ADDIO A LAURA ANTONELLI LADISPOLI (ROMA) 22 GIUGNO 2015 |
Da La Repubblica.it |
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Laura Antonelli - Foto dal sito di La Repubblica.it
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E' morta Laura Antonelli, ha fatto sognare gli italiani
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Con
le sue vestaglie succinte, le calze con la riga, le curve morbide e quel
viso indimenticabile aveva fatto sognare gli italiani nel corso degli anni
Settanta. E' morta a Ladispoli, vicino a Roma, l'attrice Laura Antonelli.
Avrebbe compiuto 74 anni a novembre. A dare l'allarme stamattina è stata la
donna delle pulizie che l'ha trovata per terra in casa, viveva sola. Aveva
raggiunto la popolarità con film cult come Malizia di Salvatore
Samperi (1973) e Sessomatto di Dino Risi conquistando il titolo di
icona-sexy del nostro cinema, ma aveva lavorato anche con grandi maestri
come Visconti, Scola e Patroni Griffi. Addio a Laura Antonelli, la bellezza che ha fatto sognare generazioni Gli esordi: caroselli e fotoromanzi. Nata a Pola in una famiglia istriana, il 28 novembre 1941, da ragazza, ormai trasferita a Roma, sembrava destinata a fare l'insegnante di educazione fisica, ma subito dopo aveva girato alcuni caroselli pubblicitari e si era messa in luce come attrice di fotoromanzi. Il suo vero nome era Laura Antonaz Il debutto nel cinema avvenne a 25 anni con Le sedicenni (opera prima di Luigi Petrini, 1966), presto seguito da altri film che rivelano il suo irresistibile e morbido sexy-appeal. Venere dall'aria dolce e dallo sguardo sognante (in parte merito della miopia), nel 1971 conquistò il cuore di Jean-Paul Belmondo durante le riprese de Gli sposi dell'anno secondo (Jean-Paul Rappeneau). Il primo grande successo come protagonista lo ottenne con Il merlo maschio (1971) di Pasquale Festa Campanile, commedia erotica ambientata a Verona, dove recita, insieme a Lando Buzzanca, in dialetto veneto. Laura Antonelli, da Malizia a Passione d'amore: le locandine dei suoi film Il boom di Malizia e l'esplosione della sua bellezza. Poi arrivò l'exploit di Malizia di Salvatore Samperi, era il 1973), il produttore Clementelli avrebbe voluto per il ruolo di protagonista Mariangela Melato ma il regista fece pressioni per la Antonelli che aveva visto nel film di Festa Campanile. Il film incassò 6 miliardi di lire dando ragione alla scelta di Samperi e catapultando l'attrice nell'immaginario erotico degli italiani grazie alla sua cameriera sensuale che oltre a far girare la testa al padre vedovo (Turi Ferro) popola i sogni dei due figli maschi. A contribuire alla bellezza della Antonelli la fotografia del premio Oscar Vittorio Storaro. Il personaggio di Angela valse all'attrice un David di Donatello e un Nastro d'argento come miglior attrice. Attraversò gli anni '70 esibendo sullo schermo le sue forme senza veli ("In fondo ci spogliamo tutti una volta al giorno"), arrivando a moltiplicarsi nei divertenti episodi di Sessomatto (Dino Risi, 1973) Vai al sito di La Repubblica.it per informazioni complete e collegamenti vari. |
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