CAMPIONATI EUROPEI 2004 
LE CRONACHE DELLE PARTITE DELLA
SECONDA FASE
Vai alla Home Page degli Europei 2004 

FINALE -  04 LUGLIO 2004

La Grecia ha i suoi nuovi Dei
Gli uomini di Rehhagel battono ancora il Portogallo
 e si laureano Campioni d'Europa
.
PORTOGALLO - GRECIA 0-1 (p.t. 0-0)
Lisbona, Stadio "Da Luz", ore 20.45 del 4/7

PORTOGALLO (4-2-3-1): 1 Ricardo; 13 Miguel (43' P.Ferreira), 4 Andrade, 16 Carvalho, 14 Nuno Valente; 6 Costinha (60' Rui Costa), 18 Maniche; 7 Figo, 20 Deco, 17 C. Ronaldo; 9 Pauleta (74' Nuno Gomes)
GRECIA (4-4-2): 1 Nikopolidis; 2 Seitaridis, 5 Dellas, 19 Kapsis, 14 Fyssas; 21; Katsouranis, 7 Zagorakis, 6 Basinas, 8 Giannakopoulos (76' Venetidis); 9 Charisteas, 15 Vryzas (81' Papadopoulos)
ARBITRO: Merk (Ger)
RETE: 57' Charisteas


Charisteas, un goal mitico ai portoghesi

AMMONITI: Costinha (P), Basinas, Fyssas, Papapdopoulos (G)
SPETTATORI: 62.000
Il "Da Luz" offre uno spettacolo cromatico di primordine con predominio di bandiere rossoverdi ma non sono pochi nemmeno i tifosi greci, saranno circa 12-14.mila. La prima parte del match si snoda abbastanza piattamente con i portoghesi ad attaccare con buon ordine e poco estro e i greci a difendere senza affanno. Non appaiono in grande serata Figo e Cristiano Ronaldo mentre Deco si illumina ad intermittenza. Fra i greci in difesa la fanno da padroni Dellas e Seitaridis mentre Katsouranis si dedica al controllo ad uomo su Deco. Al 14' prima conclusione di un certo rilievo da parte del Portogallo ma il bel diagonale di Miguel viene deviato in tuffo da Nikopolidis in angolo. Al 16' è la Grecia a creare un pericolo per la porta di Ricardo ma l'assist finale di Katsoranis trova pronto Ricardo ad uscire sui piedi di Charisteas anticipandolo. Succede poco altro nel primo tempo: al 43' Miguel, uno dei migliori portoghesi in questo Europeo, esce per un infortunio e al suo posto entra Paulo Ferreira. Il Portogallo con il suo ingresso somiglia sempre più al Porto campione d'Europa poichè schiera ben 6 suoi calciatori. Porterà bene? Non proprio perchè nella ripresa i greci si fanno più intraprendenti e la manovra del Portogallo diventa più nervosa e meno incisiva.
I lusitani soffrono le incursioni sulle fasce di Zisis Vryzas e Charisteas, e sprecano con Ronaldo, che calcia altissimo, l'unica occasione nella quale la difesa greca si fa trovare impreparata (49'). Al 57' il goal che vale il titolo agli ellenici: ancora su corner dalla destra battuto da Basinas come già con la Rep. Ceca in semifinale, stavolta è Charisteas a colpire imperiosamente di testa e a mandare in rete il pallone anticipando il portiere Ricardo uscito in ritardo sul cross e i difensori Costinha e R.Carvalho. I tifosi portoghesi del "da Luz" ammutoliscono, i greci urlano all'unisono "Hellas, Hellas". Che spettacolo. Il Portogallo cerca il pareggio ma la difesa greca è un fortino inespugnabile, Dellas, Kapsis, Fyssas e Seitaridis sono autentici gladiatori, il pelatissimo Giannakopoulos è sfinito ma commovente come anche Vryzas e Charisteas che difendono anche. Scolari, CT dei due Mondi (già campione del mondo con il Brasile nel 2002), mette dentro Rui Costa e Nuno Gomes forse un po' in ritardo per Costinha (60') e Pauleta (74') ma la gara non cambia, il Portogallo continua a ruminare gioco e a creare solo qualche pericolo che un Nikolaidis in grande serata neutralizza con classe. Anche i greci fanno le loro brave sostituzioni, c'è anche una improvvisa invasione di campo solitaria di un pazzoide che lancia la bandiera del Barcellona addosso a Figo (ex che in Spagna ha tradito il Barça per il Real) per poi infilarsi in corsa nella porta di Nikopolidis inseguito da uno stuolo di uomini del servizio d'ordine, ma il risultato non cambia più. C'è solo una grossa emozione all'89' ma il tiro di Figo, da centro area, finisce di un "amen" a lato deviato impercettibilmente da Fyssas. Ci sono 5 minuti di recupero ma il Portogallo non c'è più e quando il sig. Merk (buon arbitraggio, per niente "casalingo") fischia più a lungo c'è tempo solo per la gioia pazza dei greci e per le lacrime di Cristiano Ronaldo e compagni. Finisce qui, l'Europeo che segna la caduta degli Dei (Francia, Rep.Ceca, Italia, Inghilterra, Spagna), e la nascita di nuove realtà calcistiche come Grecia e Portogallo.
Domani torniamo a parlare di calciomercato, di Vieri e Totti e Giladino, di quello che l'Italia poteva fare e non ha fatto.
E si torna a sognare di vincere il prossimo Mondiale..., si torna a sognare..., a sognare... 
SEMIFINALI - PARTITA DEL 01 LUGLIO 2004

