6 Dalle idee al progetto

6.1 Elementi per il programma

Il progetto Montalto delle "Vie di Luce" non può essere per ora descritto in tutti i suoi aspetti tecnici, illuminotecnici e impiantistici senza sbordare dai ristretti limiti dimensionali del concorso di idee.
Si sono privilegiati gli aspetti descrittivi generici delle strutture fisse e delle modalità di prestazioni, senza soffermarsi sugli aspetti illuminotecnici e dei controlli che sono propri di un progetto di massima. La diffusa conoscenza tecnologica e le notevoli esperienze in corso a Roma, come la nuova illuminazione dei Fori, possono costituire la base per la progettazione generale e di dettaglio.
Nella presente idea progettuale "Montalto" si sono voluti evidenziare gli aspetti d'ordine generale che possono essere così riassunti:
A) Rimozione di tutte le tesate a sospensione esistenti in modo da caratterizzare le Vie di Luce rispetto al resto della rete viaria con un "cielo pulito"
B) Recupero, conservazione e valorizzazione delle strutture di illuminazione preesistenti, a lampione o a braccio, sia come singoli oggetti che come sistemazione di strade già consolidate.
C) Identificazione delle Vie di Luce mediante la ripetizione di logo araldico e corpi illuminanti disegnati ad hoc, a lampione o a braccio.
D) Continuità delle Vie di Luce mediante inserimento di diversi effetti aerei e al suolo quali i "tappeti di luce", gli "archi di luce" e le teorie di borchie.
E) Direzionalità delle Vie di Luce mediante disposizione "a quinta" dei bracci dei lampioni ed altri effetti vettoriali.
F) Variazioni cerimoniali dell'illuminazione mediante dinamizzazione delle illuminazioni dei monumenti, effetto vento, inserimento occasionale di addobbi luminosi ecc.
G) Riordino dell'arredo urbano con eliminazione di oggetti sparsi e loro raggruppamento come accessori dei lampioni, assieme ad elementi di servizio per il "comodo dei pellegrini" e promozione della mobilità a piedi o in bicicletta.
H) Vie di Luce come sistema informativo poliglotta e multimediale da lasciare in eredità alla struttura urbana, attraverso l'impiego di media tecnicamente aggiornati quali la telematica.
I) Contenimento di effetti spettacolari a favore di aspetti conviviali, ecologici, culturali e di dotazione permanente del tessuto urbano

Roma, 23 ottobre 1997

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