ANNO 2009
Interventi pubblicati sul Blog del giornalista Claudio Sabelli Fioretti
Per i riferimenti e altri particolari consultare il sito di Claudio Sabelli Fioretti
1/1/2009
SORU, CRISTIANO E CRISI
da Vittorio Grondona - Bologna
Soru secondo il mio punto di vista esalta l’importanza fondamentale per una
Regione o un Comune di avere come amministratore una persona del luogo che ami
appunto la sua Regione o il suo Comune tanto da difenderla/o dalle invasione dei
barbari guastatori. Cristiano, se effettivamente risultasse vero quello che la
nostra scarsa informazione ci racconta con tanta esaltata enfasi, avrebbe
sicuramente commesso un peccato politico, ma di valore veniale se, per esempio,
fosse paragonato alle presunte raccomandazioni di artiste più o meno brave al
becero scopo di averne un ristorno politico addirittura finalizzato al
ribaltamento forzato della legislatura in atto. (...)
RIFERIMENTO 27/12/2008
CRISTIANO E LA TROTA
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Il figlio di Di Pietro, consigliere provinciale a Campobasso, in odore di
tangenti. Bossi: "Ecco cosa succede, quando un figlio si diploma".
RIFERIMENTO 1/1/2009
CRISTIANO E I TONNI
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Esce dalla porta (dal mini partito familiare) ed entra dalla finestra (gruppo
misto). Hai voglia... se non è zuppa è pan bagnato.
P.S. pare che papà Tonino comunque, gli abbia sequestrato il telefonino...non si
sa mai !
RIFERIMENTO 1/1/2009
MI PIACE SORU. SA CHE UN POLITICO SI DEVE O SI PUO’ DIMETTERE.
dall’avv. Lina Arena
Le dimissioni di Soru hanno uno strano sapore. In una Italia devastata da
politici di carriera , il fatto che un sardo abbia avuto la strana idea di
dimettersi perché non accettano la sua proposta politica e civile di lasciare
intonse le coste mi ha turbato e disturbato. Come possono gli ambientalisti, i
verdi, i difensori della natura, del mare, dell’ambiente e conseguentemente
dell’uomo urbano, criticare o dissentire dalle proposte di Soru? Forse perché
gli imputano il famoso e mai sopito conflitto di interessi? Forse che un
proprietario di Giornali e TV non può amare la natura e capire ed evitare i
disastri ambientali più e meglio dei divini “ sinistri”? La sinistra italica
dovrebbe essere ripulita e rimessa a nuovo da un comitato di marxisti-leninisti
che hanno il cervello a destra e il cuore a sinistra. Chissà che pastrocchio ne
verrebbe fuori ! Soru non avrebbe diritto di cittadinanza tra questi mostri del
2009. E forse per fortuna nostra!
RIFERIMENTO 1/1/2009
C'E' CRISI E CRISI
da Giorgio Goldoni
L'Italia economica, si sa, è divisa in due: c'è l'Italia manifatturiera,quella
agricola e turistica che insieme rappresentano il motore del paese, motore che
ha permesso all'altra meta' del paese di raggiungere senza sforzi alti livelli
di vita senza "sudare", un 'Italia parassita che vive di pensioni, di
pseudolavori, di stato e parastato, forte di previlegi intoccabili. Non è un
caso che troviamo la seconda Italia spesso ai primi posti nelle classifiche di
"stile di vita" , posti raggiunti a scapito della prima. Una conseguenza
immediata di questa assurda situazione è che nel 2009 la prima Italia soffrirà
il vento gelido della recessione, che si aggiungerà all'inquinamento, alla
criminalità indotta da una immigrazione selvaggia, mentre la seconda Italia se
ne starà al calduccio aspettando che il peggio passi.
RIFERIMENTO 1/1/2009
ITALICHE GENTI DALLE MOLTE VITE!
da Biagio Coppola, golfo di Napoli
Di Pietro junior lascia il partito ma non la poltrona di consigliere provinciale
per non mettere in difficoltà il sanguigno papà. Forse è da lodare
l'attaccamento al dovere istituzionale del giovane virgulto che alla sua età gia
dimostra di aver capito tutto della politica.
RIFERIMENTO 2/1/2009
LA COERENZA DI SORU
da Corrado Vigo
Ho apprezzato molto la coerenza di Renato Soru.
Quando abbiamo visto politici dimettersi? Beh, prendiamo a caso Cuffaro! O
Scapagnini!
Renato Soru ha classe, stile, ma soprattutto educazione, che all'80% dei
politici manca!
RIFERIMENTO 2/1/2009
CRISTIANO E I TONNI/2
da Claudio Urbani, Roma
Per mia conoscenza, a quale gruppo misto si è iscritto il figlio di Di Pietro?
Lo stesso a cui si iscrive Berlusconi quando presenta le sue dimissioni ogni
volta che è inquisito?
5/1/2009
BRUCIARE LE BANDIERE
da Vittorio Grondona – Bologna
E’ solo uno sfogo dell’impotenza. Null’altro è possibile contro la strapotenza
militare di Israele. L’indignazione poi è ridicola se viene manifestata dagli
italiani. Senza battere ciglio e senza tentare un flebile oh abbiamo dato carta
bianca a dei signori che sfruttando una legge elettorale porcata con i loro
parenti ed amici hanno invaso di prepotenza il nostro Parlamento. Legiferano a
vanvera per i sudditi e con estrema cautela per salvare da ogni guaio il loro
padrone supremo… Mi meraviglio anzi che delle sanguinose guerre, vergogna
assoluta dell’umanità, quei signori non ne abbiano ancora fatto degli schifosi
giochi da televoto televisivo.
RIFERIMENTO 4/1/2009
SDEGNO E STRAZIO
da Claudio Urbani, Roma
Posso solo immaginare lo strazio e l'intimo dolore, di tutte le sensibili
persone, che oggi si sono indignate a veder bruciare delle bandiere, alla
notizia del bimbo palestinese trucidato dai tanks israeliani.
RIFERIMENTO 5/1/2009
CARO URBANI
da Pino Granata
Si, le persone indignate per le bandiere israeliane bruciate sono straziate ed
addolorate per tutte le vittime di questa guerra assurda ed anche per le 38
vittime del kamikaze in Iraq. Ti posso assicurare che le persone che sostengono
il diritto di Israele di esistere, soffrono per tutte le vittime a qualunque
parte loro appartengono. Spero che tu non voglia fare del sarcasmo perchè
sarebbe oltremodo offensivo anche nei confronti dei familiari delle vittime a
qualunque nazionalità esse appartengano.
RIFERIMENTO 5/1/2009
CARO URBANI/2
da Claudio Urbani, Roma
Mi auguro sinceramente che sia come tu dici, sarebbe terribile se così non
fosse. Ma, con altrettanta sincerità, sarebbe coerenza sentire le loro voci sia
per esprimere lo sdegno per le bandiere bruciate che per le vittime trucidate
dai tnaks israeliani. Per ora da questi c'è un silenzio assordante.
RIFERIMENTO 5/1/2009
"IT BREAKS MY HEART TO SEE ISRAEL'S STUPIDITY"
da Carla Bergamo, S. Paulo
Non è una frase mia, è il titolo di un articolo scritto da Michael Lerner
(ebreo) su TIMES ONLINE:http://www.timesonline.co.uk/tol/comment/columnists/guest_contributors/article5446519.ece
Se Hamas lanciava i suoi provocatori razzi, che dire degli "assassination raids"
degli Israeliani durante la tregua? E i camion con aiuti umanitari bloccati
dagli Israeliani? Non cito Robert Fisk (The Indipendent) perché potrebbe essere
considerato troppo "di sinistra"...
Ma anche l'Economist, che nonstante ciò che pensa il cavaliere nazionalpopolare
non è affatto comunista, ha scritto un articolo di critica alla spropositata
reazione di Israele (Gaza: the rights and wrongs) http://www.economist.com/printedition/displayStory.cfm?story_id=12853965&source=most_commented.
Gli Italiani, invece, s'indignano. Per le bandiere bruciate, non per i bambini
massacrati. È proprio da spezzare il cuore.
RIFERIMENTO 5/1/2009
PALESTINA VS ISRAELE
da Alessandro Ceratti
Credo che in Palestina le cose siano (ormai da tempo) talmente degenerate che ha
smesso di avere senso domandarsi se le azioni delle parti siano giuste
eticamente o no. Io credo che se entrambe le parti potessero con un gesto della
mano far scomparire dalla faccia della terra l'avversario, lo farebbero, donne
vecchi e bambini compresi. Se si vuole (e si deve!) prendere una posizione il
criterio di valutazione rimane quello strategico-politico, ovvero: fare quello
che si sta facendo conviene? Non so se ad Israele convenga subire le conseguenze
politiche di una sua reazione così violenta. Sono sicuro che ai Palestinesi non
sia convenuto sparare i missili Kassam.
Dio mi perdoni, Ceratti ha ragione (csf)
RIFERIMENTO 5/1/2009
IL MINISTRO DEL TURISMO
da Walter Vanini, Carona (Bergamo)
E' proprio sfortunato il ministro degli Esteri Frattini. Non appena smette i
panni istituzionali e si gode le meritate vacanze, esplode una crisi
internazionale. Successe ad agosto: mentre si crogiolava al sole delle Maldive
scoppiò il conflitto in Georgia. Convocato a Bruxelles con i suoi pari ruolo
della UE, il nostro ministro non interruppe il piacevole soggiorno e inviò il
suo fondamentale contributo in videoconferenza. Si sa, per gli italiani le ferie
sono sacrosante. Ora, in piena recrudescenza della crisi israelo-palestinese, il
vacanziero ministro rilascia in tv un'intervista in tuta da sci da una
confortevole baita alpina. Una spiacevole incombenza istituzionale, ma abilmente
infilata tra una discesa e l'altra. Sorge il sospetto che il ministero degli
Esteri non sia il più adatto alle sue qualità. Forse bisognerebbe riesumare il
vecchio ministero del Turismo: lì Frattini sarebbe perfettamente a suo agio.
RIFERIMENTO 5/1/2009
HAMAS E GLI IPOCRITI
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Diffido di quei pacifisti, a cui basta tenere la bandiera alla finestra, ma si
nutrono di odio e pregiudizio politico...Ci sono guerre necessarie purtroppo.
Israele non è in grado di fare una guerra fra eserciti perché non esiste un
esercito di Hamas, ma solo guerriglieri civili che lanciano missili contro le
popolazioni civili israeliane. E lo fanno da mesi, da anni. Non si tratta di
esportare la democrazia con la guerra. Ma di sostenere quella popolazione
palestinese, che non vuole avere più a che fare con il terrorismo. Speriamo.
8/1/2009
A COSA SERVONO LE TASSE?
da Vittorio Grondona – Bologna
La novità di oggi, ed ogni giorno c’è sempre la novità scioccante, è la proposta
di aumentare l’età pensionabile di chi lavora per solidarizzare concretamente
con chi purtroppo ha perso il lavoro. Non riesco ad entrare in una mentalità di
questo tipo e penso che nemmeno Sigmund Schlomo Freud riuscirebbe ad analizzare
l’inconscio logico che spinge un individuo a proporre un provvedimento del
genere. I bambini sono sacri ed hanno diritto sacrosanto al gioco ed al
divertimento fino alla maggiore età; i giovani maggiorenni perdono la sacralità
e possono quindi lavorare quasi gratis rigorosamente a tempo determinato; i
vecchi che hanno la fortuna di lavorare grazie a politiche più serie del
passato, devono oggi morire in fabbrica; le famiglie, infine, servono solo per
fare cumulo dei redditi al mero scopo di escluderle dai servizi di assistenza
sociale individuale. A cosa servono quindi le tasse pagate in anticipo per l’80%
dell’intero ammontare dai lavoratori dipendenti? Secondo i faciloni
autonominatisi in Parlamento servono solo per pagare la loro inutile politica e
per sostenere stupidate come la cordata di venditori di fumo che hanno avuto in
regalo la polpa dell’Alitalia.
21/1/2009
Radio 2 notte 13/14 gennaio 2009 – Foto da webcam
da Vittorio Grondona – Bologna
RIFERIMENTO 12/1/2009
DOMANI A MEZZANOTTE
Sarò ospite di Linda Brunetta a Mezzotte di Radio Due. Di che si parlerà? Me lo
devono avere detto ma me lo sono scordato. Sarà una sorpresa anche per me. (csf)
21/1/2009
SANTORO
da Vittorio Grondona - Bologna
Io penso che solo se spinti da uno squilibrato orientamento mediatico imposto si
potrebbe dare torto a Santoro sulla vicenda di Annozero dove la “giornalista”
Lucia Annunziata ha abbandonato la trasmissione con straordinaria mancanza di
stile e di orgoglio per la sua auto-vantatissima professione, più volte da lei
ricordata nella circostanza.
RIFERIMENTO 19/1/2009
SEMPRE INCINTA 10
SANTORO VS ANNUNZIATA
Pessimo spettacolo quello visto l'altra sera ad Annozero. O meglio, quello che
hanno visto gli altri perché io non l'ho visto. E quindi non parlo. Ho visto
solo l'attimo in cui Santoro ha svillaneggiato Annunziata e lei se ne è andata
sdegnata non sopportando l'accusa di essere sostanzialmente una prezzolata. Però
poi ho letto i giornali e quindi qualche riflessione posso farla. Per il
conduttore di una trasmissione è sempre uno smacco se un ospite se ne va. Lo
dissi anche quando successe proprio all'Annunziata con Berlusconi. Però noto
molta esagerazione in tutte le reazioni. Leggo che la trasmissione era
sbilanciata. Ma mi verrebbe da dire che quasi tutti i quotidiani sono
sbilanciati, anche se in senso inverso. E sento di poter anche dire, perché l'ho
dedotto fra le righe delle cronache, che a favore di Israele hanno parlato in
tanti. Com'è questa storia? Qualcuno vuole raccontarla con obbiettività, se
possibile? (csf)
RIFERIMENTO 19/1/2009
AYATOLLAH SANTORO
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Odioso quel "...a chi ti vuoi accreditare?". Peggio quel "...non sprechiamo
tempo". Frasi dette da chi, il populismo, la faziosità, l'ideologia lo confinano
nella disinvoltura intellettuale. Speriamo che all'Annunziata, per ritorsione,
non venga ora la tentazione di scrivere una biografia professionale di Santoro,
nelle vesti di "cercatore di meriti".
RIFERIMENTO 19/1/2009
RAI E FAZIOSITA'
da Giorgio Goldoni
Santoro con la sua ultima trasmissione ha superato ogni limite imposto dalla
decenza e dal fatto di essere stipendiato da una televisione pubblica, pagata da
tutti i cittadini italiani. Facendosi portavoce della propaganda di Hamas,
un'organizzazione terrorista secondo l'ONU, l'UE e l'Italia, ha scelto non il
campo della democrazia, bensì quello dell'islamo-nazismo, dell'integralismo
islamico, che vorrebbe fare a fette tutti noi, ebrei e non(...)
RIFERIMENTO 19/1/2009
YASSER SANTORO
da Floriano Ghinassi
Ho appena visto lo spezzone di Annozero con lo "scontro" Santoro-Annunziata.
Benché non abbia nessuna simpatia per l'Annunziata, sono rimasto basito
dall'arroganza e prepotenza di Santoro, supponente nel non accettare la benché
minima critica e maleducato oltre ogni decenza nel non farla parlare e anzi
togliergli la parola per lanciare un collegamento.
Se uno spettacolo del genere venisse da protagonisti diversi (il Socci o Vespa
di turno) grideremmo allo scandalo; credo sia il caso di farlo anche con questo
"campione" della sinistra, folgorato sulla via della sgarbizzazione...
L'altro giorno da Vespa si celebrava Andreotti, con tutti andreottiani. Nessuno
ha protestato (csf)
RIFERIMENTO 19/1/2009
YASSER SANTORO/2
da Dan Galvano, Basilea
Pero', caro CSF, la risposta "L'altro giorno da Vespa si celebrava Andreotti,
con tutti andreottiani. Nessuno ha protestato" sa di benaltrismo. Se è vero che
ci crediamo "diversi" da loro, non abbassiamoci al livello di Vespa. Da Vespa
non mi aspetto molto di piu', ma da Santoro mi aspetto del giornalismo migliore.
Il benaltrismo in questo caso non c'entra nulla. Io non ho mai detto che se lo
fa Vespa lo può fare anche Santoro. Ho detto solo che chi protesta contro
Santoro non ha protestato contro Vespa (csf)
RIFERIMENTO 21/1/2009
IL SENATORE DIVINA E I CAVOLI A MERENDA
da Carla Bergamo, S. Paulo
I Brasiliani, tra i quali mi includo, sono un po' incazzati con il senatore
Divina che ha invitato gli Italiani a boicottare il Brasile, dopo "tutto quello
che gli abbiamo dato"...cosa ci avete dato, senatore Divina? Qualche milione di
emigranti che hanno trovato lavoro, casa e cibo in questo Paese? E lo sanno gli
Italiani che il Brasile faceva parte degli Alleati che hanno liberato l'Italia
dai Tedeschi nella Seconda Guerra? E chissà se i tanti Italiani che vengono qua
a fare turismo sessuale seguiranno il consiglio del senatore leghista? C'è
un'altro punto da chiarire: non è vero che il Brasile non ha concesso l'asilo ai
due pugili cubani, visto che gli stessi alla fine hanno chiesto di essere
rimpatriati. Perché il governo italiano, invece di perdere tanto tempo con
Battisti e i boicottaggi, il giudiziario, Santoro, la Costituzione, la dirigenza
del Pdl, non si preoccupa di salvare l'Italia dall'abisso, come fanno i loro
colleghi europei?
RIFERIMENTO 21/1/2009
LA PENA E LA VERGOGNA
da Gianni Guasto
La reazione alle notizie sui bambini esposti alla violenza dal cinismo di Hamas
e uccisi dalla furia cieca dell'esercito israeliano é di rabbia e di pena. E
quella per le svastiche sulla stella di Davide é di vergogna.
RIFERIMENTO 21/1/2009
LA VERITA' ANNUNZIATA
da Paola Ragone, Roncadelle
Ho guardato la puntata di Anno Zero tutta intera, non uno spezzone (magari è
meglio, se si vuole giudicare, o no?). La frase più arrogante e offensiva che ho
sentito è stata "Dobbiamo orientare il pensiero degli italiani" e non l'ha detta
Santoro.
RIFERIMENTO 21/1/2009
YASSER SANTORO
da Gennaro de Leo, Torino
Egregio Sig. CSF, è la prima volta che scrivo su queto spazio che lei gentimente
concede ai navigatori, entro quindi un p'ò a gamba tesa sul tema in oggetto. Ho
visto l'intera trasmissione, sicuramente era sbilanciata a favore Palestinese,
ma vorrei ricordare che il tema della serata era: "La guerra dei bambini", di
cos'altro si doveva parlare se non dei morti civili, che in quel momenta erano
stimati in mille morti con oltre trecento bambini uccisi? L'Annunziata era
chiamata ad esprimere opinioni, cosa che ha e avrebbe potuto fare, se i suoi
interventi non fossero ( e nel corso della serata si è verificato più volte)
rivolti più alla critica della conduzione e di come si deve fare televisione
("noi giornalisti dobbiamo orientare l'opinione dei telespettatori") che a dare
il suo contributo come opinionista. Le posto
il link dove può
trovare le motivazioni di Santoro che, seppure esposte con molta veemenza,
rendono bene l'indignazione che tutti dovremmo provare per quesi fatti. l
Sperando di aver contribuito a far chiarezza, la ringrazio dell'ospitalità.
RIFERIMENTO 21/1/2009
SANTA LUCIA ANNUNZIATA
da Dal Betto Gustavo- Milano-
A tutti i detrattori di Santoro. La trasmissione si intitolava LA GUERRA DEI
BAMBINI, mi pare che ve ne siate dimenticati. L'uccisione di centinaia di
bambini, di questo si voleva parlare non delle paturnie della sciura Annunziata
che invece voleva salvare a tutti i costi un improponibile equilibrio. Volevate
la ripetizione di quanto vi hanno propinato i media nazionali? Oppure per una
volta si poteva parlare della strage di civili innocenti che quella performance
aveva prodotto? Grazie a Santoro e pollice verso per la Lucia Annunziata che ha
volutamente "sputtanato" la trasmissione.
RIFERIMENTO 21/1/2009
YASSER SANTORO/3
da Dan Galvano, Basilea
Caro CSF, capisco e sposo il tuo punto di vista, ma cosi' spostiamo l'attenzione
dall'accusato all'accusa. Sappiamo tutti che da Vespa si celebrano messe cantate
per il "signore" di turno (Berlusconi, Moggi, Andreotti, ecc), e io non
m'aspetto niente di piu'. Sorrido amaro e lascio perdere. Siccome ritengo
Santoro uno che sa (sapeva?) fare del buon giornalismo, rimango deluso nel
vedere puntate tipo quella di giovedi' scorso. Ci sono modi piu' intelligenti di
affrontare la questione palestinese. Ammiro Travaglio e Santoro, nonostante la
spudorata e condivisa faziosità, ma la faziosità da un po' a questa parte sta
degenerando nell'astiosità.
RIFERIMENTO 21/1/2009
SULLA QUESTIONE SANTORO...
da Gabriella D'Andrea, Udine
Segnalo un'altra visione della questione…
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2999
RIFERIMENTO 21/1/2009
RI-SOLUZIONI E RI- PETIZIONI
da Isabella Guarini, Napoli
Caro CSF, qualcuno propone di prendere esempio da Olmert e di radere al suolo
Sicilia Campania e Calabria per sconfiggere mafia, camorra e 'ndrangheta.Visto
che vivo in Campania mi prendo la licenza di difendere la mia sopravvivenza
perché spero che nel blog ci sia ancora un o' di umana intelligenza. Inoltre,
non vorrei fornire l'occasione alla coppia Santoro-Annunziata, entrambi
meridionali-campani, di fare i paladini, l'uno delle vittime, l'altra dell'
imparzialità televisiva, ma uniti nello spot dei propri interessi professionali.
Se non ci fossero, sarebbe meglio per tutti!
RIFERIMENTO 21/1/2009
ANNUNZIATA A FAVORE DI TELECAMERE
da Valeria Carella
Io non credo che essere bravi giornalisti voglia dire essere umanamente asettici, e che i bravi conduttori di una trasmissione di (ottimo, per quanto mi riguarda) giornalismo televisivo per contratto debbano non avere un'idea propria. Facile gioco quello di alludere a un Santoro sbilanciato a favore dei palestinesi, perché - signora mia - a sinistra si portano tanto. Io ho visto una trasmissione che ha scelto di bandire la retorica e che ha voluto farci ascoltare persone coinvolte anche sentimentalmente - e pure questo vale sull'altare della credibilità - alle sofferenze dei palestinesi come a quelle degli israeliani (e mi riferisco dapprima alle ospiti in studio: due giornaliste, due donne, una palestinese e l'altra israeliana); i reportage invece - trattandosi di una trasmissione di approfondimento giornalistico e non di analisi storiografica - non poteveno che raccontare la mattanza dei palestinesi, perché adesso è questo quello che accade. Oggi come ai tempi dei rastrellamenti in Kosovo, ottimo Santoro a trattare questioni scottanti, che latitano nelle trasmissioni di prima serata. La Annunziata ha detto e ridetto la propria, dissociandosi a più riprese, col piglio/cipiglio che aveva ai tempi in cui faceva la presidente della Rai. Chissà, forse è da quella esperienza che ha tratto l'abilità delle uscite teatrali e a favore di telecamere.
RIFERIMENTO 21/1/2009
SANTORO: QUESTO GIRO GLI E' RIUSCITO MALE
da Dan Galvano, Basilea
Caro Grondona, io non credo affatto di aver subito "uno squilibrato orientamento
mediatico imposto". Se dopo 20 giorni di guerra, arriva una puntata come quella
dell'altra settimana, beh, direi che l'approfondimento giornalistico ha fallito.
E dico tutto questo senza negare l'evidenza che l'Annunziata ha fatto male ad
alzarsi e ad andar via. E senza negare che anche l'uccisione di un solo bambino
è uno scempio ingiustificabile. Io sto tutta la vita dalla parte di Santoro, ma
secondo me sto giro gli è riuscito male.
RIFERIMENTO 22/1/2009
PRIME DONNE, LUCIA E MICHELE
da Rita Rosati
Pur stimando molto la Annunziata e Santoro ritengo che a volte, chissà per quale
squilibrato motivo, si comportino come prime donne. E in una trasmissione due
prime donne finiscono sempre per litigare.
23/1/2009
NON C’E’ SOCIAL CARD CHE TENGA
da Vittorio Grondona - Bologna
Nella difficile crisi del dopoguerra siamo stati tutto sommato abbastanza
fortunati. Mi ricordo che mia zia mi mandava dal droghiere con la bottiglietta a
comprare mezz’etto di olio dicendomi di farne segnare la spesa. Così facevano
quasi tutti i figli del popolo. Oggi non si può più ricorrere a questo
meraviglioso solidale meccanismo. I supermercati sono diventati i vampiri della
società moderna. Intorno a loro si è creato il vuoto assoluto di negozi
alternativi. A credito non ti danno nemmeno un sacchetto di plastica. Non solo,
ogni giorno ritoccano al rialzo i prezzi delle loro merci. Gli anziani devono
farsi accompagnare alla spesa oppure pagare qualcuno che gliela porti a casa,
perché ad una certa età anche il trasporto a braccia di un fiasco di vino
diventa un grosso problema. (...)
RIFERIMENTO 15/1/2009
LA BEFFA E IL FLOP DELLA SOCIAL CARD
da Claudio Urbani, Roma
Interessante questa analisi sulla social card, da leggere sul sito de "La
Repubblica", da dove si evince, tra l'altro, che i maggiori beneficiari
risultano suore e frati, che risultando, personalmente, nullatenenti, sembra ne
abbiano pienamente diritto, anche se problemi di vitto e alloggio non li tocca
minimamente.
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/cronaca/social-card/social-card/social-card.html
RIFERIMENTO 21/1/2009
SOCIAL CARD
da Claudio Urbani, Roma
Sembra che ci sia un boom inatteso con la social card. Non certo per il numero
emesso o le difficoltà nel aver quanto promesso. Sembra che suore, frati e
pretino, risultando nullatenenti, anche se con vitto e alloggio assicurato in
posti che spesso fanno invidia alle ville berlusconiane, ne usufruiscano a pieni
mani avendone in base, si fa per dire visto il voto di povertà, al loro reddito
inesistente.
27/1/2009
INFORMATIZZAZIONE DEI RAPPORTI CON L’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA
da Vittorio Grondona – Bologna
L’onorevole ministro Brunetta dice che nel 2012 i rapporti con l’amministrazione
pubblica saranno tutti informatizzati. Proprio lui lo dice che a suo dire non sa
nemmeno accendere il PC. Lui da ottimo gentiluomo raffinato usa la penna
stilografica. Altrimenti saprebbe che niente è più facile della manipolazione
dell’elettronica se non si mettessero in atto costosissimi metodi di sicurezza
in continuo aggiornamento. Chi sono i predestinati informatici all’arricchimento
sicuro? Chi si fiderà della chiavetta che improvvisamente potrebbe cancellarsi?
Chi riuscirebbe in un caso così malaugurato a trovare la strada per ricostruire
la sua posizione? Chi saranno i responsabili a trattare elettronicamente i
nostri dati personali? Potremo fidarci della loro riservatezza e professionalità
sull’uso corretto del PC? Saranno tutti indottrinati con costosissimi corsi? Chi
leggerà quotidianamente milioni di e-mail? (...)
8/2/2009
CSF DOV'E'
da Vittorio Grondona
Dopo Linea Notte su Raitre, appena passata l’una della notte del 3-4 febbraio,
mi sono sintonizzato su Radio Due… Nessuna traccia di CSF. Era già andato via
oppure si era “dimenticato” dell’impegno? La signora Paola Saluzzi dà segni di
vittoria…
Eppure la mia voce si sentiva. Dov'ero nascosto? (csf)
RIFERIMENTO 3/2/2009
STANOTTE SU RADIO DUE
A mezzanotte, ospite di Paola Saluzzi, su radio due, stanotte, a parlare di
qualcosa ma non mi ricordo di che cosa. Ah, credo di mancanza di memoria. Mi
considerano un perfetto testimonial. Potete anche mandarmi delle mail, in
diretta, al mio solito indirizzo. Ricordatevi, almeno voi. A mezzanotte, su
radio due, con Paola Saluzzi. Se mi ricordo. (csf)
RIFERIMENTO 3/2/2009
MEMORIA
da Gian Paolo De Tomasi
Il segreto per una vita felice è avere una scarsa memoria.
Sai la differenza fra non avere memoria e avere scarsa memoria? (csf)
8/2/2009
ELUANA
da Vittorio Grondona - Bologna
Il post su Eluana della signora Isabella Guarini mi ha alquanto toccato. Sono
convinto che l’interesse del Cavaliere alla triste vicenda sia il frutto logico
di qualche suo sondaggio ad hoc ovvero della sua permanente angoscia di consensi
e di maggiore potere. Da qui il voluto conflitto istituzionale col Capo delle
Stato. Niente è a caso per il Cavaliere, nemmeno le barzellette, le corna ed il
cucù… A parte questo mio personalissimo pensiero, io penso che Eluana non ci
appartenga, appartiene solo a sè stessa ed a nessun altro. Purtroppo non è in
grado adesso di esprimere alcuna volontà in merito al suo destino… Personalmente
credo nella vita, ma di fronte a queste tragedie ritengo che sia meglio il
silenzio ed il rispetto delle libere volontà altrui delle quali ciascuno è
responsabile di fronte a Dio ed anche agli uomini per fatti contrari alla legge.
La politica deve stare fuori in un caso come questo in cui la Cassazione si è
pronunciata con sentenza definitiva. Non sembra strana e incoerente la battaglia
improvvisa sulla difesa vita, sostenuta peraltro fuori tempo massimo dal nostro
governo e dai bigotti parlamentari di destra e di destra-sinistra, quando gli
stessi accettano tranquillamente le guerre preventive o quando emanano delle
leggi schifose come quelle sulla sicurezza o quando ancora per una semplice
ecografia nelle strutture pubbliche un poveraccio rimane in attesa per alcuni
mesi rischiando di potersi curare solo a morte avvenuta?
RIFERIMENTO 3/2/2009
ELUANA
da Dan Galvano, Basilea
La Cei: «E' eutanasia». E cosa pensavate che fosse?
RIFERIMENTO 4/2/2009
ELUANA
da Claudio Urbani, Roma
La Cei ci ha ripensato: ora parla di omicidio!
RIFERIMENTO 6/2/2009
ELUANA ENGLARO
da Alberto Oldrini
Da pochi minuti il Governo ha varato il Decreto legge che obbligherà i medici
della clinica di Udine a continuare l'alimentazione di Eluana e,di conseguenza,a
prolungare le pene della famiglia Englaro.
In Italia comanda il Vaticano,ormai non c'è più nessun dubbio.
Il Vaticano settimane or sono ha avvertito che non avrebbe più preso le leggi
dall'Italia. In compenso continua a dargliene (csf)
RIFERIMENTO 6/2/2009
ENGLARO
da Alessandro Ceratti
Un sacco di giornalisti sono impegnati a riferire notizie sul caso Englaro, e va
bene. Un sacco di politici sono impegnati a discettare sul caso Englaro, e va
bene. Un sacco di preti si esprimono e un papa pontifica, giustamente, sul caso
Englaro, e va bene. Ma vi rendete conto di quanta gente sta usando il suo tempo
lavorativo perché occupata da questa vicenda? Quanti medici, che sicuramente
avrebbero di meglio da fare. Quanti magistrati, con tutti i problemi della
giustizia italiana e le sue lentezze. Adesso ci sono pure i poliziotti che
indagano per conoscere le reali intenzioni della donna prima dell'incidente.
Quanti milioni di euro sta costando all'Italia questa vicenda?
RIFERIMENTO 6/2/2009
PALINODIA
da Alessandro Ceratti
Va be', visto che sto scrivendo ad un blog non la farò in versi. Comunque se
l'eccesso mediatico sul caso Englaro produce difficoltà al governo Berlusconi e
risveglia dal sonno Napolitano, ben venga!
RIFERIMENTO 7/2/2009
TANTO TRA POCO MI SVEGLIO
da Gianni Guasto
E' persino difficile da credere: lo scontro istituzionale che viviamo in queste
ore, con un Premier con la bava alla bocca che prende a calci la Costituzione e
un Parlamento chiamato alle armi contro di essa, mi fanno guardare con occhi
diversi la soave leggerezza con cui Benedetto XVI piroetta tra gaffes, tragedie
epocali e nostalgie tridentine. Da oggi il Papa é, almeno per me, un nemico
della Repubblica.
IERI SERA A CASA POUND
da Valerio Morucci
Caro Claudio, a proposito di raid razzisti, ti metto appresso la scaletta del
mio intervento di ieri sera a Casa Pound. C'è chi sembra aver scelto, il
Corriere, di non dare risalto a un possibile percorso di attenuazione della
violenza intergenerazionale. Il che farebbe il paio con il terribile editoriale,
da guerra preventiva, di Romano 'La sponda sociale'. Cioè: in attesa dei
terribili effetti, e sommovimenti, sociali della crisi, prepariamoci a bastonare
chiunque si muove. Altri, la Stampa, sembrano aver scelto la stessa linea
passando per la riproposizione della identità 'fascista' di ogni ribellione,
scrivendo follie smentite dai fatti. Al contrario l'Unità ha scelto di
appoggiare a piene mani questo tentativo di far rinfoderare manganelli e mazze.
