Controllo di Gestione

delle piccole e medie imprese

Per un moderno ed efficace controllo della redditività aziendale e dell'andamento gestionale in genere, sono necessarie metodologie che con regolare frequenza esplicitino la reale situazione.

Il controllo di gestione consente di avere a disposizione quanto necessario per la realizzazione di un adeguato sistema di monitoraggio per il controllo dei parametri economici, organizzativi e patrimoniali, indirizzato al miglioramento della redditività aziendale.

Gli interventi sono già stati applicati con successo in realtà imprenditoriali tra loro significativamente diverse, sia come dimensione organizzativa che come settore di attività, quali ad esempio l'edilizia, l'elettronica industriale, l'arredamento e le lavorazioni meccaniche.

Considerando che l'introduzione di nuovi metodi gestionali presuppone un cambiamento di mentalità che si acquisisce e completa in tempi non brevi, si propone una consulenza basata su interventi ripartiti su periodi di tempo medio-lunghi e che costituisca quindi una maggior garanzia per i risultati che si vogliono ottenere, assicurando un positivo rapporto costi/benefici.

CONTROLLO DI GESTIONE

Il controllo di gestione è uno strumento di valutazione, programmazione e comunicazione. Uno strumento che deve essere acquisito e trasmesso come componente della cultura aziendale.E' un insieme completo di rilevazione volte ad individuare i punti dell'attività aziendale dove si originano le anomalie responsabili degli scostamenti dal risultato economico programmato, con calibrati ed efficaci interventi correttivi.

Controllo di gestione vuol dire:

Disporre di un piano dei conti che evidenzi chiaramente le categorie di gruppi omogenei di spesa in modo di proporre una situazione utile al controllo dei costi con il concetto di "Margine di contribuzione".

Avere la possibilità di consultare una situazione mensile di costi e ricavi che aiuti a seguire l'andamento della redditività senza dover attendere le scadenze fiscali.

Avere a disposizione una situazione patrimoniale aggiornata che dia la possibilità di controllare , e quindi gestire , l'evoluzione attiva e passiva dell'azienda.

Saper interpretare il "Margine di Contribuzione".

Essere in grado di tener sotto controllo il costo del prodotto ed eventualmente corregerne l'andamento in tempo utile.

Saper elaborare e gestire un budget flessibile con relativo punto di pareggio (Break even point).

Disporre di un adeguata meccanizzazione della informazione per ridurre tempi e costi e per avvicinarsi al concetto di qualità globale necessaria per mantenere competitività.

AREE DI INTERVENTO

Analisi delle informazioni economiche dell'azienda Impostazione dei parametri di controllo Elaborazione dei costi Gestione approvigionamento e magazzini
Verifica della redditività Revisione del piano dei conti, costi fissi e costi varabili, flusso di cassa Costruzione delle distinte base Sviluppo del programma di produzione
Valutazioni sullo Stato Patrim. Calcolo del punto di pareggio Elaborazioni dei costi orari Gestione e ottimizzazione delle scorte dei magazzini.
Analisi degli indici economici e patrimoniali Budget e revisione andamento gestionale Calcolo delle percentuali di ricarico dei costi fissi Elaborazione delle proposte di acquisto
Analisi per la scelta dei supporti informatici Rendiconto economico mensile Determinazione del margine di contribuzione Simulazione della lavorabilità delle commesse

Consulenza ai responsabili dell'azienda per definire le azioni più opportune per lo sviluppo dell'azienda stessa mediante l'integrazione delle informazioni generate dal controllo di gestione.

OSSERVAZIONI SUL CONTROLLO

DI

GESTIONE NELLE PICCOLE IMPRESE

La diffusione di un metodo di CONTROLLO DI GESTIONE nella piccola industria italiana è molto scarsa. I piccoli imprenditori, generalmente molto operosi, sovente non hanno strumenti adatti per la conduzione della loro azienda. Anche se sempre più frequentemente si nota un desiderio di maggiore conoscenza.

In quasi tutte le piccole aziende da me contattate manca una verifica mensile od almeno trimestrale del bilancio ed in quelle rare occasioni in cui questo avviene l'elaborazione è approssimativa. Ne consegue una impossibilità di interpretazione ed analisi da cui potere impostare opportune ed eventuali correzioni di rotta.

Normalmente non è prevista nessuna riclassificazione che consenta la distinzione tra costi variabili e costi fissi, non si utilizza il budget, non si conosce il margine di contribuzione, la determinazione dei costi è sommaria.

Quasi sempre a proposito dei costi, si utilizza il full cost, mentre è il direct cost, con la possibilità di definire il margine di contribuzione, che consente più opportune analisi.

L'utilizzo del software gestionale è insoddisfacente e spesso si assiste a lunghe e faticose ricostruzioni manuali delle varie situazioni. Inutile quindi pensare di vedere utilizzato il flusso di cassa, il punto di pareggio o gli indici economici e finanziari.

Nei casi in cui l'azienda pensi di dotarsi di un controllo di gestione con una struttura interna, viene spesso frenata dal costo a cui andrebbe incontro e dalla difficoltà di reperire sul mercato personaggi con esperienza specifica.

E' in questa realtà che si deve cercare di trasferire anche alle Piccole Medie Industrie i metodi gestionali propri delle grandi strutture.

mcnellysrl@iol.it

gian.luca.pozzi@iol.it

 

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