E' di nuovo Portogallo-Grecia
ma stavolta in finale
Un silver goal di Dellas mette KO una sfortunata Cekia
REP. CECA - GRECIA 0-1, al "silver goal", (0-0 al 90')
Oporto
, Stadio "do  Dragao", ore 20.45 del 01/7
REP. CECA  (4-4-2): 1 Cech; 2 Grygera, 5 Bolf, 21 Ujfalusi, 6 Jankulovski; 8 Poborski, 4 Galasek, 10 Rosicky, 11 Nedved (39' Smicer); 9 Koller, 15 Baros
GRECIA (4-4-2): 1 Nikopolidis; 2 Seitaridis, 5 Dellas, 19 Kapsis, 14 Fyssas; 21 Katsouranis, 7 Zagorakis, 6 Basinas (71' Giannakoupoulos, 20 Karagounis; 9 Charisteas, 15 Vryzas (90' Tsartias)
ARBITRO: Collina (Ita)
RETE: 105' Dellas (G)
AMMONITI: Seitaridis, Charisteas, Karagounis (G), Rosicky, Smicer, Baros (RC)  
SPETTATORI
: 48.000


Il colpo di testa di Dellas che vale la finale per i greci

La Grecia ripete la favola di Cenerentola regina per una notte con il rude Dellas nei panni (un po' scomodi, in verità) della "fata"! Partiti sfavoriti, come già nelle precedenti gare, anche nella sfida di semifinale contro la forte Repubblica Ceca, gli uomini di Otto Rehhagel sono riusciti a sovvertire il pronostico e a guadagnare anche con l'aiuto (due traverse colpite dai cechi) della dea bendata e con una condotta di gara saggia una finale da sogno e tutto sommato anche meritata. Il 4 luglio, allo stadio da Luz di Lisbona, i greci dovranno vedersela con il Portogallo che già hanno battuto nella gara d'apertura di questi Europei. Non era mai successo in tornei di rappresentative Nazionali che la gara d'apertura del torneo fosse ripetuta in finale, anche questo è un record di questa edizione degli Europei per certi versi sorprendente.
La gara è stata gradevole, con la Repubblica Ceca padrona del campo e vicinissima al goal già al 3' quando una torre di Koller serve al limite Rosicky che lascia partire un gran tiro che si stampa vicinissimo all'incrocio dei pali della porta greca. Sembra che non ci sia partita, tanta è la veemenza dei cechi ma i greci, che riescono a fermare il pericoloso baros con una marcatura a uomo d'altri tempi di Seitaridis, a poco a poco  si riorganizzano ma non riescono quasi mai a rendersi pericolosi. L'inquietante portiere greco Nikopolidis, capace di grandi parate ma anche di interventi al limite del linciaggio, per poco non combina una catastrofe su un innocuo colpo di testa a spiovere di Koller ma lo aiuta la buona sorte e la traversa che gli ribatte sui guantoni il pallone (19'). Che per gli uomini di Brckner non sia una serata fortunata lo si capisce al 33' quando su un cross dalla destra di Rosicky, Nedved tenta il tiro al colo in acrobazia ma colpisce con il proprio piede il corpo del greco Katsourianis, l'azione prosegue e Jankuloski tira trovando pronto alla parata in tuffo il portiere Nikopolidis. Nedved viene soccorso, rientra dopo due minuti zoppicando e al 39' è costretto ad uscire (in lacrime) sostituito da Smicer. Brutta tegola per la Cekia. Nella ripresa per lunghi tratti gioca meglio la Grecia ma l'azione più pericolosa è ancora dei cechi con un dai-e-vai ripetuto tra Rosicky e Koller e tiro finale del gigantesco attaccante parato ottimamente da Nikopolidis (80'). Spettacolare. All'84' è Baros, nell'unico suo spunto pericoloso dell'incontro a tirare fuori dopo essersi liberato di Kapsis. Si va ai supllementari, c'è il "silver goal" fino ad ora mai verificatosi. Ma c'è sempre, una prima volta. Al 15', su un corner teso battuto dalla destra da Tsartas, Dellas ci mette la testa prima del difensore ceco Bolf: è il goal della vittoria greca, subito dopo il nostro Collina fischia la fine. Greci ebbri di gioia, cechi che quasi non ci credono. Si dice: il bello del calcio.
 
SEMIFINALI - PARTITA DEL 30 GIUGNO 2004

Portogallo in finale
Più netto di quanto non dica il
punteggio il successo dei lusitani sull'Olanda
PORTOGALLO - OLANDA 2-1 (p.t. 1-0), Lisbona, Stadio "Alvalade", ore 20.45
PORTOGALLO
(4-2-3-1): 1 Ricardo; 13 Miguel, 4 Andrade, 16 Carvalho, 14 Nuno Valente; 6 Costinha, 18 Maniche (87' F.Couto); 7 Figo, 20 Deco, 17 C. Ronaldo (68' Petit); 9 Pauleta (74' Nuno Gomes)
OLANDA (4-3-2-1): 1 Van der Sar; 2 Reiziger,  4 Bouma (56' Van der Vaart), 3 Stam, 5 Van Bronckhorst; 20 Seedorf, 8 Davids, 6 Cocu; 16 Overmars (46' Makaay), 19 Robben (83' Van Hooijdonk); 10 Van Nistelrooy

