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Vittorio Grondona-Bologna

Indice delle news

 

 

ANNO 2004

Interventi pubblicati sul Blog del giornalista Claudio Sabelli Fioretti

Per i riferimenti e altri particolari consultare il sito di Claudio Sabelli Fioretti

IL "LIBRUCCIO" SUL BLOG

 

 

GENNAIO 2004

 

 

1.      30/1/2004

ARIA NUOVA NEL POLLAIO!
da Vittorio Grondona

Di solito in presenza di moria per cause sconosciute si uccidono tutti i polli scampati e dopo aver disinfettato e aspettato un po’ di tempo si rinnova tutto il pollaio. Pare che Tanzi della Parmalat abbia dichiarato che almeno trenta politici, di cui non fa i nomi, erano sul suo libro paga. Credo che sia doveroso essere solidali con i lavoratori di quell’industria e cercare in ogni modo di evitare loro le terribili conseguenze di un possibile licenziamento conseguente all’avidità di un capitalismo corrotto e strafottente, ma nel contempo credo che sia altrettanto doveroso per gli elettori italiani rinnovare al completo il nostro sistema parlamentare.

 

2.      26/1/2004

BAMBINI
da Vittorio Grondona, Bologna

Un bambino sandwich ci farà anche tenerezza, ma lui sono sicuro che si diverte a farlo. Se poi riesce a far ridere, si diverte ancora di più. Non siate poi così sicuri che non capisca quello che sta facendo...La prova è lo sguardo che di tanto in tanto rivolge verso i genitori per assicurarsi della loro attenzione: se poi li vede divertiti va al settimo cielo dalla contentezza. Io forse perché appartengo ad un’altra generazione dove i bimbi venivano comunque considerati parte attiva e responsabile della famiglia, non riesco a scandalizzarmi per così poco. Se abituiamo i bambini a stare sempre nel mondo dei sogni, anche da adulti si troveranno fra le nuvole. In molte storie famose e gradite all’infanzia il protagonista è un bambino triste che di solito non ha molto tempo per giocare! Il figlio del re, ricco e spensierato, invece non interessa. Non sopporto i bambini che recitano su copione, soprattutto negli spot.

 

3.      25/1/2004

INFIBULAZIONE / 8
da Vittorio Grondona

Avevo circa otto anni quando un brutto giorno mi sono trovato in fila indiana con altri bimbi della mia età in attesa di essere sottoposto col classico metodo di “avanti un altro” all’operazione “naso e gola”. Allora usava così, dicevano tutti che era meglio farla, non si sa mai... La persona che ci accompagnava al supplizio cercava di farci coraggio: “Dopo vi darò un bel gelato” diceva con trono rassicurante... Quando ci penso provo terrore ancora oggi. No, non credo esista una ragione minimamente valida per martirizzare inutilmente una persona. Anche il finto atto traumatico produce quasi sempre gli stessi effetti psicologici di quello vero. (...)

 

4.      24/1/2004

BRAVI BAMBINI, AIUTATE I VOSTRI GENITORI
da Vittorio Grondona

Per i bambini qualsiasi occasione è buona per giocare e divertirsi. Soprattutto quando sono in compagnia del loro papà e della loro mamma. Scommetto che si divertirebbero ancora di più se fossero consapevoli che la loro presenza in certe occasioni li può aiutare ad ottenere il riconoscimento dei loro diritti.

Abbiamo criticato tanto il fatto che si battezzino, si comunichino e si cresimino bambini inconsapevoli. Trasformarli in inconsapevoli bimbi-sandwich è sostanzialmente la stessa cosa. Fa tenerezza e un po’ imbarazza vedere un bambino col cartello “Abbasso la Moratti”. E fanno male i fotografi a fotografarli e fanno male i giornali a pubblicare le fotografie. Non è bello nemmeno che altri bambini vengono usati come modelli per spot pubblicitari, ma è comunque un’altra cosa. Lo spot è finzione, è un lavoro. Ridicolizzare un bimbo trasformandolo in un opinionista vuol dire mancargli di rispetto (csf)

 

 

5.      24/1/2004

L’UMANITA’ NELLE CARCERI E’ UN SEGNO DI CIVILTA’
da Vittorio Grondona

Portare un briciolo di umanità nelle carceri non è una cosa da poco. Specialmente nelle nostre patrie galere dove la permanenza è riservata solo alla povera gente socialmente più sfortunata. I grandi, i potenti, i ricchi difficilmente vi rimangono. Questi personaggi, quando loro malgrado non possono sfuggire ai processi e alle condanne, riescono sempre a tirarsene fuori a suon di quattrini e di furbi avvocati. A volte sono tentato di desiderare una legge in cui fosse previsto l’obbligo dell’affidamento della difesa ad avvocati d’ufficio per particolari delitti sociali che avessero fruttato illegalmente enormi ricchezze a coloro sospettati di averli commessi, come nei casi Parmalat, Cirio, Argentina, corruzione di giudici... Del resto capita di fatto così, nell’indifferenza generale, ai poveracci che non possono permettersi una difesa di classe.

 

6.      21/1/2004

GESTIONE PATRIMONIALE AFFIDATA ALLE BANCHE
da Vittorio Grondona, Bologna

Quanti italiani sanno che i risparmi gestiti direttamente dalle banche, quindi con movimenti di denaro altrui senza rischi e senza consultare il parere dell’ignaro investitore, hanno bruciato i capitali loro affidati dal 6 al 10 per cento in un periodo minimo di giacenza quantificato dalle banche stesse in tre anni per il conseguimento di un interesse garantito, certamente basso, ma comunque superiore a quello dei BOT? Questo è successo nei casi in cui i relativi contratti di gestione patrimoniale erano stati propagandati a rischio minimo o addirittura inesistente: 20 % azionario e 80 % obbligazionario. Figuriamoci cosa possa essere capitato ai contratti dichiarati effettivamente a rischio! (...)

 

7.      21/1/2004

MARIANO APICELLA
da Vittorio Grondona

Ho letto l’intervista, per la verità voluta piuttosto lunga. E’ evidente che oltre alla chitarra il signor Apicella suona benissimo anche il violino! Le sviolinate infatti non si contano. Apicella è un’ottima trovata pubblicitaria della politica del Cavaliere! La curiosità spinge all’acquisto più del bisogno. Il successo delle scatole a sorpresa della trasmissione di Bonolis ne sono una prova lampante.

 

8.      20/1/2004

RUTELLI E LE PENSIONI
da Vittorio Grondona

La società povera è ormai alla frutta. Non c’è giorno in cui il governo non dia un giro di vite alla qualità della vita dei meno abbienti. Le donne partoriscono in ambulatorio. I pensionati soddisfano i normali desideri umani con la fantasia... In questa triste situazione molti confidano in un programma di sinistra di maggior respiro... Invece cosa c’è dietro l’angolo? C’è un Rutelli che in piena campagna elettorale dichiara bellamente la sua intenzione di mandare in pensione la gente a 67 anni o a quota 94 (59 anni di età e 35 anni di contributi). I figli dei nostri figli con i precari contratti di lavoro attuali, ideati dal centro sinistra a favore del centro destra, andranno tutti in pensione a 67 anni. Purtroppo quando giungerà quel momento, amaramente constateranno che la loro pensione avrà fatto la fine degli investimenti Parmalat.

 

9.      19/1/2004

SCIOPERI SELVAGGI
da Vittorio Grondona

Camera e Senato, destra e sinistra, dirigenti dei sindacati maggiormente rappresentativi che prendono decisioni valide erga omnes fregandosene della base, sono tutti d’accordo per soffocare la rivolta degli schiavi. In oltre duemila anni, nulla purtroppo è cambiato!

 

10. 17/1/2004

CARO CLAUDIO / 2
da Vittorio Grondona

Quasi no! Dipende!...

[Attenzione: questa è una registrazione] Ho più volte spiegato che questo sito non pubblica tutti i post che arrivano. C’è una selezione (chiamatela censura) in base all’intelligenza, all’interesse, all’originalità, alla lunghezza, alle sgrammaticature, alla formattazione, all’educazione e alla mancanza di violenza. Ma una cosa è sicura: non posso giusitificare ogni volta la non pubblicazione. (csf)

 

RIFERIMENTO 16/1/2004

CARO CLAUDIO
da Pino Granata

Non voglio certo polemizzare con te. Ci mancherebbe. Il fatto che Bobbio fosse sconosciuto al grande pubblico, significa poco o molto a secondo di come vuoi vedere la cosa. Ma quali filosofi sono famosi preso il grande pubblico? (...) Comunque io ho letto le sezioni del Corriere e di Repubblica dedicate a Bobbio, dopodichè ho comprato Destra e Sinistra che ho letto in un giorno e che credo si possa paragonare a On the liberty di John Stuart Mill. Comunque il bello del tuo sito è proprio il fatto che tu concedi a tu tti la libertà di esprimersi anche a quelli che non la pensano come te. O no?

 

11. 17/1/2004

BONOLIS O RICCI?
da Vittorio Grondona

Avremmo ragione noi se ci decidessimo una volta per sempre di non pagare più il canone RAI.

 

12. 15/1/2004

IL MURO C’E’ E SI VEDE / 2
da Vittorio Grondona

Il classico muro a punti!...

 

RIFERIMENTO 14/1/2004

IL MURO C’E’ E SI VEDE
da Giorgio Goldoni

Secondo i dati più recenti il numero delle vittime israeliane di attentati terroristici è diminuito nel 2003 rispetto al 2002, da 451 a 213 (più del 50% in meno). Il numero complessivo di attacchi terroristici è calato del 30% da 5301 nel 2002 a 3838 nel 2003. E’ degno di nota che anche se Israele ha applicato una aumentata pressione militare lo ha fatto diminuendo il numero di vittime palestinesi ( da 1000 circa nel 2002 a 700 nel 2003). Il muro può piacere o no, ma il suo effetto positivo è evidente.

 

13. 13/1/2004

CALL CENTER E CO.CO.CO / 3
da Vittorio Grondona

Il governo di centro-destra che si è trovato a gestire l’errore del lavoro precario e flessibile, anziché correggerlo l’ha amplificato dando irrispettosamente la paternità al povero Biagi della relativa infelice omonima legge. Segno evidente che sta attuando una politica antisociale più gravosa per i lavoratori di quella inaugurata ignobilmente dal centro-sinistra, che, non dimentichiamolo, ha anche per questo perso le elezioni. Allora il centro-destra era all’opposizione e, siccome il pessimo provvedimento gli conveniva, non ha mosso un dito per evitare che si emanasse.

 

14. 12/1/2004

SOFRI / 2
da Vittorio Grondona

Temo di non avere capito bene la lettera di Sofri. Così, di primo acchito avevo inteso che desiderare o auspicare una cosa, anche orribile come la morte di una persona, fosse completamente diverso dal compierla effettivamente. Se poi la cosa desiderata succedesse per davvero per altri avvenimenti estranei o casuali, forse potrebbe insorgere un pentimento per averla desiderata, ma viceversa anche un piacere che sia successa. Non si possono soffocare le reazioni dell’inconscio, escono e basta. Da quando è lecito colpevolizzare la fantasia? Signor Ceratti, dove sbaglio a capire?

 

RIFERIMENTO 12/1/2004

SOFRI
da Alessandro Ceratti

Nella lettera che ci riproponi che cosa afferma in buona sostanza Sofri? Che a suo tempo parlava a vanvera, per “slogan che credevano di starsene al riparo della distanza decisiva fra parole e fatti” e che neppure allora credeva a ciò che diceva (?, c’è da crederci?). Per poi scoprire -piuttosto tardivamente- che anche le parole sono importanti ed anzi, un intellettuale dovrebbe saperlo, spesso sono più importanti delle azioni. Detto questo Sofri non è stato condannato per le parole che ha detto, ma per quello che ha fatto, anche se molti credono ad un errore giudiziario. Se si tratta di un banale errore (dopo 9 processi!) non mi starei tanto a formalizzare sul metodo per correggerlo, fosse anche firmare una domanda di grazia.

 

15. 10/1/2004

CALL CENTER
da Vittorio Grondona

Con i contratti di formazione lavoro e successive idiozie del genere è ripresa in grande stile in Italia la vendita degli schiavi con la complicità dei Governi di destra e di
sinistra, degli Imprenditori e dei Sindacati. Hanno fatto di tutto per dividere la base dei lavoratori approvando leggi capestro contro gli scioperi e i diritti sociali dei meno abbienti. I ricorsi governativi alla precettazione nei servizi pubblici ormai non si contano più.

Il dibattito sui call center continua con una caratteristica: niente notizie, solo opinioni. Nessuno è in grado di fornire informazioni? Quanti sono i call center in Italia? Dove sono? Esistono call center che smistano ad altri call center? Quanti gli addetti? Quanto guadagnano? Quanto lavorano? Che contratti hanno? Esiste una carriera? (csf)

 

16. 9/1/2004

PULIZIA DEI TRENI E DELLE STAZIONI
da Vittorio Grondona

La pulizia dei treni e delle stazioni, ormai da tempo affidata in appalto a ditte esterne. rappresenta nel bilancio delle Ferrovie una delle spese maggiori. (...) Tecnicamente la cosa è molto complessa e trattandosi di argomento che solletica molto la sensibilità dell’opinione pubblica, le ferrovie hanno sempre prestato la massima attenzione al problema. Normalmente, dopo un’adeguata sosta, il treno parte pulito e controllato. E’ durante il percorso che le cose cambiano. Spesso la cattiva educazione dei viaggiatori, che stranamente credono di avere il diritto di sporcare perché hanno pagato il biglietto, determina situazioni di fatto sgradevoli delle quali l’organizzazione ferroviaria non ha la minima colpa. Comunque, anche in queste particolari contingenze, laddove è tecnicamente possibile, le ferrovie intervengono con prestazioni straordinarie.

 

17. 9/1/2004

INFORMAZIONE A PUNTI / 2
da Vittorio Grondona

RAIOT sospensione democratica dell’informazione per dieci giorni e il massimo della multa.

 

RIFERIMENTO 8/1/2004

INFORMAZIONE A PUNTI
da Mirco Pirini, Cesenatico

Sulla vicenda “L’ELMO DI SCIPIO” il commento del Comitato di redazione del Tg3 è sullo stile “ridere per non piangere”. E invita l’azienda a mettere sotto controllo non solo “L’elmo di Scipio”, ma tutta la programmazione Rai, introducendo un curioso sistema a punti su modello della tanto decantata patente a punti. Funzionerebbe così: intervista al direttore dell’Economist, meno due punti, servizio sul conflitto di interessi, meno cinque, e a meno dieci si chiude. «Regole chiare e certe, si sa, sono la base della democrazia», commenta caustico il sindacato dei giornalisti della terza rete. Da L’ UNITA’.IT

 

18. 6/1/2004

APPARIZIONI
da Vittorio Grondona

Stiamo tranquilli, presto anche il nostro Cavaliere apparirà in Iraq. Deve solo individuare una grotta adatta per un apparizione appariscente.

 

19. 5/1/2004

LA GRAZIA SECONDO LA DESTRA
da Vittorio Grondona

La destra è favorevole alla grazia solo prima del processo. Così si è comportata per strappare il suo capo supremo alla giustizia, cui sono sottoposti tutti gli altri italiani (ora tranne cinque), approvando senza pudore leggi ad personam. Scongiurato il pericolo per il suo premier, sta facendo marcia indietro sul caso Sofri. I motivi sono a dir poco puerili se non addirittura stupidi: la grazia sì, ma solo dopo la richiesta di grazia dell’interessato (La Russa, sic sic sic!). Il comportamento del nostro Governo è davvero curioso: da una parte mette in libertà senza scrupolo alcuno pericolosi banditi, cd pentiti, che starebbero comunque bene in prigione per la sicurezza del paese, e dall’altra mette il veto alla concessione della grazia ad un uomo che ha nei fatti dimostrato che il danno maggiore per la comunità è solo quello di tenerlo ancora in carcere.

 

FEBBRAIO 2004

 

 

20. 29/2/2004

SANREMO 2004 (NORTH AMERICAN INTERNATIONAL SHOW?)
da Vittorio Grondona

Simona Ventura e Tony Renis stanno fingendo di litigare, e questo è un bene per la versione americana di Sanremo 2004. Simona Ventura pubblicizza il festival in RAI gracchiando il motivetto “Quando Quando Quando”, e questo è un bene per il portafoglio di Tony Renis... Pensierino: il conflitto d’interessi è un bene per chiunque!

 

21. 28/2/2004

QUOTA EURO COME QUOTA LATTE?
da Vittorio Grondona, Bologna

Il costo della vita cresce ogni giorno e qui in Italia, stranamente, più che negli altri Paesi dell’UE. C’è chi dà la colpa all’euro, chi al governo, chi ai commercianti, chi a chiunque gli viene in mente. Non potrebbe essere che alla formazione del cambio lira/euro si siano sbagliati, come per esempio avevano fatto con le quote latte? Coi politici che ci troviamo tutto è possibile. Forse prima la nostra lira era più forte di quello che ci raccontavano e chi ha trattato per noi non aveva fatto i conti giusti. In Italia i costi, i preventivi e perfino i consuntivi cambiano a seconda di chi li fa. Guardiamo cosa succede nel settore della previdenza: l’attuale governo pressappochista quando parla di pensioni spara cifre e proiezioni che anche “Barbanera” si rifiuterebbe di pubblicare.

 

22. 27/2/2004

ALITALIA
da Vittorio Grondona

L’Alitalia seguirà (purtroppo) la stessa fine delle Ferrovie dello Stato: molto presto sarà privatizzata e venduta per poche lire (rende meglio che dire per pochi euro). Forza, diamoci da fare tutti per parlarne male il più possibile. Mandiamo a casa gli esuberi, non così importanti per il Cavaliere come quelli di rete 4; mettiamoli a carico dello Stato per un po’ e poi che si arrangino! L’importante è che l’Alitalia alla fine costi meno, molto meno, al “privatino” di turno che ha già in mente di comprarsela non appena il processo appena iniziato di svendita sarà terminato.

