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Il ragazzo leggeva sdraiato sul letto, tra le coperte aggrovigliate
ed il cuscino piegato alla bellemeglio dietro la testa.
Un bel libro, con carta patinata, bei disegni ed una grande mappa all'interno
che disegnava le vie dei personaggi e le loro avventure. Ramion il nano
e Lendil l'elfo uniti assieme ai loro popoli per la prima volta nella lotta
per la sopravvivenza contro le armate nere, e il gruppo dei Cercatori,
i rappresentanti dei vari popoli delle Terre Selvagge che cercheranno di
sconfiggere il Mago Nero: Dwold, Eleanor, Mirmin, Allanon e Caino.
Il sonno cominciò a prendere il ragazzo che lottava per riuscire
a finire la lettura, mancavano poche pagine, ma pian piano gli occhi si
chiusero e le mani lasciarono scivolare il libro sulla coperta, mentre
la copertina si slabbrava e mostrava il titolo del romanzo: "La vendetta
di Palios".
Mi misi dietro l'angolo e aspettai, quando il mago alzò le mani per lanciare l'incantesimo... lo presi per i polsi e strinsi fino a farlo urlare, poi lo scagliai con tutta la mia forza contro gli alambicchi e il suo tavolo, egli cadde a terra distruggendone gran parte e mi guardò con stupore misto ad una strana paura.
Palios guardò quello sconosciuto, quell'essere che gli stava
davanti, che aveva osato entrare nel suo laboratorio e che... c'era qualcosa
di estremamente strano in quegli occhi, nella capigliatura, persino nel
suo respiro... egli era... era un uomo r-e-a-l-e!!!
Come, come aveva fatto ad entrare in questa dimensione ?!
Annaspò col respiro per lo stupore ed il gelido terrore che
lo prese. Se quell'essere conosceva il resto della storia avrebbe potuto
anticiparlo in ogni mossa, finanche ucciderlo! Ma cosa diavolo ci faceva
quel dannato lettore nella sua storia... Si costrinse a pensare. Come personaggio
non aveva molte possibilità di sfuggire alla storia che l'autore
aveva creato per lui, ma in questo caso non fronteggiava altre dimensioni
fantastiche, si erano incontrate due dimensioni totalmente ed assolutamente
incompatibili!
Tutti i personaggi vivono la loro trama pur essendo consapevoli nel
profondo di tutto ciò che li circonda e che li ha creati, ma non
sono poi molti quelli che sono costretti a squarciare quel velo e mostrare
tutte le loro nudità al lettore!
Forse se si fosse costretto a seguire sì la storia, ma variando
anche di poco gli avvenimenti....
Il mago aveva il volto deformato e sempre più sconvolto.
Mi rammarico solo di non avere letto fino in fondo il romanzo, mi sono addormentato con una enorme rabbia e con un grande desiderio di entrare e fermare quel dannato stregone da quattro soldi, ed ora SONO QUI! Posso toccarlo e fermare i suoi sporchi piani! Ora mi muovo e lo branco di nuovo.
-"Dannazione!"
Palios pensava alla sua situazione.
"Certo io sono il personaggio negativo della storia, ma ormai nella
nostra epoca non esistono più personaggi tutti cattivi o tutti positivi,
anch'io d'altronde ho le mie buone ragioni e le mie qualità, e so
essere fedele ai miei alleati! Devo assolutamente spiegarglielo."
Il mago nero aprì la bocca, ma nessun suono ne uscì: era
troppo lontano dal racconto che doveva svolgersi.
Nel frattempo gli eventi precipitavano, il gruppetto dei prodi, l'elfo,
la ragazza, il giovane mago, il nano e l'antico signore, era riuscito a
penetrare nel castello e stava per recuperare la pietra magica che avrebbe
fermato le armate nere.
Palios avrebbe dovuto distruggerli con il suo potente incantesimo.
Il mago ripassava nella sua mente tutti gli avvenimenti accaduti negli altri volumi, in effetti questo era solo il quinto libro, ed il suo autore di solito si muoveva con sestilogìe di grande successo, non era giusto che lui non potesse avere il suo attimo di gloria. Il romanzo doveva finire con la sua vittoria! D'altronde non era una cosa poi così grave: ci doveva sempre essere un vincitore, per garantire la governabilità ed il senso degli avvenimenti, e nella storia umana si sa che si hanno periodi di grande libertà e felicità alternati con gravi tempi di violenze, sopraffazioni e dittature bagnate nel sangue dei sudditi. Palios era solo una pedina in questo gioco della necessità storica.
Nel passare accanto al tavolo delle magie, mi accorsi di un grosso pezzo
di ferro usato per mescolare le pozioni acide, lo brancai con voluttà
e decisi di passare all'azione.
Alzai il randello e lo brandii per colpire con tutta la forza quell'essere
schifoso...
Non c'erano più tante possibilità... Palios annaspava con il cervello alla ricerca di una soluzione rapida, doveva, doveva esserci qualcosa... Neppure il racconto originario era poi tanto diverso intuì Palios con un improvviso ghigno di felicità, la spada del cavaliere era ora un randello di metallo, ed il finale vedeva l'unico superstite del gruppo con la mano bruciata dall'antica spada resa incandescente!
"Cavolo! " mi sono svegliato urlando, guardo la mia mano per un attimo, è rossa e gonfia, ma non perdo tempo e mi butto sul libro abbandonato a terra vicino al letto usando la luce fioca del lampione sotto casa, mi manca solo l'ultima pagina.
Il mago alzò le mani al cielo...
2-, pronunciò la parola magica e si udì un grande boato,
fumo azzurro si sparse dalla fiamma sempre accesa del forno...
Allanon corse per i corridoi come preso da furore, le lacrime gli annebbiavano
la vista ed ogni muscolo gemeva come se stesse per strapparsi. I suoi amici,
tutti i suoi compagni erano scomparsi in una nuvola di fumo nero, la pietra
era ancora saldamente nelle grinfie del drago, tutto era perso. Ma un grande
furore, un desiderio folle gli prendeva il cuore: lottare fino all'ultimo
e strappare il cuore al mago, anche se nulla avesse potuto con la sua sola
spada. Giunse in cima alla torre mentre si diradava lentamente la nube
azzurrina, il mago era sdraiato a terra, con la testa appoggiata al muro
e sogghignava con una luce maligna negli occhi, era troppo contento di
quella liberazione, Allanon non si fermò un solo istante e seguendo
il suo destino di cavaliere balzò davanti a Palios e gli immerse
la spada nel cuore.
FINE 2
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