ARBITRO: Frisk (Sve)
RETI: 25' C.Ronaldo (P), 58' Maniche (P), 63' aut. Andrade
AMMONITI: Nuno Valente, Figo, C.Ronaldo (P), Overmars, Robben (O)
Il Portogallo è la prima finalista di questa edizione degli europei. Ieri sera, davanti al pubblico entusiasta dello stadio "Josè Alvalade" di Lisbona, ha superato l'Olanda con un punteggio che non indica la netta superiorità di gioco mostrata dagli uomini di Felipe Scolari. Il 2-1 finale per i portoghesi è frutto delle reti di Cristiano Ronaldo al 25' che ha spedito, su corner battuto da Figo, alle spalle di Van der Sar un colpo di testa in perfetta solitudine (dov'erano Stam e Van Bronchorst?) al centro dell'area piccola e di Maniche al 13' della ripresa con un gran tiro in diagonale dal vertice sinistro dell'area di rigore olandese che va a picchiare sul palo lontano e si insacca in rete. Anche il goal olandese è di marca rossoverde: un innocuo cross dalla trequarti sinistra di Van Bronchorst (18' del secondo tempo) viene deviato da Andrade che beffa con un pallonetto il proprio portiere Ricardo che tuttavia lo rincuora subito con un buffetto anzicchè mandarlo a quel paese come sarebbe umanamente comprensibile. Oltre alle reti segnate, i portoghesi hanno mancato il goal in maniera clamorosa un paio di volte con Pauleta (33' e 54') , preferito da Scolari a Nuno Gomes, e nel finale con Maniche (78') e Deco (94') e hanno colpito un palo con Figo al 41' al termine di una splendida azione personale. Fra i portoghesi ottima prova di tutto il collettivo con particolare menzione per Figo e per il difensore Miguel, grande "scoperta" di Scolari che lo ha preferito a Paulo Ferreira, oltre che per il decisivo Maniche. L'Olanda non era in serata, con troppi uomini  fuori condizione soprattutto in difesa dove il solo Stam in qualche modo guadagna la sufficienza e con un Van Nistelrooy mal supportato da un centrocampo dove il "povero" Davids, unico a dimostrarsi vivo, da solo non può cambiare la sorte del match.
Buono l'arbitraggio del sig. Frisk anche se in un episodio è sembrato un po' partigiano verso i padroni di casa del Portogallo (43', sull'1-0, il portoghese Carvalho interviene fallosamente su Stam in area e lo svedese fa segno di proseguire). Domenica sera il Portogallo, allo "Stadio della Luce" di Oporto giocherà la prima finale della sua storia calcistica tra Europei e Mondiali contro la vincente di Rep.Ceca-Grecia di stasera. Sarà una una notte magica per i tifosi lusitani, che ormai credono nella conquista del titolo continentale da parte dei loro giocatori. Il saggio Trapattoni usava dire: "Non dire gatto se non l'hai nel sacco...".
QUARTI DI FINALE - PARTITA DEL 27 GIUGNO 2004

La Danimarca resiste un tempo
poi la Rep. Ceca dilaga e va in semifinale

