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Delia Scala ci ha lasciati

Delia Scala e' morta stamattina. Lo rendono noto persone della famiglia. Era nata a Bracciano (Roma) nel 1929. Viveva a Roma.
Nome d'arte di Odette Bedogni, Delia Scala si era iscritta alla scuola di ballo della Scala gia' a otto anni comparendo in numerosi balletti. Il nome d'arte fu assunto con il suo ingresso nel mondo del cinema: fu scoperta da Luigi Zampa che le affido' una parte in 'Anni difficili'. Seguirono diverse pellicole prima del passaggio al teatro di rivista nel 1954 con Carlo Dapporto in 'Giove in doppiopetto'.
In questo campo affermazione e e popolarita' arrivano con i musical di Garinei e Giovannini: da 'Buonanotte Bettina' (1956) a 'L'adorabile Giulio' (1957) da 'My Fair Lady' (1964) a 'Il giorno della tartaruga' (1965) e 'Rinaldo in campo' (1966).
In tv, dove raggiungera' il massimo della popolarita', rimanendo esempio inimitabile per tutte le soubrette a venire e icona di una tv dalla qualita' ineguagliabile, arriva nel '56 come protagonista con Nino Taranto del varieta' di Marchesi e Metz 'Lui e lei'. Del '59 e' la Canzonissima piu' memorabile (ricordata di recente anche nelle celebrazioni dei 50 Rai) con Panelli e Manfredi e del '68 una Delia Scala Story che gia' ne celebrava la verve, la simpatia, la professionalita' . Nel '70 e' stata accanto a Lando Buzzanca per Signore e signora. Ha continuato a lavorare in tv, prima in Rai poi anche in Mediaset per anale 5, con altri spettacoli di varieta' e sit com. L'ultima, con Gerry Scotti per Canale 5 fino al 1999, Io e la mamma.


15 Gen 2004

 

DELIA SCALA: DAPPORTO, PER ME PUNTO DI RIFERIMENTO

Roma, 15 gen. - (Adnkronos) - Un ricordo dolce, quasi materno, quello che Massimo Dapporto ha di Delia Scala. La soubrette, infatti, aveva lavorato a lungo con suo padre, Carlo Dapporto, recitando in commedie di successo. ''E' stata la prima soubrette moderna -spiega- Ancora adesso mi capita di rivedere quei film in bianco e nero in cui si vedeva quanto fosse bella. Per sua scelta si era ritirata dallo spettacolo, ma ora che non c'e' piu' fisicamente lascia un vuoto 4 incolmabile. Era un punto di riferimento, era molto legata a mio padre e anche a me''. Dapporto non ha dimenticato quando agli inizi della sua carriera ''Delia Scala mi venne a vedere. Tenevo molto al suo giudizio e lei mi disse che avevo ancora tanto da imparare''. E poi ''durante la registrazione di un programma a Livorno mi regalo' un quadro di mio padre che conservo ancora oggi. Raffigurava un clown sotto un tendone da circo''. L'attore, infine, e' convinto che con la scomparsa di questi grandi personaggi ''si sente che sta finendo un periodo in cui ci si divertiva in una maniera piu' onesta''. (Rif/Pn/Adnkronos)

 

Corriere della Sera - Cultura e spettacolo
15 gen 15:14   Spettacolo: e' morta Delia Scala

ROMA - Delia Scala, attrice e ex soubrette, e' morta oggi a Roma. La Scala, 74 anni, e' diventata famosa recitando nelle commedie di Garinei e Giovannini degli anni '50 e '60 come Buonanotte Bettina (1956), Delia Scala Show (1960), Rinaldo in campo (1961) e My Fair Lady. Memorabile la sua partecipazione a Canzonissima del 1960. L'attrice si ritiro' dalla carriera a soli 35 anni. (Agr)

 

REUTERS

15 Jan 2004 17:41

Morta a Livorno l'attrice e soubrette Delia Scala 

di Antonella Cinelli

ROMA (Reuters) - Delia Scala, attrice e soubrette dalla carriera poliedrica, si è spenta la notte scorsa nella sua abitazione livornese a 74 anni. Lo ha confermato un familiare.