 

23. 26/2/2004

INTERVISTA A GIANO ACCAME
da Vittorio Grondona

Di solito non riesco a leggere interamente un’intervista, dopo un po’ mi sembra di intuirne il resto e pianto lì. Quella a Giano Accame, di cui non conoscevo assolutamente nulla, l’ho invece letta fino alla fine e questo, per quanto mi riguarda, è un grosso complimento per l’intervistatore. Mi hanno interessato la malinconia e la grossa delusione per la sconfitta che, prepotenti, emergono dalle risposte rassegnate di Accame. Com’è possibile che un regime infame come quello fascista ancora oggi procuri fascino anziché sentimenti di rimorso? Qualunque ne sia il motivo, la cosa mi rattrista molto. Su Fini, Gasparri, La Russa... e Vespa, sono invece d’accordo con lui.

 

24. 23/2/2004

SANTIFICAZIONE DI UN CICLISTA
da Vittorio Grondona

Mi è piaciuto molto l’editoriale di Paolo Ghezzi sull’Adige che sento di condividere quasi completamente. Vorrei fare solo un commento sulla relazione Alexander Langer, Marco Boato e Adriano Sofri. Pensare che la grazia a Sofri sia un provvedimento ad personam è molto limitativo. Io credo invece che sia un primo passo di grande risonanza nazionale col quale, finalmente, si conferma ufficialmente che tenere in carcere una persona socialmente recuperata è un’inutile cattiveria. Con la grazia a Sofri, la concretizzazione del sano principio di giustizia per tutti, voluto da Langer, sarebbe sicuramente agevolata.

 

25. 23/2/2004

NON GUARDIAMO SOLO DA DESTRA E DA SINISTRA
da Vittorio Grondona

Gentile Signor Luca Serpieri, lei ha pieno diritto di non apprezzare il mio pensiero sulla vignetta di Forattini. Forse lei trova divertente calpestare il sangue delle persone uccise dall’odio e dalla vendetta sorti spontanei da una sporca guerra fascista? Io no! Ma questi sono affari suoi. In me resta l’amarezza di sessant’anni passati invano. Invece di inveire giudicando le persone in modo scorretto, farebbe meglio ad esaminare i fatti con più coscienza critica ed imparare a discuterli con pacatezza. Le cose possono essere viste non solo da destra o da sinistra, ma anche dall’alto o dal basso. Lei purtroppo non le guarda da nessuna parte. Lei si trova chiuso in un sacco e chi da fuori la sta bastonando le urla di essere comunista, ma nella realtà sono i suoi amici che non solo infieriscono su di lei, ma la stanno anche ingannando con la menzogna.

 

RIFERIMENTO 22/2/2004

COMMENTI A FORATTINI
da Luca Serpieri

Non commenterò la vignetta di Forattini, ma i commenti che i bloggisti hanno fatto ad essa. Schiavone “bestiale pornografia”, Grondona: “disgustosa”, Ceratti: “truculenta”, Freda: “fa vomitare”, Granata: “disgustoso, volgare e disonorevole”. Oldrini: “idem come Granata”. Quando si dice la pacatezza dei toni! E tutto ciò in reazione ad una
Vignetta di un autore che, secondo CSF, sono 10 anni che fa vignette così. Davvero c’è da aver paura, davvero c’è da votare qualsiasi cosa pur di evitare che queste persone, così equilibrate, possano prendere il potere.

 

26. 22/2/2004

METTIAMO I PUNTINI SULLE “I”
da Vittorio Grondona

Caro Claudio, “vantaggio” nel contesto è forse la parola sbagliata. Sta comunque per beneficio, aiuto. Quando si ha bisogno di aiuto, tutto va bene, anche la disgustosa vignetta di Forattini. Durante la Campagna elettorale post bellica circolava un manifesto altrettanto disgustoso che raffigurava i comunisti con la sveglia al collo e mangiatori di bambini. Solo un cretino poteva credere ad una simile idiozia... Eppure... La mamma dei cretini è sempre incinta, come allora così oggi!

 

27. 21/2/2004

FORATTINI IN PROPAGANDA ELETTORALE DISPERATA
da Vittorio Grondona

Tutte le guerre sono così! Si cammina nel sangue prima, durante e dopo. Scandalizzarsi dopo è del tutto inutile. Quello che è vergognoso ed ignobile è il fatto che non si consideri il triste evento come monito per evitare nel futuro altri conflitti, ma bensì per trarne ingiustamente un macabro vantaggio elettorale.

D’accordo, ma che cosa c’entra il vantaggio elettorale? (csf)

 

28. 21/2/2004

BILL&SILVIO /3
da Vittorio Grondona

Bill suona, anche... Silvio parla, solo: sono due democrazie diverse. A Claudio Trezzani... vorrei dire che finalmente mi sono documentato “empaticamente” sull’empatia.

 

29. 20/2/2004

IN PENSIONE FIN CHE SI PUO’
da Vittorio Grondona

Molte industrie si trovano “sulle spalle” una grossa quantità di lavoratori che non servono più. Devono quindi trovare con urgenza il sistema di levarseli di torno accollandone i costi alla comunità. Il nostro governo, che per obiettivo principale ha gli interessi della Confindustria, si attiva di conseguenza: anticipa senza motivo le verifiche sulle pensioni rispetto al 2005 e si inventa l’incredibile “scalone” del 2008. Tanti lavoratori “a rischio” si sentono minacciati da questa sfacciata campagna terroristica e per evitare il peggio decidono di lasciare in anticipo il mondo del lavoro. La scusa che in Italia si vive più a lungo è un affronto vergognoso all’intelligenza delle persone di buon senso.

 

30. 19/2/2004

ELETTORE ROBOT
da Vittorio Grondona

Hanno finalmente inventato l’elettore “Robot”! La testa è quadrata, stile TV, la bocca sorridente da squattrinato sapientone quizzaiolo, le mani a cucchiaio col pollice piatto ideali per lo zapping, i piedi forti e saldi da calciatore incallito. Senza esitazione alcuna corre a votare il suo idolo. Non gli importa un fico secco se il beneficiario del suo voto sarà alla fine un altro. Lui è stato programmato così... Con la coscienza a posto ritorna frettolosamente a casa e riprende tranquillamente la visione del suo quiz preferito...

 

31. 18/2/2004

IL PORTAFOGLIO DI SILVIO
da Vittorio Grondona

Gentile Avvocato Lina Arena, la verità del (suo) Silvio è direttamente proporzionale al suo portafoglio. Più è gonfio il portafoglio, più è creduto dai suoi cortigiani. L’unica cosa che lo potrebbe salvare dall’ipocrisia sarebbe quella di seguire la sorte degli altri italiani: essere vittima di se stesso e diventare finalmente più povero.

 

RIFERIMENTO 18/2/2004

SILVIO E’ UN POLITICO DELLA NUOVA GENERAZIONE
dall’avv. Lina Arena

Il politico di vecchio conio si indigna non appena il Silvio nazionale rivela le verità nascoste in ognuno di noi. Non pagare le tasse quando sono ritenute eccessive oltrecchè una verità è una regola che si apprende leggendo testi di scienza delle finanze. Durante gli studi universitari. Nell’oggi, il professore alla Visco, cioè quello organico alla sinistra postcomunista, tradisce quell’insegnamento e tace. Silvio, rimarcando quella regola, non ha fattoaltro che dire una verità. Sarà attaccato dagli ipocriti della sinistra. Ma ha detto una verità e quindi dev’essere apprezzato.

 

32. 18/2/2004

IPNOSI GENERALE
da Vittorio Grondona

E’ vero, se il Cavaliere non fosse in politica non si parlerebbe affatto di lui e l’informazione ne ricaverebbe un grosso vantaggio. Purtroppo è sceso in campo... Un personaggio così prepotente non si era mai visto. L’elettore teleguidato, tra un quiz idiota e l’altro ancora più idiota, si è fatto letteralmente ipnotizzare ed è difficile svegliarlo. La stampa, certa stampa, potrebbe essere l’unica in grado di gettare un secchio d’acqua in faccia ai beati addormentati ed è bene quindi che lo faccia, che parli molto di lui, che metta in risalto le sue contraddizioni, il suo sfacciato disprezzo per la povertà, la sua megalomania, la sua vanità, la sua squallida politica sociale. Un personaggio di tale fatta al comando di un paese dovrebbe far paura a qualsiasi persona ragionevole. E dire che l’Italia è da poco uscita a fatica da una situazione analoga. Sono enormemente amareggiato nel prendere atto che l’esperienza terribile della mia generazione non ha purtroppo insegnato nulla a quella attuale. Prima o poi nel paese dei balocchi si diventa asini!

 

33. 18/2/2004

IL MIO PARERE SULLA DEPRESSIONE
da Vittorio Grondona

La depressione esiste, eccome esiste! E’ un male subdolo che ti salta addosso senza che te ne accorga. Non riesci a spiegarti cosa ti stia capitando e fin tanto che non lo capisci sarai una fragile vittima nelle suE mani. Però è anche debole, molto debole. E’ sufficiente accorgersi di essere caduto nelle sue grinfie per liberarsene per sempre. Purtroppo non tutti i depressi hanno la fortuna di riconoscerla da soli. Molti hanno bisogno di aiuto!

 

34. 16/2/2004

IL GIOCO DEGLI INCAZZATI
da Vittorio Grondona

Se ci fate caso gli incazzati appartengono a categorie di lavoratori per fortuna ancora abbastanza forti. Quelli che non possono incazzarsi invece sono quei poveracci il cui stato lavorativo è stato trasformato in moderna schiavitù. Non a caso il governo tenta in tutti i modi di dividere il sindacato e minaccia interventi punitivi contro chi ancora può scioperare: lo scopo è quello di spezzare le ali anche ai pochi irriducibili che osano protestare contro i soprusi del potere economico.

 

35. 15/2/2004

IL DESTINO DEGLI EMBRIONI
da Vittorio Grondona

Ora i saggi parlamentari dovranno studiare un’altra legge idiota per sistemare i 124 mila embrioni già pronti nei centri per la fecondazione. Faranno una carneficina? Li venderanno a qualche paese meno sprovveduto del nostro? Si appelleranno al buon cuore di “volontarie” con sani principi morali disposte a completarne il ciclo? Chissà! Sono proprio curioso di vedere cosa si inventeranno questa volta i nostri bacchettoni politici!... E pensare che fino a ieri ero convinto che un essere umano non potesse sopravvivere al congelamento. Mah!...

 

36. 13/2/2004

TECNICA ORATORIA SOLITARIA
da Vittorio Grondona

Il Cavaliere non s’impaccia mai. Su ogni cosa lui spara un numero, una percentuale. Possiede per natura la classica tecnica del venditore di fumo!... Perde il filo solo quando viene interrotto da un direttore qualsiasi messo lì per contorno... Questo è il suo punto debole.

 

37. 6/2/2004

NON E’ PROPAGANDA
da Vittorio Grondona

Ma veramente Signor Luigi Baglione è convinto di quello che scrive? In un cda composto da cinque persone di cui quattro di destra ed una di sinistra, quest’ultima messa lì dalle istituzioni a garanzia del corretto e imparziale funzionamento dell’impresa RAI, secondo lei come dovrebbe comportarsi il garante qualora scoprisse irregolarità gravi come quelle di cui si parla? In modo disonesto, come si sono comportati quelli che secondo la sua convinzione l’hanno preceduta o come ha fatto Lucia Annunziata? Se il fatto è accertato, la propaganda non centra un bel niente! Cambiamo piuttosto il sistema “partitocratrico”, come lo chiama lei. Non si usucapisce un sistema disonesto, Craxi docet.

Quando il titolo è “Propaganda”, la numerazione 2 è abolita, caro Vigro. Ora si può ripartire da 3.

 

38. 5/2/2004

PRIMARIE PROBLEMATICHE
da Vittorio Grondona

Incuriosito e fondamentalmente stimolato a partecipare al voto delle primarie virtuali, ma nel contempo profondamente indeciso, ho navigato in lungo e in largo, e per più giorni, sul sito dei girotondi. Poi ho deciso di non votare. Ho pensato che in sostanza un sistema di quel genere non cambierebbe le storture elettorali che affliggono la democrazia italiana. In pratica si vota per persone conosciute in base alla stima e alla simpatia, mentre rimangono nell’ombra i programmi. Le qualità che deve possedere il condottiero politico non sono limitate al suo carisma, ma sono soprattutto quelle che danno la garanzia della vittoria finalizzata al bene del Paese. Per esempio, D’Alema, ma potrei fare diversi altri nomi, secondo il responso elettorale negativo del 2001, ha dimostrato che la sua politica non era vincente. Perché è ancora presente nei primissimi posti nella lista dei prescelti?

 

39. 4/2/2004

QUANDO ANCHE I BIMBI DANNO FASTIDIO ALLA POLITICA...
da Vittorio Grondona

Ecco, ci siamo! Dopo i preliminari dei media, studiati appositamente per fomentare l’indignazione, sboccia la legge “bastone” che vieta la presenza dei bambini alle manifestazioni. Chissà se il divieto varrà anche per quelle religiose: “Lasciate venir da me i piccoli e non glielo impedite;....” (Vangelo, Marco, X, 14). Chissà se il bimbo sospeso in alto e proteso alla disperata ricerca del tocco papale, da grande ne sarà contento o sentirà di essere stato indebitamente strumentalizzato... Mah! Secondo me sarebbe meglio legiferare sulle cose serie e lasciare le idiozie agli sprovveduti che vivono nel mondo delle favole!

 

40. 4/2/2004

E’ ANCHE QUESTIONE DI “GRANA”!
da Vittorio Grondona

E la sinistra?... Quanto può spendere la sinistra per un’idea?

 

41. 3/2/2004

ELEZIONI LIBERE... SOLO PER MODO DI DIRE!
da Vittorio Grondona

Caro Signor Alessio Sebastian, come la capisco! Votare per Ottaviano Del Turco è stata sicuramente un’esperienza che se la ricorderà per sempre. Dal mio punto di vista politico sarebbe una cosa da non farsi nemmeno turandosi il naso... Anche nella mia lista la preferenza obbligata era per l’ex sindacalista socialista, la cui politica ho da sempre criticato ed avversato. La mia indignazione più forte in quella amara circostanza scaturiva però dalla sensazione di trovarmi di fronte a consultazioni truccate. I nomi alle urne dobbiamo indicarli noi, non i partiti!

 

42. 3/2/2004

IL PARAOCCHI DI PANEBIANCO
da Vittorio Grondona

Panebianco farebbe bene a fare anche un’analisi della situazione attuale. Si accorgerebbe che i grossi errori del centro-sinistra possono essere corretti con un mandato elettorale più attento e nel contempo che le prepotenze scandalose dell’attuale maggioranza, mirate esclusivamente a salvaguardare gli interessi di una sola persona, lasceranno per sempre una macchia indelebile e vergognosa sulla nostra democrazia.

 

43. 2/2/2004

E SE FUMARONO LA VIGNETTA DI STAINO...
da Vittorio Grondona

Il mio PC, ultimo grido si fa per dire della tecnica moderna, ma in realtà già superato appena comprato come quello di Grillo nel monologo “Parmalat”, continua a non farmi vedere la vignetta di Staino sotto il titolo “Massaie”.

Te la raccontiamo noi. Bobo: «Sentito? Le massaie possono fare molto contro il carovita». La moglie: «...con una di noi al posto di Tremonti, certo.» (Blog di servizio)

 

44. 1/2/2004

BIAGI, SANTORO... LE MASSAIE
da Vittorio Grondona

Non ho capito l’intervento del Signor Claudio Trezzani. Intuisco invece perchè sotto il titolo “massaie” non c’è niente: spronate dal Cavaliere buontempone, sono in giro per l’Italia a cercare inutilmente un negozio più onesto. Mi sa tanto che per trovarlo dovranno varcare il confine e scoprire finalmente che in altri paesi è prassi normale per un governo democratico controllare anche il mercato dei prezzi.

Che vuol dire «sotto il titolo “massaie” non c’è niente»? E la vignetta di Staino?

 

MARZO 2004

 

45. 31/3/2004

DACCI OGGI IL LAVORO QUOTIDIANO...
da Vittorio Grondona

A cadenze opportunamente studiate il Cavaliere sorridente salta fuori con una pinocchiesca, ma studiata battuta. Rappresenta per alcuni giorni il tema principale da svolgere per i giornali, per gli opinionisti, per la radio, per la televisione e infine per Socci e compagni che ogni lunedì ci danno un buon motivo per uscire di casa o per guardarci un film. Qualsiasi film è meglio... Non c’è che dire, è proprio un bravo procacciatore di lavoro. Nel frattempo, mentre l’Italia intera perde tempo ad approfondire inutilmente i vari commenti, lui si fa gli affari suoi.

 

46. 28/3/2004

COINVOLTO IN UN ATTO DI TERRORISMO
da Vittorio Grondona

Nei primi anni ‘60 mi sono trovato tristemente coinvolto in un atto di terrorismo. Occasionalmente mi trovavo nella stazione di Verona in attesa di proseguire il viaggio per una breve licenza militare. Proprio quel giorno il Compartimento ferroviario di Verona era in sciopero ed era stato opportunamente organizzato un servizio sostitutivo dei treni con partenza nei pressi del deposito bagagli di stazione, dove di conseguenza mi ero recato insieme a tantissima altra gente. Improvvisamente all’interno del deposto scoppiò una bomba. Intorno a me lo spostamento d’aria aveva provocato un vuoto surreale e lo scenario che vidi fu davvero sconvolgente: gente trafitta in più parti del corpo da schegge di vetro e altro, e sangue dappertutto. Ci fu un morto e diversi feriti. Il mio danno si limitò, per pura fortuna, ad alcuni frammenti di vetro che ebbero la straordinaria accortezza di fermarsi sul berretto della divisa. A distanza di oltre quarant’anni ancora mi chiedo il perché di quell’atto così vile e disumano, quali interessi avesse voluto salvaguardare... Ora si parla di anni di piombo! Ma di quale piombo?... Eravamo in pace con tutti, l’economia stava andando bene.... Il piombo del potere e degli interessi?... Forse sì... Ma certamente non quelli del popolo!

 

47. 27/3/2004

PERCHE’ ARRENDERSI?
da Vittorio Grondona

Suvvia signor Pier Franco Schiavone, non se la prenda. Continui a scrivere sul Blog. Sono sicuro che tutti la leggiamo volentieri.

