La gara ha un fascino a cui non si
sfugge.
C'è sempre qualcuno pronto a sussurrare che si sa gia il nome
del vincitore, che non val la penadi concorrere se non si hanno
agganci ecc. ecc.
Tu pensi invece che non c'è gara preventivamente assegnata,
che il sapere di essere favorito inpartenza è penalizzante,
che lo spirito sportivo e quello civico impongono la partecipazione.
Lavori come una bestia con l'entusiasmo che ti proviene dall'essere
il solo responsabile di quello che fai e trascini nel vortice del
lavoro chi ti sta intorno.
Alla fine sei contento di quello che hai fatto e di come è
presentato. e, sia pur con un certo sforzo, ti trattieni dal rompere
l'anonimato perché questo fa parte del tuo stile di gentiluomo
e sportivo.
Perdi! Il tuo progetto che ti
sembrava così "unico" è sperso in una miriade di altre
proposte più o meno valide, qualcuna avresti potuto adottarla
tu stesso ma l'hai scartata.
Normalmente il progetto vincente è all'opposto del tuo, ne
contraddice i principi: se questo è ciò che volevano,
se lo meritano. Tanto non arriveranno a costruirlo, succede quasi
sempre.
Forse si tratta solo di malignità, ma ti raccontano che
l'anonimato l'hai mantenuto solo tu, e pochi altri. Quasi mai il
vincitore.
Per un po' ti trattieni, ma poi ricominci a consultare di nuovo i
bollettini dei concorsi.
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