A questo punto siamo arrivati al ricevitore.
Il ricevitore di un RADAR è di tipo a supereterodina, è una parola un pò difficile, ma in realtà, tutti i ricevitori radio da noi usati normalmente, walkmen, autoradio, televisori, sono a supereterodina.
Come funziona un ricevitore a supereterodina ?
Un ricevitore di questo tipo, il cui schema di principio si può vedere in figura, sfrutta l'effetto che si ha quando si fanno battere due segnali RF di frequenza diversa. In questo caso per battere significa mettere insieme, miscelare questi due segnali.
Mediante questo battimento si ottengono quattro segnali RF di frequenza diversa: due segnali hanno la frequenza dei segnali originali, mentre gli altri due avranno come frequenza, uno la somma, e l'altro la differenza.
Come esempio poniamo di dover ricevere un segnale con la frequenza di 1000Mhz e di generare un secondo segnale, questa volta di 1030MHz, mediante un oscillatore, chiamato oscillatore locale. Facendo battere questi due segnali tra loro, all'interno del mixer, otterremmo le seguenti frequenze: 1000Mhz, 1030Mhz, 2030Mhz e 30Mhz.
I segnali ottenuti in questo modo mantengono, a parte la frequenza, tutte le caratteristiche dei segnali originali. In uscita dal mixer si mettono dei filtri per prelevare solo la frequenza che interessa. Nei normali ricevitori radio si preleva il segnale differenza, nell'esempio precedente, 30Mhz. In questo modo si ottiene quello che si chiama conversione di frequenza.
Con questo sistema si realizza la sintonia del ricevitore semplicemente variando la frequenza dell'oscillatore locale, visto che la frequenza in uscita sarà sempre 30MHz, la frequenza sulla quale sarà sintonizzato il ricevitore risulterà essere uguale alla frequenza dell'oscillatore locale meno 30MHz.
Il segnale così ottenuto è chiamato media frequenza.

La descrizione appena letta, vale anche per le normali radio e TV di uso domestico. Anche se, in questo caso, sono presenti dei dispositivi per poter sintonizzare il ricevitore, sulla stazione radio o TV desiderata, nel modo più veloce e semplice possibile.

In un RADAR, invece, non c'è bisogno di fare zapping, ma è molto importante avere una altissima sensibilità e precisione nella sintonia.
Nei sistemi più moderni vengono usate due conversioni di frequenza, questo per ottenere una maggiore selettività.


Ci siete ancora ?
Purtroppo questa parte è un pò difficile da spiegare a chi non ha una qualche conoscienza tecnica in materia, comunque, TENETE DURO !!!

A questo punto il segnale a frequenza intermedia viene rivelato. Per rivelazione si intende estrarre le informazioni utili presenti nel segnale ricevuto.
Nei normali ricevitori radio le informazioni, musica, immagini televisive, pubblicità (purtoppo) e molto altro, vengono inserite nel segnale a radiofrequenza mediante la modulazione dello stesso.
La modulazione viene eseguita variando uno dei parametri del segnale RF, l'ampiezza, nel caso di modulazione di ampiezza (AM), oppure la frequenza, nel caso di modulazione di frequenza (FM). In questo modo le informazioni vengono trasportate dal segnale RF che, infatti, viene chiamato portante.
Da tutto questo si ricava che in uscita dai circuiti che eseguono la rivelazione del segnale si avrà un segnale elettrico che contiene le informazioni che erano state inserite, mediante la modulazione, nel segnale RF.

Nei RADAR, invece, il segnale RF non viene modulato, almeno non nel senso che è stato appena detto. La modulazione di un segnale RADAR è di tipo ad impulsi, perchè il segnale RF non è trasmesso in maniera continua, come per le normali trasmissioni radio, ma viene trasmesso un singolo impulso come è stato già detto in "cosè il RADAR".
Quindi un ricevitore RADAR rileva solo la presenza del segnale RF, ed essendo questo segnale l'eco di ritorno di un bersaglio va da sè che in uscita dal rivelatore sarà presente un segnale elettrico che indicherà la presenza di un bersaglio oppure l'assenza, nel caso non esca nessun segnale.
Oltre ad indicare la presenza del bersaglio, il segnale ricevuto contiene anche l'informazione della sua esatta distanza, che non è solo data dal tempo di ritorno del segnale, come spiegato in precedenza, ma anche dalla sua fase perchè, secondo la distanza del bersaglio, il segnale dell'eco ritorna al ricevitore con una fase leggermente diversa rispetto quella trasmessa. Questa differenza verrà in seguito sfruttata per distinguere i bersagli fissi da quelli in movimento.
Quindi per poter utilizzare questa differenza di fase, si esegue la rivelazione del segnale mendiante un circuito chiamato rivelatore di fase.
Nel rivelatore di fase viene fatto battere il segnale ricevuto a frequenza intermedia con il segnale generato da un oscillatore locale particolare chiamato COHO. Il COHO (COHerent Oscillator - Oscillatore Coerente) genera un segnale della stessa frequenza della media frequenza e con fase uguale al segnale trasmesso.
Il risultato che si ottiene dal battimento di questi due segnali all'interno del rivelatore di fase sarà, diversamente da quello visto per la conversione di frequenza, un segnale la cui ampiezza dipenderà direttamente dalla differenza di fase tra il segnale trasmesso e quello ricevuto.

A questo punto, il segnale così ottenuto, verrà mandato ad un convertitore analogico/digitale dove in segnale analogico sarà convertito in dati digitali per eseguire l'elaborazione per estrarre i segnali dei bersagli che interessano, aerei, da quelli che non interessano, montagne campanili e molto altro.


Finalmente ho concluso la parte analogica del ricevitore RADAR, ho cercato di spiegarla in maniera più breve e semplice possibile, spero di esserci riuscito.