascista a cui facevo riferimento. E non a quello di destra o di sinistra... Tant’è vero che, per esempio, l’attuale politica di destra mi fa letteralmente “scompisciare” dalle risa. Sono invece d’accordo col sig. Franco Ottolenghi quando dice che “Il peggio é sempre stato a destra ....”, ma solo per questa prima parte della sua osservazione.

 

RIFERIMENTO 11/1/2002

PER VITTORIO GRONDONA
da Natalino Russo, Seminara

Sig.Grondona:uno di destra non è SUPERIORE intellettivamente,culturalmente,ideologicamente,moralmente e mi passi il termine umoristicamente a uno di sinistra come lei,ma nemmeno,nel modo più assoluto,INFERIORE.
Questo suo credersi un “eletto” un “migliore” fa pensare al nazismo più che al comunismo.

 

RIFERIMENTO 7/1/2002

IL FASCISMO DI SINISTRA
da Franco Ottolenghi

il sig. Grondona dice che l’umorismo di destra fa piangere. Avrà mai letto -lasciamo stare Candido e Bertoldo che ho già citato- don Camillo? Poi dice di non avere mai sentito parlare di fascismo di sinistra. A parte la RSI, ha mai sentito i nomi di Ceausescu, Kim il sung (é giusto?), Pol Pot, Milosevic, per lasciare in pace la defunta Unione Sovietica? Il fascismo, oltre ad essere un movimento politico, é un modo di essere e di vedere i rapporti fra gli uomini. Il peggio é sempre stato a destra, ma la sinistra ha fatto ottime imitazioni.

 

6.      3/1/2002

ESEMPI DI SATIRA

da Vittorio Grondona

Per esempio: se il ministro Maurizio Gasparri sta zitto, fa ridere... Se invece parla, fa piangere.

7.      3/1/2002

UMORISMO FASCISTA DA PIANGERE
da Vittorio Grondona

Non ho mai saputo di un fascismo di sinistra... Quello che so è che la sinistra in Italia ha dato un grosso contributo per “sfasciare” il fascismo.... Vorrei anche ricordare che l’umorismo fascista ha fatto solo piangere!...

 

8.      3/1/2002

IL MATRIMONIO PRIVATO DI AFEF
da Vittorio Grondona

Il Sindaco di Aulla Lucio Barani, sostiene che il matrimonio tra Marco Tronchetti Provera e Afef Jnifen, avvenuto nei giorni scorsi nella villa del manager a Portofino, non è valido. “La celebrazione del matrimonio - sostiene Barani - va fatta pubblicamente nella casa comunale, come afferma la legge italiana. Invio i miei auguri più sinceri alla coppia, ma è una questione di legalità e quello che è accaduto mi sembra un ritorno al Medioevo dove ai ricchi e potenti era concesso tutto e ai poveri no”.(“la Repubblica” 30/12/2001). Prendo nota che il Sindaco di Aulla ha saputo argomentare lo stesso mio pensiero meglio di quanto ho potuto fare io...

 

RIFERIMENTO 3/1/2002

UN CRAMPO HA BLOCCATO IL DITO
da Santi Ursu

Rassicurato e galvanizzato, stavo passando al voto. ma, quasi nello stesso istante, ho notato che il Grondona dà ragione al sindaco di Aulla che altro lobbysta crede che sinistra e satira siano sorelle (o madre e figlia) che enzo biagi viene definito collaboratore di panorama (notizia non inesatta ma, diciamo così, pregressa, e tale da gettare nello sconforto non pochi giovani livorosi leon) a questo punto un crampo ha bloccato il dito.

Un massaggino? (csf)

 

9.      2/1/2002

C’E’ CONFLITTO DI INTERESSI TRA QUELLI NOSTRI E QUELLI DEL CAVALIERE
da Vittorio Grondona

Gli interessi del Cavaliere sono davvero tanti, ma dubito che fra essi esista un conflitto. Anzi, grazie alla sua disinteressata “scesa in campo” sono tutti straordinariamente prosperosi... Il problema è che ora sono i nostri interessi in conflitto con quelli del Cavaliere!...

 

FEBBRAIO 2002

 

10. 28/2/2002

….E QUI COMANDO IO!
da Vittorio Grondona

In questi giorni ho avuto l’occasione di seguire su Giornale Radio Parlamento l’iter parlamentare della Legge sul conflitto di interessi. Durante la trasmissione radiofonica la maggioranza in pratica non è mai intervenuta nel dibattito sugli ordini del giorno, ma ha partecipato con veemenza durante la ripresa in diretta sulla TV, con argomenti peraltro scontati e di nessuna rilevanza politica inerenti il passato e non la Legge che si prestava a votare (da sola: 308 voti su 310 sic! - chissà chi sono i 2 che si sono astenuti -). Non avrei mai creduto di dover assistere all’impotenza della democrazia quando la stessa tenta di contrapporsi al potere del denaro!

 

11. 24/2/2002

ANCORA SULL’ART. 18!
da Vittorio Grondona

Quale ospite di una trasmissione radiofonica in onda questa mattina, anche il Professor Renato Brunetta, che tutti noi sappiamo essere dalla parte dei lavoratori e della povera gente, ha detto la sua sull’art. 18. In sostanza ha ribadito che è stata la cattiva informazione dei media ad aver causato l’allarmismo nel mondo del lavoro. La “giusta causa” non verrà abolita, ma “semplicemente”, dice candidamente lui, non verrà riconosciuto, in via sperimentale per quattro anni (sic), il solo diritto al reintegro del lavoratore licenziato senza giusta causa, rimanendo però salvo quello dell’indennizzo in denaro. L’imprenditore sarebbe in questo caso più “propenso” ad assumere, potendo eventualmente ampliare l’impresa oltre ai 15 dipendenti e il “lavoro nero” verrebbe alla luce (non ha però spiegato come). Il provvedimento statisticamente interessa poi pochissime persone e quindi trova strano che i lavoratori facciano tanto baccano. E’ vero è proprio ora che si smetta di parlarne! L’art.18 non si deve toccare e basta! Quello che è chiarissimo in questa triste vicenda sociale è l’intendimento del mondo imprenditoriale di arrivare a disporre di dipendenti “schiavi” e non pensanti.

 

12. 21/2/2002

ARTICOLO 18: ANCHE L’INGENUITA’ DOVREBBE AVERE UN LIMITE!
da Vittorio Grondona

Quando il Governo dell’epoca, per risanare i bilanci, aveva stabilito di introdurre il ticket sui medicinali e sulle prestazioni sanitarie, in barba al principio consolidato che il diritto alla sanità fosse fondamentale per tutti i cittadini, iniziava una campagna martellante tesa a convincere gli italiani che l’introduzione del ticket avrebbe eliminato solo gli spreghi fatti da alcune persone, specialmente anziane. Hanno fatto e detto tanto che alla fine tutti ci siamo convinti che il provvedimento era in effetti buono ed opportuno ed abbiamo accettato il balzello contenti, pensando che il nonno finalmente avrebbe smesso di ingoiare pillole inutili… Oggi purtroppo molte persone stanno pagando sulla propria pelle le conseguenze sociali della “tassa” applicata sulla “mancanza di salute”… Se non ci sono soldi si può dire addio alla prevenzione… In caso sfortunato di malattia, i meno abbienti dovranno confidare solo nella Provvidenza Divina… Ora, per quanto riguarda la riforma dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, il discorso è analogo. Le modifiche proposte - dice il nostro attuale Governo - hanno il solo scopo di favorire le assunzioni e di far emergere il lavoro nero…. Probabilmente ci sono molti lavoratori che credono a queste panzane, rassicurati da sindacalisti (si fa per dire) che vanno a braccetto col padrone, e alla fine le modifiche (forse) passeranno…. A quei lavoratori che ancora fossero indecisi se condividere o meno la riforma capestro voluta con tanta insistenza dal centro-destra consiglierei di leggere l’art. “Diario postumo di un flessibile” di Luciano Gallino, su “la Repubblica” di mercoledì 20/02/2002.

 

13. 19/2/2002

CORAGGIO RAGAZZI… STIAMO ANDANDO BENISSIMO!
da Vittorio Grondona

Il Premier si è pronunciato: nessuna marcia indietro sull’art. 18. Il Governo e, manco a dirlo, tutta la maggioranza è d’accordo. UIL tentenna. CISL sta cercando una scusa plausibile per rinnegare la risolutezza di partenza. CGIL sembra per fortuna che voglia tener duro. Il Ministro Maroni assicura che la modifica dell’articolo procurerà vantaggi ai lavoratori. L’On. Fini cerca di fare esempi in proposito che però solo lui riesce a capire… Le Ferrovie risparmiano sulle pulizie assicurando nel contempo che i treni e le stazioni saranno puliti meglio con migliaia di pulitori in meno. In otto mesi sono state emanate tantissime Leggi, tutte utilissime alla Società. Le pensioni minime sono aumentate. La Legge sulle rogatorie non ha scarcerato nessun delinquente. Il conflitto di interessi non rappresenta un problema visto che il precedente Governo l’ha ignorato. La riforma della scuola è ormai fatta. Un ex fascista collaborerà per la stesura della costituzione europea. Le trasmissioni TV sono censurate in diretta. Il falso in bilancio non è più un reato, giocare in borsa sarà quindi più emozionante… Il nostro Paese sta partecipando per sua esplicita richiesta ad una guerra selvaggia che uccide migliaia di persone senza sapere di preciso chi sia il nemico… Presto riavremo i nostri Sovrani…. La RAI avrà un cda super partes… E, dulcis in fundo, sorpresa delle sorprese, a Prima Pagina è intervenuta perfino un’omonima dell’Avv. Lina Arena (o è lei?)…. Si può proprio dire che per gli italiani si siano aperte le porte del “Paese dei Balocchi”. Evviva: saranno finalmente felici... Speriamo che con la loro pelle si possano fare almeno ottimi tamburi!

