Semplici intarsi geometrici coi piallacci


Ritorna a: L'uso dei piallacci

Alleggerire

Perchè intarsiare?

In un mobile con ampie superfici piane, come un tavolo od una credenza di medie dimensioni, i grandi pannelli dalle venature uniformi, o che si ripetono con simmetria per le essenze figurate, spesso danno al mobile una apparenza pesante. Gli intarsi sono nati essenzialmente per questo: rompere la monotonia e contribuire ad alleggerire il mobile. Anche se conosciamo bene esempi dove l'intarsio ha raggiunto complessità e livelli aritstici tali da vivere di vita propria; al punto da perdere completamente la funzione alleggeritrice iniziale.

I disegni geometrici
sono i più universali
Qui ci limitiamo a presentare alcune semplici idee per creare intarsi geometrici. Questi sono decisamente i più semplici da ottenere, in quanto normalmente sono composti da tarsíe dai lati rettilinei, quindi le più facili da tagliare ed accoppiare. Inoltre semplici intarsi geometrici sono di uso relativamente più generale, in quanto si possono usare sia su mobili di stile antico, sia sui mobili moderni, dalla molte linee rette. L'approccio è comune a tanti altri possibili disegni, ed incoraggiamo a trovarne di nuovi. Anche se però l'intarsio geometrico è in uso da così tanto tempo che l'autore ritiene difficile invetare qualcosa di nuovo.

L'uso cromatico
delle essenze
Molta attenzione va fatta nell'uso cromatico delle varie essenze. Quando si pianifica un intarsio, si deve pianificare sia il disegno che la scelta dei piallacci. In questo senso, è buona cosa costruirsi col tempo una tavolozza di colori, conservando qualche ritaglio più esemplificativo delle essenze che via via si usano. Per alcune essenze, vale la pena di conservare sia un ritaglio di alburno che uno di durame, visto che si possono ottenere così due colori da una stessa essenza. Quando parliamo di colori, dobbiamo ricordarci che in relatà parliamo di svariati toni dello stesso colore: marrone (in tonalità che vanno dal quasi nero, al giallo ed al bianco). Se l'essenza è figurata, possiamo anche parlare di diversi tratteggi. Ma avrete già capito che in pratica parliamo di disegni monocromatici. Ricordiamocelo nella scelta del disegno di riferimento. Peraltro, da un punto di vista stilistico, è quanto io preferisco, e a cui consiglio di limitarsi. Vero che la natura non è stata così egoista: nero puro, viola, rosso e giallo saturo si possono trovare in legni naturali (ebano per il nero, ed altre essenze tropicali note come amaranto o legno viola, e legno rosso e giallo). Ma si tratta di legni in qualche modo rari (si pensi all'ebano) e difficilissimi da trovarsi sul mercato Italiano in forma di piallaccio (ad essere sincero, non li ho mai visti usati nemmeno sui mobili finiti in commercio, nemmeno quelli di altissima qualità). Di conseguenza non mi preoccuperei molto di questi legni, ed inizierei con una bella tavolozza di marroni. Infine, se proprio non potete fare a meno di usare una tavolozza con tutti i colori dell'arcobaleno, considerate l'uso di legni di colore chiaro trattati con mordenti. Ma per il mio gusto, si tratta di una operazione discutibile.

Losanghe e
nastri adesivi
Motivo a cubi. Clicca per un'immagine migliore

Cubi in prospettiva

Prendiamo come esempio il ben noto disegno dei cubi in prospettiva. È un motivo che, con alti e bassi, viene usato da diversi secoli. Questo si può facilmente ottenere con losanghe di 60°/120° di angolo, che si tagliano da strisce di piallaccio con tagli paralleli ed inclinati appunto di 60°. Il motivo che si ottiene è rappresentato in figura, insieme ai dettagli della costruzione geometrica della figura stessa. Le differenti losanghe si appaiano poi secondo lo schema, molto semplice, fino a formare la superficie desiderata. Le tarsíe si mantengono in posizione con nastro di carta adesiva (comune in ferramenta e cartoleria). Il nastro migliore, a questo scopo, è quello provvisto di fori, che limita il grado si adesione della colla. Quest' ultimo particolare è importante. Dopo l'incollatura del piallaccio, il distacco del nastro deve essere fatto con molta cura, perchè certe colle usate in questi nastri, benchè ci paiono scarsamente adesive, sono spesso a sufficienza per trascinare con sè alcune fibre del legno. Questo accade in particolare dopo una incollatura a pressione (come con le normali colle viniliche). I nastri dotati di buchi riducono questo effetto. O la vostra pazienza, e l'aiuto del taglierino per tenere a bada le fibre, suppliranno altrettanto bene.