 

RIFERIMENTO 27/3/2004

SOLO PER CONCLUDERE, CON LE MIE “DIMISSIONI”
Da Pier Franco Schiavone, Milano

Certo che è incredibile! Consentimi, CSF, per l’ultima volta di sforare.

Sfori ma su documenti.

 

48. 27/3/2004

LA MORTE E’ UNA COSA SERIA...
da Vittorio Grondona

E così siamo arrivati a chiederci se sia giusto o meno ammazzare. Solo il fatto che una persona possa ancora avere qualche perplessità in proposito mi fa rabbrividire e nel contempo affievolisce in me la speranza di riuscire a vedere un mondo migliore. No, io proprio sono convinto che in nessun caso l’uomo abbia il diritto di sopprimere un suo simile. C’è sempre un’alternativa migliore alla morte. Chi invece ritenesse che in qualche circostanza sarebbe comunque utile ricorrere ad una simile barbarie, secondo me, non ha avuto ancora la fortuna di fare il grande passo culturale che lo distingue dall’animale.

 

49. 25/3/2004

I DENTI DI SADDAM
da Vittorio Grondona, Bologna

Non mi sono mai azzardato a dirlo, ma in fondo ci ho sempre pensato. Cosa diavolo cercavano gli americani in bocca a Saddam Hussein? Era forse lì che nascondeva le armi di distruzione di massa? Del resto l’hanno sempre detto che uccide più la lingua della spada!

 

50. 24/3/2004

IL MERCATO DELLE SCHIAVE
da Vittorio Grondona

Ho visto “tutta” la trasmissione “Miss Padania 2004” respingendo le spontanee tentazioni di spegnere la TV ad ogni assurda interminabile pausa pubblicitaria. Tutto per curiosità, per farmene un parere. In compenso non ho mai seguito “per intero” l’elezione di Miss Italia. Personalmente penso che questi concorsi siano paragonabili al mercato delle schiave. Manca solo che l’esperta regia si assicuri anche della salute dei denti delle ragazze, come si fa normalmente al mercato dei cavalli. (...)

 

51. 22/3/2004

DISTRAZIONI GIORNALISTICHE
da Vittorio Grondona

Due milione, un milione, centomila, centocinquanta?... Solo il Padre Eterno sa in quanti sabato erano alla manifestazione di Roma a favore della pace e contro il terrorismo. Erano comunque tanti, tantissimi! La massiccia partecipazione della gente che ha messo in spettacolare risalto il grande desiderio di pace dei popoli, doveva essere, a mio parere, l’argomento principale di discussione sia dal punto di vista giornalistico che da quello politico. Invece no! Tutto si è focalizzato sull’insignificante contestazione all’On. Fassino da parte di alcuni personaggi, peraltro conosciuti ormai da tutti per il loro indisciplinato modo di comportarsi e di vedere le cose... Sempre attuale la frase proverbiale latina “Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur” (mentre a Roma si chiacchiera in consiglio, Sagunto cade nelle mani del nemico).

 

52. 21/3/2004

STATISTICHE E SONDAGGI
da Vittorio Grondona

Cerco di stare in poche battute... Una società che si fida dei sondaggi e delle statistiche è destinata a fallire ed a essere governata da nullità politiche. L’unica cosa che conta in politica, secondo me, è la logica delle cose. E’ sufficiente ragionare per capire le priorità del bene sociale. Se invece si ritenesse che il bene sociale debba sottostare alla legge del mercato per lucrarci sopra, ben vengano i sondaggi e le statistiche, e ognuno li faccia come gli pare. E’ un ottimo metodo per addescare i gonzi!

 

53. 20/3/2004

LA COSCIENZA DELLA DESTRA
da Vittorio Grondona

Il centro destra ha votato la legge Boato secondo coscienza. Ora sappiamo di quale pasta sia fatta la coscienza del centro destra: fascista e “forcaiola”. Costringere chiunque a dichiararsi colpevole quando in cuor suo è convinto di non esserlo equivale a carpire una confessione con la tortura. Proprio come facevano i fascisti. Nello stesso tempo il Capo dello Stato si è tolto un bel peso. Ormai lui è fuori, ci pensi il ministro nelle cui mani la candida coscienza della CDL ha passato uno dei suoi caratteristici poteri costituzionali! E in questo caso si tratta addirittura di un ministro che non esita a “saltare” per dimostrare di non essere italiano, messo lì da un Presidente del Consiglio che si rammarica di non essere un dittatore.

 

54. 13/3/2004

UN VOTO PER IL PONTE
da Vittorio Grondona

Attraversare lo Stretto a piedi deve proprio essere una goduria pazzesca. Qualcuno nega perfino il suo voto a chi per il momento ritiene più utile destinare i soldi del ponte ad altre opere più urgenti... Nell’attuale situazione è sufficiente elencarne alcune: un po’ d’acqua, un lettino nell’ospedale di Palermo, il raddoppio della linea ferroviaria Messina-Palermo, il termine dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, una sala operatoria negli ospedali calabresi..., per esempio.

 

55. 9/3/2004

A CHI DOBBIAMO CREDERE?
da Vittorio Grondona

A pagina II di Bologna Cronaca su La Repubblica del 6/3/2004 spicca il seguente titolo: “Raddoppiati i morti stradali nonostante la patente a punti”. L’articolo dell’ottimo giornalista Valerio Varesi incomincia così: “ A Bologna la patente a punti è stato un vero fallimento.”....

 

56. 9/3/2004

EXCALUBUR - APOSTOLI ALLO SBARAGLIO
da Vittorio Grondona

Seduti al tavolo a forma di S (come Silvio) gli apostoli dell’Unto del Signore cercano di convincere i poveracci che non sono poveri, ma credono di esserlo... Sono solo depressi. Per Brunetta devono anche convincersi di lavorare da schiavi fino al momento del ricovero in un ospizio o meglio ancora fino alla morte, così costano meno... I giornalisti che parlano di politica quando sono al soldo dello stesso padrone mi fanno tenerezza. Purtroppo l’informazione è nelle loro mani e la possono storpiare impunemente... A proposito di democrazia, quante volte la On. Prestigiacomo ha gridato “vergognati” ad Agnoletto? Tante da non farmi capire cosa stava dicendo. Occhetto per Ferrara è “bollito”. Ma è una “didascalia”, chiarisce l’intelligentone sa tutto! E Rutelli, dice Socci, da che parte sta? E Prodi, dice sempre Socci, ha forse cambiato idea sulla guerra?

 

57. 7/3/2004

CANONE RAI
da Vittorio Grondona

Se la RAI fosse un servizio pubblico il relativo canone dovrebbe essere pagato da tutti, compresi coloro che non hanno la TV. Esattamente come si paga la costruzione di un ponte che forse molti non attraverseranno mai. Se invece la RAI fosse un’attività commerciale, il canone non dovrebbe essere pagato... La RAI del nostro Paese è di fatto uno strumento in mano a chi vince le elezioni, quindi la maggioranza paghi il canone e lasci stare il cittadino.

Ci sono tasse che vengono pagate dagli utilizzatori (benzina), tasse che vengono pagate da tutti (ponti) e tasse miste (tram, sanità). Comunque non è male l’idea di far pagare il canone solo alla maggioranza. Lei ha votato Berlusconi? Paghi Mimun. (csf)

 

58. 5/3/2004

SIMONA VENTURA
da Vittorio Grondona

Ora è uscita ingioiellata come la statua della Madonna in processione. Il
suo anello, sonoro schiaffo alla miseria, l’ha già mostrato a Porta a
Porta. Ma chi la veste quella donna? Dolce e Gabbana?... Ma va là! Ancora,
Caterpillar annuncia un’imminente nuova pubblicità ed io pago... la
corrente!.

 

59. 5/3/2004

SANREMO MASCHERATO DA LUNA PARK AMERICANO
da Vittorio Grondona

Ma questo non è Sanremo... Mi sembra d’essere al Luna Park. Anche i signori
Consoli preferiscono parlare del passato... Dove sei Romina Power?
Caterpillar parla francese come un basco lo spagnolo. Ha ragione la F non è
una I... Pare che la Moratti abbia avuto un ripensamento: le tre ore di
inglese le ha fatto diventare una e mezza. Accidenti, un’altra pubblicità a
Caterpillar... Di questo passo gli ascolti andranno a zero!

 

60. 5/3/2004

ER PIOTTA...
da Vittorio Grondona

Caterpillar dice che storpia la canzone di Celentano... Io dico che la canta
meglio...

 

61. 5/3/2004

CATERPILLAR
da Vittorio Grondona

A Caterpillar più pubblicità che alla TV; messaggi votazione al
3487300200... A quale costo? A chi vanno tutti i quattrini delle telefonate?
Sono milioni di Euro, mica bruscolini! Le tre grazie: Mastella, Bossi,
Sirchia sono in platea, gratis o in missione? Fabrizio Del Noce non manca
mai, poi si farà intervistare da Vincenzo Mollica. Pappalardo, il solito
elefante in un negozio di chincaglieria...

 

62. 5/3/2004

SANREMO IN DIRETTA
da Vittorio Grondona

Le battute di Gene Gnocchi sono carine ma scontate. Non mi piace come hanno
conciato la signora Ventura: vestita così sembra un cespuglio col reggiseno.
Di solito il bello che ha è valorizzato al massimo, stranamente questa sera
no. E’un Sanremo pieno di chiacchiere e le belle canzoni, che in effetti ci
sono, sono impietosamente messe in secondo piano. Come rimpiango i tempi in
cui le canzoni venivano presentate e basta. E’ impressionante, dopo appena 8
minuti ecco la prima pubblicità. Hoffman si è beccato 180.000 dollari per
dire quattro str...ane chiacchiere che non hanno interessato nessuno: lui sì
che è un uomo... di valore!

 

63. 3/3/2004

SANREMO 2004
da Vittorio Grondona

Io sono uno di quelli che, nonostante tutto, segue volentieri il Festival. Ieri l’ho seguito a pezzettini perché ero più interessato ai problemi della scuola trattati da Ballarò. L’ho però registrato... Quest’anno, per fortuna, le canzoni in gara sono solo 22 ed in base a questa straordinaria idea e al voto telefonico a pagamento la mia testa mi diceva che il programma potesse star dentro all’oretta di trasmissione giornaliera. Invece no. Col seguito (patetico) di Porta a Porta è durato oltre le 4 ore. Decisamente troppe. Dal numero delle costosissime “telefonate voto” si potrebbero fare ipotesi sul numero dei gonzi teleguidati. Non mi è piaciuta la regia: i troppi repentini cambi di scena che i registi moderni, ma poco esperti, sono abituati a fare in particolare sui balletti e sui cantanti, sono innaturali e distraggono dalla visione e dall’ascolto. Troppe le interruzioni pubblicitarie. Gino Paoli ha dato il tocco di classe alla prima serata. Veramente bravo! Il festival è piaciuto all’onnipresente On. La Russa.... Fabrizio Del Noce deve ssere l’unico vincitore di tutti i posti in prima fila messi in palio da “telefortuna” RAI...

 

64. 2/3/2004

C’ERA UNA VOLTA...
da Vittorio Grondona

Una volta c’erano le scaldiglie elettriche che scioglievano la neve sugli scambi, c’erano pure squadre attrezzate pronte ad intervenire in caso di necessità, e i treni andavano con qualsiasi tempo; una volta c’erano i comuni che reclutavano spalatori di neve occasionali, e i marciapiedi e le strade erano puliti e sicuri; una volta c’era il dottore della mutua che faceva in casa “i raggi” ai pazienti con la propria attrezzatura, e l’ammalato non doveva aspettare un anno per una diagnosi. Ora siamo tutti più ricchi dice il Cavaliere quando conta i suoi soldi. Ora siamo tutti sui treni e sulle auto... Dall’altra parte non c’è più niente e nessuno, e ce ne accorgiamo solamente quando la natura ci ferma...

 

APRILE 2004

 

 

65. 22/4/2004

COSTITUZIONE QUALUNQUISTA?
da Vittorio Grondona

L’Art. 53 della Costituzione recita: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”. Il qualunquismo della nostra Costituzione è davvero impressionante!... Però mi piace assai.

 

RIFERIMENTO 21/4/2004

SOLITO RITORNELLO
da Claudio Urbani

Il caro Vittorio Grondona ricade nel vizietto italico del qualunquismo, chiedendo che le tasse le paghino di più i ricchi. Si ricorda di scordarsi che è a loro che serve di più il denaro. Il povereo è abituato ad esserlo, ma per un ricco diventarlo è un vero dramma.

 

66. 21/4/2004

ABOLIAMO INVECE LE TASSE INGIUSTE
da Vittorio Grondona

Un governo che etichetta i poveri dando loro la patente di accattoni è un governo che una società sana dovrebbe eliminare. Ci sono tanti modi per evitare le onerose tasse indirette ai meno abbienti. Il più valido potrebbe essere quello di abolirle per esempio sui consumi necessari alla vita, come il cibo, le attività del tempo libero, la casa, le spese mediche... E’ ovvio che in questo caso le tasse aumenterebbero per i redditi più alti, ma del resto non è così che prescrive la nostra Costituzione?... Paghi chi può!...

 

67. 19/4/2004

EUROPA!... SE CI SEI, BATTI UN COLPO
da Vittorio Grondona

ONU o non ONU, secondo me Zapatero avrebbe comunque ritirato le truppe dall’Iraq. Gli avvenimenti recenti gli hanno dato l’occasione di farlo senza dare tante spiegazioni. Per quanto riguarda i nostri indecisi politici non mi meraviglio più di tanto. Noi non abbiamo eletto dei politici, ma solo degli opportunisti inseriti da altri opportunisti in una lista di partito. C’è chi va di qua o di la proprio come nel gioco dei quattro cantoni: lo scopo e di occupare per primi una sedia libera che comunque paga profumatamente. Cosa ci sta a fare il Parlamento europeo? Una decisione unica europea su come gestire l’invasione dell’Iraq da parte dell’occidente è il minimo delle aspettative di tutti noi.

 

68. 18/4/2004

ALLA CONQUISTA DEL MEDIO ORIENTE
da Vittorio Grondona

Chi è che rilascia i permessi agli occidentali per la ricostruzione dell’Iraq? E’ un’informazione che non sono ancora riuscito a trovare. Stai a vedere che dopo la conquista del West è iniziata la conquista del Middle Est. Chi arriva prima si aggiudica il territorio... Questa volta però la corsa non si fa coi carri e coi cavalli... Mi auguro vivamente che qualcuno non la faccia protetto da pacifici lavoratori dipendenti armati fino ai denti, assunti con stipendi da favola!

 

69. 17/4/2004

E TREMONTI STUDIA COME CALARE LE TASSE
da Vittorio Grondona

Un poveraccio che guadagna da 0 a 7.500 Euro lordi all’anno, giustamente non paga l’ imposta sui redditi delle persone fisiche, ma ingiustamente paga per intero le spese mediche e le tasse indirette senza possibilità alcuna di scaricarle. Berlusconi, tanto per fare l’esempio di uno che guadagna sicuramente più di 7.500 Euro all’anno, ha la “sfortuna” di pagare l’IRPEF, ma in compenso non solo vive meglio, ma paga le spese mediche con il 19% di sconto e può scaricare per legge diverse tasse indirette. In tale triste contesto sociale tutti si aspetterebbero un provvedimento che finalmente portasse un po’ di beneficio alla qualità della vita del poveraccio... Invece no!... il bravo Ministro Tremonti, dopo lunghissime e attente riflessioni, per favorire il rilancio dell’economia, ha deciso che calerà ancora le tasse a Berlusconi (citato sempre come esempio). Valli a capire questi “maghi”!

 

70. 16/4/2004

MALA TEMPORA CURRUNT!
da Vittorio Grondona

Sulla tragica vicenda dell’assassinio del povero Quattrocchi ci sono troppi nodi da sciogliere: come mai il governo americano utilizza manovalanza europea? Vuole forse difendere la sicurezza di qualcuno o di qualche cosa che sta manovrando in Iraq per raggiungere particolari scopi politici/economici la cui origine deve essere mantenuta segreta? Perché il governo italiano dice di non saperne nulla? Come mai Quattrocchi ha mentito anche alla madre sul luogo della sua missione? Perché poi hanno assassinato proprio una guardia del corpo? Che messaggio hanno voluto trasmettere? Non mi ritengo tanto ingenuo da pensare che gli assassini siano solo dei maniaci irresponsabili. Qualcosa hanno voluto significare con questo tremendo gesto mirato. Proprio faccio fatica a credere che sia stato compiuto col solo scopo di costringere il ritiro delle nostre truppe dall’Iraq (...).

 

71. 15/4/2004

L’AVANTI? ESISTE ANCORA?
da Vittorio Grondona

Nei giorni nostri informarsi sulla politica leggendo l’Avanti equivale ad informarsi sulla propria salute consultando l’idraulico!

 

72. 14/4/2004

BUONA PASQUA 2004
da Vittorio Grondona

Buona Pasqua a tutti gli amici del Blog.

Ne pubblico una per tutte. Buona Pasqua.

 

73. 10/4/2004

GOVERNARSI COME PARE AGLI ALTRI NON E’ DEMOCRAZIA
da Vittorio Grondona

Gentile Signor Paolo Della Sala, dalle sue osservazioni ho capito sostanzialmente tre cose:
1) - Lei è sicuro che la Sua democrazia sia la migliore del mondo, ovvero, se meglio crede, che sia la più completa rispetto alle altre;
2) - Lei vorrebbe imporre a tutti i popoli di governarsi secondo la Sua democrazia ricorrendo se “necessario” anche alla forza e non solo alla ragione;
3) - Lei, giustamente distingue i “pacifisti” dai “pacifinti”. Per me i pacifinti sono quelli che chiamano la guerra “missione di pace”. “No global” non è poi una parolaccia!
In sostanza Lei argomenta più concretamente il mio ragionamento, che per quanto riguarda i punti 1) e 2) è decisamente contrario al Suo.