 

14. 13/2/2002

INFORMAZIONE DI QUALITA’?
da Vittorio Grondona

Anche questa sera sono purtroppo caduto nella trappola di Porta a Porta. Mi domando a quali norme di qualità si orienti una trasmissione del genere. Questa volta si è voluto palesemente inculcare ai lavoratori che per il loro bene è giusto passare direttamente dal lavoro alla tomba. Forse quelli che erano presenti in trasmissione, scelti con cura dal solerte dott. Bruno Vespa, si sentiranno effettivamente ancora giovani leoni… Evidentemente il tipo di occupazione che svolgono li rende d’accordo con questo genere di direttive… Non credo che siano invece d’accordo i lavoratori dipendenti che per tutta la vita hanno obbedito e lavorato sodo, rinunciando spesso alla loro dignità di uomini, subendo umiliazioni di ogni genere per sopravvivere... Per esempio, da oltre tre mesi il personale addetto alle pulizie dei treni e delle stazioni ferroviarie sta cercando di far conoscere disperatamente all’opinione pubblica il grande disagio sociale conseguente ai recenti rinnovi dei contratti di appalto dei servizi di pulizia nelle Ferrovie dello Stato. Sono in pericolo migliaia di posti di lavoro. Che ne sarà di quei lavoratori e delle loro famiglie? Perché i media non hanno sentito il dovere di parlarne prima?… Perché solo il disagio dei passeggeri ha potuto fare emergere il grosso problema?…. Mi sembra tutto abbastanza complicato… Forse è meglio parlare delle attività sessuali degli arzilli vecchietti!….

 

15. 12/2/2002

LA LEGA NORD…. IN CORSA PER LA RAI!
da Vittorio Grondona

Per le esigenze di un’esercitazione militare i soldati furono fatti denudare e mimetizzati con foglie e ramoscelli. Il mandato era preciso: per nessuna ragione avrebbero potuto tradire la loro presenza nella zona. Passa un po’ di tempo senza problemi. Poi, all’improvviso, un urlo straziante rompe l’incanto e fa fallire miseramente la missione. Furono richieste subito le giustificazioni del soldato disobbediente. Signor Capitano, rispose il poveretto, ho sopportato di tutto: le scimmie che mi frugavano fra i capelli, un cane che ha fatto pipì sulla mia gamba, una famiglia di uccelli che voleva nidificare sulla mia testa…. Ma quando ho sentito due scoiattoli che borbottavano fra loro: questa la mangiamo subito e l’altra la teniamo per l’inverno, non ce l’ho fatta proprio più a non urlare il mio dissenso... La barzelletta mi è venuta in mente pensando alla situazione della Lega Nord dopo le ultime elezioni politiche. Lavoro, pensioni, immigrazione, giustizia, sono fra i compiti più scomodi per un governo. Lo sono ancora di più per il nostro governo attuale che nel “dna” ha la missione di operare esclusivamente per gli interessi dei gruppi sociali più abbienti. Ebbene, pur di avere “un posto a tavola”, la Lega Nord ha accettato gli incarichi più ingrati senza battere ciglio e, nonostante i noti screzi del passato, difende a spada tratta in ogni circostanza le scelte politiche del Cavaliere e della destra. L’occasione del prossimo rinnovo del vertici RAI ha provocato l’alzata di testa dell’On. Bossi, il quale, fiutando una probabile esclusione della Lega Nord da quel prezioso posto di potere, è sortito con l’urlo minaccioso e ricattatorio: “un posto nel cda RAI o vado da solo alle elezioni”... E’ proprio così, anche l’On. Bossi conferma quanto sia di vitale importanza per un partito poter disporre almeno di una parte dell’informazione… E pensare che il Cavaliere vuole farci credere che non è vero!… Che le sue televisioni non gli sono servite a niente!…

 

16. 7/2/2002

DAL SENSO DEL RIDICOLO DELLA DESTRA A… NANNI MORETTI
da Vittorio Grondona

Leggo sul sito che la destra è consapevole di avere “ben sviluppato il senso del ridicolo”. Basta assistere agli sproloqui dei cortigiani del ridente Unto del Signore, per rendersi conto di quanto non sia vera tale affermazione. Sono d’accordo sull’intervento crudo, ma essenziale di Nanni Moretti. Molti della sinistra avrebbero voluto dire pubblicamente quello che il regista ha potuto dire…. Per fortuna non è stato possibile impedire a Moretti di parlare!… Se il partito di RC si chiamasse, per esempio assurdo, “Rifondazione Italiana” il centro-sinistra non avrebbe difficoltà alcuna di dialogarci insieme.
Purtroppo i due Poli sono composti da partiti con ideologie troppo diverse, cani e gatti per intenderci… La differenza sta che l’apparente compattezza della destra è dovuta al fatto che chi al suo interno opera incondizionatamente per interesse del suo “padrone” ha concrete prospettive di potere e di denaro, indipendentemente dalla capacità politica personale e dalle reali esigenze del Paese, mentre le conflittualità che si avvertono nella sinistra sono dovute al fatto che chi al suo interno intende perseguire ugualmente il potere deve cimentarsi per dimostrare di possedere vistose capacità per l’unico fine dell’interesse del Paese. Al giorno d’oggi trovare un leader che abbia queste caratteristiche è veramente difficile!…

 

MARZO 2002

 

17. 24/3/2002

SGARBI NON MI RAPPRESENTA
da Vittorio Grondona

Per quanto mi riguarda, il Dr. Vittorio Sgarbi non mi rappresenta minimamente come italiano. Tuttavia, nel rispetto di chi l’ha voluto in quel posto con il voto, fermo restando la libertà di contestazione, ritengo che sarebbe stato apprezzato un comportamento maggiormente diplomatico da parte delle autorità francesi.

 

18. 23/3/2002

SIAMO TUTTI RIFORMISTI?
da Vittorio Grondona

In questo periodo va di moda essere riformisti. Il guaio è che chi è ora al Governo del nostro Paese ritiene che riformista significhi modificare in peggio le cose buone, come per esempio togliere ai lavoratori alcune tutele previste dall’art.18 dello Statuto dei Lavoratori. Non si potrebbe essere ugualmente riformisti cercando invece di modificare in meglio le stesse cose, come per esempio estendere le garanzie dello stesso art. 18 anche alle imprese fino a 15 dipendenti? In entrambi i casi si tratterebbe di riforme…. E’ solo questione di soldi…. Nel mostro Governo è passato purtroppo il concetto che le riforme debbano comunque portare vantaggi alle sole imprese…. Chi se ne frega dell’operaio, tiri la cinghia e stia zitto, mica è amico del Cavaliere!

 

19. 20/3/2002

MARCO BIAGI: LE SPECULAZIONI POLITICHE
da Vittorio Grondona

Le speculazioni politiche e giornalistiche saranno purtroppo inevitabili.

 

20. 19/3/2002

LA DITTATURA DI MAGGIORANZA
da Vittorio Grondona

Il Dr. Enzo Biagi ci parla di Padre Pio; Il Dr. Bruno Vespa e i telegiornali ci tengono costantemente informati sui tragici fatti di Cogne; Prima Pagina e Zapping danno spazio a giornalisti che ci martellano il cervello per convincerci che in sostanza l’abolizione dei diritti, in particolare di quello sancito dall’art.18 dello Statuto dei Lavoratori, è addirittura un vantaggio per i lavoratori dipendenti e che pertanto il Dr. Sergio Cofferati proclama lo sciopero generale solo per fare politica; il Cavaliere bonariamente avverte che se volesse colpire più gravemente i lavoratori avrebbe argomenti ben più scabrosi dell’art.18; l’ On. Ministro Tremonti si frega soddisfatto le mani e preavvisa che presto metterà mano alle pensioni; l’On. Bossi dice delle cose che capisce solo lui e i quattro gatti che ancora gli sono rimasti nel partito; il Dr. Vittorio Sgarbi, stimatissimo uomo intelligente, non riesce a dominare i nervi neppure in presenza di banalissime provocazioni; gli imprenditori vogliono guadagnare di più, pagare meno tasse ed avere via libera al licenziamento a piacere; le industrie del nord cercano disperatamente clandestini per farli lavorare quasi per niente; l’On. Mastella muore dalla voglia di riabbracciare il Cavaliere; l’On. Antonio di Pietro vuole un “Polo” tutto per lui; la Margherita vuole a tutti i costi diventare il primo partito del centro-sinistra; Rifondazione Comunista si concede col contagocce; i DS cercano di rimettersi in carreggiata assecondando, finalmente, le proteste dei lavoratori…. Sto proprio vivendo in un Paese fantastico dove regna sovrana la vera democrazia della maggioranza con prospettive future veramente rosee…. Qualche volta però mi viene il dubbio di trovarmi invece in una dittatura di maggioranza, ma cerco di allontanarlo dalla mente come un cattivo pensiero!

 

21. 18/3/2002

NETIQUETTE - NON SI FINISCE MAI D’IMPARARE
da Vittorio Grondona

Potere esternare il proprio pensiero ad una platea d’ascolto più o meno grande è da sempre un grande desiderio dell’uomo. Purtroppo le piazze, le televisioni, i giornali sono già occupati da fortunati personaggi che, gelosi del loro privilegio, confinano tutti gli altri al solo ruolo di semplici ascoltatori. Chi non si rassegna alla prepotenza di tali personaggi, peraltro sempre gli stessi e con le stesse idee, ricorre a spazi provvidenziali di conversazione come il sito di CSF, Prima Pagina, Zapping, ecc., dove riuscire a farsi capire dovrebbe essere l’unica cosa importante per partecipare utilmente al dialogo…

 

22. 16/3/2002

IL DONO DI BALDASSARRE
da Vittorio Grondona

Il nuovo Presidente della RAI, Dr. Antonio Baldassarre, da buon pater familias sceglierà i programmi TV e i relativi protagonisti secondo i suoi personali gusti. E’ sicurissimo che quello che piace a lui piacerà anche al resto della popolazione. Non ha chiarito però se i prossimi canoni RAI degli italiani saranno di conseguenza intestati tutti lui. Mi sembrerebbe il minimo… Queste iniziative da collegio dell’ottocento però non mi piacciono!… Fin che siamo in tempo, difendiamoci da questi superman!

 

23. 11/3/2002

L’INTELLIGENZA DEL POTERE
da Vittorio Grondona

Un comune mortale che avesse avuto un’idea (stupida) come quella del Dr. Giuliano Ferrara e chiesto a qualsiasi giornale di pubblicargliela, sarebbe stato non solo allontanato in malo modo, ma anche tacciato per imbecille. Il Dr. Giuliano Ferrara, invece, grazie alla potenza di cui dispone quale Direttore del giornale del suo datore di lavoro, ha sovvertito il modo logico del pensiero. Infatti, a differenza di quanto chiunque avrebbe logicamente pensato del comune mortale, il Dr. Giuliano Ferrara è stato definito persona intelligente e “grande” (sic). E no, caro CSF, l’intelligenza di una persona non è direttamente proporzionale alla sua potenza!
Se poi leggiamo bene fra le righe di quanto è successo, abbiamo visto un Benigni tragicamente condizionato. Solo grazie alle sue (vere) risorse intellettive e alla sua esperienza, propria di chi ha sofferto “per arrivare”, è riuscito a tirarsi fuori da questo vergognoso tranello.

