Facoltà
di Egittologia
Gentile Professore,
in merito
ai due gruppi di frammenti di papiro ritrovati a Tell-el-Amarna
e catalogati T.e.A./Ms.3-6 e T.e.A./Ms.7-9 del gruppo 6589/B,
giudicati dello stesso periodo e provenienza, sebbene di mani
diverse, Le offro qui l'abbozzo di una mia prima traduzione,
anche se ancora pregna delle mie perplessità...
Ma la ragione di questo
invio così intempestivo è che non riuscirò a
risolvere alcuno dei dubbi che generano le mie perplessità,
finché non potrò dividere con Lei e meditare in
proposito l'idea che nel T.e.A/M.3-6 vi sia la trascrizione
in demotico di frammenti perduti di Erodoto, e che quindi T.e.A./Ms.7-9,
certamente d'autore d'origine ebraica, altro non possano essere che
la traccia concreta di ciò che nei frammenti T.e.A./Ms.3-6
viene descritto...
Attendo impaziente
le Sue osservazioni.
Con deferenza,
il suo devoto Allievo Habib.
P.S.
come vedrà, ho messo in corsivo le parole che più mi
lasciano in dubbio.
T.e.A./Ms.3
[...] giace mummificato
nel ventre della terra, dentro i resti antichi di una grande
piramide tronca, più simile ad un cubo, in un sarcofago
in forma di cavallo [...] sopra un tumulo [...] e fiori polverizzati
tutt' intorno; e fuori, nel deserto immenso e desolato, infuria
la violenta tempesta, il diluvio universale [in ebraico]
[...]
T.e.A./Ms.4
[...] nel ventre
della piramide, dove giace la mummia, si può accedere
solo scendendo una ripida, lunghissima [anche nel senso
di "profondissima"], stretta [oppure:
"chiusa"] scala [...]
T.e.A./Ms.5
[...] niente io desidero
piu' che addormentarmi [si legge male; mancano
tre o quattro lettere... sarà così, oppure: "fare
l'amore con Mirit"?] nel ventre di quella piramide [...]
in passato [espresso come: "una volta..."]
[...]
T.e.A./Ms.6
[...] amica [oppure:
"amata"?] vittoria [...] [sulla (?)] prova
[...]
T.e.A./Ms.7
[...] abbandono
[...]
[...] Troverai
la casa semi-svuotata [...]
[...] i gatti ben tenuti [...]
[...] che non mangiano, perché rifiutano ormai qualsiasi
sapore [...]
[...] Troverai
che le tracce dell'abbandono materiale [letteralmente:
"le tue cose tras-locate nella casa dei morti"]
odorano ancora del mio malessere, della mia angoscia [...]
[...] Queste
tracce seguono un strada che ho già percorso.
Non c'è altro da fare, tutto l'essenziale è già
stato fatto! [...]
T.e.A./Ms.8
[...] Io porto
la responsabilità della sanzione [oppure: "della
(nostra?) lacerazione"]:
insanabile, infinita [si legge: 'ayn sof, traslitterato
dall'ebraico!] [...]
[...] Tu non ci sei più
e io tremo per questo, tremo per un noi [letteralmente: "io
provo paura nel guatare due entità speculari"; il
senso generale parrebbe traducibile così come ho fatto, intendendo
uno "sguardo inquieto e preoccupato a un "noi" proiettato
già in un "altrove"...] il cui ricordo annulla
qualsiasi relazione [oppure anche: attività, espressione
emotiva] [...]
[...] Io sono un'anima
[anche: "entità"] antica, sopravissuta a un'incauta
vanità, e che vagola dopo la demolizione dei suoi templi [...]
[...] sono un
essere che incute terrore [perché] si riconosce
[letteralmente: "si legge"] nel suo volto
[lett.: "nei suoi segni", o: nei suoi "geroglifici"!]
l'annientamento [ancora in ebraico! È scritto:
Sh'oah] [...]
[...] Sono un'anima pericolosa
ma non ambigua [letteralmente: "vivente" in molteplici
"forme"] [...] l'ambiguità è figura
[oppure: immagine, glifo] palese del conflitto [e] del malessere
che persevera nella sua opera di corrosione [anche: corruzione
(dei corpi), ma qui, per "opera" è usato il
termine esclusivamente riferito a "opere idriche"; ...e
pensare che è pure lo stesso termine che indica l'effetto fertilizzante
della ritrazione stagionale del fiume Nilo!]
