Addio a Raimondo D'Inzeo - Roma 15 Novembre 2013 |
ADDIO
PIERO D'INZEO ROMA 13 FEBBRAIO 2013
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Equitazione, morto Piero D'Inzeo: conquistò sei medaglie olimpiche
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Con il fratello Raimondo, scomperso recentemente, ha costituito una coppia di cavalieri da leggenda partecipando a ben 8 edizioni dei Giochi. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha disposto la camera ardente nel salone d'onore del Coni al Foro Italico |
Piero aveva partecipato a otto edizioni dei Giochi (da Londra 1948 a Montreal 1976), come suo fratello Raimondo. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha disposto la camera ardente nel salone d'onore del Coni al Foro Italico. Elegante, raffinato, un vincente, con il fratello toccò l'apice ai Giochi di Roma del 1960. Raimondo conquistò la medaglia d'oro e lui quella d'argento nella gara a ostacoli. Un secondo posto che Piero considerò al tempo stesso la medaglia più dolce e amara. Maggiore dei due fratelli, Piero si formò come cavaliere sotto la guida del padre Costante, sottufficiale dell'esercito. Il sui primi podi olimpici furono a Melbourne, nel 1956: medaglia di bronzo individuale in sella ad Uruguay e argento a squadre. Ai Giochi Olimpici aveva debuttato 8 anni prima a Londra (1948) con Briacone. Argento e bronzo agli Europei del 1961 e 1962, a Tokyo 1964 fu nono (su Sunbeam) nell'individuale e bronzo a squadre. Settimo a Città del Messico nel 1968 (con Fidux) e ancora bronzo nel concorso a squadre a Monaco '72 (con Easter Light). Chiuse la sua leggendaria carriera olimpica a Montreal. Tra le altre affermazioni, vinse tre volte la King George Gold Cup a Londra. E inoltre il cavaliere che vanta il maggior numero di successi, sette, al Concorso Ippico Internazionale di "Piazza di Siena"
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Addio a Piero D'Inzeo
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