"Delia Scala è morta alle 4 per una malattia, nella sua abitazione a Livorno", ha detto a Reuters un familiare, raggiunto telefonicamente.

L'artista - che era nata a Bracciano nel 1929 e il cui vero nome era Odette Bedogni - viveva nella città toscana dal 1984.

"Con lei si accendeva il palcoscenico", ha detto a Reuters il presentatore Pippo Baudo ricordando l'amica. "Era vivace, aveva una gran forza e originalità. Faceva suo ogni personaggio, recitava con piglio tutto personale".

Formatasi come ballerina alla scuola di danza della Scala di Milano, aveva debuttato come attrice nel film "Anni difficili" (1948) di Luigi Zampa alla fine degli anni Quaranta, passando poi al cinema e alla televisione.

Il cinema la vide protagonista di successi come "Napoli milionaria" (1949) e "Signori si nasce" (1960), accanto a Totò.

In teatro lavorò al fianco, tra gli altri, di Walter Chiari in "Buonanotte Bettina".

La sua partecipazione a "Canzonissima" del 1959 con Nino Manfredi e Paolo Panelli costituisce una pietra miliare nella storia della televisione italiana.

Nella seconda metà degli anni Novanta, Delia Scala aveva recitato al fianco di Gerry Scotti nella sit-com "Io e la mamma".

"Dopo Wanda Osiris, soubrette tradizionale dal piglio austero, nella televisione italiana arrivò questa ragazzina, questa specie di pagliaccetto, piccola, ma in grado di fare tutto e sempre con grande ironia", ha detto Baudo, ricordando la ballerina, la cantante - "Non aveva una gran voce ma cantava bene, ridendoci su" - e l'attrice.

"Basta rivedere due-tre duetti con (Domenico) Modugno nel 'Rinaldo in campo' (di Garinei e Giovannini, ndr) per capire quanto importante Delia sia stata".

L'artista avrebbe dovuto partecipare a "Buon compleanno Tv", il galà della Rai per i 50 anni della televisione italiana in onda la settimana scorsa e presentato da Baudo: "Era contenta, voleva esserci. Poi si è aggravata, e non ha potuto festeggiare con noi".

I funerali dell'attrice, fa sapere la famiglia, si svolgeranno in forma strettamente privata.

La scomparsa di Delia Scala

da SOLE 24 ORE

È morta oggi nella sua casa romana Delia Scala. La popolare soubrette degli anni '50 e '60, protagonista di memorabili varietá Rai, aveva 74 anni. Nome d'arte di Odette Bedogni, Delia Scala era nata a Bracciano (Roma) nel 1929. Si era iscritta alla scuola di ballo della Scala già a otto anni comparendo in numerosi balletti. Il nome d'arte fu assunto con il suo ingresso nel mondo del cinema: fu scoperta da Luigi Zampa che le affidò una parte in "Anni difficili". Seguirono diverse pellicole prima del passaggio al teatro di rivista nel 1954 con Carlo Dapporto in "Giove in doppiopetto". In questo campo affermazione e popolarità arrivano con i musical di Garinei e Giovannini: da "Buonanotte Bettina" (1956) a "L'adorabile Giulio" (1957) da "My Fair Lady" (1964) a '"l giorno della tartaruga" (1965) e "Rinaldo in campo" (1966). In tv, dove raggiungerà il massimo della popolarità, rimanendo esempio inimitabile per tutte le soubrette a venire e icona di una tv dalla qualità ineguagliabile, arriva nel '56 come protagonista con Nino Taranto del varietà di Marchesi e Metz "Lui e lei". Del '59 è la Canzonissima più memorabile (ricordata di recente anche nelle celebrazioni dei 50 Rai) con Panelli e Manfredi e del '68 una Delia Scala Story che già ne celebrava la verve, la simpatia, la professionalità . Nel '70 è stata accanto a Lando Buzzanca per "Signore e signora". Ha continuato a lavorare in tv, prima in Rai poi anche in Mediaset per Canale 5, con altri spettacoli di varietà e sit com. L'ultima, con Gerry Scotti per Canale 5 fino al 1999, "Io e la mamma".