 

RIFERIMENTO 10/4/2004

DEMOCRAZIA, IRAK, CHE, GRONDONA
da Paolo della Sala

Con l’occasione replico anche a Freda, col suo “meglio il duce”, dicendo che la sua soluzione non ha mai funzionato. Ma anche Grondona non scherza: parla di “democrazie”, come se in Irak ce ne fosse stata una. La democrazia è una, il resto è solo “la schifezza della schifezza della schifezza”, per dirla con Totò. Pur con tutti i suoi limiti, abbiamo il dovere di tenercela stretta. I pacifisti vogliono sì bandire la guerra, caro Grondona, ma ciò non basta. Non servono parole, ma atti concreti, a meno che non si voglia riportare Saddam sul trono e via liberi tutti. Infine i “pacifinti” non solo non sono pacifisti, ma favoriscono i conflitti. Con le posizioni di Gino Strada o del mio parente prete no global, che gridano pace con la kefiah di Al Aqsa e Hamas, simbolo di una delle due parti in contesa, cosa si ottiene dagli israeliani? Non si favorisce così il ringalluzzimento del nazionalismo chiracchiano foriero di una guerra ben peggiore dell’attuale? (...)

 

74. 9/4/2004

A CIASCUNO LA SUA DEMOCRAZIA
da Vittorio Grondona

Io non sono sicuro di vivere nella democrazia ideale. Ciascuno crede che la propria sia quella migliore... E mi pare peraltro normale crederlo. Ma mai si dovrebbe imporne una con le armi o con l’occupazione. Questi sì che sarebbero atti antidemocratici per tutte le democrazie del mondo. E poi, perché si tirano sempre in ballo i pacifisti? Loro vogliono solo bandire la guerra, tutto qui! La figura del Che Guevara in quasi tutti i paesi del mondo è ormai diventata nella tradizione un classico simbolo di conquista della libertà e non mi sembra cosa sensata metterla in relazione con le guerre politiche cubane. Pure esse ingiuste e inutili come tutte le guerre!

 

75. 9/4/2004

BRAVO PANNELLA
da Vittorio Grondona

Marco Pannella ha tutta la mia solidarietà nell’attuale battaglia che sta conducendo. La grazia a Sofri centra fino ad un certo punto. Salvare dalle grinfie rapaci del centro destra uno dei più saggi diritti costituzionali come quello della “grazia”, affidato con grande oculatezza solo al Capo dello Stato, è un dovere di tutti gli italiani e non solo di Pannella. Tale diritto in mano ai partiti sarebbe un’arma micidiale contro la democrazia e la sicurezza del Paese.

 

76. 7/4/2004

TRE, SON LE COSE..
da Vittorio Grondona

Ho tre cose da dire sfidando consapevolmente il cestino di CSF:
(...) 3) - Irresistibile lo show del Cavaliere spendaccione. Sparare cifre come 50.000 miliardi di Euro (?) per viaggiare in treno più veloci della luce in un momento in cui non si trovano risorse per i più elementari servizi sociali, fa ridere anche i polli. La velocità dei treni non è tecnicamente un problema... Il problema è fermarli! Quanti treni, secondo voi, possono percorrere una linea alla pazzesca velocità di 300 Km/h? Quanto spazio libero bisogna garantire davanti a tali bolidi sferraglianti per mantenere quella velocità? La cosa è fattibile, ma solo dedicando loro l’intera linea, altrimenti gli altri treni meno veloci sarebbero sempre fermi o addirittura tolti in buona parte dalla circolazione. Conviene spendere tutti quei soldi in un contesto geografico come l’Italia per consentire a qualche fortunato e facoltoso turista di percorrere Napoli/Firenze in due ore? Non sarebbe meglio destinare quei soldi in cose più utili alla nostra società e limitarsi a rendere efficaci le linee ferroviarie rimaste ancora vergognosamente in stato fatiscente?

Tre? Facciamo una.

 

77. 5/4/2004

ESTETICA E PUNTEGGIATURA
da Vittorio Grondona

(...) Trovo bello, per esempio, che dopo il punto, la virgola o il punto e virgola ci sia un attimo di pausa, graficamente configurata con un piccolo spazio. Quando proprio desiderio un pausa di riflessione più lunga, alla Celentano per capirci, ma più intelligente, allora apprezzo la presenza di un a capo dopo il punto. E’ solo una questione di estetica che però ha il grosso pregio di aiutare molto chi vuole imparare a leggere e capire il significato di quello che legge.

 

78. 4/4/2004

QUANTO E’ DIFFICILE ANDARE D’ACCORDO...
da Vittorio Grondona

Sulla punteggiatura sono completamente d’accordo con Barbara Melotti; sul libro di Oriana Fallaci non sono assolutamente d’accordo con CSF; Su Fiorello non sono sostanzialmente d’accordo con le lodi generosamente espresse oggi su Repubblica da Sebastiano Messina. Due a uno, vince il disaccordo.

 

79. 3/4/2004

RIECCOLA
da Vittorio Grondona

Eccola qui di nuovo, col suo nuovo libro, nuovamente pubblicizzato sconsideratamente, per dirci le stesse cose d’amore... Mi viene in mente un giornalista sportivo che per commentare le partite di calcio paesane usava due tracce, una per chi vinceva ed una per chi perdeva. Variava nomi e risultati ed il gioco era fatto. Nessuno si accorgeva che le azioni erano sempre le stesse ogni domenica. Oriana Fallaci fa così, ogni anno ci ripete il suo odio. Sempre lo stesso.

Stavolta è diverso. Sai perfettamente che puoi ignorarlo del tutto. (csf)

 

80. 2/4/2004

I DIRITTI VIRTUALI DEL POPOLINO
da Vittorio Grondona

I diritti di sciopero e di non sciopero sono purtroppo rimasti tali solo sulla carta. Proprio come il diritto di voto. Ti dai tanto da fare per eleggere chi più si avvicina alle tue idee e poi ti trovi che a comandare ci va un insignificante partitino come la Lega Nord che in sostanza non ha nemmeno un quinto dei voti del partito che hai votato. E così lo sciopero. In pratica può farlo solo chi ha le spalle coperte da sindacati di grosse aziende: FS, ATC, Scuola, ecc. Scioperare in piccole aziende, con pochi dipendenti o a conduzione famigliare, in sostanza equivarrebbe dire addio al posto lavoro. Viceversa non scioperare nelle grandi aziende potrebbe rendere la vita difficile nei rapporti con i colleghi. Privatizzare le grandi società e quindi spezzettarle in tante piccole ditte significa soprattutto togliere forza al sindacato. Questo è lo scopo principale della Confindustria e dei governi da lei sostenuti, come quello che abbiamo noi attualmente. Il popolino serve senza diritti, altrimenti costa e complica le cose!

 

81. 1/4/2004

CE’ O CHE... OGNI POPOLO HA IL SUO!
da Vittorio Grondona

L’austerità del Parlamento della Repubblica dovrebbe consigliare a tutti i parlamentari rappresentanti del popolo di parlare e di comportarsi al suo interno con serietà ed educazione. Ve li ricordate i nostri vecchi politici? De Gasperi, Togliatti, Moro, Fanfani, Almirante e tutti gli altri di quei tempi? Ma chi di loro si era mai sognato di comportarsi come ha fatto l’On. Cè? Ragione o torto poco importa. Purtroppo quando mancano alla base i ragionamenti ed i fatti per argomentare al meglio i motivi di dissenso è
difficoltoso usare la dovuta pacatezza, è più facile sfoderare la grinta dell’irrazionalità delle parole e delle azioni d’effetto. Nel caso in parola di effetto sgradevole ed irriverente nei confronti di ogni cittadino italiano.

 

MAGGIO 2004

 

 

82. 31/5/2004

L’INCONTESTABILE FIORELLO /2
da Vittorio Grondona

E’ passata, evviva!.. Ecco i risultati della tortura, alla fine sei costretto a dire tutto quello che vogliono farti dire, vero o falso non importa!

Quale che fosse il gioco, mi sa che l’hai giocato da solo.

 

83. 31/5/2004

L’INCONTESTABILE FIORELLO
da Vittorio Grondona

Fiorello è bravissimo! Dovrebbe andare in onda 24 ore su 24? Sempre di seguito! (chissà se questa passa?)

 

84. 31/5/2004

SEGNO DEI TEMPI
da Vittorio Grondona

(...) Ultima notizia: il libro di Totti ha battuto nelle vendite quello dell’Oriana, anche questo è forse un segno dei tempi?...

Dio esiste (csf)

 

85. 31/5/2004

INTERVISTA A MARCO RIZZO
da Vittorio Grondona

A forza di sentirne parlare oggi ho finalmente letto l?intervista a Marco Rizzo. Sinceramente me lo figuravo diverso. Le sue risposte, colme di inspiegabile nervosa insofferenza politica nei confronti di Bertinotti, non mi sono piaciute. Nel complesso dell?intervista non sono emersi peraltro a suo favore particolari ideali sociali. Solo rabbia, pettegolezzo, narcisismo e forse anche un pizzico di invidia. Non mi meraviglierei se un giorno o l?altro lo trovassi fra le liste dei DS a non rimpiangere, come D?Alema, di essere stato anche lui un comunista italiano. Le interviste sono fatte così, se non stai attento, ti bruciano!

 

86. 27/5/2004

MASOCHISMO VOTAROLO
da Vittorio Grondona

Se dopo tre anni di miracoli governativi il centrodestra vincesse ancora le elezioni, significherebbe che anche gli italiani non miracolati ce l’hanno proprio con me!

 

87. 24/5/2004

CESELLARE L’ALTRUI PENSIERO PER RENDERLO SIMILE AL NOSTRO
da Vittorio Grondona

Quando si dice che i giornalisti sono indipendenti, che scrivono quello che pensano, si dice una grossa bugia. Il vero uomo libero non è il giornalista, ma il padrone del suo correttore (censore)!

 

88. 23/5/2004

DEMOCRAZIA DI QUALITA?
da Vittorio Grondona

Prima di andare ad occupare l’Iraq tutti eravamo a conoscenza delle torture praticate da Sadam Hussein. Basterebbe dare una scorsa ai numerosi filmati presentati dall’imbonitore Bruno Vespa nelle varie puntate di Porta a Porta per rendersi conto della crudezza di certi atti esplicitamente mostrati anche nei minimi particolari. Stessa dovizia di rappresentazione godevano anche le nefandezze compiute dai crudeli Talebani. Eppure, secondo il parere della destra e di alcuni partecipanti di questo Blog, senza democrazia sarebbe stato impossibile venirne a conoscenza. Tutto il mondo è “Paese”, invece! (...)

 

89. 18/5/2004

DA DIAGO ALLE PENSIONI
da Vittorio Grondona

Su Pier Luigi Diaco sono totalmente d’accordo con l’avv. Lina Arena.
Sul voto di fiducia che riguarda la riforma in negativo delle pensioni devo purtroppo convenire che la cd CDL ha messo a segno un ottimo colpo. In vista delle prossime elezioni dove tutta la maggioranza partecipa col sistema proporzionale, votare a favore dello sfacelo totale del sistema pensionistico sarebbe stato controproducente. E’ meglio avere la scusa che il voto a favore era dovuto per dimostrare una maggioranza unita. Ridete pure, se volete!

 

RIFERIMENTO 18/5/2004

CHI E’ PIER LUIGI DIACO?
dall’avv. Lina Arena

Se Diaco può far quello che vuole e guadagnare tanto per le banalità che scrive e dice non credo che ci sia più nulla da fare per il giornalismo italico. Siamo alla frutta e per giunta a quella bacata.

 

90. 18/5/2004

PERO’ ANCHE LUI E’ CATTIVO!
da Vittorio Grondona

Trovo sconcertante che in questo Blog non emerga un’opinione obiettiva sulla tortura e sull’Opportunità di pubblicare certe sequenze di fatti orribili come il taglio di una testa di uomo. Magari messe in onda TV “dopo la pubblicità”. Dire che “anche” altri hanno fatto le stesse schifezze è un modo “alla Schifani” o, se preferisce “alla Socci” (l’elenco di personaggi di identiche caratteristiche sarebbe lunghissimo nella destra) di giustificare in qualche modo gli atti degli amici che senza ombra di dubbio squalificano la razza umana. La discussione è bella se su un fatto si esprimesse il proprio pensiero svincolandolo dalla destra o dalla sinistra. Andare alla ricerca di quello degli altri o paragonare fatti analoghi commessi da altri non è utile. E’ solo pettegolezzo sterile. Augh!

 

91. 16/5/2004

IL MANAGER DI GOVERNO SA FARE PROPRIO DI TUTTO?
da Vittorio Grondona

Credere che un ipotetico manager nominato dal governo in carica riesca a neutralizzare i danni di altri ipotetici manager eletti da precedenti governi è la più grande idiozia di questo mondo. Ve lo immaginate per esempio l’attuale Direttore Generale della RAI a capo delle Ferrovie dello Stato? Io non oso pensarci, ma non potrei farci nulla: questo è purtroppo l’andazzo del nostro magico paese!

 

92. 14/5/2004

UNA BRUTTA MACCHIA NERA SUL FOGLIO
da Vittorio Grondona

Per fortuna giornalisti come Giuliano Ferrara sono rari nel mondo! Il trofeo dell’odio che ha così spietatamente sventolato sulla prima pagina del Foglio rappresenta proprio il massimo dell’informazione di infimo livello. Dalla sola notizia del fatto tutti già immaginavano quella immagine proprio così come è stata mostrata. Con la morte anche l’informazione finisce.

 

93. 11/5/2004

LA TORTURA TRADISCE LA CIVILTA’ OCCIDENTALE
da Vittorio Grondona

I recenti fatti venuti alla luce sul sistematico ricorso alla tortura da parte della più grande potenza occidentale sono giustamente oggetto di indignazione, apparentemente da parte di tutti. Ho usato l’avverbio apparentemente perché sono nel frattempo emersi in proposito tantissimi “ma”. La guerra è guerra, ricorda il “paladino” Feltri, quindi è da ingenui meravigliarsi che avvengano fatti del genere. Invece no! Io mi meraviglio moltissimo! Torturare è un atto da condannare, chiunque lo faccia ed in qualunque circostanza, di pace o di guerra che sia. (...)

 

94. 11/5/2004

TORTURA OCCIDENTALE DA ESPORTAZIONE
da Vittorio Grondona

Sull’argomento tortura la commozione e la vergogna mi lasciano perplesso e senza parole. Riesco tuttavia a leggere i pareri incredibili degli altri, come quelli cinicamente straordinari di Giuliano Ferrara (Il Foglio) o di Paolo Guzzanti (Il Giornale). Inoltre mi tormenta e nel contempo mi sgomenta in modo esagerato il clima di ingenuità messo in cantiere dal nostro governo. Tutti sapevano, Croce Rossa, Blair, CIA, Pentagono. Solo i nostri governanti non ne sapevano nulla. Semplicemente i prigionieri dei nostri “missionari di pace” venivano rifocillati e dopo 14 ore venivano consegnati “ponziopilatescamente” agli inglesi. Detto così sembrerebbe quasi che fra i compiti dei nostri soldati ci fosse anche quello di accalappiare gli irakeni scomodi e di consegnarli senza tante formalità al comando inglese! In pratica fornitori di materia prima per prove di tortura?

 

95. 8/5/2004

TASSE DIRETTE E TASSE INDIRETTE
da Vittorio Grondona

Da un po’ di tempo sto cercando di filtrare nel Blog il mio scialbo concetto sulle promesse elettorali del sorridente Cavaliere che riguardano la riduzione delle tasse. In sostanza ritengo che riducendo le aliquote IRPEF il meno abbiente non solo non ci guadagnerebbe, ma viceversa dovrebbe rinunciare inevitabilmente ad alcuni servizi sociali essenziali. Con mia grande soddisfazione tutti i giornali di oggi finalmente ne parlano. A dispetto anche delle proposte in merito del centro-sinistra sentite ieri a Batti e Ribatti dalla voce di Rutelli mentre il regista mandava sul video costantemente immagini di Silvio Berlusconi, ribadisco che l’unico sistema di riduzione equa delle tasse sia quello di eliminare quelle indirette sui prodotti necessari ad un’accettabile qualità di vita e di aumentare conseguentemente quelle dirette a seconda dei redditi, come prescrive la nostra calpestata, ma validissima Costituzione.

 

96. 7/5/2004

ALITALIA ADDIO
da Vittorio Grondona

Lo sospettavo già da tempo: come nelle FS anche in Alitalia sono sbarcati i dirigenti miliardari tagliatori di teste. Tempi durissimi per i dipendenti; tempi straordinariamente fruttuosi per i nuovi dirigenti. Quando l’Alitalia costerà una cicca sarà svenduta agli amici degli amici. I sindacati dovrebbero mettersi in testa una volta per tutte che il loro compito è quello di salvaguardare i posti di lavoro prima di tutto il resto.

 

97. 5/5/2004

PAR CONDICIO SPECIALE PER IL CAVALIERE
da Vittorio Grondona

Essere presidente della squadra che ha vinto lo scudetto autorizza di fatto il superamento legale dei limiti imposti dalla par condicio.

 

98. 4/5/2004

GABBIE SALARIALI
da Vittorio Grondona

Io abito a Bologna dove la vita è più cara almeno di terzo rispetto a quella di Roma. A nessuno però è venuto in mente di ingabbiare i salari romani. E poi, chi l?ha detto che la vita a Melfi è meno cara? Con gli stipendi da fame che vi potrebbe essere che forse gli abitanti siano costretti a spendere di meno? Credetemi, dentro le gabbie devono andarci quei politici che hanno in testa idee così sceme! Controlliamo piuttosto i prezzi esagerati del glorioso, benestante, godereccio nord.

 

99. 4/5/2004

MAIL SCIALBE?
da Vittorio Grondona

Avere la presunzione di considerare “scialbe” le idee degli altri non mi sembra bello. (...) Civilmente, tutti dovrebbero avere la possibilità di esprimersi!

Non sono d’accordo (csf)

 

100.        4/5/2004

ANVEDI COME BALLA NANDO?
da Vittorio Grondona

Una semplice curiosità, la disposizione idiota che vieta di parlare pubblicamente di politica nel nostro democratico paese è valida anche per questo Blog?

 

101.        1/5/2004

QUANDO GLI SCHIAVI SI RIBELLANO
da Vittorio Grondona

(...) Mai nessuno azzarda qualche parola in favore degli operai. Anzi le nostre istituzioni democratiche (sic) osano ancora ordinare alla polizia di bastonarli? Ribellarsi all’ingiustizia di subire i turni stressanti di lavoro; le notti insonni consecutive, passate magari a ripetere continuamente la medesima operazione; una misera paga insufficiente per una vita decorosa, lo vogliono far passare come un atto inqualificabile perché reca disturbo agli altri cittadini? Questi ultimi farebbero meglio invece a convincersi che il loro isolato disagio è ben poca cosa in confronto ai numerosi sacrifici che subiscono di continuo i lavoratori sfruttati dai grandi “magnoni” di turno..
Buon primo maggio a tutti? e godiamocelo in differita applaudendo alla nostra libera democrazia da esportazione!

