Curriculum "creativo"

Sue poesie sono apparse in varie riviste (da "Quinta Generazione" a "Il Verri", "Lettera", "North", "La battana", "Aperti in squarci", "Anterem") e antologie ( Squero, Mantova 1980; Italian Poetry 1960-1980: from Neo to Post Avan-garde, a cura di A.Spatola e P.Vangelisti, S.Francisco - Los Angeles 1982; Poeti della Quinta generazione, a cura di G.Ramella Bagnera, Forlì 1983; Poeti del Veneto, a cura di P.Ruffilli, Forlì 1985; Coscienza & evanescenza , a cura di F.Cavallo, Napoli, 1986; Discorso diretto/11, Treviso 1986; Ante Rem. Scritture di fine Novecento , a cura di F.Ermini, Verona, 1998).

Suoi testi sonori e visivi sono stati utilizzati per la realizzazione di mostre (Originali e Nascita della poesia a cura di L.Pignotti, Roma-Firenze; Figura-Partitura, a cura di G.Fontana, Salerno, Brescia, Crema 1982-83; Visioni Violazioni Vivisezioni a cura di E.Minarelli, 1982; Parola tra spazio e suono, Viareggio, 1984), di cassette, dischi e trasmissioni radiofoniche (Il dolce stil suono , "baobab", 4, 1981; Vooxing Poooetre International a cura di E.Minarelli, 1982; Traksound2. Italian sound poetry , a cura di U.Giacomucci, 1983; Il colpo di glottide , a cura di Arrigo Lora Totino; La voce in movimento / musica della poesia, a cura di Giovanni Fontana, Milano, Momo edizioni, 2000) nel numero del Verri.

Ha curato alcune mostre di poesia visiva (Treviso, Ca' dei Ricchi, 1976, Treviso, Santa Caterina, 1982) e ha, con Carlo Rao, diretto la collana di poesia "Babbalù" (1981-1985), che ha pubblicato testi di Brandolini D' Adda, Pignotti, Scomparin, Fiorentino, Lunetta, ecc. E' stato tra i redattori di "Aperti in squarci" e responsabile della collana di poesia (per soli due numeri: poi litigammo); è stato tra i redattori e poi collaboratori di "Anterem". Ha diretto per conto dell' editore Matteo (Treviso) una collana di poesia che ha prodotto soltanto l' importante volume di poesie di Romano Pascutto, poi riedito da Marsilio. Per ribadire come le iniziative in questo settore nascano e muoiano in fretta.

Ha fatto parte, con Arrigo Lora Totino e Franco Verdi (poi con Milli Graffi) del "Trio Phoesia", complesso per l' esecuzione di poesia sonora che ha avuto vita non troppo lunga. Ha recitato e declamato in più occasioni testi suoi e di altri, partecipando a vari spettacoli e rassegne [Venezia, Magazzini del Sale: P77 (sett.1977); Pescara, Università : Linguaggio, scrittura e poesia (novembre 1977); Trento: Arte come impegno sociale - la poesia (dicembre 1977); Verona, Galleria Ferrari (marzo 1978 con De Vree, Miccini, Heidsiek, Verdi, Sarenco); Milano , Palazzo Reale (Milano80, Teatro della parola: Poesia sonora in Italia maggio 1978 a cura di R.Barilli, con Verdi, Lora Totino, Cena, Ermini, e altri); Abano e altre località : Sound poetry International travelling concert (7-13 ottobre 1978, a cura di Sarenco, con Verdi, Miccini, LoraTotino, Cena, De Vree, Garnier, Spatola, Niccolai); Verona, San Francesco al Corso: Poesia sonora in concert (marzo 1979 con Sarenco, De Vree, Miccini, Verdi, Lora Totino); Tortona: Lora di Cena da Totino (settembre 1984 con Cena e Lora Totino)]; Pescara, Università degli studi (aprile 2004, con Giovanni Fontana); Verona, Società Letteraria: Veronapoesia2004 (ottobre 2004 con Giovanni Fontana, Gio Ferri, Mauro Del Fior, Nicola Frangione) e realizzando spettacoli monografici (sulla poesia futurista e dadaista in varie occasioni, tra cui Vittorio Veneto gennaio 1987, e, nell'ambito di un convegno sul Futurismo, al Conservatorio di musica di Verona nel 1998 o sulla poesia brasiliana al teatro Bibiena di Mantova, ad es.) anche per pubblici di non specialisti (allievi del Liceo Artistico di Treviso nel 1986-87, ma anche delle scuole elementari, ad es.).