15 gennaio 2004

Delia Scala
a cura di Andrea Giampietro
 

Nome: Odette Bedogni
Data e luogo di nascita: 1929, Bracciano, Viterbo, Italia
Eccellente professionista, dotata di una verve briosa e spontanea e di una forte carica comunicativa, artista completa e versatile, capace di affrontare ogni genere di spettacolo, ballerina dalle spiccate qualità acrobatiche, Delia Scala è stato il prototipo di tutte le future show-girl del piccolo schermo e ha incarnato il modello della ragazza dinamica, moderna ed emancipata. Ha coltivato sin da piccola la sua vocazione per lo spettacolo: all’età di otto anni si iscrisse alla scuola di danza della Scala di Milano, dove si era trasferita con la famiglia. Frequentò questa scuola per sette anni, comparendo in numerosi balletti, tra cui La bottega fantastica di Rossini e La bella addormentata nel bosco di Cajkovskij. Il primo tempo della sua carriera, col volto di ragazzina acqua e sapone che contrastava con il prototipo della maggiorata di allora, appartiene al cinema. Prese parte infatti a numerosi film, dai più impegnati - come Anni difficili (1947) di Luigi Zampa, Napoli milionaria (1950) di Eduardo De Filippo e Roma ore 11 (1952) di Giuseppe De Santis - alle commedie leggere - come Bellezze in bicicletta (1952) e Signori si nasce (1960), accanto al grande Totò -. Ma naturalmente la sua affermazione appartiene al teatro, quando la premiata ditta Garinei & Giovannini, la ingaggiò in una serie di commedie musicali, la prima delle quali è stata la celeberrima Giove in doppiopetto (1954), nelle quali rivoluzionò l'immagine classica della soubrette "imbambolata" dal fastoso guardaroba. Delia Scala alle doti di attrice aggiungeva la preparazione atletica come ballerina, che le permetteva anche di esibirsi in fantastici numeri acrobatici. Gli altri musical firmati G&G furono Buonanotte Bettina (1956), nel quale fece coppia con un altrettanto bravo Walter Chiari, L'adorabile Giulio (1957), Un trapezio per Lisistrata (1958), Delia Scala Show (1960), uno sfavillante show monografico a lei dedicato, Rinaldo in campo (1961), indimenticabile al fianco di Domenico Modugno, e Il giorno della tartaruga (1965). L'ultimo spettacolo a cui prese parte fu, nel 1964, un musical di fama e gradimento internazionale, My Fair Lady, allestito dalla produzione di Lars Schmidt con Remigio Paone e tratto dalla commedia di Shaw Pigmalione, nel quale Delia Scala dimostrava di aver notevolmente raffinato le sue grandi doti di attrice, cantante e ballerina. Oltre alla sua esemplare carriera teatrale (da cui si ritirò a soli trentacinque anni), l'attrice vanta un curriculum televisivo intenso, che comprende un’indimenticabile edizione di Canzonissima (1959-60) diretta da Antonello Falqui, con Paolo Panelli e Nino Manfredi, una rivista a schema coniugale con Nino Taranto (Lui e lei nel 1956 di Marchesi e Metz), un divertente varietà del sabato sera, Signore e signora (1970), nel quale insieme a Lando Buzzanca ripercorre con leggerezza e ironia le fasi di un tipico ménage della coppia, dal primo incontro al fidanzamento fino al matrimonio, il serial Casa Cecilia (1982-87) seguito da un altro impegno di tipo familiare sulle reti Fininvest, la sit-com Io e la mamma (1997-98) con Gerry Scotti, e altre partecipazioni che l'hanno sempre confermata come uno dei volti più cari al pubblico

Addio Delia Scala

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