Chiuso con la formula "il fatto non sussiste" il processo per direttissima al direttore del "Giornale", accusato di aver tentato di evadere dai domiciliari con cui sconta la condanna per diffamazione.

Alessandro Sallusti (Foto da TG1 On Line)

MILANO - Alessandro Sallusti è stato assolto dall'accusa di essere evaso dai domiciliari disposti per la condanna definitiva per diffamazione. E' finito così il processo per direttissima a suo carico. Sallusti è apparso visibilmente commosso quando il giudice delle direttissime di Milano lo ha assolto dall'accusa di essere evaso dai domiciliari. Lo si è appreso da alcune fonti vicine al direttore del Giornale, che si è presentato in tribunale a Milano per il processo che si è tenuto a porte chiuse. Come ha spiegato l'ex ministro Ignazio La Russa, uno dei componenti del pool difensivo del direttore, Sallusti è stato assolto con la formula "perché il fatto non sussiste", mentre il pm aveva chiesto per lui sei mesi e venti giorni di pena per l'accusa di tentata evasione.

LA COMMOZIONE DEL GIORNALISTA. "Il giudice ci ha dato ragione - ha spiegato La Russa - perché ha valutato che non è mai stata violata la norma, poiché il direttore non è mai uscito dalla sfera di vigilanza della polizia giudiziaria". Nei giorni scorsi, infatti, Sallusti dopo essere stato accompagnato nella sua abitazione per scontare i domiciliari per la condanna per diffamazione aveva compiuto un gesto simbolico uscendo di casa. Da qui il processo per evasione che si è concluso con l'assoluzione. Un'assoluzione che fa cadere anche la sospensione per il giornalista disposta nei giorni scorsi dall'Ordine dei giornalisti come atto dovuto perché pendeva una misura cautelare a suo carico. Per Sallusti resta la detenzione ai domiciliari disposta dal tribunale di sorveglianza di Milano per scontare la pena per diffamazione.

venerdì, 14 dicembre 2012

da TG1 On Line