 

APRILE 2002

 

24. 23/4/2002

MAGGIORITARIO? CHI E’ SCONFITTO, PERDE - PERDE- PERDE!
da Vittorio Grondona

Credo invece che l’abbiamo capito! Anzi l’avevamo capito anche il 13 maggio dell’anno scorso. Il problena è che il momento era delicato, alcune divisioni erano appena avvenute. Diciamo che tutti i partitini avevano la necessità di contarsi fuori da qualsiasi coalizione. In Francia hanno ancora una piccola possibilità di salvarsi con il secondo turno, ma noi? Noi questa possibilità non l’abbiamo avuta. L’assurda legge elettorale del nostro Paese castra inesorabilmente chi perde le elezioni!... Un partitucolo del 3,x % ha fior di rappresentanti al governo ed in parlamento che amministrano legalmente una maggioranza che non li ha votati.

 

25. 18/4/2002

COERENZA POLITICA, SINDACALE E… SAVINO PEZZOTTA
da Vittorio Grondona

L’Ulivo e Rifondazione Comunista si stanno mettendo d’accordo per fronteggiare in Parlamento la prepotenza della maggioranza del centro-destra. Personalmente mi pare una buona cosa. Però già nelle fasi preliminari emergono delle divergenze che riguardano lo Statuto dei Lavoratori. Per il PRC i diritti ivi previsti dovrebbero essere estesi a tutti i lavoratori, mentre l’Ulivo e i sindacati confermano l’opportunità di mantenere l’esclusione dell’obbligo del reintegro in caso di licenziamento ingiusto per le imprese con meno di meno di 15 lavoratori. Qualcuno dell’Ulivo/Sindacati, dovrebbe spiegarmi dove sta la differenza fra un lavoratore e l’altro, rispettivamente delle due realtà attualmente configurate nell’art. 18. (SEGUE OLTRE LE 500 BATTUTE)

 

26. 14/4/2002

GENTILE SIGNORA ORIANA FALLACI
da Vittorio Grondona

Vorrei dirLe che anch’io trovo vergognose certe cose… Per esempio trovo vergognoso che persone intelligenti, o presunte tali, anziché utilizzare la propria intelligenza, la propria popolarità e la propria cultura per mitigare le vergogne che purtroppo esistono nel mondo, si danno da fare invece per alimentare l’odio verso l’una o l’altra parte…

 

27. 13/4/2002

LA RIPRESA ECONOMICA A CARICO DEI LAVORATORI
da Vittorio Grondona

Esordio del Cavaliere al grande convegno imprenditoriale di Parma, ore 12,30 del 13/4/02: “Siete in tanti da far invidia a Cofferati”…. Gli applausi sono stati spontanei…. Mi domando cosa farebbero tutti quei distinti personaggi se non avessero alle spalle i lavoratori dipendenti delle loro industrie?… Ciò nonostante emerge palese dai loro discorsi il desiderio di riforme tese solo al miglioramento dei loro interessi. Quelli dei lavoratori non contano nulla…

28. 13/4/2002

GIORNALI, GIORNALISTI E IL TEMPO DI LEGGERE …LE STESSE COSE
da Vittorio Grondona

Accidenti! Possibile che Lei riesca a leggere tutti quei giornali? La invidio veramente!… Io ne compro uno o due al massimo al giorno e non riesco a “finirli”… Leggevo qualche volta il Corriere della Sera quando c’era la pagina di Indro Montanelli. Non ho mai letto il foglio: non so perché, ma mi dà l’impressione che sia unto. Quando, per fortuna rarissimamente, scorro i titoli degli articoli di Libero o del Giornale ho l’impressione che qualcuno mi voglia prendere per il …naso: è come ascoltare il TG4 di Emilio Fede, non reggo più di tre minuti. Trovo interessante Liberazione… Repubblica è comunque quello che leggo di più. Sono d’accordo su Serra e Messina.

 

29. 12/4/2002

MICHELE SANTORO: FINALMENTE UNO SCOOP!
da Vittorio Grondona

L’unica incongruenza è stata quella di meravigliarsi che Santoro fosse là, in prima fila al Congresso di Rifondazione Comunista. Forse un altro giornalista non avrebbe dato nell’occhio e tutti se ne sarebbero strafregati.

 

30. 8/4/2002

CASINI? QUESTA NON ME L’ASPETTAVO!
da Vittorio Grondona

….Sì, è grave! Anche se fra i mali è opportuno scegliere quello meno peggiore!

31. 7/4/2002

LA POLITICA COME ALLO STADIO
da Vittorio Grondona

Palestina? Israele? Questa volta per chi tifiamo? Tutti coloro che “possono”, stampa, TV e altro, cercano di tirarci da una parte o dall’altra. Possibile che non ci sia una logica comune che faccia finalmente comprendere che nessuna ragione vale una guerra? Le guerre non sono partite di pallone!…

 

MAGGIO 2002

 

32. 18/5/2002

IMPRONTE PER TUTTI
da Vittorio Grondona

Chissà se si sentirebbero più sicuri i cittadini o i malviventi... Di sicuro anche i cittadini più onesti si sentirebbero meno tranquilli...
Gireremo tutti con i guanti?

 

33. 15/5/2002

COMMISSIONE TV: FIORELLO SEI E MEZZO
da Vittorio Grondona

La comicità non può essere apprezzata alla TV. Il suo vero ambiente è il teatro. Ritengo Fiorello non ancora pronto per condurre da solo un intero spettacolo teatrale. Forse con un buon copione... Comunque non ho nulla da dire sulle sue qualità artistiche di intrattenitore. Otto milioni di spettatori, se il dato è vero, hanno dimostrato infatti di gradirlo. In molte famiglie, però, il/la “padrone/a del telecomando” (non condizionato/a?) ha, a mio parere, “democraticamente” dettato legge....
Vincenzo Mollica non non sarà mai uno scopritore di talenti...

 

34. 12/5/2002

SE LA TV VUOLE, TI FA BRAVO... ANZI BRAVISSIMO!
da Vittorio Grondona

Di Fiorello si è detto di tutto, solo in bene naturalmente. Tutti i giornali, i programmi radiofonici e televisivi lo hanno elogiato in ogni
trasmissione esaltandone gli ascolti ottenuti. Qualcuno vuole addirittura farlo “Cavaliere”... Vincenzo Mollica gli è stato incollato addosso per intervistarlo in ogni minima occasione. Al di là delle indiscusse qualità artistiche di questo personaggio, comunque a mio
parere non paragonabili a quelle dei comici indimenticabili che ci hanno divertito in passato, nonostante le brutture e le sofferenze derivanti dall’ultimo conflitto mondiale, vorrei porre all’attenzione quanto sia enormemente influenzabile il parere delle persone quando sono sottoposte ad un “martellamento” stressante di opinioni e di sondaggi.

Hai perfettamente ragione (csf)

 

35. 12/5/2002

POLITICA E CAMMELLI
da Vittorio Grondona

Radio e TV ci propinano un tipo di vita che non corrisponde minimamente alla realtà. I giornalisti che conducono programmi alla radio/TV con intervento pubblico sono diventati insopportabilmente arroganti con chi non è delle loro idee, improvvisamente diventate tutte di destra. I treni sono sporchi e nessuno si preoccupa di capire perché. Anzi, i viaggiatori continuano a sporcarli senza pietà. Forse credono che si puliscano da soli durante il viaggio... Il Governo utilizza i media per pubblicizzare l’aria fritta della sua politica, socialmente fallimentare. Lo stesso Governo insiste a fare progetti megagalattici senza sapere quanto ha in cassa. Un Ministro ritiene opportuno liberalizzare le armi. Curarsi nel nostro Paese è ormai un’utopia per i meno abbienti. I figli non si sposano, al limite convivono finché possono contare sull’aiuto dei loro vecchi, genitori e nonni. I poliziotti credono di non far parte dei comuni mortali... Credo proprio che sia il caso di sentire il parere di Al-Quwaritzim... In confronto al nostro, il problema dei cammelli è roba da ridere!

 

RIFERIMENTO Al-Quwaritzim : 27.4.02

CAMMELLI
di Alessandro Ceratti

Visto che ogni tanto proponi un giochino logico-matematico te ne sottopongo uno io. Un ricco mercante arabo muore e lascia in eredità ai suoi figli 17 cammelli. Metà andranno al maggiore, un terzo al secondogenito, un nono all’ultimo. Poiché ovviamente non è possibile fare a pezzi i cammelli, che bisogna mantenere vivi, i figli non sanno come dividersi l’eredità. Come fare?
Soluzione
A un certo punto, disperati, decidono di rivolgersi a un vecchio saggio,un certo Al-Quwaritzim, esperto in questo genere di questioni. Il vecchio arriva in groppa al suo cammello e dice: “non c’è problema...”

Attenzione: all’inizio sembra difficile, poi sembra facile, poi sembra di nuoov difficile. (csf)

 

GIUGNO 2002

 

36. 25/6/2002

CAMEL...CHE SIGARETTA!
da Vittorio Grondona

Negli anni ‘50 avere in tasca un pacchetto di Camel era veramente scic. Mi ricordo che era la prima spesa della domenica con la paghetta di papà. Emanavano un profumo delizioso... Le preferivo addirittura alle Turmac!... Poi mi rimanevano solo i soldi per andare al cinema in terza visione... Il resto della settimana era solo un’attesa della prossima domenica. Erano tempi bellissimi, nonostante tutto!

 

37. 24/6/2002

SCIOPERO: NON PIACE A NESSUNO 2
da Vittorio Grondona

Interpretato così è ovvio che hai ragione tu. La mia considerazione voleva però essere generale. Nella maggioranza dei casi si aderisce allo sciopero, ripeto sempre oneroso per chi lo esercita, quando ragionevolmente si ritiene necessario farlo, ovvero quando altrimenti i diritti sarebbero unilateralmente e impunemente violati.