Vale a dire che i rappresentanti del, morente, sistema capitalistico sono ponti
all'uso della forza per impedire l'assalto ai forni. Nella speranza di avere il
tempo per trovare una soluzione alla crisi. Il problema è che non ci riuscirà nè
Obama che, in un sistema democratico ha richesto poteri straordinari al Senato,
nè il Presidente dello stato dittatoriale cinese, che i pieni poteri li ha per
definizione, e che ha chiesto fantastilioni di miliardi di dollari per aginare
una crisi che non è ciclica ma strutturale. Al fondo vuole dire si apprestano a
esercitare violenza non per poi risolvere ma solo per difendersi, alla
disperata. Hai presente gli assalti agli elicotteri nella rotta di Saigon? In
una situazione del genere ogni violenza sociale è benvenuta (non si può mettere
un soldato accanto a ogni bella figliola) perchè accentuando la paira per la
sicurezza accentua i proteri repressivi, che ben presto torneranno utili. Non si
può fare molto. Solo provarci almeno un po'.
CLICCA QUI
RIFERIMENTO 7/2/2009
PER ELUANA,STO CON BERLUSCONI
da Isabella Guarini, Napoli
Caro CSF, per Eluana sto con Berlusconi, perché non posso accettare che la si
faccia morire di fame e di sete.
RIFERIMENTO 7/2/2009
QUESTO BLOG E' CENSORIO
da Biagio Coppola, golfo di Napoli
Sembra che questo blog sia più censorio di una organizzazione di estrema destra
come Casa Pound dove
morucci viene accolto come qualcuno che ha qualcosa di intelligente da dire
e non un nemico da odiare. Guai a parlar male, poi, di Veltroni, non si viene
neanche pubblicati e adesso, infine, noto che si plaude anche alle scellerate
scelte ideologiche del premier che tra le tante castronerie si è permesso di
dire che Beppino Englaro vuole solo togliersi un "fastidio". Evidentemente chi
la pensa come lui o non ha figli o non ci ha mai vissuto insieme.
RIFERIMENTO 7/2/2009
ELUANA ENGLARO /2
da Emilio Pierini
Fossi il padre, entrerei nella stanza della povera Eluana in piena notte,
staccherei tutti i macchinari, e mi andrei a consegnare alla più vicina stazione
dei Carabinieri.
RIFERIMENTO 7/2/2009
BERLUSCONI VS NAPOLITANO
da Pino Granata
A Berlusconi di Eluana non frega niente. Lui sta cogliendo l'occasione per
sbarazzarsi di Napolitano che è poi l'ultimo ostacolo per lui per arrivare a
quella specie di fascismo che ci vuole imporre."Se Napolitano dovesse uccidere
Eluana", così si è espresso il cinico Prescritto. Incredibile ma in che Paese
viviamo? Spero che Napolitano tenga duro e non si dimetta cosa che Berlusconi
vuole sopra ogni altra cosa. Siamo alla resa dei conti. Oggi dobbiamo scendere
tutti in piazza per protestare contro il Fascismo che Berlusconi ci vuol imporre
e per appoggiare Napolitano in questa sua resistenza contro l'insorgente
fascismo. Esprimo anche la mia solidarietà a Papà Englaro la vera vittima di
tutta la vicenda. Lui soffre da 17 anni...
RIFERIMENTO 8/2/2009
OPINIONI SULLA VITA ALTRUI
da Massimo Mai
Possibile che sulla povera Eluana Englaro tutti, ma proprio tutti, vescovi,
ministri, cantanti, Parietti, Gasparri, pretendano di dettare legge?
Spero che se mai toccherà a me una sorte del genere a decidere siano i miei cari
e non un ministro, un premier o il mio parroco. Comunque la pensino.
RIFERIMENTO 8/2/2009
ELUANA
da Paolo Beretta
L'ipocrisia di Bagnasco viene svelata platealmente da un suo collega,
l'Arcivescovo Emerito di Foggia: "lasciare che Eluana termini i suoi giorni
senza stare a infierire: alla fine anche Giovanni Paolo II ha richiesto di non
insistere con interventi terapeutici inutili" (Repubblica del 5/2). E adesso,
cardinale, che facciamo ? Scomunichiamo Vojtila ?
RIFERIMENTO 8/2/2009
ELUANA E GLI OSSIMORI DEMOCRATICI
da Isabella Guarini, Napoli
Caro CSF, purtroppo in questa tragedia di Eluana la democrazia non sta facendo
una bella figura. Infatti, c'è chi difende la Costituzione di carta e chi la
Vita in carne e ossa. Ciò che più mi sorprende sono le manifestazioni di piazza
di signore davanti al San Carlo che manifestano per la difesa della
Costituzione. Caro CSF, io non frequento il San Carlo, non perché non posso
permettermi il biglietto, ma perché mi piace ascoltare la musica a casa, a
modo mio. Eppoi non faccio parte dei VIP!
RIFERIMENTO 8/2/2009
LA SAGGEZZA DI ANDREOTTI
da Pino Granata
Il Governo non doveva impicciarsi, è un affare privato. Così Andreotti sul caso
Englaro. Poche e sagge parole. Ridatemi la Prima Repubblica che la seconda fa
cagare!
RIFERIMENTO 9/2/2009
DOVE SONO I DIFENSORI DELLA VITA?
da Carla Bergamo. São Paulo
Il fotografo che fece la foto finÌ per suicidarsi. La drammaticità è così
intensa che fa star male. Ecco, questo bambino era vivo, alla ricerca di cibo
per sopravvivere, solo e disperato. Davanti a un'immaigne così, il problema
Eluana non dovrebbe neppure porsi.
RIFERIMENTO 9/2/2009
NESSUNA INTERFERENZA DELLA CHIESA
di Paolo Righetti, Verona
Ieri il cardinal Bertone ha dichiarato che la Chiesa non vuole interferire con
lo Stato italiano sulla vicenda Englaro. Meno male! Se la Chiesa avesse deciso
di interferire che cosa avrebbe fatto? Avrebbe chiesto l’intervento degli angeli
sterminatori per radere al suolo il Quirinale e annientare in un amen tutti i
parlamentari di opinione avversa?
Loro, papa, vescovi e cardinali non interferiscono mai, però, nel frattempo,
parlano di divorzio senza sapere che cosa sia il matrimonio, di aborto senza
sapere che cosa sia una gravidanza, di educazione dei figli e non si sono mai
riprodotti, di solidarietà e aiuto e poi hanno avuto Pio Laghi.
Di una cosa sola non parlano mai, ammettendo, con onestà, la loro totale
ignoranza in materia: di pietà.
P.S.: non mi era mai capitato di vedere l’immagine inviata dalla signora Carla
Bergamo. Mi si sono riempiti gli occhi di lacrime.
RIFERIMENTO 9/2/2009
ELUANA
da Paolo Cape’, Milano
Isabella Guarini ha ragione su una cosa, a mio parere, e cioè sul fatto che il
caso di Eluana non è di quelli in cui sia importante difendere le procedure o le
sentenze e nemmeno la Costituzione. Mi piacerebbe però che Isabella mi desse il
suo parere su quella che è la vera questione: ma in un caso in cui la diretta
interessata non è in grado di dirci la sua, chi può/deve decidere: la famiglia o
lo Stato?
RIFERIMENTO 9/2/2009
COSA VOGLIONO I CATTOLICI?
da Pino Granata
Le energie mentali che le associazioni cattoliche stanno impiegando nell'affare
Englaro sono veramente sorprendenti. E' sicuramente un caso di suggestione
collettiva che certi ambienti stanno strumentalizzando oltre ogni misura. A ben
pensarci i Cattolici farebbero bene ad allargare i propri interessi e a dare il
giusto rilievo ai reali problemi del mondo. I Cristiani sono oggetto di
persecuzioni in diverse parti del mondo: India, Iraq ed alcuni Paesi africani.
Vorrei che si desse a queste tragedie la stessa attenzione che si da al caso
Englaro. Sarebbe più utile per tutti.
RIFERIMENTO 9/2/2009
SONDAGGIO
da Giulio Bulgarelli, Correggio
Sondaggio: sei favorevole o contrario a sospendere l'alimentazione a Berlusconi
?
RIFERIMENTO 9/2/2009
20.10
da Claudio Urbani, Roma
Eluana è morta, lo sciacallaggio politico no.
RIFERIMENTO 9/2/2009
CHI DEVE CHIEDERE PERDONO A DIO?
da Carla Bergamo, S. Paulo
Sempre che ci sia, Dio perdoni l'umanitá intera, a cominciare dal Vaticano, per
lasciare morire di fame, infezioni, violenza, milioni di bambini ogni anno.
Amen.
RIFERIMENTO 10/2/2009
E DIO?
da Claudio Urbani, Roma
Se è vero quello che sostengono i credenti, chi deve perdonare Dio, visto che
già conosce il destino di ognuno di noi quando ci crea?
RIFERIMENTO 10/2/2009
ELUANA
da Dan Galvano, Basilea
Povero papà Englaro. Provo una pena infinita per quest'uomo. E un rispetto
incredibile per la sua forza. Che la sua Eluana possa finalmente riposare in
pace.
RIFERIMENTO 10/2/2009
E ADESSO SPERIAMO
da Marcello Ugliano
E adesso speriamo che finalmente scenda il silenzio sul caso specifico ma che si
faccia tanto, ma tanto baccano sulla linea di principio.
Tutta la mia solidarietà a Beppino e a chi, alle prese con uguali tragedie non
riesce o non vuole ottenere la stessa "visibilità".
RIFERIMENTO 10/2/2009
NON GRIDATE PIU'
di Giuseppe Ungaretti (grazie Gianni Guasto)
Cessate d'uccidere i morti,
Non gridate più, non gridate
Se li volete ancora udire,
Se sperate di non perire.
Hanno l'impercettibile sussurro,
Non fanno più rumore
Del crescere dell'erba,
Lieta dove non passa l'uomo.
RIFERIMENTO 10/2/2009
DISPIACERI NOTTURNI
da Corrado Vigo - Trecastagni
Caro Claudio, io sono la persona meno adatta a commentare la morte di Eluana
Englaro. Per un solo motivo, secondo me molto valido: non mi trovo nelle
strazianti condizioni dei familiari. Essendo anch'io padre di una bambina, penso
che mi si strazierebbe il cuore a vivere per 17 anni come Beppino Englaro. Ma
non vivendo questa storia, non posso "sentenziare", come invece fanno 900
deputati e senatori!
Io sono convinto che la cosa va maturata nel prorpio cuore, in fondo alla
propria coscienza, ma soprattutti innanzi allo specchio e con grande
serenità(...)
RIFERIMENTO 10/2/2009
ERANO ALTRI TEMPI
da Paolo Righetti, Verona
Tra qualche giorno si ricorderanno i 409 anni dall’arrostita di Giordano Bruno.A
Bruno, accusato di eresia per la seconda volta, fu negato, come si usava con i
recidivi, il privilegio di essere strangolato prima del rogo.Giordano Bruno morì
così tra le fiamme, espiando in quel modo atroce uno dei reati a quel tempo più
perseguiti dalla chiesa: usare il proprio cervello in libertà.Ai catto-talebani
che oggi si ostinano a dire che “erano altri tempi”, rispondo senza troppo garbo
che, quando il papa fece assassinare Giordano Bruno, il Vangelo (ama il prossimo
tuo come te stesso, eccetera eccetera) aveva già più di 1500 anni.
RIFERIMENTO 10/2/2009
SPUDORATI SCIACALLI!
da Pino Granata
Bisogna proprio essere dei vigliacchi opportunisti e degli squallidi sciacalli
per accusare qualcuno di omicidio per la morte di Eluana. Lei è morta da almeno
14 anni e di lei si sono serviti i politicanti che non sanno come affrontare la
seria crisi economica perchè incapaci e senza background culturale per
affrontare e risolvere i gravi problemi della società moderna. (...)
RIFERIMENTO 10/2/2009
FABBRICANTI DI CROCE
da Muin Masri
… siate umani e cercate di salvare la vita di papà Beppino lasciandolo in pace
con il suo dolore.
RIFERIMENTO 10/2/2009
SPUDORATI SCIACALLI/DUE
da Gianni Guasto
Caro Granata, per alcuni (e non per tutti) il nome sul giornale vuol dire soldi
che entrano. Per questo vi é chi venderebbe la propria madre (figurarsi la
figlia morta di un altro) per due euro di notorietà, o per una candidatura al
Colle. Guarda, fra i tanti, l'avvocato Taormina: orfano del baccano mediatico su
Cogne, si é precipitato a denunciare non si sa bene chi di omicidio premeditato.
Perché l'ha fatto? Ma perché é un vero difensore dell'etica pubblica. E perché
la pubblicità é l'anima del commercio.
Dimenticate per un attimo il caso Eluana per il quale lo sciacallaggio dei
politici è stato particolarmente sgradevole. Ma pensiamo alla vita di tutti i
giorni. La notorietà e la visibilità è il pane per i politici. Vorrei dire che è
il prezzo della politica. Che cosa deve fare il povero peon per far sì che la
gente si renda conto che esiste? E' facile criticarlo ma poi quando si va a
votare si vota il personaggio noto, quello televisivo, quello famoso magari
anche perché è un ladro o un truffatore. Farsi vedere è in fondo l'unico sistema
per svincolarsi dalla schiavitù del partito. (csf)
RIFERIMENTO 10/2/2009
MENTANA
da Dan Galvano, Basilea
Sarebbe ora che Mentana, in nome della sua "coerenza", prenda armi e bagagli e
se ne vada. Senno' continua a rimanere sempre cio' che è: un chiagne e fotte.
RIFERIMENTO 10/2/2009
SPUDORATI SCIACALLI/TRE
da Gianni Guasto
Caro Claudio, va bene liberarsi dalla schiavitù dei partiti, ma la ricerca della
visibilità a tutti i costi mi ricorda il titolo di una vecchia rubrica de il
Male (o forse di Tango): "il mio culo per un voto".
Indicami però quali sistemi ha il signor Mario Rossi per avere i voti degli
italiani (csf)
RIFERIMENTO 10/2/2009
L'ITALIA DELL'AUDITEL
da Gino Roca
Caro Claudio, i dati Auditel raccontano un'anarchia etica tutta italiana. Ieri
sera il ''Grande Fratello'' (7 milioni 920 mila spettator) ha clamorosamente
battuto ''Porta a porta'' sulla morte di Eluana (4 milioni 302 mila spettatori).
E' un'Italia che fa riflettere. Una bionda sguaiata che lascia un reality agli
italiani interessa più di una donna giovane in coma che lascia la vita.
Gino, io non mi meraviglierei né mi scandalizzerei più di tanto. La vita
continua in mezzo a tante disgrazie. La gente si massacra nel mondo, i bambini
muoiono al ritmo di tre all'ora se non sbaglio, i disoccupati in certi posti
sono più degli occupati. Ma non è che si può piangere sempre, e quando lo
decidono gli altri. Io non sopporto i minuti di silenzio, i cordogli ufficiali,
le lacrime a comando. Ieri sera non ho visto il Grande Fratello ma nemmeno Porta
a porta. Che cosa potevo apprendere di più? Serviva a qualcosa rendersi conto
una voilta di più dello squallore dei politici italiani? Oggi non ho letto i
giornali. E sono andato a fare una passeggiata. E non ho pensato a Eluana. Ho
pensato alle cipolle che dovevo seminare. E le ho seminate. Mentre tutto nel
mondo va sempre peggio. Non solo Eluana. (csf)
RIFERIMENTO 10/2/2009
ELUANA, A MARGINE
da Piergiuliano "Piero" Pusceddu, Cagliari
Gente che urlava "Beppino boia", e gente, che quando Eluana ha finito di morire,
applaudiva.
Là sotto.
*Mostri*, l'un contro l'altro armati.
Da ateo, e sempre più anticlericale, riconosco la dignità con cui le suore di
Lecco che accudivano Eluana hanno accettato, con dolore, la decisione del signor
Englaro di portar via la figlia. Nessuna si è sognata di sdraiarsi sul cofano
dell'ambulanza, magari davanti alle telecamere o ai fotografi, come altri.
Hanno avuto RISPETTO.
Chapeau, sorelle.
RIFERIMENTO 10/2/2009
OTTO
da Franco Vota
E con quello di stanotte sono otto le persone morte di stenti e assideramento
dall'inizio dell'anno a Milano. Chissà se qualcuno di quelli che hanno così
tanto a cuore la vita, sia che lanci accuse di omicidio dal parlamento o che
rincorra ambulanze gridando "svegliati Eluana!", stasera andrà a vegliare e ad
accendere un lumino alla stazione centrale.
RIFERIMENTO 10/2/2009
SCIACALLI
da Pino Granata
Se fossimo allo stesso livello degli spudorati sciacalli, diremmo che gli otto
clochard , probabilmente extracomunitari, sono stati uccisi da Maroni e dai
leghisti e dall'odio che loro fomentano contro queste persone. Sono sicuro che
sono pochi gli Italiani che sono sinceramente dispiaciuti per la morte di queste
otto persone , che tra l'altro sono una percentuale infinitesimale delle persone
che nel mondo muoiono ogni giorno di fame , di stenti e che sono vittime della
guerra, Io credo che la maggior parte degli Italiani penserà: otto di meno. Caro
Franco Vota gli otto clochard morti per assideramento non fanno parte della
politica spettacolo come è stato il caso della povera Eluana. Una specie di Big
Carnival (l'Asso nella manica)alla maniera di Billy Wilder.
RIFERIMENTO 11/2/2009
GIORNALISMO E TELEVISIONE
da Biagio Coppola
Poverino Mentana era convinto, ieri sera, di poter effettuare la diretta del
suo Matrix vista l'eccezionalità dell'evento Eluana salvo poi incocciare contro
la logica del berlusconismo che è molto semplice : va in onda ciò che fa
audience. Infatti, a testimonianza di ciò, sembra che "il grande fratello"
abbia fatto il record stagionale di ascolti e quindi il riccioletto si è visto
costretto a rassegnare le dimissioni, stranamente, accettate anche prima della
formalizzazione!
RIFERIMENTO 11/2/2009
SPUDORATI
da Claudio Urbani, Roma
CSF ha perfettamente ragione, così si spiegano, tra l'altro, un Villari e
Quagliarello di ieri. Ma se il Parlamento poi vara leggi elettorali che
escludono le preferenza, tanto sgomitare è perfettamente inutile. La mancanza di
preferenze è un arma formidabile in mano a chi comanda, altrimenti i propri
segretari e amichette quando sarebbero mai diventati ministro? Oltre a
compensare con posti di prestigio i propri fedeli avvocati.
P.S. C' è da chiedersi: ma perché chi impreca contro il tempo tiranno che non ha
potuto far emanare una legge in tempo, non si è subito mosso dopo l'ultima
sentenza definitiva che permetteva l'eliminazione della nutrizione, ma ha
aspettato un momento propizio politicamente più favorevole?
RIFERIMENTO 11/2/2009
MEDAGLIA
da Biagio Coppola, golfo di Napoli
In un paese normale con un senso civico nella media Beppino Englaro verrebbe
premiato con una medaglia al valor civile per la dignità che ha dimostrato e
per quello che ancora dovrà sopportare in futuro.
9/2/2009
NON E' UN PEZZO DI CARTA
da Vittorio Grondona -Bologna
La nostra Costituzione non è un semplice pezzo di carta, ma è un formidabile
sicuro appiglio, che fra l’altro ci invidiano tantissimi altri popoli, per non
cadere ancora nel baratro dell’assolutismo di Stato. In suo nome si sono potuti
risolvere innumerevoli casi per il bene degli uomini e della società italiani,
salvando così molte probabili vittime della prepotenza di potere. Il Cavaliere,
palese aspirante a nuovo duce, vuole metterci le mani sopra utilizzando la
cattiveria di verdi alfieri padani e di ex pentiti fascisti, cercando fra
l’altro di inciuciare la questione con la nuova destra-sinistra?… Ebbene,
mettiamocela tutta per impedire il verificarsi di una tale davvero gravissima
tragedia.
RIFERIMENTO 9/2/2009
PEZZI DI CARTA E VITE UMANE
da Paolo Cape’, Milano
Caro Vittorio Grondona, hai ragione, la Costituzione non è solo un pezzo di
carta e va difesa contro chi cerca di farla a pezzi. Però credo che nel caso di
Eluana, farne “solo” una questione di difesa della Costituzione lasci poi campo
libero a chi obietti, secondo me sbagliando, che una vita umana è più importante
della Costituzione. Ripeto, il punto qui è che proprio perché la vita umana è
importante le decisioni vanno lasciate alla persona stessa e/o alla famiglia, e
non invece allo Stato.
10/2/2009
PEZZI DI CARTA E VITE UMANE / 2
da Vittorio Grondona - Bologna
Caro Paolo Capé, non mi sembra proprio di avere fatto la graduatoria di
importanza fra la vita umana e la Costituzione… Sono due cose diverse e non
paragonabili. La Costituzione, comunque, almeno quella nostra, difende a spada
tratta tutti gli aspetti della vita umana. Basta soffermarsi a leggere, per
esempio, l’art. 11 e tanti altri ancora. Per questo bisogna salvarla. Il
Parlamento, se voleva davvero mantenere in vita la povera Eluana doveva muoversi
prima, invece ha atteso l’ultimo momento, quando era palese che un intervento
d’urgenza del governo non poteva essere promulgato dal compito istituzionale del
Capo dello Stato (...)
9/2/2009
NON E' UN PEZZO DI CARTA
da Vittorio Grondona -Bologna
La nostra Costituzione non è un semplice pezzo di carta, ma è un formidabile
sicuro appiglio, che fra l’altro ci invidiano tantissimi altri popoli, per non
cadere ancora nel baratro dell’assolutismo di Stato. In suo nome si sono potuti
risolvere innumerevoli casi per il bene degli uomini e della società italiani,
salvando così molte probabili vittime della prepotenza di potere. Il Cavaliere,
palese aspirante a nuovo duce, vuole metterci le mani sopra utilizzando la
cattiveria di verdi alfieri padani e di ex pentiti fascisti, cercando fra
l’altro di inciuciare la questione con la nuova destra-sinistra?… Ebbene,
mettiamocela tutta per impedire il verificarsi di una tale davvero gravissima
tragedia.
10/2/2009
PEZZI DI CARTA E VITE UMANE / 2
da Vittorio Grondona - Bologna
Caro Paolo Capé, non mi sembra proprio di avere fatto la graduatoria di
importanza fra la vita umana e la Costituzione… Sono due cose diverse e non
paragonabili. La Costituzione, comunque, almeno quella nostra, difende a spada
tratta tutti gli aspetti della vita umana. Basta soffermarsi a leggere, per
esempio, l’art. 11 e tanti altri ancora. Per questo bisogna salvarla. Il
Parlamento, se voleva davvero mantenere in vita la povera Eluana doveva muoversi
prima, invece ha atteso l’ultimo momento, quando era palese che un intervento
d’urgenza del governo non poteva essere promulgato dal compito istituzionale del
Capo dello Stato (...)
15/2/2009
CURIOSE INIZIATIVE BOLOGNESI
da Vittorio Grondona - Bologna
Gli insegnanti della scuola elementare Longhena di Bologna hanno messo in
pagella il dieci politico indistintamente a tutti i bambini delle loro classi.
Il che significa che alle leggi banana è possibile ottemperare anche con una
sana ironia di comportamento, condivisa fra l’altro dai genitori. Infine, sempre
a Bologna, la società di servizi Hera ha aderito alla magnifica tradizionale
campagna di Caterpillar “m’illumino di meno” regalando ai suoi clienti allo
sportello una lampadina a basso consumo. Un’idea brillante non c’è che dire.
Infatti cosa brilla di più di una lampadina accesa? Non certo le fatture dell’Hera
bolognese, che, fra le fatture italiane, sono le più oscure in assoluto…
18/2/2009
IL BASTONE NON PREMIA MAI…
da Vittorio Grondona - Bologna
Sarò un buonista incallito e, visto i tempi che corrono, anche un po’
incosciente, ma non sono assolutamente d’accordo con la tolleranza zero. Ritengo
infatti drammaticamente un errore usare solo il bastone per risolvere il
problema della delinquenza. Nella situazione attuale, dove la criminalità ci
perseguita ad ogni passo che facciamo in società, io penso che una brava
amministrazione dovrebbe cercare di capirne le cause ed intervenire in proposito
con opportune correzioni. Diagnosi e cura, per capirci. Solo dopo avere abolito
o almeno limitato le cause che inducono a delinquere sarà giusto intervenire con
pene anche severissime (...)
20/2/2009
AFFAMARE PER RICATTARE
da Vittorio Grondona - Bologna
Questa volta CSF è sceso nel mio terreno… Io non accetterei mai senza lottare
fino all’estremo delle mie forze una diminuzione dei miei diritti e di quelli di
ciascun altro. La crisi ci fa deboli e quindi dobbiamo darci da fare per non
scendere a compromessi come, nel caso specifico, accettare addirittura la
riduzione dello stipendio. Di questo passo fra non molto la maggioranza degli
italiani sarà chiamata per un tozzo di pane a costruire una piramide per
l’arricchito Cavaliere o ad edificare in cambio di elemosine enormi artistiche
chiese per assecondare i terreni capricci vaticani. Lasciamo che i modelli
“Cavaliere” si attacchino i quadri da soli e vedrete che dopo essersi dati
dolorosissime martellate sulle dita si decideranno a chiedere aiuto all’umile
operaio pagandolo finalmente come si deve. Ci vorrebbe maggiore solidarietà fra
i più deboli ed i più bisognosi. Purtroppo, nonostante le esperienze passate,
non abbiamo ancora capito l’enorme forza che ha tale semplice strategia sociale.
21/2/2009
SANREMO 2009 – CASO MILLS (*)
da Vittorio Grondona - Bologna
Il 15 febbraio ho inviato un post per il blog con una mia personale
considerazione sull’allora imminente Festival di Sanremo. Sarei curioso di
capire perché CSF non l’abbia pubblicato.(...)Ma cosa c’è che non si può dire di
Sanremo?
Caro Vittorio, una volta ogni due mesi, in media, scrivo un post di questo
genere per rispondere a qualcuno che si chiede come mai non è stato pubblicato
un suo bellissimo, interessantissimo, fichissimo intervento. Lo faccio per
l'ennesima volta (vi prego, fate un copia e incolla e piazzatelo sul vostro
desk).
1) questa non è una bacheca, in cui automaticamente viene pubblicato tutto ciò
che arriva. Se lo fosse non mi assumerei il gravoso incarico di leggere tutto e
adotterei un qualche automatismo.
2) io SELEZIONO gli interventi. Cestino automaticamente quelli senza firma o con
firma sospetta. Quelli troppo lunghi. Quelli violenti. Quelli volgari. Quelli
insignificanti. Quelli ripetitivi. Quelli stupidi. Quelli troppo noiosi.
3) i post più lunghi, ma sempre abbastanza vicini alle 500 battute, li leggo.
Sono quelli che odio di più perché mi costringono ad un lavoro di editing e di
taglio che mi richiede molto lavoro.
4) i post che non hanno la scritta PER IL BLOG nell'oggetto finiscono
automaticamente nel cestino.
5) i post che contengono una formattazione sbagliata mi innervosiscono, ma se si
tratta di un lobbista nuovo mi sacrifico e li metto a posto chiedendo al
mittente di adeguarsi alle regole che sono state scritte nell'home page. Se dopo
un po' non vedo miglioramenti, anche per loro non c'è che il cestino
6) i post pieni colmi di errori e di sciatteria mi pongono di fronte ad un
problema di coscienza. Generalmente li correggo però mi chiedo perché dobbiate
essere così crudeli nei mie confronti.
7) discorso a parte per i contenuti: sto tentando di alzare un po' il livello
del blog, selezionando e scartando. Per questo qualcuno può notare una
diminuzione dei suoi interventi. Io credo che un post al giorno possa essere più
che sufficiente. Chi ne manda sei al giorno deve sapere che cinque non saranno
pubblicati.
8) una sola cosa mi fa andare in bestia, anzi due. La prima è la richiesta di
spiegazioni. Perché non hai pubblicato il mio splendido post? La seconda deriva
dalla prima: non è che sia una censura? non sarà perché non la pensi come me?
Quando ricevo mail del genere mi esce il fumo dal naso e medito subito di
chiudere il blog. Non c'è bisogno che vi spieghi perché. I vecchi del blog sanno
quanti post ho pubblicato di persone che pensavano il contrario di quello che
penso io, anche di persone che mi insultavano. Ho ricavato una mia opinione:
generalmente chi mi sospetta di farlo è perché al mio posto lo farebbe. Non è il
caso di Vittorio, naturalmente.
9) questo blog è faticoso. Se vi piace, godetelo. Se non vi piace, non state a
perdere tempo. Internet è grande e io non mi offendo. Se avete delle critiche da
fare, fatele, ma cercate di tenerle ad alto livello. Fate discorsi di livello
generale non guardate troppo al vostro ombelico.
10) e veniamo a Vittorio. Negli ultimi cinque mesi sono stati pubblicati una
settantina di tuoi post, più di uno ogni due giorni, una media fra le più alte
rispetto ai vari lobbisti. Se quel post non è stato pubblicato è perché mi è
sembrano banale. Scusa la brutalità ma se chiedi rispondo. (csf)
(*) – La parte del post relativa al caso Mills non è stata pubblicata nel blog
BANALITA’
da Vittorio Grondona - Bologna
Con estrema diplomazia prendo atto che dispiacersi che la RAI paghi l’invasione
di Mediaset a Sanremo 2009 anche con i miei soldi sia una banalità. Sarà
sicuramente un’altra delle mie banalità pensare che non possa essere una
fatalità il fatto che il festival di Sanremo, della inquietante snervante durata
dalle interminabili 4 ore di media per cinque sere consecutive, fra l’altro da
ieri sera in regime di televoto permanente, e con interruzioni di circa dieci
ripetitivi spot pubblicitari a puntata, questa sera inizi mezz’ora prima,
proprio nella strana coincidenza dell’intervista a Beppino Englaro da Fazio su
Raitre.
RIFERIMENTO 22/2/2009
NON E' PIU' LA RAI
da Vincenzo Rocchino, Genova – Antica Repubblica
Marinara
Col blitz finale di ieri, Mediaset ha completato l'occupazione di quel poco
rimasto ancora da occupare della Rai. Un attacco in forze, direi, dove persino i
più "abbioccati", data l'ora, hanno potuto vedere la De Filippi, nota
conduttrice di Canale5, e feroce demolitrice dei programmi Rai-Tv, premiare la
"sua creatura" Carta, nata in Amici, programma condotto, appunto, dalla De
Filippi.
RIFERIMENTO 22/2/2009
AMICI
da Biagio Coppola, golfo di Napoli
Si è consumato ieri sera sul palco dell’Ariston l’esempio più lampante di
conflitto d’interessi non risolto. Tutti d’amore e d’accordo e tutti gli AMICI
si sono prodigati per fare gli interessi del nostro amato premier a piede
libero. “Panem et circenses” avrebbe definito Giovenale queste mortificanti
operazioni di marketing e marchette.
SANREMO 2009… AHIME’
da Vittorio Grondona - Bologna
(...)intendo criticare Sanremo. Non certo per i cantanti e la musica che
comunque vanno a gusto e sui gusti non si discute. Critico in particolare le
riprese continuamente in movimento che così come sono state computerizzate alla
fine distraggono lo spettatore dalla valutazione e soprattutto dal gusto di
quello che sta vedendo od ascoltando. Zoomate e variazioni continue fino al
limite della nevrosi. La conduzione è stata professionale, ma rovinata a mio
parere dalle riprese. Nuca e faccia nei dialoghi sono il peggio del gusto
visivo. Quattro e più ore esposte al suono preponderante della stesso timbro di
voce, pur se di qualità nei contenuti, insistente anche negli intervalli
commerciali, sono comunque un tempo esagerato. Benigni nella prima serata,
peraltro non della qualità esaltante di sempre, ha contribuito al successo
complessivo anche delle trasmissioni successive. (...)
RIFERIMENTO 26/2/2009
TELEVISIONI
da Biagio Coppola, golfo di Napoli
Dopo gli eventi mediatici sanremesi come non andare con la memoria al finale di
uno "scritto corsaro " di P.P.P. apparso sul Corriere nel lontano (!) 9/12/1973
? :
...È attraverso lo spirito della televisione che si manifesta in concreto lo
spirito del nuovo potere. Non c'è dubbio (lo si vede dai risultati) che la
televisione sia autoritaria e repressiva come mai nessun mezzo di informazione
al mondo. Il giornale fascista e le scritte sui cascinali di slogans
mussoliniani fanno ridere: come (con dolore) l'aratro rispetto a un trattore. Il
fascismo, voglio ripeterlo, non è stato sostanzialmente in grado nemmeno di
scalfire l'anima del popolo italiano: il nuovo fascismo, attraverso i nuovi
mezzi di comunicazione e di informazione (specie, appunto, la televisione), non
solo l'ha scalfita, ma l'ha lacerata, violata, bruttata per sempre.
RIFERIMENTO 26/2/2009
A ME SANREMO E’ PIACIUTO (ABBASTANZA)
da Gian Paolo De Tomasi – Busto Arsizio
Ho visto Sanremo e devo dire che non era poi così male. Alcune canzoni erano
molto interessanti, arrangiate veramente bene (canto, quindi un po’ ci capisco)
e ben interpretate. Non avrei fatto vincere Carta (canzone un po’ banalotta) e
nemmeno Povia (bellissima musica, testo furbetto), ma comunque le proposte erano
decisamente sopra la media. Benché Bonolis non sia il mio preferito –
eccessivamente verboso e “piacione” – ha condotto da gran professionista e gli
ascolti ne sono testimonianza. Soprattutto credo si sia visto che dietro c’è
stato molto lavoro (e come direttore artistico e come presentatore).