 

GIUGNO 2004

 

 

102.        28/6/2004

POLITICI SI NASCE
da Vittorio Grondona

Questi sono i nostri politici: prima studiano (si fa per dire) dove è meglio creare una discarica, poi la fanno chiudere per inquinamento ambientale. Ora la vogliono riaprire perché non trovano un’alternativa valida per smaltire i rifiuti. Mi viene da dire che politici si nasce, non si diventa. E’ ora di smetterla di votare le persone perché sono carine, bravi cantanti, ottimi calciatori, artisti di grido, amici degli amici con problemi con la giustizia…

 

103.        28/6/2004

PROVINCE E REGIONI, INUTILI SUCCHIASOLDI
da Vittorio Grondona

Comuni, Province e Regioni dello stesso colore politico creano inevitabilmente caotici problemi di gestione dell’amministrazione pubblica: di solito si fa quello che vuole il più forte. Nel caso possibile che le stesse amministrazioni siano rette da diverse correnti politiche il povero cittadino deve dire addio ai suoi reali bisogni sociali. Realtà di carattere generale, come potrebbero essere lo smaltimento dei rifiuti, i trasporti, la sanità, il gas, la luce, il telefono, devono essere organizzati, gestiti e controllati a livello nazionale, possibilmente lasciando fuori l’avidità lucrosa dei privati: la convenienza della concorrenza al lato pratico si è dimostrata una grossa idiozia. Province e Regioni non servono assolutamente a nulla, sono inutili doppioni che costano cifre enormi senza un minimo di beneficio per il cittadino. Fin che siamo in tempo, togliamocele dai piedi!

 

104.        24/6/2004

(IL CARO) DIGITALE RAI
da Vittorio Grondona

Ieri ho manifestato meraviglia per il costo esagerato di 2,00 Euro preteso per una misera presa di segnale di antenna TV che prima del 2002 costava al massimo 500 lire. Più meravigliato, anzi addirittura scocciato, è stato il conseguente comportamento del gestore del negozio bolognese: “Ma scherza? Non lo sa che con il digitale le spine TV adesso devono essere schermate?” Ho alzato le braccia in segno di rassegnazione, accompagnando il gesto con un amaro sorriso, e me ne sono andato con la preziosa presa coassiale “schermata”(?). Morale: tutto serve al commerciante per prenderti per i fondelli, perfino la Legge Gasparri!

 

105.        21/6/2004

PERCHE’ PAGARE LE TASSE?
da Vittorio Grondona

Nel nostro Bel Paese, dove tutte le garanzie ed i servizi sociali sono in pratica raggiungibili solo da coloro che se li possono pagare; dove il solito furbo, amico degli amici, diventa miliardario in pochissimo tempo per il solo fatto che è riuscito a farsi eleggere parlamentare; dove gli avvoltoi, cd riformatori, cercano di fregare la futura pensione ai lavoratori solo perché campano statisticamente di più, parlare di tasse è davvero difficile. Pagarle per fare le guerre missionarie di pace è da incoscienti. Pagarle per servizi sociali inesistenti è davvero da stupidi!. Che sia per questo che in Italia vengono istituzionalmente “perdonate” ai più bravi, cioè ai più coscienti ed ai meno stupidi?

 

106.        19/6/2004

BERTINOTTI COME LO VEDO IO
da Vittorio Grondona

La verità è che Bertinotti è invidiato sia a destra che a sinistra. Sono rari i politici che riescono a spiegare il perché la pensano in un certo modo. Lui è uno di questi. Su ogni cosa intavola un ragionamento. Si può essere d’accordo oppure no, ma inevitabilmente le sue riflessioni inducono a pensare. Non racconta favole, non fa promesse pinocchiesche come il Cavaliere, cerca di far capire perché, secondo lui, due più fa quattro. Chi ama ragionare lo segue volentieri in radio e in TV, anche se al limite non condivide nulla di quello che dice. Insomma fa audience di qualità.

 

107.        19/6/2004

SPIEGARSI E’ SEMPRE MEGLIO
da Vittorio Grondona

Evviva signor Arienti, a forza di spiegarci siamo arrivati alla conclusione che io e lei la pensiamo allo stesso modo sulle strategie politiche da adottare, indipendentemente dalle personali simpatie di parte. Mi sembra un ottimo risultato. Pensi che sono perfino d’accordo con il signor Giorgio Trono, limitatamente però al giudizio sulla Gazzetta dello Sport!

 

RIFERIMENTO 18/6/2004

EVIDENTEMENTE NON MI SONO SPIEGATO
da Alberto Arienti

Non amo le puntalizzazioni che si rincorrono, ma in questi giorni vengo tirato da tutte le parti. Vittorio Grondona, ad esempio mi accosta maliziosamente a Berlusconi nell’ansia di un partito unico col 51% dei voti. Io mi accontento di una coalizione che faccia questo risultato. Il percorso per realizzarlo può anche essere quello indicato da Grondona, purchè sia anche chiaro l’obbiettivo. Le elezioni servono per scegliere chi ci governerà e farà le scelte per il paese, non per fare il censimento delle belle anime. Per questo basta un sondaggio, costa meno e fa meno danni.

 

RIFERIMENTO 18/6/2004

IL DECLINO DELLA ROSEA
da Giorgio Trono

Non mi è mai piaciuta la Gazzetta dello sport sotto la direzione di Calabrese. Oggi ho deciso di comprarla dopo chissà quanto tempo e cosa trovo in prima pagina? Un editoriale di Maurizio Costanzo. Una ragione in più per continuare a non comprarla.

 

108.        18/6/2004

PERCHE’ COFFERATI
da Vittorio Grondona

Chi ha vissuto la vecchia Bologna ora purtroppo non la riconosce più. Il bolognese è per natura schietto, cordiale, allegro, fondamentalmente onesto, disciplinato, amante della bella vita godereccia. Insomma “di poche pugnette” come volgarmente si dice a Bologna (chiedo scusa per la citazione popolare). Oggi oltre il 54% dei residenti non è di origine bolognese. Le recenti poco attente amministrazioni hanno portato la città allo sbando e cambiato perfino il carattere della gente. (...) Sergio Cofferati per il Comune e Beatrice Draghetti per la Provincia, sostenuti praticamente da tutta la sinistra bolognese, rappresentano una speranza di ritorno ai bei tempi. Almeno così spera il bolognese!

 

109.        18/6/2004

INEBRIATO ANCH’IO
da Vittorio Grondona

Ad Ay (Marne) molti anni fa mi capitò una fortuna simile con lo champagne. Il perché mi piacesse non lo saprò mai. I francesi “ciucciavano” come me e non perdevano tempo con le spiegazioni. E’ stata un’esperienza unica, degna della massima invidia. Caro Claudio, come ti capisco!

 

RIFERIMENTO 17/6/2004

INEBRIATO DI SPUMANTE

Beh, invidiatemi pure, ho partecipato a una “degustazione verticale di Giulio Ferrari”. Chi ha capito ha capito. Chi non ha capito non merita. Sette Riserva Giulio Ferrari, provenienti dai filari di chardonnay di Maso Pianizza, degustati uno dietro l’altro, con i commenti e i racconti di Mauro Lunelli, il creatore, e di Marco Sabellico (quasi omonimo), il critico. 1994, 1992, 1990, 1988, 1985, 1983, 1978. Io assaggiavo, e Sabellico mi spiegava perché mi piaceva. Giovanile, tonico, floreale (1994), elegante, delicato, cioccolato bianco (1992), meringa, albicocca, pesca, mela (1990), pane tostato, sottobosco, fungo, tensione nervosa (1988), brioche, creme caramel, frutta secca (1985), prugna bianca, tartufo, esuberante, grasso, confidente (1983), minerale, agrumi, brodo di carne, pasticcceria, antiquariato, cera d’api, cuoio (1978). E io bevevo, bevevo, bevevo. (csf).

 

110.        17/6/2004

CHISSA’ SE MI SONO SPIEGATO…
da Vittorio Grondona

Anche lei signor Arienti, come il Cavaliere, vorrebbe che il suo partito del cuore disponesse del 51% dei voti. Io mi auguro invece che ciò non accada mai nel nostro paese. Già mi dà fastidio votare obbligatoriamente un sindaco la cui scelta è stata imposta da altri come sta succedendo ora nelle nostre cosiddette libere elezioni… Per me sarebbe addirittura insopportabile essere ridotto a pecora, buona solo da tosare da una maggioranza assoluta. Io sono per un programma sociale ben definito, creato col contributo di ideologie diverse che nel redigerlo abbiano tenuto conto delle varie esigenze di tutto il popolo. Tipo costituzione per intenderci. E’ il modo per realizzarlo e la scelta delle priorità che mi indirizza nella scelta di un partito o di un altro. L’Italia degli interessi di maggioranza non fa per me. Non sempre la maggioranza assoluta ci cala le tasse, spesso ci fa calare invece le brache e ci manda nudi per il nostro destino!

 

111.        17/6/2004

BUCCHI SEMPRE PUNTUALE
da Vittorio Grondona
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112.        16/6/2004

VANEGGIANDO DI QUA E DI LA’
da Vittorio Grondona

Per quanto mi riguarda considero delirante il comportamento di chi non accetta per principio il ragionamento altrui… “E che ci facciamo col 30 per cento?”, osserva giustamente csf… Per fortuna la maggioranza si ottiene ancora con il 51% dei consensi... Signori Arienti e Granata, secondo voi il “Listone”, centro-sinistra moderato per definizione e potenziale liberista per manifesta vocazione di alcuni iscritti, anziché con la “vera” sinistra, dovrebbe forse mettersi d’accordo con FI?... 30+21 fa giustappunto 51! Così facendo, oltre a quello della maggioranza risolverebbe definitivamente anche il problema del leader e, dulcis in fundo, si metterebbe al sicuro per sempre dal contagio della “peste” comunista.

 

113.        15/6/2004

I COMMENTI CONTINUANO
da Vittorio Grondona

Solo un orbo politico non si è accorto che il “listone” non è altro che un “pastone” in cui sono affluiti gusti diversi che difficilmente si potranno amalgamare fra loro e dove non potevano in via preventiva essere accettati i partiti cd della sinistra radicale. Gli “ammessi” hanno in comune solo la capacità di adattarsi per convenienza politica, al centro o a sinistra, ma non la tradizione di partito. Si è tentato di formare un’unica grande forza “moderata” non solo per strappare la qualifica di primo partito a Forza Italia, ma principalmente per tentare possibili recuperi al centro con la speranza (palese) di lasciare fuori per sempre il PRC e possibilmente anche Di Pietro e il PdCI dalle coalizioni future di sinistra. Io ho l’impressione che solo i “fedelissimi triciclisti” lo abbiano votato. (...)

 

114.        14/6/2004

COME VOLEVASI DIMOSTRARE
da Vittorio Grondona

Il “Listone” ha definitivamente spazzato via il centro-sinistra. La vera sinistra si è consolidata ed ha conseguito, finalmente, una sua propria identità. Si trova nelle condizioni ottimali per trattare la sua partecipazione ad una coalizione più equilibrata. Il Cavaliere ha perso. I suoi repressi cortigiani possono ora cominciare ad azzardare una salutare ribellione. In sostanza gli italiani stanno capendo che arroccarsi in un grande unico partito non è poi, al lato pratico, il massimo della democrazia. Sono abbastanza soddisfatto.

 

115.        2/6/2004

PROFESSIONE PRESIDENTE
da Vittorio Grondona

Oggi su Repubblica ho letto che Montezemolo “guadagna” più del Cavaliere, 12,8 milioni di euro di reddito dichiarato. Mica bruscolini! Che faranno mai questi presidenti per intascarsi tanto denaro? Una nazione come si deve non dovrebbe permettere queste sperequazioni assurde che umiliano qualsiasi altro lavoratore. Qualunque cosa faccia un uomo non può valere tanto, nemmeno quando avesse il tempo di svolgere da solo il “gravoso” lavoro di quattro presidenti! E pensare che io credevo che un presidente fosse solo un prestanome!

 

116.        1/6/2004

MUTATIS MUTANDIS
da Vittorio Grondona

La nomina alla presidenza della FIAT di Montezemolo, elogiata (per ora) dalle tre maggiori organizzazioni sindacali, mi ricorda il tempo in cui i grandi imprenditori che avevano fatto il “grano” col fascismo, dopo la caduta di quel regime giravano fra gli operai con l’Unità in tasca, bene in vista.

 

LUGLIO 2004

 

117.        29/7/2004

INTELLIGENTI E DEFICENTI
da Vittorio Grondona

Non c’è dubbio, la destra politica è davvero intelligente. Il voto di fiducia organizzato in piena euforia di ferie sulla c.d. riforma delle pensioni ne è la prova lampante. I già pensionati sono ormai una categoria a rischio, i prossimi pensionati saranno gabbati iniquamente per legge, i giovani non riusciranno mai ad avere la pensione, le donne, che oltre al lavoro, secondo gli usi e costumi del nostro Bel Paese, devono sobbarcarsi anche il peso della famiglia e degli anziani, saranno maggiormente penalizzate da questa legge strozzina. In sostanza tutti i lavoratori, gli artigiani e i piccoli imprenditori col nuovo regime dovranno veramente sperare di campare di più per godere almeno un po’ dei frutti di quanto lo stato avido gli sta carpendo ora. Chi è vittima contenta di cotanta intelligenza è da qualsiasi scienza definito deficiente.

 

118.        28/7/2004

PRIMARIE
da Vittorio Grondona

Mi sembra giusto il pensiero di Bertinotti: “Se davvero ci vogliono le primarie, ci vuole un candidato della sinistra alternativa”. Potrebbe essere davvero lui lo sfidante di Prodi?

 

119.        28/7/2004

BRAVO E FURBO, PRODI…
da Vittorio Grondona

Eppure… Mi sento quasi di scommettere che Romano Prodi non ha lanciato l’idea delle primarie per amore di patria. Il vento a sinistra è buono, ma non ancora sufficientemente favorevole, la crisi a destra è però una manna inaspettata, nonostante i ripensamenti politicamente strapagati di Follini... Ho proprio timore che le primarie si limiteranno all’acclamazione “vox populi” del premier, vale a dire lui! E’ il classico “prendere due piccioni con una fava”: valorizzare il parere delle masse per strappare il conseguente consenso degli indecisi.

Ci sono però strade che, una volta imboccate, non consentono conversioni ad U. Io spero che questa sia una di quelle (csf)

 

120.        25/7/2004

PREMIERATO E MAGGIORITARIO
da Vittorio Grondona

Andrà a finire che ci troveremo tra i piedi un altro duce e un altro re…
Non mi piace votare per forza un candidato di un altro partito solo perché è raccomandato dal mio partito…

 

121.        2/7/2004

IL LIMITE DELL’INTELLIGENZA
da Vittorio Grondona

Che strano… Io credo spesso di capire le cose, ma quasi sempre ad un certo punto mi accorgo che c’è qualcun altro che le capisce meglio di me. Sinceramente non mi sento adatto per un club di “intelligenze”. L’intelligenza di Ferrara poi è irraggiungibile, forse è per questo che stanca: nessuno la capisce, in fondo! I suoi ragionamenti politici sono talmente profondi che ad un profano come me appaiono perfino idioti… Bertinotti, invece, mi sembra una persona normale: i suoi ragionamenti li capiscono tutti, ma a volte non fanno comodo. Capire ciò che capiscono tutti è ormai considerato troppo volgare nella nostra incravattata società… Fa certamente più scic dimostrare di avere capito quello che in realtà nessuno capisce!

 

122.        1/7/2004

LA BOTTEGA DEL GOVERNO
da Vittorio Grondona

Puntuale come il “mi consenta” del Cavaliere e il “diciamo” di D’Alema, anche questa estate il governo ha immesso sul mercato un nuovo prodotto per spillare soldi facili alle famiglie italiane: il patentino per il motorini. Questo provvedimento in sostanza pone rimedio all’incoscienza di tutti i papà e di tutte le mamme che finora hanno consentito ai loro figlioli di guidare l’ambito aggeggio, oggetto da sempre del desiderio di tutti i ragazzini. Le multe sono salatissime, ma non importa: per un poco di sicurezza in più sarebbero capaci di farci digerire anche l’ergastolo. Ora ci diranno ogni giorno che grazie agli incomprensibili quiz gli incidenti statisticamente diminuiscono… Veramente bravi ed efficienti questi ministri! Non sanno come fare per smaltire i rifiuti, ma in compenso sanno vendere molto bene il fumo. Adesso non ci resta che attendere il nuovo catalogo 2005!

 

AGOSTO 2004

 

 

123.        31/8/2004

STRANEZZE DI GUERRA
da Vittorio Grondona

Mi domando quale sia l’attendibilità delle notizie sulla guerra in Iraq. Durante la guerra del Vietnam ogni giorno gli americani venivano attaccati. Ogni giorno i vietnamiti morivano come mosche. Ogni giorno nessun danno agli americani. Queste erano le notizie che ci propinavano allora e queste sono le notizie che ci propinano oggi sull’Iraq. Evidentemente i nemici degli americani quando attaccano si sparano a vicenda per farci contenti.

 

124.        30/8/2004

VESTIRSI DI NUDO
da Vittorio Grondona

Anch’io preferisco le veline… Il nudo è un bellissimo vestito naturale, ma come tutti i vestiti bisogna saperlo indossare per esaltarne la magnificenza. Chi si vela il più delle volte lo fa perché è consapevole di non sapersi vestire di nudo.