 

38. 23/6/2002

SCIOPERO: NON PIACE A NESSUNO
da Vittorio Grondona

la verità è che lo sciopero non piace a nessuno. Tanto meno a chi lo fa. Purtroppo è difficile trovare una formula che faccia felici tutti e nello stesso tempo produca gli effetti desiderati. Lo sciopero è efficace solo quando danneggia gli interessi di chi deve cedere. Nel settore pubblico, per esempio, solo il disagio della popolazione può indurre il governo a cedere. E’ troppa la paura di perdere consensi. Questa preoccupazione induce il governo, attraverso i media adeguati al suo volere, ad esaltare sapientemente i disagi in modo tale da ribaltare agli occhi della gente l’attribuzione delle responsabilità. In sostanza fa credere all’opinione pubblica che il disagio è dovuto all’insensibilità ed all’irresponsabilità degli scioperanti, anziché alle sue inadempienze contrattuali e alle sue iniziative antieconomiche, come in effetti è in realtà.

Non sono d’accordo. Tu dai per scontato che gli scioperanti hanno sempre ragione. Il che non è vero. E che per danneggiare il governo l’unico sistema è danneggiare la popolazione. Il che non è vero. (csf)

 

39. 19/6/2002

MONDIALI 2002
da Vittorio Grondona

Chi ha vinto è lui, Bayron Moreno, il “bombolotto”! Nemmeno Alberto Sordi riuscirebbe ad interpretare un arbitraggio così comicamente! Ma la scusa è buona per procedere senza tregua a teleguidare le italiche genti, tranne i padani, ovviamente che per un giorno non guarderanno la TV e andranno in piazza per festeggiare la vittoria della Korea!

 

LUGLIO 2002

 

40. 28/7/2002

ANNA LA ROSA E LA SUA FESTA
da Vittorio Grondona

Oliviero Diliberto non va alla festa di Anna La Rosa. Si è liberato un posto per csf.

 

41. 25/7/2002

A PROPOSITO DI MARIO CAPANNA
da Vittorio Grondona

Una traccia a Simone Guidugli per aiutarlo a capire cosa siano i crimini di guerra può trovarla nella frase Eraclito “Bisogna spegnere la prepotenza più che un incendio”, che Mario Capanna ha opportunamente inserito nella copertina e nell’interno del suo libro “Il fiume della prepotenza - Critica della ragione moderna”

 

RIFERIMENTO 24/7/2002

CHE COSA SONO I CRIMINI DI GUERRA
da Simone Guidugli

vorrei che qualcuno mi aiutasse a capire cosa sono i crimini di guerra. Così tanto per dare nome e cognome al lanciare un missile dentro una città. Insomma so cosa è il terrorismo, non so ancora cosa sono le operazioni cosidette chirurgiche legalizzate

 

42. 27/7/2002

PUBBLICITA’. IN INTERNET?... MA VA LA’!
da Vittorio Grondona

Possibile che in un anno di esperienza di centro-destra non si sia ancora capito il significato dell’aforismo del diritto romano “unicuique suum” (a ciascuno il suo)? Pensiamoci un po’ su... A noi il gusto di una piacevole conversazione sul sito di Claudio, senza ostacoli di pubblicità interattiva che fra l’altro paga solo se ci diamo tutti da fare... Al Cavaliere la falsità della pubblicità televisiva che lo paga invece sempre, e per di più con i nostri soldi. In effetti siamo proprio noi “pistoloni” a pagarlo con la bolletta della luce e quando acquistiamo i prodotti pubblicizzati. Gli paghiamo perfino la campagna elettorale perenne in sei TV... E il bello è che ne siamo tutti contenti e felici come nelle favole. Credo proprio che per equilibrare le cose ci vorrebbe un tale “furbacchione” anche a sinistra!... Banana per banana!

 

43. 21/7/2002

FERROVIE PRIVATE
da Vittorio Grondona

Quanto possano essere credibili le Ferrovie dello Stato S.p.A. quando tramite un’inutile e costosissima pubblicità ci esaltano la qualità dei loro servizi, mentre tutti sanno che in pochissimi anni hanno ridotto drasticamente il personale da 220.000 a poco più di 100.000 unità? Possibile che 120.000 persone fossero davvero inutili? Com’era bella la Ferrovia quando esultava ogni qualvolta fosse riuscita a sottrarre un TIR alla strada! Alla politica invece interessa solo il danaro. S’interessa solo della circolazione stradale quando vuole trovare meccanismi strani per spillare più quattrini ai cittadini. Dell’utilità sociale proprio non gliene “frega” niente!

 

44. 21/7/2002

LA VOCE DEL PADRONE SI PREOCCUPA
da Vittorio Grondona

Maurizio Belpietro, solerte giornalista “indipendente”, dice che si sta preoccupando per noi. Infatti, anziché indagare per scoprire come il
Cavaliere fosse riuscito a diventare l’uomo più ricco d’Italia, tanto ricco, e per questo tanto potente, che ora può bellamente cantare senza vergognarsi
”...fatti più in là” anche al nostro Presidente della Repubblica, quisquilie queste che secondo lui non interessano a nessuno, vuole indagare sugli
introiti del Sindacati. E’ possibile che Maurizio Belpietro non sappia che sono gli operai a dare spontaneamente il loro contributo al Sindacato che li
rappresenta, con soldi “abbondantemente” tassati alla fonte? E’ forse ragionevole pensare che “la voce del padrone” abbia timore che le iniziative
(costose) del Sindacato disturbino il Cavaliere nei suoi intenti megalomani?

 

45. 20/7/2002

CHE NE SO DI POESIA? NULLA!
da Vittorio Grondona

Diciamo la verità, tutti ci abbiamo provato almeno una volta... In un momento di grande sopravalutazione di noi stessi abbiamo pensato che scrivere una poesia non fosse poi così difficile. Ci siamo messi lì e dopo un po’ il nostro lavoro era pronto. Perfetto anche dal punto di vista delle regole. Lo avevamo letto e, di primo acchito, sembrava perfino che ci piacesse... Qualcosa però non ci convinceva del tutto. Già alla seconda lettura i dubbi aumentavano considerevolmente. Alla terza poi ci convincevamo con vergogna e amarezza di avere prodotto una cosa orrenda. Come mai il nostro lavoro non ci dava alcuna emozione? Eppure ce l’avevamo messa tutta! In verità mancava proprio il seme della poesia: l’ispirazione spontanea. I grandi poeti, quelli cioè che hanno il potere di “entrare nelle nostre menti”, scrivono le poesie per loro stessi, rendendo immortali particolari sensazioni improvvise. La metrica non è altro che un sistema elegante per “tradurre” il loro pensiero. In ogni caso però non si ripeterà mai negli altri l’intensità dell’emozione originale.

 

46. 17/7/2002

E FORZA ITALIA, DOV’E’?
da Vittorio Grondona

Manca la pubblicità di Forza Italia. Se tarda un po’ rischia di rimanerne fuori. E poi chi li sente Silvio, Piersilvio e tutti i derivati?

 

47. 17/7/2002

POESIA E MELODIA... SONO COSE DELL’ANIMA
da Vittorio Grondona

Un articolo, un libro, un romanzo, una cronaca non necessariamente nascono da un’ispirazione particolare. E’ sufficiente avere un riferimento sul quale lavorare. Può capitare anche che nel corso del lavoro alcuni particolari originariamente pensati in maniera diversa, cambino addirittura drasticamente. Comporre una poesia (o una melodia) è diverso. Il desiderio di farlo è fulmineo. Nasce improvvisamente da una particolare visione delle cose che ti prende di dentro e ti procura un’enorme emozione. Per ripetere in te stesso questo bellissimo stato d’animo senti il desiderio di scrivere quello che hai sentito... Ma lo fai subito. Ci riuscirai in pochissimo tempo e la scorrevolezza del testo si manifesterà spontaneamente, come per incanto. Al massimo in un secondo tempo, se proprio vorrai rovinare la tua originale emozione, potrai sistemare le virgole e adeguare il tutto alle regole della metrica.

E tu che ne sai? (csf)

 

48. 16/7/2002

TG4: MODERNA COMICITA’?..
da Vittorio Grondona

Alcune discussioni mi prendono in contropiede. Per esempio, io non sapevo dell’esistenza di Francesca Senette. Per capire gli interventi ho chiesto lumi a mia moglie. Lei infatti la conosce perchè “qualche volta” (?) guarda Emilio Fede. Dice che il TG 4 la fa ridere... Mah!... Valle a capire, le donne!

Vittorio, diciamocelo,tu vuoi farti male da solo? Non conosci la Senette? (csf)

 

49. 15/7/2002

SANTANCROCE: LA PROSA E’ COME L’ACQUA
da Vittorio Grondona

Ho sempre fatto fatica a entrare nella mente di alcuni poeti e di certi scrittori. Quando mi va rileggo quelli che, terra terra, mi fanno capire quello che dicono. Loro riescono sempre a rinnovare emozioni... Per me la poesia (o prosa) è come l’acqua, deve scorrere limpida e copiosa per darti refrigerio!

 

RIFERIMENTO 15/7/2002

SANTACROCE

Avevo letto su Quarantadue, la rubrica di Gianluca Neri (clarence.com) una presa in giro di Isabella Santacroce e di quello che scrive sul forum dell’Espresso. Segnalava, Gianluca, la seguente prosa ( o poesia?)

Selvaggia notte che esplode. S’innalza nel cielo il suo gesto del cuore. Piccola starlet randagia tra i mostri. E continuare come prima. Così veloce e così immortale... La fiaba dell’ottagonale castello delle vite mostruose nel bosco... Immagina un dimezzato angelo che in volo s’arresta. Quell’ala sinistra recisa che liberazioni implode... Nella serra serrata dei fiori a volte entra qualcuno che sputa eppure siamo qui con dolcezza. Nient’altro. Rimani… Ho conosciuto la signora corrosa dagli arti recisi. Si muove sopra rotelle incollate alla carne. Suo marito la ribalta quasi fosse un carello per gli accoppiamenti. Rimani”.

Mi sono detto: “Rimango”. Anzi no, vado a vedere il Forum. In realtà queste righe non le ho trovate. Ma ne ho trovate altre. Che non posso tenere per me.