BANALITA’ / 2 – INSISTO…
da Vittorio Grondona - Bologna
Oggi mi telefona uno dei miei figli e con ironia mi dice: ho letto su internet
che CSF ti ha sgridato… Dice che scrivi delle banalità… E’ vero gli ho risposto…
Avere manifestato anzi tempo che Mediaset stava portandosi via gratis il
Festival di Sanremo è stata sicuramente una banalità in questo periodo di crisi
dove sarebbe meglio occuparsi d’altro, giornalisti e marchingegni politici
permettendo. Benvenga sanremo allora per distogliere la gente dai problemi… Il
bello è che alcuni giorni dopo dalla mia (ritenuta) stupida considerazione,
numerosi giornalisti, sicuramente molto meno banali di me, in notevole ritardo
rispetto ai tempi normali richiesti da un’informazione utile, hanno timidamente
manifestato in formato multipagina l’identica mia impressione. Ora, come
dovevasi immaginare per tempo dagli addetti ai lavori, il programma “Amici”
della signora De Filippi su canale 5 ne sfrutta l’immensa popolarità ricavandone
introiti ricchissimi derivanti dai televoti ad un euro ciascuno, dagli
immancabili spot pubblicitari e dall’immagine straordinaria nei confronti del
pubblico giovanile di aspiranti cantanti, unici sicuri attivissimi movimentatori
del mercato musicale.
DARIA BIGNARDI
da Vittorio Grondona - Bologna
Ho letto l’intervista a Daria Bignardi. Come al solito il maestro non sbaglia.
Ho notato nella sostanza un atteggiamento sospettoso e guardingo da parte della
signora Bignardi che, abbandonando la grinta leonina di assoluta padrona delle
sue aggressive impietose interviste, in questa occasione, trovandosi dall’altra
parte, ha preferito mantenere una posizione di prudente difesa. Non le sono però
mancate le occasioni di lanciare strali feroci contro CSF quando questi dava
segni maschilisti di volersela mangiare. Il libro era una scusa per lo scontro,
ma ne è uscito molto bene, grazie all’abilità di CSF che con apparente
noncuranza lo richiamava ogni tanto in ballo. Chi non vorrebbe scrivere un libro
su di sé e sui propri cari? Beato chi ci riesce… Ogni vita è una storia
meravigliosa, bisogna però saperla raccontare… La signora Bignardi era molto più
rilassata nell’intervista di Fabio Fazio.
RIFERIMENTO 22/2/2009
TEOREMA
Dato per scontato che io sono il migliore intervistatore di quotidiano e che
Daria Bignardi è il migliore intervistatore della tv e che La Stampa è il
miglior quotidiano d'Italia,
visto che domani uscirà sul miglior quotidiano d'Italia l'intervista del miglior
intervistatore di quotidiano al miglior intervistatore di tv,
domani tu che giornale comprerai all'edicola? (csf)
RIFERIMENTO 26/2/2009
DARIA BIGNARDI: E' NATA UNA SCRITTRICE?
Un paio di mesi prima del ritorno in televisione, con l'«Era Glaciale», per
Rai2, Daria Bignardi, l'intervistatrice migliore che si aggiri nei meandri
dell'informazione tv, sorprende tutti con un libro, «Non vi lascerò orfani»,
storia del suo rapporto con la mamma morta un anno fa. Libro sofferto, quasi una
confessione, che potrebbe far pensare al solito volume strappato alla star di
turno. E invece arrivano le recensioni, tutte entusiastiche. Goffredo Fofi,
critico solitamente insofferente, dice: «E' nata una scrittrice». Non resta che
andare da Daria. Ma siccome non sono un critico, né buono né cattivo, parto
dall'attualità. Sarà una chiacchierata tesa, vedrete, per nulla tranquilla, tra
due amici che si stimano. Ma entrambi presuntuosi e scostanti. «Il conflitto
nutre», sostiene Daria. Non vorrei ingrassare troppo.
SEGUE
RIFERIMENTO 27/2/2009
INTERVISTA A DARIA BIGNARDI
da Alessandro Ceratti
Che cosa succede quando due geni (delle interviste) si incontrano? Si elidono.
RIFERIMENTO 27/2/2009
DARIA E DARIO
da Isabella Guarini, Napoli
Caro CSF, dopo aver letto l'intervista a Daria Bignardi ho pensato che il nome
Daria o Dario a Ferrara debba essere molto diffuso. Daria è così diversa dal suo
omonimo Francheschini, ma ci dev'essere qualcosa che li unisce, anche se a
Ferrara è nato anche Vittorio Sgarbi. Comunque, Daria è una presentatrice
apprezzabile, nel senso che sa mettere a proprio agio sia l'intervistato che i
telespettatori. Ho sempre notato una certa distonia nel titolo della
trasmissione, le invasioni barbariche, rispetto al reale svolgimento delle
interviste e dei personaggi. Rilevo solo che Daria, presentando il libro alla
Feltrinelli di Napoli, ha espresso un parere sulla città che considero
banalmente mediatico, comunque migliore di quello espresso da Vespa contro i
napoletani . Non fa niente, leggeremo lo stesso il suo primo libro.
RIFERIMENTO 27/2/2009
IO CI SONO
da Marco Sostegni
Complimenti vivissimi per la sua intervista alla Bignardi. Che a me sta un po'
antipatica e che la sua intervista me l'ha resa ancor più antipatica. Perchè mi
sta antipatica? Perchè fa una televisione con un sottofondo di: io ci sono ma ci
potreste essere anche voi. Poi mica è vero!Claudio Sabelli for president.
RIFERIMENTO 28/2/2009
LA BIGNARDI SBAGLIATA
da Antonio Augusto Rizzoli
L'intervista a Daria Bignardi, che non conosco, mi ha molto deluso. E' un
incontro tra due della ghenga dove l'altra risponde "E' stato dieci anni fa.." e
Tu insisti con questo e con quello.Ma insomma che libro ha scritto? E a chi
importa tutta quella sfilza di nomi da TV ? Sembra di essere a quelle
trasmissioni pattumiera che non vedo mai. Capisco : fare interviste a raffica
usura, ma qui siamo proprio in basso in basso...come si dice alla frutta...
Vorrei che intervistassi, invece, Irene Bignardi e Gianluigi Melega, Lei
aspirerebbe a fare la direttrice della Biennale Cinema (ne ha tutti i titoli),
lui sforna spassosi libretti che vengono musicati da Luca Mosca. (RicordaTi che
mi hai fatto fare, impedendomi di rispondere in rete - bravo giornalista
italiano !! sopratutto la lealtà e la correttezza.... - una figura da culo; per
ora gioisco nel vedere che esibisci una pancia cospicua...forse lavori troppo al
ristorante, come in questa intervista, fatta tra un piatto di bucatini e la
frutta. Ovviamente stuzzicadente tra i denti all'uscita).
RIFERIMENTO 2/3/2009
DARIA BIGNARDI
da Rita Rosati - Roma
Daria Bignardi era per uno di quei personaggi indefinibili: non sapevo dire se è
simpatica o antipatica, maestrina con la puzza sotto il naso, se è brava o meno.
Però nell’interviste di Csf di solito il personaggio viene fuori, si scopre e
uno più o meno un’idea se la fa (per esempio Luxuria, Davigo). Con la Bignardi
questo non è successo. Colpa di Csf? Non credo, colpa se mai di una persona che
non da, che non trasmette e che non si lascia andare e ora posso dire che non mi
piace.
NANNUCCI DISCHI / 2
da Vittorio Grondona – Bologna
Condivido le opinioni e la tristezza manifestate dal signor Galvano in merito
alla chiusura del glorioso negozio di dischi Nannucci di Bologna che avverrà
inesorabilmente a metà aprile. Ora non ci resta che il supermercato dove
qualità, competenza e cortesia, doti davvero indispensabili nel mondo musicale,
sono praticamente sconosciute.
RIFERIMENTO 27/2/2009
NANNUCCI DISCHI
da Dan Galvano, Basilea
Tramite Mantellini leggo che chiude Nannucci, il negozio di musica piu' antico
d'Italia. Che tristezza. Grazie a loro ho scoperto i dischi che hanno segnato i
miei primi approcci al jazz (Charles Mingus, Miles Davis, John Coltrane, Dave
Brubeck, Charlie Haden). Ricordo l'attesa prima che arrivasse il nuovo catalogo
che poi girava tra i soliti 3-4 amici per ordinare dischi insieme e risparmiare
sulla spedizione. Il mio amore per la musica passa anche per Nannucci. Addio.
RIFERIMENTO 2/3/2009
NANNUCCI E NOI
da Giorgio Goldoni
La scomparsa di questo non-negozio è un tristissimo segno di imbarbarimento e
impoverimento culturale. Bologna degli anni 50-60 ecc. era un sito culturalmente
previlegiato. Le copertine dei 33 giri nella vetrina di Nannucci facevano parte
di un percorso culturale, jazzistico, classico o, operistico.
LA VERGOGNA DEGLI STIPENDI SUPER
da Vittorio Grondona - Bologna
Non faccio in tempo a scacciare un mosca dal naso che subito ne arrivano altre a
frotte. Essere indignato è dir poco, ma non mi viene una parola più forte. Che
Bonolis, i calciatori, i grandi managers accettino stipendi da favola, fa parte
dell’avidità umana di chi si crede impropriamente super nei confronti degli
altri. Sono coloro che permettono questo sconcio morale che devono invece
vergognarsi e cambiare di corsa mestiere. Scommetto che in alternativa ai
Bonolis, ai Baudo, ai Buongiorno e via di seguito, per presentare altrettanto
bene il Festival di Sanremo si sarebbero trovati a costi decenti altri mille
degni personaggi, ancora tenuti volutamente nell’ombra per ragioni di casta. Una
buona politica dovrebbe intervenire con decisione per evitare l’assurdo che
l’impegno di una sola persona della durata di due o tre settimane complessive
sia valorizzato come il lavoro duro di un operaio medio a 1000 euro al mese per
un periodo di ben 4000 settimane, pari a lunghissimi 77 anni… Fino a quando si
farà finta di disconoscere questa sfacciata realtà avremo sempre mani minacciose
intorno alle nostre basse pensioni ed alla nostra miserissima assistenza
sociale.
RIFERIMENTO 3/3/2009
PER TE E' LA CRISI, PER ME NO
Il sottosegretario alle Comunicazioni critica lo stipendio di Bonolis ma il suo
va bene così com'é. Per adesso la crisi, nel mondo dei media, la stanno pagando
solo i precari e i collaboratori. Dimezzati i compensi, oppure licenziati. Ma
bonus, premi, stock options, mega liquidazioni e megastipendi non si toccano.
LINK
RIFERIMENTO 4/3/2009
BASTAVANO MANAGER NORMALI
da Massimo Mai
Io non mi scandalizzo per principio verso i grandi stipendi. Se qualcuno riesce
a farsi pagare moltissimo in genere è perchè produce un reddito, per chi lo
paga, ancora più alto. Se un presidente di una squadra calcistica guadagna cifre
iperboliche, chi lavora per lui contribuendo a quel guadagno riesce a farsi dare
molto. E credo pure che anche i manager pubblici di alta qualità vadano pagati
molto, in caso contrario andrebbero a lavorare per un privato. Quello che non mi
torna è perchè si paghino moltissimo svariati soggetti indipendentemente dai
risultati. Per ottenere i risultati che si sono ottenuti nella gestione di
Alitalia, Malpensa, Tirrenia, Trenitalia, non servivano manager da svariati
milioni di euro ma bastava uno, come me, che di economia e gestione aziendale
non sa nulla. Difficilmente avrei fatto peggio. E lo avrei fatto pure per molti
meno soldi.
A MANAGERS E ATTORI SOLO IL GIUSTO GUADAGNO
da Vittorio Grondona - Bologna
Non sono d’accordo con Massimo Mai nella parte del suo post relativa alla
giustificazione dei grandi stipendi. Trovo anch’io che in linea di massima sia
giusto retribuire adeguatamente chi se lo merita. Ciò non vuol dire però che sia
altrettanto giusto retribuire esageratamente chiccessia, specialmente nel
pubblico e con i soldi pubblici. Le grandi imprese di stato non hanno bisogno di
managers esterni. La qualità dei dipendenti accuratamente selezionati al momento
della loro assunzione garantisce la presenza fra gli idonei di individui in
grado ad un certo punto della carriera di gestire al meglio, anche ai massimi
livelli, l’azienda nella quale lavorano. La politica ci mette però la sua
purulenta mano ed ecco che nelle attività pubbliche vengono immessi grandi
managers virtuali, per lo più tagliatori di teste, del tutto incapaci in
mansioni tecnico-amministrative razionali, che operano esclusivamente in base
alle indicazioni politiche ricevute, le quali, come ben sappiamo per esperienza,
quasi mai collimano con le vere esigenze della popolazione.
LA VERGOGNA DEI PIANISTI
da Vittorio Grondona - Bologna
Nel Parlamento italiano si stanno passando i limiti della decenza dell’immagine.
I deputati che vi hanno autonomamente preso posto, senza cioè essere stati
invitati direttamente dal popolo italiano, sono ora chiamati a depositare le
proprie impronte digitali per favorire il controllo della corrispondenza dei
voti in base alle effettive presenze. Si vuole così annullare la possibilità che
qualcuno voti anche per gli assenti. Io davvero biasimo il fatto che in quel
posto così prestigioso siano attivi alcuni “pianisti” birichini di scarsa
coscienza morale che alterino di fatto l’esito delle votazioni, ma nel contempo
detesto nel modo più assoluto l’utilizzo delle impronte digitali come se
avessimo a che fare con degli schedati imbroglioni di mestiere. Spero che la
maggioranza dei parlamentari abbia il buon senso di rifiutare una tale
umiliazione, per il buon nome loro e per quello di tutti gli italiani. I
“pianisti” colti in flagrante tale vergognoso “inganno” dovrebbero essere
invitati dal loro capo a rassegnare le dimissioni.
RIFERIMENTO 4/3/2009
SISTEMA ANTI-PIANISTI
da Dan Galvano, Basilea
Se fossimo rappresentati da gente dal normale senso civico - come succede in
tanti altri Paesi - non ci sarebbe nemmeno bisogno di questi mezzucci per
evitare che uno "suoni" al posto di un altro. E' senz'altro una soluzione al
problema, ma soprattutto è una sconfitta per tutti.
BERLUSCONISMO SFACCIATO
da Vittorio Grondona – Bologna
Abbiamo un tizio che ci perseguita ogni istante della giornata, su ogni TV e su
ogni quotidiano. Ci ha condannato all’ascolto di interminabili ore di pubblicità
giornaliera sulle tv private paradossalmente ricevute in concessione dal governo
del quale è il primo ministro. Ci invita all’ottimismo quando all’orizzonte
anche i ciechi intravedono una disoccupazione di dimensioni enormi e senza
spiragli positivi. Si fa leggi su misura per sfuggire ai giusti processi che lo
riguardano. E’ il padrone assoluto di tutto ciò che in un paese normale dovrebbe
essere pubblico e protetto severamente dalle istituzioni dalle intrusioni di
personaggi come lui. Elegge in barba alla nostra Costituzione deputati e
deputate in Parlamento a ruoli di semplici comparse/valletti. E’ l’assolutista
illiberale per eccellenza… E noi dovremmo parlare di altro? (...)
RIFERIMENTO 11/3/2009
TEOREMA
da Biagio Coppola, golfo di Napoli
Più Travaglio s'incazza più Berlusconi si rafforza. E ora qualcuno mi smonti, o
spieghi, questo teorema, grazie.
RIFERIMENTO 11/3/2009
TEOREMA/2
da Gianni Guasto
Caro Coppola, io a scuola ero un asino di matematica ed é pertanto probabile che
non esista alcun teorema che io sappia smontare o spiegare. Però voglio provarci
ugualmente. Lei dice: "Più Travaglio s'incazza e più Berlusconi si rafforza". Io
ribatto: "E' vero anche il contrario: meno Travaglio s'incazza e più Berlusconi
si rafforza". Ora mi spieghi lei come può un teorema essere sempre vero, anche
capovolgendone la premessa.
RIFERIMENTO 12/3/2009
RISPOSTA AL TEOREMA
da Paolo Cape’, Milano
Biagio Coppola si chiede perché “più Travaglio s’incazza più Berlusconi si
rafforza”. Secondo me gran parte degli Italiani ritiene che Berlusconi sia
vittima di attacchi ingiusti, che proseguono fin da quando è entrato in
politica. Questa convinzione è ormai talmente radicata nella maggior parte dei
nostri concittadini che qualunque nuova critica (come anche qualunque nuova
sentenza di condanna) viene interpretata come conferma della convinzione stessa.
E ciò a prescindere, ovviamente, dalla perfetta ragionevolezza e fondatezza
della critica (o della sentenza). E’ chiaro che non se ne esce.
RIFERIMENTO 12/3/2009
PROVATE A CAMBIAR DISCO
da Rino Olivotti - Auronzo
Claudio, l'iltima volta che ti ho scritto ricordavo l'anniversario dei morti del
Vajont. 9 ottobre 1963 . Prima Repubblica. Poi ho letto qualche altro giorno il
tuo blog, ed ho chiuso. Sono passati mesi ed oggi, rivedendo qualche arretrato
vedo sempre gli stessi personaggi, le stesse contorsioni e lo stesso livore
antiberlusconiano. Ritrovo l' "anticomunismo cieco" che Guerriero condannava
cinquant'anni fa.
Se Berlusconi è al potere è perchè la sinistra che Granata invoca è
rappresentata, adesso da un Franceschini . Ve lo raccomando. Provate a cambiar
disco. La crisi mondiale non credo sia figlia di Berlusconi, di fronte ad un
pericolo comune tutti dovrebbero sentire che l'acqua ormai tocca il sedere.
Provate a buttarlo giu' un altra volta, ed affidatevi ad un Prodi ringalluzzito.
Poi contento Granata & C. ci ritroveremo a discutere se il cachemire di
Bertinotti e' un simbolo inviso alle sinistre. Per favore, Claudio, il momento è
difficile, qualcuno dei tuoi proponga qualcosa di valido. Io vi giuro che per
altri cinque mesi non vi rompero' piu'.
Grazie e saluti a tutti.
dal Veneto veramente alto - Rino Olivotti
RIFERIMENTO 12/3/2009
CHAPEAUX A OLIVOTTI
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Ci sono campi, campi sterminati, dove gli uomini non nascono, vengono
coltivati...
RIFERIMENTO 12/3/2009
PROVATE A CAMBIAR DISCO/2
da Claudio Urbani, Roma
L'amico Olivotti nel lamentarsi che qui si fa antiberlusconismo, è vero, sembra
che anche lui sia caduto nel trappolone. Il suo invito , che suona come non fare
antifascismo nel ventennio, non tiene conto che ora non viviamo in un contesto
politico dove da una parte c'è, si fa per dire, un centrosinistra in
contrapposizione ad un centrodestra. Il centrodestra, proprio per sua volontà, o
vanità, è Berlusconi. Con il suo carisma, ma più con il suo potere economico
personale e mediatico accentra tutto il potere e pretende di accentrarlo sempre
di più. Questo comporta che se l'opposizione critica certa politica, certi
atteggiamenti sempre più oligarcici, ovviamente li identifica non tanto in un
centrodestra sempre politicamente più vacuo, ma in Berlusconi stesso, e gli
attacchi sembrano solo ed unicamente personali. (...)
RIFERIMENTO 12/3/2009
NE' CON FRANCESCHINI, NE', TANTOMENO, CON BERLUSCONI
da Pino Granata
L'amico Olivotti ci rimprovera di essere sempre antiberlusconiani. E' vero ma
non si può farne a meno. Nel frattempo il berlusconismo è peggiorato ed è
diventato uan dittatura di tipo reazionario. Prevedo che il mio
antiberlusconismo si rafforzerà. Anche perchè non credo che Franceschini possa
servire a lottare contro il fascismo risorgente.
RIFERIMENTO 12/3/2009
PROBABILMENTE ESISTONO BLOG BERLUSCONIANI
da Carla Bergamo, S. Paulo
Personalmente, frequento il blog di CSF perché è un blog deberlusconizzato,
almeno per quanto riguarda la maggioranza dei frequentatori. Difficile non
parlare male del piccolo duce; qui (all'estero, voglio dire) si sente parlare di
lui solo in caso di qualche suo exploit diciamo così, risibile. Una macchietta.
Penso che non si possa restare indifferenti davanti a cotanto personaggio: o lo
si ama o lo si detesta. Io faccio parte della seconda categoria, cosi mi pare il
95% dei presenti bloghisti. D'altra parte al presdelcons non mancano difensori,
soprattutto sui media, che lui domina per circa il 90%. Perciò, a noi che non
facciamo parte del coro, lasciateci almeno il blog di Sabelli. Grazie.
RIFERIMENTO 12/3/2009
PROVATE A CAMBIAR DISCO/3
da Dan Galvano, Basilea
Mah. Adesso il levarsi di ogni critica si chiama anti-berlusconismo. In questo
blog di persone intelligenti e critiche si fa anche "dell'anti-PDismo", da
quanto mi risulta. Al tempo di Prodi, le critiche piovevano sul governo Prodi
alla stessa maniera. Berlusconi è al governo quasi ininterrottamente da 8 anni e
noi dovremmo stare zitti? Caro Olivotti, in questi 8 anni la sua vita e quella
dell'Italia è davvero migliorata? Se è cosi', bene. Se non è cosi', ci sono
tanti altri blog dove si dice che tutto va bene.
RIFERIMENTO 14/3/2009
ANTIBERLUSCONISMO? NO, GRAZIE!
da Franco Vota
No no, macchè anti berlusconismo! Io non ce l'ho né con Berlusconi nè con
Calderoli, Bossi, Borghezio, Carlucci, Previti, Ghedini, Bergamini, Gasparri,
Cicchitto, Schifani, Carfagna, Sacconi, Gelmini, ecc. No, io ce l'ho con chi a
'sta gente ha consegnato in mano il Paese! Ma si sa, sono i famosi limiti della
Democrazia.
TEATRO E CULTURA
da Vittorio Grondona - Bologna
Il teatro al giorno d’oggi non riuscirebbe mai a sopravvivere senza aiuti
concreti. Proviamo per esempio a confrontare le due realtà di una compagnia di
prosa o di rivista e di un concerto di una grande star. Due situazioni
differenti in quanto l’incidenza del pubblico nei due settori è determinante per
la formazione del prezzo del biglietto. La compagnia deve accontentarsi dei
posti messi a disposizione di un normale teatro, mentre oggi i concerti si fanno
negli stadi. Nel primo caso si lavora molto spesso in rimessa per contenere
appunto il costo degli ingressi, costringendo quasi sempre il ricorso al sistema
dell’abbonamento che nella sostanza seleziona lo spettatore, mentre nel secondo
il guadagno è sempre assicurato dalle presenze consistenti di spettatori di ogni
tipo a costi accessibili e dalla successiva creazione di CD e DVD della
rappresentazione. (...)
RIFERIMENTO 14/3/2009
REQUIEM PER LA CULTURA
promosso dall’ApTI- Associazione per il Teatro
Italiano
Roma, lunedì 30 marzo a piazza Farnese dalle 16 alle 19
In Italia gli addetti alla cultura e allo spettacolo sono 400.000 cui va
aggiunto il
grande indotto del turismo culturale. L’Italia, nel 2008, ha investito in
Cultura lo 0,28 % del PIL (e per il 2009 la previsione è molto al ribasso)
contro l’ 1,4-1,5% degli altri Paesi Europei. In Italia si tagliano i fondi
statali per lo spettacolo, i beni culturali, la scuola e la ricerca. In Italia è
crollato il 50% degli investimenti degli Enti Locali per cultura e spettacolo.
In Italia si sta uccidendo il futuro.
introduce SIMONA MARCHINI
interviene MASSIMO GHINI
orazione funebre di ASCANIO CELESTINI
RIFERIMENTO 17/3/2009
REQUIEM PER LA CULTURA/2
da Bruno Stucchi - Cuggiono
Ma perche' la "cultura" deve essere sempre sovvenzionata? Perche' mantenere in
vita spettacoli, manifestazioni,
eventi, recite ecc. ecc. che nessuno frequenta o va a vedere? Perche' la cultura
non e' in grado di autosostenersi?
Se una fabbrica produce biciclette con le ruote quadrate, non riesce a venderle
e fallisce. Anche la cultura con le ruote quadrate dovrebbe fallire.
Darwinismo applicato.
RIFERIMENTO 17/3/2009
REQUIEM PER LA CULTURA/3
da Paolo Beretta
Alcontrario delle boiate che ci propinano le reti Rai e Mediaset, la cultura non
è qualcosa che deve obbedire alle leggi di mercato, come molte altre cose nella
vita. Non solo per una questione di libertà d'espressione che deve comunque
essere garantita a tutti quanto anche per il fatto che, spesso, attività
culturali sovvenzionate producono artisti che, poi, se la cavano egregiamente da
soli.
SCIOPERO VIRTUALE, TROVATA DEL CAVOLO
da Vittorio Grondona - Bologna
Dell’avventata idea del prof. Ichino sugli
scioperi virtuali ne abbiamo
già parlato sul blog nei primissimi giorni di gennaio 2006. Noto con rammarico
che le idee di CSF in proposito sono rimaste le stesse. Lo sciopero non è una
gioia per nessuno, tanto meno per chi è costretto a proclamarlo. Fino a quando
le regole del lavoro sono legge dello Stato, padrone a sua volta ed anche
controllore disattento e di parte, il dipendente non riuscirà mai a trarmne il
giusto profitto previsto dalla costituzione. Se è invece l’opinione pubblica a
lamentarsi dei disagi ecco che lo Stato è costretto ad intervenire.
RIFERIMENTO 17/3/2009
BRUNETTA VIRTUALE
Lettera alla Stampa:
Nell'intervista pubblicata oggi dal vostro quotidiano, Claudio Sabelli Fioretti
scrive che il ministro Brunetta "ha inventato lo sciopero virtuale" e il suo
intervistato commenta "Roba da Scherzi a parte". Paradossalmente, quest'ultimo
ha ragione. In effetti Sabelli, che si picca di essere giornalista preciso nei
minimi dettagli, stavolta ha proprio toppato: l'ipotesi di sciopero virtuale
(peraltro datata) è stata infatti recentemente avanzata dal ministro Sacconi.
Brunetta non c'entra davvero nulla.
Vittorio Pezzuto
Portavoce del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione
Risponde il portavoce di Sabelli Fioretti: "E' vero, Sabelli Fioretti ha
toppato. E come è dovere per chi è un giornalista "che si picca di essere
preciso nei minimi dettagli" ("si picca"?) chiede scusa dell'errore che
evidentemente turba il ministro Brunetta: essere confuso con il ministro
Sacconi. Ma il ministro Brunetta, che si picca di essere preciso fin nei minimi
dettagli, non dovrebbe sostenere che con lo sciopero virtuale "non c'entra
proprio nulla". Così facendo toppa quasi quanto Sabelli Fioretti. C'entra
talmente che l'annuncio lo ha dato lui, il giorno prima dell'approvazione. E nei
giorni successivi ha continuato a sostenerlo con tale convinzione in radio, tv e
quotidiani da aver indotto in confusione non solo il toppante Sabelli Fioretti
ma anche altri (fare una piccola ricerca su Google per convincersene). A nome di
Sabelli Fioretti vorrei trarre una morale: chi si picca, toppa.
RIFERIMENTO 18/3/2009
SCIOPERO VIRTUALE
da Nostromo Georg, portavoce del Capo
L'idea dello sciopero virtuale e' stata introdotta da Piero Ichino una diecina
di anni fa, con caratteristiche diverse dall'attuale proposta del governo: "«C´?
per? una cosa che non mi convince nella bozza del governo... L´idea che in
qualche settore lo sciopero virtuale possa sostituire integralmente per legge lo
sciopero tradizionale. Questo mi sembra sbagliato: lo sciopero virtuale deve
essere sempre, nella vertenza sindacale, uno strumento in pi? rispetto allo
sciopero tradizionale».
http://www.pietroichino.it/?p=1995
RIFERIMENTO 18/3/2009
SCIOPERO VIRTUALE
da Isabella Guarini, Napoli
Caro CSF, mi sembra che lo sciopero virtuale sia un' invenzione dei lavoratori
giapponesi che, quando scioperano, mettono la fascia rossa al braccio mentre
continuano a lavorare. Perciò il MInistro Brunetta non c'entra,. A lui bastano i
fannulloni!! La fiction RAI su Giuseppe Di Vittorio mi ha fatto pensare che
davvero lo sciopero, come sacrificio dei lavoratori, appartiene ai tempi eroici
del Sindacato e che oggi si dovrebbero ideare nuove forme di rivendicazione dei
diritti di chi lavora, considerando che il lavoro non è solo quello dipendente.
Sono anche io d'accordo che i lavoratori dovrebbero trovare forme di protesta
meno dannose per sé e per i cittadini. Ma ovviamente dannose per il "padrone".
In alcuni casi sono semplicissime. Autostrade: scioperano solo i casellanti.
Trasporti: scioperano solo i controllori. Servizi pubblici: scioperano solo i
cassieri. (csf)
RIFERIMENTO 18/3/2009
SCIOPERI VIRTUALI/2
da Claudio Urbani, Roma
Ottima idea la tua, CSF, degli scioperi mirati: infatti se non danneggiano i
padroni che scioperi sarebbero? Ma non tieni conto del fatto che il nostro, si
fa per dire, presidente del consiglio, che tra l'altro a cui"fare il premier gli
fa schifo", come ha dichiarato ieri sera al teatro Quirino i, non interverrà
subito con un DL? Come? Semplice: Art 1"Sono illegali gli scioperi che
danneggino i padroni"
RIFERIMENTO 18/3/2009
SCIOPERO VIRTUALE /3
da Paolo Righetti
Appartengo ad una categoria professionale che da anni ha a disposizione lo
sciopero virtuale come unica forma di protesta e di pressione. Il nostro
contratto collettivo nazionale di lavoro è scaduto a dicembre 2004.
RIFERIMENTO 19/3/2009
IL VECCHIO SCIOPERO
da Andrea Dolci
Caro Sabelli Fioretti,
purtroppo ( o per fortuna) il vecchio sciopero in cui i lavoratori si
autopenalizzavano per difendere i propri diritti non esiste piu' da tempo.
Chieda a qualche responsabile del personale di grosse e medie aziende che cosa
succede quando c'e' uno sicopero e capira' il perche'.
Giusto a titolo di riflessione, nell'anno della grande sciopero generale di 8
ore e relativa manifestazione a difesa dell'articolo 18, l'ISTAT contabilizzo'
32 milioni di ore di lavoro perse per scioperi nel settore privato.
Con quasi 18 milioi di lavoratori coinvolti, fanno meno di 2 ore di sciopero in
tutto l'anno.
Oggi non si sciopera piu' come ai tempi dell'autunno caldo. Oggi ci si mette in
ferie o si manda il certificato medico.
CHI LI HA VISTI? / 2
da Vittorio Grondona - Bologna
Ringrazio Francesco Falvo D’Urso per le sue parole. Mi ha dato l’occasione per
giustificare il mio allontanamento da questo prezioso blog che ho sempre
apprezzato e stimato nella qualità e soprattutto nella pluralità degli argomenti
che il nostro ospite CSF, pur nella sua penalizzante innata crudeltà
giornalistica, mi ha consentito comunque di trattare. Per quanto mi riguarda
devo dire che mi è sembrato ad un certo momento, dopo quasi otto anni di
partecipazione, il che significa che sono proprio duro di comprendonio, che i
miei argomenti, prettamente di carattere sociale, in pratica sostanza non
interessino a nessuno. Del resto in un Paese in cui la popolazione ritenga
giusto e non fiati una minima protesta al fatto concreto che oltre 4 milioni di
elettori votanti non abbiano diritto di rappresentanza in parlamento, italiano
od europeo che sia, la dice abbastanza lunga di come sia oggi lontano
dall’Italia il concetto di democrazia.
RIFERIMENTO 26/6/2009
CHI LI HA VISTI?
da Francesco Falvo D'Urso – Lamezia Terme
Mi sbaglio o non vedo più i post del prolifico Vittorio Grondona? Si avverte il
suo silenzio… e non solo il suo. Schiavone e Palombi tornate subito in classe!
RIFERIMENTO 30/6/2009
STRANA DEMOCRAZIA
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Mi perdoni signor Grondona, ma "che oltre 4 milioni di elettori votanti non
abbiano diritto di rappresentanza in parlamento, italiano od europeo"... me lo
lasci dire: se la son cercata! Strano concetto di democrazia il suo, dove
qualunque gruppuscolo si presenti alle elezioni dovrebbe aver rappresentanza!
Possibile che non si trovino convergenze per poter arrivare a una quota minima
di sopravvivenza? O è più importante essere "in primis" al paesello e nessuno a
Roma? O, per accontentarla, si dovrebbero avere 50milioni di rappresentanti nel
"lettone grande"!
AVANTI C’E’ POSTO
da Vittorio Grondona – Bologna
Forza, allora. Chi vuole guidare il PD si faccia avanti… La tecnica non importa,
chi sa dire alla fine vince. Le correnti fanno male e spesso portano alla
sepoltura… Franceschini si butta sull’utilità del voto e fa la politica della
doce rispettosa critica dell’avversario. La stessa di Veltroni per capirci,
leggermente più incisiva. Chiamparino, ancora non ha deciso, ma comincia male
esaltando Brunetta. In sostanza per lui è giusto togliere diritti ai garantiti
per darli a chi non ha ancora garanzie… Non crede che sarebbe invece meglio
garantire a tutti i diritti sociali ed una decente qualità della vita senza
intaccare le conquiste gia faticosamente fatte? Bersani non ha la grinta del
lupo mannaro necessaria per affrontare l’arroganza becera della destra e della
Lega, ma si è sempre dimostrato un ottimo amministratore, giudizio obiettivo che
esula dalle mie diverse idee politiche personali… Alla fine la qualità paga
sempre, molto di più degli urli isterici, buoni solo per l’audience di Vespa. Se
ci fosse qualcun altro, si faccia pure avanti, nel vortice del potere solitario
c’è posto per tutti. Rutelli compreso, tanto per dire. Più si è, più tardi si
arriva alla meta unitaria, però!
