Mi chiamo Andrea Fiale e sono nato nel 1968 a Gorizia, una città di cui non so niente, essendo andato via quando avevo appena nove mesi. Ho vissuto quindi per sei anni ad Augusta, in provincia di Siracusa, in una regione che occupa un posto d'onore nel mio cuore. Splendido mare, splendide temperature e gente davvero speciale. Dopo sei anni la mia famiglia si sposta a Genova - mio padre era un ufficiale della Guardia di Finanza - dove per quattro anni ho avuto il mare a portata di vista dalla mia finestra; anche qui splendidi ricordi di infanzia.
Nel 1979 ci trasferiamo a Trento, dove attualmente risiedo.
Due terzi della mia vita trascorsi in una città circondata dalle montagne: un gioiello di città e nella quale vivo benissimo, ma che talvolta mi sembra essere priva di anima. Quando proprio mi pare di non farcela, allora fuggo verso il mare: in Croazia, dove mi sento di casa nell'isola di Krk, oppure in Liguria, dove sovente mi piace ritornare, in Sicilia dove vivono amici speciali, in Sardegna, l'isola che ha spiagge in grado di dare punti alle tanto blasonate località tropicali, oppure, non da ultima, a Manfredonia, ai piedi del Gargano, la città dove sono nati i miei genitori e dove hanno sempre vissuto i miei parenti.
Se da un lato è stato un peso cambiare città, perdere di vista i propri compagni di scuola, abbandonare luoghi cari, dall'altra è stato un privilegio che mi ha permesso di vedere tanti posti nuovi e gente differente. La mia città di sangue e di elezione - soprattutto di elezione - è quindi Manfredonia, ma è a Trento che si svolge la mia vita.
Qui ho frequentato le Scuole Medie, il Liceo Scientifico e poi l'Università: nel 1996 mi sono laureato in Ingegneria dei Materiali, presso il primo Ateneo ad avere attivato in Italia questo bellissimo corso di studi.
Qui ho anche iniziato a frequentare corsi di sub presso le Rane Nere, un club affiliato alla FIPSAS e che si avvia verso i trentacinque anni di vita. Pare davvero una beffa, ma dopo avere vissuto per tanti anni con il mare accanto (anche se allora ero solo un bambino), mi decido ad avvicinare questo sport proprio in un paese che il mare ce l'ha a non meno di trecento chilometri!
Era il 1992 quando ho provato a respirare attraverso da una bombola (la maschera e le pinne già le usavo fin da quando ero ragazzo), ma si tratta di un sogno coltivato fin dall'infanzia, tant'è che a volte, quando sono intento a preparare le mie attrezzature da immersione in vista di una trasferta al mare o al lago, l'occhio mi sfugge verso un bibombola giocattolo con tanto di erogatore monostadio tipo Cousteau-Gargnat che tanto andava in voga negli anni settanta come salvagente per bambini e non può non scapparmi un sorriso! Certo che oggi con tutte le norme, certificazioni ed assicurazioni che vigono, un simile attrezzo sarebbe a dir poco fuorilegge…
Da allora è stato un susseguirsi di tuffi sotto il pelo dell'acqua: mare, ma anche tanto lago, dal momento che il Garda è dietro l'angolo.
Appena laureato faccio domanda per svolgere il servizio militare come ufficiale in Marina e sei mesi dopo mi trovo a … Merano a fare l'Alpino. Quante risate quando solevo dire ai ragazzi che io ero il primo Alpino di Mare e che al posto della penna nera avrei dovuto sfoggiare una bella lisca di pesce!
Tra tesi, servizio militare ed un bel po' di mesi trascorsi a Firenze lavorando per la General Electric (Nuovo Pignone) passano tre anni in cui non riesco a fare immersioni. Mi decido a tornare a Trento attirato da altre prospettive professionali. Alcune non sono esattamente quanto io vado cercando, ma alla fine trovo lavoro presso l'ex Sodalia, oggi insediamento di Telecom Italia, settore Information Technology, dove sono impiegato in qualità di sviluppatore di software per telecomunicazioni.
Continuiamo a parlare di cose divertenti: la mia attività subacquea subito si giova del "ritorno a casa": le Rane Nere mi accolgono a braccia aperte dopo un anno e mezzo di circolare spedite a Firenze ed io riprendo freneticamente il mio impegno subacqueo: frequento il corso da accompagnatore subacqueo (nel 1995 avevo conseguito il brevetto di terzo grado), poi quello di aiuto istruttore ed in ultimo quello di istruttore ad una stella FIPSAS. Il mio tempo libero finisce quasi tutto lì: immersioni trecentosessantacinque giorni all'anno, attività didattica ed impegno nel mandare avanti la vita sociale del circolo.
Frequento i pochi amici di sempre, con i quali ho condiviso i banchi dell'Università, ma ho anche tante fraterne amicizie sparse per l'Italia e per le quali mi rammarico di non avere tempo a sufficienza da passare in loro compagnia.