L'impulso ad alta frequenza generato dal trasmettitore viene inviato attraverso il DUPLEXER all'antenna tramite delle guida d'onda.
Dato che viene usata la stessa antenna sia per trasmettere che per ricevere è necessario l'uso del DUPLEXER che è, praticamente, un "deviatore" a radiofrequenza. Il suo scopo fondamentale è quello di proteggere il ricevitore durante la trasmissione dell'impuso a radio frequenza, visto che questo impulso si aggira dalle decine di migliaia di watt fino alle decine di milioni di watt (da circa 20Kw fino a 10Mw per chi capisce le sigle), se entrasse nel ricevitore anche solo una piccola percentuale del segnale trasmesso, i vari amplificatori del ricevitore verrebbero immediatamente distrutti.
Quindi, il DUPLEXER isola completamente in ricevitore durante la trasmissione.
Questo dispositivo è costruito, nei RADAR attuali, con dei componenti a stato solido ed alta velocità di commutazione (diodi PIN), che cortocicuitano il segnale in arrivo al ricevitore durante la trasmissione del'impulso RF. Durante il periodo di ricezione i diodi PIN vengono disalimentati in modo da far passare, senza ostacoli, il segnale da ricevere.
Oltre ai diodi PIN, come ulteriore protezione viene inserito prima di arrivare al ricevitore dei dispositivi detti TR. Vecchio modello di TRQuesto dispositivo è composto da delle ampolle di vetro con all'interno un gas a bassissima pressione che viene mantenuto in uno stato di ionizzazione grazie a degli elettrodi ricoperti con uno strato di materiale radioattivo. Questo gas ionizzato provoca, nel caso di passaggio di un segnale RF troppo elevato, delle scariche elettriche tra i due elettrodi. Queste scariche mettono in cortocircuito la linea di ingresso, e quindi impedisce il passaggio, fino a che il segnale RF scende a livelli accettabili.
Questa ulteriore protezione e consigliabile perchè i diodi PIN proteggono il ricevitore soltanto durante la trasmissione, e quindi se arrivasse un segnale RF molto elevato, durante il periodo di ricezione, potrebbe venire danneggiato il ricevitore.

Finalmente il segnale trasmesso arriva all'antenna.
Antenna di un radar La forma dell'antenna di un RADAR è molto diversa secondo lo scopo a cui è utilizzato il RADAR in esame. Nei RADAR di ricerca, quelli, per intendeci, usati dai controllori di volo, ha la forma di una parabola allungata orrizzontalmente e stretta verticalmente (vedi immagine precedente), questa forma è dovuta dalla necessità di creare un fascio molto stretto in orizzontale ma largo in verticale, come descritto in figura.
Altre antenne sono di forma rettangolare e perfettamente piatta, questo secondo tipo è usato di norma su RADAR di ricerca militari (se vedete una nave militare, molto probabilmente vedrete installate antenne di questo tipo), e permette di sapere anche la quota del bersaglio.
Forma di un fascio radar in verticale Invece i RADAR metereologici, usati per vedere la posizione e l'intensità della pioggia, hanno antenne molto simili alle parabole utilizzate per la ricezione della TV satellitare.

Nonostante le diverse forme tutte le antenne montate in un qualsiasi tipo di RADAR hanno in comune la grande direttività, questo per motivi sia di sensibilità, più direttiva è e meglio riceve, sia per migliorare la risoluzione angolare del RADAR, altrimenti, se l'antenna fosse poco direttiva, il risultato sullo schermo sarebbe una traccia molto estesa in angolo tanto da non capire esattamente dove si trovi l'aereo.

Non dobbiamo anche dimenticare che l'antenna di un RADAR deve ruotare. Questa rotazione porta vari problemi per il passaggio del segnare RF trasmesso e ricevuto tanto che, nei primi RADAR, l'operatore saliva dietro l'antenna e ruotava con essa. É vero che le prime antenne non ruotavano continuamente sui 360° ma venivano posizionate sull'angolo dove interessava, ma comunque, per ruotare assieme all'antenna e contemporaneamente controllare lo schermo radar dovevano avere uno stomaco molto robusto. Per trasportare il segnale RF dalla parte fissa a quella in rotazione dell'antenna si utilizza un dispositivo detto GIUNTO ROTANTE.
Il GIUNTO ROTANTE è un dispositivo composto da varie guida d'onda di forma rotonda poste concentricamente una dentro l'altra per far passare i diversi segnali RF che vanno all'antenna.


Se, a questo punto, non vi siete addormentati e comiciate a incuriosirvi, andando avanti nella lettura conoscerete più approfonditamente i segreti del RADAR.