- Music on TnT - Editoriali - Monografie - Recensioni - Storia degli strumenti - Musica in Video - La Posta di Music on Tnt

Sottotono

Sotto effetto stono (1996)

[Sottotono

Sotto effetto stono può essere definito a tutti gli effetti il lavoro che ha lanciato i Sottotono nel panorama musicale dell'hip-hop italiano. Non è il disco d'esordio vero e proprio ma può essere considerato il vero punto di partenza per questo duo che affronta il tema dell'hip-hop in italiano con forti influenze West Coast americane.
Il lavoro è dei primi mesi del '96 anche se in realtà il grande pubblico (quello delle radio, per intenderci) lo ha cominciato a conoscere solo nel 1997.
La domanda che ci si può porre subito è: nell'affollato panorama hip-hop italiano c'era bisogno di un nuovo gruppo? O siamo di fronte alla solita solfa ri-cucinata in diversa salsa?
Domanda lecita, tenendo conto che pochissimi dischi di hip-hop italiano meritano davvero un ascolto. Più spesso si tratta di riempire un CD dove giusto 3 o 4 brani dicono qualcosa di interessante.
Sotto effetto stono è diverso, per fortuna. Le tracce sono tante, come buona (?) tradizione hip-hop, ben 15, ma per una volta non si sente la necessità di utilizzare spesso il tasto skip del proprio lettore CD durante l'ascolto.
I 15 episodi sono tutti molto diversi tra loro ed ognuno è indispensabile per costruire l'ossatura di questo disco.
Il genere, grosso modo, è quello che ho descritto prima: hip-hop italiano con influenze West Coast, cioè c'è un discreto ricorso a melodie e ritornelli sostenuti da tastiere alla Bruce Hornsby, per capirci. Aggiungete qualche coretto femminile (o anche voce solista), ritmi vigorosi ma piuttosto rilassati come tempo ed ottenete la miscela esplosiva di Sotto effetto stono.
Mi scuso per aver condensato, ed in qualche modo ridotto, i contenuti musicali di questo lavoro ma è necessario far capire anche chi non conosce il genere ed è magari curioso di sapere qualcosa di più. In realtà, come tutti i dischi di qualunque genere musicale, Sotto effetto stono andrebbe ascoltato e possibilmente senza pregiudizi di sorta.
Un avvertimento: non si tratta dell'hip-hop politicizzato che ha ormai fatto il suo tempo e che era pesante da sopportare anche nei primi anni '90 quando chiunque avesse un microfono ed un giradischi poteva metter su la sua posse ed urlare le sue preferenze politiche (in genere abbastanza unilaterali). Per fortuna quegli anni bui sembrano solo un brutto sogno.
I testi di Tormento (Massimiliano Cellamaro) vertono principalmente sull'amicizia, sulla musica e sull'amore e raramente si tratta di banalità. Tranne quando, come abitudine tra i rappers nostrani, ci si insulta a vicenda, facendo a gara a chi si autocelebra di più. Fa parte del gioco, d'altra parte, e talvolta può anche far sorridere, basta non esagerare.
Le basi e le musiche di Fish (Massimiliano Dagani) oltre ad alcuni suoni cari alla West Coast americana attingono da varie fonti: da Prodigy a Public Enemy a Wu Tan Clan e chissà cos'altro ancora. Il risultato finale è comunque piacevolmente elaborato.
Certo è che in Sotto effetto stono di musica ce n'è tanta, non si tratta solo di campionamenti e batteria elettronica. Come dicevo ci sono persino dei bei coretti (Jasmine, bella voce femminile) e dei pezzi canticchiabili. Questo è in parte il segreto del successo dei Sottotono: un mix sapiente di tradizione hip-hop e easy listening (nel senso migliore del termine) che consente loro di passare per radio facilmente e di essere ascoltati ed apprezzati da un pubblico molto trasversale, più variegato e ricco di quello di nicchia dell'hip-hop estremista a tutti i costi.
Ciò non toglie che i Sottotono non siano in grado di proporre pezzi duri e graffianti come il piccolo capolavoro, la title-track che apre il CD: Sotto effetto stono.
Per il grande pubblico invece il duo regala un paio di perle dolcissime come Solo lei ha quel che voglio, Tranquillo (una specie di "Easy like Sunday morning", prima di Lionel Ritchie e poi ripresa magistralmente dai Faith No More), Dimmi di sbagliato che c'è e Non c'è amore. Ritmi molto lenti e rilassati che accompagnano canzoni d'amore dal testo comunque piuttosto inusuale ed originale, questo è il cocktail sapiente confezionato da Tormento e Fish, senza dubbio una coppia con molte idee ed un buon affiatamento.
I risultati non hanno tardato ad arrivare ed alcuni dei pezzi citati sono stati passati in radio a ciclo continuo durante il 97, un successo che, nel settore, era riuscito solo agli Articolo 31.
Per gli episodi più duri i Sottotono ricorrono ogni tanto alla collaborazione di un certo numero di rappers che gravitano nell'Area Cronica (S.T.C Crew, una specie di Wu Tan Clan), da Maku Go a Lyricalz a Bassi Maestro.
Il risultato è di qualità altalenante ma sempre abbastanza divertente.

In definitiva Sotto effetto stono è un lavoro molto interessante, intelligente e ben realizzato. Anche la cura dei particolari evidenza un'attenzione da professionisti navigati: intanto la registrazione è di buona qualità (mastering a Los Angeles, registrato da Paolo Mauri a Milano), poi c'è il libretto del CD, molto ricco, completo di testi e foto, per finire con una veste grafica tutt'altro che sgradevole, anche se un po' deja vu.
Un lavoro consigliabile agli amanti del genere ma anche a chi voglia avvicinarsi in maniera molto eaaaasy all'hip hop. Personalmente, uno dei più bei dischi di hip-hop italiano degli ultimi 5 anni.

Sotto effetto stono contiene 15 brani:

È anche disponibile una recensione del nuovo lavoro dei Sottotono: Sotto lo stesso effetto, pubblicato nel 1999.

Copyright © 1999 Lucio Cadeddu - http://www.music-on-tnt.com

- Music on TnT - Editoriali - Monografie - Recensioni - Storia degli strumenti - Musica in Video - La Posta di Music on Tnt