[...] perciò
devo salvarmi [...] devo salvare almeno le bende [...] del
mio cadavere
[il punto è estremamente oscuro, e la traduzione
non può che essere assai forzata: traduco "bende"
là dove mi pare di leggere "avvolgimento del mio involucro/simulacro
in una "pelle" artificiosa"... non so trovare di
meglio...]
[...] Il fatto di aver
vissuto assieme un'unione [oppure: "totalità"]
irripetibile, non dovrebbe impedirci di credere nel mondo a venire
[oppure: "nell'aldilà", ma in questo punto
mi sembra di riconoscere anche un'accezione terrena di quel "mondo",
da cui l'intenzione della mia scelta]
[...] [ma] come sarà il nostro atteggiamento [letteralmente:
"vivere"] nelle cose future? [lett.: "materia",
ovvero: "cosa fisica" dell'avvenire]
Quale potrà essere la nostra tonalità affettiva,
[altro punto estremamente oscuro: qui la parola vale per "suono
musicale" e pure per "affetto, emozione affettiva"]
se ora pensiamo alla sua invarianza? [scelgo "invarianza"
poiché qui il termine può essere inteso sia come
"uguale a se stesso" che con un'idea che potrebbe
essere resa piuttosto bene, ad esempio, nel misterioso versetto 3.14
dell'Esodo: "Io sono Colui che sono"...]
[...] il pensiero di questa invarianza, avrà realmente
[lett.: "sulla terra"] il potere di rendere invariante
il nostro aldilà? [traduco così poiché
lett.: "futuro", "avvenire", unito
a "del pensiero", ovvero della Psiche: psicologico?...]
In me ciò avverrà [ancora altre oscurità;
lett.: "in me è già avvenuto" con suffisso
dubitativo aggiunto al verbo "avvenire", il cui senso
è anche proiettato al futuro; ma, in aggiunta a ciò,
la consonante "n" è resa col geroglifico sacerdotale,
e quindi indica pure "un'anima sperduta/vagante sulla terra",
o un'accezione profondamente negativa, dolorosa, dell'"avvenire"...
Così preferisco rendere la traduzione con:] purtroppo, credo,
per diverse ragioni
[qui sembrerebbe
nuovamente una traslitterazione dall'ebraico: Bi'nah, "intelligenza";
ma il senso è ambiguo fra "ragione" come "intelligenza
razionale", e la possibilità che si debba leggere
non Bi'nah dall'ebraico, bensì "cause negative",
o "cause di disgrazia"][...]
[..] Esiste una
differenza tra l'essere passionale e l'essere appassionato
[oscuro; lett.: "possedere passioni" e "muovere
passioni"] [...]
[...] l'essere passionale non può amare, [poiché]
è vittima di sentimenti egoistici e non conosce amore
[non sa che amore è] gioie e dispiaceri;
l'essere appassionato, invece, ama, ed è invasato
[lett.: "fanatico", o anche "succube"]dalla
passione; l'essere passionale si crede padrone [lett.: "Signore,
Sovrano"] dei propri sentimenti [lett.: "amori"],
e ripete le cose senza sapere di ripeterle,
[molto oscuro; qui sembrerebbe quasi cifrare un messaggio "altro",
dentro a un codice fra lingue diverse... ma forse il riferimento è
proprio quello: nel messaggio è cifrato "un altro"
messaggio, e senza "l'amore", o "il sentimento
d'amore", "egli ripete le cose senza sapere di ripeterle"...]
così [l'essere passionale] organizza le sue azioni di
conseguenza alla sua cecità [lett.: "non-conoscenza"],
si rifugia nella tranquillità delle istituzioni e delle garanzie
del suo Faraone, consolidate dall'esecuzione esatta dei suoi doveri
di suddito e dal rispetto delle leggi [...] e per questo io e te stiamo
male [...] noi ora non siamo reciprocamente esseri appassionati
l'uno per l'altro [o forse nel senso di: "non possiamo unirci
nell'amore"...] [...]
[..] So che in me non
cesserà il dolore [lett.: "mal stare"] aggravato
dalla memoria di Eden [scritto in lettere ebraiche!] perduto
[...] mi mancherà il tuo spirito, il tuo abisso [o: "profondità"],
il tuo ridere, il tuo distacco [dalle cose terrene e temporanee] e
il tuo essere-bambino . Mi mancherà la tua idea del non-tempo,
che per anni abbiamo sperimentato, mi mancherà l'essenza del
[nostro] non-uso della ragione, mi mancheranno i [nostri] silenzi
non-imbarazzanti [...]