 

125.        30/8/2004

L’ODIO E’ COME IL FUOCO / 3
da Vittorio Grondona

Eppure faccio fatica a credere che i rapimenti e le successive uccisioni siano frutto di gente criminale con il gusto stupido di uccidere in nome di un Dio. I fedeli non sono vezzi a mascherarsi quando compiono azioni per la gloria del loro Dio. Chi compie questi atti criminosi sa benissimo che i loro assurdi ricatti sono politicamente inaccettabili. Il fatto è che, purtroppo, la morte degli irakeni e dei militari sta passando quasi inosservata dall’opinione pubblica. Semplice routine, quasi. E poi i francesi… Mi risulta che l’odio dei francesi per l’Iraq manchi ancora all’appello! In fondo poi anche la mia è solo un’opinione, fra le tante.

 

RIFERIMENTO 29/8/2004

L’ODIO E’ COME IL FUOCO/2
da Paolo Beretta

Puó darsi che abbia ragione, Sig. Grondona, ma qualcuno ha anche detto di non attribuire a malizia quanto viene agevolmente spiegato dalla stupiditá. Visto anche il sequestro dei due giornalisti francesi e le conseguenti richieste cervellotiche, mi viene da pensare di piú a questa ipotesi.

 

126.        29/8/2004

L’ODIO E’ COME IL FUOCO?
da Vittorio Grondona

Qualcuno ritiene giusto che per mantenere la pace bisogna preparare la guerra. Io non sono d’accordo. Sono però fortemente convinto che per fare la guerra bisogna preparare l’odio. L’odio è come il fuoco, quando tende a spegnersi occorre riattivarlo. Un fatto eclatante è proprio quello che ci vuole in questi casi. Non riesco a trovare un motivo diverso che possa giustificare la barbarie dell’uccisione di Enzo Baldoni.

 

127.        26/8/2004

SUVVIA SIGNOR MORINI…
da Vittorio Grondona

...non è proprio il caso di incavolarsi così radicalmente. Nella foga ha sbagliato perfino il mio cognome. Quello che ha scritto è scritto però... Non potevo certamente leggere quello che lei avrebbe voluto invece scrivere. Già ne abbiamo uno in Italia che dice una cosa e i suoi mille cortigiani interpreti il giorno dopo sono costretti a spiegarci quello che aveva invece voluto dire. Parlare del 730 è stato comunque molto interessante. Possibile che non si trovi un sistema moderno per eliminare l’assurdo obbligo di compilarlo per avere riconosciuto il miserabile rimborso di pochi spiccioli? Se si facesse una buona statistica seria si riuscirebbe a fare anche un ottimo controllo mirato, soprattutto sul fisco. Purtroppo non sono così sicuro che i nostri governanti abbiano davvero l’interesse di combattere l’evasione fiscale.

 

RIFERIMENTO 25/8/2004

DICHIARAZIONE SPONTANEA
da Mirko Morini (http://butirrometro.splinder.com)

Vostro onore, signori della giuria voglio che sia messo agli atti che le mie dichiarazioni sono state fraintese. All’avvocato di parte civile Grandona che mi incalza voglio dire che ho detto che uno può evadere anche col 730 per sottolineare che l’errore da trovare può essere anche là ma non è il caso di cercarlo perché sono cifre irrisorie e al pubblico ministero Urbani dico che ho parlato di errore perché ero uscito dalla specificità del controllo fiscale per la generalità del controllo. Insomma, in una frase si controllano i congiuntivi “che Ã?¨ piÃ?¹ facile di sbagliarli”.

 

128.        25/8/2004

MARAMEO!...
da Vittorio Grondona

Durante il grande vociare mediatico sull’estradizione di Cesare Battisti bastava che qualche stratega che conta mi avesse telefonato ed io, che sono niente, gli avrei detto di stare attento: quello prima o poi scappa!
Chi invece non ce l’ha fatta a scappare è stato l’altro Cesare Battisti…

Cesare Battisti dopo la sentenza (12/7/1916)



(Foto da una vecchia cartolina postale)

 

129.        25/8/2004

PAGLIACCIATA FISCALE DEL 730
da Vittorio Grondona

E va bene signor Mirko Morini… Ci dica la cifra massima che un poveraccio dipendente, costretto a fare la dichiarazione dei redditi per un misero rimborso di spese, riuscirebbe ad evadere col 730. Un qualsiasi paese civile dovrebbe riconoscergli il dovuto a piè di lista senza pretendere intoppi burocratici. Non le basta l’ingiusto ed umiliante sistema del prelievo alla fonte? Per la maggior parte dei cittadini la compilazione del 730 è una pena crudele ed onerosa ideata da un governo canaglia che spera che l’entità del disagio li faccia desistere dal procedere alla richiesta formale del rimborso di quel poco di cui hanno diritto. Tutti sanno che i grandi evasori non possono essere gli operai e gli impiegati, ciò nonostante il fisco, forte delle opinioni devastanti come le sue, si accanisce con cattiveria a perseguire errori, quasi sempre involontari, anche di 30/40 Euro. Provi invece a sperare che qualcuno finalmente indaghi come un semplice Presidente del Consiglio, eletto si fa per dire dal popolo con un ridicolo sistema elettorale come il nostro, possa incassare tanto denaro da potersi comperare un pezzo meraviglioso della nostra Italia, menestrello privato compreso nel prezzo…

 

RIFERIMENTO 25/8/2004

CONTROLLI FISCALI /3
da Claudio Urbani

Controlli più accurati si fanno dove si ha più probabilità di trovare “l’evasione”, non l’errore, che è quasi sempre involontario. La mancata emissione della ricevuta fiscale, abitudine diffusissima tra liberi professionisti e lavoratori autonomi, è l’evasione più vistosa e conclamata e lì che i controlli debbono essere concentrate. Poi che ci siano delle furbizie sul 730 nessuno le nega, ma non c’é proporzione tra le due evasione e questo nessuno, in buona fede, può negarlo.

 

RIFERIMENTO 24/8/2004

CONTROLLI FISCALI /2
da Mirko Morini (http://butirrometro.splinder.com)

Caro Urbani, è proprio quello che volevo sentirmi dire. Controlli più accurati si fanno dove si ha più probabilità (basandosi sui dati passati) di trovare l’errore. Comunque anche su un 730 si può evadere, basta avere altri redditi oltre al lavoro dipendente o dedurre e detrarre cifre inesistenti.

 

RIFERIMENTO 24/8/2004

CONTROLLI FISCALI
da Claudio Urbani

Controlli semplici e sporadici sul mod. 730 dei pensionati e dipendenti che pagano l’intero importo delle tasse all’origine e anticipate mese per mese? E da quando le suddette categorie emettono ricevuta fiscale, quella ricevuta che i professsionisti e lavoratori autonomi emettono saltuariamente e con il ricatto del carico del 20% in più? Siamo un poco più seri ed evitare paragoni improponibili e qualunquistici!

 

130.        24/8/2004

REBUS CIVILE
da Vittorio Grondona

Se civiltà significa benessere, solo chi sta bene è civile; se civiltà vuol dire educazione, solo pochissimi sono civili; se civiltà è sinonimo di progresso, solo i grandi inventori e i ricercatori sono civili; infine, se civiltà è il fanatismo religioso, sia l’occidente che l’oriente sono esageratamente civili… In ogni caso io avrei un gran bisogno di essere civilizzato.

 

131.        22/8/2004

STRATEGIA SBAGLIATA
da Vittorio Grondona

Prima i bambini e le donne… E’ una decisione accettata da tutti di fronte ad un pericolo grave. Per le pensioni però diverso. Il problema non è pensionare prima le donne, ma è profondamente sbagliato pensionare chiunque a 65 anni. La favola della vita più lunga è una droga micidiale somministrata ignobilmente alla povera gente. Non è un buon traguardo sociale lavorare controvoglia fino alla morte. Stiamo attenti infine a parlare di disuguaglianza fra i sessi… Col governo che ci troviamo è probabile che sortisca con la decisione: tutti uguali, tutti in pensione a 65 anni!

 

132.        18/8/2004

CARISSIMA AVVOCATA…
da Vittorio Grondona

Ma carissima Avvocata, dovrebbero produrre ed essere pagati per quello che rendono anche coloro che mangiano per dieci e consumano per 80. Dopo di che la suddivisione del prodotto sarebbe automatica. Perfino il cane, anziché la coda, potrebbe mordere una succulenta salsiccia. Mi rendo conto però che in una società dove il mestiere di “Presidente” è pagato 12 milioni di euro all’anno il collettivismo è una meta molto lontana. Con l’occasione La ringrazio per l’eccelsa ironia.

 

RIFERIMENTO 18/8/2004

DOMANDA ALL’ECCELSO GRONDONA VITTORIO
dall’avv. Lina Arena

Poichè mangiare vuol dire consumare e quindi produrre, Le chiedo: chi dovrebbe produrre? Come dividere il prodotto? Ho l’impressione che il cane si morda la coda.

 

133.        18/8/2004

RISPOSTA VELOCE ALL’AVVOCATA LINA ARENA
da Vittorio Grondona

L’alternativa al neoliberismo, dove mangia chi può, è il neocollettivismo, dove mangiano tutti.

 

RIFERIMENTO 17/8/2004

AGNOLETTO A CARACAS
dall’avv. Lina Arena

Apprendo dai giornali che Agnoletto Vittorio si trova a Caracas pe aiutare i venezuelani a costruire un’alternativa al neoliberismo. Poichè dell’alternativa al neoliberismo si parla sempre ma non si descrivono mai le concrete strutture, vorrei sapere dai blogghisti vicini ad Agnoletto qual è l’alternativa al neoliberismo?

 

134.        18/8/2004

IL PIRATA BIANCO CON LA BANDANA
da Vittorio Grondona

Ora abbiamo anche il pirata bianco. Lui se la ride in una villa principesca, pagata non si sa bene come, guardato e protetto a vista da ingenti forze di polizia privata e non. Una volta c’era il settimanale “Oggi” che alimentava l’invidia degli italiani poveri mostrando come se la godevano i re e i derivati. Adesso è il cavaliere che tiene banco, che fa sfoggio delle sue ricchezze in uno stato politicamente insignificante come il nostro che ha permesso la realizzazione di un crimine sociale come questo. Ed in Iraq si muore… Ave Caesar, morituri te salutant.

 

135.        17/8/2004

LE CITAZIONI DEL VERBO POLITICO
da Vittorio Grondona

Le citazioni su quello che dicono i politici vanno bene spesso per sorridere. Sulle accuse però c’è poco da ridere, preferirei farmi un parere in base alle prove dei fatti. Signor Mirko Morini, se ne fosse in possesso, le esponga. Non mi dica che prende per oro colato tutto quello che dice l’Avvocato On. Domenico Nania.

 

RIFERIMENTO 16/8/2004

CHIAREZZA /4
da Mirko Morini (http://butirrometro.splinder.com)

(...) Santachiara mi chiede come faccio a sapere di Scalfaro legislatore occulto: bastava leggere i giornali di allora (anche e soprattutto la Repubblica), ma sul punto specifico rimando al resoconto stenografico della seduta del Senato del 24/10/2002. Nania dice: “ l’opposizione dovrebbe ricordare che nella scorsa legislatura, anche su impulso dell’allora Presidente della Repubblica Scalfaro, fu approvata una legge che, modificando il reato di abuso di ufficio, consentì all’allora presidente del Consiglio Prodi e all’allora ministro Burlando di sottrarsi al processo.”
Dello stesso periodo è poi anche la par condicio che prende l’aereo e va in Turchia a raggiungere Scalfaro: se non era una sua legge quella.

 

RIFERIMENTO 15/8/2004

CHIAREZZA /3
da Stefano Santachiara

E lei come sa queste primizie su Scalfaro legislatore occulto? Cimicione, parentela coi corazzieri, ubiquita’? A lei la risposta, con la consueta Chiarezza. Abuso d’ufficio peggio rispetto a quale reato? Corruzione in atti giudiziari (11 anni in primo grado a Previti e Berlusconi prescritto, processo Mondadori)? Estorsione (Dell’Utri 2 anni in primo grado)? Finanziamento illecito ai partiti (tra le centinaia, Berlusconi & Craxi, i 21 miliardi Fininvest che giungono a Bettino)? Falso in bilancio (depenalizzato dal governo Berlusconi quando, ops, guarda caso, il premier doveva risponderne in alcuni processi)? Fondi neri e frode fiscale (holding Fininvest) che come sapra’ certo quel fine editorialista di Morini sono rapine ai danni dello Stato, e dunque all’intera collettivita’ e dunque allo stesso bravo Morini? Tutte sentenze e documenti ufficiali connessi che, come potra’ forse scorgere, riguardano il nostro attuale premier, dunque una trave un po’ piu’ attuale della pagliuzza di Prodi. La chiameremo Igor Morini.

 

RIFERIMENTO 11/8/2004

CHIAREZZA /2
da Mirko Morini (http://butirrometro.splinder.com)

E’ presto detto: Romano Prodi era indagato per abuso d’ufficio riguardo alla vendita della Cirio. Viene fatta la legge (16 luglio 1997, che cambia la formulazione del reato di abuso di ufficio) e Prodi viene prosciolto (22 dicembre 1997). Proprio ad personam non era perchè ne ha usufruito anche Burlando, l’ex-ministro dei trasporti.Poi è bello vedere come Urbani dica “chiarimenti e precisazione invocate da tutto il mondo giuridico” come si diceva una volta per la Cirami. Per quanto riguarda la chiarezza i dati ISTAT dati da Urbani differiscono dai miei perchè lui ha usato quelli del paniere senza tabacchi perchè essendo più bassi gli facevano comodo.

 

RIFERIMENTO 10/8/2004

CHIAREZZA
da Claudio Urbani

”Legge 16 luglio 1997, n. 234 Modifica dell’articolo 323 del codice penale, in materia di abuso d’ufficio, e degli articoli 289, 416 e 555 del codice di procedura penale” viene indicata come una legge “ad personam” a favore di Prodi. A parte che tale legge ha apportato dei chiarimenti e precisazione invocate da tutto il mondo giuridico, gradirei sapere quali vantaggi personali abbia apportato a Prodi o suoi familiari, in quale processo o indagine ne abbia goduto i vantaggi.
Forse è servita a coniare un nuovo proverbio: “Fai una legge ad personam e sei un malfattore, fanne tante e sei uno statista”.

 

136.        14/8/2004

GENTILE SIG. FILIPPO FACCI
da Vittorio Grondona - Bologna

Solo oggi mi sono imbattuto per puro caso nella Sua frase seguente inserita in un testo diretto a Claudio Sabelli Fioretti:
(…) Sono eccessivo io o quel tuo lobbista demente [ post: “La vendetta mancata di Filippo Facci” di Vittorio Grondona - NdRolli ] che dice che “di questi tempi politici è ridicolo che Il Giornale possa partecipare ad una seria discussione sulla giustizia”? (…) [Filippo Facci: Piano con le parole 31/8/2003]
Naturalmente ho letto anche tutto il resto…
Lei sarà probabilmente un bravo giornalista, forse sarà anche informato come superbamente sostiene, ma ha il grande difetto di non sapere leggere. Invece di scrivere tanto e di compiacersi a torto della Sua bravura, provi ogni tanto a leggere con più attenzione e modestia anche quello che scrivono gli altri. In questa occasione bastava un minimo di impegno ed avrebbe evitato la meschinità di considerare demente una persona che aveva semplicemente espresso un parere da Lei male interpretato per faziosa pigrizia. La saluto cordialmente.

 

137.        12/8/2004

PRIMA REGOLE SERIE E POI DIBATTITI SERI
da Vittorio Grondona

Siamo sicuri che la legge Fini/Bossi sia frutto di un dibattito serio? Chiunque l’avesse letta dovrebbe aver notato che è in sostanza una legge razzista e disumana. E’ stata fatta frettolosamente per meri fini elettorali ed offre fra l’altro diversi spunti di cui hanno approfittato molti imprenditori del grande nord, e non solo, per tristi azioni di ricatto. Inoltre la sua pratica inattuabilità ha creato grossi e costosissimi disagi nella gestione da parte delle forze dell’ordine e della magistratura. (...) Togliamo di mezzo questo schifo di legge e poi possiamo auspicare un dibattito serio per regolamentare come si deve questo difficile problema sociale. Paghiamo di meno i politici improvvisati ed aiutiamo di più chi soffre. Accidenti, mi sono proprio arrabbiato!

 

138.        12/8/2004

CHIAREZZA STATISTICA PER GONZI CREDULONI
da Vittorio Grondona

Dato l’obiettivo è facilissimo costruirci intorno la statistica più opportuna, perfettamente reale e incontestabile, da dare in pasto alle masse. C’è un vecchio detto bolognese che dice: “Chi legge il cartello non mangia il vitello”.

 

139.        9/8/2004

CHI HA PAURA DEL LUPO CATTIVO?
da Vittorio Grondona

E’ davvero inutile avere paura del terrorismo. Chiunque può colpirci e farci del male in ogni momento e non saranno certamente le leggi che ci potranno aiutare in una tale eventuale tragica ciscostanza. Ma il terrorismo paga, eccome paga! Per questo se ne fa un grande uso propagandistico da tutte le parti, giornali e TV ce ne parlano in ogni momento e, se potessero, ci farebbero vedere in diretta come muore un poveraccio tagliato a fette. Ci raccontano anche quelli falsi, tutto fa brodo. Ecco che di conseguenza nasce l’odio, si fanno le guerre, si muore per religione, si varano leggi disgustose e razziste, si lmitano le libertà dei cittadini, (...) Sono profondamente convinto che dal terrorismo possiamo salvarci solo se non ne abbiamo paura. Questo dovrebbero insegnarci!

 

140.        3/8/2004

LA NAIA CONTRO LE GUERRE
da Vittorio Grondona

L’abolizione del servizio militare in un Paese ?civile? è senza dubbio un sano ed auspicabile obiettivo. Ma noi non viviamo ancora in un Paese ?civile?? Il nostro è un Paese che fa le guerre? O per lo meno partecipa con mal celata allegria alle guerre degli altri. Mi sembra quindi abbastanza giusto che si mantenga l’attuale sistema che in ogni caso riesce a coinvolgere l’intera società, anziché adottarne un altro, apparentemente più bello, ma che in sostanza obbligherebbe le nostre truppe ad imbracciare comunque un fucile mercenario, fra l’altro nell’indifferenza generale dei ben (mal) pensanti opportunisti: ?tanto sono pagati?.