Precipitare. Così come Alice attraversando la terra arrivava altrove. Paese dalle capovolte sembianze. Cerco un mondo illuminato dal fuoco. Non ha nome. Inizia dove il nostro finisce. Realtà parallela assomigliante alla fiaba. Chi mi vuole seguire?

Altra domanda impegnativa. Qualcuno di voi la vuole seguire? Io la seguo e mi imbatto in altre 29 parole di chiarezza e trasparenza.

Vorrei conversare come sempre in assenza di voce e questa volta non certo d’amore. Vorrei parole sulla vostra violenza. Vorrei confidenze di voglie segrete.
Vorrei. Non avere. Paura.

Paura no. Ma certo un po’ di impressione, quella si. Gianluca Neri si chiede alla fine della sua rubrica: “Che abbia ragione Cotroneo? Stronzate?” Questo sito è seguito, in religioso silenzio, da un poeta di valore, Ario. Di lui mi fido. Ario, esci dal tuo riserbo. Illuminaci. Stronzate?

Claudio Sabelli Fioretti

 

50. 11/7/2002

SOLUZIONE PER PREVITI: PREVITI
da Vittorio Grondona

Il giudice per l’On. Previti esiste. Mi meraviglia che Luca Fazzo non se ne sia accorto dalle risposte ricevute. Il giudiche di Previti è Previti stesso. Chi meglio di lui si può giudicare con imparzialità? Glielo suggerisca al Cavaliere. Tanto che ci vuole, una telefonatina, una strizzatina d’occhio e il gioco è fatto: Previti nominato giudice di sè stesso! Non so che darei per vedere la faccia di Previti quando pronuncerà la sentenza della sua piena assoluzione! Anche le relative motivazioni sarebbero oltremodo interessanti.

 

51. 11/7/2002

SONO COME TU MI VUOI... OGGI SONO LEGHISTA!
da Vittorio Grondona

Non mi meraviglia il fatto che oggi i giornalisti della RAI siano di colpo, per esempio, diventati tutti leghisti. Domani, magari, saranno tutti di Forza Italia o di Alleanza Nazionale. Bisogna pur mangiare, no?... Di questi tempi se non stai al gioco ti puoi trovare di colpo sotto i ponti a raccontare favole ai pesci, sperando che almeno quelli abbocchino!

 

52. 11/7/2002

LE FAVOLE DI MAURIZIO SACCONI
da Vittorio Grondona

L’on. Maurizio Sacconi, ospite di radio anch’io di oggi 10/7/2002, fra le tante favole che ha raccontato ai radioteleguidati sui benefici dell’art. 18 modificato (sic! sic! sic!), ha candidamente commentato un intervento di un radioascoltatore, relativo ad un sicuro incremento della molestia sessuale nelle fabbriche favorito dal ricatto del licenziamento, dicendo che in quel caso il licenziamento sarebbe nullo, come mai avvenuto. Chissà dove ha vissuto l’On. Sacconi fino ad ora... Crede forse che le molestie sessuali dei capi, che sono purtroppo molto più frequenti di quello che si pensa, siano manifestate davanti a tutti, così, tanto per essere sicuri di avere testimoni? Quello che invece è sicuro è il fatto che chi non cede a proposte così umilianti, sempre avanzate senza presenze indiscrete, potrà essere bellamente e impunemente licenziato/a... E avanti un altro/a!

 

53. 7/7/2002

PIANO PIANO MOLTISSIMI LAVORATORI PERDERANNO I DIRITTI DELL’ART. 18!
da Vittorio Grondona

Dove sbagli? Sbagli nell’interpretazione di quello che ho detto io. Il lavoratore licenziato per giusta causa aveva comunque il diritto di non essere licenziato senza giusta causa in quanto la ditta che lo ha messo a casa era composta di oltre 15 dipendenti. Diventando nuovo assunto nella seconda ditta con soli 15 dipendenti, col il nuovo patto sul lavoro perde quel diritto, mentre con le regole attuali, essendo la nuova ditta aumentata a 16 dipendenti, quel lavoratore l’avrebbe mantenuto. Non solo, in una possibilissima situazione del genere, i 15 lavoratori, già presenti nella nuova ditta di assunzione, l’avrebbero invece a loro volta maturato ex novo. Dirai che a molti anche con le regole attuali può capitare la disavventura di perdere il diritto dell’art.18, ma sarebbe limitata solo ai casi in cui la nuova ditta con le nuove assunzioni non arrivasse oltre ai 15 dipendenti. Dirai ancora che sarebbe comunque un’opportunità di lavoro... Io non ci credo, ma comunque ciò non toglie che il diritto acquisito sia stato irrimediabilmente cancellato.

Non va bene. La legge infatti tende a stimolare le assunzioni oltre le 15 unità proprio con l’incentivo dell’abolizione dell’art.18. Quell’ipotetica ditta non assumerebbe il sedicesimo dipendente, o lo assumerebbe in nero, se non cambiasse la legge. Giusta invece l’asservazione che io ti ho tagliato (censurato? ma sei scemo?) che infatti riporto nell’intervento di Primo Casalini. (csf)

 

RIFERIMENTO 11/7/2002

ART.18
da Primo Casalini

La ditta Sabelli s.n.c. ha 65 dipendenti e sta crescendo. Fonda la Fioretti s.r.l. che assume 10 dipendenti. Cosa ci scommette che fra due anni la Fioretti s.r.l. avrà 75 dipendenti e la Sabelli s.n.c. sarà praticamente solo un marchio? E la giusta causa diventa una causa persa. Ci stanno pensando in tanti, nel mitico Nord-Est. Anche nel settore editoria, come lei sa bene. “Ci faranno male a poco a poco”, ha detto il dott.Cofferati, che indubbiamente fa politica, visto che chi dovrebbe farla preferisce gli origami.

Bravo Casalini! Ecco finalmente un esempio concreto, un motivo per essere sicuri che l’articolo 18 può essere usato, anzi sarà sicuramente usato contro i lavoratori. (csf)

 

54. 7/7/2002

PATTO SUL LAVORO
da Vittorio Grondona

Caro Claudio, è sempre una sconfitta quando si mettono sul tavolo della trattativa i propri diritti. Nel caso specifico del patto sul lavoro, purtroppo accettato da CISL e UIL, ci troviamo di fronte oltre alla precedente considerazione che da sola basterebbe, ad una situazione che di fatto manda a farsi benedire anche tutti i diritti acquisiti di un maggior numero di lavoratori per i quali i furboni hanno assicurato l’immunità dall’accordo. Supponiamo che un lavoratore dipendente da una società di oltre 15 dipendenti venga licenziato per giusta causa e supponiamo che lo stesso lavoratore trovi un successivo lavoro presso un’altra ditta di 15 dipendenti, ecco che questo lavoratore perderebbe il suo diritto originariamente acquisito.

Per quello che ho capito io le cose non stanno così. Oltre i 15 dipendenti non si può licenziare senza giusta causa. Si può solo se la ditta passa da meno 15 a più 15 dipendenti. Ma in questo caso i diritti dell’ipotizzato dipendente licenziato senza giusta causa non cambiano. Era licenziabile prima ed è licenziabile poi. Dove sbaglio? (csf)

 

55. 7/7/2002

PATTO SUL LAVORO /2
da Vittorio Grondona

IL perchè il contratto sul lavoro non è favorevole ai lavoratori tenta di spiegarcelo Eugenio Scalfari col suo commento “Don Giovanni e CISL-UIL sedotte e abbandonate” pubblicato oggi 6/7/2002 su la Repubblica. Io sono d’accordo sull’analisi di Scalfari.

Su documenti trovate l’articolo di Scalfari. Io continuo a non capire bene il punto centrale del problema: perché questo aver toccato l’articolo 18 (non in generale, ma in questo modo) è una sconfitta. (csf)

56. 6/7/2002

PATTO SUL LAVORO: TUTTI FELICI TRANNE I LAVORATORI
da Vittorio Grondona

Accettare di partecipare al tavolo della trattativa per mettere in discussione i propri diritti equivaleva per i lavoratori difesi (si fa per dire) da CISL e UIL a presentarsi davanti al governo e alla confindustria già con le brache in mano. Con la firma dell’accordo si sono finalmente prostrati, disponibili a tutto. Il “Gatto e la Volpe” saranno probabilmente gli unici a guadagnarci. I loro “assistiti” (si fa ancora per dire) “forse” pagheranno meno tasse, ma in compenso dovranno rinunciare a tante altre cose, molto più importanti dei soldi. Mi riferisco alla salute, alla pensione, alla tranquillità del posto di lavoro, alla dignità personale... E il popolo del Sud, ancora una volta buggerato, continuerà a stare senz’acqua, ma in compenso sarà libero, in quanto ancora frustrato dalla disoccupazione, di scorazzare avanti e indietro tra Reggio Calabria e Messina sul nuovissimo ponte che verrà per loro realizzato.

Io non sono così sicuro che questo accordo sia una schifezza. O per lo meno aspetto che qualcuno me lo spieghi con chiarezza e senza retorica. Dicendo, con onestà, quello che i lavoratori perdono e quello che i lavoratori guadagnano. Qualcuno ci vuole provare? (csf)

 

57. 4/7/2002

LA COERENZA DEL CENTRO DESTRA
da Vittorio Grondona

Il centro destra compatto aveva assicurato di fare “quadrato” intorno al Ministro Scajola. Bossi addirittura voleva difenderlo “a spada tratta”. L’On. Schifani solo questa mattina a radio anch’io sosteneva con enfasi che Scajola sarebbe rimasto al suo posto... Il Capo Supremo però ha detto “no!”. E allora tutta la coalizione di centro destra ha improvvisamente cambiato idea e straordinariamente è saltato fuori “il grande senso di responsabilità” di Scajola, il quale, chinando il capo, si è finalmente dimesso (suo malgrado). E’ davvero sconcertante la coerenza di questi politici!...

 

AGOSTO 2002

 

  

58. 28/8/2002

L’ARCA DI D’ALEMA
da Vittorio Grondona

E se fosse davvero un’arca?... L’incontro con il Papa, la palese tendenza verso il centro... Coi tempi che corrono tutto è possibile! Secondo me ci starebbe bene il nome: “Me ne frego!”.

