della fotografia, ha collaborato con i maestri del cinema italiano
E' morto Tonino Delli Colli
lavorò con Fellini e Pasolini
Tonino Delli Colli
ROMA - E' morto improvvisamente la scorsa notte nella sua
abitazione romana Tonino Delli Colli. Da oltre 60 anni lavorava nel cinema
come direttore della fotografia a fianco di registi come Pasolini,
Monicelli, Risi, Fellini, firmando decine di film, fino a La vita è
bella di Roberto Benigni, e vincendo sei Nastri d'argento e quattro
David di Donatello.
Nato a Roma nel '23, a 16 anni comincia a lavorare a Cinecittà come
assistente operatore di Ubaldo Arata e Anchise Brizzi. Il suo esordio come
direttore della fotografia è nel 1943 con Finalmente sì! col
regista ungherese Laslo Kish. Affina la sua arte con una lunga serie di
film commerciali e di successo. Nel 1952 gira il primo film italiano a
colori (Ferraniacolor) Totò a colori di Steno. E' l'operatore dei
grandi successi di Sergio Leone Il buono, il brutto e il cattivo
(1966) e C'era una volta il West (1968).
Ha vinto sei Nastri d'argento, nel 1965 per Il Vangelo secondo Matteo
(1964) di Pasolini, nel 1968 per La Cina è vicina (1967) di Marco
Bellocchio, nel 1982 per Storie di ordinaria follia (1981) di Marco
Ferreri, nel 1985 per C'era una volta in America (1984) di Sergio
Leone, nel 1987 per Il nome della rosa (1986) di Jean Jacques
Annaud e nel 1998 per Marianna Ucria di Roberto Faenza.
Quattro i David di Donatello, conquistati nel 1982 per Storie di
ordinaria follia, nel 1987 per Il nome della rosa, nel 1997
Marianna Ucria e nel 1998 per La vita è bella. Ha anche
interpretato se stesso nel film L'intervista di Federico Fellini.
(17 agosto 2005)