[...] In questa infinità panica [ancora: 'ayn-sof mi-p'an;
certamente ebraico da cultura ellenizzata: "niente-fine (causata)
da-Pan"] noi ci siamo perduti; da questa infinità
ricevo solo l'eco delle [molteplici] voci della [tua (o nostra?)]vita.
[...?] Ma queste eco sono anche imperativi dell'inconscio:
[difficilissimo! il passaggio è particolarmente oscuro; letteralmente:
"questa è la risonanza (anche, però, "lato
nascosto, oscuro") sovrana (o: "regnante")
della volontà occulta degli dèi"; ma la
forma in cui la parola "dèi" è scritta,
manca della formula di rispetto, e indica quindi o divinità
straniere per le quali non v'è uso di devozione (ma esse andrebbero
indicate, per non incorrere in equivoco!), oppure l'autore dello scritto,
già uso a "formule" personalizzate di scrittura (o
criptiche!), sceglie questo modo irregolare per suggerire una divinità
laica, forse metaforica, o "interiore". Per questo ho voluto
interpretare con "inconscio" quella divinità...]
perciò più li contrasto [lett.: "contrasto la
loro autorità"] più oneroso è il tributo
che io devo pagare, ma non esiste altra possibilità! [qui mi
pare che la forma sia quella dell'esclamazione, seguita da un'aporia,
o un'ellisse del pensiero... certo non espresso, perché qui
il manoscritto prosegue senza interruzione:]
Gettati fuori dalla nostra dimensione [lett.: "mondo
unico"], non ne troviamo altra, né crediamo [lett.:
"ne profetizziamo"] di averne a disposizione altre
possibili; con questa tua idea tua sono in accordo.
Il nostro tono
[lett.: "il suono (anche: "il canto")
delle nostre voci"] è il prodotto della nostra
passata significazione: [anche: "interpretazione, esegesi"]
il mondo di significati e poi di prassi (lett.: "azioni"]
cui eravamo abituati [lett.: "che vivevamo nei nostri giorni"]
è crollato ad opera di agenti pseudo-legali e pseudo-economici.
[...qui il punto più faticoso in assoluto; è scritto:
"del falso potere del governante e della nostra apparente
povertà"... ci ho meditato su giorni interi, e voglio
provare a credere nella mia attuale traduzione... anche se esasperata
nel senso...]
Nessuna altra ricchezza
di significazione si costruisce in breve tempo (forse mai), ["mai"
con prefisso dubitativo è scritto qui sopra il testo, come
un'aggiunta fatta poi, o un ripensamento; per questo è fra
parentesi] e per questo ci sentiamo perduti [lett.: "già
morti"] [...]
[...] Forse ho
tratto le conseguenze pratiche [lett.: "ho agito
da"] di questa tua idea presentendo [lett.: "profetando"]
che l'imperativo di una vita normalizzata [lett.: "governata
dalle leggi del Faraone"; traduco così per inseguire
il senso delle precedenti soluzionida me scelte...] (che ormai
incombe come destino) [anche questa frase è aggiunta sopra
il testo] ci avrebbe esasperato [lett.: "condotti a un
luogo senz'aria"]. Perciò nella normalità
[lett.: "nella legge"] io mi aggiro vagando
come un fantasma [lett.: "anima senza sepoltura",
usando impropriamente una formula intesa per il "corpo
senza sepoltura"] cui non si addice alcuno scenario
[lett.: "mondo descritto, dipinto"].
[nel cartiglio:]
F [...]
T.e.A./Ms.9
[Sicuramente
poscritto al frammento precedente; il senso e la sequenza dei
frammenti mi è incomprensibile...]
[...] in quei
giorni volle morire [...]
[...] Doniamo
a Basthet 4 piatti di offerte in
luoghi diversi, secondo le dimensioni della superficie [...]
[...] fu salvato
dal fratello di sangue, Sacerdote di Horus [...]
[...] le sue
interiora furono purificate [...]
[...] sono passati ormai più di cinque anni [...]
[...] Avevamo la presunzione
di aver ritrovato l'unità perduta(?) [probabilmente
in forma interrogativa, letteralmente è: "matrimonio
primordiale"] Abbiamo creduto di averla trovata? Per questo
siamo stati puniti? [...]
***