Aveva 82 anni. Vinse Canzonissima nel 1959 e
partecipò diverse
volte a Sanremo. Negli anni '60 fece anche del cinema
E' morto il cantante Joe Sentieri
Capostipite degli 'urlatori'
Sentieri è il terzo dal basso
ROMA - Si è spento all'età di 82 anni un interprete storico
della canzone italiana. Joe Sentieri, al secolo Rino Luigi Sentieri,
nelle settimane passate era stato colpito da un ictus ed era stato
ricoverato all'ospedale Santo Spirito di Pescara, dove è morto.
Nato a Genova il 3 marzo 1925, era considerato, insieme a Tony Dallara,
un capostipite della scuola degli 'urlatori'. Per molto tempo è stato
anche ricordato per il salto con cui terminava le sue esibizioni, una
sua nota stilistica. Ma il motivo di quel salto era un altro, come lui
stesso ebbe modo di spiegare: "Ero contento, quando cantavo, ma le
canzoni italiane erano così banali. Ero tornato dall'America, dove
cantavo un altro genere di canzoni, da Brel a Sinatra, e trovandomi ad
interpretare delle canzoncine così, saltavo dalla gioia di aver finito,
ed è rimasto impresso a tutti". "E' una situazione a doppio taglio,
perché - disse Sentieri- la gente mi ricorda ancora adesso che sono
passati 40 anni, come quello del 'saltino' ed è un po' poco".
Nel 1959 vinse Canzonissima interpretando il brano Piove di
Domenico Modugno. Ha partecipato anche ad alcune edizioni del Festival
di Sanremo lanciando motivi di successo come Quando vien la sera,
con cui si aggiudicò il terzo posto, mentre arrivò quarto con E'
mezzanotte.
Cresciuto in un quartiere popolare nella zona portuale di Genova, Joe
Sentieri cominciò la sua carriera negli anni Cinquanta esibendosi sulle
navi da crociera e sui transatlantici che coprivano le rotte dall'Europa
verso le Americhe. E proprio lì Sentieri proseguì la sua attività per
una decina di anni prima di tornare in Italia. Al rientro in patria,
smise di cantare e aprì un albergo in collina a Genova. Nel 1960 arrivò,
grazie al suo editore musicale, al festival di Sanremo.
Altra grande passione di Sentieri, oltre la pittura, è stato il cinema:
dopo vari spazi pubblicitari in Carosello, approdò sul grande schermo,
dove tra gli altri, fece un film con Ornella Muti dal titolo La
moglie più bella, di Damiano Damiani. La sua ultima interpretazione
è stata in Io ho paura del 1977.
I funerali si terranno domani a Pescara. Nel luglio del 2004 gli venne
assegnato il vitalizio previsto dalla legge Bacchelli.
(27 marzo 2007)