 

141.        2/8/2004

NESSUN TAGLIO ALLA SANITA’…
da Vittorio Grondona

Ecco le ultime parole famose… “Toglieremo l’esenzione ticket a chi non ne ha diritto…”. I casi allora sono due: o adesso toglieranno il diritto a chi già ce l’ha, o finora gli amici degli amici hanno avuto riconosciuto dallo Stato un diritto che non avevano… Ma guarda un po’!

 

142.        2/8/2004

NAIA, MEGLIO PER FORZA CHE PER DENARO
da Vittorio Grondona

Nel nostro Paese dove ormai gli interessi governativi sono dominati esclusivamente dal Dio Quattrino, abolire la leva obbligatoria è un autentica sciagura. Possibile che non sia compreso il grosso pericolo che rappresenta un esercito di mercenari? Quali mamme riuscirebbero più a fermare le cd guerre preventive, in realtà fatte probabilmente solo per legalizzare il furto di un pozzetto di petrolio?

 

SETTEMBRE 2004

 

 

143.        29/9/2004

I CONSIGLI MODERATI
da Vittorio Grondona

I consigli moderati sono i migliori consigli. Invitano alla prudenza ed alla riflessione. Sono indubbiamente più opportuni di quelli interessati di parte e quindi particolarmente positivi per il bene concreto di una società. Sfortunatamente nel nostro Paese scarseggiano i veri consiglieri moderati: ormai sono tutti diventati consiglieri a pagamento e per questo veramente inutili e pericolosi. Caro Peter Freeman, questa è la mia convinzione.

 

144.        28/9/2004

SCIENZA PER TUTTI
da Vittorio Grondona

La scienza è un grande provvidenziale dono fatto all’uomo per dargli la possibilità di rimediare alle sue malefatte. Tutto ciò che tramite la scienza potenzialmente può essere corretto, malattie, sterilità o altro, deve essere corretto con la collaborazione e il contributo di tutti. Questo è il tipo di società che desidero.

 

145.        27/9/2004

500 BATTUTE PER SQUALLIDE RETORICHE.
da Vittorio Grondona

Ben vengano editoriali di 500 battute; interviste di 500 battute? Si potrebbero leggere più giornali. Anche un libro potrebbe essere scritto in 500 battute, bisognerebbe ricordalo alla Fallaci. Caro CSF, fin che c’è vita c’è speranza. Staccando la spina insorge il rimorso, che spesso è peggio della morte. Solo la legge, per fortuna o per sventura, non ha cuore.

 

146.        20/9/2004

I POLLI DI RENZO SONO CAPPONI…
da Vittorio Grondona

Primarie o non primarie la verità è una sola, la sinistra ha paura di governare come ipotizza Giorgio Bocca. In fondo chi glielo fa fare, lo stipendio, e che stipendio, corre ugualmente anche se l’unico compito è quello di dire no a qualsiasi cosa! A sentire la maggioranza, poi, anche il nostro stipendio corre, ma corre così forte che ormai sono pochi che riescono a pigliarlo.

 

OTTOBRE 2004

 

 

147.        28/10/2004

1935 – GUERRA COLONIALE FASCISTA
da Vittorio Grondona

Il 2 ottobre 1935 l’Italia dichiarò guerra all’Etiopia, o, come si diceva in quegli anni, all’Abissinia… O no? Il 2 ottobre 1935, in un famoso discorso pubblicato il giorno successivo su tutti i giornali italiani, Mussolini annunciò l’inizio di una guerra provocata senza alcuna causa plausibile, rispolverando come giustificazione la bruciante sconfitta subita dall’Italia alla fine del secolo precedente: «Con l’Etiopia abbiamo pazientato quaranta anni! Ora basta!» (…) http://www.romacivica.net/anpiroma/FASCISMO/fascismo14.htm

 

148.        27/10/2004

INTERVISTA A CSF
da Vittorio Grondona

Furbissimo CSF. Bravissima Caterina Soffici. (...) Questa è anche un’occasione per esprimere la mia opinione sui voltagabbana. In realtà questa categoria di squallide persone, sempre più numerosa, e non solo nella politica o nel giornalismo, è nuda, senza gabbana per intenderci. Come una comparsa, semplicemente ne affitta una a seconda della parte che le conviene recitare. E’ in sostanza molto pericolosa e senza scrupoli. La peggiore specie comunque non è quella politica, ma è quella che senza convinzioni personali si aggrappa ad una corrente sindacale per garantirsi una carriera facile senza meriti lavorativi e poi diventa cortigiana del padrone.

 

149.        24/10/2004

STRATEGIA DI GUERRA
da Vittorio Grondona

Il sistema di fare la guerra degli americani non è mai cambiato. Prima di fare un passo sul territorio nemico spianano a suon di bombardamenti il terreno davanti a loro. Così hanno fatto anche in Italia. Chi non ha mai sentito dire “arriva Pippo?” Pippo erano i bombardieri americani e tutti correvamo al rifugio…

 

150.        21/10/2004

STARTEKKING 20/10
STARTREKKING ROSA

da Vittorio Grondona

Mi piace moltissimo Iva Zanicchi quando canta, molto meno quando parla sadicamente ridendo delle berlusconate. Mi pare giusto parlare di StarTrekking… Mi piacerebbe però sapere per quale motivo CSF cestina sistematicamente le mie osservazioni che riguardano il sociale. Sono in torto io che da fesso tenta ancora di ribellarsi ai condizionamenti di una politica scellerata, medievale, bigotta, fondamentalista, prodotta da personaggi che si sono praticamente autovotati sfruttando un sistema elettorale ignobile da paese delle banane? O forse non sono bene accetti i pensieri non allineati ai poteri forti? Non ragiono mica come Renato Farina, io! Ieri ha detto che fare le leggi a colpi di maggioranza è democrazia. Che ci stanno a fare in Parlamento tutti gli altri?

 

151.        14/10/2004

STARTREKKING/4
SALOTTO STUPENDO
da Vittorio Grondona

Il salotto è stupendo, Francesca Neri è splendida! Poteva portarsi un’amica però… Ma come avete fatto a sbolognare i curiosi?

 

152.        13/10/2004

ISABELLA BERTOLINI/4
da Vittorio Grondona, Bologna

Isabella Bertolini… Mi meraviglio che qualcuno si interessi a quello che dice. A me personalmente fa venire in mente quel matto che guadando fuori dalle inferiate della sua cameretta/prigione esclama meravigliato: “ma guarda un po’ quanti matti ci sono là dentro!”.

 

153.        9/10/2004

IL GRANDE INQUINATORE
da Vittorio Grondona

Ventidue marce, almeno così mi ha detto il proprietario, Land Rover da Safari. Unico divertimento, da catalogare comunque fra i più cretini, è quello di scorazzare su e giù per gli argini dei fiumi e non riuscire a ribaltarsi. Ho fatta l’esperienza come passeggero e spero di non farne mai più di simili. Ora il Governo ha scoperto che i fuoristrada inquinano e per rimediare sapete cosa intende fare il cattivone in questo periodo di targhe alterne? Anziché togliere dalla circolazione quegli insettoni nocivi, come ciascuno di noi troverebbe logico, vuole guadagnarci sopra aumentandone il bollo. Sai che gliene frega a chi possiede un bolide simile! Così ne abbiamo imparata una nuova: pagando di più nel nostro Paese si può anche inquinare di più.

 

154.        8/10/2004

E’ ORA DI APRIRE GLI OCCHI
da Vittorio Grondona

Mi sento sempre più confuso e fuori luogo. Nel Blog si parla di cose che non riesco a inserirle nel mosaico della vita quotidiana. Il Signor Morini mi fa addirittura rabbrividire con le sue pignole ricostruzioni politiche. Si parla di Dio come del proprio compagno di banco; del nuovo libro del Papa, che fra l’altro nessuno ha ancora letto, come se fosse vangelo... Poco si parla della nostra società, dove, per esempio, le grandi imprese pubbliche coi nostri soldi stanno pagando profumatamente managers tagliatori di teste per poter vendere a basso costo ai privati attività che appartengono tutti noi; la politica neo fascista cita impropriamente San Francesco per convincerci quanto sia giusto fare la guerra; grandi (si fa per dire) imprenditori che dopo aver derubato con la complicità delle Banche la buona fede di migliaia di investitori (risparmiatori) se ne vanno via liberi come se nulla fosse successo …(...)

 

155.        6/10/2004

SUPER BONUS SUBDOLO
da Vittorio Grondona

La faccia tosta del governo non ha proprio limiti. Si è fatta una legge che gli consente di sfruttare il lavoratore pagandolo praticamente in nero. Mi riferisco al “super bonus” strategicamente ideato per incentivare i lavoratori a ritardare volontariamente il pensionamento. In pratica il lavoratore bisognoso che consentisse optorto collo ad assoggettarsi a questo ignobile sfruttamento congelerebbe il valore della sua pensione e, per uno stipendio massimo netto di 150, continuerebbe a fare il suo lavoro normale del valore netto 100. Secondo il diritto, invece, ipotizzando una pensione pari a circa il 90% dello stipendio, allo stesso lavoratore spetterebbero il valore 190 al lordo delle sole tasse di cumulo e la rivalutazione dei contributi pensionistici. Veramente bravo il Ministro Maroni!

 

156.        5/10/2004

GUERRA E’ UGUALE A TERRORE + RESISTENZA
da Vittorio Grondona

Signor Giorgio Trono, si faccia con calma i conti del bene e del male della guerra irakena. Poi, sempre con calma, s’illumini da solo, La prego!

 

RIFERIMENTO 10/8/2004

TERRORISMO E RESISTENZA
da Giorgio Trono

Noto che anche su questo blog alcuni sposano la distinzione tra terrorismo e resistenza proposta dalle neo star del pacifismo italiano. Allora vi chiedo, di grazia, di spiegarla questa benedetta distinzione. Ad esempio, i bambini sono stati fatti saltare per aria per mano di terroristi o di resistenti? I tagliatori di teste sono paragonabili ai nostri partigiani oppure no? Illuminatemi, ve ne prego.

 

157.        5/10/2004

SONO FELICISSIMO…
da Vittorio Grondona

Ebbene sì, dalle 7 di questa mattina [ieri] sono diventato il felicissimo nonno della bellissima Caterina!...

Benvenuta Caterina.

 

158.        4/10/2004

SINTESI DOVEROSA
da Vittorio Grondona

Per due volte ho tentato di esprimere il mio parere sulla triste vicenda che ha coinvolto Simona Pari e Simona Torretta. Continuo a non capire per quale motivo il feroce filtro di CSF me le abbia cestinate. Siccome ci tengo che gli amici del Blog sappiano come la penso in proposito, questa volta mi limito alla sintesi della mia opinione: le due ragazze hanno tutta la mia comprensione e la mia solidarietà. Ai giornalisti logorroici, che questa volta evito di citare singolarmente in quanto intendo generalizzare l’invito, vorrei dire che il loro dovere è solo quello di informarci e per farlo a volte basterebbero veramente le famose 500 battute. Se il fatto ci viene raccontato esattamente come si è svolto, le loro opinioni servono meno di niente. Cercare il pelo nell’uovo in ogni avvenimento per estrapolare un’inesistente servile opportunità a favore del padrone non fa certo onore alla categoria e nemmeno al giornale per il quale scrivono.

 

159.        4/10/2004

AMARE CONSIDERAZIONI
da Vittorio Grondona

Da qualche giorno sto leggendo qua e là i moltissimi contro ed i pochissimi pro che riguardano le due ragazze Simona Pari e Simona Torretta. Veramente non credevo che per il loro caso si potesse esprimere tanta cattiveria. Come si fa a criticare gli inusuali atteggiamenti ed i provocati discorsi di due persone che solo tragiche circostanze hanno portato ad un’improvvisa notorietà non richiesta, dopo peraltro un’esperienza tremenda che non si augura nemmeno al peggiore dei nemici? I fiumi di inchiostro consumati per raccontarci niente non fanno onore al giornalismo e le critiche dei politici sono solo fango putrido. Perché poi avrebbero dovuto ringraziare il Governo? Questo Governo presuntuoso che non ci ha pensato due volte a sostenere una sanguinosa guerra che nessuno voleva. Liberandole ha fatto solo il suo dovere, nulla di più. Dopo le liberazione avrebbe dovuto chiedere loro scusa per non aver saputo difendere la loro libertà fisica nonché le loro libertà di movimento e di pensiero, altro che aspettarsi i ringraziamenti.

 

160.        2/10/2004

LA PATENTE A PUNTI MERITA LO ZERO ASSOLUTO
da Vittorio Grondona

La patente a punti è una delle più grosse scemate partorite da una amministrazione autoritaria ed avida di facile danaro, incapace soprattutto di risolvere i problemi diversamente dalla repressione. I controlli ci sono, ma non dove servono per evitare o prevenire incidenti. Sono invece vigliaccamente nascosti in posti normalmente tranquilli, in prossimità di segnaletica senza senso pratico ed esercitati in orari a scarso traffico. Io cerco di essere prudente e rispettoso dei regolamenti non perché c’è la patente a punti, ma perché così m’hanno insegnato i miei genitori. Uno Stato padrone non fa per me!

 

161.        1/10/2004

FINANZIARIA, A ME GLI OCCHI!...
da Vittorio Grondona

Cosa abbiamo creduto, che l’imbonitore sorridente ci chiedesse veramente 24 milioni di Euro? Errore!... Nessun euro verrà tolto dalle nostre già vuote tasche, il grande mago sortirà dal suo cilindro tutti i soldi necessari per la finanziaria senza minimamente disturbarci. Contenti ne?...

 

162.        1/10/2004

SI’ AI PAZZI PER LA SCIENZA…
da Vittorio Grondona

Caro Ceratti, io mi riferivo alla scienza che ripara le malefatte, non a quella che invece ne combina delle altre, spesso peggiori. Quindi sì ai pazzi per la scienza e no agli scienziati pazzi. Per quanto riguarda la rinuncia agli ultimi ritrovati medici e vivere serenamente la sterilità ritengo che entrambe le cose facciano parte della libera scelta di ciascuno di noi senza subire interferenze esterne di qualsiasi tipo. Vincere la sterilità è una conquista, non una cosa deprecabile.

 

RIFERIMENTO 30/9/2004

PAZZI PER LA SCIENZA E SCIENZIATI PAZZI
da Alessandro Ceratti

Caro Grondona, io sono così pazzo per la scienza che non ho provo affatto quella paura che molti hanno nei confronti degli “scienziati pazzi”. Anch’io sono convinto che tutto ciò che la scienza consente di fare, l’uomo lo farà. Ma non perché sia giusto e bene, semplicemente perché la razza umana è fatta così. E tanti anni fa il suo capostipite ha mangiato il frutto dell’albero della conoscenza. Per cui si avranno figli in quel modo totalmente innaturale che ricordavo, ci saranno cloni umani, e, dopo qualche periodo di resistenza, uomini OGM appositamente progettati per resistere ai viaggi spaziali o alle alte temperature (o con tre braccia, se dovesse essere utile). La cosa non mi sconvolge, con tutte le cose orribili che accadono già ora sulla terra, non mi inquieto più di tanto di fronte a queste prospettive. Se però vogliamo far entrare in campo la morale, allora dobbiamo riconoscere che sarebbe un atteggiamento più equilibrato e maturo per tante coppie, rinunciare agli ultimi ritrovati medici, e vivere serenamente la loro sterilità.

 

NOVEMBRE 2004

 

163.        18/11/2004

IMMAGINI (VIGNETTE)

da Vittorio Grondona e Claudio Urbani
http://www.sabellifioretti.com/ellekappa8.jpg

http://www.sabellifioretti.com/maramotti7.gif

164.        16/11/2004

VOTERANNO PER SILVIO? SPERO DI NO!
da Vittorio Grondona

Provi a pensarci meglio, gentile signor Mirko Morini. Il suo è comunque un ragionamento, per quanto mi riguarda sbagliato, ma sempre un ragionamento di interpretazione. Lei è convinto che in caso di riforma fiscale chi ci rimette ha la possibilità di seguire la procedura preesistente più favorevole perché così dice la legge. Forse sarà così, ma non ci giuri. Stimo molto la signora Bonino e l’apprezzo molto dal punto di vista sociale. Me la ricordo battagliera più che mai insieme al primo Marco Pannella. Oggi però, ruzzolar col vento, a destra e a sinistra, politicamente non le si addice affatto!

 

RIFERIMENTO 15/11/2004

VOTERANNO PER SILVIO? /2
da Mirko Morini (http://butirrometro.splinder.com)

Gentile Grondona il mio non è un ragionamento, mi sono semplicemente limitato a riportare una parte della legge delega che autorizza questo governo a legiferare in materia di riforma fiscale. Le tasse possono essere aumentate (vedi IRAP di Visco) ma non nel caso della riforma fiscale che questo parlamento ha delegato al governo visto che è stato previsto un meccanismo di salvaguardia. Per quanto riguarda il mio voto sappia che ho votato Lista Bonino nel 2001 e nel 2004, e a meno che i Radicali Italiani non entrino nella CdL (cosa che mi auguro) voterò ancora Lista Bonino nel 2006.

 

165.        14/11/2004

IMMAGINI (VIGNETTE)

da Vittorio Grondona

http://www.sabellifioretti.com/bucchi4.jpg

 

166.        14/11/2004

VOTERANNO PER SILVIO?
da Vittorio Grondona

Gentile Avv. Arena, non tutti capiscono alla prima lezione. Molti hanno bisogno di ripetizioni… Gentile Mirko Morini, secondo il suo ragionamento le tasse non potrebbero mai essere aumentate! …E invece… Ripeto: impiegati, operai, precari… fatevi bene i conti usando le percentuali previste dagli scaglioni scaturite dalla mente del mago delle tre carte, ne scoprirete delle belle. A vostro danno, naturalmente!

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RIFERIMENTO 13/11/2004

I LETTORI DEL MAGAZINE DEL CORRIERE VOTERANNO PER SILVIO
dall’avv. Lina Arena

Gentile vegliardo, crede veramente che le interviste, pubblicate sul Magazine, suscitino approvazione per gli obbiettivi denigratori perseguiti ? Si sbaglia. Come il caso Moore ha dimostrato Lei sta creando i presupposti per un rilancio in grande stile del cavaliere e della sua modesta truppa.Silvio infatti aspetta il film di Moretti per avere maggior successo elettorale.