 

59. 27/8/2002

OGM... FORSE IO SONO STATO UNA CAVIA.
da Vittorio Grondona

In un lontano giorno degli anni ‘50 all’indimenticabile Teatro Eden di Bologna un mago, di cui purtoppo non ricordo il nome, mi invitò sul palco per “aiutarlo” nel suo spettacolo. Il mio compito consisteva nell’osservare e verificare i suoi straordinari numeri. Ad un certo punto prese un piatto, vi mise dentro delle “stelle filanti”, lo coprì con un altro piatto, spiaccicò poche incomprensibili parole e voilà... Le stelle filanti si erano nel frattempo inspiegabilmente trasformate in fumanti tagliatelle condite con “vero” ragù bolognese. Mi invitò a mangiarle... Ed io, con l’incoscienza dei sedici anni, le mangiai... Veramente buone! Già questo episodio fu straordinario, ma ci fu dell’altro. Il mago prese alcuni bicchieri e una bottiglia, poi girando per la platea offrì da bere. Chi chiese vino ebbe vino... Ciascuno vide uscire dalla stessa bottiglia la bevanda desiderata...Quando ci penso, mi stupisco ancora oggi. Il trucco c’era, però... Più OGM di così!

 

60. 16/8/2002

STEFANO SURACE: VITTIMA DELL’IGNORANZA APPLICATA
da Vittorio Grondona

Hai proprio ragione Claudio, in questi giorni ci preoccupiamo tanto per cercare mantenere fuori (dalla galera) chi dovrebbe stare dentro e ce ne freghiamo altamente di chi invece è dentro mentre avrebbe tutto il diritto di stare fuori. Diceva Totò (Il Monaco di Monza) “...su con la vita! si muore!... si muore!”

RIFERIMENTO 13/8/2002

PRIMA PAGINA MARTEDI: IL CASO SURACE

C’è stato un momento stamattina in cui ho perso un po’ la calma e me ne scuso. E’ quando ho letto su “Italia Oggi” la notizia che Stefano Surace, il giornalista di 70 anni che è in galera per alcuni articoli scritti quarant’anni fa, resterà sicuramente in carcere per tutta l’estate perché il tribunale di sorveglianza di Napoli ha respinto la richiesta di anticipare l’udienza (fissata per il 16 settembre prossimo) che avrebbe dovuto decidere sulla concessione di misure alternative al carcere, come per esempio l’affidamento ai servizi sociali. “E’ incredibile ma è così”, ha dichiarato Franco Corbelli, leader del movimento dei Diritti Civili. “La giustizia chiude per ferie”. Io non so chi sia questo giudice che ha preso questa decisione. E spero anzi che Corbelli si sbagli, che domani arrivi la notizia che è tutto uno scherzo. Ma se così non fosse spero solo che questo giudice si vergogni, che gli vadano male le vacanze, che la nuvola di Fantozzi lo perseguiti dovunque vada, che la macchina gli si rompa, che i figli gli dicano che si vergognano loro al posto suo. Se qualcuno lo conosce mi mandi il suo nome, il suo telefono, la sua email. Dobbiamo perseguitarlo finché non fissa un udienza ragionevole sommerso dalla vergogna. Ma dalla vergogna devono essere sommersi anche tutti quei campioni del garantismo che garantiscono solo gli amici loro, i potenti, i ricchi, gli arroganti. Luca, Mattia, Pierangelo, Guia, Andrea, Adriano, Lanfranco, Giuliano, Oscar, voi che scrivete sul giornale campione del garantismo, come fate a tacere? Incazzatevi per la miseria. Fate un bel Surace-day. Questa volta vengo anche io.

Claudio Sabelli Fioretti

 

RIFERIMENTO 14/8/2002

SURACE LIBERO

Una bella notizia: Stefano Surace tornerà libero,o quasi, fra due giorni. Avrà gli arresti domiciliaric ma Franco Corbelli,leader dell’associazione dei diritti civili e il suo difensore Vittorio Trupiano stanno cercando di evitargli questa ulteriore umiliazione. Bene. La mobilitazione, qualche volta, serve. Bravi i giudici di Milano. Pessimi i giudici di Napoli ai quali continuiamo ad augurare una enorme nuvola di Fantozzi.

Claudio Sabelli Fioretti

 

61. 13/8/2002

L’ARTICOLO DI FILIPPO FACCI
da Vittorio Grondona


Avevo pensato di evitare di scrivere in questo periodo molto intenso per CSF, ma come ho letto l’articolo del giornalista Filippo Facci relativo a prima pagina, proprio non ce la faccio a stare zitto. Non sono faziosi i giornali in quanto tali, ma sono “faziosissimi” alcuni giornalisti. L’obiettività non fa bene alla carriera. Per esempio se Filippo Facci avesse scritto che è bene che il direttore del Giornale non sia chiamato a prima pagina, perchè vistosamente di parte, avrebbe detto una cosa obiettiva!

 

62. 13/8/2002

GOVERNO LADRO?... PIOVE!
da Vittorio Grondona

Non l’abbiamo mai pari, se c’è il sole, vogliamo la pioggia o viceversa. Il giorno 3 agosto sono andato alla famosa “Fiera di San Lazzaro di Savena”, grazioso Comune alle porte di Bologna, giunta quest’anno alla 172° edizione. Quello che mi ha colpito della festa è stata l’avidità dei venditori di gelati. Un misero cestino (ino ino) a due gusti, che definirli di qualità pessima è il massimo dell’elogio, costava 2 euro. Questo era, in quella gelateria di festa popolare, il costo minimo per un gelato... Se le nostre istituzioni non sono in grado di porre un limite a queste avidità veramente inquietanti, è forse bene che ogni tanto intervenga la natura: un po’ di fresco toglie anche il desiderio di gelato!

 

63. 13/8/2002

IL PRETE IN TV
da Vittorio Grondona

Con i preti non si dialoga! Il loro mestiere consiste nel convincere, non nel farsi convincere. Anche il clero si è modernizzato e preferisce il pulpito della televisione a quello ormai in disuso delle Chiese. Come il Cavaliere insegna, teleguidare il prossimo produce frutti straordinari! Non centra nulla, ma sottovoce lo dico ugualmente: se avessi un capo come Belpietro, sarei terrorizzato!

 

64. 11/8/2002

PRIMA PAGINA: PIU’ SEVERO
da Vittorio Grondona

Attenzione!!! Per i giornalisti ancora non inquadrati nel sistema dietro l’angolo c’è un nuovo pericolo: la querela! Chi è ricco e potente può tranquillamente ricorrere a questo sistema di intimidazione. A Santoro tolgo il lavoro, a Travaglio metto il bavaglio... CSF farebbe rima con lucchetti... Speriamo non si arrivi a tanto, ma con l’aria che tira non si può mai sapere...
OSSERVAZIONE
La trasmissione è andata benissimo. Secondo me, maggiore severità nelle risposte si meriterebbe chi si comporta come i bambini e dice: “anche la sinistra ha fatto”, “anche la sinistra ha detto”... Che cosa vuol dire? Se una cosa è sbagliata è sbagliata sia per la sinistra che per la destra. O mi sbaglio? Stiamo piuttosto attenti alle piccole cose: impronte digitali, leggi razziste, regolamenti idioti per spillare quattrini ai sudditi. Le piccole cose che ci vendono come un’attenzione alla nostra salute e sicurezza, altro non sono che grandi passi verso un regime totalitario. Dopo dovremo guardarci da chi ci ha difeso! Chissà se l’avvocata ha telefonato...

 

65. 9/8/2002

E ACCENDIAMOLI QUESTI FANALI!
da Vittorio Grondona

Questa mattina percorrevo in auto la via Emilia verso Bologna. Il 50% degli automobilisti aveva i fanali accesi pur essendo quella via esclusa dall’obbligo di legge. E’ stata però un’occasione per notare come l’insolito sfarfallio dei fari delle auto circolanti in senso inverso disturbi parecchio l’attenzione alla guita. I motociclisti, inoltre, mentre prima erano facilmente individuati nella circolazione, ora lo sono molto meno. Probabilmente sulle autostrade non sarà così, ma rimango ancora del parere che il provvedimento legislativo, come parecchi altri che riguardano la circolazione stradale, serva solo ad incrementare le entrate dei Comuni.

 

66. 6/8/2002

PROGRAMMI SERI E CHIARI: ECCO IL VERO LEADER!
da Vittorio Grondona

Chi è un “Leader”. Per me il Leader è colui che si sveglia alla mattina con un’idea, giusta o sbagliata non importa, la esprime e quell’idea diventa un ordine per coloro che leaders non sono. Il centro sinistra non ha bisogno di una figura così “assoluta”. (...) La vera guida del centro sinistra sono i programmi, soprattutto quelli sociali/economici, e un personaggio idoneo a diffonderli con chiarezza nella popolazione e a sostenerli con determinazione nell’antagonismo politico.

 

67. 4/8/2002

NO AL PATTO PER L’ITALIA... E SILVIO PRENDA PURE IL NOBEL!
da Vittorio Grondona

C’è chi sottoscriverà per il Nobel a Silvio... C’è però anche chi già sottoscrive il referendum della CGIL per bocciare l’ignobile “patto per l’Italia”. Io per esempio l’ho già fatto! Silvio e i lavoratori sono come due binari, non si incontreranno mai!

 

68. 3/8/2002

ON. SCHIFANI, MA COSA DICE?
da Vittorio Grondona

L’On. Schifani non perde occasione per dirci che la bellissima legge sulle rogatorie non ha prodotto le scarcerazioni che si temevano... E’ vero! Però si dimentica (?) di dirci che grazie alla stessa legge non è più possibile mettere in galera i delinquenti.

 

69. 2/8/2002

FARI ACCESI DI GIORNO? IN ITALIA? SCUSATE, MA MI VIEN DA RIDERE!
da Vittorio Grondona

Ci siamo ecco un altro provvedimento che ha dell’incredibile. Mi riferisco al nuovo codice della strada di cui una parte è andata in vigore da oggi. C’è qualcuno che ti vuole bene, direbbe un incallito ottimista filogovernativo... Io invece ho il “legittimo sospetto” che sempre quel qualcuno mi voglia prendere per il sedere... Spiegatemi per piacere il senso logico dei fari accesi di giorno in un paese pieno di sole come il nostro. Mi viene in mente il periodo fascista quando squadre di giovanottoni degni di quel regime alla sera giravano per le osterie e obbligavano le persone (anziane)ad andare “subito” a letto. “Domani sarai più fresco e renderai di più al tuo padrone...”, dicevano! Non aveva alcun senso, eppure lo facevano. Se per caso ti ribellavi erano botte da orbi! Proprio come adesso, o è ancora presto?