DEMOCRAZIA SEMPRE PIU’ STRANA
da Vittorio Grondona - Bologna
Signor Gasparini lei mi stupisce davvero. Asserisce in buona sostanza che in
Italia bisogna guadagnarsi la rappresentanza parlamentare anche calando le
brache per fondersi con chi la pensa diversamente. Così, tanto per far numero.
Provi allora a riflettere un momento su questi dati riferiti alle ultime
elezioni europee: per il PDL hanno votato 10.807.327 persone e per il PD
8.007.854. Rispettivamente rappresentano il 21,47% ed il 15,91 % degli aventi
diritto al voto. Insieme, quindi, questi due grandi partiti (si fa per dire) non
rappresentano nemmeno il 50 % del popolo italiano produttivo. Nel PDL c’è un po’
di tutto, fascisti, socialisti, democristiani, liberali, comunisti… Nel PD la
situazione è quasi uguale, mancano solo i fascisti. E non è cosa di poco
conto!... Non credo che ci voglia un particolare orecchio per captare la
stonatura di tale situazione in un Paese così particolare com’ è il nostro,
dove, non a caso, si è sviluppato un partito distruttivo ed opportunista come
quello della Lega Nord. In confronto le sinistre (PRC e SL), anche divise, sono
molto più compatte ed omogenee. Se questa è la sua democrazia, io preferisco la
mia. Infine, a far bella figura nel lettone grande basta uno e avanza… E i
cortigiani (compatti) reggano il moccolo!
CARA DEBORA, NON SBAGLI
da Vittorio Grondona – Bologna
La grinta c’è, le idee ci sono… Manca l’esperienza, che verrà sicuramene col
tempo. Rinnovare un partito significa fornire nell’intero Paese idee nuove e
vincenti. Cedere a facce nuove, all’esuberanza ed al richiamo mediatico e
popolare di una giovane perfetta e stimata come Debora Serracchiani sarebbe
affascinante, ma nello stesso tempo significherebbe, almeno per il momento, fare
un salto nel buio. Qui (politicamente) siamo in Italia, non in America… Per fare
una convincente positiva campagna generalizzata nel Paese occorre disporre di
un’organizzazione forte, compatta ed efficiente che, una volta scelto il capo,
decidesse di lavorare unicamente per lui. Come potrebbe il litigioso ed
ambizioso PD garantire tutto questo a Debora? Bravo Chiamparino che ha
rinunciato. (...)
RIFERIMENTO 1/7/2009
CARA DEBORA, SBAGLI
da Pino Granata
Non candidarmi è sta una scelta coraggiosa, dice Debora Serracchiani. Non
concordo affatto con lei. Franceschini e Bersani sono il vecchio, mentre la
Serracchiani è il nuovo. Non è che il nuovo sia per forza meglio del vecchio, ma
la Serracchiani ha dimostrato che è capace sbaragliando Berlusconi nel Nord Est
ed umiliandolo. Ma non è tutto, le poche volte che ho sentito e visto Debora,
lei ha mostrato incredibili capacità e preparazione. La Serracchiani sbaglia a
non candidarsi. Il PD ha bisogno di persone come lei che potrebbero dare al PD
una nuova svolta e nuova linfa. Franceschini e Bersani facciano un passo
indietro, loro hanno fallito e devono dare al PD la possibilità di rinnovarsi.
CAPETTI AMBIZIOSI E CORRENTI LITIGIOSE NEL PD
da Vittorio Grondona - Bologna
Io sono contento di avere conosciuto e di avere sempre avuto l’opportunità di
stimare Pino Granata in ogni occasione offerta da questo nostro lungo scambio di
idee attraverso il Blog. E’ un raro esempio di vera fedeltà politica, e questo
gli fa molto onore… Dire che alcuni “capetti” del PD, come giustamente precisa
Granata, siano ambiziosi non è una novità per nessuno. (...) Per quanto
riguarda Debora Serracchiani, probabilmente non mi sono spiegato bene. Per
chiarire meglio il mio pensiero cito la frase di Chiamparino: “Senza appoggi non
si fanno scalate”. Infine, un “capitolo” nel PD senza gli ex PCI, a mio modesto
parere, detterebbe le condizioni per un tragico ritorno alla sottomissione
perenne dei poveri alla prepotenza del capitale. Il famoso “Veltrusconismo”… Eja
Eja Alalà!
RIFERIMENTO 2/7/2009
QUEL PD LITIGIOSO
da Pino Granata
Malgrado io lo stimi , non riesco a capire l'amico Grondona. Il PD è litigioso
ed ambizioso, dice lui. Sorvoliamo sull'ambizioso, termine che Grondona usa
impropriamente, caso mai ambiziosi saranno i capetti del PD e non il Partito. Ma
non riesco a seguire il ragionamento di Grondona quando si viene alla
litigiosità del PD. In sostanza si suggerisce ala Serracchiani di evitare di
lanciarsi nella sfida in quanto il PD è litigioso. Ma è proprio per questo
motivo che io invece sostengo la Serracchiani, proprio per evitare che
ex-comunisti ed ex-democristiani si scannino come è avvenuto nel passato e come
avviene adesso. O il PD la smette di essere litigioso o altrimenti si sciolga ed
ognuno torni a casa propria. Una segreteria Serracchiani potrebbe aprire un
capitolo nuovo nel PD. Un capitolo senza ex-DC ed ex-PCI.
PRIVATO NON E’ SEMPRE BELLO!...
da Vittorio Grondona - Bologna
Prima che avvenisse la privatizzazione delle FS e la loro manipolazione da parte
dei privati e degli arrivisti sindacalisti, seppure raramente, capitava un
errore quando più persone avessero concorso nella stessa mancanza
contemporaneamente. Qui stava la sicurezza, quella vera. La privatizzazione ha
cambiato tutto. Più soldi, meno personale, meno sicurezza. I vari tagliatori di
teste hanno colpito di qua e di là senza capire una mazza di quello che stavano
facendo. Molte manutenzioni prima effettuate direttamente dalle FS con la
privatizzazione sono state affidate ai privati. Tantissimi hanno una grande
fiducia dei privati… Io, nello specifico settore delle manutenzioni affidate a
terzi di materiale destinato alla pubblica utilità, ne ho molto poca, anzi non
ne ho per niente. Fatto sta che quel carro con la ruggine le officine FS non
l’avrebbero mai fatto passare con una semplice saldatura. (...)
TEMPI DURI PER I POMODORI
da Vittorio Grondona - Bologna
Sono curioso di vedere cosa accadrà durante la raccolta dei pomodori al sud…
Retate in massa? Mi sa che se in avvenire volessimo mangiare ancora pomodori
nostrani dovremmo coltivarli personalmente sulla terrazza o nella vasca da
bagno… Rassegnamoci qiuindi a consumare quelli di provenienza ignota, quelli
cioè praticamente raccolti acerbi un anno per l’altro. In sostanza, come succede
già per la frutta, cercheremo di indovinare a casaccio cosa sia quella cosa
insapore a forma di pomodoro che stiamo mangiando.
TRE COSE VELOCI VELOCI…
da Vittorio Grondona – Bologna
Ignazio Marino. Lo stimo molto, ma nel contesto della sua candidatura
terza a leader del PD la musica mi suona così: la Democrazia Cristiana è dura a
scomparire. Qui si gioca al fatti più in là con tutta la parte ex PCI. Del resto
nelle maggiori cariche amministrative vinte dal PD, i candidati eletti
(proposti) dell’ex Margherita sono la maggioranza.
Francesco Cossiga. Ho sentito in radio la pubblicità alla trasmissione “Er Pecora” da una voce che mi sembrava la sua. E’ davvero lui?
Intervista a Debora Serracchiani. Non mi trovo sostanzialmente d’accordo con CSF. Le interviste vanno riportate così come vengono fuori. E’ giusto farle rileggere, ma non è giusto accettarne i tagli dall’intervistato. Mi vengono in mente certe interviste ai manager preparate con cura mesi prima con i giornalisti. In sostanza non erano interviste, ma semplici schemi di studiata propaganda.
RIFERIMENTO 4/7/2009
UN CYBORG ALLA GUIDA DEL PD
di Michele Serra sull'Espresso
(grazie a Paola Bensi)
A pochi mesi dal congresso, va chiarendosi la
situazione nel Partito democratico. I candidati sono due, Franceschini e
Bersani, ma potrebbero essere tre nel caso scendesse in campo Chiamparino,
quattro nel caso scendesse in campo la Serracchiani, cinque nel caso scendesse
in campo Ignazio Marino e così via fino a un massimo di 21. Di questi, a norma
di statuto, dieci devono essere dalemiani, dieci veltroniani e uno a sorpresa.
Ma vediamo a che punto è la dialettica tra i diversi schieramenti.
Dalemiani Appoggiano Bersani, anche se lui nega disperatamente. Oltre
allo stesso D'Alema, i dalemiani più in vista sono i famosi D'Alema boys, il cui
limite è di essere ancora molto potenti, ma nel centrodestra. La linea politica
è, come sempre, la realpolitik: cercare assolutamente il dialogo con Berlusconi,
e in casi estremi anche il dialogo con il Pd. Sono contrari alle primarie, e
chiedono che il nuovo segretario venga eletto a porte chiuse e con voto segreto,
senza rivelarne il nome fino alla scadenza del mandato.
Veltroniani Appoggiano Franceschini, anche se lui nega disperatamente.
Tra i più influenti, oltre allo stesso Veltroni, Al Gore, che si è detto molto
interessato al congresso del Pd e ha proposto di trasformarlo in una cena in
piedi per raccogliere fondi per gli studi sulla geotermia; il premio Nobel per
la pace Alekule Maiké Olabolo Mauti, una donna ivoriana molto legata a Veltroni
perché è il solo che riesce a pronunciarne il nome completo; i membri superstiti
della famiglia Kennedy, tra i quali Magalie Kennedy, autrice di un emozionante
saggio sui diritti dei gatti d'appartamento; e perfino un paio di delegati
italiani. I veltroniani sono per la partecipazione e per la trasparenza
assoluta: dopo avere vinto il congresso, il nuovo segretario dovrà sottoporsi
alle primarie, alle secondarie, al giudizio di YouTube, a un referendum dei non
iscritti e infine al vaglio di migliaia di assemblee di caseggiato.
Chiamparino Popolarissimo non solo a Torino, è apprezzato anche in altre
parti di Italia, dal Vercellese a Bardonecchia. Gareggia con Bersani sul piano
del pragmatismo: si rivolge soprattutto ai ceti produttivi del Nord, nella
convinzione che prima o poi i ceti produttivi del Nord se ne accorgano e gli
diano retta. Ha l'appoggio di un delegato di Caserta, ma lo ha pregato di non
dirlo a nessuno.
Serracchiani In molti le propongono il grande salto, da giovane outsider
di successo a nuovo segretario del Pd, ma lei non capisce perché debba
interrompere così bruscamente la sua carriera politica. Sono con lei i giovani
di Internet, che la adorano perché hanno letto in rete che i giovani di Internet
la adorano. Intelligente, determinata, comunicativa, il suo solo handicap è
l'inesperienza: ha partecipato a una riunione di dalemiani senza portare
l'avvocato, e a una riunione di veltroniani senza portarsi un'amica con cui fare
due chiacchiere.
Giovani I più noti sono i Piombini, che devono il loro nome a una
riunione a Piombino, dove si erano fermati perché non avevano i soldi del
traghetto per l'Elba. Hanno in media quarant'anni e dunque molti vivono ancora
con i genitori. Molto affollati i loro forum su Internet, sono però soggetti a
piccoli equivoci dovuti ai virus: risulta che il loro candidato sia
&&754fu£à Attivo anche un gruppo di trentenni, che considera superata la
forma-partito e vorrebbe sostituirla con un cyborg, ma è spaccato al suo interno
perché metà di loro vuole un cyborg dalemiano, metà un cyborg veltroniano.
Infine, si segnala un gruppo di ventenni che ha costituito un forte gruppo di
pressione: suggerisce di svolgere il congresso del Pd in una sola mattinata,
eleggendo il segretario per sorteggio e lasciando libero il Palasport entro
mezzogiorno perché la sera è previsto un concerto dei Bastard.
RIFERIMENTO 4/7/2009
GIORNALISMO A SCHIENA DRITTA
Debora Serracchiani dà un'intervista all'Altro Quotidiano con l'impegno che
gliela faranno rileggere prima della pubblicazione. Premetto: io faccio leggere
sempre le mie interviste agli intervistati, mi sembra il minimo della
correttezza. Comunque non ho niente da dire su quei colleghi che non lo fanno.
Ma ho molto da ridire su quei colleghi che assicurano che la faranno rileggere e
poi all'ultimo fanno lo sgambetto. L'Altro Quotidiano, infatti, ha pubblicato
l'intervista a Debora lasciando, evidenziate in rosso, due o tre frasette che
Debora aveva chiesto di togliere. E
vantandosene.
Brutta roba. (csf)
LA CO-CO-CO-ERENZA POLITICA DI EMANUELE FILIBERTO
da Vittorio Grondona - Bologna
Se desiderate assaporare un raro esempio di coerenza politica, davvero
esilarante, non mancate di ascoltare Emanuele Filiberto ospite a
Un Giorno da Pecora,
Radio2.
LA CINA E’ DAVVERO VICINA?
da Vittorio Grondona - Bologna
In pochi anni saremo fra i primi tre partner commerciali della Cina, dice il
Cavaliere commentando la firma di 38 accordi commerciali ed industriali fra
Italia e Cina, per un valore complessivo di due miliardi di dollari. Emma
Marcegaglia esulta accanto a Berlusconi e Hu Jintao. Inoltre la Fiat e la cinese
Gac (Guangzhou Automobile Group Co. Ltd) firmano l’accordo di joint venture
paritetica per produrre auto Fiat per il mercato cinese con l’avvio della
produzione nella seconda metà del 2011... In sostanza si produce in Cina… Gli
italiani, cosa ci guadagnano? Per italiani intendo gli operai che si vedono
portare via il lavoro e rimangono disoccupati o cassaintegrati.Se a guadagnare
sono solo i commercianti e gli industriali, secondo me non abbiamo fatto un gran
che per la nazione. Si sposta perfino il PIL. A quando una bella Bravo nata in
Cina si metterà davvero sotto il sedere degli automobilisti che dicono di
comprare solo italiano per solidarietà con i nostri operai?
EROTICATOUR 2009
da Vittorio Grondona – Bologna
Massimo Cacciari ha cercato di vietare nella città che amministra l’annuale
manifestazione “eroticatour 2009” per questione di ordine pubblico. Di quale
ordine di grazia se la manifestazione si effettua al chiuso e il relativo
ingresso è vietato ai minori di 18 anni? E dire che tutti lo stimano come un
bravo filosofo… Questi politici la devono smettere di vietare tutto a tutti,
soprattutto quando il divieto intacca palesemente il libero comportamento
personale entro i limiti della legge di persone adulte. Per fortuna il TAR ha
dato torto all’intransigente sindaco e la manifestazione avrà liberamente luogo,
come è giusto che sia.
QUANDO AMARSI E’ CONFLITTO DI INTERESSI
da Vittorio Grondona - Bologna
Vorrei aggiungere una piccola chiosa all’ultimo straordinario intervento
pervenuto dall’Alto Veneto. Possibile che per i numerosi inquisiti ed i
condannati in primo ed anche in secondo grado, nominati a dispetto del buon
senso nostri parlamentari, bisogna attendere il terzo grado di giudizio per
conoscere la verità sul loro comportamento indagato, mentre per tutti gli altri
è sufficiente il solo sospetto per condannarli senza pietà, mettendo al bando in
pericoloso anticipo il civile criterio della presunzione di innocenza?
RIFERIMENTO 12/7/2009
SINISTRATI: AMARSI E FARSI MALE
da Armando Gasparini, Veneto Alto
"Trovo davvero incredibile che un criminale che già 13 anni fa era stato
coinvolto in odiosi reati di violenza sessuale possa essere arrivato a
coordinare un circolo del Pd". Duro l'attacco lanciato dal senatore Ignazio
Marino, medico-candidato alle primarie del Partito democratico, circa i criteri
di selezione dei dirigenti locali, riferendosi all'arresto dello stupratore
seriale a Roma, coordinatore di un circolo democratico nella Capitale. Replica
compatta della Sinistra tutta: siam puri come i gigli...e la saga farsa dei
fratelli/coltelli continua!
IL LABIRINTO DELLE PROMESSE
da Vittorio Grondona - Bologna
Mister 3%, così qualcuno definisce il Cavaliere ridens in quanto quella è la
percentuale massima delle sue promesse mantenute per aiuti all’Africa fatte nel
precedente G8, è portato ai massimi livelli della gloria per l’esito positivo
della recente nuova edizione aquilana impropriamente attribuito solo a lui. Non
è possibile guardare la TV o leggere un giornale senza essere aggrediti da elogi
esagerati nei suoi confronti. Eugenio Scalfari sulla Repubblica di oggi lo
descrive più anfitrione che politico… Penso proprio che abbia ragione… Tornando
al nocciolo, sono convinto che anche in questa occasione le promesse di alto
grado pronunciate con tanta disinvoltura dal Presidente del Consiglio, come
quelle precedenti, saranno mantenute probabilmente solo dagli altri
partecipanti.
IMPLOSIONE DELL’IDIOZIA POLITICA
da Vittorio Grondona - Bologna
L’opposizione sta perdendo l’occasione di sfruttare le conseguenze negative
dell’odiosa legge chiamata da chi l’ha ideata “legge sulla sicurezza”. Una legge
che analizzata bene è sicuramente peggiore di quella razziale fascista di triste
memoria. Si vede proprio che il PD non ha la minima voglia di dare la spinta
finale alla caduta della disumana coalizione politica di maggioranza virtuale il
cui derivato governo ci sta limitando le libertà di pensiero, di azione e di
movimento, proiettandoci nel contempo verso un’era che definirla solo
neo-fascista sarebbe addirittura di ingenuità imperdonabile. Anzi il PD sta
accogliendo come positivo il pentimento delle destre che, accorgendosi per tempo
del disastro che hanno incautamente combinato, con la sveglia di Giovanardi
stanno ricorrendo ai ripari. Di più ora cercano perfino di guadagnarci sopra
regolarizzando a pagamento le (sole) badanti. E gli altri?... Tanto per dire!...
L’opposizione non interviene nemmeno contro questa nuova ingiustizia sociale. Il
periodo è davvero brutto ed anche difficile da governare… Che sia per questo che
il PD preferisce stare alla finestra?
BERSANI VS FRANCESCHINI
da Vittorio Grondona - Bologna
Ho notato che sul web l’antivirus Norton indica non sicuro il sito di Bersani e
non testato quello di Franceschini… Davvero strana la cosa!... Per quanto
riguarda i relativi programmi tecnici, per Bersani la sintesi può essere desunta
dalle sue stesse parole: “Da soli non si può fare nulla. Voglio un partito che
guardi al futuro traendo forza dal proprio passato. Una forza politica che
sappia proporre una propria idea di società sulla quale impostare una
discussione con tutte le forze e le organizzazioni sociali”. Il programma
tecnico di Franceschini sarà pronto per il prossimo 22 luglio. Quindi pazienza
signor Gasparini… In quanto alle sue idee di fondo, più volte esplicitate da
lui stesso in diverse occasioni, sono quelle di derivazione veltroniana
conosciute ormai da tutti: ricerca del voto utile… andare da soli… Così, tanto
per governare l’anno del mai. Mi pare inoltre di avere inteso che per la
stesura della parte tecnica del suo programma abbia collaborato nientemeno che
Sergio Cofferati… A questo punto, per quanto mi riguarda ho già capito tutto.
Perdonatemi, proprio non ce la faccio a non essere fazioso in questo caso!… In
definitiva mi sembra che le rispettive posizioni dei due candidati siano
davvero molto diverse nella sostanza.
RIFERIMENTO 13/7/2009
E QUINDI?
da Franco Vota
Scusi Gasparini, e quindi? Siccome Oabama, anziche sputargli in un occhio in
mondovisione, ha rilasciato un paio di frasi di circostanza, il ricattato del
consiglio può ufficialmente considerarsi riabilitato? Non dobbiamo più
vergognarci delle leggi razziali di questo governo? Non dobbiamo più parlare dei
puttanoni di stato? Sui pizzini mafiosi appena ritrovati non dobbiamo più fare
domande? Sui lodi alfani, avvocati corrotti, cene carbonare possiamo sentirci
autorizzati a sorvolare e a chiudere gli occhi? Insomma, tuttapposto?
RIFERIMENTO 14/7/2009
E QUINDI? /2
da Armando Gasparini, Veneto Alto
E quindi si son presi la legnata che si meritavano. Prima le aspettative della
defezione di qualche premier, poi implorando la famosa "scossa" dei PM. No,
adesso non è tutto apposto signor Franco, ma invece di continuare a far gli
annusa patte e sperare che esca il pistolino fumante...ohh ingenue testoline,
bisogna costringere la cosidetta oppozione a fare le cose per cui sono stati
eletti. Opposizione in questo caso, che vuol dire programmi, idee, proposte,
contenuti propri e alternativi se necessario. Le faccio una domanda signor
Franco: sa la differenze tra i programmi di BersanivsFranceschini, oltre la
poltrona? Lo domandi ai milioni di elettori di sinistra. Continuando così si
vedranno scippare la segreteria da un comico....ed è tutto dire. Amen.
RIFERIMENTO 15/7/2009
E QUINDI? /3
da Franco Vota
A parte che un comico al governo ce l'abbiamo già, oltretutto di infimo livello,
ma io non ci vedrei nulla di male se un altro scippasse la segreteria ai
parrucconi del pd, visto che il suo programma (parlamento pulito, legge sul
conflitto d'interessi, acqua pubblica, no al nucleare, sviluppo di fonti
energetiche rinnovabili, massimo due legislature per i parlamentari, wi-fi
gratuito, informazione libera, ritiro delle concessioni televisive di Stato ad
ogni soggetto politico) mi piace anche parecchio. E non è un caso che, come
vede, quelli siano pure terrorizzati dal fatto che potrebbe benissimo accadere.
Ma questo cosa c'entra con la presunta riabilitazione del PuttDelCons grazie a
due frasette di Obama?
RIFERIMENTO 15/7/2009
E QUINDI? /3 bis
da Franco Vota
E poi vede Gasparini, a uno che ha fatto di gossip e grandi fratelli un'arma
politica, a uno che la sua vita privata ce l'ha sbattuta a forza perfino nella
buca delle lettere, a uno che pretende di legiferare su prostituzione, coppie di
fatto e testamento biologico tra un baciamano al Papa e l'altro, io il pistolino
fumante lo cerco eccome! Ma soprattutto di uno che imputato in vari processi non
solo si costruisce l'immunità a colpi di maggioranza, ma che va a cena coi
giudici che dovranno pronunciarsi su quella stessa immunità, chiunque abbia a
cuore una Democrazia deve solo aver paura. A prescindere dalle frasette
preconfezionate di Obama.
RIFERIMENTO 17/7/2009
E QUINDI? /4
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Vero, tutto vero signor Franco. Bene, adesso però, mi dia una
Alternativa...una! Forse gli italiani, col voto, sottolineo col voto, hanno
scelto il male minore, visto cosa ci è rimasto de Là. Il segalino che s'è fatto
la banca... l'omino dell'ombrellone, che invece dell'Africa, agisce nell'ombra
guidando l'ultimo DC rimasto...l'ultimo arrivato che "chiede il certificato
penale e informazioni ai carabinieri su tutti quelli che si propongono come
consulenti"... adesso il comico che fino l'altro giorno sparava a alzo zero sul
PD e adesso vuol diventarne segretario...(DiPietro gode, perchè ?) Siamo seri
signor Franco... perchè non ingaggiare Mago Zurlì! Scusi, ma chiudo quì.
SONO STANCO E DISGUSTATO…
da Vittorio Grondona – Bologna
Di vedere i nostri giovani tonare in una cassa da morto da una guerra che non
appartiene a nessuno; di ascoltare il pianto di coccodrillo del ministro della
difesa; del dolore di rito del Capo dello Stato e di tutti i parlamentari; di
essere considerato ubriaco e drogato quando guido l’auto; di essere processato
come complice se non faccio la spia contro i clandestini; di essere spiato
ovunque quando cammino per la mia città; di aspettare quattro mesi per una
ecografia; di pagare le tasse anche per quelli che le evadono e poi sono
condonati; di avere il timore di essere fermato per strada da balordi rondisti
che mi provocano per poi avere la scusa di menarmi con l’aiuto addirittura delle
forze dell’ordine; di essere derubato legalmente dal libero mercato; di avere un
Parlamento costosissimo dove non è tollerata l’opposizione; dell’ignobile
informazione che mi propinano tutte le televisioni e certa stampa; della
minaccia del bavaglio al libero pensiero; di vedere condannare a pene tremende
i ladri di mandarini e vedere i grandi ladri liberi e allegri, pronti a derubare
impunemente ancora; di avere amministratori coperti da immunità per eventuali
reati commessi; delle pubblicità che mi invade ogni momento di invana ricerca di
relax televisivo che mi rende disgustoso perfino un capolavoro… Sono stanco di
essere suddito in una repubblica democratica…
LA FAMIGLIA
da Vittorio Grondona - Bologna
Lo Stato italiano, rappresentato ormai da gente messa lì a scampanellare la
testa come gli immensi fantocci sui carri di carnevale, ha deciso di mettersi le
brache del Capo Famiglia dettando leggi di immagine che producono solo
drammatici scompensi sociali. Potrei citare il pericoloso aumento dei pirati
della strada spinti a fuggire dale proprie responsabilità per il terrore di
perdere punti sulla patente o addirittura il ritiro della stessa o, infine, di
dovere affrontare altre conseguenze ben più gravi, ma mi soffermo per ragioni di
spazio sulla scarsa fiducia che alcune amministrazioni papareccie hanno della
sacra istituzione della famiglia. Ultimo arrivo nel listino dei prezzi è il
consumo dell’alcool da parte dei minori. Pericolosissimo, non c’è dubbio, ma
cosa ti combina lo Stato affarista: il proibizionismo. Vietato ai minori di 16
anni bere alcolici in pubblico, se no multe salatissime ai genitori… A questo
punto un genitore si sentirebbe il dovere morale di chiudere in casa i propri
figli minorenni, altrimenti, se facesse parte del popolo che paga le tasse, in
pochissimo tempo andrebbe in rovina. In più ho letto di un ragazzo quindicenne
che bellamente dice di fregarsene del divieto: lui esce di casa già ubriaco.
POVERE BANCHE!
da Vittorio Grondona – Bologna
Quando le nostre fonti di informazione ci raccontavano che le banche erano
entrate in crisi, e quindi per il rilancio dell’economia era giusto aiutarle,
quasi quasi mi veniva da piangere. Poi, facendo un giretto nella mia città avevo
notato che dove prima c'era un'attività ora c'è una filiale di banca e siccome
la grande distribuzione si è mangiato ogni tipo di negozio cittadino, le banche
hanno letteralmente invaso la città. Hanno saputo fare meglio di Attila...
Proprio oggi mi è arrivato l'esratto conto della mia banca, dove per mia ingenua
scelta viene versato ogni mese il mio stipendio, e mi sono accorto che gli
interessi di mia competenza, per la prima volta in oltre 40 anni, tolte le spese
erano finiti in rosso (...) Mi informo e scopro che la mia banca si trova al
137° posto mondiale nella classifica delle fortune, con 3.737 milioni di
dollari di utili.... Draghi, Tremonti, ma che cavolo ci state a fare lì?...
P’ADDIVINA’ CUNCE’…
da Vittorio Grondona – Bologna
La signora Isabella Guarini non è affatto sorpresa di quello che si dice sugli
amori del Cavaliere. Anzi l’ “escort” di turno opera per mestiere, quindi letto
di Putin (regalato o affittato?) o letto di qualsiasi altro per lei sarebbe la
stessa cosa. Mi sono intromesso in questo discorso per dire che non c’è davvero
bisogno della zingara per indovinare cosa succede in certi casi. C’è invece
tanto bisogno della moralità delle istituzioni. Non devono assolutamente
sgarrare. Se non sono in grado morale di sapersi contenere in certe pratiche
devono rinunciare alla carica… Nel caso specifico il problema riveste infatti
particolare importanza politica: non possiamo socialmente permetterci un Capo
facilmente ricattabile, per di più quando sia esageratamente potente come il
Cavaliere. Un ricatto sessuale potrebbe benissimo indurre ad operare per
indirizzare i mercati e gli interessi generali in direzioni non del tutto
ortodosse. In certe occasioni anche il solo sospetto non fa dormire di notte.
Meglio chiarire, quindi… e sperare che tutto sia falso!
RIFERIMENTO 17/7/2009
LA REPUBBLICA DI SCALFARI&SCALFARO CONTRO BERLUSCONI
da Isabella Guarini, Napoli
"Che risponda alle escort in Parlamento" . Buon Dio che cambiamento da quamdo
il giovane magistrato rimproverava una signora per una scollatura nel
ristorante. Ma la Binetti non potrebbe spiegargli il significato di escort!
RIFERIMENTO 21/7/2009
INDUZIONEDEDUZIONEABDUZIONE
da Isabella Guarini, Napoli
Sembra uno scioglilingua, invece sono le f orme del sillogismo. Tre possibilità
per pervenire alla verità. Aristotele dice che con l' abduzione si perviene a
una verità probabile. Per ciò i giornalisti che la praticano offrono
probabilità, non realtà. Penso che il sillogismo della escort levantina nel
lettone di potenti della terra, sia un'abduzione giornalistica, una
probabilità, visto che la donna svolge il mestiere di prostituta per cui
riesce a infilarsi dovunque.
RIFERIMENTO 21/7/2009
NUN CE VO' A ZINGARA
da Isabella Guarini, Napoli
(...) il lettore, telespettatore o radioascoltatore, ha un basso livello di
osservazione, perché il giornale dura un giorno poi è carta straccia da raccolta
differenziata. Piuttosto mi sorprende come l'avvocato Ghedini non abbia
rilevato ciò che appare evidente a qualsiasi lettore, ovvero che la foto
continuamente pubblicata dal noto quotidiano inquisitore con dieci domande-in
cui si vede la Mata Hari levantina che fissa dal fondo l'obiettivo del
fotografo, come nei migliori dipinti per captare l'attenzione del fruitore- è
stata modificata in più punti per la ricostruzione del volto della escort.
Ciò appare dal confronto con la foto che è stata pubblicata sul Corriere della
Sera di oggi, 21/07/09, a pag.5, in cui si vede che il volto della donna sul
fondo è coperto in più parti da alcune mani gesticolanti e dai capelli di una
persona posta in primo piano, mentre il profilo del Cavaliere è sempre lo stesso
in entrambe le foto. Osservare per credere.
RIFERIMENTO 22/7/2009
SILLOGISMI ET ALIA
da Alessandro Ceratti
Però, cara Isabella, induzione-deduzione-abduzione in realtà non sono forme di
sillogismi. Sono piuttosto forme di ragionamento (ir)razionale. Di sillogismi ce
ne sono di tanti tipi, il più classico è il cosiddetto BARBARA [es. tutti gli
uomini sono aminali -tutti gli animali sono mortali- tutti gli uomini sono
mortali] però tutti fanno ricorso al pensiero deduttivo. Nessuno sillogismo è né
induttivo né abduttivo.
RIFERIMENTO 26/7/2009
P’ADDIVINA’ CUNCE'/2
da Isabella Guarini, Napoli
Comme t'ha fatt' mammeta o sacc' megli'e te! Perciò non mi scandalizzo che
qualche imprenditore rampante usi le belle figliole, anche a pagamento, per
attirare l'attenzione del potente di turno, una pratica antica in uso in
tutte le culture. Naturalmente esistono i vari modi, ma la sostanza resta la
stessa, il maschio è attratto dalle donne e in ciò sta la sua debolezza. Per
vendere ai maschi bisogna usare le donne, è la regola principale della
pubblicità. Se vi siano state concessioni nel caso del Cavaliere, è tutto da
dimostrare. Poi vengono le considerazioni sul fatto che Palazzo Grazioli non è
la Casa Bianca dove avvenivano atti sessuali che non hanno offeso gli Americani
per il fatto che siano accaduti ma per il fatto che siano stati negati
dall'eletto dal popolo in una della più grandi democrazie del mondo. (...)
MUSSOLINI ALESSANDRA
da Vittorio Grondona – Bologna
Avrei scommesso che la “nipote” prima o poi sarebbe saltata fuori con qualche
cavolata in relazione alla tiritera sessuale del Capo. Infatti oggi la sento per
radio curiosa di sapere come fanno l’amore i politici di sinistra. Lei è una
bella donna, piena di iniziativa… Che bisogno c’ha di intercettazioni? La
fantasia a volte serve anche per queste cose. Ma ne ha della fantasia la
“nipote” provocatrice? Si preoccupi piuttosto di chiarire le mire del
protettore/imprenditore che procura femmine alla politica. Solo perché è
generoso?... Mah!