Doppietta di Baros nuovo capocannoniere.
   
REP. CECA-DANIMARCA 3-0 (p.t. 0-0), Oporto, Stadio "do Dragao" ore 20.45
REP. CECA  (4-4-2): 1 Cech; 13 Jiranek (39' Grygera), 5 Bolf (65' Rozenhal), 21 Ujfalusi, 6 Jankulovski; 8 Poborski, 4 Galasek, 10 Rosicky, 11 Nedved; 9 Koller, 15 Baros (71' Heinz)
DANIMARCA (4-4-1-1): 1 Soerensen; 6 Helveg, 4 Laursen, 3 Henriksen, 2 Bogelund (85' Loevenkrands); 7 Gravesen,  17 Poulsen, 8 Gronkær (77' Rommedhal), 14 C.Jensen (71' Madsen); 10 Jorgensen; 9 Tomasson
ARBITRO: Ivanov (Rus)
RETI: 59' Koller (RC), 63', 65' Baros (RC)

AMMONITI: Hjfalusi, Jankulovski, Nedved (RC), Boeglelund, Gravesen, Poulsen (D)
SPETTATORI: 42.000
La Repubblica Ceca conferma i pronostici della vigilia e si qualifica alle semifinali dove, giorno 1 luglio, incontrerà la Grecia. Non è stata, nonostante il punteggio, una bella Cechia, apparsa soprattutto nel primo tempo senza idee, con Nedved e Poborski motori della loro manovra nettamente imballati. Dal canto suo, la Danimarca ha tenuto per lunghi tratti il controllo del gioco ma le sue manovre non sono sfociate che in conclusioni velleitarie. Due, le occasioni pericolose nel primo tempo, la prima al 14' per i cechi con un tiro di Galasek (14') finito di poco alla destra di Soerensen e la seconda del danese Poulsen che dopo una azione concitata ha effettuato un tiro da centro area respinto con il corpo da Bolf a due passi dalla linea bianca. Nel recupero, Poborski fugge sulla destra e crossa dal fondo mandando il pallone a battere sopra la traversa. Nei minuti iniziali della ripresa, la svolta del match: al 4' su un corner battuto dalla destra da Poborski, Laursen è fuori posizione e salta a vuoto e dietro di lui il gigante Koller spedisce di testa all'incrocio dei pali. La Danimarca reagisce confusamente (tiro altissimo di Laursen al 55') ma al 63' subisce in contropiede il raddoppio con Baros che scatta al momento giusto su uno splendido lancio verticale di Poborski e si presenta solo davanti a Soerensen che supera con un delizioso pallonetto. Due minuti dopo lo sgusciante attattaccante del Liverpool scatta come una freccia su un lancio di Nedved bruciando una difesa danese immobile, resiste al ritorno di Laursen e da una decina di metri fulmina con un sinistro neanche irresistibile un Soerensen apparso nell'occasione molto mal piazzato. La Danimarca cerca di rimettersi in corsa ma riesce a produrre solo un paio di colpi di testa di Madsen (entrato al 71' per Claus Jensen) abbastanza pericolosi. Troppo poco per mettere in difficoltà questa Rep. Ceca che vola in semifinale dove incontrerà una Grecia da non sottovalutare. Sarebbe un grave errore, per la squadra di Bruckner. Per informazioni rivolgersi alla Francia 
QUARTI DI FINALE - PARTITA DEL 26 GIUGNO 2004