Ecco a che cosa ci ha portato il governo Berlusconi: anche quando fa qualche cosa di giusto, si pensa che sia sbagliato. I fari accessi,per chi ha o ha avuto una moto, sono una cosa comprensibile e utile.(csf)

 

SETTEMBRE 2002

 

 

70. 19/9/2002

LE IMPRONTE DI CASINI
da Vittorio Grondona

Il Presidente della Camera ha lasciato le sue impronte... Vorrei proprio sapere che cosa ce ne facciamo! Questi gesti eclatanti, che i potenti “gettano” spettacolarmente in pasto al popolo con la massima divulgazione mediatica, si equivalgono per il valore dell’immagine al Benito che lavorava nei campi, al Federale che regalava la sua tessera viveri ai poveri, al Bossi che beve l’acqua del Po, al Cavaliere che si mette in testa l’elmetto da minatore. In sostanza servono per alimentare la schiera dei gonzi...Veramente mi dispiace di essere preso per un potenziale gonzo!

 

71. 19/9/2002

BOSSI RISOLUTO... (SI FA PER DIRE)
da Vittorio Grondona

In questo nostro Bel Paese dove viene giudicato innovativo un programma di
comiche che non fanno ridere, mi viene spontanea una domanda: quando Bossi è
chiamato ad Arcore, ci va per pagare o per riscuotere?

 

72. 16/9/2002

RIVOGLIAMO SCIUSCIA’ E IL FATTO SULLA TV PUBBLICA
da Vittorio Grondona

Come avete letto dai giornali il consiglio di amministrazione della Rai nella seduta del 30 agosto ha chiuso Sciuscia’. Tra le tante iniziative c’e’ quella di Articolo21liberidi che ha promosso una petizione popolare. Ecco il testo:

La decisione della Rai di chiudere “Il fatto” e “Sciuscia’” e’ la realizzazione delle dichiarazioni bulgare del Presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Noi cittadini, in nome della liberta’ di espressione e di scelta e contro le ingerenze che la limitano, chiediamo che la Rai rimetta in onda “il Fatto” e “Sciuscia’”.

Per aderire a questo appello basta che vi colleghiate al sito www.articolo21liberidi.org oppure se decidete di farvi promotori delle firme potete inviarle via fax al numero di articolo21liberidi che trovate sul sito oppure al numero di fax 06/3721040. Se volete contattare via e-mail la redazione di Sciuscia’ scrivete a s.ruotolo@rai.it

 

OTTOBRE 2002

 

73. 30/10/2002

POTREBBE CAPITARE A NOI?
da Vittorio Grondona - Bologna

l’accostamento dei due mondi, descritto così bene nelle poche righe che ho ricevuto, secondo il mio parere evidenziano due cose drammaticamente negative. Da una parte la vita di una famiglia di pastori che descritta così sembra splendida, ma, se analizzata dal lato umano, di fatto non lo è. Per forza di cose il pastore è costretto vivere ai margini della società e questo sicuramente non è positivo per la natura dell’uomo. Dall’altra parte un episodio orribilmente doloroso, indegno dell’umanità. 118 morti fra gli ostaggi e 50 fra i terroristi sono un tragico bilancio. Combattere il terrorismo con il terrorismo non credo che sia una strategia vincente. Si potrebbe al limite concepire, anche se non lo condivido affatto, un terrorismo che terrorizza i terroristi, ma non credo che abbia senso terrorizzare due volte chi è vittima del terrorismo. I politici del nostro mondo così evoluto (si fa per dire), ivi compreso il nostro Presidente del Consiglio, hanno elogiato il comportamento del governo russo. Cosa significa questo che in un caso analogo che dovesse per disgrazia accadere in Italia, il nostro governo non ci penserebbe due volte prima di ordinare un massacro? Gli eventuali ostaggi, fra i quali ipoteticamente potrei esserci io o qualcuno della mia famiglia, in quella malaugurata ipotesi, sarebbero comunque condannati? Le speranze di essere “liberati” e “salvati” si ridurebbero infatti a quelle concesse dalla fatalità, in quanto la vita degli ostaggi può essere tranquillamente immolata per “interessi politici”.

 

74. 11/10/2002

NON HO DUBBI: E’ PROPRIO REGIME!
da Vittorio Grondona

Sì, è regime. Non un regime qualunque, ma un regime prepotente. Quando l’informazione è in mano solo ai giornalisti e la maggioranza dei giornalisti tira l’acqua ad un solo mulino è corretto affermare di trovarsi in un regime molto pericoloso. Quando poi nel lavoro di quei pochi giornalisti non inquadrati, degni pertanto di appellarsi tali, s’intromettono personaggi che non esitano a censurarli, vuol significare che purtroppo sono iniziati gli effetti maligni del più brutto dei regimi. Quando infine un capo di governo non riesce a prendere atto che alcuni suoi atteggiamenti sono comici, nonostante qualcuno cerchi di farglielo capire (Blob), allora significa che non solo siamo in un brutto regime, ma siamo anche in balia dell’insipienza più assoluta.

 

75. 5/10/2002

LA SINISTRA ME LA GIOCO AGLI SCACCHI
da Vittorio Grondona

Qualche volta nel gioco degli scacchi conviene farsi mangiare il cavallo. Per quanto mi riguarda la sinistra, “mollando” gli zompettanti cavallini della Margherita e dell’UDEUR, ci guadagnerebbe sicuramente. Sono convinto che se il centro andasse a cavalcare in altre praterie, presto uscirebbe allo scoperto un vero leader della sinistra in posizione per dare scacco matto al Cavaliere.

 

NOVEMBRE 2002

 

76. 30/11/2002

E SE IL CAVALIERE FOSSE SOLO UN PRESTANOME?
da Vittorio Grondona

Come è possibile che personaggi di alto livello intellettuale e culturale, quali sono i parlamentari democraticamente eletti del centro-destra,
difendano a spada tratta un imprenditore ricco, coinvolto in situazioni giuridiche non ancora del tutto chiarite, approvando in continuità, e con
priorità assoluta, leggi inutili alla collettività, ma ideate al solo scopo di tirarlo fuori dai guai, senza minimamente risentire della vergognosa
immagine di cortigiani che danno di loro stessi a tutto il paese? La destra, in realtà, cosa chiede in cambio al Cavaliere oltre che l’uso del suo potere
sull’informazione e del suo “nome” come capro espiatorio di tutte le azioni negative? Secondo me qualcosa di occulto in tutto questo ci deve pur essere.
Spero che gli italiani se ne accorgano in tempo e non solo quando sarà troppo tardi!

 

77. 27/11/2002

L’IMPORTANZA DELLE MISS
da Vittorio Grondona

Trovo molto positivo che, nonostante i tempi che corrono, la donna sia riuscita a conservare il desiderio naturale di sedurre con la sua femminilità. E se poi oggi ci guadagna pure, tanto meglio per lei!

 

78. 27/11/2002

IL RUOLO DELLA LEGA NORD
da Vittorio Grondona


Sono veramente amareggiato... Sapere che un giornale come “La Padania” è sovvenzionato anche con i miei soldi addirittura m’innervosisce. L’unico avvenimento che potrebbe far ritornare la Lega Nord alla consistenza numerica di qualche tempo fa è la ripetizione della crisi di governo del 1994. Ciò che la Lega sa fare bene è la contestazione, ed è quella che deve fare. Non ha le caratteristiche politiche necessarie per governare un paese e nello stesso tempo non le si addice il ruolo di cortigiana.

 

79. 25/11/2002

DIAMO ALLA LEGA QUELLO CHE E’ DELLA LEGA: NIENTE!
da Vittorio Grondona

In questi giorni stiamo assistendo ad un’ennesima alzata di testa della Lega Nord. Questo partitino, fortunatamente ridotto all’osso dopo le ultime elezioni e quindi per la sua insignificante consistenza numerica non dovrebbe politicamente contare più niente in base alla nostra pur bruttissima legge elettorale, è riuscita ugualmente a sfruttare l’alleanza con la destra, prestandosi a fare il gioco del Cavaliere in delicatissimi settori, come quelli del lavoro e della giustizia, disattendendo clamorosamente nei risultati le aspettative economiche e sociali della maggior parte degli elettori “meno abbienti” della cdl. Cosa si aspettavano gli italiani, che la Lega Nord si accollasse gli incarichi più sgraditi dell’amministrazione pubblica solo per amor di patria senza peraltro chiedere nulla in cambio al suo “particolare datore di lavoro”? Il decentramento amministrativo, chiamato servilmente “devolution” in totale dispregio della nostra bella lingua, non è altro che la cambiale che la Lega Nord intende ora mettere a pagamento per i suoi deprecabili servizi. Non occorre essere “aquile” per capire quanto in realtà possa essere catastrofico per l’Italia, soprattutto per il Sud, un provvedimento così irresponsabile.

 

80. 25/11/2002

CHI E’ CHE PAGA?
da Vittorio Grondona

Così, senza tante premesse, mi piacerebbe sapere come si finanzia il giornale “La Padania”...

 

RIFERIMENTO 25/11/2002

COME SI FINANZIA LIBERO
da Filippo Facci

Vorrei rispondere al signor Vittorio Grondona che voleva lumi su come sia finanziato il quotidiano La Padania. Lo finanzia lo Stato grazie ai contributi per la legge sull’Editoria. Così pure è finanziata l’Unità, Libero, Il Foglio, Il Tempo e infiniti altri periodici. Il quotidiano Il Giornale ha recentemente pubblicato un’elenco coi relativi finanziamenti, invero molto elevati. L’unico che mi ricordo è il Foglio, che prenda circa sei miliardi all’anno. Andrò a verificare l’elenco.

 

81. 21/11/2002

STANDING OVATION PER L’ON. FINI
da Vittorio Grondona

Il lungo soliloquio propagandistico che l’On. Fini ha sciorinato assolutamente indisturbato a Porta a Porta è la classica fotografia del pluralismo offerto dalla RAI. L’On. Fini conferma che quasi tutte le famiglie italiane, essendo gli interessati oltre 23 milioni (?), con la nuova finanziaria beneficeranno di una diminuzione delle tasse di ben 436 Euro annui, quasi 1,20 Euro al giorno. Sicuramente è sempre meglio di niente. Se però pensassimo che per reperire i soldi necessari molti servizi sociali scompariranno e che i grandi evasori probabilmente beneficeranno di un condono fiscale tombale quale premio per avere frodato il fisco, ci renderemmo conto che il gioco non vale affatto la candela.

