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ADDIO ROBIN  WILLIAMS

TIBURON 12 AGOSTO 2014

 

Da La Repubblica.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Addio a Robin Williams (Foto da La Repubblica.it)

Robin Williams, il cordoglio dell'Italia.

Pieraccioni: "Orgoglioso del suo autografo"

 

Dopo i messaggi giunti dalle più importanti personalità del mondo, anche il nostro Paese saluta il "capitano" Williams. "È doloroso accettare che il nostro angelo guida de L'attimo fuggente non sia più tra noi!", ha dichiarato il produttore Aurelio De Laurentiis
 
Tra i primi a dire addio a Robin Williams, morto probabilmente suicida all'età di 63 anni questa notte, ora italiana, per cause ancora da accertare (si parla di soffocamento), c'è l'attore e regista Leonardo Pieraccioni. Ricorda: "Avevo tredici anni e scrissi a Williams per avere un autografo. Mi arrivò una sua foto dall'America rendendomi davvero felice", scrive sull proprio profilo Facebook. "Grattai col dito sulla firma per vedere se era stampata o era vera. Era vera. Ciao grande!".

Il produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis, lascia la sua testimonianza con un tweet: "È doloroso accettare che il nostro angelo guida de L'attimo fuggente non sia più tra noi!".

"Era un fiume in piena e sapeva arrivare alla gente, farli ridere e piangere in pochi secondi, la prima volta che mi proposero un suo film mi spaventai",
spiega Carlo Valli, il doppiatore italiano che "diede" la voce a Robin Williams in ben 35 film ma che non ebbe mai la fortuna di incontrarlo personalmente.
 
"È un grande dispiacere perché siamo tutti cresciuti con lui", ha commentato Maria Grazia Cucinotta alla notizia. "Un colpo al cuore, soprattutto per chi, come noi, fa un mestiere che spesso coincide con la solitudine ed è ostaggio dell'egoismo di questa società. Lo avevo incontrato a Los Angeles in occasione di varie manifestazioni cinematografiche. Per noi attori Williams era diventato un pezzo della nostra vita. Chiunque lo conosceva ne parlava bene. La verità", ha aggiunto la Cucinotta in riferimento alle ipotesi di suicidio che si stanno diffondendo in queste ore, "la sa solo lui".

"È stato un bravo attore. Nel suo sguardo c'era una malinconia che lo rendeva molto bravo ma che lo faceva soffrire più di tanti altri". Il regista Marco Risi ricorda Williams. "Ultimamente si vedeva poco e intuivo che ci fosse qualcosa che avesse a che fare con la sua forte malinconia. Mi dispiace perché se ne va un bel personaggio. Sinceramente la notizia non mi ha colto completamente di sorpresa. Era come se nel suo sguardo ci fosse qualcosa di veramente molto sofferto. Si sa poi che i comici e quelli che fanno molto ridere", ha continuato Risi, "sono quelli che soffrono di più. Totò nella vita era serissimo, Tognazzi, che era un comico, aveva momenti di grande malinconia, come anche Walter Chiari. Sordi, invece, faceva eccezione".

Anche nel mondo della musica la notizia della scomparsa dell'attore è stata toccante: "Una sorpresa per tutti, un grande dolore nel mondo dello spettacolo", dice Fiorella Mannoia. "I suoi film e le sue interpretazioni sono momenti indimenticabili e mai avrei creduto che dietro quel volto sempre sorridente si nascondesse un tale dramma. Se davvero si fosse trattato di suicidio è solo la conferma di come una malattia come la depressione non venga spesso compresa. Purtroppo non basta essere benestanti per contrastare questo malessere trasversale".

"Ho conosciuto Williams 10 o 15 anni fa", ha raccontato Maurizio Costanzo, "al Parioli durante una puntata del Maurizio Costanzo Show. All'epoca non ne ricavai l'impressione di una persona depressa ma, al contrario, molto allegra e carina. La sua morte mi ha molto colpito e dispiaciuto perché è una morte costruita: se ha tentato il suicidio vuol dire che ci è arrivato via via, nel tempo".

"Non posso che esprimere un senso di fratellanza per la perdita di un carissimo amico che ho sempre stimato". Sono queste le parole scelte dal regista Franco Zeffirelli per commentare la morte di Robin Wiliams.

"Un immenso dispiacere. Era un artista bravo che ricorderemo per le sue interpretazioni che hanno permesso a molti di sorridere e divertirsi", ha dichiarato Franca Valeri. "Stento ancora a credere che un attore di questo livello se ne sia andato in questo modo. Io non credo ci possa essere un legame tra cinema e solitudine, tutto dipende dalla propria mentalità e dalla forza dal carattere".

"Ebbi la fortuna di intervistarlo ed ho il ricordo di un uomo fantastico con il dono di saper davvero far divertire molto", ricorda la presentatrice Mara Venier. "Con la troupe di Domenica In lo intervistammo all'interno di Villa Borghese e fummo costretti a interrompere le riprese perché lui faceva battute in continuazione. Durante l'intervista si mise a scherzare sulla mia prosperosità definendo i miei seni 'due Golden Globe'. Purtroppo il legame tra cinema comico e solitudine è netto. La solitudine appartiene a tutto il mondo dello spettacolo, anche se siamo circondati da persone che ci gratificano continuamente. In particolar modo, e anche per esperienza personale, credo che l'attore comico sia tendenzialmente un essere molto triste e solo".


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Addio a Robin Williams (Foto da La Repubblica.it)

 

Robin Williams

 

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