P’ADDIVINA’ CUNCE’ /3
da Vittorio Grondona - Bologna
Proprio qui sta l’inghippo. Il Cavaliere e tutti i suoi cortigiani non vogliono
dimostrare che le chiacchiere sono false. Sarebbe davvero bello per tutti se si
arrivasse a tale conclusione. Ne risulterebbe però che le belle figliole
coinvolte nella storia si siano abbandonate per amore nel lettone grande del
potente trapanatore. A parte gli scherzi qui ci va di mezzo l’onorabilità
generale della donna, sempre più considerata merce di scambio che persona. E’ in
sostanza il pensiero maschilista di sempre della Chiesa che vede la donna come
un essere inferiore ignorando gli insegnamenti di Gesù Cristo che in tutti gli
episodi evangelici in cui figurava una donna, palesemente non solo la rispettava
profondamente, la difendeva e ne esaltava le proprietà umane. Basta pensare alle
Nozze di Gana, quando, nonostante non fosse ancora pronto a dimostrazioni
pubbliche, fu la sua mamma a convincerlo a fare il miracolo della trasformazione
dell’acqua in vino. (...)
QUANDO I POLITICI HANNO BISOGNO DEGLI INTERPRETI
da Vittorio Grondona – Bologna
Dovrebbero dargliela su e dimettersi!... Parla Berlusconi e tutti capiscono le
fesserie che spesso dice. Il giorno dopo saltano fuori i soliti Capezzone,
Bonaiuti, Cicchitto, Quagliariello, Gasparri, Lupi… e chi più ne ha più ne
metta, facendoci la traduzione di quello che veramente aveva voluto dire il loro
capo. Ci azzeccano sempre senza contraddirsi perché asseriscono in coro che il
Cavaliere aveva detto esattamente il contrario di quello che tutti noi avevamo
invece ben capito. Così con l’aiuto di qualche tonnellata di carta stampata si
tolgono il pensiero. Per Bossi invece è diverso. Anche lui ha detto una cosa
sulla “nostra” guerra in Afghanistan che tutti abbiamo capito benissimo, ma i
suoi interpreti inebriati dall’acqua inquinata del Po non sono d’accordo sulla
traduzione da dare in pasto alla gente. (...)
ANCH’IO SONO “DELEGHISTIZZATO”
da Vittorio Grondona – Bologna
Il Comune calabrese di Acquaformosa (Cosenza) è il primo comune "deleghistizzato"
d'Italia, l’idea è stata del sindaco Giovanni Manoccio. Io mi associo.
RIFERIMENTO 5/8/2009
LEGA: C'E' DEL METODO IN QUESTE SCEMENZE
da Gianni Guasto
Ad ogni nuova sortita della Lega -oggi le gabbie salariali e l'esame di
dialetto, ieri le ronde- si leva un coro di risolini di sufficienza: scemenze,
proposte inutili e persino tecnicamente irrealizzabili.Ma così facendo si
trascura un elemento fondamentale: l'effetto psicologico che ha il rinforzo di
sentimenti antimeridionali mai morti nella pancia profonda delle popolazioni del
nord, e il suggerimento sottile: "vedete come ci danneggiano questa modernità,
questa Costituzione, questi principi "comunisti"? Noi soli siamo decisi a
liberarvene". Ciò può accadere perché in questa società la comunicazione e lo
spettacolo sono diventati elementi strutturali, più importanti dell'apparente
coerenza dei disegni di legge.
RIFERIMENTO 6/8/2009
INDIETRO TUTTA
da Claudio Urbani, Roma
La produzione industriale è in calo, a differenza di altri Paesi dove è stabile
o in ripresa; la disoccupazione in aumento e alcuni prevedono che molti non
ritroveranno neanche il posto di lavoro al rientro; rottura tra governo e
regioni sulle risorse per il FAS e piano salute: i soldi sono fantasmi; la
nostra credibilità internazionale è sempre più bassa. La sinistra latita, ma è
all'oppsizione e in ogni caso potrebbe agire in Parlamento, ormai esautorato ed
inutile anche per i parlamentari della maggioranza, visto che si legifera solo
con la fiducia. E per la Lega, forza di governo, quali sono le priorità:
bandiera e inni regionali! Buone vacanze a tutti.
RIFERIMENTO 6/8/2009
PENSIERO DELLA BUONANOTTE
da Dan Galvano, Basilea
Perchè gli spagnoli hanno Almodovar e noi abbiamo i leghisti? Perchè?
RIFERIMENTO 6/8/2009
PERCHE' ABBIAMO I LEGHISTI
da Massimo Mai
Perché gli spagnoli hanno Almodovar non lo so. So però perchè qui da noi i
leghisti prosperano. Per anni queste lande del Nord sono state completamente
trascurate dalla politica, ogni necessità è sempre passata in secondo piano
rispetto al mezzogiorno bisognoso di interventi. Il tutto sempre condito con una
certa irrisione delle genti che vivono nelle valli alpine. Se non avete vissuto
da queste parti non sapete da quanto tempo certe situazioni sono state vissute
come profonda ingiustizia. Poi è arrivata la Lega, che propone soluzioni che
sono assurde, impraticabili e a volte al limite del civile. Però da ascolto e
voce a queste esigenze. Risultati zero, come prima, però c'è l'illusione di
contare qualcosa.
IL GALLO CANTA E SI MANGIA LE NOSTRE UOVA
da Vittorio Grondona - Bologna
Pensare al Cavaliere come ad un gallo spennato, addirittura da vivo, mi fa
sinceramente ridere. Le uova d’oro gliele stiamo offrendo noi e lui le raccoglie
col suo smagliante sorriso a 64 denti. In questo momento poi non ha nemmeno
bisogno di fare la fatica di spennarci fisicamente come ha fatto finora. Come
succede alle galline in questo caldo torrido anche noi stiamo perdendo le penne
un po’ da soli e un po’ perché nella nostra stupidità non esitiamo ogni tanto a
scambiarci qualche beccotto coi nostri compagni di sventura. La crisi economica
ci dà infine allegramente una mano per tuffarci direttamente nella pentola del
più famoso papi tombeur de femmes, già spennati e puliti, pronti per essere
serviti nei suoi lussuriosi banchetti a luce rossa in sottofondo melodico
partenopeo e qualche nota rosa pugliese.
RIFERIMENTO 6/8/2009
ORMAI È TUTTO CHIARO
da Isabella Guarini, Napoli
Vogliono spennare il Cavaliere da vivo. Mio nonno diceva che la gallina si
spenna quando è morta.Ma i tempi cambiano.
RIFERIMENTO 6/8/2009
ORMAI E' TUTTO CHIARO/2
da Claudio Urbani, Roma
Ma cara Isabella, vuol metterci "il carico da undici" anche lei, come dicono a
Roma? Per il cavaliere il termine di paragone è "gallo", non gallina...gallo!
RIFERIMENTO 6/8/2009
ORMAI È TUTTO CHIARO/3
da Isabella Guarini, Napoli
Ma che dici, Claudio Urbani. Il gallo non fa le uova, come la gallina. Ma il
Cavaliere di uova ne fa e di grande valore. Perciò lo vogliono spennare da vivo,
così continua a farle. Un altro antico adagio dice che non si uccidono le
galline dalle uova d'oro. Metafore.
RIFERIMENTO 6/8/2009
VILE, TU SPENNI UN GALLO MORTO
da Carla Bergamo, S. Paulo
Ma che gusto c'è a spennare il galletto ruspante più vecchio (ossia affetto da
"libidine geriatrica", come dicono oltremanica) d'Italia dopo che è morto? I
morti si lasciano in pace, perché non possono più fare danno. Il nostro eroe,
invece, continua a farli. E se a noi esiliati ci danneggia moralmente, gli
stanziali li danneggia pure materialmente, auto blu incluse. C'ho l'impressione
che il vero spennatore sia lui, oibò.
L’EPILOGO DELLA NOTORIETA’
da Vittorio Grondona – Bologna
Succede sempre. In TV, alla radio, sui giornali, ovunque… Incominciano
timidamente, con umiltà lasciando con generosità grande spazio a tutti… Ofrono
una una vera democrazia mediatica. Poi piano piano acquistano dimestichezza,
vedono l’opportunità personale ed iniziano a percorrere la via della fine.
Prendono il sopravvento e parlano solo di loro, delle loro gesta del loro
sapere. Il prossimo diventa un contorno insignificante, necessario solo per il
loro apparire. Poi succede l’inevitabile: il prossimo si alza e spegne la TV!...
IL SACRIFICIO DI BALLARO’
da Vittorio Grondona – Bologna
Non sono un grande ammiratore delle attuali edizioni di Ballarò, ma questa volta
spero che la trasmettano come da programma. In caso contrario invito tutti a
guardarsi un film e lasciare che Porta a Porta si faccia a porte chiuse. La
consegna degli alloggi promessi ai terremotati dell’Aquila dovrebbe avvenire nel
massimo rigore istituzionale e non nella fiction televisiva in omaggio esclusivo
al sultano bla bla bla.
RIFERIMENTO 14/9/2009
VESPA A VESPA
da Giorgio Guiotto – Torino
Bruno Vespa è degli Abruzzi, Porta a Porta è il programma televisivo che ha
raccolto più fondi per i terremotati (4 mln di Euro), mi sembra giusto che la
puntata sia di Vespa. Floris slitti a giovedi o quando vuole lui, non muore
nessuno.
Vespa è abruzzese. Beg, non ci avevo pensato. Allora gli spetta di diritto.
Quando ci sarà un terremoto a Vetralla chiameranno me (csf)
RIFERIMENTO 14/9/2009
SPEGNERE LA TV
da Valentina Strada
C'è solo una parola per definire quel che sta accadendo nel nostro Paese:
FASCISMO. L'annullamento (anche se sfosse slittamento, come sembra che sia, fa
lo stesso) della puntata programmata per domani sera di Ballarò per fare posto
in prima serata alla celebrazione della "gloria" di Berlusconi (rito officiato
dal sodale Vespa in occasione della consegna delle prime case ai terremotati
abruzzesi), è un'autentica VERGOGNA!
Ma perché il sindacato, la società civile, le associazioni di consumatori
eccetera, non organizzano immediatamente una protesta? So che ci sarà sabato
prossimo a Roma la manifestazione in difesa della libertà di stampa, ma penso
che non ci sia un minuto da perdere. Bisogna fare qualcosa subito, adesso,
magari con un tam tam, un passaparola che, per esempio, inviti il pubblico
televisivo a boicottare domani sera lo speciale Berlusconi-Vespa spegnendo la
tv. Iniziativa cui potrebbe seguire una campagna per non pagare il canone.
RIFERIMENTO 14/9/2009
SE NON ABITI NON ESISTI
da Isabella Guarini, Napoli
La consegna delle case ai terremotati è un atto dovuto. Ma provate a rimanere
senza casa, anche per un breve periodo. Vi sentirete inesistenti , anzi sarete
inesistenti fino a quando non avrete di nuovo la casa. Per me che ho vissuto due
terremoti, la riconquista della casa è una cerimonia sacra. Consentitemelo.
E quindi ne deve parlare Vespa e non ne deve parlare Floris? (csf)
RIFERIMENTO 14/9/2009
FONDI PER I TERREMOTATI
da Claudio Urbani, Roma
Ogni volta riusciamo a sapere quanto sia la quantità dei fondi raccolti nei casi
di calamità naturali. Raramente si riesce ad avere un resoconto, dettagliato, di
come siano stati impiegati. Quale miglior occasione di quella di Vespa per avere
tali informazioni? Sempre che la modestia non sia più forte dell'orgoglio...Noi
aspettiamo orgogliosi.
RIFERIMENTO 15/9/2009
VESPA E IL TERREMOTO
da Alessandro Ceratti
In verità non trovo nulla da eccepire al fatto che Vespa faccia una suo porta a
porta in prima serata spostando Floris. Semplicemente mi piacerebbe vedere il
giorno in cui Vespa sposta Floris dalla prima serata per commentare chessò, con
anche un bel plastico accurato della villa, le varie performance del nostro
presidente del consiglio. Non trovo nulla da eccepire nel fatto che Feltri
faccia una serie di prime pagine in cui ci sbatte in faccia le magagne di un
Boffo o di un Fini. Se soltanto poi dedicasse un paio di mesi interi di prime
pagine del Giornale (la proporzione più o meno è quella) con le magagne di
Berlusconi. Diversamente, sapete, mi vien voglia di pensare che il mestiere che
questi due signori stanno esercitando non sia propriamente quello del
giornalista indipendente.Resistenza attiva. Attiva la resistenza.
RIFERIMENTO 15/9/2009
UNA STAMPA LIBERA VERAMENTE
da Eli Caporicci
Questa sera sarà un delirio di onnipotenza di Berlusconi, a spese dei
contribuenti , come si lamenta lui di Anno Zero, e allora si dovrebbe trovare un
modo per disdire l'abbonamento in fase di rinnovo a fine anno. Cosa propongono
le associazioni di consumatori? Questa sera per favore televisori rigorosamente
spenti, poiché anche matrix non va in onda per problemi tecnici (sob). Premetto
non vedo volentieri la tv e quindi l'uno o l'altro pari sono. Sabato tutti nelle
piazze, a sostegno di una informazione "libera veramente".
VESPA A VESPAIO
da Vittorio Grondona – Bologna
Il commento di CSF al post di Giorgio Guiotto è semplicemente fantastico…
Modestamente...sono in grande forma (csf)
CHE FINE FANNO MOLTI SPOT
da Vittorio Grondona – Bologna
La scusa di stile berlusconiano del limite delle 500 battute è sicuramente
l’ancora di salvataggio per il nostro ospite CSF da gettare ogni volta che gli
fa comodo nell’impetuoso mare del suo blog. Passi… Ma che un giornalista del suo
calibro non legga, nemmeno per cortesia, il parere altrui solo perché è a vista
troppo lungo o perché si è dimenticato di premettere nell’oggetto la burocratica
premessa “per il blog”, non me lo sarei mai aspettato.
E' incredibile il fastidio che provocano le regole. (csf)
RIFERIMENTO 16/9/2009
CHE FINE FANNO MOLTI POST
Se qualcuno si chiede che fine fanno alcuni post, posso confermarvi che molti
finiscono direttamente ed automaticamente nel cestino a causa del fatto che sono
troppo lunghi oppure non contengono nell'oggetto la scritta PER IL BLOG. Questo
a prescindere dai contenuti (csf)
BURQA E PSEUDO DEMOCRAZIA
da Vittorio Grondona - Bologna
Più di una volta ho visto ammonire turisti e non, donne e uomini, per il loro
abbigliamento ritenuto non adatto per entrare, per esempio, nella basilica di
San Pietro a Roma. Le donne inoltre sono obbligate a mettere sulla testa un
velo/fazzoletto. In Italia in particolare, la prima cosa che ci insegnano appena
nati è quella di vergognarci del nostro corpo. Mondo e Tv in mutandoni per
decenni… Per fortuna siamo molto migliorati col tempo, ma i vari Giovanardi,
Gasparri, Binetti, preti e vescovi, ecc. sono sempre in agguato per limitare il
privilegio di desiderare quello che vogliono, ivi compreso quello proibito dalle
tavole di Mosè, solo ai capi politici arricchiti ed ai ricchi di professione per
grazia ricevuta. Quindi meravigliarci del fondamentalismo altrui, proprio noi
che permettiamo ancora la clausura, è davvero ridicolo. Lasciamo fare al tempo
ed evitiamo di fare i don chisciotte esportando a suon di cannonate quello che
in realtà non abbiamo nemmeno a casa nostra.
RIFERIMENTO 21/9/2009
PERBACCO, SON D'ACCORDO CON LA SANTANCHÉ
da Carla Bergamo, S. Paulo
Nonostante la tale Santaddeché non sia proprio il mio tipo (politicamente,
intellettualmente, socialmente), stavolta sono d'accordo con lei per quanto
riguarda il burqa.
« Non ce l'ho con queste povere donne ma con chi le manda e le soggioga. Il
burqa è un umiliazione per le donne. Non a caso anche in Francia stanno
approvando una legge per impedirne l'uso. Il burqa è come l'infibulazione perchè
sono strumenti per annullare la sua identità più profonda». Parole sante,
Santanché.
RIFERIMENTO 21/9/2009
BURQA E DEMOCRAZIA
da Gianni Guasto
E' del tutto naturale detestare il Burqa, segno di umiliazione della donna e di
odio per la sessualità. Meno facile é paragonarlo all'infibulazione che mutila
il corpo estirpando violentemente una funzione fondamentale dell'esistenza, non
meno di quanto si farebbe privando degli arti o della vista. In ogni caso,
impedire o strappare il Burqa per difendere un principio non necessariamente
condiviso da chi -sia pure senza possibilità di scelta- lo indossa, é un fatto
grave, che confligge con alcuni nostri capisaldi liberali. Forse che per
difenderci dall'attacco ai principi democratici occidentali che viene dagli
islamici fondamentalisti e tradizionalisti, dovremo diventare come loro? Dalle
parti della Lega pensano di sì.
Di questo passo dovremmo invadere l'Iraq o l'Afganistan per esportare la
democrazia. Impensabile (csf)
RIFERIMENTO 21/9/2009
IL BURQUA
da Claudio Urbani, Roma
Non son d'accorodo affatto che il burga o andar con il capo coperto sia
unicamente una volontà imposta. Primo perché implicitamente ammettiamo così che
la volontà femminile nel mondo islamico sia completamente annullata. Ma fatti
recenti, purtroppo tragici, ce lo smentiscono, perché tentativi di
diversivicazione, non voglio usare il termine emancipazione, troppo presuntusoso,
ne abbiamo. Sono si convinto che molti casi siano si imposti, ma che molte donne
siano convinte delle loro fede religiosa che impone certe usanze. Oppure tra i
cattolici dobbiamo pensare che tutti vadano inchiesa la domenica o non
tradiscono il coniuge per paura dell'inferno invece che così va fatto? Poi trovo
vergognoso che si voglia imporre con la forza e non con il dialogo quello che,
ma è sempre da dimostrare, noi riteniamo giusto.
C'è del vero in quello che dici. Mi viene in mente un comandamento che i
cristiani debbono seguire: non desiderare la donna d'altri. Nel senso che la
donna è dell'uomo mentre l'uomo può essere tranquillamente desiderato in quanto
libero? (csf)
RIFERIMENTO 21/9/2009
BURQA E DINTORNI
da Franco Vota
Allora, se ho capito bene per liberare le donne mussulmane dalla schiavit?
impostale bisogna recarsi in un loro luogo di culto e spogliarle. Ok, domenica
prossima mi infilo nella prima chiesa che trovo e provo a togliere il velo alle
suore, o anche solo il fazzoletto dal capo delle pie donne che in ossequio alle
usanze ancora lo mettono. Cos?, per vedere cosa scrivono i giornali il giorno
dopo.
RIFERIMENTO 22/9/2009
BURQUA E BURQUINI
da Alberto Arienti
Negare la propria identità agli altri, prima che un problema di sicurezza è un
problema di socialità: se vuoi interagire devi mostrarti. Un burqa integrale
indossato per motivi religiosi è come la clausura di una suora, con l'aggravante
che è fatto sostanzialmente per confermare un'idea di donna totalmente in
funzione dell'uomo. E' quindi da combattere assolutamante, con l'accortezza di
non estremizzare, come fa la lega, che solo per attaccare i mussulmani, vuole
tutte le donne seminude in piscina. Se c'è un diritto a disporre liberamente del
proprio corpo, deve valere anche per chi non si vuole esporre troopo mentre
nuota, alla faccia del conformismo imperante delle tette-e-culo al vento.
RIFERIMENTO 22/9/2009
VELI STRAPPATI
da Massimo Mai
Sì, giusto non si strappa il velo a qualcuno per banalissima buona educazione al
rispetto dell’altro. Però lo stesso rispetto dell’altro mi dovrebbe spingere a
proteggere chi è obbligato a mettere il velo e non vuole farlo. Invece con la
scusa della diversità culturale ci giriamo dall’altra parte. E il paragone con
la suora non regge, se la suora cambia religione nessuno la condanna a morte per
apostasia. Insomma che strategia seguire?
RIFERIMENTO 22/9/2009
MA LA RELIGIONE NON ERA L'OPPIO DEI POPOLI?
da Carla Bergamo, S. Paulo
Non stiamo parlando di preti e suore. Tra l'altro, le donne musulmane non
possono neppure diventare "suore", che io sappia. La religione cosa da masculo,
é!Le donne sono cose, e devono spogliarsi unicamente per il loro amo, pardon,
marito. Ci sono donne che trovano giusta l'infibulazione, tanto è che la fanno
subire alla propria figlia. E allora? Rispettiamo e stiamo zitti? Tra l'altro,
ultimamente molte donne si prestano a fare le martiri (in che cambio di che?),
visto che con tutti i gabbani che indossano possono tranquillamente infilarci un
arsenale. I signori uomini, soprattutto i progressisti (de che?) possono
continuare a "rispettare", allo stesso in modo in cui "sopportano" tette e culi
in TV. Io non ci sto, non accetto la donna che vive in funzione dell'uomo,
coprendosi o scoprendosi, rinunciando a usare il cervello o usandolo, pure
quello, in funzione del maschio.
“IL FATTO” DA DOMANI IN EDICOLA
da Vittorio Grondona - Bologna
Oggi su La Repubblica si parla del “Fatto Quotidiano”, nuovo giornale di ben 16
pagine. Uscirà domani. “La linea al giornale la darà la Costituzione” afferma il
Direttore Antonio Padellaro. Ci sarà spazio per spettacoli e cultura. Rinuncia
in toto ai finanziamenti pubblici. Ottima notizia questa: “Solo così possiamo
dirci veramente liberi” sottolinea ancora Padellaro. Infine la redazione ci
tiene a specificare che non sarà un quotiziano “filo opposizione”. Per ora sarà
distribuito solo nei grandi centri, ma può essere letto on line previo
abbonamento, ad ora già 27mila sottoscritti complessivamente. Non esce il lunedi.
Chissà se il titolo sia stato ispirato dalla trasmissione televisiva del grande
Enzo Biagi…Buona lettura a tutti. Credo che leggerlo ne valga davvero la pena.
RIFERIMENTO 21/9/2009
IL FATTO IO LO COMPRO DUE VOLTE
Uscirà mercoledì il primo numero del Fatto Quotidiano, giornale edito da Lorenzo
Fazio (Chiarelettere), diretto da Antonio Padellaro (ex direttore dell'Unità) e
sponsorizzato da Marco Travaglio. Alcuni giornali (Stampa, Repubblica e Unità)
hanno deciso di non dare notizia della conferenza stampa di presentazione. Io ho
deciso di comprarne due copie. La prima la regalo al primo passante che
incontro. La seconda la leggo, la mattina, e la regalo, il pomeriggio. Se tutti
facessero come me...(csf)
RIFERIMENTO 21/9/2009
UN FATTO A ME UN FATTO A TE
da Francesco Frator
Io sono abbonato nella versione pdf, ma quando uscirà la prima copia vado in
edicola e la compro per conservarla, un'altra faccio come il caffè pagato di
"Zavattini" la pago e la lascio ben in vista sul bancone con la complicità
dell'amico giornalaio. Il primo che dimostra curiosità...il Fatto è suo.
RIFERIMENTO 21/9/2009
UN FATTO? MEGLIO DUE, ANZI TRE
da Luciana Lafratta, Pianura Napoli
Fui la prima, alle due la notte, ad aderire al Fatto quando lei ne parlo' e ho
gia' ordinato al mio giornalaio a Napoli due copie, anche se sono abbonata in
pdf, per essere sicura di leggerlo,anche se non fosse ben distribuito.
RIFERIMENTO 23/9/2009
QUESTO FATTO MI RALLEGRA
da Francesco Falvo D'Urso – Lamezia Terme
Ringrazio di cuore Antonio Padellaro e Marco Travaglio che hanno deciso di fare
arrivare anche a “Sant’Eufemia – Lamezia Terme” il loro (spero nostro) giornale.
La Calabria non poteva essere privata da questa occasione e possibilità. Sarò lì
a comprarne 2 copie.
RIFERIMENTO 23/9/2009
NON SI APRE
La versione on line del Fatto, numero uno, non si apre. Probabilmente il primo
numero ha creato qualche problema. Non resta che andare a comprarlo domattina.
Mi raccomando, due copie. Una la si legge la mattina e la si regala il
pomeriggio. L'altra la si regala subito, al primo che passa (csf)
RIFERIMENTO 23/9/2009
A MASSIMO TEODORI "IL FATTO" NON PIACE. A PRESCINDERE.
da Gianni Guasto
La mattina del 23 a Prima Pagina, Massimo Teodori, intellettuale e giornalista
noto per l'aplomb gentilmente neutrale, ha rovesciato torrenti di fiele
sull'ancora intonso "Il Fatto", etichettato simpaticamente di "giustizialismo",
e definendo "attacco a Gianni Letta" la pubblicazione della notizia di un avviso
di garanzia al sottosegretario PDL. Che la pubblicazione di notizie o di "fatti"
sia un "attacco" lo dice chi non ama la libertà di stampa. Di quella degli
altri, naturalmente.
RIFERIMENTO 23/9/2009
23 SETTEMBRE 2009: IL FATTO
da Francesco Falvo D'Urso – Lamezia Terme
Ore 8:55 edicola della stazione di (Sant'Eufemia) Lamezia Terme Centrale: copie
de IL FATTO finite: solo 10? Vi prego siate più generosi almeno 30. Non sono
riuscito ad acquistare le 2 copie che mi ero promesso.
RIFERIMENTO 23/9/2009
IL FATTO IN FRANCIA SI APRE
da Floriano Ghinassi, Parigi
Caro Lei, la cospirazione demo-pluto-giudaica & comunista (che fa sempre figo)
ha evidentemente bloccato la versione on line italiana, perché in Francia il
Fatto si apre che é una meraviglia!
Voilà, c'est fait. (csf)
RIFERIMENTO 23/9/2009
DOMANI IN EDICOLA CHIEDETE ANCHE IL FATTO DI OGGI.
Sono uno dei centomila italiani che hanno trovato le edicole prive del Fatto.
Per fortuna ho un figlio abbonato. L'ho letto in rete. E sono stato inondato di
notizie, di fatti, di opinioni. Giudicare un prodotto così delicato dal primo
numero sarebbe presuntuoso e sbagliato. Per adesso dico solo che sono contento
che sia stato pensato, ideato e realizzato. Poi magari, un pizzico di leggerezza
e di autoironia in più non guasterebbe. Per esempio la frase del Foglio ("il
primo giornale che quando lo sfogli tintinna") per quanto sbagliata bisogna
ammettere che è una battuta splendida. Io l'avrei messa in prima pagina sopra la
testata. Per adesso complimenti, ringraziamenti ed auguri a tutte le persone
compromesse nella folle impresa. Una notizia. Ne erano state stampate circa 120
mila copie. Si parte con un errore di valutazione del mercato potenziale. Poco
male. L'editore mi ha detto che domani ne stamperanno molte di più e
ristamperanno il primo numero. Quindi domani in edicola chiedete il Fatto di
oggi e il Fatto di ieri. E ricordate, chiedetene due copie. Una per voi e una
per il primo che passa e vorrebbe comprare un quotidiano normale. (csf)
RIFERIMENTO 23/9/2009
FATTO ED ESAURITO
da Barbara Melotti
Non so se interessa ai tuoi amici del Fatto, ma stamattina dalle mie parti a
Roma, e anche in centro, le 5 copie inviate al giornalaio erano finite alle 9 e
ne avrebbe vendute "almeno altre 50".
RIFERIMENTO 23/9/2009
IL FATTO COMINCIA CON UN ERRORE / 2
da Silvia Palombi
Mi si permetta la deriva temporale: 6 copie consegnate all’edicola di largo
Treves è una boiata pazzesca!
RIFERIMENTO 23/9/2009
BELL'IDEA
da Santi Urso
Bella, la Sua idea dell'acquisto militante. Mi ricorda un'antica stagione,
quando si faceva con l'Unità (e a ciò non fui io sol, grazie a dio), però,
applicata al fatto in questione, mi fa venire alla mente anche l'istruttivo
dialogo tra Pajetta e Togliatti. Telefona Pajetta (erano i giorni della
Liberazione): Compagno Togliatti, abbiamo preso la prefettura di Milano. E
Togliatti: Bravo. E adesso che cosa te ne fai?Lo so, è un apologo centrista. Ma
La prego di rifletterci.Nel contempo, saluti onfalici (ha visto com'è bello
l'ombelico di Dita Von Teese?)
RIFERIMENTO 23/9/2009
PRIVILEGI
da Lorenzo Neri, Milano
Caro Claudio, non so come ti sia stato possibile leggere Il Fatto in formato
pdf, anch'io ho sottoscritto una quindicina di giorni fa questo tipo di
abbonamento però fino ad ora non mi è stato comunicato come fare per poter
accedere alla versione on-line, me ne sono lamentato con la redazione senza
ricevere alcuna risposta; può essere che tuo figlio sia un privilegiato? A
proposito, questa mattina di buon'ora ho provato ad acquistarne una copia in
edicola ma alle 7,15 era già tutto esaurito. Secondo me è stata una falsa
partenza.
Non è stata una falsa partenza, è stata un'ottima partenza. Per il tuo problema
continua a protestare. Se hai pagato devi avere il servizio (csf)
RIFERIMENTO 24/9/2009
“IL FATTO” DI TRAVAGLIO&C NON DEVE MORIRE
di Muin Masri
Nella vita bisogna essere consapevoli dei propri limiti. Vorrei ma non posso,
davvero non posso abbonarmi e tanto meno comperare “Il Fatto” di Travaglio&C.
Non è questione di opinione diversa o per tirchieria, figuriamoci: la redazione,
gli inviati e i collaboratori de “Il Fatto” sono il fiore all’occhiello del
giornalismo d’altri tempi e anche i lettori del nuovo giornale di Travaglio
sembrano appartenere ad una categoria culturale finora sconosciuta in Italia:
sono mezzo liberali e mezzo democratici, mezzo gattopardi e mezzo padani, mezzo
giudici e mezzo imputati. E poi il suo prezzo rispetto ad altri sembra in saldo.
Ma il fatto è un altro. Voglio bene a “Il Fatto” perché sta a cuore di Csf e
proprio per questo non lo comprerò mai. Per non essere frainteso devo fare una
premessa: comprai l’Avanti e il giorno dopo tiravano le monete a Craxi, comprai
Cuore e il giorno dopo era chiuso per sempre, comprai la Repubblica e il giorno
stesso Forattini venne silurato, comprai “La Voce” di Montanelli e era la sua
ultima lezione prima di chiudersi nella sua Stanza, comprai il CD&DVD “Thriller”
di M. Jackson per regalarlo a Laura e, tre giorni dopo, quel marziano ha smesso
di ballare, giuro… ecco, io ho paura di comprare “Il Fatto” di Travaglio&C, è
meglio vivere nell’ignoranza che leggere certe notizie. Ti prego, caro Csf, non
insistere, ma se proprio vuoi, e a parte la tua debolezza e la mia anomala
simpatia per quell’angelo dannato di F. Facci, potrei fare uno sforzo disumano e
comperare il Giornale di Feltri. Che ne dici, vecchio mio?!
RIFERIMENTO 24/9/2009
IL FATTO A PIANURA
da Luciana Lafratta, Pianura
A Napoli Pianura , il mio giornalaio mi ha conservato le due copie che gli avevo
chiesto , e mi ha detto che si e' rifiutato di venderlo a chi lo comprava solo
per criticare. Io pero essendo una abbonata PDF l'avevo gia' letto comodamente
la notte.
RIFERIMENTO 24/9/2009
IL FATTO - FACILE PREVISIONE
da Alessandro Ceratti
Mi arrischio a fare una previsione non particolarmente difficile. Io credo che a
"Il fatto quotidiano" finirà per essere controproducente per il centrosinistra.
Siccome i più importanti collaboratori hanno dichiarato che non faranno sconti a
nessuno (in effetti, essendo giornalisti, stanno così cercando semplicemente di
far bene il loro mestiere) quando accadrà che qualche scandalo coinvolgerà
esponenti del PD non useranno -giustamente- mezze misure. Soltanto che
quell'elemento, avesse anche soltanto il rilievo di una pagliuzza, peserà
sull'opinione pubblica molto di più delle travi che senz'altro accumuleranno
contro il centrodestra. Già me li vedo Feltri e Belpietro scrivere sulle loro
veline: "vedete è Il Fatto stesso a riportare la notizia", decretando in quel
modo la fine di ogni differenza tra i farabutti e le persone perbene. Quando
invece accumulerà macigni nei confronti di Berlusconi & C. la reazione sarà:
"niente di nuovo. Si sa che sono giustizialisti che agitano le manette in
continuazione".
RIFERIMENTO 24/9/2009
IL FATTO- PRIMA IMPRESSIONE
da Alessandro Ceratti
Finalmente oggi riesco a mettere le mani sull'agognato quotidiano. Sarà che le
aspettative erano altissime ma in effetti purtroppo il giornale non mantiene il
colpo. I due titoli icastici della prima pagina mi danno un vago senso Feltriano
(e quindi un pochino di nausea. Ma sarà senz'altro il vino di ieri sera). Anche
la grafica, per quel che conta, è tristanzuola. Siamo sicuri che il carattere
dei titoli debba essere davvero il Bodoni? Scelta molto elegante ma anche un po'
radical-chic, no? Forse la delusione deriva dal fatto che avrei desiderato un
giornale "definitvo" e neanche Travaglio e Padellaro ne sono capaci. Detto
questo, l'ho comprato, continuerò a comprarlo e invito tutti a fare lo stesso.
RIFERIMENTO 25/9/2009
"IL FATTO" E IL CENTROSINISTRA
da Gianni Guasto
Se "Il Fatto", come prevede Ceratti, creerà problemi anche a sinistra non sarà
poi un gran male, perché il problema della "vacanza" politica della sinistra é
destinato a durare a lungo. Se da un lato la "sinistra-sinistra" é entrata in
uno stato comatoso irreversibile, dall'altro il PD deve fare i conti con un
vuoto identitario che fa tremare le vene e i polsi, e che difficilmente verrà
colmato dal prossimo Segretario. Non é impossibile, quindi, che in questa
situazione possa nascere e acquisire peso una nuova area politica, nel cui Dna
siano maggiormente rintracciabili che in passato elementi della linea genetica
discendente dal Partito d'Azione. Personalmente me lo augurerei.
