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Sottotono

Sotto lo stesso effetto (1999)

[Sottotono

Dopo il grande successo del precedente Sotto effetto stono i calabresi/varesini Sottotono ci riprovano proponendo questo "Sotto lo stesso effetto" che già dal titolo preannuncia le loro intenzioni.
In effetti questo nuovo lavoro del duo hip-hop italiano riprende a grandi linee la traccia segnata con "Sotto effetto stono" pur distaccandosene per diverse ragioni.
I ritmi si sono fatti un po' più veloci, con forti influenze "disco" anni '70 e '80, pur restando sempre nel genere dell'hip-hop stile West-Coast, con forti inflessioni melodiche e coretti femminili molto "eaaaasy" in stile R'n'B.
Il lavoro precedente era, a mio parere, uno dei dischi di hip hop italiano più ben confezionato ed intelligente di questi ultimi 5 anni, partendo dai testi, mai troppo politicizzati (anzi, direi mai, per fortuna!) per finire con le basi, sempre al passo coi tempi, curatissime e mai banali.
La formula vincente viene riproposta arricchita da un bel po' di esperienza maturata in questi due anni, regalando così ai fans un prodotto molto raffinato e che contiene tutti gli ingredienti per bissare il successo del precedente Sotto effetto stono.

Avendo molto apprezzato "Sotto effetto stono" ero pronto alla delusione tipica di un secondo lavoro che poteva essere una scialba e commerciale ripetizione.
Fortunatamente Tormento e Fish avevano ancora parecchi assi nella manica, ancora tante buone idee da proporre e così il nuovo lavoro si presenta frizzante, estremamente vario e molto curato.
18 tracce molto diverse l'una dall'altra per atmosfere, ritmi e testi. Questi ultimi affrontano gli argomenti già cari al duo: lo show-biz della Musica, le amicizie e l'amore non senza qualche spunto di buona originalità e qualche inevitabile ripetizione autocelebrante.
Le musiche, dicevo, attingono qua e là al repertorio dance degli anni 70 ed 80, senza disdegnare citazioni dei grandi dell'hip-hop quali Public Enemy (una sorta di clonazione di Flavour Flav in "Nel jet-set del rap") e di alcune basi dei primissimi Run DMC (quelli del disco culto King of Rock, ripresi a piene mani in "Quei bravi ragazzi").
L'hit da classifica, che le nostre radio propongono a ciclo continuo, è "Amor de mi vida" una sorta di "Son tutte belle le mamme del mondo" in chiave hip-hop, come testo s'intende, non come musiche. Un pezzo ben costruito e di sicura presa con un testo che è molto meno banale di quel che sembra in apparenza ad un ascolto distratto.
Nonostante sia il "single" estratto da questo CD non è, come spesso accade, il brano più bello e significativo. Difficile stilare una lista di preferenze, vista la grande varietà di brani presenti in Sotto lo stesso effetto.
Certo che "Chi meglio di te", in collaborazione con Irene Lamedica, brilla sopra tutto il resto per originalità del testo, per dolcezza del ritornello e mostra che la bellissima "Dimmi di sbagliato che c'è" del lavoro precedente non era un caso isolato e fortuito.
Tuttavia i Sottotono mostrano anche di saper graffiare, come i brani che aprono e chiudono il disco, cattivi sia per testi che per suoni, così anche gli oltranzisti dell'hip-hop più underground sono accontentati.
In questi episodi riappaiono le collaborazioni con altri rappers, già visti nel disco precedente. Impossibile citare tutti i "featuring", così a memoria ricordo Bassi Maestro, Maku go, Jasmine (bellissima in "Chissà ora con chi sei") e la già citata Irene Lamedica.
Rimarchevole anche la collaborazione con una grande dell'R&B come Shola Ama in "Mai più", brano che suggerisce un buon potenziale "internazionale" del duo italiano. Il limite, da questo punto di vista, sono solo ed esclusivamente i testi in italiano, il resto direi che c'è proprio tutto.
A proposito, personalmente ho fatto molta fatica a digerire il doppio CD dei blasonati Wu Tan Clan (cui i Sottotono ogni tanto fanno riferimento, almeno culturale) mentre ho trovato leggero lo scorrere dei ben 18 brani presenti in quest'ultima fatica dei Sottotono.
Paragone blasfemo? Forse...chissà. Il problema è che noi italiani siamo troppo esterofili e sempre pronti ad osannare ogni produzione che arrivi dalla patria dell'hip-hop, magari anche quando si tratta di robetta. Non voglio con questo dire che il doppio dei Wu Tan sia "robetta"...certo è che il tutto si poteva condensare tranquillamente in un singolo CD...e ci sarebbe avanzato pure un bel po' di spazio :-)
Sempre a proposito di Wu Tan Clan, pare che Tormento e Fish abbiano deciso di metter via i panni di Gangsta calabresi (Antonio Mantelli e Rosario Madonia) ed abbiano finalmente optato per i nickname Tormento (nella vita reale Massimilano Cellamaro - testi) e Fish (Massimiliano Dagani - musiche e basi).

Infine, ho apprezzato molto il riferimento intelligente all'elevato prezzo dei CD. La frase che dice tutto è "Spiegami perchè, sulle 38 carte del mio CD a me ne spettano soltanto 3!!!!"
Ciò conferma quanto da me osservato anni fa quando partii con la raccolta firme per protestare contro il prezzo dei CD: gli artisti, specie quelli meno affermati, spesso sono disarmati di fronte al problema e possono solo piegarsi al volere dei discografici.

A chi consigliare dunque questo disco dei Sottotono? Beh, non solo agli amanti del genere ma anche a coloro i quali sono curiosi di "imparare" sempre qualcosa di nuovo, che arricchisca in qualche modo la propria cultura musicale.
Il prodotto è curato, anche dal punto di vista della registrazione, al di sopra della media delle incisioni di musica italiana, ben confezionato e non può lasciare indifferenti.
Da Sotto lo stesso effetto, al di là di tutto, secondo me traspare quantomeno "intelligenza" e questo, nel piatto panorama musicale nostrano, sarebbe già un buonissimo motivo per imparare ad apprezzarli anzichè passare oltre con una smorfia di sufficienza.
E bravi Tormento & Fish! Lo stesso effetto colpisce ancora!

Sotto lo stesso effetto contiene 18 canzoni:

Copyright © 1999 Lucio Cadeddu - http://www.music-on-tnt.com

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