Io sono
chiesa
Ho una
croce per soffrire un altare per pregare.Un acqua santiera di lacrime,
un banco di prova,un silenzio d' attesa.Nella mia povera chiesa tu
entri Signore.Sei solo e ferito,tradito e deluso ,ma amico e fratello.Della
pesante tua pena da me deponi il fardello.Ti offro il mio cuore,in
comunione d'amore.Poi ,oltre la porta mi guidi e conduci e mi additi
e prometti lontana e splendente la tua cattedrale di luce.
Laura.P.
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Ora
ti conosco
Io sapevo
del tuo gesto d'amore per ogni tuo figlio di ieri, di oggi, e di domani
,sapevo della tua morte sulla croce,sapevo del dolore di Maria,e di
chi ti amava.Sapevo del tuo calvario sulla via crucis,sapevo molte
cose di te o Signore, ma non ti conoscevo. Non ti conoscevo perchč
la mia vita non conosceva nč croci , nč calvari, nč dolore. Ecco perchč:
sapevo di te ma non ti conoscevo,quella tua vita non mi apparteneva,
non capivo nel profondo dell'animo il tuo gesto, non potevo, perdonami
. Ora ti conosco e so che č tua quella luce che mi condurrą a te e
da Anna. L'unica cosa che chiedi č Amore.
Ora ti
conosco
Perdonami
o mio Signore
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Mauro
"Voi
pregate nella disperazione e nel bisogno; pregate piuttosto nella
gioia piena e nei giorni d'abbondanza. Poich'č non č forse la preghiera
espansione di voi stessi nell'etere vivente? Se versare la vostra
oscuritą nello spazio vi conforta, una gioia pił grande č versare
la vostra luce. E se piangete soltanto quando l'anima vi chiama alla
preghiera, essa dovrebbe mutare le vostre lacrime fino al sorriso.
Quando pregate v'innalzate a incontrare nell'aria quelli che pregano
nel medesimo istante; voi non potete incontrarli se non nella preghiera.
Perciņ questa visita all'invisibile tempio non sia che un'estasi e
una dolce comunione. Poichč se entrate nel tempio soltanto per chiedere,
non riceverete. Se entrate per umiliarvi, non sarete innalzati. E
se entrate per intercedere per altri, non sarete esauditi. Basta entrare
nell'invisibile tempio! Io non posso insegnarvi a prega re. Dio non
ascolta le vostre parole, se Egli stesso non le pronuncia con le vostre
labbra. E io non posso insegnarvi come pregano i mari, i monti, le
foreste. Ma voi, figli dei monti, delle foreste e dei mari, potete
scoprire la loro preghiera nel fondo del cuore. Tendete l'orecchio
nelle pacifiche notti e udrete mormorare, "Dio nostro, ala di
noi stessi, noi vogliamo con la Tua volontą. Desideriamo con il tuo
desiderio. Il tuo impulso trasforma le nostre notti che sono le tue
notti, i nostri giorni che so no i tuoi giorni. Non possiamo chiederti
nulla; tu conosci i nostri bisogni prima ancora che nascano; il nostro
bisogno sei Tu; nel darci pił di te stesso, ci dai tutto."
Gibran