L'Olanda sfata la tradizione
negativa dal dischetto
Batte la Svezia ai rigori e mercoledì prossimo
giocherà la semifinale contro il Portogallo.
 
OLANDA - SVEZIA, 5-4 ai rigori, (0-0 d.t.s.), Faro-Loulè, Stadio "Algarve" ore 20.45
SVEZIA
(4-4-2): 1 Isaksson; 14 Ostlund, 3 Mellberg, 15 Jakobsson, 7 Nilsson; 6 Linderoth, 8 Svensson (81' Kallstrom), 18 Jonson (65' Wilhelmsson), 9 Ljungberg; 10 Ibrahimovich, 11 Larsson
OLANDA (4-3-2-1): 1 Van der Sar; Reiziger, 15 F. De Boer (35' Bouma), 3 Stam, 5 Van Bronckhorst; 20 Seedorf, 8 Davids (61' Heitinga), 6 Cocu; 7 Van der Meyde (87' Makaay), 19 Robben; 10 Van Nistelrooy
ARBITRO: Michel (Svk

AMMONITI: F.De Boer, Van der Meyde, Makaay (O), Ibrahimovic, Ostlund (S) 
SEQUENZA RIGORI: Kallstrom (S) goal, Van Nistelrooy (O) goal, 1-1; Larsson (S) goal, Heitinga (O) goal, 2-2; Ibrahimovic (S) alto, Reiziger (O) goal, 2-3; Ljungberg (S) goal, Cocu (O) palo, 3-3; Wilhelmsson (S) goal, Makaay (O) goal, 4-4;  Mellberg (S) parato, Robben (O) goal, 4-5
Sarà l'Olanda mercoledì prossimo ad affrontare il Portogallo nella prima semifinale di questi Europei. Decisivi, come nella gara tra Portogallo e Inghilterra, i calci di rigore. Tre, gli errori dal dischetto: di Ibrahimovic e Mellberg per la Svezia e di Cocu per l'Olanda. Quello di capitan Mellberg è stato l'errore dal dischetto che ha regalato il successo agli olandesi (ma molto bravo è stato Va der Sar a parargli il tiro) che nelle ultime 5 manifestazioni tra Europei e Mondiali, 4 volte erano stati eliminati ai rigori. Come dire, anche le tradizioni negative finiscono in gloria. Il match è stato bello soprattutto nei tempi supplementari quando prima l'Olanda con Robben (ma l'errore del portiere svedese Isaksson è stato clamoroso) ha colpito un palo e poi gli svedesi con Larsson al 112' (parte alta della traversa) e con Ljungberg al 116' (palo clamoroso con un tiro dal limite) hanno centrato i legni della porta avversaria. In complesso è stata una gara abbastanza equilibrata con l'Olanda che ha un po' deluso le aspettative e con gli svedesi che hanno giocato il solito calcio poco spettacolare e molto proficuo. Fra gli olandesi buona prova di Reiziger e Stam in difesa e di Van Nistelrooy in attacco, un po' deludenti Seedorf, Van der Meyde e Davids mentre tra le fila degli svedesi buona prova per Ljungberg e Ibrahimovic mentre Larsson è stato a lungo assente dalla manovra svedese.
QUARTI DI FINALE - PARTITA DEL 25 GIUGNO 2004