 

RIFERIMENTO 13/11/2004

RIFORMA FISCALE /2
da Mirko Morini (http://butirrometro.splinder.com)

Rispondo solo ora alla tabella di Schiavone e me ne scuso. La legge 80 del 2003 (delega al governo per la riforma fiscale) prevede all’articolo 3, comma 1, lettera f che il legislatore debba prevedere “...una clausola di salvaguardia, in modo che, a parità di condizioni, il nuovo regime risulti sempre più favorevole od uguale, mai peggiore, del precedente, con riferimento anche agli interventi di natura assistenziale e sociale”. In sostanza: se con le regole nuove paghi di più allora usi le regole vecchie.

Fuori tempo massimo: quale riforma fiscale?

 

RIFERIMENTO 7/11/2004

LA RIFORMA FISCALE
da Pier Franco Schiavone, Milano

Caro CSF, invio in allegato una tabella curiosa. Riguarda le nuove aliquote proposte dalla CDL. Se verranno confermate, i redditi compresi tra 26.000 euro e 33.000 euro, pagherebbero di più. Ovviamente le aliquote sono calcolate sugli scaglioni di reddito più alti non essendo possibile fare un’analisi troppo disaggregata. La tabella, che non è mia, mi sembra corretta, ma sarei felice se qualcuno la smentisse, altrimenti sarà bene iniziare a indignarsi.

 

SITAZIONE ATTUALE

PROPOSTA FORZA ITALIA

Reddito imponibile

% Tassaz.

Imposte Scaglione

Imposte da pagare

% Media Tassaz.

% Tassaz.

Imposte Scaglione

Imposte da pagare

% Media Tassaz.

 

Differenza in piú o in meno

% risparmio sul reddito

0

7500

0%

0

0

0,0%

0%

0

0

0%

0

0

7501

15000

23%

1725

1725

11,5%

23%

1725

1725

11,5%

0

0

15001

26000

23%

2530

4255

16,4%

23%

2530

4255

16,4%

0

0

26001

29000

29%

870

5124

17,7%

33%

990

5244

18,1%

120

0,4%

29001

32600

31%

1116

6240

19,1%

33%

1188

6432

19,7%

192

0,6%

32601

33000

31%

124

6364

19,3%

33%

132

6564

19,9%

200

0,6%

33001

70000

39%

14430

20793

29,7%

33%

12210

18773

26,8%

-2020

-2,9%

70001

200000

45%

58500

79293

39,6%

39%

50700

69473

34,7%

-9820

-4,9%

 

 

167.        13/11/2004

IMMAGINI (VIGNETTE)

da Vittorio Grondona

http://www.sabellifioretti.com/informazione.jpg

 

168.        13/11/2004

IMMAGINI (VIGNETTE)

da Vittorio Grondona

http://www.sabellifioretti.com/vauro5.jpg

 

169.        8/11/2004

IMMAGINI (VIGNETTE)

da Vittorio Grondona

http://www.sabellifioretti.com/ellekappa6.jpg

 

170.        6/11/2004

IMMAGINI (VIGNETTE)

da Vittorio Grondona

http://www.sabellifioretti.com/altan10.jpg

 

171.        4/11/2004

IMMAGINI (VIGNETTE)

da Vittorio Grondona

http://www.sabellifioretti.com/altan9.jpg

 

172.        3/11/2004

IL GIRADISCHI DI FORZA ITALIA
da Vittorio Grondona

La fantasia di Isabella Bertolini è davvero singolare.

 

173.        3/11/2004

IMMAGINI (VIGNETTE)

da Vittorio Grondona

http://www.sabellifioretti.com/staino2.jpg

 

174.        1/11/2004

MA TUTTI SONO UTILI
da Vittorio Grondona

Non mi piace il mondo come ce lo stanno proponendo. Bisogna che finalmente ci rendiamo conto che i veri VIP siano noi del popolino. Pensiamo alle tasse, per esempio, oltre l’80% le paghiamo noi e non riusciamo ad arrivare alla fine del mese. Quel poco che pagano i ricchi, che invece arrivano benissimo alla fine del mese, è troppo, dice il Cavaliere. Vuole rilanciare l’economia, lui… Certo, la sua e quella dei suoi amici. (...)

 

175.        1/11/2004

IMMAGINI (VIGNETTE)

da Vittorio Grondona

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DICEMBRE 2004

 

176.        30/12/2004

MASTELLA
da Vittorio Grondona

I vari interventi sul Blog mi inducono a parlare ancora di Mastella. E’ vero, a casa Mastella si mangia bene. Lo dicono le chiacchiere del popolo. Qualche VIP ci è andato pure in elicottero, però non so se a proprie spese o a spese della comunità. E poi è un tipo gioviale. Se lo incontri per strada ti saluta molto cordialmente e, cosa rarissima per un politico, ti sorride anche. A parte questo aspetto umano positivo non riesco a trovare altrettanta positività nel suo comportamento politico. Capirei un leader che lasci una coalizione perché, per esempio, gli alleati non prendono in considerazione una sua proposta di interesse generale come potrebbe essere la riduzione dell’orario di lavoro o altre questioni sociali. Per una scranna di potere, no, proprio non capisco.

In politica esiste anche la spartizione dei posti. Tutti si massacrano per essi ma fanno finta di litigare per i massimi sistemi. Mastella lo dice apertamente. Mi dicono per esempio che Veltroni fosse in questa fase uno spietato contrattatore. Eppure la sua immagine è quella di un grande amatore di bambini africani. A me del destino di Mastella non frega nulla. Mi preoccupa questo continuo cupio dissolvi della sinistra (csf)

 

177.        28/12/2004

BRAVO MASTELLA, SETTE PIU’!
da Vittorio Grondona

E così la destra si è mangiato il cavallo! Per gli italiani tutti avere al governo partiti opportunisti come quelli di Mastella, Bossi e Follini è come avere gatti infuriati sul groppone. Meglio lasciarli fuori anche se senza di loro vincere diventa impossibile per qualsiasi schieramento politico. Questo purtroppo è il regalo del bipolarismo. Il ricatto perpetuo di questi microbi politici perseguiterà chiunque voglia rimanere al comando del nostro Paese e di conseguenza il popolo dovrà subirsi leggi cretine e socialmente inutili volute da improvvisati amministratori zampettanti di qua e di là per interessi di parte, avidi solo di potere e ricchezza. Questi partiti sono nella pila delle monete false del quiz di Ceratti, e non è nemmeno necessario procedere a pesature per distinguerli, il loro peso inferiore si percepisce ad occhio nudo.

 

178.        27/12/2004

SCHIERAMENTI ELETTORALI
da Vittorio Grondona

Un accordo elettorale in uno schieramento che va da Bertinotti a Mastella è difficile, ma non impossibile. Tutto dipende da chi è disposto a “mollare” più quattrini in favore del bene di tutta la società, anziché dei soliti singoli opportunisti che si arricchiscono sempre più a spese dello stato favoriti da leggi confezionate ad arte. Allo stato attuale tale disponibilità inizia alta a sinistra e man mano si abbassa spostandosi verso il centro fino ad annullarsi completamente a destra.

A quanto pare sbagli: e’ impossibile.

 

179.        23/12/2004

UN CAPO AD OGNI COSTO NON SERVE
da Vittorio Grondona

Perché perdersi alla ricerca angosciosa di un leader ad ogni costo? Di solito il capo salta fuori da solo. Non è bello sforzare, le scelte a tavolino creano sempre invidia negli esclusi e basta. Ogni partito ha già il suo capo. Uniamo quindi le forze e vinciamo con un sano progetto sociale/economico senza promesse idiote che non si possono mantenere. Il centro sinistra abbonda di uomini capaci che non si limiteranno ad inventare regole nuove e sceme per fare quattrini, non sprecheranno le forze dell’ordine alla caccia disperata di fumatori impenitenti, non inaugureranno autostrade non ancora finite, riscuoteranno le tasse da tutti, ricchi compresi secondo la costituzione? Soprattutto non impiegheranno i nostri ragazzi in guerre preventive di occupazione?

 

180.        19/12/2004

ANIMAL BENIGNO E RAGIONEVOLE…
da Vittorio Grondona


L’intelligenza differenzia l’omo dall’animale. Lo rende infatti capace di distinguere il bene dal male. La ricerca del grande profitto ad ogni costo rende alcuni uomini baciati dalla fortuna cattivi e prepotenti al punto tale che per il proprio avido tornaconto non esitano a trattare i propri simili più sfortunati proprio come se fossero animali. Questi poveracci infatti, per campare, sono costretti a rinunciare all’uso autonomo ormai improduttivo della loro intelligenza. Non per niente il grande capo si permette di considerare cretini i numerosi suoi avvocati, che a suo insindacabile parere non sanno fare le leggi, senza che succeda nulla.

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181.        18/12/2004

LA GIUSTIZIA NON E’ DI QUESTO MONDO /5
da Vittorio Grondona

Molte sono state le puntate di Porta a Porta dedicate al delitto di Cogne, però non mi risulta che la Signora Franzoni sia stata ospite della trasmissione. Io non la ricordo. Forse è stata intervistata nel corso di qualche puntata, ma ospite non credo, almeno senza il suo avvocato. Ricordo invece i seguenti ospiti, alcuni dei quali presenti in più puntate: Carlo Taormina, Alberto Bevilacqua, Francesco Bruno, Paolo Crepet, Barbara Palombelli, Carmelo Lavorino, Monsignor Ersilio Tonini, Maurizio Belpietro, Simonetta Matone, Giorgio Mulè, Paola Severino…

 

182.        18/12/2004

FORZA ITALIA AL SUPERMERCATO
da Vittorio Grondona

“Forza Italia – Meno Tasse”. Così c’era scritto su un volantino che ho trovato appiccicato alla mia auto all’uscita dal supermercato… I volontari a pagamento del Cavaliere spietatamente incominciano a colpire!... E sanno dove colpire.

 

183.        16/12/2004

LA GIUSTIZIA NON E’ DI QUESTO MONDO /3
da Vittorio Grondona

La signora Franzoni infatti non ha il privilegio personale di andare in televisione per difendersi e per pilotare dalla sua parte le opinioni della gente. E’ spesso ospite di certe trasmissioni TV grazie a tale privilegio riservato però al suo avvocato, che, come è noto, fa parte della schiera degli amici del grande capo. La scelta dell’avvocato giusto (non necessariamente bravo) in qualsiasi processo è determinante. Nemmeno in questo caso si sfugge al concetto reale che la giustizia non è fatta per i poveri. Io per esempio, non mi potrei mai permettere di farmi difendere dall’avvocato della signora Franzoni.

 

RIFERIMENTO 16/12/2004

LA GIUSTIZIA NON E’ DI QUESTO MONDO/2
da Guglielmo Calori, Milano

Mi permetto di far notare al sig. Grondona che, a solo titolo d’esempio, la signora Franzoni, condannata in primo grado, mi pare a 30 anni, per l’omicidio del figlio Samuele di 4 anni, è stata ospite di diverse trasmissioni televisive. Come vede, quindi, non solo a Dell’Utri è stato concesso questo privilegio.

 

184.        15/12/2004

LA GIUSTIZIA NON E DI QUESTO MONDO
da Vittorio Grondona

Il motto va cambiato in “La giustizia non è per i poveri”. Oggi a Batti e Ribatti ho visto il solito omino tutto pepe che faziosamente intervistava Dell’Utri. Quale altro mortale, anche se condannato solo in primo grado, ha la possibilità di andare in una TV di stato per dire al popolo che la sua è stata una condanna ingiusta? In Italia possono solo il grande capo e alcuni suoi fedelissimi cortigiani. Quale altro governo all’infuori del nostro inforna leggi su leggi per evitare che vengano giudicate nefandezze indegne commesse dai politici, come la corruzione dei giudici o la collusione con la mafia? Per trovarne uno bisognerebbe cercare nella storia del ventennio fascista o addirittura dell’era medievale. (...)

 

185.        15/12/2004

VOLTAGABBANA
da Vittorio Grondona

Ho finalmente trovato “Voltagabbana”. In libreria, ovviamente! Peccato, mancano le figure… Sarebbe stato bello immortalare i volti dei nostri camaleonti politici!

 

186.        13/12/2004

LIBRI AL SUPERMERCATO
da Vittorio Grondona

Un posto al supermercato è un a vera conquista per un libro, non una mortificazione. Sapessi quanti libri si vendono in quelle realtà frequentati da tanta gente! E poi costano meno, particolare questo non trascurabile. Dare un’occhiata in giro per vedere cosa offre il mercato ed acquistare per scelta personale è una impagabile soddisfazione. Con la scusa delle privatizzazioni, agevolate al massimo da amministratori incapaci, i grandi privati hanno fatto incetta a prezzi stracciati di ogni centro pubblico e quel che è peggio anche di ogni cosa pubblica. E’ lì che si fanno i maggiori guadagni.

 

RIFERIMENTO 15/12/2004

CHE SERVA DA LEZIONE A GRONDONA!
da Davide Taschini

Pur essendo io in pieno conflitto d’interessi, mi permetto di consigliare all’amico Grondona di trarre le dovute conseguenze dalla mancanza del libro “Voltagabbana” al supermercato. I libri di qualità si trovano esclusivamente in libreria, al supermercato ci sono solo Vespa, Fallaci e King, ecc... A Sabelli, invece, se interessa, vorrei dire che la proporzione nelle vendite (dato assolutamente parziale) è di 12 Vespa ogni 1 Sabelli. Sono desolato ma c’est l’Italie.

Valgo un dodicesimo di Vespa. Dio mio! (csf)

 

187.        10/12/2004

A QUANDO MATTIA FELTRI A BATTI E RIBATTI O A PUNTO E A CAPO?
da Vittorio Grondona

Probabilmente il lungo sproloquio di Mattia Feltri ha trovato ospitalità in questo blog per rispetto del padre, che ritengo un vero giornalista, nonostante non condivida nemmeno una sua parola. Opportunista fin che si vuole, ma giornalista. Pubblicato in documenti avrebbe declassato la qualità di quella preziosa rubrica. Ho cercato il libro “I Voltagabbana” nei supermercati. Purtroppo, dopo avere rovistato fra le cataste del libro di Vespa , posizionato ovunque, anche fra le favole dei bambini, del libro di CSF non ho trovato traccia. Non mi piace acquistare on line… Proverò a cercarlo in libreria, sperando di trovarlo prima di Natale. A proposito di vignette, che fine hanno fatto quelle che ho mandato io?

Idem come sotto. Ma per quanto riguarda il mio libro, le pare che sarei contento di vederlo in vendita in un supermercato? Un oggetto così prezioso? Vada in libreria. Tutto penso tranne che sia esaurito. Per quanto riguarda Mattia Feltri: questo è un sito giornalistico, non di propaganda. Quindi continuerò a pubblicare qualsiasi opinione, intervento, documento che mi sembri interessante. Chiedetemi tutto ma non la censura.(csf)

 

188.        9/12/2004

MERCENARI, PUNTO E A CAPO…
da Vittorio Grondona

Ho letto (a fatica) MERCENARI DA UN ALTRO PUNTO DI VISTA di Mattia Feltri su “Libero”. Io, che avevo ascoltato ciò che Prodi ha detto realmente, riferito sostanzialmente diverso dal figlio di Feltri, ho tirato le seguenti tre conclusioni: 1- non sempre i figli d’arte sono a loro volta artisti; 2- ho capito perché non ho mai letto “Il Foglio” e perché leggo poche volte “Libero”; 3- questa era la volta buona che la censura di CSF doveva intervenire tagliando inesorabilmente le battute oltre le 500.

 

189.        4/12/2004

PERCHE’ ABBIAMO PRIVATIZZATO LE FERROVIE?
da Vittorio Grondona

Privatizzare è bello, ma non sempre. Per quanto riguarda le ferrovie è stato un vero buco nell’acqua per non dire di peggio a danno di tutta la società italiana. Per rispondere a qualche superficiale perché devo dire che chi paga il biglietto non ha il diritto di sporcare i treni. Da Milano a Bologna in certi periodi il conduttore non riesce a controllare i biglietti di una sola carrozza perché deve fare anche i biglietti ai soliti furbi. I furbi delle altre carrozze viaggiano tranquillamente gratis. I biglietti si acquistano a terra! Provate a salire su un aereo senza biglietto. Chi sale sul treno in stazioni di fermata disabilitate e/o sprovviste di biglietteria o di altro sistema di vendita, non deve pagare il supplemento sul treno. (...)

Chi paga il biglietto può lasciare piccoli rifiuti negli appositi contenitori. Portarli via è un piacere che fa alle Ferrovie. I biglietti si sono sempre fatti anche in treno, solo che adesso si vuole diminuire sempre più il personale. Chi sale senza biglietto non è un furbo, è solo uno che ha fretta. I furbi sono quelli che dicono che sono saliti in una stazione senza biglietteria. Il paragone con l’aereo mi pare esagerato e comunque salire in aereo senza biglietto non è vietato ma impossibile e infatti non è prevista multa. Salire su un treno senza biglietto, tra l’altro, è ancora possibile (quindi non è un problema tecnico) basta utilizzare il sistema del biglietto elettronico. (csf)

 

190.        3/12/2004

LA RESA DEI CONTI
da Vittorio Grondona

Ma bravo On. Follini, finalmente vice premier. Tutto gli capita poverino nonostante la sua repulsione a ricoprire posti di governo? Ha accettato per amore degli italiani, non c’è dubbio, e quindi dobbiamo essergli grati (?). Ma che cavolo fa il vice premier? Ma quanti quattrini prende il vice premier?... Purtroppo la verità è che anche in Italia i servizi resi vanno pagati, proprio come succede nel paese delle banane per i migliori remissivi ciambellani della corte del premier titolare.

 

191.        1/12/2004

ORRENDO SENZA SE E SENZA MA
da Vittorio Grondona

Finora ero convinto che ciò che è orrendo per il privato è maggiormente orrendo per lo stato. Che utilità potrebbe avere una cosa orrenda, privata o statale che sia? Per esempio, la censura praticata dal privato è orrenda, ma è ancora più orrenda se praticata dallo stato.

Caro Vittorio, non è vero. L’interesse pubblico è un valore maggiore rispetto a quello privato e quindi “santifica” alcune azioni. La censura operata dallo Stato per esempio è ottima cosa. Lo Stato censura comportamenti scorretti, il privato non può. (csf)

 

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