Ha pubblicato: Poesia: Trilogie con dedica , Forlì, Quinta Generazione, 1974; Per S. , Treviso, 1974; Oh, Ah , Torino, Geiger, 1975; Ella , Gallarate, "P", 1978; Il fatto di un gatto (con Manuela Gualandri), Parigi, 1980; Poesie ritrovate , Treviso, Babbalù, 1981; Ohlalie (1978-1982), Treviso 1984 (nastro); melalia , Udine, Campanotto 1986 (nastro, mai distribuito). Pin pin, Udine, Campanotto, 2007, Arnaud e gli altri, Roma, 2010; Ariette per voce, Roma, 2010, Musici, guitti, Verona, Bonaccorso, 2013.

Narrativa: Ofelia e le mosche , Treviso, Altrarea, 1978 (romanzo); Strana storia di ubriacatura per Iside mère, in "Carte segrete" 38 (1977) (racconto lungo); Informe e manoscritto , Treviso 1980 (racconto); Titolo da sistemare per Mirella , in C' era una volta. Favole scritte da favole dipinte , a c. di E.Di Grazia, Bitonto, 1988.


TRIO PHOESIA [testo di presentazione]

Il linguaggio è-prima di tutto- flusso sonoro che riguarda il circuito orale-aurale. L' esercizio della scrittura ha comportato, nella tradizione occidentale, una deprivazione dei valori che erano invece presenti ai primordi -al tempo degli aedi omerici o dei trovatori provenzali. La rivalutazione e riproposta di tali valori -ritmo, intonazione, timbro- ha un nome: poesia sonora. Controllando l' intonazione, il poeta può creare la melodia del parlato, tutt' altra cosa rispetto a quella musicale: essa combacia perfettamente con il significato, non con l' astratto musicale. Controllando il ritmo, il poeta può realizzare cadenze lente o veloci o medie con una precisione inammissibile nella poesia tradizionale. Controllando il timbro della voce, ciò che fa intuitivamente e per conto suo un bravo attore, il poeta può colorare armonicamente il suo dire. Ma c' è di più. L' autore può creare polifopnie simultanee a più voci. E, infine, il poeta esce dalla sua torrre d' avorio, trova il suo pubblico e, nel contatto/agone che si stabilisce tra i due protagonisti del fare poetico, la tipica concentrazione lirica del discorso si fa "teatro della parola" , spettacolo dello specifico poetico. La poesia sonora è una delle più feconde invenzioni delle avanguardie classiche: futurismo italiano, zaumismo russo, dadaismo, neoplasticismo, lettrismo.

Il Trio PHOESIA costituitosi il 20 febbraio 1979 e composto dai poeti/mimodeclamatori Agostino Contò, Arrigo Lora Totino e Franco Verdi vuol essere un complesso da camera per l' esecuzione vocale di poesia sonora. Il programma del trio comprende opere delle prime avanguardie, in particolare futurismo e dadaismo, e opere di contemporanei, fra i quali, ovviamente, opere degli stessi esecutori. Ma, sin d' ora, il trio si pone a disposizione degli autori che siano interessati alla proposta, per l' esecuzione delle loro opere.Saranno previsti anche particolari programmi ed interventi didattici per le scuole.Perché un trio? rispondiamo perché esso corrisponde al minimo comun denominatore per un complesso di questo genere, nel senso che tre voci sono già sufficienti per creare tutti gli effetti verbosonori prevedibili e perché un numero superiore a tre avrebbe comportato minore compattezza e agibilità del gruppo.


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