RIFERIMENTO 25/9/2009
TELEPATIA
da Floriano Ghinassi, Parigi
Avevo scommesso con me stesso che Ceratti 1) sarebbe rimasto deluso dal Fatto
Quotidiano e 2) avrebbe detto che favoriva Berlusconi. Non l'ho azzeccata al
100% perché pensavo che l'avrebbe detto in un solo post, invece ne ha impiegati
2 (ma perché é furbo, voleva restare nelle 500 battute). Su Muin, invece, ho
toppato alla grande, mi aspettavo che di copie ne avrebbe comprate a bizzeffe e
regalate a destra e a manca...
LE MANI IN TASCA AGLI ITALIANI
da Vittorio Grondona - Bologna
In ogni telegiornale i portavoce del pdl ce lo ripetono più volte. Loro non le
mettono le mani in tasca agli italiani, si limitano solo a non metterci dentro i
soldi. Lo scudo fiscale al 5% ne è un esempio lampante. I disonesti di grandi
dimensioni hanno portato danaro all’estero, anche sporco se pensiamo a quello
dei mafiosi e dei trafficanti di droga, sfuggendo alle maglie della nostra
fiscalità. Per farlo hanno falsificato carte contabili di ogni tipo e la
malavita ha compiuto i peggiori crimini possibili. (...)
FILIPPO FACCI
da Vittorio Grondona – Bologna
Mi ha sbalordito l’intervista che ha rilasciato ad Annozero… A volte basta un
niente, un briciolo di sincerità per rendere ai miei occhi persino simpatico
anche uno come lui. Spero che continui così. Nonostante Belpietro e Libero....
Ma sarà dura!
RIFERIMENTO 24/9/2009
NUOVO ANNOZERO
da Dan Galvano, Basilea
Piu' che Berlusconi, secondo quello che ha preso piu' mazzate finora è stato
Feltri. Ascoltare poi Mentana che invita gli altri giornalisti a denunciare ogni
qual volta gli viene impedito di lavorare fa un po' sorridere. Comunque la piu'
grande rivelazione è stata scoprire che Bocchino è uguale a Stephen Colbert
RIFERIMENTO 25/9/2009
TRAVAGLIO, SANTORO E IL JACK DI CUORI
da Massimiliano De Simone, Catania.
Travaglio, Santoro e la loro comitiva, con il loro massimalismo d’antan, con il
loro distinguere il mondo in buonissimi (loro e pochi altri) e cattivissimi
(tutti gli altri, compreso chi non dà loro il credito che pretendono) conducono
il paese proprio nella direzione auspicata dal Presidente del Consiglio. E
infatti “Il Giornale” dedica ai suddetti, di regola, le prime tre o quattro
pagine del numero del venerdì. E’ la vecchia storia degli estremi che si
toccano.
RIFERIMENTO 25/9/2009
TRAVAGLIO, SANTORO E IL JACK DI CUORI
da Massimiliano De Simone, Catania.
Travaglio, Santoro e la loro comitiva, con il loro massimalismo d’antan, con il
loro distinguere il mondo in buonissimi (loro e pochi altri) e cattivissimi
(tutti gli altri, compreso chi non dà loro il credito che pretendono) conducono
il paese proprio nella direzione auspicata dal Presidente del Consiglio. E
infatti “Il Giornale” dedica ai suddetti, di regola, le prime tre o quattro
pagine del numero del venerdì. E’ la vecchia storia degli estremi che si
toccano.
RIFERIMENTO 25/9/2009
I LIMITI DI TRAVAGLIO
da Paolo Cape’, Milano
Uno dei limiti di Travaglio, a mio parere, è di mettere sullo stesso piano
questioni giudiziarie diverse. Per esempio: citare la condanna del Ministro
Maroni per resistenza a pubblico ufficiale insieme a quelle per corruzione di
altri uomini politici non contribuisce alla chiarezza di giudizio. Così come
citare gli indagati insieme ai condannati. Secondo me sarebbe meglio
concentrarsi sui fatti gravi (e ce ne sono tanti) e lasciar perdere quelli
minori.
SCAJOLA E ANNOZERO
da Vittorio Grondona - Bologna
Al ministro Scajola dà fastidio Annozero. Ora si darà da fare per togliere di
mezzo quella trasmissione. Non so poi con quale diritto…Vorrebbe in sostanza
usare il suo potere di nominato per tutelare gli oltre cinque milioni e mezzo di
telespettatori che l’hanno vista. Loro malgrado? Mi verrebbe di chiedergli. Ci
dica allora l’on ministro se sono vere o no le clip mostrate sul Cavaliere,
sull’On. Brunetta, sulla D’Addario, sui lavoratori della Nortel… Tutte cose che
sulla TV pubblica, che lui ed i suoi amici vorrebbero a senso unico, non abbiamo
mai visto così complete. Infine Feltri… E’ il campione vivente della faccia
tosta. Travisa l’evidente chiarezza del contenuto dei suoi articoli micidiali ed
oggi ci vuol far credere che l’intervista di Annozero che lo riguardava era
stata taroccata. Nessuno parla del “mastini” mediatici Belpietro e l’On.
Bocchino. Non sono riusciti ad ascoltare educatamente nemmeno un intervento
della De Gregorio, direttrice di tutto rispetto dell’Unità, interrompendola
ferocemente in ogni momento… Mentana? Beh lo credevo meno ovvio!... Conseguenza
dei tempi burrascosi che lo riguardano, evidentemente.
RIFERIMENTO 27/9/2009
CANONICI
da Massimo Mai
Un solo programma anti Silvio e già alcuni deputati PDL urlano che bisogna fare
lo sciopero del canone, che con i soldi pubblici non si può attaccare il
governo. La soluzione è semplicissima e pure hanno una maggioranza
sufficientemente forte da applicarla: basta che la RAI venga venduta. Noi non
pagheremmo più il canone, avremmo sicuramente una tv migliore (far peggio di ora
è impossibile) e ci toglieremmo dai piedi tutto quel ciarpame di contorno che
sono i politici che la dirigono.E la dirigono male, visto che puntano a chiudere
programmi che fanno utili.
RIFERIMENTO 27/9/2009
ANNO ZERO E SOLDI PUBBLICI
da Marco Marchisio - Netro
Al contrario di quanto continuano a sostenere il premier ed i suoi sodali , io
sono contentissimo se con i soldi pubblici (e quindi anche miei) la RAI mi
lascia vedere Anno Zero, Report, Che tempo che fa, Presa diretta, Blob e tutte
quelle trasmissioni che li indignano tanto; inoltre, sempre con i soldi pubblici
(e quindi anche miei) sono felice se i giudici riaprono vecchie inchieste
emergendo fatti nuovi che meritano di essere approfonditi su episodi mafiosi
piuttosto gravi.Sarei molto infelice se con gli stessi soldi pubblici (e quindi
anche miei) fossi costretto a sentire sempre e solo il premier ed i suoi sodali,
ed i giudici si occupassero solo di clandestini, spinelli e borseggi per non
disturbare il manovratore.
BASTA UNA VOLTA…
da Vittorio Grondona - Bologna
Tanti giornali stranieri si interessano dell’Italia perché le rispettive
Nazioni, in considerazione del nostro nostalgico regime politico in corsa
sfrenata verso una nuova dittatura, purtroppo applaudita ancora una volta dal
popolo, non hanno nessuna voglia di tornarci a liberare…
RIFERIMENTO 13/10/2009
YANKEE GO HOME
da Carla Bergamo, S. Paulo
Mi stavo leggendo l'articolo di copertina di Newsweek (DUMP BERLUSCONI).
Istintivamente, mi sono chiesta perché tanti giornali stranieri si preoccupano
con l'Italia e non si sono preoccupati così tanto in passato con Pinochet, per
esempio, o ora con Micheletti in Honduras. Ma vogliono salvare l'Italia e gli
Italiani da un "playboy in chief", e noi siamo pure d'accordo. Mi disturba un
po' (o per restare in argomento, mi rompe i marrroni) che questo accanimento
venga da due paesi come USA e GB i cui precedenti leader hanno, tra le altre
cose, provocato una catastrofica guerra, anzi due, semplicemente mentendo e
omettendo. La Spagna no, lei ai suoi leader "ghe pensi mi" e non gliele manda a
dire (vedasi ultime contestazioni a Zapatero). Mi andrò a leggere El País.
DISCRIMINAZIONI
da Vittorio Grondona - Bologna
Gentile Avvocata Lina Arena, lei in linea di massima ha ragione… Vorrei però che
in proposito chiarisse meglio come nel contesto non possano essere considerate
aggravanti l’aggressione, le percosse, le derisioni, le uccisioni di persone gay
e, aggiungo, di persone che hanno il colore della pelle diverso, scatenate con
perfida violenza e con la massima viltà di gruppo, dalla idiozia di alcuni
squallidi personaggi semplicemente per odio o per divertimento.
RIFERIMENTO 17/10/2009
LA DIFESA DEI GAY CON L’AGGRAVANTE E’ UNA VOLGARITA’ CHE FA MALE
dall’avv. Lina Arena
Non riesco a capire dove sono i giuristi che intendono e riescono poi a spiegare
agli incompetenti il significato della “ ” e lo strumento dell’aggravante per il
fatto di esser gay. Il diritto alla difesa della persona umana credo che debba
valere per chiunque e cioè non solo per i gay ma anche per gli etero o per gli
aderenti di fiamma nazionale.Mi chiedo: non è forse discriminazione il fatto di
ritenere soggetto debole l’omosessuale?e non è grave ritenere che l’etero ,
aggredito sulla soglie di un locale gay debba essere discriminato rispetto ad un
conoscente gay? E’ mai possibile che il diluvio di leggi che ci sommerge non
abbia mai fine?E’ mai possibile che debba essere la stampa nel suo complesso di
soggetti marchiati da un Ordine (illegittimo) a rinfocolare nell’opinione
pubblica una discriminazione che discrimina?
RIFERIMENTO 17/10/2009
LA MALEDUCAZIONE È FIGLIA DEL DISAGIO
da Carla Bergamo, S. Paulo
Partita Flamengo-São Paulo al Maracanã di Rio. 57000 persone che se ne guardano
bene dal gridare insulti razzisti. In Brasile non si può più, pena la prigione:
lungo gli spalti circolano poliziotti pronti ad ammanettare chiunque si azzardi.
In compenso, sono permessi i cori omofobici e, dato che il São Paulo ha
un'immeritata fama di essere una squadra di "signorine" durante tutta la partita
non è mancata fantasia ("la squadra del São Paulo ha solo culatoni" eccetera
eccetera). Quando un branco è maleducato, ignorante e socialmente instabile, la
legge serve poco, ossia, un'altra maniera per non risolvere i veri problemi che
stanno dietro alle aggressioni verbali e fisiche di chicchessia.
RIFERIMENTO 18/10/2009
AGGRAVANTI
da Paolo Beretta
L'avvocata fa, a mio parere, un po' di confusione. Non è tanto il fatto
didiscriminare un etero piuttosto che un gay, ma il fatto è, visto cheparliamo
di motivazioni, che probabilmente un etero non verrebbe aggreditodel tutto,
mentre un gay sì. Dato poi che un'aggressione è brutta comunque,che a farla sia
un clandestino o un italiano, dovrebbe spiegarmi a cosaserve il comma 11-bis
art. 61 C.P. O dobbiamo eliminarlo tutto, l'articolo,assieme al 62 ? Tanto,
tutti i delitti sono uguali.
RIFERIMENTO 18/10/2009
AGGRAVANTI OMOFOBICHE
da Rita Guma
Perche' porre il problema dell'aggravante del reato come una differenza
fravittime della violenza e non come una differenza fra motivi della violenza?Da
sempre esistono ad esempio le aggravanti per motivi futili o abietti.Anche nel
caso dei gay l'aggravante riguarderebbe il motivo della violenza("aver commesso
il fatto per finalita' inerenti all'orientamento o alladiscriminazione sessuale
della persona offesa dal reato"), non una'differenza' inerente la
vittima.Peraltro sono sempre esistiti articoli a maggior protezione di
obiettiviparticolari (ad es offese a pubblico ufficiale, vilipendio etc) e
nessuno hamai ritenuto discriminati o deboli quei soggetti.
RIFERIMENTO 18/10/2009
L’AGGRAVANTE NEI DELITTI CONTRO I GAY E’ GIA’ NEL CODICE PENALE
dall’avv. Lina Arena
Caro Vittorio Grondona, non tratto il penale e ne è prova il fatto che ancora
circolo liberamente. Mi permetto tuttavia dare un chiarimento in merito alla
discussa aggravante che si vorrebbe introdurre per i delitti contro i gay : il
nostro codice penale prevede all’art. 61 n.1 come circostanza aggravante
generica i “ motivi abietti e/o futili” per cui credo che l’aggressione contro
un gay provocata dal pregiudizio contro l’omosessuale costituisca già di per sé
un’aggravante che non comporta il marchio dell’omosessualità della vittima.
Quelli che mi sfuggono sono i motivi per i quali vi opponete. Mi sembrano motivi
futili (csf)
I MOTIVI FUTILI CHE SFUGGONO A CSF
da Vittorio Grondona - Bologna
Sono d'accordo che una nuova legge dovrebbe essere introdotta solo nel caso in
cui non ne esista già un'altra che reprima lo stesso problema. Nel contempo,
però, per quanto mi riguarda, rilevo che sia completamente fuori logica
individuare i delitti razziali o di tendenza sessuale non solo fra quelli
abietti ed inutili, ma anche fra gli altri specificatamente elencati come
circostanze aggravanti comuni all’art. 61 del CP. Questi particolari delitti non
sono solo ripugnanti. Non sono peraltro futili perché nascondono sempre uno
scopo nefando nelle tragiche conseguenze. Sono a tutti gli effetti atti di
estrema inciviltà che squalificano pesantemente un'intera società. Se poi si
obiettasse che una nuova legge non risolverebbe comunque il fenomeno, rispondo:
"Pazienza". L'importante è che siano ben in vista e precise le formali forti
indignazioni ed intolleranze del nostro Paese nei confronti di pericolosi
risvegli di tendenze di chiaro sapore nazi-fascista.
RIFERIMENTO 22/10/2009
LE AGGRAVANTI DEI GIORNALISTI NON MERITANO ATTENZIONE
dall’avv. Lina Arena
Vorrei dire al compagno Paolo Beretta che le norme vanno interpretate secondo il
significato letterale e sulla base dei principi giuridici in vigore in un
determinato momento.Dico solo sommessamente che legificando su un tipo di reato
in danno di un gay si crea una figura di soggetto passivo debole al pari delle
donne, dei bambini e dei vecchi. Aggredire una persona è già grave. Ma è ancora
più grave aggredire e costituisce un motivo abietto il fatto di aggredire una
persona per le sue preferenze sessuali.
RIFERIMENTO 23/10/2009
AGGRAVANTI (2)
da Paolo Beretta
Avvocato, una donna non viene discriminata e aggredita perché donna, né un
vecchio perché vecchio. Un omosessuale si, esattamente come un uomo di colore.
Questi non sono futili motivi (menarsi per un parcheggio lo è), sono motivazioni
discriminatorie aggravanti che andrebbero esplicitate nella legge. Mi corregga
se sbaglio, ma non mi risulta che l'art. 61 sia mai stato applicato nelle
aggressioni a gay. Oh, due cose: non sono compagno, ma semplicemente signore. Io
la chiamo (com'è giusto) avvocato, ma se preferisce che la chiami camerata me lo
dica. Poi cosa c'entrano i giornalisti ?
RIFERIMENTO 23/10/2009
PERCHE' SONO AGGREDITE LE DONNE
da Isabella Guarini, Napoli
Non sono d'accordo con Paolo Beretta sull'affermazione che le donne non sono
aggredite perché donne. Anzi proprio le donne sono aggredite e discriminate
perché donne. Se solo pensiamo che fino a sessanta anni fa non votavano e che
ancora oggi sono oggetto di violenza e discriminazioni sul lavoro e in politica.
Anche i vecchi spesso sono aggrediti dai giovani, perché la vecchiaia non si
sopporta.
OGNI TANTO RISPUNTA COFFERATI
da Vittorio Grondona - Bologna
E’ vero, i leader hanno “un altro lignaggio, oltre che carisma e linguaggio”.
Unica nota stonata è l’obbligo di condividerne le idee e le azioni sociali. Non
faccio costamenti con le politiche del passato o con quelle di oggi del centro
destra che nel caso Cofferati sarebbero in entrambi i casi sicuramente esagerati
e fuori luogo. Sono oltremodo convinto che, per chi ne condividesse sia le idee
che le azioni, l’ex sindaco di Bologna sarebbe un ottimo leader. La democrazia,
però, non è a senso unico. Per quanto mi riguarda è soprattutto partecipazione.
RIFERIMENTO 21/10/2009
SULLA SEGRETERIA PD
da Domenico Astuti
Ascoltavo Marino, ascoltavo Franceschini, ascoltavo Bersani, tutti e tre mi
sembravano degne persone. Ma nessuno dei tre mi convinceva del tutto. Un senso
di vaga inadeguatezza. Di scarso valore leaderale. Poi ho ascoltato Cofferati -
che avevo un po' dimenticato - e mi si è chiarito il dubbio. I leader hanno un
altro lignaggio, oltre che carisma e linguaggio.
RIFERIMENTO 24/10/2009
ANCORA SU COFFERATI
da Domenico Astuti.
In merito a Cofferati, non volevo direche sarebbe stato il migliore dei
segretari possibili per il Pd. Anzi... Ma "in un mondo che... " vede i politici
competamente scollegati con il realesono proprio gli ex sindacalisti ( che dal
mondo reale vengono ) come zioBertinotti o nonno Marini a far notare la
differenza. E per chiarezza, nonreputo nessuno dei due dei possibili segretari
"utopici".
LA LEGGE DEI NUMERI… A VANVERA
da Vittorio Grondona – Bologna
I numeri provenienti dall’Alto Veneto sono davvero fantastici. Praticamente di
questo passo fra qualche giorno sparirà la mafia dall’Italia. Tutti i mafiosi
saranno finalmente finiti in galera. O meglio sui tetti delle carceri in quanto
dentro ormai non c’è più posto… Perché poi tanti arresti in così poco tempo? Io
ho un sospetto: probabilmente sono cresciuti i malavitosi… Perché l’Alto Veneto
non ci aggiorna sul numero dei mafiosi? Non credo affatto che la politica
menefreghista di questo governo che altro non sa fare che invitare i
disoccupati, i precari, i clandestini fuori legge e in pratica tutti i poveracci
a coniugare il verbo arrangiarsi, possa essere la via giusta per combattere la
mafia e la malavita in genere. E poi, non è forse un atto di ingiustizia estrema
consentire agli affamatori del popolo che hanno sempre evaso le tasse di
riportare dai paradisi fiscali i loro soldi sporchi immettendoli nel nostro
mercato ripuliti praticamente gratis?
RIFERIMENTO 20/10/2009
LO STATO COLLUSO
da Vincenzo Rocchino, Genova
Le rivelazioni incredibilmente tardive sulla strage di via D’Amelio fanno
pensare che la vita di Paolo Borsellino fosse determinante per la chiusura della
trattativa. Qualche anno dopo ci è stato detto che: “con la mafia bisogna
convivere”. Ancora qualche anno e - siamo ai giorni nostri - il governo in
carica studia come rendere inutile il Diritto Penale. La mafia? Mai stata
meglio.
RIFERIMENTO 20/10/2009
LO STATO COLLUSO /2
da Armando Gasparini, Veneto Alto
"La mafia? Mai statameglio." dice Rocchino. Se stare meglio significa: Sottratti
più di 5 miliardidi euro, più di novemila i beni che, da quando si è insediato
il governoBerlusconi, sono stati sequestrati alla criminalità organizzata. Più
di duemilaquelli confiscati. Ma il dato che sottolinea l’impegno delle forze
dell’ordinenel contrasto alla mafia è quello relativo agli arresti: 3.479 con un
aumento del 26%. Quasi tremilacinquecento (il 26% in più rispetto ai 17 mesi
precedenti) ai quali si aggiungono i 270 latitanti per i quali l'incremento èdel
91%... si faceva meglio quando si faceva peggio? P.S. dati ministero interni.
RIFERIMENTO 22/10/2009
LA LEGGE DEI NUMERI… A VANVERA /2
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Caro Vittorio le persone serie non grondano di pregiudizi, ma contestano i
numeri con altri numeri...se li hanno! Altrimenti io posso mettere in dubbio
perfino che lei si chiami Grondona. E' un bel giochino...se a lei piace giocare!
LA LEGGE DEI NUMERI… A VANVERA / 3
da Vittorio Grondona - Bologna
I numeri reali non nascono da soli. Come quelli statistici escono dalla logica
dei singoli riferimenti. Io sarei in grado, per esempio, di presentare qualsiasi
trend con il risultato voluto dal padrone. Perfino i pedinamenti ai giudici
sgraditi entrano in questa logica. Non credo che il Veneto Alto creda ciecamente
ai numeri che gli fornisce la politica… Con questo non contesto quelli
presentati col post, non ne sarei proprio in grado, ovviamente. Nel caso
specifico, però, manca il numero molto significativo dell’aumento della
criminalità. Per me Armando è un giocherellone che ama la provocazione… Pizzica
un po’ qui ed un po’ là e poi si mette alla finestra a guardare l’effetto che
fa. Sui cognomi non si scherza: esiste l’anagrafe che non subisce (ancora) gli
effetti manipolati dei sondaggi e delle statistiche… Appunto, non esistono in
Italia cognomi a vanvera.
RIFERIMENTO 24/10/2009
LA LEGGE DEI NUMERI....
da Claudio Urbani, Roma
Ha ragione Gasperini, criticare i numeri senza contrapporne altri non ha senso:
si farebbe solo le figure meschine di un Brunetta con il suo 70% di
abbattimentodi asssenteismo odi Maroni quando cita che gli sbarchi sono diminuti
del 90% benché le cronache ce ne propinanoogni giorno. Ma per comprendere
pienamente il signifcato dei numeri e renederli veritieri, bisognerebbe
indicare. olre la fonte generiche, che, come il nome, di potrebbe essere
fasullo, in link preciso della fonte, operazione semplicissimacon un copia/incolla.Leggerli
e interpretarli personalmente renderebbe tutto più credibile e semplice. Sempre
se è questo che si vuole.
RIFERIMENTO 24/10/2009
LA LEGGE DEI PICCOLI NUMERI
da Carla Bergamo, S. Paulo
I numeri del Sig. Gasparini saranno anche veri, ma siamo sicuri che tutti questi
arresti non servano a "nascondere" una realtà ben più grave? Prendere i pesci
piccoli, i pesi morti e lasciar circolare liberamente gli squali, ormai
trasferiti al Nord. Letto su La Stampa di oggi:
http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/77231/
LA BUTTO LI’…
da Vittorio Grondona – Bologna
E’ meglio subire in TV un’ora delle nere opinioni di Alessandra Mussolini
accavallate dai commenti sgraziati, irosi, fulminanti, maleducati e, in quelle
occasioni, sempre sciocchi, sparati a raffica da Vittorio Sgarbi in ripresa
diretta che cinque minuti delle sbalorditive politiche dell’On. Cota…
Complimenti alla pazienza di Alberto Oldrini…
RIFERIMENTO 23/10/2009
COTA CHE INVIDIA
da Alberto Oldrini
Ho visto l’On. Cota ieri sera a “Otto e mezzo” rispondere alle domande
provocatorie,come devono essere quelle dei giornalisti,della Sig.ra Gruber e di
Alberto Statera. Niente da fare,non si è mai sbilanciato. La risposta è sempre
stata,sulle candidature delle elezioni regionali p.v.:” DeciderannoBossi e
Berlusconi”. Sicuramente hanno delle divisioni a loro interno,sia nel Pdl che
nella Lega,e problemi tra alleati,ma sanno tenere porte e finestre chiuse.
Ah,che invidia!
VIOLENZA SULLE DONNE
da Vittorio Grondona - Bologna
L’uomo è stato religiosamente educato con parole ed esempi mirati a considerarsi
padrone delle donne. Per questo ancora oggi alcuni incivili, radicati nella
retrograda follia del passato, le aggrediscono e le umiliano senza sentirsi in
colpa. Scrolliamoci di dosso le ore di qualsiasi religione nelle scuole… Come
per incanto matureranno presto i tempi in cui la donna acquisterà la pienezza
dei suoi diritti e rifiorirà in tutto il suo splendore fisico e mentale.
RIFERIMENTO 20/10/2009
SONO CONTRARIO ALL'ORA DI ISLAM, CONTRARISSIMO
E adesso tocca pure discutere dell’ora di Islam nelle scuole. Vediamo cattolici
da una parte contrari (ma loro che cosa c’entrano?), islamici ovviamente
favorevoli, destra in genere contraria e sinistra in genere favorevole.
Chi è favorevole dice che i bambini musulmani hanno il diritto di venire
istruiti tanto quanto quelli cattolici. Chi è contrario dice che le radici
cattoliche, le tradizioni, la cultura, eccetera eccetera.
Mi interesserebbe conoscere la posizione degli atei. Dovrebbe essere la più
interessante. Ma i giornali hanno sentito tutti tranne che loro. Secondo me
dovrebbero essere contrari, come sono contrari all’ora di religione cattolica.
Dovrebbero dire che la religione è una cosa intima, spirituale, privata,
familiare. Che con la scuola non c’entra nulla. Che, semmai, di religione ai
bambini dovrebbero parlare i nonni, gli zii, i genitori. Che se vogliono sapere
bene chi era Gesù Cristo dovrebbero rivolgersi ai preti, andare in chiesa. Ma in
chiesa non ci va nessuno, a scuola ci vanno tutti. Per questo, anche per questo
i preti insistono sull’ora di religione.
Non se ne abbiano a male gli amici dell’Islam. Noi siamo contrari alla loro ora
di Corano. Se passa, le nostre speranze di vedere scomparire prima o poi l’ora
di Bibbia se ne vanno a farsi friggere.(CSF)
RIFERIMENTO 20/10/2009
CONTRARISSIMO ANCH'IO, MA...
da Paolo Beretta
Anch'io sono contrario all'ora di islam, così come sono contrario all'ora di
vangelo. Sono favorevole, invece, all'ora di religione, ma solo se fatta bene.
Questo vuol dire parlare e spiegare tutte le religioni, certo cattolicesimo ed
islam, ma anche ebraismo, induismo, scintoismo, protestantesimo, valdesi e chi
più ne ha più ne metta. Spiegare cos'è la religione, i punti in comune, le
differenze e le loro radici culturali. In maniera laica ed obiettiva. Non come
si fa oggi, con l'aula di scuola che è solo una succursale della parrocchia.
Ma storia delle religioni dovrebbe rientrare o in storia o in filosofia (csf)
RIFERIMENTO 20/10/2009
SONO CONTRARIO?
da Claudio Urbani, Roma
IO sono ateo. Non ho, come suol dirsi, una Fede. Non credo all'esistenza di
questo essere superiore, perché altrimenti sarei confuso: chi è? Dio, Allah,
Budda, Manitou ecc. Lo stesso con tanti nomi ho tanti diversi? Se fosse lo
stesso perché ha lasciato tanti insegnamenti così differenti, anche se tutti
riportano amore, tolleranza, fraternità per il prossimo ma verso il prossimo
hanno causato la maggior parte delle guerre dell'esistenza umana? Riguardo alle
scuola ora sono contrario all'insegnamento di una religione, che tra l'altro, lo
voglio dire senza offendere nessuno, ma sono molto infastidito che quando mi
professo ateo, mi sento dire che essendo stato battezzato sono ormai cattolico:
il battesimo sembra più una marchiatura di un vitello per aggregarlo ad una
determinata mandria. Ma le religioni esistono, abolire come auspica CSF mi
sembra una utopia. Quidi accettare, purtroppo, che esistano e introdurre la
materia come "Storia delle religioni", possibilmente da insegnati atei,
sarebbero i migliori, e poi ognuno , nell'età della ragione sceglie come meglio
credo, con il massimo rspetto per ogni confessione e senza alcun desiderio di
combatterla.
RIFERIMENTO 20/10/2009
CONTRARISSIMA
da Orfnella Imbastari
Grazie. Non avrei saputo dire quello che penso, in modo migliore o più deciso.
Mi meraviglio, ma non dovrei più, di tanto silenzio da parte degli atei; ma se
pensiamo alla libertà di stampa, per la quale siamo scesi al 49esimo posto, di
cosa mi meraviglio mai? Prosit
RIFERIMENTO 20/10/2009
ORA DI RELIGIONE
da Stefano Callegari, Roma
Multicultura o multireligione: con la scusa della pluralità della cultura ci si
sta indirizzando verso il multi confessionalismo dove ogni religione avrà il suo
orticello, grande o piccolo. da coltivare ed ognuno di noi si troverà inquadrato
secondo la propria fede. Quando sarebbe più multiculturale se invece di studiar
religione si studiasse il pensiero filosofico, religioso o no.
RIFERIMENTO 20/10/2009
L'ORA DI ISLAM
da Giovanni Pintimalli
Sono contrario all’ora di religione, sia essa cattolica o di altra confessione.
Sono favorevole alla conoscenza delle religioni. L’insegnamento va affidato ai
professori di storia e filosofia.
RIFERIMENTO 20/10/2009
ORA DI RELIGIONE ISLAMICA: SPECIFICARE, PREGO
da Gianni Guasto
Sciita o Sunnita?
RIFERIMENTO 20/10/2009
INGANNAMI CHE MI PIACE
da Carla Bergamo, S. Paulo
Non so perché, oggi dopo aver aperto il sito 'Berluscoperta' mi è rimasta
impressa questa frase che i brasiliani usano molto (Me ingana que eu gosto)
perché l'Italia è questo: metà di loro ingannati in continuazione eppure
rimangono in stato di goduria permanente. Quanto all'ora di religione sono
contraria, contrarissima a qualsiasi ora di qualsiasi religione nelle scuole
pubbliche. Ci pensino preti e imam, nelle loro parrocchie, e che cavolo.
RIFERIMENTO 20/10/2009
ORA DI RELIGIONE...
da Claudio Urbani, Roma
L'amico Guasto mi ha fatto rammentare che in lombardia, il ritualeliturgico
adottato dalla Chiesa cattolica è quello Ambrosiano, che si diversifica, da
quello canonico usato che ovviamente si chiama "rito Romano". Come si vede la
Lega non ha inventato proprio nulla, il federalismo la Chiesa padana lo aveva
già adottato da tanto tempo, risale al VI secolo e fu leggittimato nel Concilio
di Trento da Pio IV - guarda caso milanese...
RIFERIMENTO 20/10/2009
ORA DI RELIGIONI
da Paolo Cape’, Milano
Io sono favorevole all’ora di storia delle religioni, diversa da storia e
filosofia. La religione è parte fondamentale per la vita di miliardi di persone.
In suo nome si sono commesse enormi atrocità, anche e proprio a causa del fatto
che troppe persone sono rimaste chiuse nell’ambito della propria fede, senza
conoscere le altre. La scuola è un’occasione eccezionale di conoscenza, per
evitare gli assolutismi e i fondamentalismi.
Io sono favorevole all’ora di storia del calcio, diversa da storia e filosofia.
Il calcio è parte fondamentale per la vita di miliardi di persone. In suo nome
si sono commesse enormi atrocità, anche e proprio a causa del fatto che troppe
persone sono rimaste chiuse nell’ambito della propria tifoseria, senza conoscere
le altre. La scuola è un’occasione eccezionale di conoscenza, per evitare gli
assolutismi e i fondamentalismi. (csf)
RIFERIMENTO 20/10/2009
MENO MALE CHE MARCELLO C'E'
da Marcello Cimino
Caro Claudio, sono ateo e, leggendo il tuo post sull’ora di islam a scuola, ho
pensato che non avrei potuto esprimere meglio ciò che penso. Meno male che
Claudio c’è.
RIFERIMENTO 21/10/2009
RELIGIONE A SCUOLA
da Massimo Mai
Se l'insegnamento della religione islamica a scuola deve essere costruito su
quello della religione cattolica che Dio ce ne scampi e liberi. Attualmente
l'insegnamento della religione a scuola è concepito come un favore alla chiesa,
non come un modo per insegnare qualcosa. Gli insegnanti, unici non laureati ad
avere accesso all'insegnamento, non devono superare nessun concorso, non devono
fequentare nessuna scuola per avere l'abilitazione, gli basta l'ok del vescovo
per accedere alla cattedra. Tralascio gli altri privilegi, in realtà
l'insegnamento, visti anche i risultati, serve a garantire alla chiesa un tot di
posti di lavoro pagati dallo stato. Se si vuole si può fare lo stesso anche con
la religione islamica, se hanno qualcuno da piazzare nella scuola...
RIFERIMENTO 21/10/2009
ORA DI RELIGIONE
da Silvia Palombi
Io vorrei l’ora di storia delle religioni.
Ma tu sei anziana, vai mica a scuola (csf)
RIFERIMENTO 21/10/2009
L'ORA DI RELIGIONE E LE NOSTRE RADICI
da Marco Decio
Con qualche riluttanza (perchè sono allergico alle verità assolute) credo di
potermi definire più ateo che agnostico. Ma non sono per nulla contrario
all'insegnamento della religione Cattolica, nè eventualmente di quella Islamica,
nelle nostre scuole. Della religione è intrisa la nostra cultura, e tutti noi
siamo inconsapevolmente forgiati dentro a questo stampo (la parola
"inconsapevolmente" è la chiave). E' di sicuro molto divertente, ma un po'
superficiale la risposta che Claudio ha dato a Paolo Capè: la religione a
differenza del calcio ha permeato buona parte dell'arte e del pensiero del
nostro mondo. Esisterebbe, che ne so, la Commedia di Dante senza il
Cristianesimo? E come la capiamo la Commedia se non siamo consapevoli di tutto
il mondo intorno a cui ruota. Consapevoli dall'interno però, come se fosse una
cosa nostra. Non con la consapevolezza fredda dello studioso che analizza un
fenomeno dal di fuori. So che sto allargando il discorso fuori dai confini, ma
considero della stessa sostanza la famosa discussione sulle radici cristiane
dell'Europa. Io credo che ci stiamo, inconsapevolmente, buttando via.