La Grecia punisce una Francia presuntuosa
Decisivo a metà ripresa un goal di Charisteas   
FRANCIA-GRECIA 0-1 (p.t. 0-0), Lisbona, Stadio "Alvalade" ore 20.45
FRANCIA (4-4-2): 16 Barthez; 5 Gallas, 15 Thuram, 13 Silvestre, 3 Lizarazu; 7 Pires (78' Rothen), 17 Dacourt (68' Wiltord), 10 Zidane, 6 Makelele; 12 Henry, 9 Trezeguet (71' Saha)
GRECIA (4-4-2): 1 Nikopolidis; 2 Seitaridis, 5 Dellas, 19 Kapsis, 14 Fyssas; 21 Katsouranis, 7 Zagorakis, 6 Basinas (85' Tsiartas), 20 Karagounis; 9 Charisteas, 11 Nikolaidis (60' Lakis)
ARBITRO: Frisk (Sve)      SPETTATORI: 52.000
RETE: 65' Charisteas (G)
AMMONITI: Zidane, Saha (F), Karagounis, Zagorakis (G)

RETI: 3' Owen (I), 83' H.Postiga (P), 110' Rui Costa (P), 115' Gerrard (I)
La Francia esce inopinatamente dagli Europei a spese di una Grecia non trascendentale che ha saputo cogliere al volo una delle (poche) occasioni capitatele al 20' della ripresa con l'attaccante del Werder Brema, Charisteas (secondo goal agli Europei), che liberissimo al centro dell'area di rigore francese ha colpito di testa un ottimo cross fornitogli dalla destra da Zagorakis mandandolo all'incrocio dei pali di un Barthez rimasto di sasso. Il primo tempo del match era stato equilibrato con una grossa occasione per parte: la prima, al 15', era capitata ai greci che avevano visto, su punizione battuta da Karagounis, una deviazione da sottomisura di
Katsouranis finire sul palo e poi essere fermata sulla linea da Barthez mentre la seconda è capitata ad Henry che ha mandato (25') un colpo di testa da buona posizione di poco a lato al termine da un'azione avviata da Zidane  e proseguita con un cross dal fondo da Lizarazu. Nella ripresa i francesi hanno attaccato con più decisione ma con poco ritmo e la Grecia ha controllato agevolmente. Dopo il goal greco il CT Santini ha fatto entrare Saha per un Trezeguet assente ingiustificato, Rothen per Pires e Wiltord per un insignificante Dacourt ma la manovra francese non è che sia migliorata di molto. All'87' comunque i francesi hanno avuto la migliore occasione per pareggiare ma Henry, anch'egli sotto tono come quasi tutti i francesi, colpiva di testa da ottima posizione mandando fuori di un soffio alla sinistra di Nikopolidis. Dopo 16 gare ufficiali senza sconfitte una  Francia forse troppo convinta di fare un solo boccone degli avversari perde  e viene eliminata dagli Europei mentre i greci continuano a volare e a sognare: in semifinale troveranno la vincente tra Repubblica Ceca e Danimarca e come sempre partiranno sfavoriti. Una Grecia in finale è quasi impossibile da pensarsi. Hai visto mai? 
QUARTI DI FINALE - PARTITA DEL 24 GIUGNO 2004

