Progetto
per una performance nel centro storico di Genova
"sguardi
e memoria del suono"
Dal
tempietto di Giano bifronte in piazza Sarzano, giù sotto le mura
del vecchio castello, per stradone di S. Agostino fino a piazza di S.
Donato; poi piazza Delle Erbe, la salita del Prione fino ai piani di
S. Andrea, dietro la Porta Soprana, per risalire infine via Ravecca,
costeggiando ancora le vecchie mura del castello, e per chiudere il
cerchio nuovamente al tempietto di Giano. Un percorso serale fra immagini,
evocazioni e suoni, una passeggiata meditativa fra quattro avvenimenti
musicali, un'installazione e un concerto.
I
stazione, piazza Sarzano.
Claudio
Ronco improvvisa al violoncello barocco da un alto palchetto di legno:
suggestioni melodiche ispirate alla musica virtuosistica di tutto il
percorso storico dell'arte violinistica, fra gli ascolti dei nove Capricci
di Paganini incisi nel 1931 dal giovane Giuseppe Gaccetta, allievo di
Francesco Sfilio, ultimo maestro della scuola di Paganini. La performance
è amplificata nella piazza, con altoparlanti nel tempietto di
Giano e lungo la discesa di Stradone S. Agostino, fino a vico Vegetti.
In quel percorso, sui muri delle case vengono proiettate sequenze di
fotografie degli anni 1900-1930, con immagini di giovani musicisti,
noti o dimenticati.
II
stazione, sagrato di San Agostino.
Sul
sagrato della chiesa, il cantante israeliano Emil Zrihan, cantore della
sinagoga maggiore di Ashkelon, accompagnato dal suo ensemble di strumenti
a corde e percussioni del Marocco, esegue canti di gioia e d'amore del
repertorio mawal marocchino, alternati a Salmi ebraici a voce sola,
nella tradizione ebraica e mussulmana. La proiezione di fotografie continua
sulle facciate delle case, con immagini di musicisti magrebini e arabi
dei primi del Novecento.
III
stazione, piazza delle Erbe.
René
Clemencic, il celebre flautista, direttore d'orchestra, musicologo e
compositore viennese, creatore del celebre gruppo di musica antica "Clemencic
Consort", esegue il suo "flauto magico", brano
composto nel 1990 per flauto dolce solo. Il flauto suona dalle finestre
di un edificio; sotto, su un palco, tre solisti del Clemencic Consort
con strumenti d'epoca; eseguono in alternanza al flauto alcune Sonate
di Arcangelo Corelli, per due violini e Basso. La musica viene amplificata
anche lungo la salita del Prione. Uno spettacolo di giochi di luci colorate
illumina lo spazio della piazza, per tutto il tempo dell'esecuzione,
dove alla solennità barocca delle Sonate corelliane si contrappone
-o si affaccia- l'inquietudine, la ruvidezza, la straniante astrazione
dei suoni "contemporanei" del flauto barocco di René
Clemencic.
IV
stazione, Porta Soprana.
Il virtuoso di santur (salterio a martelletti) Esmail Vasseghi esegue
musiche tradizionali iraniane amplificato da Porta Soprana fino a metà
di via Ravecca, sulla strada del ritorno a piazza Sarzano. René
Clemencic si unisce ai suoni del santur e dei tamburi persiani, a metà
concerto, in una serie di improvvisazioni a due, su melodie medioevali.
Lo sguardo del pubblico va alla Porta Soprana e alla città di
Genova, con proiezione di quattro raggi laser verso il cielo, creando
l'impressione di funi tese verso l'infinito, di corde d'un immenso violino.
Il
giorno dopo:
concerto conclusivo, nel chiostro triangolare di S.
Agostino.
Nel
chiostro triangolare della chiesa di Sant'Agostino, in piazza Sarzano,
il giorno successivo alla performance si svolge un concerto del Clemencic
Consort, con strumenti barocchi e musiche dal Medioevo al contemporaneo.
Sonate di Corelli, Veracini e Tartini, ovvero l'alta scuola violinistica
italiana del Settecento, alternate alle sonorità multietniche
della musica medioevale. A conclusione, il Salmo 29 di Davide,
che magnifica la voce di Dio ("...la voce del Signore si ode
sulle acque..."), musicato da Claudio Ronco per voci e strumenti
di diversi stili e tradizioni etniche.
Claudio
Ronco, Venezia, luglio 2000.
©
Claudio
Ronco 2000;
tutti
i diriti riservati.
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René
Clemencic (Vienna)
Noto in tutto il
mondo come virtuoso di flauto dolce, creatore del celebre gruppo
di musica antica "Clemencic Consort", direttore d'orchestra,
musicologo e compositore, è nato a Vienna nel 1928, e
si è laureto in filosofia e musicologia nelle Università
di Vienna e alla Sorbona di Parigi. Dal 1957 la sua intensissima
ed eclettica attività artistica ha prodotto più
di cento dischi, innumerevoli premi, musiche per film e importanti
riscoperte musicali del repertorio che spazia dal Medioevo al
Barocco. Le sue composizioni sono oggi eseguite nei maggiori
Festival mondiali, e incise da Sony e Accord MusiFrance.
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Emil
Zrihan (Israele)
Definito uno dei
quattro controtenori più bravi del mondo dal direttore
della Chicago Philarmonic, Emil Zrihan, cantante israeliano
ma marocchino di nascita è dotato di un'innato talento
virtuosistico.
Nato da genitori
sefarditi, Zrihan è cresciuto circondato dalle armonie
di vari generi musicali, ecco perché con tanta naturalezza
può interpretare generi tanto diversi: la melodia estatica
del mawal marocchino, il flamenco, la musica liturgica ebraica
e musulmana.
Il tempo ritmico
modulato dal gusto e dalla melodia tipicamente mediterranea
si alterna a passaggi permeati dal languore orientale: una fusione
che evoca le tradizioni comunitarie, le canzoni e le danze della
cultura sefardita.
Emil Zrihan è
il cantore della più grande sinagoga delI'antichissima
città di Ashkelon.
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