La Commedia di Dante esisterebbe ugualmente ma sarebbe diversa (csf)
RIFERIMENTO 21/10/2009
VOGLIO UN'ORA DIFFERENTE
di Agnese Domizia Di Giallorenzo
Comincio ad essere favorevole all'ora di antropologia. Why not?
RIFERIMENTO 22/10/2009
ORA DA CALCIO?
da Paolo Cape’, Milano
A parte gli scherzi, non è mica una cattiva idea! Direi anzi: un’ora di storia
dello sport, non solo calcio. Sta a vedere che tiriamo fuori una riforma della
scuola con i fiocchi, altro che Gelmini, Moratti, Berlinguer e De Mauro!
Ma dirò di più, perché non un'ora di sessualità? Anzi, meglio ancora, un'ora di
storia della sessualità (csf)
RIFERIMENTO 22/10/2009
ARRIVA L'8 PER MILLE, FRATRES
da Giulio Bulgarelli, Correggio
Resi noti i dati dell'8 per mille 2009. Alla Chiesa cattolica va l'86% dei
fondi, circa 913 milioni di euro... possibile così tanto ? Ma sì... è lo stesso
meccanismo che elegge il segretario del PD.
Alla Chiesa Cattolica va l'86 per cento dei fondi nonostante solo il 34 per
cento degli italiani esprimano il loro desiderio di dare a lei l'otto per mille
(csf)
RIFERIMENTO 23/10/2009
ORE
da Silvia Palombi
Orsù iscriviamoci dunque all’università della terza età. Dove ci siano cattedre
di storia del sesso, delle religioni, del porno, d’Italia. E inoltre della
norcineria, della pesca con le nasse e perché no della coltivazione intensiva
dei ravanelli e della storia della zuppa di lenticchie, da Castelluccio da
Norcia a Ustica.
RIFERIMENTO 24/10/2009
RELIGIONI E RADICI
da Rita Guma
Marco Decio afferma che ci stiamo, inconsapevolmente, buttando via. Ioinvece
penso che ci stiamo sopravvalutando. Parliamo infatti di radici"cristiane" ma in
realta' intendiamo "cattoliche", quando la moraleprotestante e' molto diversa.
Anche per quanto riguarda i capolavori, moltereligioni del mondo sono state
d'ispirazione per gli artisti e gia'studiando quei capolavori in modo serio
nelle ore di Italiano, Musica,Storia dell'Arte etc etc, il contributo delle
radici religiose non potra'essere taciuto e sara' spiegato agli studenti di ogni
etnia o credo, masenza i profili confessionali che caratterizzano l'ora di
Religione.
RIFERIMENTO 25/10/2009
VIOLENZA SULLE DONNE
da Giorgio Goldoni
Grondona scrive:" Per questo ancora oggi alcuni incivili, radicatinella
retrograda follia del passato, le aggrediscono e le umiliano...".Le bastano 500
e passa milioni di donne islamiche aggredite ,umiliate, pestate a freddo,
sfigurate con l'acido, sgozzate ecc ?. Lecronache ne sono piene. La regina di
Giordania è venuta a Roma comefatina buona, dell'Islam che cambia. Beh, signora
regina nel suo paeseun terzo delle donne assassinate lo sono da parenti e
familiari perdifendere l'onore islamico.
RIFERIMENTO 26/10/2009
VIOLENZA SULLE DONNE/2
da Paolo Beretta
Goldoni se non fa polemica non è contento, neanche quando potrebbe dar ragione a
Grondona senza far figure. Premesso che non sono neanche sicuro che esistano 500
milioni di donne musulmane (citazione necessaria), i dati ISTAT, parlano di
oltre sei milioni e mezzo di donne vittime di violenza fisica o sessuale nel
corso della vita, di cui oltre un milione e mezzo solo nel 2006. Dove ? In
Italia. Se proprio non riusciamo ad evitare di fare i Catoni col resto del
mondo, cerchiamo almeno, per prima cosa, di farlo con noi stessi. E poi basta
colpevolizzare a 360 gradi una popolazione intera per colpa di quattro esaltati.
E si che un simpatizzante dell'ebraismo, per primo, dovrebbe capirlo.
RIFERIMENTO 26/10/2009
VIOLENZA SULLE DONNE
da Rita Guma
Goldoni scrive: "Le cronache ne sono piene" (di donne islamiche
aggredite,umiliate, pestate a freddo, sfigurate con l'acido, sgozzate ecc).
Forse ilproblema e' proprio che le cronache ne sono piene, per cui Goldoni (e
nonsolo lui) ne trae la conclusione che siano 500 milioni (cioe' quasi tutte
leIslamiche del mondo!) mentre ci sono milioni di Islamiche che insegnanoall'universita',
fanno gli avvocati, i medici, le artiste, etc e ci sonocentinaia di milioni di
donne non islamiche aggredite, umiliate, pestate afreddo, sfigurate con l'acido,
sgozzate ecc da non Islamici. Leggere anchele altre cronache per credere.
RIFERIMENTO 26/10/2009
VIOLENZA SULLE DONNE
da Massimiliano De Simone, Catania.
In Italia, nell'anno 2008, sono state assassinate 113 donne. Gli autori dei
delitti sono persone con le quali le vittime avevano relazioni intime (mariti
25,7%, compagni/conviventi 12,4%) nel momento in cui sono state uccise. Un'altra
fetta rilevante degli omicidi sono stati commessi da uomini con i quali le
vittime avevano avuto una relazione in passato (ex mariti 5,3%, ex compagni
10,6%). Alto anche il numero di delitti avvenuti per mano di parenti (22%). Su
113 omicidi, 4 sono stati commessi da individui presumibilmente di religione
islamica. Gli altri 109 da individui provenienti da aree geografiche in cui la
religione musulmana non è diffusa (71 da italiani).
ALTRA INCOGNITA A SINISTRA
da Vittorio Grondona - Bologna
Marco Rizzo ha fondato un altro partico comunista. Si chiama “Comunisti Sinistra
Popolare”… Con tanti difensori / protettori del popolo lavoratore gli operai
dovrebbero stare da dio. E invece… Non c’è più niente di buono nel cesto. Quando
in politica manca una strategia costruttiva verso la vittoria e si vive invece
all’ombra del “tira a campare”, vuol proprio dire che tutto ormai è marcio da
buttare. Il discorso vale anche per il protagonismo solitario del PD, davvero
incomprensibile nell’attuale situazione di penosa rappresentanza parlamentare
della realtà del nostro Paese.
RIFERIMENTO 26/10/2009
IL RISULTATO DELLE PRIMARIE
da Alberto Oldrini – Legnano
Ho sostenuto e votato il Sen. Ignazio Marino. La maggioranza ha votato per l’On.
Bersani. Bersani sarà il segretario del PD. Sosterrò l’On. Bersani. Capisco che
per la maggior parte di Voi posso avere scritto un post banale, ma il mio
terrore è che qualcuno si metta in mente di fondare un altro Partito,deluso dal
risultato delle elezioni. In quel caso, l’eventuale fondatore fugga da me,
perché lo riempirei di legnate.
VIOLENZA SULLE DONNE E RELIGIONE
da Vittorio Grondona - Bologna
Se l’ho ben interpretato, il post di Giorgio Goldoni conferma in eccesso il mio
pensiero sulle conseguenze negative delle religioni nella vita sociale di
entrambi i generi. E non solo, se in proposito ci azzardassimo a considerare
anche le particolari tendenze sessuali che piano piano finalmente stanno venendo
alla luce del sole… Questo succede però solo quando al posto della politica sono
i fondamentalismi delle varie religioni, ivi compresa quella cattolica, peraltro
quasi sempre male propagandate dai relativi missionari, a prendere le redini dei
governi. Mi viene quasi da dire che esse, religioni, siano divulgate volutamente
male per quanto riguarda la donna. La Regina Rania di Giordania nel corso della
sua recente visita in Italia col marito, in una intervista ha detto: “nell’islam
non c’è posto per i delitti d’onore” Li definisce “tradizioni arretrate”. E poi
ancora “la religione non li giustifica”… Beh!... Mi pare un proprio un’ottima
logica di pensiero da parte di una sovrana che ci fa bene sperare in un futuro
migliore per il mondo intero.
LE RAGIONI DEL PARTITO DI RIZZO… E NON SOLO
da Vittorio Grondona - Bologna
Marco Rizzo conclude l’intervista di CSF dicendo: "No. Io non voglio fare il
numero venti. Ma il due lo faccio serenamente. Mi basta stare nella torre di
comando". Questa è la vera ragione dei sei partiti “atomici” comunisti. Se in
una prossima eventuale auspicata coalizione di sinistra con il PD Marco Rizzo, e
non solo lui, potrà disporre di un seguito di partito, piccolo o grande che sia,
potrà essere collocato con molte probabilità nella rosa dei dirigenti, ma se in
quel momento sarà solo parte indistinta del gruppo, beh… non ci speri troppo. E
poi, Bertinotti, potrà essere antipatico fin che si vuole, ma i suoi
ragionamenti sociali sono sempre stati succose chicche politiche in un contesto
generale di un capitalismo pietoso ed in bolletta come quello italiano.
RIFERIMENTO 26/10/2009
INTERVISTA (Articolo di CSF)
http://notizie.tiscali.it/articoli/sabellifioretti/09/10/rizzo-altri-lothar-24688.html
RIFERIMENTO 26/10/2009
LA SINISTRA RISORGERA'
da Lillo Venezia
Dovresti essere più informato. Sinistra Democratica è in Sinistra e Libertà ed
era nata per creare un nuovo partito della sinistra. Comunque è, la sinistra si
frammenta ma credo che stia arrivando il momento che i vari pezzettini si
riuniranno. A due anni dalla nascita del PD, finalmente a dicembre si metteranno
delle basi forti e solide per la nascita di un partito, Sinistra e libertà, che
abbia in sé i valori del socialismo e sia allo stesso tempo moderno, con
particolare attenzione ai nuovi tipi di lavoro, all'ambiente, per una economia
ecosostenibile ecc. Io credo che non sia giusto ironizzare su ciò che sta
accadendo a sinistra del PD, anche perché qualcuno, vedi Veltroni, Rutelli ed
altri scientificamente hanno fatto in modo di approfittare delle difficoltà a
sinistra per approvare leggi vergogna, come quella fatta prima delle Europee
proprio sulla forma elettorale. Perchè non parli di questo, anche. La verità che
con la nuova legge elttorale sono nate ben 60 formazioni di cui molte nel breve
tempo sono sparite, ma servivano per prendere soldi pubblici, quali quelli
sull'editoria. Io sono per una legge elettorale alla tedesca: sbarramento, ma
proporzionale. Non mi sembra che in Germania ci sia la folla di partiti. Ma
anche quando fosse, gli ideali, i propositi di ognuno di noi hanno il diritto di
essere rappresentati. Ti ricordo che ben dieci milioni di persone non sono
rappresentate nei vari parlamenti. Questo è giusto?
Hai fatto un bel comizio ma non hai affrontato l'argomento principale del mio
articolo
pubblicato sul sito di Tiscali. La colpa della scomparsa della sinistra è di chi
ha fatto la legge o di chi non ha avuto l'intelligenza di non disperdersi in
mille rivoli? (csf)
ABIETTO O NON ABIETTO? E’ QUESTO IL PROBLEMA!
da Vittorio Grondona – Bologna
Sì, le leggi che lasciano genericamente ai giudici la libera interpretazione,
per esempio, dell’aggettivo abietto sui delitti, sono leggi sbagliate.
ROMPICAPO POLITICO
da Vittorio Grondona - Bologna
Supponiamo che la mafia decidesse una buona volta di raccogliere voti per sé
stessa anziché per altri… Che dite, per esempio estremo, se Salvatore Riina
prima della condanna fosse riuscito a racimolare più consensi di tutti gli altri
concorrenti, avrebbe avuto davvero il diritto di governare il Paese, addirittura
per cinque anni e di farsi leggi personali per sfuggire alla giustizia almeno
fino alla fine sel suo mandato? Secondo il ministro Alfano, sorprendente libero
interprete della nostra Costituzione, la risposta è “sì”!... Il popolo ha sempre
ragione… Mussolini Hitler e tutti gli altri della stessa risma sono gli esempi
più significativi della volontà popolare… E’ facile poi ribattere che Riina
probabilmente non sarebbe stato ammesso come candidato. Ma allora, come mai
abbiamo alcuni “presunti innocenti” fra i nostri deputati condannati in primo
grado di giudizio per favoreggiamento mafioso?
MISTERI DELL’ETERE
da Vittorio Grondona - Bologna
L’altra sera abbiamo sentito tuonare nell’arena di Ballarò la voce minacciosa
dell’Unto del Signore che ce l’aveva con i PM comunisti. Fin qui, trattandosi di
una trasmissione in diretta, anche se non riesco a spiegarmelo bene, ad occhio
mi sembra una cosa tecnicamente possibile. Quello che invece mi lascia perplesso
è quando sento la sua stessa voce venire dall’alto nel salotto di Bruno Vespa.
Come farà il Cavaliere a cogliere i tempi di intervento più opportuno durante
una trasmissione che si sta registrando nel pomeriggio per trasmetterla a tarda
sera in differita? Di quali speciali frequenze dispone l’inviato dell’Impero
Celeste? Che dite, ce lo spiegherà Bruno Vespa in una delle sue imminenti
infinite apparizioni ovunque per promuovere il suo ultimo libro, magari durante
la trasmissione “La prova del cuoco”?
BELLO CIAO (battuta di Dario Vergassola)
da Vittorio Grondona - Bologna
E' difficile avere le opportunità mediatiche di Bruno Vespa per promuovere un
libro. Rutelli, per esempio, non ce le ha di sicuro. Cosa ti pensa allora questo
straordinario personaggio ex di tutte le formazioni politiche del dopo guerra
per pubblicizzare la sua opera scritta? Lascia il PD. I media adesso sono
obbligati a parlare di lui... e del suo libro. Quando si dice avere le idee
patriottiche chiare!
RIFERIMENTO 27/10/2009
ALTRI PASCOLI PER RUTELLI
da Agnese Domizia Di Giallorenzo
La cicoria* del vicino è sempre più verde.Spero porti seco un mucchietto di
teodem, Binetti in testa, a meno che non la lasci come quinta colonna.Non
stravedo per Bersani, ma non nego che questo esodo di sagrestani è già un punto
a suo favore. (*per chiarire, qualche tempo fa disse che si era stufato di
mangiare pane e cicoria con gli expiccì).
RIFERIMENTO 30/10/2009
CIAO RUTELLI
da Giulio Bulgarelli, Correggio
Finalmente si capisce la definizione di "coraggiosi" che si sono attribuita. Ci
vuole davvero un gran coraggio ad andare con chi candida, ed elegge, tipetti
come Cuffaro e compagnia briscola.
IL GIUBILO DELLA CICALA
da Vittorio Grondona – Bologna
Il signor Giorgio Goldoni propopne alla discussione le lugubri previsioni della
Caritas in fatto di immigrati. Vorrei fargli presente che è la regola della
compesazione che conduce a questi scompensi nelle società. I nostri figli, anche
se di cervello corto, vanno quasi tutti a scuola fino a tarda età; quei pochi
che non ci vanno non sono più disposti a lavorare gratis dall’artigiano per
imparare un mestiere come una volta, ma al contrario, anche se poco più di
bambini, pretendono di essere pagati subito come i grandi professionisti;
abbiamo uno Stato piglia tutto capace solo di fare promesse e di tagliare di
brutto la scuola, la sanità e la ricerca… (...) Non mi ricordo chi l’abbia
detto, ma è sacrosanto il suo pensiero che dice: quando moriranno tutte le api
il mondo avrà davanti a sé solo quattro anni di vita.
RIFERIMENTO 1/11/2009
GIUBILATE!!!
da Giorgio Goldoni
La Caritas , con toni lugubramente trionfalistici, ci fa sapere che abbiamo
quattro milioni di immigrati, che saranno dodici milioni nel 2050: abbiamo
superato, percentualmente, tutti gli altri paesi europei. L'Italia, a detta
degli esperti, non potrebbe reggere più di 40 milioni di abitanti, e nel tempo
del suo massimo splendore, cioè l'Impero Romano, aveva sette milioni di
abitanti. Gli immigrati servono a tenere basse le retribuzioni degli operai
italiani, e a rallentare il progresso tecnologico del paese, e tutto ciò rende
molto improbabile una ripresa generalizzata.
RIFERIMENTO 2/11/2009
IMMIGRATI (E GIUBILEI)
da Alessandro Ceratti
Signor Goldoni, non so chi possano essere gli esperti che affermano che l'Italia
non potrebbe reggere più di 40 milioni di persone, quando, pur con qualche
problema, è ormai da qualche decennio che la popolazione italiana è attorno ai
60 milioni ed evidentemente sta reggendo (Perlomeno. Visto che non siamo ancora
sprofondati). Quando poi si parla di lavoratori io non riesco a far distinzione
tra italiani e stranieri. Mi posso preoccupare se un lavoratore ha uno stipendio
troppo basso o no. Ma non mi interessa sapere se sia italiano o straniero. E, se
è possibile che i lavoratori italiani potrebbero avere salari più alti senza gli
immigrati, è senz'altro vero che le persone immigrate senz'altro avrebbero il
salario molto più basso se fossero rimaste al loro paese. Il bilancio
globalmente è positivo. (...)
SATIRA BUBBONICA
da Vittorio Grondona - Bologna
Il Cavaliere risponde alle dieci domande di Repubblica nel libro di Bruno Vespa…
Beh!, se non è satira questa!... Per evitare il contagio consiglio di stare alla
larga dalle alte cariche politiche che rispondono dei loro “pagiughi” di vita
nei libri compiacenti dei giornalisti anziché in Parlamento.
PREMIER ELETTO DAL POPOLO
da Vittorio Grondona – Bologna
Il Cavaliere e tutto il suo codazzo di cortigiani si riempiono la bocca con le
frasi: il popolo decide alle urne, la gente non è stupida e giudicherà alla
fine, ecc… Io contesto queste convinzioni, completamente false e ridicole, e
penso che fino a quando il singolo individuo non riuscirà a capire che la massa
nel suo insieme rappresenta il pericolo della generale ignoranza, l’avvento di
altri dittatori sarà inevitabile. I popoli non hanno più bisogno di un capo
tribù come succede nelle foreste primitive e nella vita degli animali. Al giorno
d’oggi alle società evolute servono più cervello ed onestà e non immagini
parlanti e sorridenti piovute dal cielo degli affari…
Purtroppo non è come tu dici. Sembra proprio che ci sia bisogno da noi ancora di
un capo tribù (csf)
RIFERIMENTO 6/11/2009
VOGLIA DI GOLPE
da Vincenzo Rocchino, Genova
La polemica sul crocefisso in classe torna utile per distrarre il popolo da
quanto il premier “eletto dal popolo”, sta preparando: le prescrizioni non
riguarderanno più i reati ma i processi che a centinaia finiranno al macero (per
cancellarne tre di Berlusconi); questo provvedimento assumerà il nome di “nodo
Malan”- (Mavalà e la Bongiorno, ci stanno lavorando)-; per favorire le sue
aziende, in debito di 200 milioni di euro con l’Agenzia delle Entrate, con la
Finanziaria in Aula, si vorrebbero chiudere tutti i processi tributari con una
transazione al 5%; la transazione ipotizzata rischia però di fare a pugni con il
diritto comunitario e la sezione tributaria della Cassazione, che maneggia
qualcosa come 30mila processi, sembra non essere d’accordo. Sarebbe utile,
credo, conoscere il pensiero “del popolo che lo ha eletto”.
IL LABIRINTO DELL’ATEISMO
da Vittorio Grondona - Bologna
Anche l’ateo ha il suo credo: la ragione. D’altronde nessuno ha mai visto Dio.
Al mondo si è presentato suo figlio, ma lui, non si è visto mai. Allora chi
potrebbe affermare con certezza, per esempio, che la ragione, intesa come
intelligenza in dotazione agli esseri umani, non sia essa stessa una delle
infinite manifestazioni di Dio?
RIFERIMENTO 7/11/2009
SIMBOLI
da Dan Galvano, Basilea
Io, piuttosto che rimuoverlo, al crocifisso affiancherei un Buddha, un occhio di
Allah, una stella di David e cosi' via, fino ad una banconota per quelli atei e
materialisti. Sono sicuro che da grandi i piccoli stdenti diventeranno meno
diffidenti e razzisti e dimostreranno quale di questi simboli li avrà
maggiormente ispirati. Chissà, magari sarà la banconota a perdere il confronto.
RIFERIMENTO 7/11/2009
IL SIMBOLO DELL'ATEO
da Paola Ragone, Roncadelle
Scusi tanto signor Galvano, ma perché mai un ateo dovrebbe avere come suo
simbolo di riferimento una banconota? Non è forse stampato sulle banconote più
famose del mondo il motto "In God we trust"?
RIFERIMENTO 7/11/2009
UN SANTINO PER GLI ATEI?
da Gianni Guasto
Ha ragione Paola, caro Dan Galvano: per gli atei un simbolo religioso sarebbe un
ossimoro, e per i molti di loro non particolarmente ricchi, tra i quali noi
pubblici dipendenti notoriamente fannulloni e comunisti, quello del dollaro
sarebbe una presa per i fondelli. Tra gli adoratori delle ricchezze ("homo sine
pecunia imago mortis", tuonava non molti anni fa il Cardinal Siri), in età
romana era popolare una divinità, Mammona, che, almeno teoricamente, oggi
dovrebbe contare un sacco di fedeli. Ma siccome il Nazareno non l'ebbe mai in
gran simpatia («Non potete servire a Dio e a Mammona» Mt 6,24 e Lc 16,13), fu
apparentemente dimenticata, anche se, a quanto si racconta, un tempio del suo
culto é ancor oggi ospitato dentro il caveau di quello che fu l'Istituto Opere
di Religione (IOR), comunque oggi si chiami.
RIFERIMENTO 7/11/2009
ATEI E NON
da Biagio Coppola, golfo di Napoli
Caro Galvano l'accostamento della banconota agli atei mi offende non poco in
quanto tale. Non so lei a quale credo appartenga ma io da non credente posso
dirle che mi sento eticamente e moralmente superiore a tanti ferventi cattolici
e prelati. Mi permetto di farle notare che, come diceva Nanni Moretti, " Le
parole sono importanti" e perdoni la precisazione.
RIFERIMENTO 8/11/2009
CHIARIMENTO
da Dan Galvano, Basilea
Per chi si è sentito offeso, la mia era solo una battuta provocatoria, nonchè
una citazione (Nanni Moretti, Palombella rossa: "Tu come ti definiresti?" "Mi
ricordo...ateo e materialista"). Le 500 battute non permettono molta profondità.
Il concetto è: quanti sono disposti ad anteporre il rispetto dei valori
professati dalla propria religione alla banconota (=
successo/gloria/prostituzione intellettuale)? Siamo sicuri che un simbolo in
classe ci renderà migliori? Per quanto riguarda la prima parte del messaggio.
ribadisco che la presenza di altri simboli religiosi eviterebbe pericolose
diffidenze e beceri leghismi. E, a scanso di equivoci, sono totalmente d'accoro
con ognuno di voi, Guasto e Coppola su tutti.
LOOP DELLE NOTIZIE E DEI COMMENTI
da Vittorio Grondona – Bologna
“Se è vero che il mondo gira, prima o poi la porta di casa mia passerà anche da
qui…” così ripeteva fra sé e sé l’ubriaco che non riusciva a trovare appunto la
porta di casa sua. Come il mondo, girano anche le notizie ed i commenti.
Ritornano sempre in un ciclo infinito. Dell’oro di Napoli finito miracolosamente
sotto il tappeto dopo pochi giorni dalle elezioni vinte dal Cavaliere ne abbiamo
parlato in questo blog nel luglio 2008. Nel mio post del 19/7/2008 avanzavo
perfino maliziosi sospetti su probabili misteriosi accordi tesi a fare crollare
il Governo Prodi. Del Crocifisso invece ne abbiamo discusso ampiamente
nell’ottobre 2003 (caso Adel Smith). Fino a quando noi italiani non prendiamo
atto di ciò che ci circonda; fin quando ascoltiamo senza protestare editoriali
faziosi come quello di Augusto Minzolini sul TG 1; fin quando il potere ci
assorda in ogni TG ed in ogni arena politica fra un televoto e l’altro con le
chiacchiere furiose ed astiose degli On. Lupi, Cicchitto, Gasparri, Bocchino,
Bonaiuti, Capezzone…; fin quando in Parlamento non passa nulla senza il parere
favorevole del Governo; fin quando non accetteremo supinamente un editto
medievale che assolve senza processo il PdC da ogni marachella sospettata a suo
carico, dovremo purtroppo accontentarci di parlare sempre delle stesse cose,
risolvendo concretamente solo un bel nulla per il bene della nostra società.
MANAGER IN MAGISTRATURA
da Vittorio Grondona - Bologna
Per avere giustizia secondo il cartello in vista di Porta a Porta oggi servono
in media 2.469 giorni. Il processo breve in pectore ai salvatori del sultano, se
saranno ovviamente rispettati i due anni per ogni grado di giudizio, garantirà
la giustizia in 2.190 giorni. Non mi sembra un gran chè significativo il
guadagno di tempo di 279 giorni se in cambio sul piatto ci mettiamo la
possibilità che al primo maleaugurato superamento dei due anni per un grado
qualsiasi, interviene di fatto il termine del processo ed annullato il reato,
con tanti saluti alle vittime. Ma questi politici del cavolo sanno quello che
stanno facendo? Bruno Vespa, da parte sua suggerisce il manager in magistratura…
RIFERIMENTO 11/11/2009
IL PROCESSO BREVE
da Massimo Puleo,
http://nonsolotelex.blog.kataweb.it
Intesa tra Berlusconi e Fini sul “Processo breve”: per risparmiare tempo saranno
abolite le sentenze.
RIFERIMENTO 11/11/2009
IL PROCESSO BREVE
da Bruno Stucchi
Il processo breve? Gia' fatto. Adesso si emettono PRIMA le sentenze, POI si
dibattono in aula.
Come in Alice nel Paese delle Meraviglie.
RIFERIMENTO 12/11/2009
SILVINO IL BREVE
da Toni Sbraga
Come Pipino, il nostro chiede e offre protezioni con proposte illegittime e
scandalose. Come fa il popolo italiano a non rendersi conto di questo continuo
stillicidio di leggi ad personam, proposte ed approvate in un amen (con buona
pace del refrain “non mi lasciano governare”…), che stanno facendo strame dello
stato di diritto? Come si fa a dare ancora credito ad un premier che non vuole
difendersi nei processi, ma dai processi, prima facendo rinviare le udienze per
“legittimo impedimento” e poi ricorrendo alla pseudo-riforma del
“processo-breve”…?
RIFERIMENTO 13/11/2009
"MA BERLUSCONI..."
da Benedetto Romeo
Sono il solo a inorridire quando sento dire che, con la nuova legge, centinaia
di migliaia di processi scomparirebbero nel nulla? Solo a me disgusta sapere che
c'è chi, vittima o imputato che sia, non riesce ad avere giustizia in sei anni
di processo?
RIFERIMENTO 13/11/2009
CHE SORPRESA
da Massimo Mai
Casini mantiene la capacità di sorprendere. Ad esempio tacciando di porcheria il
"processo breve". Chissà se si ricorda le porcate che senza pensarci due volte
ha votato quando, fino a un paio di anni fa, stava in lieta compagnia del
Silvio. A partire dalla regina delle porcate la legge elettorale.
RIFERIMENTO 13/11/2009
SALVIAMO BERLUSCONI : CANCELLIAMO LA GIUSTIZIA
da Vincenzo Rocchino, Genova
Trattandosi di specie a rischio, da preservare in vista di imminente condanna,
sia cancellata la giustizia. Non è pensabile condannare il “migliore politico
degli ultimi 150 anni” della storia italiana. Meglio metterci un masso sopra
questa farsa. Tra qualche mese la Consulta si pronuncerà; nel frattempo,
l’indagato, si sarà posto al sicuro dal giudizio della giustizia.
RIFERIMENTO 13/11/2009
IL TEMPO DEI LUPI
da Massimiliano De Simone
L’attuale maggioranza ha già svuotato le Procure e ora approverà il disegno di
legge sui processi brevi. Ognuno sarà libero di delinquere, senza pericolo di
conseguenze penali. Si prospetta, per questo paese già attanagliato dalla crisi
economica, uno scenario da stato d’assedio. Bisognerà mettere i sacchi di sabbia
vicino alla finestra, direbbe Lucio Dalla.
RIFERIMENTO 13/11/2009
MA BERLUSCONI..."/2
da Dan Galvano, Basilea
Ma mi scusi sig. Romeo, sono il solo ad inorridire nel vedere che con questa
legge uno la giustiza non l'avrà mai, nè in due nè in sei anni? Questa legge
garantisce piu' giustizia? Garantisce una giustizia piu' veloce? A me non pare
proprio. La priorità di questo governo non è garantire giustizia ad ognuno di
noi, ma preservare dalla giustizia qualcun altro. Gli interessi del popolo
rappresentano l'ultima delle priorità per Berlusconi. E' chiaro a tutti o no?
RIFERIMENTO 14/11/2009
IMMUNITA'
da Claudio Urbani, Roma
«L'immunità, che esiste in molti ordinamenti europei, nonché al Parlamento
europeo - ha detto la Boniver - rappresentava uno dei pilastri della
Costituzione italiana. Fu cancellata con un incredibile atto di vigliaccheria
dall'Assemblea di Palazzo Madama nell'ottobre del 1993 in un clima di pesante
intimidazione. La proposta di legge composta di un solo articolo ripristina - ha
concluso Boniver - un istituto volto a tutelate l'interesse della collettività,
prevenendo eventuali condizionamenti del potere giudiziario sullo svolgimento
della dialettica politica». Allora mi sembra giusto ripristinarla se è per il
bene della comunità...
Ma l'atto di vigliaccheria fu anche il referendum del Popolo Italiano?
RIFERIMENTO 14/11/2009
LA FINE DEI PROCESSI
da Vincenzo Rocchino, Genova
Da tre lustri Berlusconi lo mena in ogni modo per diluire i tempi dei processi
che lo riguardano; dopo avere depotenziato l’apparato della giustizia col
drastico taglio dei fondi, pretende di imporre tempi impossibili di durata per
ogni grado di giudizio. L’intento è sempre lo stesso: mandarli in prescrizione;
mentre la giustizia muore, dice che la rende più veloce. Per la morte, forse.
RIFERIMENTO 14/11/2009
IMMUNITA' PARLAMENTARE O PROCESSI BREVI: ECCO IL DILEMMA.
dall'avv lina arena
delle due l'una: o l'immunità parlamentare o il processo breve. Non c'è altra
via. La stabilità di governo per un leader è legata alla immunità parlamentare.
I grandi costituzionalisti lo sanno ma tacciono. Chiedetelo a Violante saggio
LENIN italiano e vi confesserà di essere stato un corresponsabile della rovina
dell'Italia.Con la famosa modifica dell'art. 68 della costituzione, avvenuta nel
lontano ottobre del 1993, gli elettori italiani sono stati privati di un loro
diritto fondamentale: fare svolgere il mandato parlamentare ai prescelti.
L'immunità parlamentare è appannaggio degli elettori. Con il processo breve i
modesti consiglieri di Barlusconi stanno tentando di riparare l'errore. Non
credo che riusciranno. L'unica ad aver capito l'errore e rimediato con una
proposta intelligente è stata Margherita Boniver.
RIFERIMENTO 14/11/2009
IMMUNITA' PARLAMENTARE
da Dan Galvano, Basilea
Io non sono d'accordo, la stabilità di un governo non dipende dalle decisioni
della magistratura. L'immunità parlamentare è solo lo specchietto per le
allodole. Le corruzioni (presunte?) di Berlusconi ad avvocati e giudici non sono
prodotti delle "sinistre". Chiedere di essere rapresentati da politici onesti
non è una richiesta insensata. Io preferisco far svolgere il mandato
parlamentare a prescelti onesti. Un politico disonesto (e cercare di scampare ai
processi è parecchio disonesto) a mio avviso non è degno nè del compito e nè del
mio voto.
RIFERIMENTO 14/11/2009
IMMUNI
da Massimo MAI
L'avvocato Arena è certamente molto più preparato di me sui temi legali, vorrei
però far notare che il sistema immunità avrebbe un senso se servisse a
proteggere gli onorevoli da reati connessi all'esercizio delle funzioni, non
proteggerli da reati di altro tipo per lo più commessi in epoca in cui non erano
amministratori. E se avessero concesso l'autorizzazione a procedere almeno per i
casi più smaccati di reato forse la norma sarebbe rimasta. Ma avendo preferito
comportarsi da intoccabili...
CROCIFISSO, SIMBOLO DI CONQUISTA
da Vittorio Grondona - Bologna
Per un momento facciamo finta di avere le ali e di farci una svolazzata sui
clieli delle nostre città. Ci accorgeremmo che tutte le chiese sono a forma di
croce. La croce è infatti il marchio simbolo dei templi cristiani… Il crocifisso
per la Chiesa è come la bandiera per gli Stati: sono entrambi esposti su ogni
luogo di rispettiva conquista… In Italia, quindi, non c’è proprio laicità che
tenga!... Il nostro Paese è a tutti gli effetti una Nazione conquistata da tempo
dal Vaticano e di conseguenza la tradizione cristiana non c’entra proprio nulla
con l’esposizione in luoghi pubblici del crocifisso.