 

82. 25/11/2002

PREMESSO, PREMESSO, PREMESSO
da Vittorio Grondona

Sul “Giornale” non è possibile esprimere un pensiero diverso da quello del padrone. Quando un giornalista asserisce il contrario, io non ci credo! Montanelli insegna... Sul Blog qualche volta invece è possibile. Al massimo vieni censurato, ma non rischi il licenziamento.

Lei è licenziato! (csf)

 

83. 17/11/2002

GIRA CHE TI RIGIRA, IL FASCISMO TENTA DI RIEMERGERE
da Vittorio Grondona

Se ho ben capito, l’inchiesta sui fatti di Napoli (7/5/2001) e di Genova (21/6/2001) ha fatto invano il giro di diverse Procure del nostro Paese fino a quando un PM di Cosenza, finalmente, abbia ritenuto di darle l’interpretazione che gli investigatori avevano auspicato ovunque con certosina insistenza. Praticamente un iter simile a quello previsto dalla legge appena approvata sul legittimo sospetto (Cirami): ricerca disperata di chi ti da ragione! L’appiglio che sembrerebbe dare una parvenza di legittimità agli arresti dei 20 sostenitori dei “no global” è stato individuato nel codice fascista del 1930, elaborato da Alfredo Rocco per colpire la cospirazione politica. Personalmente ritengo che sia giusto applicare la legge in vigore in ogni circostanza, buona o cattiva che possa sembrare. Quello che non mi piace è il fatto che in Italia esistano ancora
leggi fasciste. E’ logico che la destra che ci governa ne faccia uso... In fin dei conti si tratta di una legge di “prevenzione”, pensata proprio per salvaguardare il regime fascista. Vorrei in questa occasione fare timidamente presente che ora, invece, siamo tutti d’accordo per vivere in un regime democratico, e bisogna che anche la destra di oggi ne tenga conto... Suo malgrado!

 

84. 15/11/2002

VATTIMO/MERLO
da Vittorio Grondona

I numerosi interventi sul caso Vattimo/Merlo, quasi tutti concordanti con Merlo, mi hanno indotto a rileggere con più attenzione entrambi gli articoli. Ora sono ancora più convinto della coerenza di Gianni Vattimo. Le note sfumature della complicata vicenda Sofri mi hanno aiutato a consolidare definitivamente la mia convinzione. Devo dire per contro che l’interpretazione di Merlo mi è sembrata in seconda lettura addirittura superficiale e priva di idee: è una semplice analisi logica, peraltro completamente errata. Le interpretazioni delle diverse frasi non si avvicinano per niente al pensiero reale di Vattimo. Certo che se Sofri decidesse ora di non essere più coerente con le sue convinzioni è liberissimo di farlo. Nessuno umanamente potrebbe fargliene colpa. Ribadisco però il concetto che il caso Sofri, come del resto tutti i casi analoghi al suo, dovrebbero essere risolti direttamente dallo Stato, anche senza coinvolgere per forza la volontà del detenuto. Come non si chiede il parere dell’interessato per sbatterlo in galera, non si dovrebbe nemmeno chiederlo per metterlo fuori!

 

85. 12/11/2002

SOFRI ...E LA LOTTA CONTINUA!
da Vittorio Grondona

Più ci penso e più ho timore di non aver focalizzato bene la mia opinione su Sofri. Mi dispiace che sia in prigione, come del resto non mi fa piacere il triste destino di tutti i carcerati. Molti innocenti sono in galera e molti colpevoli vi sono entrati spesso a causa delle condizioni economiche e sociali volute per loro dal destino della vita. Credo che il giornalista Francesco Merlo abbia interpretato male ciò Gianni Vattimo ha voluto invece dire. La mia opinione sul Cavaliere, intromessosi opportunamente nel caso Sofri subito dopo l’approvazione della legge Cirami, equivale a quella che ho su Pilato quando a furor di popolo liberò Barabba anzichè Gesù. Opportunismo e niente di più! Infine sono del parere che uno Stato serio possa concedere d’iniziativa una grazia anche se non richiesta. Sempre uno Stato serio riuscirebbe a valutarne comunque l’opportunità. Perchè secondo te un uomo dovrebbe ammettere un reato anche quando ritenga di non averlo commesso? Mi auguro che il nostro Stato, almeno in questa occasione, valuti le cose seriamente!

 

86. 10/11/2002

FAZIOSO EXCALIBUR? MA PER PIACERE!..
da Vittorio Grondona

Il colto giornalista Dr. Socci si è meravigliato che la prima puntata di Excalibur sia stata giudicata faziosa. Per lui la sua trasmissione ha rappresentato invece il massimo pluralismo possibile, tanto è vero che nessun parlamentare della cdl era stato invitato e quelli di sinistra non erano intervenuti per fatti loro. Invito il Dr. Socci, al quale auguro di potersi esprimere liberamente in RAI fino a quando ne avrà voglia, a riguardarsi la puntata; a mettersi per esempio nei panni del Dr. Agnoletto. Il difetto di molti giornalisti, investiti di un grandissimo potere mediatico da coloro che sono faziosi per professione politica, è quello di accettare che la verità stia solo dalla parte di chi li paga. Mi piacerebbe sapere quale test di intelligenza abbia superato il colto Dr. Socci. Mia nonna era analfabeta, ma ho avuto modo di accorgermi che fosse dotata di un’intelligenza formidabile, in ogni occasione, soprattutto nei rapporti con gli altri.

 

87. 8/11/2002

APPLAUSI AI FUNERALI
da Vittorio Grondona

Per fortuna non hanno chiesto il bis.

 

DICEMBRE 2002

 

88. 29/12/2002

BUON NATALE!... BUONA PASQUA SOLO FRA QUALCHE MESE
da Vittorio Grondona

Mi dispiace che Filippo Facci non senta il Natale. Forse non avrà fra i suoi ricordi il sorriso felice di un bambino che in quel giorno poteva finalmente assaporare una semplice arancia tolta dall’albero...

 

89. 23/12/2002

DISTRUZIONE DI MASSA
da Vittorio Grondona

Qual’è la differenza fra l’uso di armi per la distruzione di massa e lasciare che intere popolazioni di paesi poveri siano inesorabilmente condannate ad un identico destino a causa del blocco del progetto di medicine a basso costo decretato con tanta disinvoltura dagli USA?

 

90. 18/12/2002

PEGGIO DELLE CAVALLETTE 2
da Vittorio Grondona

L’invasione delle “Vespe sciventi” non si limita alla vergognosa campagna pubblicitaria televisiva, ma inesorabilmente si espande nei supermercati, dove il libro “natalizio” del pungiglioso autore è segnalato (sic) fra i più venduti. E pensare che un tale Alessandro, “...autor di un romanzetto...”, per scivere “I promessi Sposi” ci ha messo ben 10 anni!...

 

91. 16/12/2002

OGNI GOVERNO HA I GIORNALISTI CHE SI MERITA
da Vittorio Grondona

Come è possibile mettere a confronto il giornalismo di Ferrara, accuratamente preparato nella costruzione e nell’esposizione per essere fazioso e servile, con quello di Biagi, criticabile quanto si vuole, ma che sicuramente fazioso e servile non è? Il vero è che un giornalista, quando riesce a far pensare le persone con la propria testa, procura un enorme disagio a chi ha paura della gente che pensa.

 

92. 13/12/2002

LA VIRTU’ NON PAGA
da Vittorio Grondona

Tassa sul fumo, pornotax, lotto non stop, tassa sul gioco d’azzardo, tassa sulla prostituzione, condono fiscale, condono edilizio.... Se l’italiano fosse virtuoso ed onesto il governo si troverebbe proprio “in braghe di tela”.

 

93. 11/12/2002

IL POLLICE AVVERSO DEL CAVALIERE E DELLA LEGA NORD
da Vittorio Grondona

Il Cavaliere accenna che Biagi, Santoro e Luttazzi non gli sono graditi? In un batter d’occhio quei personaggi, più o meno simpatici, ma sicuramente oggetto di grande “audience” e nel contempo conosciuti da tutti non meno dei familiari, sono fatti pubblicamente sparire. Dopo un inconsueto colloquio a casa sua con i dirigenti della FIAT, sortisce dicendo che lui, se fosse stato libero da impegni governativi (sic), avrebbe risolto tutti i problemi della casa automobilistica? In pochi giorni il presidente Paolo Fresco e l’amministratore delegato Gabriele Galateri sono stati impietosamente licenziati dalla FIAT. L’On. Bossi, dalla pochezza della sua nullità politica, abusando ancora dell’ingenuità dei pochi suoi affezionati elettori, annuncia la crisi di governo qualora non fosse subito discussa la “devolution”? Ecco che, a legge Cirami ormai approvata, la “devolution” acquista la priorità assoluta, alla faccia dell’eruzioni dell’Etna, della crisi FIAT, delle “esondazioni del nord”, dei terremoti, della sanità, del lavoro, dello stato sociale, dell’economia, della finanziaria....

 

94. 7/12/2002

LE BUGIE NON SONO TUTTE UGUALI...QUELLE STAMPATE SONO PEGGIORI!
da Vittorio Grondona

La libertà di stampa va difesa, ma non sempre. Va difesa quando dice la verità. Solo in questo caso è un valore fondamentale di una società democratica.

 

95. 1/12/2002

LA GIUSTA PROMOZIONE
da Vittorio Grondona

I libri, come i dischi, non si presentano in libreria o nei negozi Hi-Fi. Il posto giusto è la televisione. Per arrivarci non è tanto facile... Il nuovo disco di Celentano, ma potrei dire di Mina, di Dalla, della Vanoni, ecc., sono stati spudoratamente promossi dai media ancora prima che uscissero nei negozi. Il guaio è che nessun disco di giovani artisti ha potuto beneficiare di questo straordinario servizio... Come rimpiango trasmissioni come quelle di “Alto Gradimento” di Gianni Boncompagni e di Renzo Arbore dove, grazie all’opportunità dell’ascolto preventivo delle novità, era possibile per la gente decretare o meno il successo di una canzone o di un artista! Ora, come degli automi teleguidati, seguiamo la “moda” e compriamo tutto a scatola chiusa.

 

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