Alla base, infatti, di ogni nostro lavoro sta la scelta di utilizzare spazi dove la gente mai si
aspetterebbe di assistere ad uno spettacolo: negli anni possiamo dire di esserci specializzati in
spettacoli in luoghi spesso dimenticati dalla città, ma così intriganti da suggerirci, quasi sempre, essi
stessi il testo da mettere in scena. Così abbiamo operato con Brecht in parchi pubblici, con Ionesco in saloni di ville, con Beckett in padiglioni
abbandonati di un ex-ospedale psichiatrico, con Apocalisse in spazi sacri, chiostri, biblioteche,
per poi arrivare a Shakespeare in parchi e giardini ed ancora a testi rinascimentali nei luoghi medicei.
In particolare, dal 1992, Zauberteatro propone, ogni estate, alla Villa Medicea di Careggi uno
spettacolo itinerante su Lorenzo il Magnifico, dal titolo "1492 - libri di Lorenzo". Lo spettacolo è stato
replicato per oltre cento sere, ottenendo un considerevole successo di pubblico. Ma anche gli altri
allestimenti di Zauberteatro sono di norma replicati per più anni, riscuotendo il seguito e l'approvazione
di un pubblico fedele.
Zauberteatro ha inoltre partecipato a diverse Rassegne e Festivals fra i quali ricordiamo:
"Extramura" (1987 e 1990), Teatro di Rifredi, Firenze; "Differenti Sensazioni" (1990 e 1991), Stalker
Teatro, Torino; "Il Teatro ed il Sacro" (1991), Arezzo; "Scenario" (1991), Voghera; "Roma Letteratura
'91" (1991), Teatro Ghione, Roma.
Fra gli ambienti nei quali Zauberteatro è stato chiamato a lavorare figurano, a Firenze, il Cenacolo
di Andrea del Sarto, la Villa Fabbricotti ed il suo Parco, il Giardino dell'Orticoltura, la Villa Vogel, la Villa
Strozzi, la Villa Medicea di Careggi, la vecchia torre dell'acquedotto di San Salvi, il convento di
Monteuliveto, l'Area Pettini-Burresi ed ancora, fuori dalla nostra città, la Villa Medicea di Cafaggiolo, il
Convento di Santa Caterina a Prato, gli ex-studi cinematografici di Torino, il Santuario di Fontelucente
a Fiesole, la Villa di Aliano a Montespertoli, San Vivaldo presso Montaione, San Vettore presso Gambassi, la Pieve del Bagnoro ad Arezzo e molti altri ancora quali chiostri, chiese, giardini, parchi.
In diversi casi Zauberteatro ha ottenuto l'accesso a spazi altrimenti vincolati da severe norme di
protezione paesaggistica ed artistica, grazie alla qualità delle rappresentazioni ed alla cura con la quale
il gruppo lavora in luoghi tanto delicati ed importanti, dove molta attenzione è dedicata alla
salvaguardia dei beni presenti ed al loro rispetto assoluto.
Chiaramente, non disprezziamo il poter lavorare in un teatro (quante comodità per noi, rispetto ad un
parco!), ma riteniamo impagabili le sensazioni che il pubblico può ricevere dal luogo particolare e quelle
che noi stessi riceviamo immersi in scenografie naturali ora grandiose, ora desolanti, ora cariche di
storia, tutte però non ricostruibili su un palcoscenico tradizionale. Non certo un teatro totalmente
condizionato dall'ambientazione il nostro: numerosi, e spesso radicali, gli interventi di rottura. Così
trovano una collocazione i monitor video sotto il diroccato serbatoio dell'acquedotto del manicomio, un
Oberon che guida gli spettatori in un parco Ottocentesco con ai piedi i pattini a rotelle, dei burattini che
si muovono con uno sgangherato teatrino ambulante sostituendo la shakespiriana compagnia di
comici, l'allegoria dei pianeti rappresentati con trottole fluorescenti sotto la quattrocentesca loggia di
Careggi.
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