RIFERIMENTO 12/11/2009
CROCIFISSI
da Alessandro Ceratti
Io non capisco perché prendersela con quei poveri crocifissi striminziti nelle
scuole quando ci sono così tante chiese sfacciatamente cristiane che (quasi)
sistematicamente (sembra che sia fatto apposta) occupano un sacco di spazio
nelle piazze principali di tutte le città italiane. In uno stato veramente laico
questo non dovrebbe essere permesso. Anzi, dirò di più, questo fatto indica
chiaramente che l'Italia è uno stato influenzato dal Vaticano, uno stato in cui
la chiesa cattolica ha nel corso dei secoli (venti), partendo da Roma (che,
guarda un po', è la sede del Papa!!!) ha sistematicamente affermato la sua
potenza costruendo e cementificando il territorio senza freni, da San Marco a
Venezia (con grave danno all'ecosistema lagunare), al monastero di Montecassino
(opportunamente bombardato durante la seconda guerra mondiale ma poi subito
ricostruito) che ha irrimediabilmente sfigurato una magnifica collina emergente
nella piana campana.
RIFERIMENTO 13/11/2009
UNA FUNIVIA SOPRA MILANO
Leggo una notizia (http://www.inmilano.com/notizie/funivia-linate-progetto) di
quelle che ogni tanto vengono pubblicate e poi scompaiono nel nulla. Ci sarebbe
il progetto di costruire una funivia che attraversa Milano e porta la gente da
Linate a Pero. Fanta-urbanistica? Forse. Ma a me l’idea piace. Milano non è una
gran bella città. Tutto ciò che la proietta verso il futuro mi sembra che non
possa che migliorarla. Molti dicono che si tratta di una cavolata. Come se
Milano avesse un’immagine da difendere, una bellezza eccezionale da tutelare.
Milano deve tutelare soprattutto una cosa, la sua vivibilità e la sua visibilità
nel mondo. Una funivia nel suo skyline sarebbe utile a tutte e due le cose.(csf)
RIFERIMENTO 13/11/2009
VIA LE MADONNE DAGLI UFFIZI
da Marco Decio
Concordo pienamente con la protesta di Ceratti sulla proliferazione delle
chiese. E che dire allora di tutte le opere a sfondo religioso che affollano i
nostri musei (a spese dei contribuenti)? Pensate a un musulmano, o a un ateo che
entrassero nella Galleria degli Uffizi: non avrebbero forse ragione di essere
offesi e scandalizzati da come lo stato Italiano spende i propri soldi per
preservare e rendere accessibile la tradizione e il messaggio di una singola
confessione religiosa?
RIFERIMENTO 13/11/2009
IL DUOMO, SEMMAI, IN CORTILE
da Roberto Pellicciari – Reggio E.
Penso che il Sig. Ceratti abbia ragione. Ognuno sia libero di costruirsi un
duomo o una cattedrale nel suo spazio privato, per esempio in cortile (non in
quello condominiale, però). Ma il millenario persistere di questi imponenti
simboli religiosi sulle nostre pubbliche piazze si va facendo, di giorno in
giorno, strasburgicamente intollerabile. Ci aspettiamo una sentenza, prima o
poi.
RIFERIMENTO 13/11/2009
CROCIFISSI/2
da Paolo Beretta
Ceratti fa dello spirito, forse senza rendersi conto che quando dice che il
Vaticano ha influenzato la politica italiana per secoli, anche a sproposito,
dice il vero. Ma a parte ciò, sulla questione crocifisso deraglia decisamente
dai binari. Nelle città italiane ci sono sia chiese cattoliche (non cristiane)
che avventiste, valdesi, moschee, sinagoghe, etc. etc. Nelle scuole solo
crocifissi. Ora, io non ho nulla contro le donnine sui calendari quando le vedo
dal meccanico, ma se le vedo appese all'asilo qualche dubbio mi viene, allo
stesso modo è normale il crocifisso in chiesa, ma lo ritengo meno opportuno in
un'aula di una scuola pubblica (ergo, laica). Un posto per ogni cosa e ogni cosa
al suo posto. E lo dicono pure i cattolici.
RIFERIMENTO 14/11/2009
CROCIFISSI 3
da Rita Guma
Sebbene concordi con la sentenza sui simboli religiosi della Corte dei Diritti
dell'uomo - che trascende i poveri crocifissi per fissare un principio
fondamentale e valido in tutta la giurisdizione (anche in Turchia per i 'loro'
simboli religiosi, visto che Ankara aderisce al Consiglio d'Europa) - non posso
essere d'accordo con Ceratti. Se non altro perche' le opere citate, la basilica
di San Marco e l'abbazia di Montecassino risalgono ad epoche in cui non solo non
si aveva idea di cosa fosse l'impatto ambientale, ma in cui spesso edifici e
monumenti religiosi venivano eretti da nobili e imperatori. La possibilita' per
tutte le confessioni di costruire luoghi di culto (rispettando le leggi edilizie
del tempo) fa comunque parte della liberta' di religione e credo, principio
anch'esso sancito dalle Carte fondamentali dei diritti.
RIFERIMENTO 14/11/2009
OGNI LIMITE HA UNA PAZIENZA
da Santi Urso
Eh no, giocate coi fanti ma lasciate stare i santi! Da Montecassino si vedrà la
Campania, ma è in Ciociaria.
RIFERIMENTO 14/11/2009
OPERE D'ARTE
da Paolo Beretta
Decio, i crocifissi in aula non li ha fatti Giotto e le scuole non sono musei.
Tantopiù che agli Uffizi ci sono, ad esempio, anche un discreto numero di opere
con soggetto decisamente pagano, mentre al Bargello c'è pure la sala islamica.
Cerchiamo di restare in tema.
RIFERIMENTO 14/11/2009
FUNIVIA-CROCIFISSI
da Alessandro Ceratti
Colgo la palla al balzo e rilancio subito l'idea riferitaci dal nostro CSF di
una funivia sul cielo sopra Milano. Io propongo di usare la guglia della
madonnina come pilone di sostegno e di fare una fermata in cima al Duomo. Almeno
si farebbe qualcosa di utile di questo ingombrantissimo edificio.
P.S. Fuori dallo scherzo. Anche a me la funivia piace. Esattamente per gli
stessi motivi di Claudio.
RIFERIMENTO 14/11/2009
UNA FUNIVIA SOPRA MILANO (post "quasi" ripetuto)
Leggo una notizia (http://www.inmilano.com/notizie/funivia-linate-progetto) di
quelle che ogni tanto vengono pubblicate e poi scompaiono nel nulla. Ci sarebbe
il progetto di costruire una funivia che attraversa Milano e porta la gente da
Linate a Pero. Fanta-urbanistica? Forse. Ma a me l’idea piace. Milano non è una
bella città. Tutto ciò che la proietta verso il futuro non può che migliorarla.
Naturalmente subito partono quelli che dicono che si tratta di una cavolata.
Come se Milano avesse un’immagine da difendere, una bellezza eccezionale da
tutelare. Milano deve tutelare soprattutto una cosa, la sua vivibilità. Un
valore che sta venendo sempre meno. (csf)
RIFERIMENTO 14/11/2009
CROCEFISSI
da Alberto Arienti
Che succede se qualcuno appende la riproduzione del crocifisso di Giotto in
aula?
RIFERIMENTO 15/11/2009
CROCEFISSI/2
da Dan Galvano, Basilea
Se ne discuterà nell'ora di storia dell'arte insieme alla riproduzione del
crocifisso di Cimabue.
RIFERIMENTO 15/11/2009
CROCIFISSI /3
da Rita Guma
Che succede se qualcuno appende la riproduzione del crocifisso di Giotto in
aula? Penso nulla, se qualcun altro puo' esporre un versetto del Corano o una
statuina di Budda o il ritratto di qualche filosofo agnostico. Il problema non
e' la croce, o il fatto che *qualcuno* la appenda in un'aula qualsiasi, ma il
fatto che *lo Stato* *imponga* un qualsiasi simbolo religioso negli edifici
pubblici. Lo Stato deve essere ed apparire neutrale rispetto al credo. In base a
tale principio, nel 2001 la Corte europea dei diritti ha confermato il divieto
per un'insegnante di scuola pubblica di confessione islamica di indossare il
velo in aula.
RIFERIMENTO 15/11/2009
CROCIFISSI E MAHABARATHA
da Alessandro Ceratti
Signora Guma, non credo proprio che nessun allievo non cristiano avrebbe
problemi a esporre i simboli della propria religione nella sua classe. Di certo
non è vietato, né più né meno di quanto sia vietato esporre cartelloni con la
ricerca fatta insieme sulla seconda guerra mondiale per esempio. E' possibile
poi (non sono bene informato) che lo stato preveda la presenza del crocifisso
nelle aule e in tanti altri luoghi pubblici. Se così fosse comunque, diciamo che
tra le leggi disattese dello stato italiano, questa non è quella che reclamava
più urgente applicazione. E le polemiche contro i crocifissi sono forse il
metodo più efficace perché qualche benpensante decida di rispolverare la vecchia
ordinanza che li impone. In classe mia non c'era. Ma la mia era una scuola di
recente costruzione. C'era invece nella camera di mio figlio nel collegio della
Normale di Pisa. Ma sa che le dico? Che, udite udite, mio figlio benché
cattolico ha rimosso l'oggetto per appendere invece dei quadri rappresentanti
scene del Mahabaratha comprati in Thailandia!
RIFERIMENTO 15/11/2009
LA FISSA PER LE CROCI
da Francesco Falvo D'Urso – Lamezia Terme
Perché mai la bellezza di un’opera d’arte dovrebbe favorire un credo religioso.
La mia infedeltà religiosa non è stata mai intaccata dalla visione delle chiese
gotiche o dagli angeli di Michelangelo o dalle Madonne di Raffaello. Questa
diatriba del crocefisso, a mio parere, denuncia soprattutto una paura
identitaria. La preoccupazione dovrebbe essere rivolta più a chi siede di fronte
agli studenti e a quello che insegna, e non a quello che è appeso al muro.
Perché nessuno protesta per le svastiche che “decorano” ancora certi muri nelle
città?
RIFERIMENTO 15/11/2009
CROCEFISSI 4
da Marco Decio
Cosa succede se qualcuno appende in aula un crocefisso di Giotto? Succede che se
lo fregano la notte stessa.
RIFERIMENTO 16/11/2009
NON HO MAI VISTO IL CROCIFISSO
da Gianfranco Basciu
Non ho mai scritto al forum, ma vorrei portare il mio contributo alla
discussione, per dire che: non mi sono mai, dico mai, reso conto che nelle aule
da me frequentate ci fosse un crocefisso, a parte all’asilo nel quale penso ci
fosse visto che sono andato dalle suore.
RIFERIMENTO 16/11/2009
CROCIFISSI /5
da Paolo Turco, Bologna
La cieca ostinazione con cui taluni affermano che il crocifisso non sia
semplicemente un simbolo religioso, ma rappresenti i valori della cultura e
della civiltà occidentale, secondo me è un evidente frutto di bieco cristianismo.
CASINI E LA DIFFERENZA DI CASTA
da Vittorio Grondona - Bologna
L’altra sera mi ha colpito una scena che riguarda l’On. Casini. La telecamera
l’ha ripreso mentre frettolosamente camminava sotto la pioggia col telefonino
all’orecchio seguito a fatica da un “omarino” che lo proteggeva dall’acqua
reggendo con visibile difficoltà un grande ombrello … L’On. Casini è parte delle
istituzioni che decidono e per convenzione le cortesie anche forzate dei
dipendenti gli sono dovute, mentre l’ “omarino” è la produzione pagata per
fornire appunto tali cortesie forzate. Mi riferisco proprio a quella produzione
tanto pretesa di servile alta qualità dai dipendenti pubblici dal ministro
Brunetta… A buon intenditor poche parole… Telefonare e reggermi da solo
l’ombrello sono cose che io so fare contemporaneamente benissimo da solo...
CHI NON HA UN’ AUTO, OGGIGIORNO?
da Vittorio Grondona – Bologna
Bologna aveva già la sua bella funivia… Poi l’auto l’ha spazzata via…
Una cosa è una funivia che porta in collina, una cosa è una funivia che sorvola una città(csf)
RIFERIMENTO 15/11/2009
VIE E FUNIVIE
da Isabella Guarini, Napoli
Caro CSF, una volta il Re passava per il Quartiere la Sanità in Napoli per
andare a Capodimonte. Era una festa e tutti esponevano i drappi alle finestre.
Poi Murat fece costruire un ponte e nessuno passò più per quelle antiche
strade. Oggi sulla Sanità si vuole costruire una Funvia tra i due Musei,
Archeologico e Capodimonte per evitare che i turisti vedano il quartiere dove
si uccide per strada e i passanti scavalcano il cadavere. Giochiamo a chi mett'a
coppa!
RIFERIMENTO 15/11/2009
C'E' FUNIVIA E FUNIVIA
da Dan Galvano, Basilea
Sono stato a Grenoble il mese scorso e anche li' hanno una funivia (allego foto)
che collega il forte della Bastiglia e la cittadella universitaria con il resto
della città. Il risultato è di una sobrietà invidiabile e di una certa
suggestione. Attorno ci sono le Alpi, ok; magari a Milano non sarebbe la stessa
cosa. In ogni caso anch'io non boccerei l'idea a priori. Se si riuscisse in un
solo colpo a ridurre le auto (del 5-10%?) e a darle un tocco estetico singolare,
sarebbe una gran cosa.
RIFERIMENTO 16/11/2009
FUNIVIA SOPRA MILANO?
da Massimo Puleo
Non è una priorità, servirebbe ben altro.
(sono secoli che sento ripetere da milanesi questa maledetta frase in
riferimento al ponte sullo Stretto)
GUARENTIGIE
da Vittorio Grondona – Bologna
L’Avv. Arena fa riferimento alle serie di garanzie previste dalla Costituzione
per assicurare l'assoluta indipendenza degli organi costituzionali. In linea di
massima si potrebbe davvero discutere per il ripristino dell’immunità per i
parlamentari, ma solo in presenza di due essenziali condizioni: 1) divieto di
candidatura di chi fosse indagato o anche solo sospettato ufficialmente di avere
commesso qualsiasi tipo di reato; 2) I candidati devono essere scelti dagli
elettori e non nominati dai singoli partiti. Soddisfatte queste due condizioni
avrebbe senso, secondo il mio modestissimo e personale convincimento, il
discorso dell’Avvocata quando afferma che le guarentigie sono a tutela anche
degli elettori e non solo degli eletti. Con l’attuale legge elettorale ritornare
all’immunità prevista dall’originale art. 68 della Costituzione sarebbe il
suicidio della nostra società.
RIFERIMENTO 14/11/2009
PROPONGO UN CORSO DI LEZIONI SULLE GUARENTIGIE PARLAMENTARI
dall'avv. Lina Arena
Le reiterate accuse al cavaliere di utilizzare il parlamento per fare approvare
leggi che azzerino i processi di cui è vittima o principale interprete mi
inducono a ritenere che la maggioranza degli italiani che mostra interesse alla
politica sconosca il significato delle guarentigie parlamentari.Trattasi di
garanzie apprestate dalla Costituzione a tutela degli interessi dell'elettore e
non dell'eletto .Non è mio compito impartire lezioni di diritto costituzionale
ma gradirei che un parere venisse chiesto all'on. Violante, uomo di alta
preparazione giuridica e profondo conoscitore dei problemi della vecchia
sinistra comunista al momento dell'approvazione della Carta Costituzionale .
RIFERIMENTO 14/11/2009
Vedi altro post dell’Avv. Lina Arena gia riportato in precedenza
RIFERIMENTO 16/11/2009
IMMUNITA': LA MEMORIA CORTA
da Rita Guma
La modifica dell'art. 68 della Costituzione fu richiesta nel 1992 con 11
proposte di legge provenienti da tutti i partiti. Quelle aventi come primi
firmatari Fini (MSI) e Bossi (Lega) erano ancor piu' radicali rispetto a quanto
poi approvato nel 1993. Dopo la modifica, in parlamento l'MSI lamento' il fatto
che l'autorizzazione a procedere restava in vigore in alcuni casi, affermando
che cio' non si conciliava con le attese del Paese, mentre la Lega sottolineo'
il suo rammarico per la mancata completa soppressione dell'articolo 68.
CORRIDOIO CELESTE
da Vittorio Grondona – Bologna
Ecco, appunto, io concepisco una funivia solo come mezzo che porti in collina o
sulle piste di sci. Sulla città, anche se non si volesse considerare l’
obbrobrioso schiaffo al buon gusto non solo dei milanesi, una funivia che
attraversi la città di Milano sarebbe un’ulteriore via libera agli ecomostri che
da qualche tempo scaturiscono, ahimé, dallo sballato equilibrio artistico della
mente dei politici dell’era moderna. Come, per esempio, il progetto del ponte
sullo stretto di Messina. La velocità è bella, ma anche la natura lo è… Forse
molto di più!... Cari milanesi, tornate al birroccio ed ai cavalli, ma per
piacere lasciate stare il “bel ciel di Lombardia”…
Caro Vittorio, il tuo post è un insieme di dogmi e postulati. Per fortuna il
mondo non procede così. Dove è scritto che la funivia serve per portare la gente
in collina? Dove è scritto che una funivia che sorvoli Milano è uno schiaffo al
buon gusto? Chi decide quando un gusto è buono? Dove è scritto che il ponte
sullo Stretto è un ecomostro? Io ricordo come fosse ieri quelli che definivano
ecomostro l'Autostrada del Sole (csf)
IN BRIANZA CROCIFISSO OBBLIGATORIO
da Vittorio Grondona - Bologna
Il sindaco leghista di Besana Brianza, Vittorio Gatti, ha firmato un’ordinanza
che multa di 150 euro i presidi che non appendono il crocifisso.
RIFERIMENTO 16/11/2009
CROCIFISSI
da Rita Guma
Le polemiche non sono contro i crocifissi ma contro la sentenza di Strasburgo
che conferma che i simboli religiosi imposti nei luoghi pubblici ledono i
diritti dei singoli e la neutralita' dello Stato. La sentenza nasce perche' una
signora aveva chiesto di togliere il crocifisso che era sulla parete delle aule
della scuola media frequentata dai figli e la dirigenza le ha risposto no, il
ministero le ha risposto no, il TAR ha detto no e il governo ha ribadito il no
davanti alla Corte di Strasburgo. Ergo, croce (non di Giotto) imposta dallo
Stato, sentenza, polemiche. A parte poi il dubbio che nel paese del sindaco
leghista si possa esporre un versetto del Corano in aula, i Leghisti appaiono
piuttosto in contraddizione, visti i matrimoni celtici dei loro leader...
RIFERIMENTO 16/11/2009
SEMPRE SUL CROCEFISSO
da Marco Marchisio
In questa discussione a più voci, in cui ognuno, con somma competenza dice la
sua, sarebbe veramente bello poter avere l'opinione anche del crocefisso, cioè
di Gesù Cristo, che sulla croce ci finì appunto crocefisso. Sapere da lui se
avrebbe gradito essere esposto nelle aule delle scuole, nei locali pubblici,
ecc. e dover assistere a quello che lì avviene ogni giorno.
Io penso che sarebbe sceso immediatamente dalla croce, se la sarebbe presa in
spalla, ed avrebbe traslocato altrove, diffidando tutti dal volerlo prendere a
simbolo.
Ma è solo una mia opinione.
RIFERIMENTO 17/11/2009
CROCI E PATIBOLI VARI
da Carla Bergamo
Alle volte penso: "E se invece che sulla croce fosse finito sulla forca, quella
con il cappio eccetera?", o si fossero utilizzati altri mezzucci poco ortodossi,
diciamo così... secondo voi staremmo qui a discuterne? Non lo sapremo mai.
RIFERIMENTO 18/11/2009
CROCI E PATIBOLI VARI/2
da Alessandro Ceratti
Cara Carla, guarda che la croce a suo tempo, era un metodo di esecuzione
capitale tra i più ignominiosi, equivalente in qualche modo alla nostra forca.
Sia perché era particolarmente crudele sia perché era riservato proprio alla
feccia. Infatti i cittadini romani giustiziati non venivano crocifissi, ma
decapitati (tant'è). S. Paolo è stato decapitato. La croce poi si è nobilitata
come mezzo di esecuzione capitale proprio in virtù di chi ci è salito sopra.
RIFERIMENTO 18/11/2009
LA REPUBBLICA DI NOI BANANE
da Carla Bergamo, S. Paulo
Qui si dice banana di un individuo ingenuo e facilmente ingannabile. L'Italia
sembra sempre più a una repubblichetta di un paese in via di sviluppo. Grandi
opere, per lasciare il segno nella storia (e magari riempire le tasche con il
famoso diecipercento), e trascurare tutti quegli interventi minori in
infrastrutture che tanto servono al quotidiano dei cittadini/contribuenti.
Quanto al crocifisso e affini, caro Ceratti, conosco la storia. La mia era solo
un'ipotesi; permetti che se Cristo fosse stato decapitato sarebbe stato
difficile simbolizzarlo. O no?
Avevamo capito tutti quello che intendeva dire Carla. Come mai Ceratti no? (csf)
CORRIDOIO CELESTE / 2
da Vittorio Grondona – Bologna
Anche questa volta non sono d’accordo con CSF. Forse ho ricordi diversi dai suoi
anche sull’Autostrada del Sole (1956/1964) che per quanto ne so, contribuì molto
al rilancio dell’economia nazionale… Il problema è che di solito chi ha gusto
non ha il potere.
Ho detto forse il contrario? Ho detto: "Io ricordo come fosse ieri quelli che
definivano ecomostro l'Autostrada del Sole". Altro postulato: chi ha gusto non
ha il potere. Chi l'ha detto? Dove sta scritto? E che cosa è il gusto? (csf)
FRATELLI GRAVIANO
da Vittorio Grondona - Bologna
I Graviano sono due fratelli, Giuseppe e Filippo. Spatuzza ha dichiarato nel
processo di avere ricevuto le note confidenze da Giuseppe che, come è noto, ha
rifiutato di deporre. Parlerà solo quando sarà il momento di parlare. Chi invece
ha dichiarato di non avere mai conosciuto Dell’Utri e Berlusconi è Filippo, del
quale Spatuzza non ha mai parlato… In sostanza la notizia da prima pagina non
c’era per buona pace di Antonio Polito. I giornalisti che si pungono
continuamente come i capponi di Renzo sono dannosi per la buona informazione.
RIFERIMENTO 13/12/2009
UNO: TRAVAGLIO CONTRO POLITO
di Marco Travaglio per "Il Fatto Quotidiano"
Ora che persino Antonio Polito s'è accorto che "questo è regime" e l'ha scritto
sul Riformista, informando così i parenti stretti, potremmo dichiararci appagati
e riposare sugli allori. Purtroppo il direttore del samizdat arancione, già
organo del finto partito Le Ragioni del Socialismo (ovviamente a carico nostro),
ora trasformatosi in una strana cooperativa che fa capo agli Angelucci (noti
cooperatori di mutuo soccorso), è giunto alla drammatica conclusione in seguito
all'unica cosa buona del governo Berlusconi: il taglio dei fondi pubblici ai
giornali (la seconda saranno le dimissioni).
Intendiamoci: la norma, come chiede anche Fini, deve salvare le vere cooperative
di giornalisti, come il Manifesto, e forse anche i giornali veri di partiti
veri: Secolo d'Italia, Padania, Unità, Liberazione. Almeno finché resta il
finanziamento pubblico, i partiti han diritto a dirottarne una quota per
comunicare le proprie eventuali idee. Per tutto il resto, o un giornale si
mantiene con i lettori e la pubblicità, o chiude. Come ogni impresa in ogni
mercato libero.
Purtroppo il Riformatorio non conosce la parola "lettori", essendone sprovvisto.
E così, mentre predica liberismo e blairismo à go-go, difende quel residuo di
socialismo reale che sono i soldi dello Stato ai giornali. Ben sapendo che i
compagni Angelucci sono tanto bravi e tanto buoni, ma senza i 2,5 milioni di
euro dallo Stato, lo chiudono. Anche perché ha più vicedirettori (quattro) che
abbonati.
Di qui la disinteressata denuncia di Polito El Drito. Non c'era regime quando
furono cacciati Biagi, Luttazzi e Santoro, infatti El Drito attaccò chi gridava
al regime. Non c'era regime quando chiusero "Raiot", anzi, intervistato da
Sabina Guzzanti per "Viva Zapatero!", El Drito spiegò con quell'aria da figaro
napoletano intento a spruzzare il proraso che "la Rai ha tutto il diritto di
chiudere il programma".
Non c'era regime nemmeno quando una sua firma di punta, tal Piroso, censurò su
La7 un servizio su mafia e politica: anzi El Drito diede ragione al censore. Ora
che Tremonti, finalmente, ci risparmia il fastidio di pagare giornali che ci
guardiamo bene dall'acquistare, El Drito scopre il regime.
Forse dimentica che è proprio nei regimi che lo Stato finanzia la stampa. E si
scorda che quegli angioletti degli Angelucci ricevono altri 7,8 milioni l'anno
(dato del 2008) per l'altro giornale che mandano in edicola, quello di destra:
Libero. Che di vicedirettori ne ha addirittura sei, ma almeno ha pure dei
lettori. Eppure incassa montagne di soldi pubblici in quanto, a un certo punto,
divenne organo ufficiale del noto Movimento Monarchico Italiano.
Di buon mattino infatti, dopo l'alzabandiera, la riunione di redazione di Libero
si apre con la Marcia Reale. Poi prende la parola il direttore, Maurizio
Belpietro principe di Val Cismon e Val Brembana. Almeno quando non è impegnato
in battute di caccia alla volpe nella tenuta di San Rossore. Nel qual caso gli
subentra l'aiutante di campo Franco Bechis conte della Margarita.
Molto ascoltati anche il palafreniere di corte, Filippo Facciridere cavaliere di
Ripafratta; il damo di compagnia Davide Giacalone di Val Mammì; la voce bianca
della cappella reale, Mario Giordano marchesino di Canelli e Passerano Marmorito;
e la baronessa Daniela Santanchè Serbelloni Mazzanti Viendalmare.
Milioni ben spesi, quindi, quelli a Libero, se si pensa che servono pure a
mantenere nobiluomini come Luciano Moggi duca di Monticiano e Civitavecchia,
attualmente ristretto nelle segrete del palazzo da cui è appena fuggito
monsignor Renato Farina de' Betullis al seguito del marchese Littorio Feltri di
Forlipopoli, noto per la raffinatezza dei modi, dunque promosso a primo addetto
alle scuderie della reggia di Arcore, da tempo vacanti. Si spera che il regime
repubblicano non voglia spegnere queste ultime nobili voci della Real Casa. Viva
il Re!
RIFERIMENTO 13/12/2009
DUE: POLITO CONTRO TRAVAGLIO
di Antonio Polito per "Il Riformista"
Vedi come vanno le cose in Italia. Nasce un giornale che si chiama il Fatto
quotidiano perché annuncia che, finalmente, farà parlare i fatti in un mondo
dell'informazione dove i fatti non si pubblicano. E poi, quando succede un
fatto, non lo mette neanche in prima pagina. Insomma, c'è fatto e fatto. Il
coraggioso giornale di Travaglio, che appena una settimana fa titolava cubitale
«SPATUZZA E MILLS, BERLUSCONI NELLA TENAGLIA», e il giorno dopo «SPATUZZA:
BERLUSCONI FECE UN PATTO CON LA MAFIA», e il giorno dopo ancora «ALTRO CHE
SPATUZZA, BERLUSCONI INCONTRAVA I BOSS» (tutto scritto in maiuscolo perché il
Fatto è un giornale maiuscolo), ieri ha dato notizia in minuscolo, in un
occhiellino di prima, così, en passant, dell'esito dell'accusa in nome della
quale ha pure portato in piazza qualche decina di migliaia di onesti e candidi
giovani, e voleva portarci anche Bersani a gridare Berlusconi mafioso: «Graviano:
mai detto niente a Spatuzza».
Antonio Polito Gianpaolo Angelucci e Bruno Vespa - Cpoyright Pizzi
Che understatement inglese. Titoloni spariti, il Fatto non sussiste. (Roba che
neanche la Pravda, avrebbe detto un tempo l'ex fascistello sul suo Borghese, il
giornale di destra dove si è fatto le ossa come mattinale di questura vivente
tentando di mandare in galera gli ex di Lotta Continua).
Non avendo dunque ieri niente da scrivere sul fatto del giorno, non dico
un'autocritica ma neanche un'analisi, chessò, una cosa alla D'Avanzo che ieri ha
distrutto i magistrati dell'interrogatorio Spatuzza, il Fatto, o meglio lo
strafatto Travaglio, se l'è presa con noi del Riformista. Per lui, siamo una
vera ossessione. Ci ha dedicato tre editoriali in quindici giorni. Una campagna.
Il cui contenuto è stato apertamente indicato ieri: Travaglio ci vuole chiudere.
Non metaforicamente. Vuole proprio che chiudiamo. Applaude perciò Tremonti, che
«ha fatto l'unica cosa buona del governo Berlusconi»: abrogare i finanziamenti
pubblici che vanno alle testate politiche. Perché sono uno spreco. Non tutti
però. Solo i nostri. Travaglio trova infatti giusti quelli al Manifesto, e
ammette anche quelli ai giornali di partito: «Secolo d'Italia, Padania,
Liberazione e Unità».
E si capisce che li difenda, visto che quei finanziamenti finivano nel suo
stipendio nei lunghi anni in cui ha lavorato per l'Unità, senza mai
lamentarsene, e in quelli di Padellaro e Colombo che ora lavorano con lui, e che
tra stipendi, sprechi e cause perse (il monte querele di Travaglio da solo
affonderebbe un Titanic) hanno lasciato in dote a quella vecchia e gloriosa
testata un debito da far spavento, pagato in parte da quegli stessi militanti
del Pd che ora insulta. (A meno che la ragione per cui Travaglio salverebbe
l'Unità dalla scure di Tremonti non stia nel fatto che anche l'Unità è stata
capace ieri di censurare del tutto in prima pagina la deposizione di Graviano,
finita a pagina 12).
D'altra parte, anche l'altro stipendio di Travaglio viene dai contribuenti, e
cioè quello pagatogli dalla Rai per Annozero a furor di popolo, visto che è
l'unico giornalista capace di convocare una manifestazione di massa per farsi
rinnovare il contratto, dove rischia di perderlo solo se passa l'idea di Masi di
proibire la docu-fiction, perché ormai Travaglio fa fiction, fa l'attore,
essendo anche un po' fighetta, e recita in tv con sguardo straniato da Actor's
Studio testi fondati su mezze verità e intere balle, come da molti anni in qua
nel vano tentativo di incastrare Berlusconi, sforzo che deve essere proprio
maldestro se dopo tanto tempo e con un obiettivo così facile nel mirino non c'è
ancora riuscito. (Quando non fa l'attore, Travaglio fa editoriali televisivi
alla Minzolini, solo all'opposto, naturalmente pronto a condannare quelli del
Tg1 come un uso indebito della tv pubblica).
Questo tric-trac del giornalismo nostrano, ormai diventato autore di satira (il
Fatto di ieri annunciava: «Tra Cosa Nostra e Berlusconi spunta una cascata di
diamanti»), che vive in simbiosi con pm e poliziotti, e ci fa pure le vacanze
insieme anche quando sono indagati per favoreggiamento alla mafia, non è il
primo e non sarà l'ultimo a volerci chiudere con l'argomento che siamo un
piccolo giornale (non abbastanza piccolo da ignorarci, però). Si vede che in
sette anni di vita ne abbiamo rotte di scatole.
Travaglio ci fa venire in mente un cartello esposto in una salumeria della
nostra infanzia, che diceva: «Più conosco gli uomini e più amo le bestie», nel
senso che più si conosce lui e più si rivaluta il lato liberale del
berlusconismo. Che è minuscolo, è vero, ma che almeno non arriva - non ancora,
per lo meno - a chiudere i giornali come farebbe lui se solo ne avesse il
potere. Per parte nostra, tranquilli: hic manebimus optime.
RIFERIMENTO 13/12/2009
POLITO E TRAVAGLIO OGGI IN LOTTA
Senza esclusione di colpi. Non serve dare torti o ragioni. Ognuno legga e decida. Direi che è facile. Un unico commento da parte mia. Anche Polito, come molti altri in Italia, cade nello strano ragionamento: Graviano smentisce Spatuzza quindi Spatuzza non è credibile. Qualcuno si aspettava che Graviano dicesse che Spatuzza aveva detto la verità? Se lo avesse fatto sarebbe stato Graviano il pentito, non solo Spatuzza. Graviano è la mafia e fa gli interessi della mafia non quello dei giudici. Quindi, ovviamente, smentisce. E allora? La mia impressione è che male abbiano fatto i giudici a tirare in ballo Spatuzza in un processo di appello in cui non ce ne era bisogno. Ma contemporaneamente mi viene il sospetto che Spatuzza e Graviano facciano sempre parte della stessa organizzazione (csf)
RIFERIMENTO 13/12/2009
POLITO E TRAVAGLIO OGGI IN LOTTA
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Claudio, direi che con rinculo unico e una graffiante arrampicata sugli specchi,
il comissario Davanzoni con questo articolo, mette daccordo tutte e due...
http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/cronaca/mafia-12/davanzo-processo/davanzo-processo.html
...ah, non pensavo che in Italia fosse ancora in voga il più becero oscurantismo
e le Tv fossero tarate sul tg1 e retequattro. La mia riceve quasi mille canali e
quando è accesa, è tarata sui documentari Sky. Che sfiga!