Dischetto verde per il Portogallo
Il portiere portoghese Ricardo prima para il rigore di Vassell e poi segna al collega James quello decisivo  
PORTOGALLO
- INGHILTERRA 8-7 ai rigori, (d.t.s. 2-2) Lisbona, Stadio "da Luz" ore 20.45
PORTOGALLO
(4-2-3-1): 1 Ricardo; 13 Miguel (80' Rui Costa), 4 Andrade, 16 Carvalho, 14 Nuno Valente; 6 Costinha (62' Simao), 18 Maniche; 7 Figo (75' Helder Postiga), 20 Deco, 17 C. Ronaldo; 21 Nuno Gomes
INGHILTERRA (4-4-2): 1 James; 14 G. Neville, 5 Terry, 6 Campbell, 3 A. Cole; 7 Beckham, 11 Lampard, 4 Gerrad (82' Hargreaves), 8 Scholes (56' P. Neville); 10 Owen, 9 Rooney (26' Vassell)
ARBITRO: Meier (Svi)

Vassel e Costinha tra terra e cielo

RETI: 3' Owen (I), 83' H.Postiga (P), 110' Rui Costa (P), 115' Gerrard (I)
SEQUENZA RIGORI: Beckham (alto), Deco (goal) 0-1, Owen  (goal), Simao (goal) 1-2, Lampard (goal), Rui Costa (alto) 2-2, Terry (goal), C. Ronaldo (goal) 3-3, Hargreaves (goal), Maniche  (goal) 4-4, A. Cole (goal), H.Postiga (goal) 5-5, Vassell (parato), Ricardo (goal) 5-6.
AMMONITI: R.Carvalho, Costinha, Deco (P), G.Neville,Gerrard (I)
Alla fine la spunta ancora Felipao Scolari ed Ericsson se ne torna a casa sconfitto. Come due anni fa quando ai mondiali di Corea e Giappone il tecnico del Portogallo guidava il Brasile che battè 2-1 gli inglesi ai quarti. Non c'è stato invece il duello tra le nuove stelle Cristiano Ronaldo e Rooney perchè il giovane leone inglese si è infortunato dopo 23' e ha dovuto far posto all'attaccante dell'Aston Villa, Vassel.  

L'Inghilterra va in vantaggio dopo 3 minuti con Owen che è lesto a sfruttare un errore difensivo di Costinha che sfiora di testa un lungo cross lasciando via libera all'attaccante inglese che batte con un gran tiro dal dischetto il portiere Ricardo. E' una doccia fredda per i portoghesi che si rimboccano le maniche e tentano di recuperare ma gli uomini di Ericsson controllano molto bene fino al termine del primo tempo. Nella ripresa i portoghesi assediano l'area inglese, il CT Scolari mette dentro Simao, Postiga e Rui Coasta nell'ordine per Costinha, uno spento Figo che ha perso il suo duello personale contro l'altro "galactico" Beckham, fino al goal del pareggio di Helder Postiga che a 7 minuti dal termine indovina il colpo di testa vincente, ma molte colpe ha Terry che nemmeno salta sul cross dalla sinistra di Simao. Il Portogallo insiste ma è l'Inghilterra ad andare vicinissima al goal all'89' quando su una punizione pennellata da Beckham Campbell colpisce di testa centrando la traversa e sulla ribattuta spedisce in rete il pallone ma l'arbitro annulla per fallo di Teerry sul portiere Ricardo. Nei tempi supplementari, stesso copione: Portogallo all'arma bianca e Inghilterra guardinga ma pronta ad approfittare di eventuali errori dei lusitani. Al 5' del secondo supplementare, uno strepitoso tiro dal limite di Rui Costa si infila all'incrocio dei pali e fa esplodere la gioia dei portoghesi presenti al "Da Luz" ma dopo 5 minuti l'inglese Terry, su corner di Beckham, si fa perdonare l'errore sul goal di Postiga fornendo a Lampard (3° goal agli Europei) la palla del 2-2 cha vale i calci di rigore. Dal dischetto segnano tutti ma non gli uomini di maggiore classe Beckham e Rui Costa e risuta decisivo, alla fine, il portiere Ricardo che prima para il rigore di Vassel e poi va a segnare al suo collega James quello della vittoria. Portogallo in semifinale, con merito, al termine di una gara molto bella dalla quale gli inglesi escono a testa alta. Giorno 30 i lusitani affronteranno la vincente di Svezia-Olanda, andare in finale non è solo un sogno per Rui Costa e compagni 

Vai alla Home Page