Marco Martinelli regista dello spettacolo su Marco Pantani | |||||
ADDIO MARCO PANTANI |
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l Milan, per ricordare il tifoso
rossonero, giocherà con il lutto al braccio. Tomba: "Lasciato solo nel momento del bisogno" "Addio all'ultimo grimpeur" Lo sport piange Marco Pantani Prodi: "Di fronte alla morte meglio essere silenziosi"
Il presidente della Commissione europea, grande appassionato di ciclismo, turbato per la morte del "pirata", non vuole parlare: "Di fronte alla morte è meglio essere silenziosi". "Bisogna rispettare - aggiunge Prodi - questo dolore e questo lutto. Nessun commento". Parla invece il ministro La Loggia. "La morte di Pantani - dice il ministro - mi ha molto colpito: sono stato un suo tifoso. E' il segno di un dramma personale che forse non è stato sufficientemente compreso". "Avrebbe avuto bisogno di molto più aiuto e solidarietà - aggiunge - non soltanto dalla sua famiglia ma anche da parte dei tifosi". E se Galliani saluta "il grande tifoso rossonero" (oggi il Milan giocherà con il lutto al braccio) Alberto Tomba insiste sulla solitudine. "E' una vera tragedia - dice il grande sciatore - per i grandi campioni o per personaggi famosi si può passare troppo facilmente dall'amore, dalla loro esaltazione, fino all'odio. Questo mi pare che capiti con più frequenza proprio in Italia dove spesso non c'è equilibrio nei giudizi sulle persone. Credo che Pantani si sia trovato solo proprio nel momento in cui aveva più bisogno". "E' morto l'ultimo grande scalatore" è invece il commento di Jean-Marie Leblanc, patron del Tour de France. Il 'pirata' ha trionfato nella Grande Boucle del 1998, anno in cui ha messo a segno la storica accoppiata con il Giro d'Italia. "In quell'anno Pantani fece la storia - dice Leblanc - è stato l'ultimo grande esponente della generazione di scalatori che abbiamo potuto apprezzare negli ultimi dieci anni". 15 febbraio 2004
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LA SCHEDA
Marco Pantani, dagli anni d'oro alla caduta per i sospetti doping
La prima vittoria da professionista è arrivata nel 1994 nella tappa di Merano al Giro d'Italia. Quell'anno Pantani vinse anche la tappa di Aprica. Nel 1995 arrivano la vittoria nella tappa di Flumsberg al Giro di Svizzera, due tappe (Alpe d'Huez e Guzet Neige) al Tour de France ed il bronzo ai campionati del mondo di Duitama in Colombia. Nel 1996 rimane pressocchè fermo dopo l'incidente alla Milano- Torino occorsogli l'anno precedente. Poi, nel 1997, il passaggio alla Mercatone Uno ma la sfortuna sembra ancora perseguitarlo: una caduta al Giro (25 maggio, tappa di Castrovillari) lo costringe al ritiro, poi si riprende al Tour dove vince la tappa dell'Alpe d'Huez e di Morzine. Il 1998 è il suo anno migliore: vince due tappe (Piancavallo e Montecampione) e la classifica generale del Giro d'Italia, quindi va al Tour e vince le tappe di Plateau de Beille e Les Deux Alpes e la classifica finale entrando nella ristretta elite di coloro che hanno vinto Giro e Tour nello stesso anno. Il 1999 sembra avviarsi a diventare come il 1998 ma a Madonna di Campiglio, alla vigilia della 21esima tappa, mentre era in maglia rosa e dopo aver vinto quattro tappe (Gran Sasso, Oropa, Pampeago, Madonna di Campiglio), viene fermato per ematocrito alto. Da qui inizia la parabola discendente, con l'inattività dal 5 giugno 1999 al 22 febbraio 2000 e dal 24 febbraio al 13 maggio. Rientra per il Giro del Giubileo con partenza da Roma ma non riesce a terminarlo. Va al Tour e vince le tappe di Mont Ventoux e Courchevel. Poi ancora incertezze sul futuro fino al Giro di quest'anno in cui dimostra di voler tornare a certi livelli e chiude al 14esimo posto malgrado una brutta caduta. Non va al Tour, ma si ricovera in una clinica vicino Padova a giugno per disintossicarsi. Sono le ultime notizie ufficiali del Pirata prima della morte. 14 febbraio 2004
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