Le tonalità da
scegliere
Quanto alle essenze da usare, ci si può affidare al gusto. Comunque sono necessarie tre tonalità di colore. Sfruttando la diversa tonalità dell'alburno e del durame del noce, per esempio, si può completare la tavolozza con due sole essenze, aggiungendo del faggio. Visto che i piallacci con vistose differenze cromatiche sono normalmente meno pregiati, non vi sarà difficile trovare un fornitore ben contento di darvi un piallaccio di noce nazionale per metà alburno, e potrete mercanteggiare sul prezzo.

La stella si presta
anche come
motivo di semplice
accoppiamento






Calcolo automatico
con JavaScript!

Ruota solareLa stella o ruota solare

Un altro esempio di semplice disegno geometrico è la cosidetta ruota solare. Cioè un cerchio coperto di spicchi identici. Questo non è solamente un intarsio, ma anche una tecnica abbastanza comune per coprire superfici rotonde. Nessuno però ci vieta di alternare sue essenze diverse, ed ottenere così un motivo ornamentale. L'unica accortezza da prestare è che, normalmente, si usano un numero pari di petali; questo è dettato sia da ragioni estetiche che di semplicità di accoppiamento (con un numero pari di petali si accoppiano prima due metà identiche, che poi si assiemano). Nella figura si tratta di tagliare 10 petali da 36° di angolo. Il calcolo della larghezza del petalo si fa con poca trigonometria. Un poco più complicata la trigonometria se si vuole calcolare il numero di petali necessari di una data larghezza massima. Questo per altro è il caso più comune, visto che cercheremo normalmente di usare al meglio i piallacci a disposizione, sia per quantità che per figura.

Corona circolare


Calcolo automatico
con JavaScript!
Corona circolare. Clicca per un'immagine migliore Una semplice modifica alla ruota solare è la sua corona. Questa si presta benissimo per intarsiare una superficie rotonda con figure concentriche (è un motivo che si trova comunemente su molti tavoli rotondi), oppure per fornire una cornice adeguata ad altri disegni. Naturalmente anche qui si tratta di determinare il numero di petali da usare in base alle stesse considerazioni come per la stella. Qui viceversa il calcolo diventa un poco più complicato. Forniamo le formule per calcolare le dimensioni dei segmenti di corona circolare determinatone il loro numero a priori, ed il numero di segmenti di corona circolare avendo a disposizione piallacci di dimensioni date.

  Infine alcuni esempi completi. Il primo in basso a sinistra è il motivo a cubi incorniciato in una corona circolare. Semplice e grazioso. Gli atri due esempi, che ancora usano il motivo tridimensionale a cubi anche come sfondo a motivi ornati, sono tratti dal sito Francese Au Filet d'Amarante in Péznas Languedoc, a cui si rimanda per completezza.
Alcuni intarsi completi
Composizione. Clicca per un'immagine migliore Lampade. Clicca per l'immagine originale Scatola. Clicca per l'immagine originale

 

Link sull'argomento

 

Un ottimo approfondimento sul tema degli intarsi, benchè in lingua Inglese, è il sito della Marquetry Society Of Canada, con una vasta lista di articoli tratti dal loro bollettino. Sempre in lingua Inglese il sito dalla The Marquetry Society britannica, con interessanti articoli di tecnica.

Uno sito italiano con una bella collezione di fotografie di intarsi figurati, invece, è quello di Stefano Agostini: Quadri in legno ad intarsio


Ritorna in cima


Versione 2.3 - 8 Agosto 2000